1979_05_08 Mozart Requiem in Conservatorio a Milano con Josif Conta e la ORCHESTRA DELLA RADIO TELEVISIONE DI BUCAREST


Martedì 8 maggio 1979 - ore 21:00
Sala Grande del Conservatorio "G. Verdi" di Milano
Primo Concerto: 
"La religiosità nell'opera d'arte"
W.A.MOZART
REQUIEM IN RE MINORE per soli coro e orchestra K 626
SINFONIA N. 39 IN MI BEMOLLE MAGGIORE K543
(Adagio - Allegro, Andante con moto, Minuetto, Allegro)
Solisti:
Emilia Petrescu, Soprano
Martha Kessler, Mezzosoprano
Ionel Voineag, Tenore
CORO E ORCHESTRA DELLA RADIO TELEVISIONE DI BUCAREST
Iosif Conta, direttore d'orchestra
Maestro del coro A. Grigorasz

Quasi per sottolineare la continua ed evidente inclinazione di Mozart al sacro, questa sera ascolteremo, insieme al Requiem di re minore, una delle ultime sinfonie.
Che cosa accomuna questi due brani, oltre all'essere stati scritti in un arco di tempo abbastanza ravvicinato?
Forse la loro unità sta nel fatto che per Mozart, soprattutto in quest'ultimo periodo della vita, la musica è il compito che oltrepassa le sue capacità di ex bambino prodigio, un dono che lo sorprende e lo riempie. Per questo le opere di Mozart sono così inconfondibili e mai banali: il suo modo di essere uomo è tutt'uno con la sua dedizione religiosa. Vissuto tra il 1756 e il 1791, sul finire di un secolo segnato dal razionalismo e dalla cultura enciclopedica, spesso pesante e contorta, Mozart usa un linguaggio personale e semplice (che non vuoi dire facile) la cui bellezza sta nella capacità di andare oltre le cose viste, udite e capite, inevitabilmente corruttibili. Certo Mozart non fu sempre convinto cattolico (ebbe anzi una brusca rottura con l'Arcivescovo di Salisburgo), ma la sua fede è senza dubbio grande. Fu il fervore a spingerlo verso la massoneria in cui cercava purezza e sincerità, anche se non ne coglieva la portata politica, perché il potere non lo interessava.
Mozart ci parla del "Dio di cui adoro l'onnipotenza, temo la collera,ma riconosco anche la pietà e misericordia" infatti la sua musica sacra non è d'occasione, ma quasi sempre composta per inclinazione personale, per amicizia, per voto.
Vediamolo, entrando più in profondità, nel suo materiale musicale. L'aneddoto del signore vestito di nero che avrebbe commissionato a Mozart il Requiem (era l'emissario di un conte che aveva la curiosa abitudine di pagare in incognito i compositori perché gli componessero musiche da far passare per proprie) non avrebbe molto interesse se Mozart Stesso, ignaro dell'identità del committente, non lo avesse interpretato come segno di qualcosa di ineluttabile e imprevedibile. Non si sarebbe altrimenti messo a scrivere questa messa per i defunti, nonostante che la morte gli fosse ormai vicina, non come nemica, ma come mistero che nulla ha di tremendo.
L'opera però restò incompiuta: la completò (era già quasi tutta scritta nelle parti essenziali) l'allievo Sussmayer.
Ascoltandola non ci interessa capire dov'è la musica di Mozrart e dove quella del continuatore, anche se il "livello" di Mozart non è difficile da riconoscere. Vogliamo invece prendere quest'opera con tutta la sua incompiutezza, come segno di un limite oltre il quale Mozart non si sentiva di andare perché non fu solo la morte a impedirgli di portarla a termine ma è proprio lui a confessarsene incapace.
E' come se il fatto sacro che sta alla base di tutto riecheggiasse a tal punto, al di là della stessa volontà dell'autore, da farlo inchinare davanti : all'impossibilità di penetrarlo profondamente.
Il Requiem inizia con la familiare invocazione per i defunti, Requiem aeternam, intonata prima dal coro e proseguita poi dal soprano solo a cui si unisce ancora, tutto il coro con le parole Exaudi orationem meam, per poi riprendere l'invocazione che è saldamente legata al Kyrie, il grido che chiede misericordia all'Altissimo.
Comincia poi una lunga Sequentia di sei episodi.
Impressionante è il primo, il Dies irae, in cui l'accento è messo con molta perentorietà su "quel giorno", con gran de capacità di destare attenzione sul contenuto della musica. Segue il Tuba mirum, in cui dopo l'assolo di trombone [ndr con la voce del basso] si alternano le voci dei solisti. C'è poi il Rex tremendae, per coro e orchestra: l'invocazione di salvezza dell'uomo a una Maestà che sa chinarsi fino alle sue creature. Il quarto episodio è una lunghissima preghiera Recordare in cui la confidenza di Mozart con il Signore si fa chiara e diventa voce di tutta l'umanità. Come accade nel successivo Confutatis, questa volta per coro.
Qui le voci femminili intonano la dolcissima preghiera del Voca me e il coro conclude con l'Oro supplex che, attraverso una serie di bellissime successioni armoniche suggerisce l'immagine di un immenso popolo che prega. Conclude il Lacrymosa per coro.
Seguono le altre parti della messa, 1'Offertorium, in due episodi, Domine Jesu e Hostias, il Sanctus, il Benedictus e 1'Agnus Dei .
L'ultimo brano, Lux Aeterna prende spunto dal Kyrie iniziale, 1'allievo è tornato umilmente sulle prime note del lavoro del maestro.
Il linguaggio di Mozart, non tende al grandioso, ma al profondo: così il suo sguardo, sulla morte è di confidenza e di pace.
Anche la Sinfonia n.39 K. 543 in mi bemolle maggiore è opera dell'ultimo periodo compositivo di Mozart. Non la scrisse su commissione, come quasi sempre gli accadeva, e non poté mai ascoltarla. Già, dall'introduzione, così solenne, quasi sacrale, ci appare il clima di drammatica domanda sul suo destino, che ancora una volta, pare accomunato a quello di tutti gli uomini. Il primo movimento, un Adagio, cui segue immediatamente 1'Andante con moto, che come tutta la sinfonia presenta molte novità nel discorso compositivo mozartiano, oltre una penosa drammaticità che si alterna alla sua tipica cantabilità, dove ogni volta la speranza e là dolcezza prendono il posto di un'ansia che, sfiora la disperazione.
C'è poi il Minuetto e infine l'ultimo movimento, 1'Allegro, in cui colpisce un'improvvisa pausa di silenzio che sembra richiamare all'attesa e alla contemplazione, prima che la musica continui ad espandersi in tutta la sua ricchezza.
Note di Maria Consigli

