VOCALINCANTO VINCE IL FESTIVAL DEI CORI DI PORANA
Arriva dalla Brianza il gruppo premiato dalla giuria di qualità presieduta da Don Matteo Zambuto
Hanno scelto un programma impegnativo, da Silver Bells (Mac Huff) a The Road home (Stephen Paulus), Dormi Jesu (Mark Sirett), Jul jul stralande jul (Gustave Nordqvist) e Zither carol (Malcolm Sargent): i componenti del gruppo corale Vocalincanto di Renate (Monza Brianza), diretti da Daniela Cattaneo, hanno vinto il Festival dei Cori di Porana grazie all’affinamento della tecnica vocale, che ha avuto la meglio per la giuria critica, presieduta dal direttore artistico, il cantautore Don Matteo Zambuto, e formata da musicisti e insegnanti del settore corale come Maurizio Castoldi, il maestro Ennio Poggi, Maria Grazia Invernizzi e Rosella Bresciani. Un Festival giunto alla 19esima edizione e organizzato come sempre da Associazione Porana Eventi presso la chiesa neogotica di S. Crispino nel borgo di Porana. Premio della giuria popolare andato invece al coro “Oratorio S. Luigi” di Binasco, nato nel 1982 da alcuni ragazzi e che oggi può contare anche sul valido supporto del maestro Marco Marchioni, alla direzione, e con tre elementi importanti come tastiera, chitarra e flauto. In repertorio molto Gen Verde, Gen Rosso e brani di Marco Frisina. Il premio “Porana Eventi in concerto” è andato invece al coro “Allegro con brio UTE Paderno Dugnano”: nato nel 1996 per iniziativa del maestro Pietro Boggia, è un coro amatoriale che spazia dalla musica popolare a quella classica, sacra e a quella rinascimentale. In programma da Bepi de Marzi a Orazio Vecchi, dall’Aria sulla quarta corda di Bach per elaborazione corale a Jenkis. “Anche quest’anno abbiamo avuto modo di ascoltare cori provenienti da differenti estrazioni musicali, con brani liturgici e non, che in alcuni casi hanno osato, come per i vincitori di Vocalincanto, inerpicandosi in sentieri musicali molto difficili sia da eseguire che da rendere “ spiega Don Matteo Zambuto, dal primo anno al fianco di Diego Bianchi e di Associazione Porana eventi nell’organizzazione e realizzazione del Festival. Don Matteo si è poi esibito in un brano composto insieme a Pasquale D’Argenio proprio per l’Avvento, Stillate o cieli, che fa parte dell’ultima raccolta – cd “Rallegratevi”, edizioni Paoline. I cori torneranno in versione natalizia la sera del 26 Dicembre presso l’Auditorium di Lungavilla, con il Gran Galà natalizio, che prevede anche la partecipazione di affermati personaggi della lirica (Gruppo Amici della Lirica dell’Oltrepo): tutti insieme faranno gli auguri in musica cantando le melodie natalizie più belle, secondo differenti stili e generi. Per informazioni ed iscrizioni 389.2566296 oppure info@porana.it o pagina facebook “Associazione Porana Eventi”.
