Associazione Culturale Il Mosaico - Vigevano
Nuovi appuntamenti Stagione 2019/2020
Sabato 30 Novembre 2019 - ore 21.00
Teatro Moderno
IL CODICE DEL DISONORE
LA GIORNALISTA DINA LAURICELLA PRESENTA IL SUO NUOVO LIBRO “IL CODICE DEL DISONORE”, EDITO DA EINAUDI
Questo libro nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della ‘Ndrangheta le fi glie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri fi gli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al “codice d’onore”. Si tratta delle linee guida dei membri della mafia calabrese che si definiscono, a loro volta, uomini d’onore. Direttive che servono a far carriera nel crimine, tramandate per via orale e che negli ultimi decenni hanno trovato conferme scritte o sono state riferite agli inquirenti dai collaboratori di giustizia. Un esempio è la vendetta che incombe sulle donne di ‘Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia: la morte. Un rito feroce di cui i padri devono farsi garanti per rimediare “all’onta” subita, in nome di ciò che emancipazione, cultura e buonsenso definirebbero più come “codice del disonore”.
L’AUTRICE
Dina Lauricella, palermitana, vive a Roma. Ha collaborato con «La Repubblica»,
«L’Espresso», «Il Fatto Quotidiano» e Radio Capital. Arriva in Rai nel 2003 e dal 2007 firma diversi speciali per Michele Santoro, fra cui: “Inferno Atomico”, premio della critica Ilaria Alpi; “Cosa vostra”, dove intervista per la prima volta in tv il figlio di Provenzano e “Stato criminale”, che trae spunto dal libro di cui è autrice con Rosalba Di Gregorio, “Dalla parte sbagliata. La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di Via D’Amelio” (Castelvecchi 2014, 2018), premio Marco Nozza per il giornalismo d’inchiesta. Nel 2014 vince il Premio Nazionale Paolo Borsellino (Targa del Presidente della Repubblica) per il giornalismo. Oggi collabora con Rai3.
INGRESSO GRATUITO
Info al numero 348.1127776, sulla pagina facebook “Teatro Moderno – Associazione Culturale Il Mosaico”, oppure sul sito internet www.teatroilmosaico.it
EVENTO IN OCCASIONE DEL 25 NOVEMBRE 2019
GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
WORKSHOP GOSPEL CON ESIBIZIONE IN OCCASIONE DEL CONSERTO DI NATALE
VOCAL-LAB tenuto da BLACKINWHITE GOSPEL & BLACK MUSIC!DO YOU BELIEVE YOU CAN FLY?
Il Laboratorio propone esercizi di respirazione, vocalizzi, esercizi di propriocezione e la preparazione di brani a 3 parti. Si ricorda che ai fi ni del perfezionamento dell’iscrizione al wokshop, verrà inviato un modulo da compilare e i riferimenti bancari tramite cui effettuare il versamento della quota di partecipazione.TEATRO MODERNO DI VIGEVANOal 21 DICEMBRE del CONCERTO NATALIZIO MUSIC alcuni brani del programma di sala, e avrai l’occasione unica di prepararti con professionisti esperti per vivere una serata indimenticabile volando sulle note insieme a loro nel per preparare insieme ai BLACKINWHITE GOSPEL & BLACK Partecipa al Voca-Lab
Date Vocal Lab
APERTURA ISCRIZIONI WORKSHOP CANTO GOSPEL
- SABATO 16 NOVEMBRE, dalle 15.00 alle 17.00
- SABATO 7 DICEMBRE, dalle 15.00 alle 17.00
- SABATO 14 DICEMBRE, dalle 15.00 alle 17.00
+ PROVA SABATO 21 DICEMBRE PRIMA DELLO SPETTACOLO
Informazioni ed Iscrizioni: c/o Corrado Gambi - TEATRO MODERNO DI VIGEVANO
tel. 347 5548522 - Email: corrado.gambi@gmail.com
EVENTO IN OCCASIONE DEGLI AUGURI NATALIZI
Sabato 21 Dicembre 2019_12_21 - ore 21.00
CONCERTO NATALIZIO
pianoforte: Daniele Perini
voci: Fabrizio Celvini, Mattia Del Conte, Barbara Natta Lagomarsino,
Francesca Tosarello, Gaia Pedrazzini
e con la partecipazione dei frequentanti del Vocal Lab
“DO YOU BELIEVE YOU CAN FLY?”
Blackinwhite è un ensemble di Milano con oltre 15 anni di esperienza, formato da sei musicisti professionisti, cinque vocalists (un soprano, un mezzo soprano, un contralto, un baritono e un tenore) e un pianista. Il suono di queste straordinarie voci armonizzate ha il potere di aprire una porta verso l’infinito trasmettendo amore, gioia ed emozioni. Il repertorio proposto dai Blackinwhite è particolarmente vasto, comprende Spirituals Afroamericani, brani gospel tradizionali, brani gospel anche in francese, brani di contemporary gospel, brani tratti da colonne sonore di fi lm di successo come Sister Act, Fame, Jesus Christ Superstar, Shrek, Romeo & Juliet, Blue Hawaii, e inoltre brani famosi appartenenti ai generi soul, jazz, r&b, pop, originariamente interpretati da artisti di spicco come The Manhattan Transfer, The Andrews Sisters, Natalie Cole, Louis Armstrong, Frank Sinatra, Sam Cooke, Percy Mayfi eld, Perry Como, Mariah Carey, Beyoncé, Michael Jackson, Queen, Pharrel, Alexandra Burke,Elvis Costello. Un concerto natalizio coinvolgente, impreziosito dalla partecipazione sul palco degli allievi del Workshop di Coro Gospel “DO YOU BELIEVE YOU CAN FLY?”, Vocal Lab tenuto al Teatro Moderno di Vigevano dalla cantante Barbara Lagomarsino, che interagiscono “live” in alcuni brani con I Blackinwhite!
Dopo il grande successo del Concerto di Natale del 2018, il Gospel torna al Teatro Moderno di Vigevano con un gruppo professionista specialista nel celebre genere tradizionale e nella black music!
Al termine del concerto verrà offerto un brindisi augurale e dolci per tutti i partecipanti - PREZZO UNICO € 20.
Info e prenotazioni al numero 348.1127776, sulla pagina facebook “Teatro Moderno – Associazione Culturale Il Mosaico”, oppure sul sito internet www.teatroilmosaico.it
Associazione Culturale Il Mosaico
ACQUISTO BIGLIETTI ED ABBONAMENTI:
Informazioni e prenotazioni: www.teatroilmosaico.it | 348.1127776
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2019_10_25 laVerdi Conferenza prima del concerto
Venerdì 25 ottobre 2019 ore 18.00
Auditorium di Milano Largo Mahler – Foyer della balconata
In collaborazione con Associazione Italia Russia
Prokof’ev e la sua “nuova semplicità”
Relatori Fausto Malcovati e Martino Tosi
Se il primo concerto per violino segna l’inizio dell’esilio di Prokof’ev, il secondo è scritto dopo due decenni di nomadismo in Occidente, nella continua speranza di tornare in patria. In esso riecheggiano sia il cosmopolitismo del compositore sia una “nuova semplicità”, già teorizzata in un manifesto nel 1934, che cerca di conformarsi alla politica culturale di regime.
Nella foto francobollo commemorativo del primo centenario di Prokof’ev, Unione Sovietica, 1991
Auditorium di Milano Largo Mahler – Foyer della balconata
In collaborazione con Associazione Italia Russia
Prokof’ev e la sua “nuova semplicità”
Relatori Fausto Malcovati e Martino Tosi
Se il primo concerto per violino segna l’inizio dell’esilio di Prokof’ev, il secondo è scritto dopo due decenni di nomadismo in Occidente, nella continua speranza di tornare in patria. In esso riecheggiano sia il cosmopolitismo del compositore sia una “nuova semplicità”, già teorizzata in un manifesto nel 1934, che cerca di conformarsi alla politica culturale di regime.
Nella foto francobollo commemorativo del primo centenario di Prokof’ev, Unione Sovietica, 1991
2019_10_27 Anastasiya Petryshak, violino
Domenica 27 ottobre 2019, dalle ore 17.30
Palazzina Liberty “Dario Fo e Franca Rame”
Largo Marinai d'Italia, Milano
apertura porte ore 17.30
concerto ore 18.30
Anastasiya Petryshak per Milano Classica alla Palazzina Liberty
MILANO CLASSICA XXVIII Stagione 2019/2020
"Palazzina Liberty in Musica"
Anastasiya Petryshak, violino
Lorenzo Meo, pianoforte
Ange Terrible
Nei salotti della Belle Èpoque
Nell’originale salotto bohémien di Palazzina Liberty, aperitivo con la violinista Anastasiya Petryshak protagonista di #TheClassicalExperience. Musiche di Debussy, Ravel e Messiaen.