MOMENTI DI STORIA DELLA CHIESA ATTRAVERSO LA MUSICA
Molti musicisti si sono accostati al "soggetto religioso", spesso però per esercizio diligente e sincero, e nulla più.
Con il perdersi dell'uso di servire la Chiesa anche attraverso la propria musica (che non è mai stato sinonimo di costrizione, anzi, ha creato capolavori dove la bellezza corrisponde alla consapevolezza gioiosa di servire), è sempre più raro incontrare una religiosità non d'occasione, una che sia tutt'uno con la vita e il lavoro dell'uomo. Incontrare cioè, musicisti che offrano la loro musica in lode, in domanda, in preghiera. [ndr il dimenticato Lorenzo Perosi]
In questi quattro "momenti di storia della Chiesa attraverso la musica" vogliamo invece proporvi un incontro con musicisti, più o meno famosi, che hanno camminato in questa direzione.
Spesso non ne conosciamo neppure il nome, ed è il caso dei compositori dei canti gregoriani o di antichi canti russi e polacchi, che si identificano con l'intero popolo cristiano. Altre volte, invece, potremo anche guardarli in faccia come accadrà con il direttore del coro di Varsavia. Ma allo stesso modo, nell'ascoltare le loro opere capiremo quanto essi siano stati profondamente cambiati da ciò che hanno scritto e che hanno intuito il segno che li portava dentro e al di là della loro musica.
Il loro modo di comporre non è diverso da quello dei loro contemporanei: la loro originalità sta nel farsi trasformare dalla "Presenza del Signore" che investe tutta la loro storia, dunque anche quello che essi sono e il loro lavoro.
Per questo non è possibile slegare le musiche che ascolteremo dalla cultura cristiana che le ha generate: staccate dal loro brano di Chiesa, come pezzi a sé stanti, si scolorano, si inaridiscono.
I "momenti" hanno poi una preoccupazione ecumenica, più che antologica o cronologica.
Ci saranno così brani di tradizione ortodossa e protestante o di culture che forse sentiamo lontane, come la polacca e la russa, ma che vanno in quest'unica direzione: il richiamo all'Eterno.
Note di Maria Consigli

Segue copia anastatica del programma di sala.






2018_12_29 ECOTEATRO chiude l'anno con le Sorelle Marinetti

ECOTEATRO STAGIONE 2018-2019

(Ex Teatro di Milano- Cinema Orione)-Via Fezzan,11 - Milano 20146
Prosa, lirica, musical, cabaret, concerti.

Sabato 29 dicembre 2018_12_29 ore 20.45
Domenica 30 dicembre 2018_12_30 ore 16.00
Lunedì 31 dicembre 2018_12_31 ore 22.30
Capodanno "anni 30" 
con le Sorelle Marinetti e l'Orchestra Maniscalchi.

