Venerdì 19 gennaio 2018 alle ore 21
Teatro Fraschini Pavia
STAGIONE DI ALTRI PERCORSI AL TEATRO FRASCHINI
GLAUCO MAURI
e BECKETT
Finale di Partita (1956)
Il grande attore di prosa torna al Teatro Fraschini con uno dei suoi autori preferiti: Samuel Beckett. “Finale di partita” andrà in scena . Sul palco anche Roberto Sturno, Mauro Mandolini, Elisa Di Eusanio.
VEDI FOTOSERVIZIO DI CONCERTODAUTUNNO
Glauco Mauri insieme a Roberto Sturno ritorna a Beckett, autore a lui caro: nel 1961 era stato il primo attore italiano ad interpretare L’ultimo nastro di Krapp. Le situazioni della vicenda di Finale di Partita – piccole sopraffazioni quotidiane, tormentoni, aspettative deluse e giochi di parole sono a lui congeniali per essere interpretate con leggerezza giocosa e profonda umanità, quasi fossero, a tratti, gag comiche. Con questo spettacolo siamo sicuramente di fronte anche a un omaggio nei confronti di una formidabile intesa scenica che lega i due attori da una vita, precisamente dal 1981: un sodalizio quasi unico nel panorama teatrale italiano.
Finale di Partita (1956) - dello scrittore irlandese Samuel Beckett - Premio Nobel per la letteratura nel 1969 - resta il manifesto drammaturgico sulla impotenza umana e la sua inevitabile rassegnazione di fronte alla difficoltà di vivere.
La pièce si svolge all’interno di una stanza (un rifugio?) dove vivono un cieco su sedia a rotelle e il suo servitore. Con loro anche i suoi genitori senza gambe, chiusi detro a due bidoni; una palpitante partita a scacchi tra personaggi legati dal bisogno reciproco: servo e padrone hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere, il primo può sfamare il secondo che possiede le chiavi della dispensa. “Complementari ma ostili, ferocemente legati l’uno all’altro”.
Al centro della scena, seduto su una sedia-trono a rotelle, cieco e paralizzato, c’è Hamm interpretato da Mauri con autenticità, attraverso comportamenti tormentati; un attore che non perde mai il piglio e che alterna con maestria emozioni che spaziano dalla rabbia al divertimento. Al suo fianco il Clov di Roberto Sturno, condannato a non fermarsi mai, sempre più impotente, catturato dal desiderio di andarsene e incapace di farlo. I due genitori, Nagg (Mauro Mandolini) e Nell (Elisa Di Eusanio) sono infilati nudi dentro due stie per polli: quattro esseri dipendenti gli uni dagli altri.
Il regista Andrea Baracco ricostruisce una atmosfera rigorosa, con un interno spoglio, illuminato da una luce plumbea. Una rappresentazione scarna, tutta giocata all’insegna del ritmo. Fuori dalla prigionia in cui vivono il padrone e il servitore c’è un’altra dimensione devastata: la chiave di lettura potrebbe essere la pietas, una compassione verso un’umanità dolente, a partire da uno smarrimento poetico che i due protagonisti fanno emergere attraverso la frequentazione di questi personaggi e di questa specifica scrittura teatrale, sostenuta da una naturalezza recitativa che fa della loro messa in scena un esempio toccante.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo Tel. 0382-371214
Biglietti da 17 a 6 euro
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
2018_01_20 BRIANZA CLASSICA concerti tutti gratuiti con ospitalità nazionali ed internazionali.
BRIANZA CLASSICA XV EDIZ.
GENNAIO – GIUGNO 2018 - I TEMPO
Brianza Classica
dal titolo “Il volto femminile della musica”: 13 i concerti in cartellone da gennaio a giugno, per 13 Comuni coinvolti (7 nella Provincia di Monza e Brianza, 6 in quella di Lecco). Il fil rouge che attraversa la programmazione è il tema della figura femminile nella musica: un omaggio a musiciste, compositrici, donne celebri, e a tutto il mondo femminile che nel corso della storia umana è stato e purtroppo spesso è ancora messo nell’ombra, subendo giochi di forza e di potere. Tra le ospitalità, artisti nazionali ed internazionali che eseguiranno una gran varietà di repertori nell’ottica di esplorare l’universo della musica classica nelle sue diverse accezioni. Anche per questa edizione il Festival propone al pubblico concerti completamente gratuiti, nell’intenzione di diffondere la conoscenza della musica classica sul territorio e renderla accessibile a tutti.
20
gennaio 2018_01_20
|
CARNATE
(MB)
Davide
Burani
& Stefano Pellini
Madame la Harpe!
4
febbraio 2018_02_04
|
BRUGHERIO (MB)
Chiara Nicora & Ferdinando
Baroffio
La parola alle donne: Clara
e Fanny fuori dall’ombra
11
febbraio 2018_02_11
|
LISSONE (MB)
Andrea Candeli, Corrado
Ponchiroli, Michele Serafini, Chiara Guerra
Mediterranea
17
febbraio 2018_02_17
|
VILLASANTA (MB)
Rosella Masciarelli, Michela
De Amicis, Angela Petaccia
Dal palcoscenico dell’opera
al palcoscenico della vita
3
marzo 2018_03_03|
ARCORE (MB)
Libera Granatiero, Giuseppe
Nese, Gabriella Orlando, Ivonne Grimaldi
Le blanc et le noir: Coco
Chanel, la donna che inventò lo stile
8
aprile
2018_04_08
|
CASATENOVO (LC)
Alessia Martegiani, Maurizio
Di Fulvio, Ivano Sabatini, Davide Marcone
Malafemmina
15
aprile 2018_04_15
|
MISSAGLIA (LC)
Matilde
Politi
& Gabriele Politi
Amata Matri
5
maggio 2018_05_05
|
LOMAGNA (LC)
Paola Fabris & Quartetto K
Omaggio alle dive del
cinema italiano
13
maggio 2018_05_13|
CIVATE (LC)
Jessica Gould, Giorgio
Matteoli, Massimo Marchese
Amor sacro e amor profano:
l’amore al femminile nella cantata tra sei e settecento
27
maggio 2018_05_27
|
OLGINATE (LC)
Fabio Furia & Alessandro
Deiana
El dia que me quieras: il
tango, un pensiero triste che si balla
3
giugno 2018_06_03|
CAPONAGO (MB)
Elena Gallo, Brigida Garda,
Simone Pagani
Il mio nome è donna, il
mio nome è amor
17
giugno
2018_06_17
|
SOVICO (MB)
Vadim Tchijik, Fabrice Loyal,
Laurent Boucharlat
Clara Schumann e la musica
tedesca
24
giugno
2018_06_24
|
MOLTENO (LC)
Claudia Grimaz & Andrea
Rucli
Ella Adaiewsky: musicista e
musicologa
Il
programma aggiornato dei concerti, gli approfondimenti e le schede
degli artisti sono presenti sul sito web www.brianzaclassica.it
Brianza Classica e il
volto femminile della musica
Prende il via il primo
tempo della XV edizione
Il
20 gennaio ha inizio la XV edizione di Brianza Classica, il Festival
di musica cameristica diretto dal Maestro Giorgio Matteoli che, da 15
anni, promuove la musica classica sul territorio delle Province di
Monza e Brianza e di Lecco. Un successo che si rinnova di anno in
anno, grazie al sostegno di Comuni, Enti Istituzionali, Fondazioni,
Enti privati e numerosi soci sostenitori. 13 i concerti in cartellone
da gennaio a giugno, con ospitalità nazionali e internazionali.
Brianza
Classica
spegne la quindicesima candelina, dando il via al I
tempo
della XV
edizione,
dal titolo “Il
volto femminile della musica”:
13
i
concerti
in cartellone da
gennaio a giugno,
per 13 Comuni coinvolti (7 nella Provincia di Monza e Brianza, 6 in
quella di Lecco). Il fil rouge che attraversa la programmazione è il
tema della figura femminile nella musica: un omaggio a musiciste,
compositrici, donne celebri, e a tutto il mondo femminile che nel
corso della storia umana è stato e purtroppo spesso è ancora messo
nell’ombra, subendo giochi di forza e di potere. Tra le ospitalità,
artisti nazionali ed internazionali che eseguiranno una gran varietà
di repertori nell’ottica di esplorare l’universo della musica
classica nelle sue diverse accezioni. Anche per questa edizione il
Festival propone al pubblico concerti
completamente gratuiti,
nell’intenzione di diffondere la conoscenza della musica classica
sul territorio e renderla accessibile a tutti.
Il
primo appuntamento è sabato
20 gennaio a Carnate alle 20.30,
presso la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, con il concerto
“Madame
la Harpe!”
che vedrà protagonista il Duo
Davide Burani (arpa) - Stefano Pellini (organo):
un concerto dalle sonorità decisamente insolite ed affascinanti per
uno strumento “femminile” per eccellenza, calibrato sull’antico
organo presente nella Chiesa. Il programma comprende, tra gli altri,
brani molto celebri di Johann Sebastian Bach (quale il corale “Jesu
bleibet meine Freude” dalla Cantata BWV 147 nella versione per arpa
e organo) e il bellissimo Concerto per arpa e orchestra in Si bemolle
maggiore op. 4 n.6 di Haendel.
Informazioni
per il concerto di Carnate (MB), sabato 20 gennaio, ore 20:30
presso
la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, piazza Pio XII
Il
concerto è ad ingresso
gratuito con prenotazione consigliata
sul sito www.brianzaclassica.it.
Le prenotazioni si aprono il lunedì e si chiudono il giorno prima
del concerto, salvo esaurimento dei posti disponibili: in
quest’occasione le
prenotazioni online si apriranno lunedì 15 gennaio.
Sono garantiti posti nelle prime file per i Sostenitori e posti a
sedere per i Residenti di Carnate, previa prenotazione telefonica al
numero 339 8862993 o via email: info@brianzaclassica.it.
Per
chiunque è possibile presentarsi il giorno stesso dello spettacolo e
usufruire di eventuali posti residui. Tutte le prenotazioni sono
garantite fino a 15 minuti dall’orario d’inizio.
Brianza
Classica è un progetto di Early
Music Italia.
Gode
del patrocinio del Consiglio
della
Regione
Lombardia,
della Provincia
di Lecco,
della Provincia
di Monza e Brianza
e del Touring
Club Italiano.
Ha inoltre il sostegno di Banca
Popolare di Sondrio,
Fondazione
Comunitaria del Lecchese Onlus,
FNP
Cisl Pensionati Monza Brianza Lecco.
Top
Music Center
è sponsor tecnico.
2018_01_26 LA VEDOVA ALLEGRA regia Corrado Abbati al Teatro Fraschini - Pavia
Venerdì 26 gennaio 2018 ore 21.00
Teatro Fraschini - Pavia
LA VEDOVA ALLEGRA
di Victor Léon e Leo Stein
musiche di Franz Lehàr
regia Corrado Abbati
PERSONAGGI E INTERPRETI
Anna Glavari - Daniela Pilla
Il Conte Danilo Danilowitch, segretario d’Ambasciata, tenente di cavalleria - Claudio Ferretti
Njegus, Cancelliere d’Ambasciata - Corrado Abbati
Il Barone Mirko Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi - Fabrizio Macciantelli
Valencienne, sua moglie - Antonella Degasperi
Camillo De Rossillon - Matteo Corati
Kromow, Consigliere d’Ambasciata - Matteo Borghi
Olga, sua moglie - Cristina Calisi
Il Visconte Cascada - Francesco Dall’Aglio
Raoul Di Saint Brioche - Davide Cervato
Bogdanowitch, Console del Pontevedro - Francesco Bertoni
Silviana, sua moglie - Giorgia Aluzzi
Pritschitch, addetto militare di ambasciata - Salvatore Vasalluccio
Praskowia, sua moglie - Giancarla Malusuardi
Lolò - Greta Moschini
Dodò - Vincenza Cepelli
Froufrou - Giulia Ferrara
Joujou - Antonietta Manfredi
La Vedova Allegra nasce dalla arguta penna del commediografo francese Henri Meilhac (lo stesso della Carmen di Bizet), ottenendo un successo inossidabile fin dal 1905 grazie alla musica di Franz Lehár.