PROGRAMMA
CLAUDE DEBUSSY (1862 – 1918) Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte L148
MAURICE RAVEL (1875 – 1937) Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte
OLIVIER MESSIAEN (1908 – 1992) Thème et variations
MAURICE RAVEL (1875 – 1937) Tzigane
Le inedite, suggestive atmosfere di #TheClassicalExperience tornano domenica 27 ottobre, a partire dalle 17.30, con un nuovo appuntamento firmato da Milano Classica. Il nuovo palco aperto a 360° su Palazzina Liberty, completamente trasformata in lounge informale, tra accoglienti tavolini, comodi divanetti, drink, finger-food ed esclusivi privè, vedrà protagonista la bellissima e bravissima violinista Anastasiya Petryshak accanto al pianista Lorenzo Meo.
La Belle Èpoque e i cafè di inizio Novecento rivivranno nell’originale salotto bohémien di Palazzina Liberty. Petryshak e Meo proporranno un dialogo aperto che, novità propria del format lanciato quest’anno, avvicina gli spettatori al palcoscenico rendendoli protagonisti. E in mezzo a loro, al termine del concerto, gli artisti siederanno per bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere.
La serata si aprirà sulle note della Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte L148 di Claude Debussy (1862-1918), scritta dal compositore poco prima di morire, espressione al contempo di un’angoscia profonda ma anche di una disperata vitalità che si cela dietro ai giochi neoclassici del sonatismo debussiano. La Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte di Maurice Ravel (1875-1937), originariamente dedicata alla virtuosa del violino Hélène Jourdan-Morhange, fu eseguita per la prima volta nel 1927 con al violino George Enescu.
Seguirà il Thème et variations di Olivier Messiaen (1908-1992), che il compositore scrisse nel 1932 per sé e per la sua prima moglie, la violinista Claire Delbos. Cinque variazioni di un semplice tema cullante. A chiudere la serata, Tzigane di Ravel, rapsodia dall’inizio totalmente improvvisatorio, seguito da un tema e delle variazioni e da un ipervirtuosistico finale.
Il sesto appuntamento del cartellone di Milano Classica prosegue dunque la novità lanciata nella proposta che, emblematicamente, va sotto l’hashtag #TheClassicalExperience: un format di fruizione del concerto classico che avvicina gli spettatori al palcoscenico, rendendoli protagonisti e aprendo le porte a quel pubblico di curiosi attratti dall’esperienza culturale ma non abituati alle modalità tipiche delle sale da concerto. «L‘esperienza inusuale da noi creata – spiegano il Direttore Generale di Milano Classica Ernesto Casareto e il Segretario Artistico Claudia Brancaccio – unisce il mondo della musica classica a chi è incuriosito da un‘iniziativa artistica originale e dalla vocazione internazionale simbolo oggi più che mai di una metropoli dalle tante identità».
www.milanoclassica.it
BIGLIETTI
Palco: € 100,00* | Intero: € 15,00
Ridotto (under25 e over65): € 10,00
* il palco puo’ accogliere fino a 5 persone e include una bottiglia (spumante, vino o superalcolico) accompagnata da mandorle tostate
Informazioni e prenotazioni info@milanoclassica.it | +39 02 28510173
Palazzina Liberty “Dario Fo e Franca Rame”
Largo Marinai d'Italia, Milano
apertura porte ore 17.30
concerto ore 18.30
Anastasiya Petryshak per Milano Classica alla Palazzina Liberty
MILANO CLASSICA XXVIII Stagione 2019/2020
"Palazzina Liberty in Musica"
Anastasiya Petryshak, violino
Lorenzo Meo, pianoforte
Ange Terrible
Nei salotti della Belle Èpoque
Nell’originale salotto bohémien di Palazzina Liberty, aperitivo con la violinista Anastasiya Petryshak protagonista di #TheClassicalExperience. Musiche di Debussy, Ravel e Messiaen.
PROGRAMMA
CLAUDE DEBUSSY (1862 – 1918) Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte L148
MAURICE RAVEL (1875 – 1937) Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte
OLIVIER MESSIAEN (1908 – 1992) Thème et variations
MAURICE RAVEL (1875 – 1937) Tzigane
Le inedite, suggestive atmosfere di #TheClassicalExperience tornano domenica 27 ottobre, a partire dalle 17.30, con un nuovo appuntamento firmato da Milano Classica. Il nuovo palco aperto a 360° su Palazzina Liberty, completamente trasformata in lounge informale, tra accoglienti tavolini, comodi divanetti, drink, finger-food ed esclusivi privè, vedrà protagonista la bellissima e bravissima violinista Anastasiya Petryshak accanto al pianista Lorenzo Meo.
La Belle Èpoque e i cafè di inizio Novecento rivivranno nell’originale salotto bohémien di Palazzina Liberty. Petryshak e Meo proporranno un dialogo aperto che, novità propria del format lanciato quest’anno, avvicina gli spettatori al palcoscenico rendendoli protagonisti. E in mezzo a loro, al termine del concerto, gli artisti siederanno per bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere.
La serata si aprirà sulle note della Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte L148 di Claude Debussy (1862-1918), scritta dal compositore poco prima di morire, espressione al contempo di un’angoscia profonda ma anche di una disperata vitalità che si cela dietro ai giochi neoclassici del sonatismo debussiano. La Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte di Maurice Ravel (1875-1937), originariamente dedicata alla virtuosa del violino Hélène Jourdan-Morhange, fu eseguita per la prima volta nel 1927 con al violino George Enescu.
Seguirà il Thème et variations di Olivier Messiaen (1908-1992), che il compositore scrisse nel 1932 per sé e per la sua prima moglie, la violinista Claire Delbos. Cinque variazioni di un semplice tema cullante. A chiudere la serata, Tzigane di Ravel, rapsodia dall’inizio totalmente improvvisatorio, seguito da un tema e delle variazioni e da un ipervirtuosistico finale.
Il sesto appuntamento del cartellone di Milano Classica prosegue dunque la novità lanciata nella proposta che, emblematicamente, va sotto l’hashtag #TheClassicalExperience: un format di fruizione del concerto classico che avvicina gli spettatori al palcoscenico, rendendoli protagonisti e aprendo le porte a quel pubblico di curiosi attratti dall’esperienza culturale ma non abituati alle modalità tipiche delle sale da concerto. «L‘esperienza inusuale da noi creata – spiegano il Direttore Generale di Milano Classica Ernesto Casareto e il Segretario Artistico Claudia Brancaccio – unisce il mondo della musica classica a chi è incuriosito da un‘iniziativa artistica originale e dalla vocazione internazionale simbolo oggi più che mai di una metropoli dalle tante identità».
www.milanoclassica.it
BIGLIETTI
Palco: € 100,00* | Intero: € 15,00
Ridotto (under25 e over65): € 10,00
* il palco puo’ accogliere fino a 5 persone e include una bottiglia (spumante, vino o superalcolico) accompagnata da mandorle tostate
Informazioni e prenotazioni info@milanoclassica.it | +39 02 28510173
2019_10_24 THE FULL MONTY al Teatro della Luna di Assago
DAL 24 OTTOBRE AL 17 NOVEMBRE 2019
TEATRO DELLA LUNA ASSAGO
Peep Arrow Entertainment su licenza esclusiva MTI Europe
presenta
PAOLO CONTICINI e LUCA WARD con GIANNI FANTONI, JONIS BASCIR
e con NICOLAS VAPORIDIS
THE FULL MONTY
Libretto di TERENCE MCNALLY
Musica e Liriche DAVID YAZBECK
Tratto dal film della Fox Searchlight Pictures e scritto da Simon Beaufoy, prodotto da Uberto Pasolini e diretto da Peter Cattaneo
regia e adattamento italiano di MASSIMO ROMEO PIPARO
adattamento liriche Francesca Nicotra - Massimo Romeo Piparo
Calendario spettacoli dal 24 ottobre al 17 novembre
giovedì ore 20.30
venerdì ore 20.30
sabato ore 15.30 e 20.30
domenica ore 15.30
Giovedì 24 Ottobre 2019_10_24
Venerdì 25 Ottobre 2019_10_25
Sabato 26 Ottobre 2019_10_26
Domenica 27 Ottobre 2019_10_27
L’effetto sorpresa è assicurato, con qualche ingrediente “hot”, tantissimo divertimento e una colonna sonora travolgente: a vent’anni dalla prima edizione del Musical di Broadway, torna in Italia “The Full Monty”, la commedia musicale firmata da Massimo Romeo Piparo, con un cast e un'edizione completamente rinnovati.