QUANDO ARRIVA IL 19?
Compagnia d'arte varia Sorelle Marinetti
Le Sorelle Marinetti:
Turbina Nicola Olivieri
Scintilla Marco Lugli
Elica Matteo Minerva
Quartetto Maniscalchi:
Clarinetto Adalberto Ferrari
Pianoforte Chicco Maniscalchi (Christian Schmitz)
Contrabbasso Marco Mistrangelo
Batteria Martino Malacrida
Testi e regia Giorgio U. Bozzo
Direzione musicale Christian Schmitz
VEDI FOTOSERVIZIO CONCERTODAUTUNNO

2018_12_13 Concerto di Natale al Monastero delle Sacramentine Vigevano

Giovedì 13 dicembre 2018 ore 21:00
Monastero delle Suore Sacramentine - Vigevano

CONCERTO PER UN VERO NATALE
La stella più luminosa del Firmamento

della Associazione Corale
I MAESTRI CANTORI di Vigevano
Andrea Guarino, direttore
Luca Lombardi, pianoforte

con la partecipazione straordinaria de
IL CANTABOTTO
direttrici del coro della Scuola Primaria Anna Botto
Emanuela Mancin, Maria teresa Simonelli

Entra libera, gradita offerta

Programma:
ADESTE FIDELES
melodia tradizionale del XVII sec., trascritta da Francis Wade (1711-1786)

LAUDATE DOMINUM
da Vesperae solennes de confessore K. 339, in do maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Solista ROSIRIS GIBERTONI, soprano

MILLE CHERUBINI IN CORO (WIEGENLIED, D498)
di Franz Schubert (1797-1828), adattamento di Alois Melichar (1896-1976)
Solista GABRIELLA MARIA BRALLA, soprano

CANDLELIGHT CAROL
John Rutter (1945-)

GIOIA NEI CUORI (DECK IN THE HALLS)
antica melodia gallese, armonizzata da John Thomas (1826-1913) e adattata da John Piersol McCaskey (1837-1935)

HYMNE A LA NUIT
duetto del 1° atto dell'opera Hippolyte et Arice di Jean-Philippe Rameau (1683-1764), armonizzazione di Joseph Noyon (1888-1962)

MAGNIFICAT
John Rutter (1945-)

MIO FRATELLO
Biagio Antonacci (1963) dall'album Dediche e manie, 2018 
voci bianche I CANTABOTTO

AVE MARIA
Preludio No. 1 in do maggiore, BWV846 dal Primo Libro del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach (1685-1750); armonizzazione di Charles Gounod (1818-1893) 
Solista ROSIRIS GIBERTONI, soprano

AVE VERUM CORPUS
Camille Saint-Saens (1835-1921)

CANTIQUE DE NOEL: MINUIT, CHRETIENS (O HOLY NIGHT)
Adolphe Charles Adam (1803-1856)

I WILL FOLLOW HIM (CHARIOT)
Frank Pourcel (1913-2000) e Paul Mauriat (1925-2006)
voci bianche I CANTABOTTO

HALLELUJAH
coro conclusivo della 2' parie dell'oratorio Messiah, HWV56 di George Frideric Haendel (1685-1759)

SCUSA GESÙ (OH HAPPY DAYS)
Inno di Johann Anastasius Freylinehausen (1670-1739), adattato da Philip Doddridge (1702-17851)

Monastero delle "Suore Sacramentine" - Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento 
Via Trento, 21 Vigevano

2018_12_16 Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose

Data :16/12/2018
Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose
Sede Cortili dell'Università
Città: Pavia
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: 16 Dicembre, per l'ultimo appuntamento del 2018 il Mercatino del Ri-Uso – Nuova Vita Alle Cose va all'Università

… e arrivederci al 2019

Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose

Baratto – Vendita solo tra cittadini

16 Dicembre 2018

Dalle 10 alle 18

Cortili dell'Università (Statue, Volta, Caduti, Magnolie, Tassi, Sforzesco) – Strada Nuova 65, Pavia

Per info: Agenzia Reclam 347 7264448; www.agenziareclam.it

Pavia, Dicembre 2018 – Grande successo e grande adesione anche per l'ultimo appuntamento dell'anno: il Mercatino del Ri-Uso – Nuova Vita alle Cose torna quasi agli sgoccioli di questo 2018 domenica 16 Dicembre. Per quest'ultima data gli organizzatori hanno scelto un luogo suggestivo come quello dei Cortili dell'Università: luoghi incantevoli che potranno essere scoperti e riscoperti grazie a questa manifestazione.