Domenica 19 novembre 2017 ore 15.00
Chiesa di S. Crispino nel Borgo di Porana di Pizzale (PV)
FESTIVAL DEI CORI
Arrivano dalla Brianza e dal Milanese i tre gruppi di questa edizione
Sono il Gruppo corale “Vocalincanto” di Renate (MB), il coro “Allegro con brio” di Paderno Dugnano (MI) e il coro “Oratorio S. Luigi” di Paderno Dugnano (MI) i gruppi che prendono parte al Festival dei Cori di Porana, giunto alla 19esima edizione e in programma Domenica 19 Novembre alle ore 15 presso la Chiesa di S. Crispino nel Borgo di Porana di Pizzale (PV). Si tratta della rassegna di cori più longeva in terra pavese, il fiore all’occhiello e il punto di riferimento di quasi due decenni di lavoro e di passione da parte dei volontari di Associazione Porana Eventi. La rassegna, nata in memoria di Don Sandro Magnani, a lungo parroco della piccola frazione alle porte di Voghera, torna con la giuria critica presieduta da Don Matteo Zambuto, sacerdote e cantautore pavese, che come sempre assegnerà un riconoscimento in base alla qualità della performance. Ma ci sarà anche un premio della giuria popolare (formata dal pubblico, in base agli applausi in sala) e un riconoscimento al miglior solista della kermesse. Per festeggiare poi il Natale Porana Eventi richiama i cori delle varie edizioni del festival la sera di S. Stefano, il 26 Dicembre 2017_12_26, per cantare le più belle melodie natalizie alla presenza di affermati personaggi della lirica (Gruppo Amici della Lirica dell’Oltrepò. In questo caso non si tratta di partecipare ad un concorso, ma semplicemente di proporre gli auguri in musica secondo differenti stili e generi, improvvisando con i cantanti lirici i brani più conosciuti. Informazioni ed iscrizioni al 389.2566296 oppure info@porana.it
Ecco nel dettaglio i tre gruppi che prenderanno parte a questa edizione del Festival:
Il Gruppo corale “Vocalincanto” di Renate (MB) si è costituito nel 2010 grazie all’interesse di appassionati con alle spalle già una cospicua esperienza di canto corale, desiderosi di affiancare allo studio del repertorio anche l’affinamento della tecnica vocale. I Vocalincanto si sono esibiti presso varie sedi nelle provincie di Como, Monza e Brianza, Lecco, Bergamo e Cremona con concerti sacri e profani.
Nel 2016 hanno collaborato con il compositore newyorkese Benjamin Vida nella realizzazione della sua ultima opera “Reducing the tempo to zero” presso il Rossini art site.
I programmi concertistici sono sempre affiancati da letture scelte e curate da Ettore Fiorina.
Il coro “Allegro con brio” è nato nel 1996 per iniziativa del maestro Pietro Boggia, dell’UTE di Paderno Dugnano. In questi anni ha cambiato fisionomia e conduttori, ma ha mantenuto la connotazione di coro amatoriale dove il canto è un piacere. Ora è composto da 36 coristi suddivisi nelle quattro voci: soprani, tenori, bassi, contralti e, sotto la direzione di Renato Tagliabue, ha raggiunto buoni livelli di interpretazione dei brani. Il repertorio musicale spazia dalla musica popolare a quella classica e sacra fino ad alcuni brani di musica rinascimentale. Si è esibito in rassegne per cori, in concerti insieme ad un gruppo bandistico ed ha svolto un ruolo sociale allietando gli ospiti di diverse case di riposo della zona. L’amicizia e l’affiatamento dei coristi sono gli ingredienti che ne fanno davvero un coro “allegro con brio”.
Il "Coro Oratorio S. Luigi" di Binasco è nato nel 1982 dalla volontà di un piccolo gruppo di giovani di creare un'occasione per stare in compagnia fra ragazzi e ragazze che hanno in comune la passione per il canto ed inoltre per far sì che le celebrazioni eucaristiche e non, che li vedono coinvolti, siano sempre più vive e partecipate.
Il "Coro S.Luigi" in questi trentacinque anni di vita ha visto passare tra le sue fila numerosi ragazzi e giovani (più di 150).
La vocazione musicale del coro è rivolta verso brani musicali “giovani” (il che non vuol dire siano poco impegnativi) anche se a volte non vengono disdegnate musiche più classiche.
La componente strumentale del coro è attualmente composta da tre elementi: tastiera, chitarra e flauto. Direttore è il maestro Marco Marchioni.
2017_11_26 Spazio Teatro 89 Monteverdi Pratica (Rivoluzionaria) con Roberto Balconi
Domenica 26 novembre 2017, ore 17.00
Spazio Teatro 89 e Coop Lombardia presentano:
“In Cooperativa per Amare la Musica - Concerti Fior Fiore Coop”
17a Rassegna: “Rivoluzioni, Evoluzioni, Apparizioni"
in collaborazione con Serate Musicali
Pratica (Rivoluzionaria)
Ensemble Fantazyas
Carlotta Colombo e Giulia Musuruane, soprani
Hyun Jung Oh, mezzosoprano
Maestro al cembalo e concertatore:
Roberto Balconi
L’Ensemble Fantazyas di Roberto Balconi ci guiderà alla scoperta dell’arte di Claudio Monteverdi, e in particolare della sua “seconda prattica”, che emancipando la melodia dal severo contrappunto rinascimentale rende possibile una sempre maggiore libertà espressiva, schiudendo preziose prospettive a tutta la musica dei secoli successivi. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Fondo Morosini per la Musica e la Cultura.