Nei panni degli intraprendenti disoccupati che si improvvisano spogliarellisti per necessità, il pubblico vedrà, protagonisti d’eccellenza, i campioni di incasso del musical dei record “Mamma Mia!”, Paolo Conticini e Luca Ward che, con Gianni Fantoni, Jonis Bascir e con Nicolas Vaporidis, insieme a un grande cast di oltre 30 artisti, daranno “corpo” e anima a questo gruppo di dinamici operai rimasti senza lavoro ma non senza idee.
Lo spettacolo, tratto dall’omonimo film inglese campione d’incassi del 1997, è stato scritto da Terrence McNally e musicato da David Yazbeck, per la regia e l'adattamento italiano di Piparo, racconta una bellissima storia di riscatto sociale: al centro della commedia la vicenda di Giorgio, Aldo, Davide, “Cavallo”, Marcello e Davide, un gruppo di disoccupati che, per sbarcare il lunario, decidono di diventare spogliarellisti pur non avendo alcuna esperienza nel “settore”.
Per la prima volta nella storia di questo titolo, la vicenda è stata spostata dalla Sheffield del film e la Buffalo del Musical, all’italiana Torino, che dopo aver attirato con le sue grandi industrie persone da ogni angolo d’Italia nell’età dell’oro dell’occupazione, adesso fa i conti con la crisi economica e la fine di un’epoca. Con una vita e un salario completamente da reinventare, i 6 operai si rimboccheranno le maniche riuscendo con coraggio e un pizzico di incoscienza a dare una svolta alle loro vite: nonostante la timidezza, il senso di inadeguatezza e le iniziali difficoltà, non solo lo striptease non avrà più segreti, ma riusciranno a conoscere più a fondo se stessi e a ritrovare i valori dell’amicizia e della solidarietà.
“Quando nel 1997 uscì il film The Full Monty, veniva stigmatizzata attraverso la commedia una piaga della società di quell’epoca: la grande trasformazione dell’economia industriale con una conseguente perdita di milioni di posti di lavoro in tutta Europa. La disoccupazione sembrava un fulmine a ciel sereno con cui iniziare a fare i conti. Ebbene riproporre ancora oggi questo titolo ha il sapore amaro della presa d’atto che questi conti non sono ancora chiusi! La incredibile attualità di questo testo fa sentire forte la sua voce ancora nel 2019 e forse ancora di più di allora. Il lavoro E’ il tema dei temi. La disoccupazione ha trasformato il nostro Paese come l’intera Europa. Ed ecco che il Musical, genere di intrattenimento popolare per eccellenza, corre a ricoprire il proprio ruolo di “specchio della realtà” proponendo due ore e mezza di puro divertimento lascando riflettere lo spettatore su come a volte basti un’idea, una semplice idea, qualunque essa sia, per dare una svolta alla propria vita. Credendo però in sé stessi. Ecco, se c’è un motivo per non perdere questa commedia ricca di sfumature è proprio la carica esplosiva di autostima e incitazione a reagire che trasmette.” (Massimo Romeo Piparo)
A condurre il pubblico nel vivo dell’appassionante storia di “The Full Monty” un cast di grande talento: le star indiscusse del musical italiano degli ultimi anni, Paolo Conticini e Luca Ward, che con la loro verve hanno entusiasmato le centinaia di migliaia di spettatori di “Mamma Mia!”, Gianni Fantoni, già protagonista nell’edizione del 2013, Jonis Bascir e Nicolas Vaporidis, quest’ultimo al suo debutto assoluto nel musical. Con loro, condivideranno il palcoscenico importanti attori della commedia musicale italiana, Sebastiano Vinci, Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli e Valentina Gullace, i giovanissimi Tancredi Di Marco e Christian Roberto - cresciuti nella “scuderia” del Sistina e già protagonisti dell’indimenticabile Billy Elliot, e la partecipazione di Paila Pavese, che, oltre ad aver recitato al fianco di attori come Gigi Proietti e Vittorio Gassman, ha prestato la propria voce a celebri personaggi di cartoni animati e film d’animazione, tra tutti Anastasia e Jessica Rabbit.
Grazie a una colonna musicale trascinante, con l’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, il Musical conquisterà il cuore del pubblico perché quella di “The Full Monty” è una storia divertente e al tempo stesso capace di far riflettere, con tanti riferimenti anche all’attualità dei nostri giorni. Senza contare che le spettatrici più “golose” non resteranno di certo deluse: basterà attendere il finale dello spettacolo, quando il gruppo dei mitici disoccupati garantirà per i loro occhi, in un seducente e allegro chiaroscuro, il full monty, “il servizio completo”….
Le scenografie di “The Full Monty” sono di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le coreografie di Roberto Croce e il suono di Davide Zezza.
Biglietti
Poltronissima Luna € 59,00
Poltronissima € 49,00
Prima Poltrona € 39,00
Seconda Poltrona € 29,00
TEATRO DELLA LUNA ASSAGO
Peep Arrow Entertainment su licenza esclusiva MTI Europe
presenta
PAOLO CONTICINI e LUCA WARD con GIANNI FANTONI, JONIS BASCIR
e con NICOLAS VAPORIDIS
THE FULL MONTY
Libretto di TERENCE MCNALLY
Musica e Liriche DAVID YAZBECK
Tratto dal film della Fox Searchlight Pictures e scritto da Simon Beaufoy, prodotto da Uberto Pasolini e diretto da Peter Cattaneo
regia e adattamento italiano di MASSIMO ROMEO PIPARO
adattamento liriche Francesca Nicotra - Massimo Romeo Piparo
Calendario spettacoli dal 24 ottobre al 17 novembre
giovedì ore 20.30
venerdì ore 20.30
sabato ore 15.30 e 20.30
domenica ore 15.30
Giovedì 24 Ottobre 2019_10_24
Venerdì 25 Ottobre 2019_10_25
Sabato 26 Ottobre 2019_10_26
Domenica 27 Ottobre 2019_10_27
Giovedì 31 Ottobre 2019_10_31
Venerdì 01 Novembre 2019_11_01
Sabato 02 Novembre 2019_11_02
Domenica 03 Novembre 2019_11_03
Giovedì 07 Novembre 2019_11_07
Venerdì 08 Novembre 2019_11_08
Sabato 09 Novembre 2019_11_09
Domenica 10 Novembre 2019_11_10
Giovedì 14 Novembre 2019_11_14
Venerdì 15 Novembre 2019_11_15
Sabato 16 Novembre 2019_11_16
Domenica 17 Novembre 2019_11_17
Nei panni degli intraprendenti disoccupati che si improvvisano spogliarellisti per necessità, il pubblico vedrà, protagonisti d’eccellenza, i campioni di incasso del musical dei record “Mamma Mia!”, Paolo Conticini e Luca Ward che, con Gianni Fantoni, Jonis Bascir e con Nicolas Vaporidis, insieme a un grande cast di oltre 30 artisti, daranno “corpo” e anima a questo gruppo di dinamici operai rimasti senza lavoro ma non senza idee.
Lo spettacolo, tratto dall’omonimo film inglese campione d’incassi del 1997, è stato scritto da Terrence McNally e musicato da David Yazbeck, per la regia e l'adattamento italiano di Piparo, racconta una bellissima storia di riscatto sociale: al centro della commedia la vicenda di Giorgio, Aldo, Davide, “Cavallo”, Marcello e Davide, un gruppo di disoccupati che, per sbarcare il lunario, decidono di diventare spogliarellisti pur non avendo alcuna esperienza nel “settore”.
Per la prima volta nella storia di questo titolo, la vicenda è stata spostata dalla Sheffield del film e la Buffalo del Musical, all’italiana Torino, che dopo aver attirato con le sue grandi industrie persone da ogni angolo d’Italia nell’età dell’oro dell’occupazione, adesso fa i conti con la crisi economica e la fine di un’epoca. Con una vita e un salario completamente da reinventare, i 6 operai si rimboccheranno le maniche riuscendo con coraggio e un pizzico di incoscienza a dare una svolta alle loro vite: nonostante la timidezza, il senso di inadeguatezza e le iniziali difficoltà, non solo lo striptease non avrà più segreti, ma riusciranno a conoscere più a fondo se stessi e a ritrovare i valori dell’amicizia e della solidarietà.