Il gioco eterno del vorticoso scambio di coppie, di promesse, di sospetti e rivelazioni che si ricompone alla fine con il matrimonio fra la bella vedova Anna Glavari e l’aitante diplomatico Danilo, nella cornice di una Parigi elegante e spensierata. Un’operetta che vola sulle ali del canto, della danza (tra valzer e can-can) e della recitazione in una atmosfera contagiosa per il pubblico.
Teatro Fraschini di Pavia
Stagione 2017/2018
Teatro Fraschini - Pavia
LA VEDOVA ALLEGRA
di Victor Léon e Leo Stein
musiche di Franz Lehàr
regia Corrado Abbati
PERSONAGGI E INTERPRETI
Anna Glavari - Daniela Pilla
Il Conte Danilo Danilowitch, segretario d’Ambasciata, tenente di cavalleria - Claudio Ferretti
Njegus, Cancelliere d’Ambasciata - Corrado Abbati
Il Barone Mirko Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi - Fabrizio Macciantelli
Valencienne, sua moglie - Antonella Degasperi
Camillo De Rossillon - Matteo Corati
Kromow, Consigliere d’Ambasciata - Matteo Borghi
Olga, sua moglie - Cristina Calisi
Il Visconte Cascada - Francesco Dall’Aglio
Raoul Di Saint Brioche - Davide Cervato
Bogdanowitch, Console del Pontevedro - Francesco Bertoni
Silviana, sua moglie - Giorgia Aluzzi
Pritschitch, addetto militare di ambasciata - Salvatore Vasalluccio
Praskowia, sua moglie - Giancarla Malusuardi
Lolò - Greta Moschini
Dodò - Vincenza Cepelli
Froufrou - Giulia Ferrara
Joujou - Antonietta Manfredi
La Vedova Allegra nasce dalla arguta penna del commediografo francese Henri Meilhac (lo stesso della Carmen di Bizet), ottenendo un successo inossidabile fin dal 1905 grazie alla musica di Franz Lehár.
Il gioco eterno del vorticoso scambio di coppie, di promesse, di sospetti e rivelazioni che si ricompone alla fine con il matrimonio fra la bella vedova Anna Glavari e l’aitante diplomatico Danilo, nella cornice di una Parigi elegante e spensierata. Un’operetta che vola sulle ali del canto, della danza (tra valzer e can-can) e della recitazione in una atmosfera contagiosa per il pubblico.
Teatro Fraschini di Pavia
Stagione 2017/2018
2018_01_21 Maria Callas al Politeama
Il Polo delle Arti del Politeama 1945 di Seveso Via Galimberti 16
propone nel weekend uno spettacolo di estremo spessore
Domenica 21 gennaio 2018 alle ore 16
Maria Callas al Politeama | La giovane Callas
Tre voci femminili, Go Eun Lee, soprano di coloratura,
Hana Sugiura, lirico e Mayuko Sakurai, mezzosoprano, interpreteranno
le arie che la giovanissima Maria Callas cantava
prima negli Stati Uniti, poi in Grecia, infine in Italia, dal 1935 al 1953.
La pianista Inseon Lee accompagnerà le cantanti e lo spettacolo sarà condotto da Andrea Scarduelli.
Un'occasione imperdibile per tutti, per davvero comprendere
come sia nato 'Il fenomeno Callas'.
Il costo del biglietto è di
Euro 15 (interi)
Euro 12 (ridotti e associazioni convenzionate)
Euro 5 (studenti dalle elementari alla laurea)
prenotazioni@politeama45.it | 349 4359917 | www.politeama45.it
propone nel weekend uno spettacolo di estremo spessore
Domenica 21 gennaio 2018 alle ore 16
Maria Callas al Politeama | La giovane Callas
Tre voci femminili, Go Eun Lee, soprano di coloratura,
Hana Sugiura, lirico e Mayuko Sakurai, mezzosoprano, interpreteranno
le arie che la giovanissima Maria Callas cantava
prima negli Stati Uniti, poi in Grecia, infine in Italia, dal 1935 al 1953.
La pianista Inseon Lee accompagnerà le cantanti e lo spettacolo sarà condotto da Andrea Scarduelli.
Un'occasione imperdibile per tutti, per davvero comprendere
come sia nato 'Il fenomeno Callas'.
Il costo del biglietto è di
Euro 15 (interi)
Euro 12 (ridotti e associazioni convenzionate)
Euro 5 (studenti dalle elementari alla laurea)
prenotazioni@politeama45.it | 349 4359917 | www.politeama45.it
2018_01_21 CON NOI e DOPO DI NOI a CASSOLNOVO TEATRO VERDI
ANFFAS Cassolnovo
Comune di Cassolnovo
Ass.to servizi sociali e cultura
Domenica 21 Gennaio 2018 ore 15.00
CASSOLNOVO TEATRO VERDI
Invitano TUTTI I CASSOLESI ad una salutare partecipazione
Risultati immagini per disabilità immagini
CON NOI e DOPO DI NOI
Disabilità: le attenzioni,la cura, l’inclusione sociale, introduce Piero Carcano (ass.re cultura ,istruzione Comune di Cassolnovo)
DIVERSO per CIASCUNO favola scritta ed interpretata dai Piccoli divergenti
ANFFAS,60 ANNI con NOI ,una famiglia in più Con ROTA Emilio presidente Anffas Regione Lombardia, BANDI Marilena presidente Anffas Cassolnovo
NOI i ragazzi (all’ANFFAS) di Cassolo docu video . Proiezione
STRUMENTI LEGALI per conoscere IL” DOPO DI NOI” L.112/2016
Relatori : Avv. Enrico BEIA e Avv. Fabrizio LAVATELLI
IL “DOPO DI NOI “ NON SOLO LEGGE ,UNA GRANDE OPPORTUNITA’ di SCELTA di VITA con ROTA Emilio vice presidente fondazione Dopo Di Noi,collaboratore stesura legge
Interventi : Don Cesare SILVA (parrocchia di Cassolnovo) Andrea VOLPATI (sindaco Comune di Cassolnovo)
Domenica 21 Gennaio al Teatro VERDI di Cassolnovo importante manifestazione organizzata e promossa coongiuntamente dall ‘ANFFAS di Cassolnovo e dall’Amministrazione Comunale, Assessorato Cultura e Servizi sociali, sulla Disabilità e in particolare sulla Legge112/2016 denominata “DOPO di NOI”.
Non si tratta di un convegno “tecnico-legale” o perlomeno non solo ; lo spunto è di quelli importanti : i 60 anni di attività che compie quest’anno l’ANFFAS , L’associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità, la più importante per diffusione su tutto il territorio nazionale.
l’Anffas Cassolese che di anni ne compie pur sempre 23 ha invitato il presidente dell ANFFAS Regione Lombardia per parlarne,per sottolineare l’ importante attività nei diversi aspetti organizzando insieme all’amministrazione comunale e la Scuola diversi momenti all’interno di un variegato programma pur gruotando tutti sul comune tema . Piàù che mai eloquente il titolo “CON NOI e DOPO DI NOI .DISABILITA’: le attenzioni, la cura , l’inclusione sociale “ ragionare sui diversi apetti della disabilità partendo dall’esperienza che i volontari dell’ANFFAS hanno maturato in questi anni dal contatto quotidiano con le persone con disabilità , da quella legale a quella logistica ,a quella culturale e ludica e soprattutto quella umana.
Si aprirà il pomeriggio di domenica alle ore 15 al Teatro Verdi , che così continua una programmazione particolarmente “sociale” con la conduzione dell’assessore alla cultura ed istruzione Piero Carcano che in stretta collaborazione con il gruppo dei volontari dell’Anffas cassolese ha curato i lavori cercando di coinvolgere i diversi soggetti presenti nel paese
A cominciare dai bambini, che infatti inizieranno gli inerventi sul palcoscenico rappresentando la favola DIVERSO PER CIASCUNO. Si tratta di un testo scritto ed interpretata dal gruppo teatrale dei BAMBINI DIVERGENTI , alunni delle scuole primarie guidati dalla maestra Daniela Nai già tra gli animatori del gruppo teatrale PENSIERI DIVERGENTI composto da insegnanti e genitori del paese. Sarà il battesimo del gruppo che in un breve atto unico, sul filo del racconto favolistico parlerà di come insieme si possono affrontare ostacoli e muri ( di diverso tipo ...) pur con prospettive e capacità diverse ; una parabola che mostra la sensibiltà dei piccoli su queste tematiche che hanno lavorato con passione e fantasia anche alla stesura del testo .
Seguirà l’intervento di Emilio Rota,importante esponente nazionale dell’Anffas oltre che presidente dellì Anffas Lombardo che sarà seguit da quello della presidente dell’Anffas Cassolese Marilena Bandi che parallelamente alla sessantenne e sperienza nazionale, parlerà più specificamente di quella locale con le problematiche che quotidianamente vengono affriontate,le preoccupazioni ma anche i momenti ludici e di cultura e soprattutto le progettualità , principalmente la ricerca all’inclusione .tema particolarmente caro Cassolnovo che da sempre si è caratterizzato per le iniziative le attività che sono state numerose negli anni. In particolare l’organizzazione di convegni a tema :su Handicap e Prigioni Domestiche oltre che mentali , disabilità e sterminio nazista, per finire ai rapporti disabili e Lavoro.
A fare da corollario alle sue parole verrà proiettato il breve docufilm NOI RAGAZZI ( dell’ANFFAS ) di Cassolo, autoprodotto e realizzato nel 1995 con i “ragazzi” disabili del paese che si raccontano mettendo a nudo con semplicità le proprie aspettative,i problemi in un clima di serena convivialità .
Un momento toccante che chiuderà la prima parte della manifestazione per lasciare spazio al tema attualissimo dell’attuazione nei diversi aspetti della legge 112/2016 denominata DOPO DI NOI che riguarda il momento in cui vengono a mancare i famigliari (quasi sempre genitori) che si son presi cura del loro parente con grave disabità, determinando l’urgente necessità di dover individuare subito chi possa prenderlo in carico e soprattutto dandogli la possibilità di una scelta che possa permettergli una vita limitando i traumi della separazione , specie se impossibilitato a permanere nella propria casa di abitazione.
Sulla La legge che è nata a fine 2016 ,sugli aspetti pratici , fiscali ,giuridico patrimoniali parleranno gli avvocati Enrico BEIA e Fabrizio LAVATELLI da anni impegnati in queste problematiche a fianco delle diverse associazioni nel nostro territorio, dando importanti chiarimenti sulgli aspetti essenziali , su come muoversi all’interno di norme che sono realmente innovative e che prevedono diverse correlazioni sia tra i singoli sia con le associazioni e il mondo delle cooperazioni.
Sono previsti anche interventi del sindaco Andrea Volpati e del parroco Don Cesare Silva che puntualizzeranno le possibilità d’intervento dei soggetti istituzionali e naturalmente di Rota in veste anche di presidente della fondazione DOPO di NOI che ha collaborato col ministero anche alla costruzione della legge stessa a cui spetterà la chiusura della giornata sottolinando la natura e lo scopo soprattutto la grande opportunità di una scelta che prevede qualora sia possibile ,l’indipendeza la coabitazione , le gratificazioni individuali ,in po0che parole, un’ autentica inclusione sociale.