Programma:
Claudio Monteverdi (1567-1643):
da “L’incoronazione di Poppea”:
Prologo: Virtù, Fortuna, Amore: Deh, nasconditi, o Virtù
dal Libro VII de’ madrigali: “Non vedrò mai le stelle”
da “Il ritorno di Ulisse in Patria”:
atto I, scena XXX: Penelope: Di misera regina
dal Libro IX de’ madrigali: “Bel pastor, dal cui bel guardo”
da “L’incoronazione di Poppea”:
Atto I, scena V: Ottavia: Disprezzata regina
Lamento di Arianna
dal Libro VII de’ madrigali: “Io son pur vezzosetta pastorella”
da "Orfeo”:
Prologo, La Musica: Dal mio Permesso amato
dagli Scherzi musicali: Zefiro torna
da “L’incoronazione di Poppea”:
Atto III, scena ultima: Nerone & Poppea: Pur ti miro
dal Libro VIII de’ madrigali: Com,è dolce oggi l’auretta
Spazio Teatro 89 via Fratelli Zoia 89 20153, Milano
Autobus: 49, 78; nelle vicinanze MM5 S.Siro Stadio
Accesso disabili: sì
info@spazioteatro89.org
www.spazioteatro89.org
tel: 0240914901 - 3358359131
Spazio Teatro 89 e Coop Lombardia presentano:
“In Cooperativa per Amare la Musica - Concerti Fior Fiore Coop”
17a Rassegna: “Rivoluzioni, Evoluzioni, Apparizioni"
in collaborazione con Serate Musicali
Pratica (Rivoluzionaria)
Ensemble Fantazyas
Carlotta Colombo e Giulia Musuruane, soprani
Hyun Jung Oh, mezzosoprano
Maestro al cembalo e concertatore:
Roberto Balconi
L’Ensemble Fantazyas di Roberto Balconi ci guiderà alla scoperta dell’arte di Claudio Monteverdi, e in particolare della sua “seconda prattica”, che emancipando la melodia dal severo contrappunto rinascimentale rende possibile una sempre maggiore libertà espressiva, schiudendo preziose prospettive a tutta la musica dei secoli successivi. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Fondo Morosini per la Musica e la Cultura.
Programma:
Claudio Monteverdi (1567-1643):
da “L’incoronazione di Poppea”:
Prologo: Virtù, Fortuna, Amore: Deh, nasconditi, o Virtù
dal Libro VII de’ madrigali: “Non vedrò mai le stelle”
da “Il ritorno di Ulisse in Patria”:
atto I, scena XXX: Penelope: Di misera regina
dal Libro IX de’ madrigali: “Bel pastor, dal cui bel guardo”
da “L’incoronazione di Poppea”:
Atto I, scena V: Ottavia: Disprezzata regina
Lamento di Arianna
dal Libro VII de’ madrigali: “Io son pur vezzosetta pastorella”
da "Orfeo”:
Prologo, La Musica: Dal mio Permesso amato
dagli Scherzi musicali: Zefiro torna
da “L’incoronazione di Poppea”:
Atto III, scena ultima: Nerone & Poppea: Pur ti miro
dal Libro VIII de’ madrigali: Com,è dolce oggi l’auretta
Spazio Teatro 89 via Fratelli Zoia 89 20153, Milano
Autobus: 49, 78; nelle vicinanze MM5 S.Siro Stadio
Accesso disabili: sì
info@spazioteatro89.org
www.spazioteatro89.org
tel: 0240914901 - 3358359131
2017_11_19 VOCI BIANCHE de laVERDI IN CONCERTO all’Auditorium di Milano
Domenica 19 novembre 2017 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi stagione 2017-2018
VOCI BIANCHE
de laVERDI
IN CONCERTO
Coro diretto da Maria Teresa Tramontin
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pietro Cavedon,pianoforte
Kirill Vishnyakov, direttore
Concerto straordinario del Coro di Voci Bianche de laVerdi, domenica 19 novembre (ore 16.00) all’Auditorium di Milano. Il giovane ensemble corale della “scuderia” di largo Mahler, diretto da Maria Teresa Tramontin, eseguirà un ricco programma con brani composti da autori vari, da Oreste Malatesta a Benjamin Britten.