Centinaia le iscrizioni per questa nuova data in agenda a conferma del successo di questa iniziativa del Comune di Pavia e dell'Agenzia Reclam nata per rispondere ad un'esigenza reale dei cittadini. Per l'appuntamento di domenica, agli organizzatori si aggiunge anche l'Ateneo pavese e il Cral dell'Università.

Una realtà di successo che vede inoltre il patrocinio di Provincia di Pavia, ASM in collaborazione con Legambiente, il Centro Servizi Volontariato, la Comunità Casa del Giovane, Amici dell'IC Cavour.

In esposizione e vendita oggetti vintage in vendita alla ricerca della loro seconda vita in altre case e famiglie. Gli iscritti potranno vendere, acquistare o barattare oggetti di seconda mano secondo la cultura del ri-uso e la filosofia anti-spreco delle 3 R: Riduco, Riuso e Riciclo.

Il mercato si terrà sotto i portici dei cortili Statue, Volta, Caduti,Magnolie, Tassi e Sforzesco dalle 10 fino le 18 circa, mentre nelle aule del '400 di Disegno e Forlanini in piazza Leonardo da Vinci – detta anche delle Torri - si svolgerà un mercatino organizzato dal Cral e da Universitiamo. La manifestazione si rivolge anche ai più piccoli che per tutto il pomeriggio potranno godersi lo spettacolo della Compagnia del Sorriso. Dalle 14 alle 18 nell'aula di Disegno in piazza Leonardo da Vinci il mercatino di bambini e bambine dai 6 a 14 anni che, da soli o in gruppo, accompagnati da un adulto, potranno rimettere in circolo giocattoli, libri, fumetti e figurine in buone condizioni ma anche vendere e barattare oggetti creati da loro.

In programma anche happy hour e concerto rock dalle 18. Non mancherà, infine, per il pubblico la possibilità di imparare l'arte della manutenzione della bicicletta grazie ad "Ampio Raggio - Ciclofficina di Quartiere": progetto, questo, finanziato nell'ambito del Bilancio Partecipativo 2016.
Contatti:
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare:
Numero fisso:
Sito Web: http://www.comune.pv.it/site/home/notizie/articolo1408.html

2018_12_17 Concerto di Natale della Corale SAN GAUDENZIO di Gambolò

Lunedì 17 Dicembre 2018 ore 21:00
Chiesa Parrocchiale di Gambolò
Canti natalizi e suoni della tradizione sudamericana
Ariel Ramirez
MISA CRIOLLA
Solisti:
Rodolfo GEMIO FERNANDEZ - Tenore
Massimiliano ITALIANI - Tenore
Silvio SCARPOLINI - Tenore
Con la partecipazione di:
Maurizio TERZAGHI flauto
Luigi BIANCHI chitarra
Francesco MAZZALI chitarra
Gianluca CAMASSO - basso
Laura BALDI - organo
Piero FORCINITI - percussioni
Corale SAN GAUDENZIO di Gambolò
Giovanni Maestrone, direttore
GRUPO INSTRUMENTAL SIKUSACHA
Paolo Cogliati, flauti
Samir Suez, chitarra
Giorgio Gasalotti, flauti
Nlcolas Jura, charango e pemissioni
Coro "Note di Speranza"
"Coro di voci bianche"
diretto dalla Maestra Reginetta Zorzoli
Ingresso libero

2018_12_23 Piccoli Pomeriggi Musicali CONCERTO DI NATALE

Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Domenica 23 dicembre 2018, ore 11:00
I Pomeriggi Musicali
in collaborazione con Sconfinarte, Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Professional Ballet Milano
e con il sostegno di Fondazione Cariplo
presentanoI PICCOLI POMERIGGI MUSICALI
XII STAGIONE
TI RACCONTO UNA FIABA
CONCERTO DI NATALE
Come Giacomino del Lago salvò il pianoforte
del Maestro Giacomo Puccini
Musiche di Giacomo Puccini
Trascrizioni di Marco Simoni
Testo originale di Simone Dini Gandini
Attori: Andrea Delfino, Diego Becce, Cristiano Parolin, Sara Dho
Cantanti: Katerina Kotsou e Tiziano Baroncini
Adattamento drammaturgico e regia: Manuel Renga
Direttore: Daniele Parziani
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali

I Piccoli Pomeriggi Musicali festeggiano questo Natale con una messinscena inedita su musiche del maestro Giacomo PucciniCome Giacomino del Lago salvò il pianoforte del Maestro Giacomo Puccini, scritto da Simone Dini Gandini, autore di teatro e letteratura per ragazzi nonché de L’incredibile giornata di Federico e l’allodola portata in scena con successo nell’edizione 2016/2017 di Ti racconto una fiabaLo spettacolo creato da Manuel Renga questa volta sfrutterà tutte le possibilità concesse dal palco del Teatro Dal Verme e domenica 23 dicembre, alle consuete ore 11:00, conterà in scena ben quattro attori: Andrea Delfino, Diego Becce, Cristiano Parolin e Sara Dho. Per quanto riguarda la parte musicale, curata come al solito dal M° Daniele Parziani, vedrà i nostri piccoli professori, oltre che confrontarsi con la scrittura pucciniana trascritta da Marco Simoni, affrontare anche il compito di accompagnare due cantanti: Katerina Kotsou e Tiziano Baroncini. Un gran concerto di Natale quindi, occasione per scambiarci gli auguri e dare a tutti appuntamento nel nuovo anno!