In definitiva nelle intenzioni degli organizzatori sarà un pomeriggio non solo rivolto ai diretti interessati ( genitori e famigliari delle persobne con disabilità) ,agli addetti ai lavori ma soprattutto un’ apertura di una finestra su tutta la comunità invitata ad una “salutare partecipazione” a far sentire una volta di più la vicinanza a chi nel paese solom pochi anni fa non usciva neanche di casa e che oggi fortunatamente a poco a poco è diventato sempre meno invisibile .L’Entrata è ovviamente libera , per informazione Anffas sede di Cassolnovo , Ufficio Cultura Servizi Sociali Comune di Cassolnovo
2018_01_25 TieffeTeatro Milano LUNGA GIORNATA VERSO LA NOTTE
STAGIONE 2017 | 2018
TieffeTeatro Milano
Stagione 48… il viaggio continua
@TieffeTeatro
CALENDARIO SPETTACOLI TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 02 36592544 - biglietteria@tieffeteatro.it
TieffeTeatro Milano
Stagione 48… il viaggio continua
@TieffeTeatro
CALENDARIO SPETTACOLI TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 02 36592544 - biglietteria@tieffeteatro.it
Giovedì 25 Gennaio 2018_01_25
Venerdì 26 Gennaio 2018_01_26
Sabato 27 Gennaio 2018_01_27
Domenica 28 Gennaio 2018_01_28
Lunedì pausa
Martedì 30 Gennaio 2018_01_30
Mercoledì 31 Gennaio 2018_01_31
Giovedì 01 Febbraio 2018_02_01
Venerdì 02 Febbraio 2018_02_02
Sabato 03 Febbraio 2018_02_03
Domenica 04 Febbraio 2018_02_04
Venerdì 26 Gennaio 2018_01_26
Sabato 27 Gennaio 2018_01_27
Domenica 28 Gennaio 2018_01_28
Lunedì pausa
Martedì 30 Gennaio 2018_01_30
Mercoledì 31 Gennaio 2018_01_31
Giovedì 01 Febbraio 2018_02_01
Venerdì 02 Febbraio 2018_02_02
Sabato 03 Febbraio 2018_02_03
Domenica 04 Febbraio 2018_02_04
TieffeTeatro Milano
presenta
LUNGA GIORNATA VERSO LA NOTTE
prima nazionale
di Eugene O' Neill
con Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Peppino Mazzotta, Riccardo Buffonini
scene Dario Gessati
luci Mario Loprevite
regia Arturo Cirillo
Per concludere la trilogia americana affrontata con il Teatro Menotti di Milano, e nata qualche anno fa da un desiderio di un incontro scenico tra me e Milvia Marigliano, ho scelto Lunga giornata verso la notte di Eugene O' Neill. Dopo i fortunati Zoo di vetro di Wiiliams e Chi ha paura di Virginia Woolf? di Albee, ci confrontiamo con un altro grande drammaturgo statunitense. È sempre la famiglia quella che si mette in scena, come se il grande sogno americano non potesse se non partire da lì, dove tutto ha inizio e dove tutto a volte si conclude. Una lunga notte, ancora in compagnia di un fiume di alcol, questa volta con in più anche il senso di una malattia, e la dipendenza da droghe. Come nei due testi già portati in scena, anche qui ciò che m'interessa non è tanto uno spaccato americano, per di più in questo caso con personaggi d'origine irlandese, ma la forza dei dialoghi e la possibilità di costruire quattro grandi interpretazioni. E se negli spettacoli precedenti avevo usato un impianto volutamente non naturalistico per uscire dal melò e da una certa convenzionalità, qui è il teatro nel suo chiaro essere ad apparirmi alla mente. Il capofamiglia è un attore, dalla carriera incerta, il suo primogenito è stato un attore senza motivazioni, ma costretto a recitare dal padre, desideroso di vederlo in qualche modo sistemato. Ma attori li possiamo considerare tutti e quattro i protagonisti di questa rappresentazione di una lunga nottata, dove la nebbia è data dalla macchina del fumo, dove gli attori/personaggi escono e rientrano nel proprio camerino, come nella propria solitudine. Il testo di O' Neill mi si è rivelato come un enorme celebrazione dell'immaginazione, dove i personaggi hanno continuamente un doppio binario di menzogna e verità, ma per citare il titolo di un libro di Elsa Morante, a vincere è il sortilegio: della droga, dell'alcol, ma soprattutto del teatro.
Arturo Cirillo
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica ore 14.30 | 16.30 solo nei giorni di spettacolo
Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI
martedì, giovedì e venerdì ore 20.30
mercoledì e sabato ore 19.30 (eccetto le prime ore 20.30)
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica ore 14.30 | 16.30 solo nei giorni di spettacolo
Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI
martedì, giovedì e venerdì ore 20.30
mercoledì e sabato ore 19.30 (eccetto le prime ore 20.30)
domenica ore 16.30
2018_01_21 FULL MOON 4ET a Padova
Domenica 21 gennaio 2018 ore 17.00
Teatro dell'Istituto Barbarigo.
Via del Seminario 7, Padova
FULL MOON 4ET
Supertalent Edition...
in viaggio verso l'Europa
con la partecipazione dei ballerini
SILVIA RIGATO e FEDERICO MARIO
Il Full Moon Quartet saluta il 2018 nel suo primo concerto dell'anno in programma domenica 21 gennaio alle ore 17 nel Teatro dell'Istituto Barbarigo trainati dalla voce e dalla magnetica presenza scenica del soprano Stefania Miotto, con la partecipazione dei ballerini Silvia Rigato e Federico Mario, in un repertorio che spazia dal tango argentino alla canzone napoletana. Un concerto che abbraccia l'Europa, per il repertorio internazionale cantato in più lingue da Stefania Miotto, e avvicina in particolar modo Padova e il suo Full Moon Quartet alla Germania. Del concerto di domenica sarà registrato un live per la trasmissione Supertalent, il più seguito format musicale tedesco, che ha messo la sua attenzione sul quartetto padovano dopo aver visionato centinaia di video provenienti da gruppi di tutto il mondo. Stefania Miotto e i suoi musicisti d'altronde non sono nuovi alle esperienze oltre confine e nel repertorio con il Full Moon Quartet hanno raccolto standards e songs provenienti da varie culture, iniziando dalle colonne sonore italiane di Rota e Morricone fino alle atmosfere celtiche di brani quali Tango to Evora e alle esplosioni di suoni e di voce nella versione di New York New York, tutti arrangiamenti originali che il Full Moon Quartet propone nei propri spettacoli. Insieme a Stefania Miotto voce, suoneranno al flauto traverso Matteo Mignolli, al bandoneon e alla fisarmonica Mirko Satto e al pianoforte Davide Squarcina.
Biglietti € 10,
sono attive le prenotazioni via mail associazioneamicididonfloriano@gmail.com
oppure al numero 3385976598.
Curriculum artisti e foto su Facebook @FullMoonQuartet
Ascolti su SoundCloud #MusiciPatavini
I Musici Patavini x Full Moon Quartet
Teatro dell'Istituto Barbarigo.
Via del Seminario 7, Padova
FULL MOON 4ET
Supertalent Edition...
in viaggio verso l'Europa
con la partecipazione dei ballerini
SILVIA RIGATO e FEDERICO MARIO
Il Full Moon Quartet saluta il 2018 nel suo primo concerto dell'anno in programma domenica 21 gennaio alle ore 17 nel Teatro dell'Istituto Barbarigo trainati dalla voce e dalla magnetica presenza scenica del soprano Stefania Miotto, con la partecipazione dei ballerini Silvia Rigato e Federico Mario, in un repertorio che spazia dal tango argentino alla canzone napoletana. Un concerto che abbraccia l'Europa, per il repertorio internazionale cantato in più lingue da Stefania Miotto, e avvicina in particolar modo Padova e il suo Full Moon Quartet alla Germania. Del concerto di domenica sarà registrato un live per la trasmissione Supertalent, il più seguito format musicale tedesco, che ha messo la sua attenzione sul quartetto padovano dopo aver visionato centinaia di video provenienti da gruppi di tutto il mondo. Stefania Miotto e i suoi musicisti d'altronde non sono nuovi alle esperienze oltre confine e nel repertorio con il Full Moon Quartet hanno raccolto standards e songs provenienti da varie culture, iniziando dalle colonne sonore italiane di Rota e Morricone fino alle atmosfere celtiche di brani quali Tango to Evora e alle esplosioni di suoni e di voce nella versione di New York New York, tutti arrangiamenti originali che il Full Moon Quartet propone nei propri spettacoli. Insieme a Stefania Miotto voce, suoneranno al flauto traverso Matteo Mignolli, al bandoneon e alla fisarmonica Mirko Satto e al pianoforte Davide Squarcina.
Biglietti € 10,
sono attive le prenotazioni via mail associazioneamicididonfloriano@gmail.com
oppure al numero 3385976598.
Curriculum artisti e foto su Facebook @FullMoonQuartet
Ascolti su SoundCloud #MusiciPatavini
I Musici Patavini x Full Moon Quartet
2018_01_20 Per la prima volta insieme Orchestra Città di Magenta e Orchestra Città di Vigevano
Sabato 20 gennaio 2018 ore 21.00
Teatro Lirico Magenta, via Cavallari, 2
Stagione 2018
CONCERTO INAUGURALE
pianoforte, Paolo Wolfango Cremonte
Orchestra “Città di Magenta” e Orchestra “Città di Vigevano”
direttore, Andrea Raffanini
Per la prima volta insieme
L’appuntamento di apertura della Stagione Musicale segna l’avvio di una collaborazione artistica tra le formazioni orchestrali di Magenta e Vigevano, dirette per l’occasione dal maestro Andrea Raffanini. Questo progetto di lavoro è finalizzato alla prospettiva di una collaborazione continuativa, che potrà portare anche in futuro a nuove stimolanti opportunità.
Il concerto sinfonico è incentrato sulla musica russa a cavallo tra ‘800 e ‘900 con i tre grandi autori Rachmaninov, Borodin e Čajkovskij. Grazie alla straordinaria tavolozza timbrica utilizzata dai compositori, la serata permette alle due orchestre di interpretare un repertorio di grande suggestione melodica e virtuosistica, in particolare nella prima parte, dedicata al concerto per pianoforte e orchestra di S. Rachmaninov, capolavoro della letteratura pianistica di cui sarà protagonista Paolo Wolfango Cremonte, solista con un ricco curriculum di riconoscimenti internazionali. Molto coinvolgente anche la seconda parte, un vero e proprio trionfo della scrittura sinfonica romantica russa che in quegli anni raggiunge il suo apice anche e proprio grazie all’apporto di compositori come Čajkovskij e Borodin.
Il programma prevede:
S. Rachmaninov (1873-1943) Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op.18 in Do minore
A. Borodin (1833-1887) Danze Polovesiane (dall’opera “Il Principe Igor”)
P. I. Čajkovskij (1840-1893) Romeo e Giulietta
Dopo questo inedito inizio, la stagione proseguirà con altre serate di grande musica classica, con l’opera La Traviata (venerdì 23 marzo 2018_03_23), in un nuovo allestimento della produzione AsLiCo. e con il Concerto-spettacolo Mozart secondo la Banda Osiris (sabato 5 maggio 2018_05_05, fuori abbonamento).
La Stagione Musicale è curata dall’associazione culturale Totem la Tribù delle arti con il contributo del Comune di Magenta e la partecipazione di sponsor e sostenitori. Quest’anno Radio Magenta - FM 92.2 - è Media Partner della Stagione Musicale.