Sul palco dell’Auditorium anche l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, per l’occasione diretta da Kirill Vishnyakov, e il pianoforte di Pietro Cavedon.
Programma:
Oreste Malatesta
Fantasia – Girotondo – Il sogno di topolino – L’amico dei bimbi – Lo zio babysitter – Terremoto – Il trenino ciuffe – Vieni a giocare – Ziriché - W laVerdi
Benjamin Britten Friday Afternoons
La famiglia Belier (canzoni dalla colonna sonora del film - Autori vari)
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi stagione 2017-2018
VOCI BIANCHE
de laVERDI
IN CONCERTO
Coro diretto da Maria Teresa Tramontin
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pietro Cavedon,pianoforte
Kirill Vishnyakov, direttore
Concerto straordinario del Coro di Voci Bianche de laVerdi, domenica 19 novembre (ore 16.00) all’Auditorium di Milano. Il giovane ensemble corale della “scuderia” di largo Mahler, diretto da Maria Teresa Tramontin, eseguirà un ricco programma con brani composti da autori vari, da Oreste Malatesta a Benjamin Britten.
Sul palco dell’Auditorium anche l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, per l’occasione diretta da Kirill Vishnyakov, e il pianoforte di Pietro Cavedon.
Programma:
Oreste Malatesta
Fantasia – Girotondo – Il sogno di topolino – L’amico dei bimbi – Lo zio babysitter – Terremoto – Il trenino ciuffe – Vieni a giocare – Ziriché - W laVerdi
Benjamin Britten Friday Afternoons
La famiglia Belier (canzoni dalla colonna sonora del film - Autori vari)
(Biglietti: euro 7,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
2017_11_20 Prosseda incontra Mozart al MAC per laVerdi da camera
Lunedì 20 Novembre 2017 - ore 20.30
M.A.C. piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano
Stagione 2017/18 MUSICA DA CAMERA
Prosseda incontra Mozart
Recital del pianista laziale ospite de laVerdi
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata per pianoforte in Sol maggiore K 283
Sonata per pianoforte in La minore K 310
Sonata per pianoforte in Do maggiore K 330
Sonata per pianoforte in Do minore K 457
Il quinto appuntamento con la musica da camera de laVerdi, in programma lunedì 20 Novembre (ore 20.30) al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano, in collaborazione con Universal, propone l’incontro con uno dei più apprezzati pianisti italiani della sua generazione. Si tratta del laziale Roberto Prosseda (Latina, classe 1975), che ascolteremo in un programma interamente nel segno di Mozart. Artista completo, Prosseda affianca l’attività concertistica alla divulgazione, con frequenti collaborazioni in veste di consulente. Ha magistralmente inciso diversi cd per cui è stato apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann e Chopin e compositori del Novecento, come l'integrale della produzione pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi.
Dopo avere recentemente completato l’integrale per piano solo di Mendelssohn in 9 cd, Prosseda parte con un altro grande progetto: l’incisione delle Sonate per pianoforte di Mozart, ci cui ascolteremo una selezione nel suo recital al M.A.C.
Il pianista ha scelto di registrare questo repertorio su un pianoforte accordato con il temperamento Vallotti: un sistema non equabile, molto diffuso all'epoca di Mozart, che enfatizza le differenze espressive. Questa particolare accordatura, di rarissimo uso nel pianoforte moderno, rende l'esecuzione dell’artista un unicum reso ancora più speciale da un’attenta lettura filologica, con pochissimo pedale e grande attenzione a tutti i segni di articolazione in partitura.