“Quando nel 1997 uscì il film The Full Monty, veniva stigmatizzata attraverso la commedia una piaga della società di quell’epoca: la grande trasformazione dell’economia industriale con una conseguente perdita di milioni di posti di lavoro in tutta Europa. La disoccupazione sembrava un fulmine a ciel sereno con cui iniziare a fare i conti. Ebbene riproporre ancora oggi questo titolo ha il sapore amaro della presa d’atto che questi conti non sono ancora chiusi! La incredibile attualità di questo testo fa sentire forte la sua voce ancora nel 2019 e forse ancora di più di allora. Il lavoro E’ il tema dei temi. La disoccupazione ha trasformato il nostro Paese come l’intera Europa. Ed ecco che il Musical, genere di intrattenimento popolare per eccellenza, corre a ricoprire il proprio ruolo di “specchio della realtà” proponendo due ore e mezza di puro divertimento lascando riflettere lo spettatore su come a volte basti un’idea, una semplice idea, qualunque essa sia, per dare una svolta alla propria vita. Credendo però in sé stessi. Ecco, se c’è un motivo per non perdere questa commedia ricca di sfumature è proprio la carica esplosiva di autostima e incitazione a reagire che trasmette.” (Massimo Romeo Piparo)
A condurre il pubblico nel vivo dell’appassionante storia di “The Full Monty” un cast di grande talento: le star indiscusse del musical italiano degli ultimi anni, Paolo Conticini e Luca Ward, che con la loro verve hanno entusiasmato le centinaia di migliaia di spettatori di “Mamma Mia!”, Gianni Fantoni, già protagonista nell’edizione del 2013, Jonis Bascir e Nicolas Vaporidis, quest’ultimo al suo debutto assoluto nel musical. Con loro, condivideranno il palcoscenico importanti attori della commedia musicale italiana, Sebastiano Vinci, Laura Di Mauro, Elisabetta Tulli e Valentina Gullace, i giovanissimi Tancredi Di Marco e Christian Roberto - cresciuti nella “scuderia” del Sistina e già protagonisti dell’indimenticabile Billy Elliot, e la partecipazione di Paila Pavese, che, oltre ad aver recitato al fianco di attori come Gigi Proietti e Vittorio Gassman, ha prestato la propria voce a celebri personaggi di cartoni animati e film d’animazione, tra tutti Anastasia e Jessica Rabbit.
Grazie a una colonna musicale trascinante, con l’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, il Musical conquisterà il cuore del pubblico perché quella di “The Full Monty” è una storia divertente e al tempo stesso capace di far riflettere, con tanti riferimenti anche all’attualità dei nostri giorni. Senza contare che le spettatrici più “golose” non resteranno di certo deluse: basterà attendere il finale dello spettacolo, quando il gruppo dei mitici disoccupati garantirà per i loro occhi, in un seducente e allegro chiaroscuro, il full monty, “il servizio completo”….
Le scenografie di “The Full Monty” sono di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le coreografie di Roberto Croce e il suono di Davide Zezza.
Biglietti
Poltronissima Luna € 59,00
Poltronissima € 49,00
Prima Poltrona € 39,00
Seconda Poltrona € 29,00
2019_10_16 Musica e danza legate alla festa di Sukkot
Mercoledì 16 ottobre ore 18.30
Sala Viscontea dei Pilastri - Castello Sforzesco- Milano
Musica e danza legate alla festa di Sukkot
Stellerranti Pier Gallesi fisarmonica e voce
Riccardo Ferraresi percussioni
Ingresso libero.
Associazione Culturale Naar Israel
Piazza Castello 5 - Milano
info naarisrael10@gmail.com
Sala Viscontea dei Pilastri - Castello Sforzesco- Milano
Musica e danza legate alla festa di Sukkot
Stellerranti Pier Gallesi fisarmonica e voce
Riccardo Ferraresi percussioni
Ingresso libero.
Associazione Culturale Naar Israel
Piazza Castello 5 - Milano
info naarisrael10@gmail.com
2019_11_09 laVerdi Crescendo in Musica 2019-2020 L’uccello di fuoco
Sabato 9 novembre 2019, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Crescendo in Musica 2019-2020
L’uccello di fuoco
La favola in musica di Stravinskij
per raccontare la lotta del bene contro il male
Musiche di Stravinskij
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
voce recitante e direttore Paolo Marzocchi
Età consigliata: da 5 anni
L’Uccello di fuoco di Igor Stravinskij nasce come musica per un balletto ma è talmente carica di immagini evocate dai suoni che si presta ad essere eseguita anche in forma di Suite sinfonica e fruita facilmente da ogni tipo di pubblico. Anche per questo laVerdi l’ha scelta come seconda proposta della rassegna Crescendo in musica, dedicata ai piccoli spettatori e alle loro famiglie, sabato 9 novembre alle ore 16.00 all’Auditorium di Milano in largo Mahler. A Paolo Marzocchi, pianista, compositore e abilissimo affabulatore, con grande esperienza di spettacoli con i più piccoli, è affidato il compito di raccontare questa fantastica storia anche attraverso la musica di Stravinskij.
Nel suo duplice ruolo di voce recitante e direttore dell’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, il Maestro catturerà il pubblico di grandi e piccoli con l’antica fiaba russa che narra la lotta tra il principe Ivan e il malvagio mago Kašej, ovvero la lotta eterna tra il bene e il male. Al centro della vicenda l'Uccello di fuoco, magica creatura dal piumaggio rosso oro che dopo essere stato catturato dal Principe nel giardino incantato del mago, viene rimesso in libertà in cambio dell’aiuto per distruggere il regno dei malvagi e diventare il nuovo re della terra liberata, accanto alla più bella delle principesse.
Biglietti: euro 12.50/15.00 adulti – euro 7.50 bambini under 14 anni; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Crescendo in Musica 2019-2020
L’uccello di fuoco
La favola in musica di Stravinskij
per raccontare la lotta del bene contro il male
Musiche di Stravinskij
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
voce recitante e direttore Paolo Marzocchi
Età consigliata: da 5 anni
L’Uccello di fuoco di Igor Stravinskij nasce come musica per un balletto ma è talmente carica di immagini evocate dai suoni che si presta ad essere eseguita anche in forma di Suite sinfonica e fruita facilmente da ogni tipo di pubblico. Anche per questo laVerdi l’ha scelta come seconda proposta della rassegna Crescendo in musica, dedicata ai piccoli spettatori e alle loro famiglie, sabato 9 novembre alle ore 16.00 all’Auditorium di Milano in largo Mahler. A Paolo Marzocchi, pianista, compositore e abilissimo affabulatore, con grande esperienza di spettacoli con i più piccoli, è affidato il compito di raccontare questa fantastica storia anche attraverso la musica di Stravinskij.
Nel suo duplice ruolo di voce recitante e direttore dell’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, il Maestro catturerà il pubblico di grandi e piccoli con l’antica fiaba russa che narra la lotta tra il principe Ivan e il malvagio mago Kašej, ovvero la lotta eterna tra il bene e il male. Al centro della vicenda l'Uccello di fuoco, magica creatura dal piumaggio rosso oro che dopo essere stato catturato dal Principe nel giardino incantato del mago, viene rimesso in libertà in cambio dell’aiuto per distruggere il regno dei malvagi e diventare il nuovo re della terra liberata, accanto alla più bella delle principesse.