L’abbonamento (4 Sinfonici + Opera) alla stagione 2018 è ancora acquistabile presso la biglietteria del Teatro Lirico al costo di 70 euro in platea, 50 euro in galleria e 40 euro il ridotto fino a 26 anni. I biglietti sono in vendita al costo di: platea 18 euro; galleria 12 euro; ridotto 10 euro (under 26).
Orario biglietteria: martedì/giovedì 10-12; 17-19sabato 10-12. – 02 97003255 – www.teatroliricomagenta.it
serata del concerto: un’ora prima dell’inizio spettacolo
Segui le attività di Totem sul sito www.totemagenta.org, su Facebook e Twitter.
Per iscriverti alla newsletter scrivere a info@totemagenta.org.
xxxxxxxxxxxxx
NOTA A MARGINE ..
XXXXXXXXXX
Si chiude con un record la campagna abbonamenti della Stagione
325 ABBONATI PER LA STAGIONE TEATRALE DEL LIRICO DI MAGENTA, +40% IN 1 ANNO
"Un evidente riconoscimento della qualità proposta e del riuscito mix tra spettacoli di generi diversi.
Ma soprattutto, uno sprone a fare sempre di più e meglio"
Si è chiusa con un nuovo record la campagna abbonamenti 2018 della stagione teatrale del Teatro Lirico di Magenta.
La positiva sinergia tra Comune di Magenta e Teatro dei Navigli ha permesso di chiudere con la bellezza di 325 tessere 'staccate' nell'arco di poche settimane.
La vendita degli abbonamenti alla stagione era partita col botto (100 abbonamenti venduti nei primissimi giorni), chiudendosi a quota 325, con un aumento del 41% rispetto al dato della stagione 2017.
Un risultato eclatante, sfociato nel 'tutto esaurito' registrato in occasione dell'Avaro di Moliere, con Alessandro Benvenuti e la regia di Ugo Chiti, giovedì 11 gennaio.
"Sono molto soddisfatta: il risultato premia la qualità e la varietà dell'offerta nonché una consolidata gestione di successo tra Amministrazione comunale e direzione artistica; al di là dei numeri riferiti agli abbonamenti, anche la vendita dei singoli biglietti ci consente di dire che stiamo viaggiando verso un tutto esaurito per ciascuno degli spettacoli in programma. Una crescita notevole della nostra stagione teatrale e un ritorno ai grandi numeri che il Teatro Lirico ha conosciuto in passato. Un felice ritorno dei Magentini a teatro e, contemporaneamente, un'apertura anche a tutto il territorio", dice Chiara Calati, sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Magenta.
"Contare su 325 abbonati, in un teatro di prestigio come il Lirico, significa registrare pressoché sempre il tutto esaurito", aggiunge il direttore artistico Luca Cairati. "Abbiamo dimostrato, coi fatti, la possibilità di coniugare la qualità artistica con un forte coinvolgimento popolare. Il teatro 'alto' sa parlare a chiunque, lo dimostra l'enorme successo di un testo come quello di Moliere. Per noi, tuttavia, questo risultato è uno sprone per fare ancora di più e meglio. Non ci accontentiamo, e da subito siamo proiettati a cercare di irrobustire ulteriormente la proposta. Di certo, non possiamo che registrare- e ringraziare- l'ottima sintonia e la dinamica collaborazione che si è creata col Comune di Magenta e il sindaco Chiara Calati, che desidero ringraziare. Teatro e cultura sono leve importantissime, per tutti i Comuni dell'Est Ticino. Questo ulteriore, clamoroso successo lo dimostra".
Teatro Lirico Magenta, via Cavallari, 2
Stagione 2018
CONCERTO INAUGURALE
pianoforte, Paolo Wolfango Cremonte
Orchestra “Città di Magenta” e Orchestra “Città di Vigevano”
direttore, Andrea Raffanini
Per la prima volta insieme
L’appuntamento di apertura della Stagione Musicale segna l’avvio di una collaborazione artistica tra le formazioni orchestrali di Magenta e Vigevano, dirette per l’occasione dal maestro Andrea Raffanini. Questo progetto di lavoro è finalizzato alla prospettiva di una collaborazione continuativa, che potrà portare anche in futuro a nuove stimolanti opportunità.
Il concerto sinfonico è incentrato sulla musica russa a cavallo tra ‘800 e ‘900 con i tre grandi autori Rachmaninov, Borodin e Čajkovskij. Grazie alla straordinaria tavolozza timbrica utilizzata dai compositori, la serata permette alle due orchestre di interpretare un repertorio di grande suggestione melodica e virtuosistica, in particolare nella prima parte, dedicata al concerto per pianoforte e orchestra di S. Rachmaninov, capolavoro della letteratura pianistica di cui sarà protagonista Paolo Wolfango Cremonte, solista con un ricco curriculum di riconoscimenti internazionali. Molto coinvolgente anche la seconda parte, un vero e proprio trionfo della scrittura sinfonica romantica russa che in quegli anni raggiunge il suo apice anche e proprio grazie all’apporto di compositori come Čajkovskij e Borodin.
Il programma prevede:
S. Rachmaninov (1873-1943) Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op.18 in Do minore
A. Borodin (1833-1887) Danze Polovesiane (dall’opera “Il Principe Igor”)
P. I. Čajkovskij (1840-1893) Romeo e Giulietta
Dopo questo inedito inizio, la stagione proseguirà con altre serate di grande musica classica, con l’opera La Traviata (venerdì 23 marzo 2018_03_23), in un nuovo allestimento della produzione AsLiCo. e con il Concerto-spettacolo Mozart secondo la Banda Osiris (sabato 5 maggio 2018_05_05, fuori abbonamento).
La Stagione Musicale è curata dall’associazione culturale Totem la Tribù delle arti con il contributo del Comune di Magenta e la partecipazione di sponsor e sostenitori. Quest’anno Radio Magenta - FM 92.2 - è Media Partner della Stagione Musicale.
L’abbonamento (4 Sinfonici + Opera) alla stagione 2018 è ancora acquistabile presso la biglietteria del Teatro Lirico al costo di 70 euro in platea, 50 euro in galleria e 40 euro il ridotto fino a 26 anni. I biglietti sono in vendita al costo di: platea 18 euro; galleria 12 euro; ridotto 10 euro (under 26).
Orario biglietteria: martedì/giovedì 10-12; 17-19sabato 10-12. – 02 97003255 – www.teatroliricomagenta.it
serata del concerto: un’ora prima dell’inizio spettacolo
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NOTA A MARGINE ..
XXXXXXXXXX
Si chiude con un record la campagna abbonamenti della Stagione
325 ABBONATI PER LA STAGIONE TEATRALE DEL LIRICO DI MAGENTA, +40% IN 1 ANNO
"Un evidente riconoscimento della qualità proposta e del riuscito mix tra spettacoli di generi diversi.
Ma soprattutto, uno sprone a fare sempre di più e meglio"
Si è chiusa con un nuovo record la campagna abbonamenti 2018 della stagione teatrale del Teatro Lirico di Magenta.
La positiva sinergia tra Comune di Magenta e Teatro dei Navigli ha permesso di chiudere con la bellezza di 325 tessere 'staccate' nell'arco di poche settimane.
La vendita degli abbonamenti alla stagione era partita col botto (100 abbonamenti venduti nei primissimi giorni), chiudendosi a quota 325, con un aumento del 41% rispetto al dato della stagione 2017.
Un risultato eclatante, sfociato nel 'tutto esaurito' registrato in occasione dell'Avaro di Moliere, con Alessandro Benvenuti e la regia di Ugo Chiti, giovedì 11 gennaio.
"Sono molto soddisfatta: il risultato premia la qualità e la varietà dell'offerta nonché una consolidata gestione di successo tra Amministrazione comunale e direzione artistica; al di là dei numeri riferiti agli abbonamenti, anche la vendita dei singoli biglietti ci consente di dire che stiamo viaggiando verso un tutto esaurito per ciascuno degli spettacoli in programma. Una crescita notevole della nostra stagione teatrale e un ritorno ai grandi numeri che il Teatro Lirico ha conosciuto in passato. Un felice ritorno dei Magentini a teatro e, contemporaneamente, un'apertura anche a tutto il territorio", dice Chiara Calati, sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Magenta.
"Contare su 325 abbonati, in un teatro di prestigio come il Lirico, significa registrare pressoché sempre il tutto esaurito", aggiunge il direttore artistico Luca Cairati. "Abbiamo dimostrato, coi fatti, la possibilità di coniugare la qualità artistica con un forte coinvolgimento popolare. Il teatro 'alto' sa parlare a chiunque, lo dimostra l'enorme successo di un testo come quello di Moliere. Per noi, tuttavia, questo risultato è uno sprone per fare ancora di più e meglio. Non ci accontentiamo, e da subito siamo proiettati a cercare di irrobustire ulteriormente la proposta. Di certo, non possiamo che registrare- e ringraziare- l'ottima sintonia e la dinamica collaborazione che si è creata col Comune di Magenta e il sindaco Chiara Calati, che desidero ringraziare. Teatro e cultura sono leve importantissime, per tutti i Comuni dell'Est Ticino. Questo ulteriore, clamoroso successo lo dimostra".
2018_01_28 Il teatro in inglese, ma per tutti, con i sottotitoli non è un ... SOGNO
Sabato 27 gennaio 2018, ore 20.45
Domenica 28 gennaio 2018_01_28, ore 16.30
Teatro il Cielo sotto Milano, il primo teatro al mondo in un metrò.
A Midsummer Night's Dream
primo appuntamento del Pocket Theatre
il teatro inglese fatto in inglese
Quattro innamorati perduti in un bosco popolato di suoni; l’incantesimo dell’amore pilotato ad arte, con buone intenzioni ma non sempre in modo efficiente, sugli occhi di questo o di quel personaggio finché nessuno ci si raccapezza più. Il più perfetto – ed esilarante – dei teoremi d’amore mai scritto, detto nella lingua in cui fu scritto. E, per sottolineare la graduale perdita del senno, e il suo successivo ritrovamento, alcuni capolavori del rock inglese psichedelico degli anni 60-70: Beatles, King Crimson, Pink Floyd. Adatto sia per chi l’inglese lo conosce bene sia - grazie ai sopratitoli in italiano - per chi si avvicina al teatro in lingua originale per la prima volta.
Viale Molise, all'interno della fermata del Passante di Porta Vittoria.
contributo 15€: spettacolo + cena
per info e prenotazioni:
339 103 90 43 (Alberto)
340 476 30 17 (Anna)
organizzazione@ladualband.com
Si consiglia di prenotare.
La Dual Band · Via Compagnoni, 31, Milano · Milano, MI 20129 · Italia
Domenica 28 gennaio 2018_01_28, ore 16.30
Teatro il Cielo sotto Milano, il primo teatro al mondo in un metrò.
A Midsummer Night's Dream
primo appuntamento del Pocket Theatre
il teatro inglese fatto in inglese
Quattro innamorati perduti in un bosco popolato di suoni; l’incantesimo dell’amore pilotato ad arte, con buone intenzioni ma non sempre in modo efficiente, sugli occhi di questo o di quel personaggio finché nessuno ci si raccapezza più. Il più perfetto – ed esilarante – dei teoremi d’amore mai scritto, detto nella lingua in cui fu scritto. E, per sottolineare la graduale perdita del senno, e il suo successivo ritrovamento, alcuni capolavori del rock inglese psichedelico degli anni 60-70: Beatles, King Crimson, Pink Floyd. Adatto sia per chi l’inglese lo conosce bene sia - grazie ai sopratitoli in italiano - per chi si avvicina al teatro in lingua originale per la prima volta.