(Biglietti: euro 20,00/10,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
M.A.C. piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano
Stagione 2017/18 MUSICA DA CAMERA
Prosseda incontra Mozart
Recital del pianista laziale ospite de laVerdi
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata per pianoforte in Sol maggiore K 283
Sonata per pianoforte in La minore K 310
Sonata per pianoforte in Do maggiore K 330
Sonata per pianoforte in Do minore K 457
Il quinto appuntamento con la musica da camera de laVerdi, in programma lunedì 20 Novembre (ore 20.30) al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano, in collaborazione con Universal, propone l’incontro con uno dei più apprezzati pianisti italiani della sua generazione. Si tratta del laziale Roberto Prosseda (Latina, classe 1975), che ascolteremo in un programma interamente nel segno di Mozart. Artista completo, Prosseda affianca l’attività concertistica alla divulgazione, con frequenti collaborazioni in veste di consulente. Ha magistralmente inciso diversi cd per cui è stato apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann e Chopin e compositori del Novecento, come l'integrale della produzione pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi.
Dopo avere recentemente completato l’integrale per piano solo di Mendelssohn in 9 cd, Prosseda parte con un altro grande progetto: l’incisione delle Sonate per pianoforte di Mozart, ci cui ascolteremo una selezione nel suo recital al M.A.C.
Il pianista ha scelto di registrare questo repertorio su un pianoforte accordato con il temperamento Vallotti: un sistema non equabile, molto diffuso all'epoca di Mozart, che enfatizza le differenze espressive. Questa particolare accordatura, di rarissimo uso nel pianoforte moderno, rende l'esecuzione dell’artista un unicum reso ancora più speciale da un’attenta lettura filologica, con pochissimo pedale e grande attenzione a tutti i segni di articolazione in partitura.
(Biglietti: euro 20,00/10,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
2017_11_19 Andersen La piccola fiammiferaia per I PICCOLI POMERIGGI MUSICALI
Domenica 19 novembre 2017 ore 11:00
Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
73ª STAGIONE SINFONICA ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
in collaborazione con Sconfinarte, Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Professional Ballet Milano
e con il sostegno di Fondazione Cariplo
presentano
I PICCOLI POMERIGGI MUSICALI
XI STAGIONE
TI RACCONTO UNA FIABA
Hans Christian Andersen
La piccola fiammiferaia
Voce recitante: Sara Dho
Adattamento drammaturgico e regia: Manuel Renga
Direttore: Daniele Parziani
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali
Secondo appuntamento con I Piccoli Pomeriggi Musicali, i quali porteranno in scena una fiaba che ha per sfondo l’inverno che si sta avvicinando sempre più. Alle ore 11:00 di domenica 19 novembre, sul palco del Teatro Dal Verme si racconterà in musica la storia de La piccola fiammiferaia. A narrarcela, nell’adattamento scritto e curato da Manuel Renga, sarà la voce di Sara Dho, amica dei Piccoli Pomeriggi fin dalla prima edizione di Ti racconto una fiaba, accompagnata dalle musiche di Schubert, Coulais e Webber dirette dal M° Daniele Parziani.
Biglietti
Adulti: € 7,00 + prevendita
Bambini: € 5,00 + prevendita
Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
73ª STAGIONE SINFONICA ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
in collaborazione con Sconfinarte, Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, Professional Ballet Milano
e con il sostegno di Fondazione Cariplo
presentano
I PICCOLI POMERIGGI MUSICALI
XI STAGIONE
TI RACCONTO UNA FIABA
Hans Christian Andersen
La piccola fiammiferaia
Voce recitante: Sara Dho
Adattamento drammaturgico e regia: Manuel Renga
Direttore: Daniele Parziani
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali
Secondo appuntamento con I Piccoli Pomeriggi Musicali, i quali porteranno in scena una fiaba che ha per sfondo l’inverno che si sta avvicinando sempre più. Alle ore 11:00 di domenica 19 novembre, sul palco del Teatro Dal Verme si racconterà in musica la storia de La piccola fiammiferaia. A narrarcela, nell’adattamento scritto e curato da Manuel Renga, sarà la voce di Sara Dho, amica dei Piccoli Pomeriggi fin dalla prima edizione di Ti racconto una fiaba, accompagnata dalle musiche di Schubert, Coulais e Webber dirette dal M° Daniele Parziani.
Biglietti
Adulti: € 7,00 + prevendita
Bambini: € 5,00 + prevendita
Biglietteria
TicketOne – Teatro Dal Verme
Via
San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel.