2019_01_11 Alexandre Tharaud nel segno di Haydn e Mozart a laVerdi

Venerdì 11 gennaio 2019_01_11, ore 20.00
Domenica 13 gennaio 2019_01_13, ore 16.00
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler
Stagione Sinfonica 2018/19
Classicismo austriaco
Alexandre Tharaud nel segno di Haydn e Mozart
e alla riscoperta di Schmidt con Flor
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Alexandre Tharaud
Direttore Claus Peter Flor 
Programma:
Franz Joseph Haydn 
Concerto per pianoforte n. 11 in Re maggiore Hob. XVIII
Wolfgang Amadeus Mozart 
Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in Do maggiore K 467
Franz Schmidt 
Sinfonia n. 4 in Do maggiore 
Alexandre Tharaud torna a laVerdi nel segno di Haydn e Mozart per eseguire due concerti per pianoforte e orchestra tanto celebri quanto amati per la loro freschezza, luminosità e misura. Si comincia con Franz Joseph Haydn (1732 - 1809) e l’ultimo dei concerti per tastiera e orchestra da lui composto, che è anche il più conosciuto ed eseguito: il Concerto per pianoforte e orchestra n.11 in Re magg. HobXVIII, cui farà seguito un altro capolavoro della classicità asburgica, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 in Do maggiore K 467 del suo grande amico Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791), composto in un periodo di in cui godeva di grande popolarità e prestigio presso la corte austriaca. Un forte legame di reciproca ammirazione vissuta senza ostilità ed invidia univa infatti i due compositori nonostante la differenza di età (Haydn aveva 28 anni quando nacque Mozart).
A interpretare questi due capolavori assoluti è stato chiamato un nome di grande prestigio internazionale, il pianista francese Alexandre Tharaud, che è già stato ospite de laVerdi nel concerto di apertura della stagione 2017 al Teatro alla Scala, con Ravel.
Ma non è tutto. L’Orchestra Verdi, diretta dal suo direttore musicale, il Maestro Claus Peter Flor, proporrà al pubblico dell’Auditorium anche la Sinfonia n.4 in Do maggiore di un altro austriaco, Franz Schmidt (1874 -1939). Sarà l’occasione non solo per riscoprire uno dei più significativi compositori austriaci tra Ottocento e Novecento, a lungo dimenticato dalla storia, ma anche di ascoltare la sua ultima sinfonia, che egli stesso definì “la più vera e la più profonda” tra le sue composizioni. 

Biglietti serie Verdi: euro 36.00/16.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org  www.vivaticket.it. 

Programma
Franz Joseph Haydn (1732 – 1809) Concerto per pianoforte n. 11 in Re maggiore Hob. XVIII
Il Concerto per fortepiano o clavicembalo e orchestra n.11 in Re magg. HobXVIII, composto nel 1782, fu l'ultimo dei concerti composti da Haydn per strumento a tastiera ed è certamente il più conosciuto ed eseguito tra i suoi Concerti. Concepito presumibilmente pensando al mercato degli ottimi dilettanti dell'epoca piuttosto che a quello dei pianisti professionisti, il Concerto in re maggiore, che gode da sempre di una meritata popolarità, si presenta molto più semplice, sia a livello strutturale sia a livello squisitamente tecnico, rispetto ai  contemporanei lavori di Mozart. Nella prima metà del Settecento la musica strumentale era cresciuta progressivamente di importanza dando più rilievo a generi come la sinfonia, il concerto e il quartetto per archi legati anche all’aumento di musicisti dilettanti e all’avvio dei concerti pubblici a pagamento. La seconda metà del Settecento, durante la quale si svolgono la vita e l'attività creativa di Franz Joseph Haydn e di Wolfgang Amadeus Mozart, vede anche la graduale ma inesorabile affermazione del forte-piano sul clavicembalo. Haydn, non solo non era un virtuoso della tastiera, ma molte delle sue composizioni nascevano fondamentalmente per il clavicembalo. Quello nei confronti del fortepiano fu per il compositore austriaco un tardivo ma sincero interesse. Haydn acquistò il suo primo fortepiano, costruito da Johann Wenzel Schanz, solamente alla fine del 1788, ed è solo da questo momento (quando ormai aveva licenziato il suo ultimo Concerto da circa sei anni) che lo strumento inizierà a influenzare in modo davvero evidente la sua scrittura tastieristica che in alcuni casi presenterà nuove e interessanti soluzioni, soprattutto nell'uso del pedale di risonanza. In ogni caso, pur essendo un eccellente strumentista, Haydn, a differenza di Mozart, che incarna alla perfezione il ruolo di compositore-virtuoso della tastiera, non ha mai praticato un'attività pubblica di clavicembalista  o di pianista.  Anche nella produzione di concerti per pianoforte e orchestra la produzione di Mozart è stata nettamente superiore a quella di Haydn.