Viale Molise, all'interno della fermata del Passante di Porta Vittoria.
contributo 15€: spettacolo + cena
per info e prenotazioni:
339 103 90 43 (Alberto)
340 476 30 17 (Anna)
organizzazione@ladualband.com
Si consiglia di prenotare.
La Dual Band · Via Compagnoni, 31, Milano · Milano, MI 20129 · Italia
2018_01_25 laVerdi prossima conferenza rimane al 25 gennaio
Giovedì 25 gennaio 2018 ore 18.00 - Ingresso libero
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - Foyer della balconata
INIZIATIVE CULTURALI
In collaborazione con
Università Cattolica del Sacro Cuore - Note d’inChiostro
Il mondo della Tempesta
Conversazione di Federico Gon e Enrico Reggiani
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - Foyer della balconata
INIZIATIVE CULTURALI
In collaborazione con
Università Cattolica del Sacro Cuore - Note d’inChiostro
Il mondo della Tempesta
Conversazione di Federico Gon e Enrico Reggiani
Voci umane, ritmi e sonorità naturali, “prodotti” musicali, esiti acustici della magia: le componenti immaginative del mondo sonoro che riecheggiano sull’isola della Tempesta shakespeariana continuano a tradursi in vari modi alle diverse latitudini della cultura musicale europea e globale. Ieri, nel 1873, Čajkovskij (1840-1893) elesse il mare a cornice simbolica e compositiva. Le scelte del compositore Federico Gon (1982) le discuteremo con lui durante la conferenza.
Il giorno non coincide con la prima esecuzione del concerto (mercoledì 24 gennaio) a causa di un cambio-data, frattanto intervenuto per esigenze organizzative dell’Auditorium.
All’incontro di giovedì 25 parteciperà, con Enrico Reggiani, il compositore Federico Gon di cui si esegue in prima assoluta l’ouverture The Tempest, ispirata come quella di Cajkovskij al dramma di Shakespeare.
Domenica 28 gennaio 2018_01_28, (ore 11, ingresso libero), il basso Roman Lyulkin e il pianista Riccardo Risaliti presenteranno al M.A.C. i Canti e Danze di Morte di Modest Musorgskij
M.A.C. si trova in Piazza Tito Lucrezio Caro 1
2018_01_23 La Nuova Regaldi Proposte 2018
La Nuova Regaldi Proposte 2018
Martedì 23 gennaio 2018, h. 17 – 19.30
Cuneo, c.so Nizza 21, Sala della Provincia
l’Associazione ‘InformaCristo’ (cell 3333901053)
invita ad un incontro su
‘Pro e contro Papa Francesco.
Il confronto odierno interno alla Chiesa’
Interviene
d. Ermis Segatti
Facoltà Teologica di Torino
**
Giovedì 25 gennaio 2018, h. 13
c/o Liceo Darwin di Sangano (Torino), v. San Giorgio
La Cina oggi
Interviene
Ermis Segatti
**
Sabato 27 Gennaio 2018, h. 9.30 – 13
c/o Villa Lascaris, Pianezza (To)
Commissione Pastorale Sociale e del Lavoro
Piemonte e Valle d’Aosta
Incontro su
Innovazione e profezia
9. 45 riflessione biblica
d. Ermis Segatti, Facoltà Teologica Torino
10.30 intervento
Daniele Marini, Università degli studi, Padova
12.15 celebrazione eucaristica
Mons. Marco Arnolfo, arc. Di Vercelli
(Incaricato CEP della Pastorale del Lavoro)
**
Martedì 30 gennaio 2018, h. 15.30 – 17.30
Unitre di Ciriè, c/o Istituto Troglia, via Cibrario 14
Lezione su
Ambiente:
Papa Francesco e la ‘Laudato si’’
Relatore
d. Ermis Segatti
**
Martedì 30 gennaio 2018, h. 21
Ass. ‘Ricostruttori nella preghiera’, v. Bardonecchia 77 / 16
3 incontri ‘Per conoscere l’Islam’
Primo incontro
interviene
d. Ermis Segatti
2°-3° incontro: 6 – 13 febbraio
**
Mercoledì 31 gennaio 2018, h. 21
Parr. S. Andrea , via S. Andrea 30, Savigliano
riflessione su
Cristiani sì, fanatici no
E neppure indifferenti
Intervengono
d. Germano Galvagno, Facoltà Teologica
d. Ermis Segatti, Facoltà Teologica
Cuneo, c.so Nizza 21, Sala della Provincia
l’Associazione ‘InformaCristo’ (cell 3333901053)
invita ad un incontro su
‘Pro e contro Papa Francesco.
Il confronto odierno interno alla Chiesa’
Interviene
d. Ermis Segatti
Facoltà Teologica di Torino
**
Giovedì 25 gennaio 2018, h. 13
c/o Liceo Darwin di Sangano (Torino), v. San Giorgio
La Cina oggi
Interviene
Ermis Segatti
**
Sabato 27 Gennaio 2018, h. 9.30 – 13
c/o Villa Lascaris, Pianezza (To)
Commissione Pastorale Sociale e del Lavoro
Piemonte e Valle d’Aosta
Incontro su
Innovazione e profezia
9. 45 riflessione biblica
d. Ermis Segatti, Facoltà Teologica Torino
10.30 intervento
Daniele Marini, Università degli studi, Padova
12.15 celebrazione eucaristica
Mons. Marco Arnolfo, arc. Di Vercelli
(Incaricato CEP della Pastorale del Lavoro)
**
Martedì 30 gennaio 2018, h. 15.30 – 17.30
Unitre di Ciriè, c/o Istituto Troglia, via Cibrario 14
Lezione su
Ambiente:
Papa Francesco e la ‘Laudato si’’
Relatore
d. Ermis Segatti
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Martedì 30 gennaio 2018, h. 21
Ass. ‘Ricostruttori nella preghiera’, v. Bardonecchia 77 / 16
3 incontri ‘Per conoscere l’Islam’
Primo incontro
interviene
d. Ermis Segatti
2°-3° incontro: 6 – 13 febbraio
**
Mercoledì 31 gennaio 2018, h. 21
Parr. S. Andrea , via S. Andrea 30, Savigliano
riflessione su
Cristiani sì, fanatici no
E neppure indifferenti
Intervengono
d. Germano Galvagno, Facoltà Teologica
d. Ermis Segatti, Facoltà Teologica
2018_03_11 CONCERTO LIRICO al Grand Hotel Palace di Varese al pianoforte LEONE MAGIERA
Domenica 11 Marzo 2018 ore 16.00
Grand Hotel Palace di Varese - Sala Kursaal
CONCERTO LIRICO
con la straordinaria partecipazione di
MIRO SOLMAN, tenore
ELENA DE SIMONE, mezzosoprano
Al Pianoforte:
Mo. LEONE MAGIERA
Presenta: Biancamaria Longoni
Ingresso €20
Soci Amici della Lirica:€15
http://www.palacevarese.com/
Via Luciano Manara, 11 - 21100 Varese (Italy)
+(39) 0332 - 327100
info@palacevarese.com
Grand Hotel Palace di Varese - Sala Kursaal
CONCERTO LIRICO
con la straordinaria partecipazione di
MIRO SOLMAN, tenore
ELENA DE SIMONE, mezzosoprano
Al Pianoforte:
Mo. LEONE MAGIERA
Presenta: Biancamaria Longoni
Ingresso €20
Soci Amici della Lirica:€15
http://www.palacevarese.com/
Via Luciano Manara, 11 - 21100 Varese (Italy)
+(39) 0332 - 327100
info@palacevarese.com
Palace Grand Hotel Varese è situato a Varese sul Colle Campigli, immerso in un parco secolare, offre un panorama straordinario che spazia dal centro Città al Sacro Monte, dal Lago di Varese alla Catena del Monte Rosa. Aperto nel 1913 e completamente rinnovato negli ultimi anni, mantiene intatte le caratteristiche del progetto iniziale di Giuseppe Sommaruga, uno degli architetti più illustri del periodo Liberty.
Sala Kursaal
Situata al piano d’ingresso, preceduta da un elegante galleria, è la sala più grande e più prestigiosa dell’albergo: con una capienza di oltre 200 persone ed un soffitto di oltre 5 metri, accoglie con molta flessibilità gli allestimenti più disparati, dal convegno aziendale all’importante cena di gala.
2018_01_28 Centenario della prima indipendenza della piccola Repubblica baltica
Domenica 28 gennaio 2018, ore 17.00
allo Spazio Teatro 89 di Milano
Rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica”
Musica classica: la “Singing Revolution” dell’Estonia
Musiche di Tchaikovsky, Rachmaninov, Wagner, Saar, Aavik, Kaumann, Tubin, Kõrvits e Rääts.
Musiche di Tchaikovsky, Rachmaninov, Saar, Aavik e Tüür.
Nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 si festeggerà il centenario della prima indipendenza della piccola Repubblica baltica con alcuni musicisti del Teatro nazionale e dell’Accademia di musica di Tallinn: in programma pagine di Tchaikovsky, Rachmaninov, Wagner, Saar, Aavik, Kaumann, Tubin, Kõrvits e Rääts.
Il concerto fa parte della rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica”
Il nuovo appuntamento della rassegna di classica “In Cooperativa per Amare la Musica”, in programma domenica 28 gennaio (ore 17; ingresso 5-7 euro) allo Spazio Teatro 89 di Milano, si intitola “Singing Revolution” ed è dedicato a un piccolo Paese baltico: la repubblica d’Estonia, che quest’anno celebra il centenario della prima indipendenza. L’anniversario sarà festeggiato nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 con alcuni musicisti del Teatro nazionale e dell’Accademia di musica di Tallinn: il soprano Heli Veskus e i pianisti Tarmo Eespere e Johan Randvere. In programma pagine di Tchaikovsky, Rachmaninov, Wagner, Saar, Aavik, Kaumann, Tubin, Kõrvits e Rääts.
Liberarsi (anche) cantando: questa è stata la “Rivoluzione cantata” (definizione coniata con efficacia dall’attivista estone Heinz Valk nel 1988), che vide protagoniste le popolazioni delle tre Repubbliche baltiche - Lituania, Lettonia e, per l’appunto, Estonia - alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, quando la crisi dell’Unione Sovietica favorì e accelerò la loro indipendenza.
Di notevole importanza, nel dare coesione e visibilità agli ideali di sovranità nazionale, furono alcuni impressionanti raduni di massa, in cui unica forma di protesta era il canto di inni patriottici, vivida rappresentazione di una coralità di intenti in cui pathos individuale e collettività politica si fondevano nell’emozione della musica. E la centralità dell’esperienza vocale è sicuramente ciò che più accomuna l’Italia, il “Paese del melodramma”, e la piccola repubblica baltica.
SPAZIO TEATRO 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.
Tel: 0240914901; info@spazioteatro89.org; www.spazioteatro89.org
Biglietti: intero 7 euro; ridotto 5 euro (under 25, over 65, CartaPiù Feltrinelli, soci Touring Club).
2018_01_16 Recital Sir András Schiff, pianoforte
MARTEDÌ 16 GENNAIO 2018, ore 20.30
Conservatorio “G. Verdi”
Recital Sir András Schiff, pianoforte
Programma:
Intorno a Brahms – I
Mendelssohn – Fantasia in fa diesis minore op. 28
Beethoven – Sonata n. 24 in fa diesis maggiore op. 78
Brahms – Otto Klavierstücke op. 76 – Sette Fantasien op. 116
Bach – Suite Inglese n. 6 in re minore BWV 811
È un vero amico del Quartetto, András Schiff, e ama il nostro pubblico che lo ricambia attendendo festoso ogni sua apparizione in Sala Verdi. Per la nostra Società ha messo in programma grandi cicli monografici (Bach, Beethoven), magistrali per rigore e completezza. Ma Schiff sa anche creare serate caleidoscopiche. Della scorsa stagione ricordiamo il suo bel programma fatto di dialoghi a distanza fra Bach e Bartók, fra Janáček e Schumann, “autori lontani, sorprendentemente vicini”. Così è il nuovo appuntamento: un universo di pezzi brevi, liberi e fantasiosi, sciolti o aggregati, da Bach a Beethoven, a Mendelssohn. Sono miniature ancora romantiche la cui tradizione sembra finire con Brahms; e che sono pronte a trasformarsi in tessere di nuovi mosaici espressionisti.