Biglietti: euro 12.50/15.00 adulti – euro 7.50 bambini under 14 anni; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
2019_10_26 Tributo a Fabrizio de André con laVerdi diretta da Geoffrey Wesley
Sabato 26 ottobre 2019, ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
laVerdi POPs 2019-2020
De André sinfonico
Tributo a Fabrizio de André
con laVerdi diretta da Geoffrey Wesley
e le voci di Peppe Servillo e Pilar
De André sinfonico
Voci Peppe Servillo
Pilar (Ilaria Patassini)
Coro Galbiati
Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Geoff Westley
Dopo i successi delle scorse stagioni dei tributi sinfonici alla musica di Queen, Abba e Bowie, l’Orchestra Verdi prosegue con successo nella strada - ancora poco praticata in Italia dalle altre orchestre sinfoniche - di eseguire con una compagine generalmente votata alla musica classica celebri brani che fanno parte della tradizione musicale rock e pop, arrangiati in chiave sinfonica. Un’operazione utile non solo ad avvicinare due generi musicali solo apparentemente lontani, ma anche a creare un ponte ideale tra il pubblico dei concerti rock e quello della musica sinfonica. Il tris di appuntamenti della rassegna POP’s nella Stagione 2019-20 viene inaugurato sabato 26 ottobre alle ore 20.30 dal tributo alla musica di uno dei più grandi artisti italiani, Fabrizio De André, scomparso 20 anni fa a 59 anni. Un omaggio scritto e ideato dal Maestro inglese Geoff Westley, tastierista, arrangiatore e direttore inglese che ha costruito la sua carriera tra la musica leggera (ha collaborato con i più grandi artisti italiani ed è stato anche direttore artistico del Festival di Sanremo 2018) e la musica classica. Nel 2011 Geoff Westley, aveva ideato un tributo sinfonico alla musica di De André, registrato con la London Symphony Orchestra. Ospite per la prima volta de laVerdi, Westley dirigerà all’Auditorium di Milano, largo Mahler, l’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con brani tratti dal grande repertorio di un autore famoso non solo per la profondità dei suoi testi, ma anche per la complessità musicale delle sue canzoni. In programma: Preghiera in gennaio, Ho visto Nina volare, Hotel Supramonte, Valzer per un amore, Disamistade, Don Raffae’, Anime salve, Le nuvole, Tre madri, Laudate Hominem. A completare il cast di questo concerto davvero speciale ed eseguito dal vivo per la prima volta, sul palco dell’Auditorium ci saranno le voci di Peppe Servillo, cantante degli Avion Travel e interprete raffinato della musica contemporanea e Ilaria Patassini, in arte Pilar, cantante e attrice tra le più interessanti delle nuove generazioni. Come già avvenuto in altri tributi sinfonici non mancheranno le parti corali affidate in questo caso al Coro Galbiati.
Biglietti: euro 10.00/25.00 Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
laVerdi POPs 2019-2020
De André sinfonico
Tributo a Fabrizio de André
con laVerdi diretta da Geoffrey Wesley
e le voci di Peppe Servillo e Pilar
De André sinfonico
Voci Peppe Servillo
Pilar (Ilaria Patassini)
Coro Galbiati
Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Geoff Westley
Dopo i successi delle scorse stagioni dei tributi sinfonici alla musica di Queen, Abba e Bowie, l’Orchestra Verdi prosegue con successo nella strada - ancora poco praticata in Italia dalle altre orchestre sinfoniche - di eseguire con una compagine generalmente votata alla musica classica celebri brani che fanno parte della tradizione musicale rock e pop, arrangiati in chiave sinfonica. Un’operazione utile non solo ad avvicinare due generi musicali solo apparentemente lontani, ma anche a creare un ponte ideale tra il pubblico dei concerti rock e quello della musica sinfonica. Il tris di appuntamenti della rassegna POP’s nella Stagione 2019-20 viene inaugurato sabato 26 ottobre alle ore 20.30 dal tributo alla musica di uno dei più grandi artisti italiani, Fabrizio De André, scomparso 20 anni fa a 59 anni. Un omaggio scritto e ideato dal Maestro inglese Geoff Westley, tastierista, arrangiatore e direttore inglese che ha costruito la sua carriera tra la musica leggera (ha collaborato con i più grandi artisti italiani ed è stato anche direttore artistico del Festival di Sanremo 2018) e la musica classica. Nel 2011 Geoff Westley, aveva ideato un tributo sinfonico alla musica di De André, registrato con la London Symphony Orchestra. Ospite per la prima volta de laVerdi, Westley dirigerà all’Auditorium di Milano, largo Mahler, l’Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con brani tratti dal grande repertorio di un autore famoso non solo per la profondità dei suoi testi, ma anche per la complessità musicale delle sue canzoni. In programma: Preghiera in gennaio, Ho visto Nina volare, Hotel Supramonte, Valzer per un amore, Disamistade, Don Raffae’, Anime salve, Le nuvole, Tre madri, Laudate Hominem. A completare il cast di questo concerto davvero speciale ed eseguito dal vivo per la prima volta, sul palco dell’Auditorium ci saranno le voci di Peppe Servillo, cantante degli Avion Travel e interprete raffinato della musica contemporanea e Ilaria Patassini, in arte Pilar, cantante e attrice tra le più interessanti delle nuove generazioni. Come già avvenuto in altri tributi sinfonici non mancheranno le parti corali affidate in questo caso al Coro Galbiati.
Biglietti: euro 10.00/25.00 Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
2019_10_19 laVerdi e le stelle
Sabato 19 ottobre 2019, ore 18.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Musica & Scienza 2019/20
La musica delle stelle
Beethoven e i buchi neri: dialogo tra
laVerdi e l’astrofisico Iovenitti
Musiche di Beethoven
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Relatore Simone Iovenitti (astrofisico)
Direttore Ruben Jais
Primo appuntamento con Musica & Scienza, la novità assoluta che laVerdi propone nella Stagione 2019/20, per raccontare la musica e il suo legame con la scienza. Una sfida che si declina in quattro lezioni-concerto sorprendenti e intriganti che vedono l’Orchestra sinfonica di Milano diretta dal Maestro Ruben Jais, che de laVerdi è anche direttore generale e direttore artistico, confrontarsi sul palco dell’Auditorium con alcuni importanti scienziati insieme ai quali verranno analizzate le affinità, le analogie e le similitudini tra il pensiero compositivo e scienze quali la Fisica, la Psicanalisi, le Neuroscienze e l’Astrofisica, quest’ultima protagonista del primo appuntamento, sabato 19 ottobre 2019, alle ore 18.00.
Nella prima parte della lezione-concerto, con l’ausilio di emozionanti immagini dallo spazio, l’astrofisico Simone Iovenitti introdurrà il pubblico al mondo delle pulsar, oggetti compatti di origine stellare che si sono evoluti nel tempo raffreddandosi e addensandosi e che emettono suggestivi fenomeni luminosi che riusciamo osservare dalla Terra grazie a potenti telescopi. Questi impulsi si ripetono da 13 miliardi di anni e sono gli orologi più precisi dell’universo. La pulsazione della luce emessa costituisce l'orologio più preciso dell’universo: nonostante la complessità di questi fenomeni la radiazione generata ci investe, come un faro nella notte, con una regolarità assoluta. Proprio questa caratteristica accumuna queste stelle al primo tempo della Quinta Sinfonia di Beethoven, la cui complessità musicale è in realtà caratterizzata dalla ripetizione incessante e regolare di un unico frammento armonico: esattamente come il segnale luminoso di una pulsar.
Ed è a questo punto che lo scienziato cede il passo al musicista, con il Maestro Ruben Jais chiamato a introdurre le caratteristiche musicali del capolavoro di Beethoven, regalandone al pubblico anche l’ascolto di brani scelti eseguiti dall’Orchestra sinfonica di Milano.
La seconda parte della lezione-concerto è dedicata ai buchi neri, che sono un’altra evoluzione della materia stellare. Se la pulsar lampeggia per milioni di anni, il buco nero, generato dal collasso di un corpo stellare, non emette alcun tipo di radiazione. Questo avviene poiché la densità del buco nero è decisamente più elevata: la massa del Sole va racchiusa in 10 km per avere una pulsar, in meno di 3 km per avere un buco nero.
Questa situazione estrema genera degli interessanti giochi di luce sulla radiazione che proviene da stelle limitrofe: da Terra vediamo in cielo forme non reali come archi, cerchi e disegni particolarissimi, che costituiscono una variazione apparente della Natura. Nella Quinta sinfonia avviene un fenomeno analogo, come ci spiegherà Ruben Jais, quando nel secondo movimento la variazione sul tema prende il sopravvento e ci mostra apparentemente dei suoni inesplorati e irriconoscibili.
Ci sono infine conseguenze catastrofiche quando i processi astrofisici generano oggetti compatti come i buchi neri: le stelle vicine possono essere risucchiate dalla gravità e la materia può scaldarsi fino ad emettere molta più energia che nella fusione nucleare, in un agglomerato di radiazione e gravità decisamente "esplosivo".
Anche in questo caso la parola passa alla bacchetta di Ruben Jais, perché nella Quinta l'accumulo di materia armonica porta nel quarto tempo ad una vera e propria detonazione della carica sonora, in un bagliore difficilmente comparabile. Ed è con questa nuova emozionante prospettiva, sinfonica e astrofisica insieme, che riascolteremo le note del capolavoro di Beethoven.