02 87.905.201
dal
martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 - Domenica (nelle date dei
concerti) ore 10:00 – 11:00
Biglietteria
on-line: www.ticketone.it
2017_11_17 Scenari diffusi PROSPETTIVE. Architettura_città_paesaggio. Incontri, conferenze, proiezioni di film e documentari per parlare di paesaggio e architettura
venerdì 17 novembre 2017 ore 21.00
Auditorium Biblioteca Loria
via Rodolfo Pio 1 - Carpi
Scenari diffusi
proiezione di Grizzly man - Regia di Werner Herzog
USA, 2005 - Documentario, 103’
Al termine della proiezione
Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
dialoga con
Fabrizio Grosoli (direttore del festival MODENAviaemili@docfest) e Massimo Bondioli (ArciCinemaModena)
L’Ordine degli Architetti della Provincia di Modena attribuisce, agli architetti partecipanti,
n.2 crediti formativi professionali per ogni incontro.
TUTTE LE INIZIATIVE SONO AD INGRESSO LIBERO E GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Gli incontri della rassegna PROSPETTIVE sono 7, 4 proiezioni in auditorium loria e 3 conferenze in sala dei cimieri.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero e gratuito. Non si fanno prenotazioni.
venerdì 3 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Talenti narrati
How much does your building weigh, Mr Foster?
Regia di Carlos Carcas, Norberto Lòpez Amado
UK, Spagna, Germania, USA, 2010 - Documentario, 74’
Al termine della proiezione Massimo Bondioli (Arci Modena)
dialoga con Matteo Cassani (Università di Bologna)
venerdì 10 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Spazio protagonista
Playtime
Regia di Jacques Tati
Francia, 1967 (versione restaurata) - Commedia, 115’
Al termine della proiezione Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
dialoga con Luca Gibello (direttore de “Il Giornale dell’Architettura")
Sabato 11 novembre ore 17, Archivio storico - Sala dei Cimieri
L’Italia di Zaha Hadid
Margherita Guccione (Maxxi, Roma) presenta la mostra visitabile a Roma
venerdì 17 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Scenari diffusi
Grizzly man
Regia di Werner Herzog
USA, 2005 - Documentario, 103’
Al termine della proiezione Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
dialoga con Fabrizio Grosoli (direttore del festival MODENAviaemili@docfest)
Sabato 18 novembre ore 17, Archivio storico - Sala dei Cimieri
Armonie composte: il paesaggio costruito come patrimonio diffuso
Elena Svalduz (Università di Padova) e Gianmario Guidarelli (IUAV Venezia)
venerdì 24 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Visioni architettate
Room 237
Regia di Rodney Ascher
USA, 2012 - Documentario, 102’
Al termine della proiezione Massimo Bondioli (Arci Modena)
dialoga con Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
Sabato 25 novembre ore 17, Archivio storico - Sala dei Cimieri
Matematica e architettura: costruire le città
Liliana Curcio (Università Bocconi di Milano)
Auditorium Biblioteca Loria
via Rodolfo Pio 1 - Carpi
Scenari diffusi
proiezione di Grizzly man - Regia di Werner Herzog
USA, 2005 - Documentario, 103’
Al termine della proiezione
Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
dialoga con
Fabrizio Grosoli (direttore del festival MODENAviaemili@docfest) e Massimo Bondioli (ArciCinemaModena)
L’Ordine degli Architetti della Provincia di Modena attribuisce, agli architetti partecipanti,
n.2 crediti formativi professionali per ogni incontro.
TUTTE LE INIZIATIVE SONO AD INGRESSO LIBERO E GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Gli incontri della rassegna PROSPETTIVE sono 7, 4 proiezioni in auditorium loria e 3 conferenze in sala dei cimieri.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero e gratuito. Non si fanno prenotazioni.
venerdì 3 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Talenti narrati
How much does your building weigh, Mr Foster?