Vedi sito
Società del Quartetto di Milano
Palazzo Durini, Via Durini, 24 20122 Milano
www.quartettomilano.it
TELEFONO: +39 02 795393
Conservatorio “G. Verdi”
Recital Sir András Schiff, pianoforte
Programma:
Intorno a Brahms – I
Mendelssohn – Fantasia in fa diesis minore op. 28
Beethoven – Sonata n. 24 in fa diesis maggiore op. 78
Brahms – Otto Klavierstücke op. 76 – Sette Fantasien op. 116
Bach – Suite Inglese n. 6 in re minore BWV 811
È un vero amico del Quartetto, András Schiff, e ama il nostro pubblico che lo ricambia attendendo festoso ogni sua apparizione in Sala Verdi. Per la nostra Società ha messo in programma grandi cicli monografici (Bach, Beethoven), magistrali per rigore e completezza. Ma Schiff sa anche creare serate caleidoscopiche. Della scorsa stagione ricordiamo il suo bel programma fatto di dialoghi a distanza fra Bach e Bartók, fra Janáček e Schumann, “autori lontani, sorprendentemente vicini”. Così è il nuovo appuntamento: un universo di pezzi brevi, liberi e fantasiosi, sciolti o aggregati, da Bach a Beethoven, a Mendelssohn. Sono miniature ancora romantiche la cui tradizione sembra finire con Brahms; e che sono pronte a trasformarsi in tessere di nuovi mosaici espressionisti.
Vedi sito
Società del Quartetto di Milano
Palazzo Durini, Via Durini, 24 20122 Milano
www.quartettomilano.it
TELEFONO: +39 02 795393
2018_01_21 ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE al Coccia di Novara
Domenica 21 gennaio 2018 ore 16.00
Teatro Coccia di Novara
RASSEGNA FAMIGLIA
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
dal romanzo di Lewis Carroll
adattamento Marco Lorenzi e Francesco Scarrone
regia Marco Lorenzi
con Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D'Angelo
ideazione scene e costumi Marco Lorenzi
e gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, è diretto da Marco Lorenzi ed è interpretato da Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D'Angelo. L’adattamento è di Marco Lorenzi e Francesco Scarrone, l’ideazione delle scene e dei costumi dello stesso Lorenzi e degli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale.
Marco Lorenzi porta in scena un testo che conserva il fascino del sogno attraverso i suoi personaggi, la psicologia umana, le emozioni, la vulnerabilità, i doppi sensi, le figure retoriche, che sono in fondo una metafora della vita.
La curiosità muove Alice nelle sue avventure in un mondo sottosopra, popolato da personaggi curiosi e bislacchi.
Alice: «Che strada devo prendere?». Stregatto: «Dove stai andando?» Alice: «Non lo so». Stregatto: «Allora non importa. Se non sai dove stai andando, qualsiasi strada ti ci porterà». Alice è una bimba come tante, ma al contempo è un’eroina. Abbandona il noioso pomeriggio al parco per inseguire il Bianconiglio fin giù nelle viscere della terra, nelle profondità del suo essere. Ma la sua discesa è un lento passaggio dal mondo del reale al mondo delle Meraviglie. È un’eroina perché affronta la Regina di Cuori e la sconfigge con la forza della consapevolezza e della fiducia in se stessa. Il suo personaggio può essere facilmente sottratto al suo contesto storico e ricollocato a piacere in qualunque altro momento o spazio, senza perdere la sua essenza. È pura e semplice, sempre pronta ad interrogarsi sulle buone maniere. Curiosa e pronta ad imparare come una tela bianca. Carroll delinea un’eroina fuori dal comune in grado di offrirci una visione di Wonderland più incontaminata possibile. Questo sguardo ci restituisce un modo fantastico fatto di strani personaggi, giochi di parole, di riflessioni che si muovono tra l’assurdo e il filosofico, analisi del tempo inteso come meteorologico ma anche metafisico, di attività bizzarre quali la Maratonda e il croquet, giocato con improbabili mazze fatte da fenicotteri rosa. È la fantasia che porta lontano Alice quasi a ricordare ai più piccoli che l’immaginazione può essere il motore delle possibilità, che sognare può portare lontano e consente di accedere a tutte le avventure fantastiche che si desidera, fino a farle sembrare quasi realtà. «Che bellezza - canta Alice - se sapessi che, quel mondo delle meraviglie c’è».
NOTE DEL REGISTA MARCO LORENZI
«Come ha scritto qualcuno, Alice nel Paese delle Meraviglie è “la favola delle favole”. In quanto tale, richiede a chi ci si avvicina quello stesso sguardo pieno di stupore e di meraviglia della sua piccola protagonista per poterne godere appieno.
Proprio per questo ho scelto di parlare del rapporto di ognuno di noi con la fantasia e come questo rapporto possa cambiare, a mano a mano che cresciamo.
Per me, Alice, è uno sguardo sul mondo capace di andare oltre la superficie delle cose, capace di andare oltre l’ordinario e di scoprire ancora quello che di magico e misterioso c’è nel quotidiano che ci circonda. Insomma, la mia e la nostra Alice nel Paese delle Meraviglie, ci pone di fronte al bambino che siamo (o che siamo stati) e all’adulto che vogliamo essere. Ho scelto di ambientare per intero il viaggio di Alice dentro la sua cameretta dei giochi perché quello sarebbe stato il suo “mondo delle meraviglie”. Abbiamo reinventato i personaggi del suo viaggio perché volevo che parlassero ai bambini e agli adulti di cosa vuol dire diventare grandi e come si fa a portarsi dietro questo mondo interiore fatto di anarchia e fantasia. Abbiamo inventato una misteriosa malattia che ha colpito il paese delle meraviglie e che non è facile sconfiggere: si chiama “adultite”. Abbiamo giocato anche sul rapporto tra una figlia - Alice, appunto - e una mamma che non ha tanto tempo per parlare con lei. D’altronde proprio il Tempo è l’altro grande protagonista di questa storia: il tempo che per il Cappellaio matto e la Lepre marzolina è eternamente fermo all’ora del te. Il tempo che per il Bianconiglio corre troppo in fretta. Il tempo che sta facendo crescere la Regina del nostro spettacolo e la sta facendo cambiare. E, infine, il tempo è anche quell’amico che a un certo punto della nostra vita ci viene a toccare la spalla per dirci che stiamo diventando “grandi”».
MARCO LORENZI
Marco Lorenzi classe 1983 si diploma come attore presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, diretta all’epoca da Mauro Avogadro. Presso l’accademia segue durante il triennio le lezioni di Mauro Avogadro (recitazione), Maria Cosangra (movimento Laban-Bartenieff), Emanuele De Checchi (voce), Marise Flach (mimo), Claudia Giannotti (recitazione), Nikolaj Karpov (acrobatica), Marco Merlini (acrobatica), Bruce Myers, Franca Nuti (recitazione), Germana Pasquero (dizione). Nel 2006 Bruce Myers lo sceglie come Romeo per lo spettacolo di fine corso “Romeo e Giulietta” e come attore per affiancarlo nello spettacolo “Il Grande Inquisitore” diretto da Peter Brook. Approfondisce la sua formazione frequentando seminari diretti da Lilo Baur, Valerio Binasco, Peter Clough, Nicole Kehrberg, Kristin Linklater e molti altri appuntamenti diretti da Bruce Myers che rimane sempre un punto di riferimento sia per la creazione degli spettacoli sia nella pedagogia che intraprende nel tempo.
Dal 2006 è attore professionista in spettacoli di Mauro Avogadro, Pietro Carriglio, Eleonora Danco, Claudio Di Scanno, Roberto Guicciardini, Uli Jackle, Antonio Latella, Claudio Longhi, Eleonora Moro, Eleonora Pippo.
Fondazione Teatro Coccia OnlusVia f.lli Rosselli, 47
28100 Novara (NO)
Tel. +39.0321.233200 r.a. - Fax +39.0321.233250
www.fondazioneteatrococcia.it
Teatro Coccia di Novara
RASSEGNA FAMIGLIA
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
dal romanzo di Lewis Carroll
adattamento Marco Lorenzi e Francesco Scarrone
regia Marco Lorenzi
con Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D'Angelo
ideazione scene e costumi Marco Lorenzi
e gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, è diretto da Marco Lorenzi ed è interpretato da Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D'Angelo. L’adattamento è di Marco Lorenzi e Francesco Scarrone, l’ideazione delle scene e dei costumi dello stesso Lorenzi e degli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale.
Marco Lorenzi porta in scena un testo che conserva il fascino del sogno attraverso i suoi personaggi, la psicologia umana, le emozioni, la vulnerabilità, i doppi sensi, le figure retoriche, che sono in fondo una metafora della vita.
La curiosità muove Alice nelle sue avventure in un mondo sottosopra, popolato da personaggi curiosi e bislacchi.
Alice: «Che strada devo prendere?». Stregatto: «Dove stai andando?» Alice: «Non lo so». Stregatto: «Allora non importa. Se non sai dove stai andando, qualsiasi strada ti ci porterà». Alice è una bimba come tante, ma al contempo è un’eroina. Abbandona il noioso pomeriggio al parco per inseguire il Bianconiglio fin giù nelle viscere della terra, nelle profondità del suo essere. Ma la sua discesa è un lento passaggio dal mondo del reale al mondo delle Meraviglie. È un’eroina perché affronta la Regina di Cuori e la sconfigge con la forza della consapevolezza e della fiducia in se stessa. Il suo personaggio può essere facilmente sottratto al suo contesto storico e ricollocato a piacere in qualunque altro momento o spazio, senza perdere la sua essenza. È pura e semplice, sempre pronta ad interrogarsi sulle buone maniere. Curiosa e pronta ad imparare come una tela bianca. Carroll delinea un’eroina fuori dal comune in grado di offrirci una visione di Wonderland più incontaminata possibile. Questo sguardo ci restituisce un modo fantastico fatto di strani personaggi, giochi di parole, di riflessioni che si muovono tra l’assurdo e il filosofico, analisi del tempo inteso come meteorologico ma anche metafisico, di attività bizzarre quali la Maratonda e il croquet, giocato con improbabili mazze fatte da fenicotteri rosa. È la fantasia che porta lontano Alice quasi a ricordare ai più piccoli che l’immaginazione può essere il motore delle possibilità, che sognare può portare lontano e consente di accedere a tutte le avventure fantastiche che si desidera, fino a farle sembrare quasi realtà. «Che bellezza - canta Alice - se sapessi che, quel mondo delle meraviglie c’è».
NOTE DEL REGISTA MARCO LORENZI
«Come ha scritto qualcuno, Alice nel Paese delle Meraviglie è “la favola delle favole”. In quanto tale, richiede a chi ci si avvicina quello stesso sguardo pieno di stupore e di meraviglia della sua piccola protagonista per poterne godere appieno.
Proprio per questo ho scelto di parlare del rapporto di ognuno di noi con la fantasia e come questo rapporto possa cambiare, a mano a mano che cresciamo.