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Concerto per pianoforte n.21 in do magg. K 467 
Nel 1785, anno in cui fu composto ed eseguito a Vienna il Concerto in do maggiore K. 467, Mozart viveva un momento di grande popolarità dopo il successo del Ratto al Serraglio ed era intimo dell'ambiente di corte e in relazioni di fraterna amicizia con il grande Joseph Haydn - cui aveva in quel periodo dedicato anche una serie di Quartetti. Una strada che lo aveva portato al centro della vita musicale viennese facendolo diventare - anche se per poco tempo - un musicista alla moda. E' in questo contesto che egli decise allora di organizzare di propria iniziativa una serie di concerti per sottoscrizione che avrebbero dovuto insieme rafforzare la sua fama ed il suo benessere.  Il padre Leopoldo, recatosi a Vienna proprio in occasione della prima esecuzione di questo Concerto in do maggiore scrive alla figlia Nannerl “Tuo fratello ha incassato 559 fiorini e cioè assai di più di quanto immaginassimo poiché ha ancora 150 abbonati - ognuno dei quali paga una sterlina - per altri sei concerti alla «Mehlgrube… Ha poi suonato moltissime altre volte in teatro per pura cortesia. Finissero soltanto questi concerti! Non posso descriverti le seccature, le agitazioni…” Pur essendo riservata al virtuosismo del pianista una parte preminente, in questo concerto un ruolo predominante lo ha anche l'orchestra, che si muove con indipendenza. Se infatti nella parti pianistiche Mozart fa sfoggio della sua originalissima tecnica, si è preoccupato di dare all'orchestra lo stesso grado di interesse timbrico e musicale. 
Franz Schmidt (1874 -1939)  Sinfonia n.4 in Do maggiore
Il compositore austro-ungarico Franz Schmidt, nato a Pressburg (l’attuale Bratislava) nel 1874 e morto nel febbraio del 1939 a Perchtoldsdorf, nei pressi di Vienna era caduto nel dimenticatoio della storia dopo la fine della Seconda guerra mondiale.  La sua quarta sinfonia (che fu anche l’ultima da lui composta, tra il 1932 e il 1933), fu eseguita per la prima volta a Vienna l’anno successivo dal dedicatario della composizione, il leggendario direttore austriaco Oswald Kabasta, sommo interprete bruckneriano e fraterno sodale dello stesso compositore austro-ungarico. Kabasta fu anche vittima di un tragico destino; dopo la fine della guerra, fu sottoposto a processo, con l’obbligo di non fare più musica e di deporre per sempre la bacchetta direttoriale, in quanto tacciato di collaborazionismo con il regime hitleriano. Sopraffatto dagli eventi e in preda allo sconforto, il 6 febbraio 1946 Kabasta e la moglie si tolsero la vita all’interno di una chiesa di Kufstein, in Austria. Lo stesso Schmidt è stato tacciato di collaborazionismo con il regime di Hitler da alcuni addetti ai lavori dell’epoca, i quali affermarono che il compositore osservò compiaciuto l’annessione dell’Austria al Terzo Reich nel 1936, fino al punto di accettare, poco prima della sua morte, il progetto di composizione di una cantata dichiaratamente nazista, “Deutsche Auferstehung” (“Resurrezione germanica”). Schmidt  considerò fin da subito la quarta sinfonia come una delle sue opere fondamentali, al punto che, dopo la prima, trionfale esecuzione di Kabasta alla Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, ebbe modo di affermare: «Non so se si tratti della mia più grande opera, ma è in ogni caso la più vera e la più profonda». Profondamente legata alla morte dell’adorata figlia Emma, deceduta nel dare alla luce il suo primogenito, la composizione tenta di dare una forma e un significato alla sua sofferenza. Suddivisa in quattro tempi, che si susseguono senza pausa, dando luogo a un lungo, mesto solipsismo orchestrale, questa sinfonia rappresenta un viaggio, un’esplorazione dei sentimenti di fronte all’inevitabilità della morte. 