Simone Iovenitti, astrofisico
Nato a Milano, prima ancora che al telescopio pone le mani sul pianoforte. Coltiva la passione per la musica, studiando anche chitarra e percussioni, esibendosi in numerosi concerti come al Teatro Nazionale (2012) o all'Ippodromo di San Siro (2014). Nel frattempo però dedica i suoi studi all'astrofisica e dopo la laurea magistrale in fisica lavora sul lensing gravitazionale, sulla polarizzazione del fondo cosmico a microonde e sulle esplosioni dei gamma-ray burst, lungo la strada del dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Milano, che oggi lo ha portato a lavorare sul progetto ASTRI dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF/OAB). Nel tempo libero pratica alpinismo e scialpinismo sulle vette delle nostre Alpi, ma ultimamente si concentra sempre più sulla divulgazione della scienza: collabora col Planetario di Milano, Pint Of Science, Festival della Scienza, e soprattutto ha fondato il gruppo "PhysicalPub" con cui continua a coltivare e trasmettere la passione per le stelle.
Biglietti: euro 10.00/15.00 Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, on line: www.laverdi.org
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Musica & Scienza 2019/20
La musica delle stelle
Beethoven e i buchi neri: dialogo tra
laVerdi e l’astrofisico Iovenitti
Musiche di Beethoven
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Relatore Simone Iovenitti (astrofisico)
Direttore Ruben Jais
Primo appuntamento con Musica & Scienza, la novità assoluta che laVerdi propone nella Stagione 2019/20, per raccontare la musica e il suo legame con la scienza. Una sfida che si declina in quattro lezioni-concerto sorprendenti e intriganti che vedono l’Orchestra sinfonica di Milano diretta dal Maestro Ruben Jais, che de laVerdi è anche direttore generale e direttore artistico, confrontarsi sul palco dell’Auditorium con alcuni importanti scienziati insieme ai quali verranno analizzate le affinità, le analogie e le similitudini tra il pensiero compositivo e scienze quali la Fisica, la Psicanalisi, le Neuroscienze e l’Astrofisica, quest’ultima protagonista del primo appuntamento, sabato 19 ottobre 2019, alle ore 18.00.
Nella prima parte della lezione-concerto, con l’ausilio di emozionanti immagini dallo spazio, l’astrofisico Simone Iovenitti introdurrà il pubblico al mondo delle pulsar, oggetti compatti di origine stellare che si sono evoluti nel tempo raffreddandosi e addensandosi e che emettono suggestivi fenomeni luminosi che riusciamo osservare dalla Terra grazie a potenti telescopi. Questi impulsi si ripetono da 13 miliardi di anni e sono gli orologi più precisi dell’universo. La pulsazione della luce emessa costituisce l'orologio più preciso dell’universo: nonostante la complessità di questi fenomeni la radiazione generata ci investe, come un faro nella notte, con una regolarità assoluta. Proprio questa caratteristica accumuna queste stelle al primo tempo della Quinta Sinfonia di Beethoven, la cui complessità musicale è in realtà caratterizzata dalla ripetizione incessante e regolare di un unico frammento armonico: esattamente come il segnale luminoso di una pulsar.
Ed è a questo punto che lo scienziato cede il passo al musicista, con il Maestro Ruben Jais chiamato a introdurre le caratteristiche musicali del capolavoro di Beethoven, regalandone al pubblico anche l’ascolto di brani scelti eseguiti dall’Orchestra sinfonica di Milano.
La seconda parte della lezione-concerto è dedicata ai buchi neri, che sono un’altra evoluzione della materia stellare. Se la pulsar lampeggia per milioni di anni, il buco nero, generato dal collasso di un corpo stellare, non emette alcun tipo di radiazione. Questo avviene poiché la densità del buco nero è decisamente più elevata: la massa del Sole va racchiusa in 10 km per avere una pulsar, in meno di 3 km per avere un buco nero.
Questa situazione estrema genera degli interessanti giochi di luce sulla radiazione che proviene da stelle limitrofe: da Terra vediamo in cielo forme non reali come archi, cerchi e disegni particolarissimi, che costituiscono una variazione apparente della Natura. Nella Quinta sinfonia avviene un fenomeno analogo, come ci spiegherà Ruben Jais, quando nel secondo movimento la variazione sul tema prende il sopravvento e ci mostra apparentemente dei suoni inesplorati e irriconoscibili.
Ci sono infine conseguenze catastrofiche quando i processi astrofisici generano oggetti compatti come i buchi neri: le stelle vicine possono essere risucchiate dalla gravità e la materia può scaldarsi fino ad emettere molta più energia che nella fusione nucleare, in un agglomerato di radiazione e gravità decisamente "esplosivo".
Anche in questo caso la parola passa alla bacchetta di Ruben Jais, perché nella Quinta l'accumulo di materia armonica porta nel quarto tempo ad una vera e propria detonazione della carica sonora, in un bagliore difficilmente comparabile. Ed è con questa nuova emozionante prospettiva, sinfonica e astrofisica insieme, che riascolteremo le note del capolavoro di Beethoven.
Simone Iovenitti, astrofisico
Nato a Milano, prima ancora che al telescopio pone le mani sul pianoforte. Coltiva la passione per la musica, studiando anche chitarra e percussioni, esibendosi in numerosi concerti come al Teatro Nazionale (2012) o all'Ippodromo di San Siro (2014). Nel frattempo però dedica i suoi studi all'astrofisica e dopo la laurea magistrale in fisica lavora sul lensing gravitazionale, sulla polarizzazione del fondo cosmico a microonde e sulle esplosioni dei gamma-ray burst, lungo la strada del dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Milano, che oggi lo ha portato a lavorare sul progetto ASTRI dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF/OAB). Nel tempo libero pratica alpinismo e scialpinismo sulle vette delle nostre Alpi, ma ultimamente si concentra sempre più sulla divulgazione della scienza: collabora col Planetario di Milano, Pint Of Science, Festival della Scienza, e soprattutto ha fondato il gruppo "PhysicalPub" con cui continua a coltivare e trasmettere la passione per le stelle.
Biglietti: euro 10.00/15.00 Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, on line: www.laverdi.org
2019_10_27 laVerdi musica da camera
Domenica 27 ottobre 2019, ore 11.00
Teatro Gerolamo - Piazza Cesare Beccaria, 8
Musica da Camera 2019-2020
Francia
Debussy e Ravel al Teatro Gerolamo
con I solisti de laVerdi e Nordio
Claude Debussy Quartetto in Sol minore op. 10 L85
Maurice Ravel Quartetto per archi in Fa maggiore
Violino Domenico Nordio
I Solisti de laVerdi
Violino Luca Santaniello
Viola Gabriele Mugnai
Violoncello Tobia Scarpolini
La Stagione 2019-20 di Musica da Camera che per il primo anno vede la collaborazione con il Teatro Gerolamo, propone 8 appuntamenti, sempre la domenica mattina alle ore 11.00, nel delizioso teatro di Piazza Beccaria, recentemente restaurato.
Quest’anno il programma musicale della rassegna della domenica mattina è un viaggio che parte dalla Francia e passando per Italia, Russia, Austria, Ungheria, Boemia, arriva in Finlandia e Norvegia.
Prima tappa, la Francia, domenica 27 ottobre (ore 11.00) con due grandi compositori rappresentanti del cosiddetto impressionismo musicale, Claude Debussy e Maurice Ravel, i cui due Quartetti, gli unici per archi da loro composti, presentano molte affinità e punti di contatto.
Debussy compose il suo unico Quartetto per archi in Sol minore op.10 a 31 anni; dieci anni dopo, Maurice Ravel, a 28 anni compose il suo Quartetto per archi in fa maggiore, la sua prima grande opera che offre un'incredibile rassomiglianza con la musica di Debussy. Due compositori che hanno molti punti in comune, soprattutto nella loro modernità, e che l’ascolto di queste due composizioni così simili e allo stesso tempo originali saranno certamente apprezzate dal pubblico.
La tappa francese della rassegna di Musica da Camera vede sul palco del Gerolamo il grande violinista italiano Domenico Nordio, che dal 2017 è anche Artista residente de laVerdi e che guiderà l’ensemble composto da prime parti dell’Orchestra Verdi, Luca Santaniello (violino), Gabriele Mugnai (viola) e Tobia Scarpolini (violoncello).
I Biglietti (euro 8,00/28,00) si possono acquistare nei giorni precedenti all’ Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler (mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401)
oppure, la mattina stessa del concerto, direttamente al Gerolamo, Piazza Beccaria 8
on line: www.laverdi.org
Teatro Gerolamo - Piazza Cesare Beccaria, 8
Musica da Camera 2019-2020
Francia
Debussy e Ravel al Teatro Gerolamo
con I solisti de laVerdi e Nordio
Claude Debussy Quartetto in Sol minore op. 10 L85
Maurice Ravel Quartetto per archi in Fa maggiore
Violino Domenico Nordio
I Solisti de laVerdi
Violino Luca Santaniello
Viola Gabriele Mugnai
Violoncello Tobia Scarpolini
La Stagione 2019-20 di Musica da Camera che per il primo anno vede la collaborazione con il Teatro Gerolamo, propone 8 appuntamenti, sempre la domenica mattina alle ore 11.00, nel delizioso teatro di Piazza Beccaria, recentemente restaurato.