Per me, Alice, è uno sguardo sul mondo capace di andare oltre la superficie delle cose, capace di andare oltre l’ordinario e di scoprire ancora quello che di magico e misterioso c’è nel quotidiano che ci circonda. Insomma, la mia e la nostra Alice nel Paese delle Meraviglie, ci pone di fronte al bambino che siamo (o che siamo stati) e all’adulto che vogliamo essere. Ho scelto di ambientare per intero il viaggio di Alice dentro la sua cameretta dei giochi perché quello sarebbe stato il suo “mondo delle meraviglie”. Abbiamo reinventato i personaggi del suo viaggio perché volevo che parlassero ai bambini e agli adulti di cosa vuol dire diventare grandi e come si fa a portarsi dietro questo mondo interiore fatto di anarchia e fantasia. Abbiamo inventato una misteriosa malattia che ha colpito il paese delle meraviglie e che non è facile sconfiggere: si chiama “adultite”. Abbiamo giocato anche sul rapporto tra una figlia - Alice, appunto - e una mamma che non ha tanto tempo per parlare con lei. D’altronde proprio il Tempo è l’altro grande protagonista di questa storia: il tempo che per il Cappellaio matto e la Lepre marzolina è eternamente fermo all’ora del te. Il tempo che per il Bianconiglio corre troppo in fretta. Il tempo che sta facendo crescere la Regina del nostro spettacolo e la sta facendo cambiare. E, infine, il tempo è anche quell’amico che a un certo punto della nostra vita ci viene a toccare la spalla per dirci che stiamo diventando “grandi”».
MARCO LORENZI
Marco Lorenzi classe 1983 si diploma come attore presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, diretta all’epoca da Mauro Avogadro. Presso l’accademia segue durante il triennio le lezioni di Mauro Avogadro (recitazione), Maria Cosangra (movimento Laban-Bartenieff), Emanuele De Checchi (voce), Marise Flach (mimo), Claudia Giannotti (recitazione), Nikolaj Karpov (acrobatica), Marco Merlini (acrobatica), Bruce Myers, Franca Nuti (recitazione), Germana Pasquero (dizione). Nel 2006 Bruce Myers lo sceglie come Romeo per lo spettacolo di fine corso “Romeo e Giulietta” e come attore per affiancarlo nello spettacolo “Il Grande Inquisitore” diretto da Peter Brook. Approfondisce la sua formazione frequentando seminari diretti da Lilo Baur, Valerio Binasco, Peter Clough, Nicole Kehrberg, Kristin Linklater e molti altri appuntamenti diretti da Bruce Myers che rimane sempre un punto di riferimento sia per la creazione degli spettacoli sia nella pedagogia che intraprende nel tempo.
Dal 2006 è attore professionista in spettacoli di Mauro Avogadro, Pietro Carriglio, Eleonora Danco, Claudio Di Scanno, Roberto Guicciardini, Uli Jackle, Antonio Latella, Claudio Longhi, Eleonora Moro, Eleonora Pippo.
Fondazione Teatro Coccia OnlusVia f.lli Rosselli, 47
28100 Novara (NO)
Tel. +39.0321.233200 r.a. - Fax +39.0321.233250
www.fondazioneteatrococcia.it
2018_01_17 MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITA’ al Coccia
Mercoledì 17 gennaio 2018 ore 21.00
Teatro Coccia - Novara
al via la tournée teatrale di
Francesco Piccolo
in
MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITA’
Scritto e diretto da Francesco Piccolo
Debutto al Teatro Coccia di Novara,
poi lo spettacolo toccherà anche Verbania, Bologna, Roma, Genova e Milano
Mercoledì 17 gennaio alle 21 al Teatro Coccia di Novara debutterà sulle assi di un palcoscenico Francesco Piccolo, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo tra i più poliedrici del panorama italiano.
Momenti di trascurabile (in)felicità è un monologo tratto dai due libri gemelli, Momenti di trascurabile felicità (2010) e Momenti di trascurabile infelicità (2015), scritti da Francesco Piccolo rispettivamente nel 2010 e nel 2015 per Einaudi, e costantemente ristampati.
Un’occasione per far parlare i libri stessi, con la voce inconfondibile di chi li ha scritti, in un modo di raccontare momenti felici e infelici dell’esistenza quotidiana che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro), che sul palco vengono trasformati in un’ora divertente e a volte esilarante. Un catalogo di eventi trascurabili ma piantati nella vita di ognuno, che fanno sempre dire a chi sta in platea: è vero, è successo anche a me.
Lo spettacolo sarà in scena anche al Teatro Il Maggiore di Verbania il 18 gennaio, al Teatro San Filippo Neri di Bologna il 10 febbraio, al Teatro Politeama di Tolentino (MC) il 17 febbraio, al Teatro Sala Umberto di Roma il 19 febbraio, al Teatro Politeama Genovese di Genova il 27 febbraio, al Teatro Superga di Nichelino (TO) il 28 febbraio, per concludersi al Teatro Franco Parenti di Milano l’11 marzo.
Momenti di trascurabile (IN)felicità è uno spettacolo prodotto da ITC2000.
Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore, per Einaudi ha pubblicato: La separazione del maschio (2008), Momenti di trascurabile felicità (2010), Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), Momenti di trascurabile infelicità (2015); per Feltrinelli, invece, Storie di primogeniti e figli unici (1996), E se c'ero, dormivo (1998), Il tempo imperfetto (2000), Allegro occidentale (2003).
Ha firmato sceneggiature per Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole), Francesca Archibugi (Il nome del figlio, Gli Sdraiati).
È stato anche autore di programmi televisivi quali Vieni via con me, Quello che (non) ho, Viva il 25 aprile, Falcone e Borsellino.
Teatro Coccia - Novara
al via la tournée teatrale di
Francesco Piccolo
in
MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITA’
Scritto e diretto da Francesco Piccolo
Debutto al Teatro Coccia di Novara,
poi lo spettacolo toccherà anche Verbania, Bologna, Roma, Genova e Milano
Mercoledì 17 gennaio alle 21 al Teatro Coccia di Novara debutterà sulle assi di un palcoscenico Francesco Piccolo, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo tra i più poliedrici del panorama italiano.
Momenti di trascurabile (in)felicità è un monologo tratto dai due libri gemelli, Momenti di trascurabile felicità (2010) e Momenti di trascurabile infelicità (2015), scritti da Francesco Piccolo rispettivamente nel 2010 e nel 2015 per Einaudi, e costantemente ristampati.
Un’occasione per far parlare i libri stessi, con la voce inconfondibile di chi li ha scritti, in un modo di raccontare momenti felici e infelici dell’esistenza quotidiana che ci accomunano tutti in un sorriso (a volte amaro), che sul palco vengono trasformati in un’ora divertente e a volte esilarante. Un catalogo di eventi trascurabili ma piantati nella vita di ognuno, che fanno sempre dire a chi sta in platea: è vero, è successo anche a me.
Lo spettacolo sarà in scena anche al Teatro Il Maggiore di Verbania il 18 gennaio, al Teatro San Filippo Neri di Bologna il 10 febbraio, al Teatro Politeama di Tolentino (MC) il 17 febbraio, al Teatro Sala Umberto di Roma il 19 febbraio, al Teatro Politeama Genovese di Genova il 27 febbraio, al Teatro Superga di Nichelino (TO) il 28 febbraio, per concludersi al Teatro Franco Parenti di Milano l’11 marzo.
Momenti di trascurabile (IN)felicità è uno spettacolo prodotto da ITC2000.
Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore, per Einaudi ha pubblicato: La separazione del maschio (2008), Momenti di trascurabile felicità (2010), Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), Momenti di trascurabile infelicità (2015); per Feltrinelli, invece, Storie di primogeniti e figli unici (1996), E se c'ero, dormivo (1998), Il tempo imperfetto (2000), Allegro occidentale (2003).
Ha firmato sceneggiature per Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre), Paolo Virzì (My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John), Silvio Soldini (Agata e la tempesta, Giorni e nuvole), Francesca Archibugi (Il nome del figlio, Gli Sdraiati).
È stato anche autore di programmi televisivi quali Vieni via con me, Quello che (non) ho, Viva il 25 aprile, Falcone e Borsellino.
2018_01_16 Nani e buffoni, questa sera il gobbo Rigoletto arriva da Londra all'Agorà di Robecco sn
Martedì 16 gennaio 2018 ore 20.00
Rigoletto, buffone di corte
in diretta dal Royal Opera House di Londra
produzione di David McVicar
Precedente visione all'Agorà il 19 febbraio 2013
Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave,
tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse "Il re si diverte".
La prima ebbe luogo l'11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia.
Deh non parlare al misero
del suo perduto bene...
Ella sentia, quell’angelo,
pietà delle mie pene...
Solo, difforme, povero,
per compassion mi amò.
Moria... le zolle coprano
lievi quel capo amato...
Sola or tu resti al misero...
O dio, sii ringraziato!...
Personaggi ed interpreti: Duca di Mantova Michael Fabiano; Rigoletto Dimitri Platanias; Gilda Lucy Crowe; Sparafucile Andrea Mastroni; Maddalena Nadia Krasteva; Giovanna Kathleen Wilkinson; Conte Monterone James Rutherford; Marullo Dominic Sedgwick; Matteo Borsa Luis Gomes; Conte Ceprano Simon Shibambu; Contessa Ceprano Jacquelyn Stucker; Coro Royal Opera Chorus; Concert Master Sergey Levitin; Orchestra Orchestra of the Royal Opera House; Direttore Alexander Joel; Regia David McVicar; Scene Michael Vale;Costumi Tanya McCallin; luci Paule Constable; Movement director Leah Hausman
Atto I 1 ora; intervallo 30 minuti;
Atto II 30 minuti; Pausa 5 minuti;
Atto III 45 minuti
in totale circa 2 ore e 50 minuti.
IL BUFFONE DEL RE SI TRASFERISCE A MANTOVA Questioni di censura ancora una volta, come per Ballo in maschera, trasformano un “re” in un “duca” ma non è questo il problema per Verdi, la cosa più importante è in quest'opera rendere appieno la figura complessa di questo padre che è costretto a vivere facendo il buffone, perdendo quindi il "retaggio di un uom, il pianto”, ma questo pianto purtroppo è quello che solo gli resterà quando lo strale della sua "giusta vendetta", per lo scherno subito dalla figlia, gli si ritorcerà contro e vedrà la figlia tanto adorata morire sotto i colpi del sicario da lui stesso pagato invece per uccidere il Duca.
Commento alla visione di questa - visionaria - messa in scena di David McVicar che fa di uno dei capolavori verdiani uno spettacolo a luci rosse da vietare ai minori di 14 anni, peccato che in una trasmissione contemporanea nei cinema di mezzo mondo i giovani ci sono e così puoi raccogliere anche le loro reazioni che sono state assolutamente positive "Ma a cosa serve?" commento di una ragazzina di DODICI ANNI!
Cosa servono urla e simulare amplessi di tutti i tipi nella prima scena di Rigoletto per descrivere la corruzione della corte del Duca di Mantova, e poi il bel ragazzotto, ben dotato di attributi, ce lo fanno vedere solo di corsa mentre si butta su di una avvenente e nuda giovinetta, mentre due maschietti si inchiap***** affacciandosi alla finestra.
Tutto ciò è veramente illuminate, ci fa capire l'attenzione di Verdi per un povero uomo difforme nel corpo quanto la corte lo è nello spirito. Ci fa capire l'originalità della composizione musicale dove il "vecchio" - rappresentato dal Duca - si confronta con il nuovo di Gilda e Rigoletto.
Il Duca infatti ha due arie brevi primo e terzo atto, ma la grande scena del secondo è quella che lo connota come vecchio con il suo perfetto recitativo-aria-coro di intermissione-cabaletta (ovvio che se in certi casi la tolgono distruggono l'intenzione di Verdi).