2018_12_16 CONCERTO DI NATALE alla Chiesa di San Fedele

Domenica 16 dicembre 2018 ore 17:00
Chiesa di San Fedele – Milano 
San Fedele Musica presenta
nell'ambito del ciclo Sacro in Musica
Il CONCERTO DI NATALE 2018 
INGRESSO LIBERO
La musica "da chiesa"
di Operisti italiani tra
Sei e Settecento
Musiche: Monteverdi, Cimarosa, Cavalli, Legrenzi, Caldara e Jommelli
I Civici Cori della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Francesco Girardi, maestro preparatore del coro
Mario Valsecchi, direttore
Il ciclo Sacro in Musica verrà inaugurato prima di Natale rinnovando la consueta collaborazione con I Civici Cori e i solisti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado anche quest’anno diretti dal M° Mario Valsecchi. Il programma presenta l'esecuzione di alcuni brani di operisti italiani tra Sei e Settecento quando sono chiamati a scrivere per la chiesa. Il programma che dà sostanza al titolo è una successione di brani solenni, di organico corale pieno, e altri di  minore consistenza significativi di un percorso da Monteverdi alle soglie del Barocco, fino a Cimarosa che ci lascia alle soglie del Romanticismo musicale italiano, passando per F. Cavalli, G. Legrenzi, A. Caldara e N. Jommelli.
INGRESSO LIBERO
info: Biglietteria Auditorium lun-ven 10/12.30 - 14/18 tel.02 86352231

2018_12_15 Parola e Musica in Tempo di Avvento

Parola e Musica in Tempo di Avvento
L'incontro La gioia i doni, il dramma
sabato 15 dicembre 2018 ore 17.15
Basilica di Santa Maria presso S. Satiro
Via Torino 17/19 Milano Ingresso libero e gratuito
Rachele piange i suoi figli
Mt 2, 16-23
Erika Renai, voce recitante
Matteo Galli, organo

La particolare proposta dei Concerti Spirituali tenuti presso la Basilica di San Satiro continua con un ciclo di sei appuntamenti che segnano lo sviluppo del tempo d’Avvento. Si tratta di un modello ormai consolidato che caratterizza un importante aspetto dell’accoglienza in San Satiro. I sei momenti di sosta, tra musica e Parola, sono collocati nel pomeriggio del sabato, alle 17.15, con una durata di circa trenta minuti. Alle ore 18 viene celebrata la Messa prefestiva.
I commenti ai brani di vangelo che ci accompagneranno in questi sei appuntamenti di Avvento sono tratti dal testo “I Vangeli” (a cura di Rosanna Virgili, Ancora editrice 2015). Si tratta della prima opera completa di traduzione e commento dei Vangeli realizzata da quattro bibliste dal testo originale greco in una lingua italiana corrente e comprensibile a tutti, attenta a rendere con massima fedeltà, competenza e arte la ricchezza del linguaggio evangelico. In particolari, i testi utilizzati in questi sei incontri, a commento del Vangelo di Matteo, sono della biblista Rosalba Manes.
La parte musicale degli incontri è costituita da un ciclo di improvvisazioni organistiche, realizzate dal vivo, in tempo reale, e che scaturiscono liberamente dal contesto e dall’intimità dei testi presentati. L’improvvisazione all’organo è una grande tradizione con radici molto solidamente affondate nella storia. Da sempre gli organisti hanno coltivato questa arte fino a renderla una prassi richiesta nel quadro delle competenze professionali e insegnata nelle accademie. L’improvvisazione, con la sua estemporaneità, è qualcosa che unisce fortemente il musicista e il pubblico in un momento unico e irripetibile. L’appuntamento del 1° dicembre vede, invece, la presenza di un gruppo di canto ambrosiano che propone il bellissimo repertorio liturgico della nostra tradizione.

sabato 22 dicembre 2018_12_22, ore 17.15
Basilica Santa Maria presso San Satiro Via Torino 17/19 Milano
Germogliare, crescere, divenire
Antonio Gargiulo, voce recitante
Matteo Galli, organo

ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti
INFORMAZIONI
Le Voci della città tel. 02 – 3966 3547
info@levocidellacitta.it
www.levocidellacitta.it

2018_12_15 SERENATA DI NATALE al Teatro Binario 7 di Monza

2018_12_20 BrahmsaMilano concerti dicembre

Giovedì 20 dicembre 2018, alle ore 20.30, presso il Barrio’s – Teatro Edi
Piazza Donne Partigiane, Milano M2 Famagosta; Bus 74, 47, 98.
BrahmsaMilano,
il progetto sociale patrocinato dal Comune di Milano e ideato dall'Associazione Marco Budano, che intende diffondere la cultura musicale in luoghi non convenzionali,  ti invita al suo IV concerto:
BRAHMS ARCAICO
Introduzione all’ascolto di Fabio Morabito