Quest’anno il programma musicale della rassegna della domenica mattina è un viaggio che parte dalla Francia e passando per Italia, Russia, Austria, Ungheria, Boemia, arriva in Finlandia e Norvegia.
Prima tappa, la Francia, domenica 27 ottobre (ore 11.00) con due grandi compositori rappresentanti del cosiddetto impressionismo musicale, Claude Debussy e Maurice Ravel, i cui due Quartetti, gli unici per archi da loro composti, presentano molte affinità e punti di contatto.
Debussy compose il suo unico Quartetto per archi in Sol minore op.10 a 31 anni; dieci anni dopo, Maurice Ravel, a 28 anni compose il suo Quartetto per archi in fa maggiore, la sua prima grande opera che offre un'incredibile rassomiglianza con la musica di Debussy. Due compositori che hanno molti punti in comune, soprattutto nella loro modernità, e che l’ascolto di queste due composizioni così simili e allo stesso tempo originali saranno certamente apprezzate dal pubblico.
La tappa francese della rassegna di Musica da Camera vede sul palco del Gerolamo il grande violinista italiano Domenico Nordio, che dal 2017 è anche Artista residente de laVerdi e che guiderà l’ensemble composto da prime parti dell’Orchestra Verdi, Luca Santaniello (violino), Gabriele Mugnai (viola) e Tobia Scarpolini (violoncello).
I Biglietti (euro 8,00/28,00) si possono acquistare nei giorni precedenti all’ Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler (mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401)
oppure, la mattina stessa del concerto, direttamente al Gerolamo, Piazza Beccaria 8
on line: www.laverdi.org
2019_10_25 Prokof’ev e Čajkovskij con laVerdi diretta da Kochanovsky e il violino di Carolin Widmann
Venerdì 25 ottobre 2019, ore 20.00
Domenica 27 ottobre 2019_10_27, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Stagione Sinfonica 2019/20
Anima Russa
Prokof’ev e Čajkovskij con laVerdi diretta da Kochanovsky e il violino di Carolin Widmann
Sergej Prokof'ev Concerto per violino e orchestra n. 2 in Sol minore op. 63
Petr Il'ič Čajkovskij Suite n. 3 in Sol maggiore op. 55
Violino Carolin Widmann
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Stanislav Kochanovsky
L’anima russa di due grandi compositori, Prokof’ev e Čajkovskij, affidata in questo quarto appuntamento della stagione sinfonica 2019-20 de laVerdi alla sensibilità di un direttore che proviene dalla stessa terra: Stanislav Kochanovsky, nato a San Pietroburgo e considerato oggi fra i più brillanti e promettenti direttori russi emergenti. Un programma di grande impatto che evidenzia due facce dell’animo russo, una più romantica, quella di Čajkovskij e l’altra, di Prokof’ev, più razionale, ma entrambe decisamente emozionanti e coinvolgenti.
Per il suo graditissimo ritorno sul palco dell’Auditorium, Kochanovsky dirige l’Orchestra sinfonica di Milano venerdì 25 ottobre (ore 20.00) e domenica 27 ottobre (ore 16.00). Nella prima parte il Concerto per violino e orchestra n.2 composto da Sergej Prokof'ev nel 1935, vent’anni dopo il suo primo concerto per violino e orchestra, ed eseguito per la prima volta il 1° dicembre dello stesso anno a Madrid dal famoso violinista francese Robert Soëtens con un'accoglienza trionfale. Il ruolo solista qui è affidato alla grande sensibilità della violinista tedesca Carolin Widmann, musicista straordinariamente versatile, con una carriera luminosa che va dai grandi classici a opere contemporanee appositamente composte per lei e che per la prima volta è ospite sul palco dell’Auditorium di largo Mahler. La seconda parte del concerto vede protagonista la musica di Petr Il'ič Čajkovskij che con la Suite n. 3 in Sol maggiore op. 55 esplora una forma più libera rispetto a quella sinfonica che - come spiegava lo stesso compositore - gli permetteva esprimersi con maggior libertà e spontaneità. Composta nel 1884, la Suite fu eseguita a San Pietroburgo il 24 gennaio 1885 diretta da Hans von Bülow e salutata da un successo trionfale.
Conferenza
Venerdì 25 ottobre ore 18.00- Foyer della balconata
In collaborazione con Associazione Italia Russia
Prokof’ev e la sua "nuova semplicità"
Relatori Fausto Malcovati e Martino Tosi Ingresso libero.
Biglietti: euro 36.00/15.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
Domenica 27 ottobre 2019_10_27, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Stagione Sinfonica 2019/20
Anima Russa
Prokof’ev e Čajkovskij con laVerdi diretta da Kochanovsky e il violino di Carolin Widmann
Sergej Prokof'ev Concerto per violino e orchestra n. 2 in Sol minore op. 63
Petr Il'ič Čajkovskij Suite n. 3 in Sol maggiore op. 55
Violino Carolin Widmann
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Stanislav Kochanovsky
L’anima russa di due grandi compositori, Prokof’ev e Čajkovskij, affidata in questo quarto appuntamento della stagione sinfonica 2019-20 de laVerdi alla sensibilità di un direttore che proviene dalla stessa terra: Stanislav Kochanovsky, nato a San Pietroburgo e considerato oggi fra i più brillanti e promettenti direttori russi emergenti. Un programma di grande impatto che evidenzia due facce dell’animo russo, una più romantica, quella di Čajkovskij e l’altra, di Prokof’ev, più razionale, ma entrambe decisamente emozionanti e coinvolgenti.
Per il suo graditissimo ritorno sul palco dell’Auditorium, Kochanovsky dirige l’Orchestra sinfonica di Milano venerdì 25 ottobre (ore 20.00) e domenica 27 ottobre (ore 16.00). Nella prima parte il Concerto per violino e orchestra n.2 composto da Sergej Prokof'ev nel 1935, vent’anni dopo il suo primo concerto per violino e orchestra, ed eseguito per la prima volta il 1° dicembre dello stesso anno a Madrid dal famoso violinista francese Robert Soëtens con un'accoglienza trionfale. Il ruolo solista qui è affidato alla grande sensibilità della violinista tedesca Carolin Widmann, musicista straordinariamente versatile, con una carriera luminosa che va dai grandi classici a opere contemporanee appositamente composte per lei e che per la prima volta è ospite sul palco dell’Auditorium di largo Mahler. La seconda parte del concerto vede protagonista la musica di Petr Il'ič Čajkovskij che con la Suite n. 3 in Sol maggiore op. 55 esplora una forma più libera rispetto a quella sinfonica che - come spiegava lo stesso compositore - gli permetteva esprimersi con maggior libertà e spontaneità. Composta nel 1884, la Suite fu eseguita a San Pietroburgo il 24 gennaio 1885 diretta da Hans von Bülow e salutata da un successo trionfale.
Conferenza
Venerdì 25 ottobre ore 18.00- Foyer della balconata
In collaborazione con Associazione Italia Russia
Prokof’ev e la sua "nuova semplicità"
Relatori Fausto Malcovati e Martino Tosi Ingresso libero.