Mentre le arie di Rigoletto sono sempre - arie di mezzo - tra duetto e duetto (Pari siamo); tra scena con coro e duetto (Cortigiani) e poi ... Gilda ha le sue belle arie Caro nome ... ( con il coro che rompe sulla fine mettendosi tra i piedi quando lei sta per chiudere con i suoi bei acuti ) e le altre due sono ariosi in risposta al padre Rigoletto.
Peccato che i registi siano ormai una delle professioni da eliminare, passiamole ai vecchi cantanti che ancora si ricordano di quelle della passato, anche il mettere i due bastoni da invalido al povero gobbo è servito solo ad impedirgli di esprimersi in modo più convincente negli slanci affettuosi, meglio in quelli di ira dove si può fare un bel casino picchiando a destra o a manca con questi, e poi facendo un bel casino quando si ci muove per la scena.
Le voci per fortuna almeno erano buone, anche Micheal Fabiano è stato molto più convincente che nella prova al Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia. [ m.m. ]
Commento alla visione di questa - visionaria - messa in scena di David McVicar che fa di uno dei capolavori verdiani uno spettacolo a luci rosse da vietare ai minori di 14 anni, peccato che in una trasmissione contemporanea nei cinema di mezzo mondo i giovani ci sono e così puoi raccogliere anche le loro reazioni che sono state assolutamente positive "Ma a cosa serve?" commento di una ragazzina di DODICI ANNI!
Cosa servono urla e simulare amplessi di tutti i tipi nella prima scena di Rigoletto per descrivere la corruzione della corte del Duca di Mantova, e poi il bel ragazzotto, ben dotato di attributi, ce lo fanno vedere solo di corsa mentre si butta su di una avvenente e nuda giovinetta, mentre due maschietti si inchiap***** affacciandosi alla finestra.
Tutto ciò è veramente illuminate, ci fa capire l'attenzione di Verdi per un povero uomo difforme nel corpo quanto la corte lo è nello spirito. Ci fa capire l'originalità della composizione musicale dove il "vecchio" - rappresentato dal Duca - si confronta con il nuovo di Gilda e Rigoletto.
Il Duca infatti ha due arie brevi primo e terzo atto, ma la grande scena del secondo è quella che lo connota come vecchio con il suo perfetto recitativo-aria-coro di intermissione-cabaletta (ovvio che se in certi casi la tolgono distruggono l'intenzione di Verdi).
Mentre le arie di Rigoletto sono sempre - arie di mezzo - tra duetto e duetto (Pari siamo); tra scena con coro e duetto (Cortigiani) e poi ... Gilda ha le sue belle arie Caro nome ... ( con il coro che rompe sulla fine mettendosi tra i piedi quando lei sta per chiudere con i suoi bei acuti ) e le altre due sono ariosi in risposta al padre Rigoletto.
Peccato che i registi siano ormai una delle professioni da eliminare, passiamole ai vecchi cantanti che ancora si ricordano di quelle della passato, anche il mettere i due bastoni da invalido al povero gobbo è servito solo ad impedirgli di esprimersi in modo più convincente negli slanci affettuosi, meglio in quelli di ira dove si può fare un bel casino picchiando a destra o a manca con questi, e poi facendo un bel casino quando si ci muove per la scena.
Le voci per fortuna almeno erano buone, anche Micheal Fabiano è stato molto più convincente che nella prova al Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia. [ m.m. ]
Rigoletto struttura dell'opera - Synopsys
Atto I
1 Preludio
2 Introduzione
Introduzione Della mia bella incognita borghese (Duca, Borsa) Scena I
Ballata Questa o quella per me pari sono (Duca) Scena I
Minuetto e Perigordino Partite?... Crudele! (Duca, Contessa, Rigoletto, Coro, Borsa) Scena II-III
Coro Gran nuova! Gran nuova! (Marullo, Duca, Rigoletto, Ceprano, Coro) Scena IV-V
Seguito dell'Introduzione Ch'io gli parli (Monterone, Duca, Rigoletto, Coro) Scena VI
Stretta dell'Introduzione Oh tu che la festa audace hai turbato (Tutti meno Rigoletto) Scena VI
3 Duetto di Rigoletto e Sparafucile
Duetto Quel vecchio maledivami! (Rigoletto, Sparafucile) Scena VII Valzer
4 Scena e Duetto di Rigoletto e Gilda
Scena Pari siamo!... io la lingua, egli ha il pugnale (Rigoletto) Scena VIII
Scena Figlia!... - Mio padre! (Rigoletto, Gilda) Scena IX
Duetto Deh, non parlare al misero (Rigoletto, Gilda) Scena IX
Tempo di mezzo Già da tre lune son qui venuta (Gilda, Rigoletto, Giovanna) Scena IX-X
Cabaletta Veglia, o donna, questo fiore (Rigoletto, Gilda, Giovanna, Duca) Scena X-XI
5 Scena e Duetto di Gilda e Duca
Scena Giovanna, ho dei rimorsi... (Gilda, Giovanna, Duca) Scena XII
Duetto È il sol dell'anima, la vita è amore (Duca, Gilda) Scena XII
Tempo di mezzo Che m'ami, deh, ripetimi... (Duca, Gilda, Ceprano, Borsa, Giovanna) Scena XII
Cabaletta Addio... speranza ed anima (Gilda, Duca) Scena XII
6 Aria di Gilda
Scena Gualtier Maldè!... (Gilda) Scena XII
Aria Caro nome che il mio cor (Gilda) Scena XII
Scena È là... - Miratela (Borsa, Ceprano, Coro) Scena XIV
7 Finale I
Scena Riedo!... perché? (Rigoletto, Borsa, Ceprano, Marullo) Scena XV
Coro Zitti, zitti, muoviamo a vendetta (Coro) Scena XV
Stretta del Finale I Soccorso, padre mio! (Gilda, Rigoletto, Coro) XVScena
Atto II
8 Scena e Aria del Duca
Scena Ella mi fu rapita! (Duca) Scena I
Aria Parmi veder le lagrime (Duca) Scena I
Tempo di mezzo Duca, Duca! - Ebben? (Coro, Duca) Scena II
Coro Scorrendo uniti remota via (Coro) Scena II
Cabaletta Possente amor mi chiama (Duca, Coro) Scena II
9 Scena e Aria di Rigoletto
Scena Povero Rigoletto! (Marullo, Ceprano, Rigoletto, Paggio, Borsa, Coro) Scena III-IV
Aria Cortigiani, vil razza dannata (Rigoletto) Scena IV
10 Scena e Duetto di Rigoletto e Gilda
Scena Mio padre! - Dio! Mia Gilda! (Gilda, Rigoletto, Coro) Scena V-VI
Duetto Tutte le feste al tempio (Gilda, Rigoletto) Scena VI
Tempo di mezzo Compiuto pur quanto a fare mi resta (Rigoletto, Gilda, Usciere, Monterone) Scena VI-VII
Cabaletta Sì, vendetta, tremenda vendetta (Rigoletto, Gilda) Scena VIII
Atto III
11 Scena e Canzone del Duca
Scena E l'ami? - Sempre (Rigoletto, Gilda, Duca, Sparafucile) Scena I-II
Canzone La donna è mobile (Duca) Scena II
Recitativo È là il vostr'uomo... (Sparafucile, Rigoletto) Scena II
12 Quartetto
Scena Un dì, se ben rammentomi (Duca, Maddalena, Rigoletto, Gilda) Scena III
Quartetto Bella figlia dell'amore (Duca, Maddalena, Rigoletto, Gilda) Scena III
Recitativo M'odi, ritorna a casa... (Rigoletto, Gilda) Scena III
13 Scena, Terzetto, Tempesta
Scena Venti scudi hai tu detto? (Rigoletto, Sparafucile, Duca, Gilda, Maddalena) Scena IV-V-VI
Terzetto Somiglia un Apollo quel giovine... (Maddalena, Gilda, Sparafucile) Scena VI
Tempesta Scena VI
14 Scena e Duetto finale
Scena Della vendetta alfin giunge l'istante! (Rigoletto, Sparafucile, Gilda) Scena VII-VIII-IX-X
Duetto V'ho ingannato... colpevole fui... (Gilda, Rigoletto) Scena X
MA RIGOLETTO E' GOBBO O ANCHE STORPIO?
Solo, difforme, povero...
Mi domando spesso come mai il "gobbo" Rigoletto sia messo in scena anche storpio, in poche occasioni l'ho anche visto con una "gobba di scena" come se si camuffasse per poter lavorare.
A proposito degli "storpi di corte" si è tenuta nello scorso novembre 2017 una interessante giornata di studio organizzata dagli Uffizi di Firenze il 29/11/2017.
Chi ama il teatro conosce bene come il "buffone" sia un personaggio molto presente nelle opere di Shakespeare, il buffone di corte, italiana o inglese che sia, l'innocente nella cultura russa, vedi Boris Gadunov, il "puro folle" vedi Parsifal, sono gli unici essere cui è concesso di "essere sinceri".
Alla fine chi è costretto nella prigione della difformità fisica o mentale è l'unico ad essere riconosciuto come vero uomo "libero" non costretto dalle convenzioni del mondo sociale.
Storie di piccoli uomini.
Un dialogo interdisciplinare sull’acondroplasia nel corso dei secoli
Giornata di studi promossa da Gallerie degli Uffizi e Associazione AISAc
dalle ore 9.30 alle 14.00 circa Palazzo Pitti, Rondò di Bacco
L’iniziativa di una giornata di studi incentrata sul mondo delle persone affette da acondroplasia, più comunemente noto come nanismo, prende avvio dalla mostra organizzata lo scorso anno a Palazzo Pitti Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici (Andito degli Angiolini, maggio - settembre 2016, a cura di Matteo Ceriana, Simona Mammana e Anna Bisceglia) che ha permesso di mettere in luce alcuni aspetti particolari della vita di corte e di far conoscere al pubblico, in qualche caso per la prima volta, alcuni dipinti raffiguranti nani e nane che ebbero ruoli di rilievo e di grande vicinanza alla famiglia granducale tra Cinque e Settecento.
Gli interventi previsti per questa giornata esaminano da diversi punti di vista il tema del nanismo, o acondroplasia, ampliando il campo rispetto all’esperienza toscana. Gli studiosi invitati per l’occasione offrono infatti approfondimenti in campo storico artistico e museografico, letterario e medico. Un’occasione per riflettere sulla nostra storia e sui temi dell’inclusione sociale e sull’integrazione, cui le nostre istituzioni sono chiamate a rispondere nell’ambito della loro mission.
ore 9.30
Saluti del Direttore delle Gallerie degli Uffizi | Eike Schmidt
Saluti del presidente Associazione AISAc | Marco Sessa
moderano
Anna Bisceglia | Dipartimento Curatoriale
Isabella Puccini | coordinatore dip. Mediazione Culturale e Accessibilità
ore 10 | Alessandro Diana | Università di Firenze
Il Salone dei Nani: storia di un inedito episodio museografico fra arte, scienza e coscienza
ore 10.30 | Cristiano Spila | Università di Roma La Sapienza
Diversità, difformità, deformità: Apologia del piccolo
ore 11 | Giuseppe Crimi | Università degli Studi Roma Tre
Nani in letteratura fra Cinque e Seicento (con una fonte per il Morgante di Valerio Cioli)
ore 11.45 | Mariolina Olivari | Università cattolica del Sacro Cuore, Milano
Breve storia della pittura di nani in Italia settentrionale
ore 12.15 | Ester Diana | Centro per la Storia dell’Assistenza e della Sanità toscana
Il popolo dei piccoli. Un percorso di affermazione tra credenza e medicina