Variazioni in si bemolle maggiore per due pianoforti su un tema di Joseph Haydn, op.56b (1874)
·Alice Baccalini e Luca Buratto, pianoforti
Sonata in mi bemolle maggiore per pianoforte e clarinetto, op. 120 n.2 (1894)
· Allegro amabile
· Appassionato ma non troppo. Allegro
· Andante con moto. Allegro
Roberto Prosseda, pianoforte Tommaso Lonquich, clarinetto
Sestetto in si bemolle maggiore per archi, op. 18 (1858-1860)
Quintetto in sol maggiore per archi, op.111 (1890)
· Allegro ma non troppo
· Andante, ma moderato
· Scherzo. Allegro molto
· Rondo. Poco allegretto e grazioso
Lorenza Borrani e Simone Roggen, violini
Simone Jandl e Francesca Piccioni, viole
Nepomuk Braun e Ursina Braun, violoncelli
Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Associazione Amici di Edoardo che sostiene economicamente insieme al Comune di Milano, il Centro d’Aggregazione giovanile Barrio’s che da anni si distingue nel panorama cittadino per l’impegno nella promozione di attività artistiche, culturali e ricreative per i giovani del quartiere Barona e della città, e nella promozione di iniziative solidali volte all’integrazione sociale di persone in difficoltà.
Alleghiamo alcune foto dell'ultimo concerto dell'Associazione Marco Budano tenuto a novembre presso la Società Umanitaria di Milano.

2018_12_14 FALSTAFF al Teatro Fraschini di Pavia, quarto appuntamento con l'opera

Venerdì 14 dicembre 2018_12_14 alle ore 20.30
Domenica 16 dicembre 2018_12_16 alle ore 15.30
Teatro Fraschini, Pavia
STAGIONE D’OPERA 2018-2019
Giuseppe Verdi
FALSTAFF
Personaggi ed interpreti
Sir John Falstaff Alberto Gazale, baritono
Ford Paolo Ingrasciotta, baritono
Fenton Oreste Cosimo, tenore
Dott. Cajus Ugo Tarquini, tenore
Bardolfo Cristiano Olivieri
Pistola Pietro Toscano
Mrs Alice Ford Sarah Tisba, soprano
Nannetta Maria Laura Iacobellis, soprano
Mrs Quickly Daniela Innamorati, mezzosoprano
Mrs Meg Page Caterina Piva
Orchestra Pomeriggi Musicali di Milano
Marcello Mottadelli, direttore


Prosegue la Stagione d’Opera del Teatro Fraschini,quarto appuntamento con FALSTAFF, l’allestimento che andrà in scena è frutto della coproduzione dei teatri di tradizione di OperaLombardia, e da Fondazione Rete Lirica delle Marche e Teatro Marrucino di Chieti.
La regia è stata affidata a Roberto Catalano. Dal 2002 comincia a muovere i primi passi nel campo della regia, scrivendo e dirigendo i suoi spettacoli. Nel 2008 consegue la laurea in filosofia e scienze etiche e prosegue la sua attività teatrale affiancando registi come Daniele Abbado e Francesco Micheli in qualità di assistente alla regia presso il Teatro Massimo di Palermo e Il Teatro Petruzzelli di Bari. Nel 2011 diventa assistente del regista Andrea Cigni. ha debuttato al Festival Monteverdi con la regia del dittico Il Ballo delle Ingrate e Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, andato in scena a Cremona Mantova e Venezia. Sempre nello stesso anno, a novembre, ha firmato la regia del dittico Che Originali e Pigmalione per il Donizetti Opera 2017 a cura della Fondazione Donizetti di Bergamo.  Nel gennaio 2018 cura un nuovo allestimento de La Traviata, per la XIII edizione di Pocket Opera (AsLiCo), e ad aprile, a Beirut, un nuovo allestimento de Le Nozze di Figaro, sempre in collaborazione con la Filarmonica Libanese, il Conservatorio di Stato del Libano e l’Università Antonina.
La direzione è di  Marcello Mottadelli che, dopo aver conseguito il diploma in organo e composizione organistica nel 1993 al Conservatorio di Milano con il massimo dei voti (vincendo poi il primo premio assoluto al Concorso internazionale organistico ‘Città di Varenna’), continua gli studi alla Universität für Musik di Vienna e ottiene successivamente due diplomi di perfezionamento in direzione d’orchestra al Wiener Musikseminar.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo
Tel. 0382-371214
PREZZI
Da 56 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).
Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per le scuole e gli studenti
Giovani Under 30 riduzione del 50%
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org ACQUISTO ON LINE