Biglietti: euro 36.00/15.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
2019_10_18 Patrick Fournillier aa Boléro di Ravel a Barbablù di Campogrande
Venerdì 18 ottobre 2019, ore 20.00
Domenica 20 ottobre 2019_10_20, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Ossessione
Da Boléro di Ravel a Barbablù di Campogrande
con laVerdi diretta da Fournillier
N.Campogrande Le Sette Mogli di Barbablu
M.Ravel
La Valse
Boléro
Voce recitante Ottavia Piccolo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Patrick Fournillier
“Ossessione” è il titolo scelto da laVerdi per descrivere il programma che venerdì 18 ottobre 2019 (ore 20.00) e domenica 20 ottobre (ore 16.00) mette in scena due conosciutissimi capolavori del francese Maurice Ravel, ispirati ai ritmi e ai colori trascinanti della danza e il melologo Le sette mogli di Barbablù, del compositore contemporaneo Nicola Campogrande, presentato in prima assoluta. A dirigere l’Orchestra sinfonica di Milano per questo programma decisamente intrigante, torna il suo Direttore Principale ospite, il francese Patrick Fournillier. Con il melologo Le sette mogli di Barbablù, composto nel 2018, Nicola Campogrande invece racconta l’ossessione di Barbablù e delle sue sette mogli prigioniere nei sotterranei del suo castello, basandosi sul celebre racconto di Anatole France e alla sua ironica riscrittura della storia in cui, rovesciando i ruoli, cerca di dare una lettura più profonda dei rapporti tra uomo e donna. Nicola Campogrande ha trasformato quel testo in un melodramma per attrice e orchestra, intorno alla voce di Ottavia Piccolo, attrice che non ha bisogno di presentazioni. “Quando mi sono imbattuto nel testo di Anatole France, - racconta Campogrande - dopo aver valutato e scartato alcune altre ipotesi, ho gioito: aveva il brio, l’intelligenza, il ritmo, l’irriverenza che cercavo. E dunque ho preso a leggerlo e rileggerlo, sempre con la matita in mano, tagliandolo progressivamente sempre di più – sarebbe stato impensabile usarlo tutto per un melologo della durata di quello che avevo in mente. Volevo arrivare a una ragionevole essenzialità, per lasciare alla musica la possibilità di esplorare le derivazioni, le allusioni alle quali facevo cenno. Il Barbablù di Anatole France è un uomo sfortunato, co-protagonista di un racconto sarcastico dove le figure femminili sono molto più complesse rispetto alle “povere ragazze” della tradizione. E io ho cercato di mantenere un tono leggero, ironico, che mi è servito per proseguire, insieme a lui, una riflessione su un tema drammatico come quello della violenza sulle donne in modo forse meno primitivo rispetto a quello diffusosi in questi anni.” Il melologo di Campogrande, composto su commissione della Università Iulm, sarà eseguito all’Auditorium di largo Mahler in prima assoluta.
La danza come mezzo per reagire alla pesantezza ritmica della tradizione sinfonica classico-romantica è protagonista della seconda parte del concerto, con la musica di Maurice Ravel, compositore francese del Primo Novecento. La Valse celebra le atmosfere leggere tipiche del grande valzer viennese, con la sua musica sfolgorante e vorticosa ma nella parte finale fa intravedere quelle “Nubi tempestose” della prima guerra mondiale che aveva lasciato un segno indelebile in quel mondo sfavillante. L’altro brano di Ravel in programma è il celebre Boléro, ispirato alla omonima danza tradizionale con un ritmo peculiare spesso scandito dalle nacchere e composto per la ballerina Ida Rubinstein. Con il suo ritmo ossessionante, frenetico e sensuale, nel tempo si è affermato come uno dei grandi classici del Novecento ed è stato utilizzato nel cinema, in teatro e nella danza moderna.
Nelle due date del concerto sarà ospite in Auditorium la Fondazione Ivo de Carneri onlus, nata nel 1994 per ricordare la figura dell’insigne ricercatore e professore di Parassitologia prematuramente scomparso nel 1993. La Fondazione Ivo de Carneri da 25 anni è impegnata nella lotta e nello studio delle malattie infettive e parassitarie e nella promozione di progetti per il miglioramento della salute e lo sviluppo economico delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. In occasione del concerto, la Fondazione Ivo de Carneri raccoglierà fondi per portare a termine - nell’isola di Pemba, (Arcipelago di Zanzibar, Tanzania), dove la Fondazione opera - la costruzione di un pozzo per dare acqua sicura a 300 famiglie del villaggio di Mtamba (a sudest di Chake-Chake, capoluogo di Pemba) e continuare i corsi di formazione del personale sanitario locale in ecografia.
Conferenza
Il concerto di venerdì 18 ottobre sarà preceduto alle ore 18.00 da una conversazione di Nicola Campogrande con Marco Benetti nel foyer della balconata dell’Auditorium. Ingresso libero.
Biglietti: euro 36.00/15.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
Domenica 20 ottobre 2019_10_20, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Stagione Sinfonica 2019-2020
Ossessione
Da Boléro di Ravel a Barbablù di Campogrande
con laVerdi diretta da Fournillier
N.Campogrande Le Sette Mogli di Barbablu
M.Ravel
La Valse
Boléro
Voce recitante Ottavia Piccolo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Patrick Fournillier
“Ossessione” è il titolo scelto da laVerdi per descrivere il programma che venerdì 18 ottobre 2019 (ore 20.00) e domenica 20 ottobre (ore 16.00) mette in scena due conosciutissimi capolavori del francese Maurice Ravel, ispirati ai ritmi e ai colori trascinanti della danza e il melologo Le sette mogli di Barbablù, del compositore contemporaneo Nicola Campogrande, presentato in prima assoluta. A dirigere l’Orchestra sinfonica di Milano per questo programma decisamente intrigante, torna il suo Direttore Principale ospite, il francese Patrick Fournillier. Con il melologo Le sette mogli di Barbablù, composto nel 2018, Nicola Campogrande invece racconta l’ossessione di Barbablù e delle sue sette mogli prigioniere nei sotterranei del suo castello, basandosi sul celebre racconto di Anatole France e alla sua ironica riscrittura della storia in cui, rovesciando i ruoli, cerca di dare una lettura più profonda dei rapporti tra uomo e donna. Nicola Campogrande ha trasformato quel testo in un melodramma per attrice e orchestra, intorno alla voce di Ottavia Piccolo, attrice che non ha bisogno di presentazioni. “Quando mi sono imbattuto nel testo di Anatole France, - racconta Campogrande - dopo aver valutato e scartato alcune altre ipotesi, ho gioito: aveva il brio, l’intelligenza, il ritmo, l’irriverenza che cercavo. E dunque ho preso a leggerlo e rileggerlo, sempre con la matita in mano, tagliandolo progressivamente sempre di più – sarebbe stato impensabile usarlo tutto per un melologo della durata di quello che avevo in mente. Volevo arrivare a una ragionevole essenzialità, per lasciare alla musica la possibilità di esplorare le derivazioni, le allusioni alle quali facevo cenno. Il Barbablù di Anatole France è un uomo sfortunato, co-protagonista di un racconto sarcastico dove le figure femminili sono molto più complesse rispetto alle “povere ragazze” della tradizione. E io ho cercato di mantenere un tono leggero, ironico, che mi è servito per proseguire, insieme a lui, una riflessione su un tema drammatico come quello della violenza sulle donne in modo forse meno primitivo rispetto a quello diffusosi in questi anni.” Il melologo di Campogrande, composto su commissione della Università Iulm, sarà eseguito all’Auditorium di largo Mahler in prima assoluta.
La danza come mezzo per reagire alla pesantezza ritmica della tradizione sinfonica classico-romantica è protagonista della seconda parte del concerto, con la musica di Maurice Ravel, compositore francese del Primo Novecento. La Valse celebra le atmosfere leggere tipiche del grande valzer viennese, con la sua musica sfolgorante e vorticosa ma nella parte finale fa intravedere quelle “Nubi tempestose” della prima guerra mondiale che aveva lasciato un segno indelebile in quel mondo sfavillante. L’altro brano di Ravel in programma è il celebre Boléro, ispirato alla omonima danza tradizionale con un ritmo peculiare spesso scandito dalle nacchere e composto per la ballerina Ida Rubinstein. Con il suo ritmo ossessionante, frenetico e sensuale, nel tempo si è affermato come uno dei grandi classici del Novecento ed è stato utilizzato nel cinema, in teatro e nella danza moderna.
Nelle due date del concerto sarà ospite in Auditorium la Fondazione Ivo de Carneri onlus, nata nel 1994 per ricordare la figura dell’insigne ricercatore e professore di Parassitologia prematuramente scomparso nel 1993. La Fondazione Ivo de Carneri da 25 anni è impegnata nella lotta e nello studio delle malattie infettive e parassitarie e nella promozione di progetti per il miglioramento della salute e lo sviluppo economico delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. In occasione del concerto, la Fondazione Ivo de Carneri raccoglierà fondi per portare a termine - nell’isola di Pemba, (Arcipelago di Zanzibar, Tanzania), dove la Fondazione opera - la costruzione di un pozzo per dare acqua sicura a 300 famiglie del villaggio di Mtamba (a sudest di Chake-Chake, capoluogo di Pemba) e continuare i corsi di formazione del personale sanitario locale in ecografia.
Conferenza
Il concerto di venerdì 18 ottobre sarà preceduto alle ore 18.00 da una conversazione di Nicola Campogrande con Marco Benetti nel foyer della balconata dell’Auditorium. Ingresso libero.
Biglietti: euro 36.00/15.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org