Regia di Carlos Carcas, Norberto Lòpez Amado
UK, Spagna, Germania, USA, 2010 - Documentario, 74’
Al termine della proiezione Massimo Bondioli (Arci Modena)
dialoga con Matteo Cassani (Università di Bologna)
venerdì 10 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Spazio protagonista
Playtime
Regia di Jacques Tati
Francia, 1967 (versione restaurata) - Commedia, 115’
Al termine della proiezione Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
dialoga con Luca Gibello (direttore de “Il Giornale dell’Architettura")
Sabato 11 novembre ore 17, Archivio storico - Sala dei Cimieri
L’Italia di Zaha Hadid
Margherita Guccione (Maxxi, Roma) presenta la mostra visitabile a Roma
venerdì 17 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Scenari diffusi
Grizzly man
Regia di Werner Herzog
USA, 2005 - Documentario, 103’
Al termine della proiezione Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
dialoga con Fabrizio Grosoli (direttore del festival MODENAviaemili@docfest)
Sabato 18 novembre ore 17, Archivio storico - Sala dei Cimieri
Armonie composte: il paesaggio costruito come patrimonio diffuso
Elena Svalduz (Università di Padova) e Gianmario Guidarelli (IUAV Venezia)
venerdì 24 novembre ore 21, Auditorium Biblioteca Loria
Visioni architettate
Room 237
Regia di Rodney Ascher
USA, 2012 - Documentario, 102’
Al termine della proiezione Massimo Bondioli (Arci Modena)
dialoga con Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia)
Sabato 25 novembre ore 17, Archivio storico - Sala dei Cimieri
Matematica e architettura: costruire le città
Liliana Curcio (Università Bocconi di Milano)
2017_12_02 Festival di Natale di Pavia Barocca
Il Festival di Natale di Pavia Barocca, in programma dal 2 al 20 dicembre 2017, giunge alla sua terza edizione con un ricco programma di concerti ed eventi: accanto ai concerti dei giovani ensemble provenienti da tutta Europa, il Festival invade anche quest’anno la città offrendo momenti musicali per le vie del centro, attività in collaborazione con le scuole medie e superiori, concerti per le associazioni e in ospedale.
Sabato 2 dicembre 2017_12_02| ore 21.00
AULA GOLDONIANA del Collegio Ghislieri
HÄNDEL LONGOBARDO
Concerto di inaugurazione del Festival
Arie e duetti tratti dalle opere Rodelinda, Lotario e Flavio, re dei Longobardi
Sonia Tedla, soprano
Marta Fumagalli, contralto
Rossella Policardo, clavicembalo
INGRESSO LIBERO
In occasione della chiusura della mostra internazionale Longobardi. Un popolo che cambia la storia
Sabato 2 dicembre 2017_12_02 | ore 16
CHIESA DI SANTA MARIA DI CANEPANOVA
PASSEGGIATA ORGANISTICA
Guido Andreolli, organista pavese, ci accompagna alla scoperta del ricco patrimonio organario locale, illustrandone le caratteristiche storiche, tecniche e artistiche, e presentando un programma musicale pensato per mettere in luce le peculiarità degli strumenti presentati.
Un evento per tutti coloro che desiderano avvicinarsi al repertorio barocco in modo immediato e coinvolgente.
Per questa edizione del Festival di Natale, vi portiamo a scoprire l’organo Angelo Amati 1853 presso la Chiesa di Santa Maria di Canepanova.
A seguire, una visita guidata della chiesa a cura di Pierluigi Boggeri.
In collaborazione con il Club di Territorio di Pavia del Touring Club Italiano, Pavia Organaria e Associazione Lingiardi.
INGRESSO GRATUITO
Lunedì 4 dicembre 2017_12_04 | ore 21
AULA GOLDONIANA del Collegio Ghislieri
IL TRANSILVANO
Ensemble PRISMA
Franciska Hajdu, violino
Elisabeth Champollion, flauto dolce
David Budai, viola da gamba
Alon Sariel, liuto
Musiche del primo Seicento italiano e della tradizione ungherese
Concerto nell’ambito del progetto eeemerging.
L’incasso della serata sarà devoluto a favore di
Agenzia n° 1 di Pavia per Ayamé ONG ONLUS ADV
Domenica 10 dicembre 2017_12_10 | ore 16
AULA GOLDONIANA del Collegio Ghislieri
VIVALDI, HÄNDEL, CORELLI
Ensemble 4 TIMES BAROQUE
Jonas Zschenderlein, violino
Jan Nigges, flauto
Karl Michael Simko, violoncello
Alexander von Heißen, cembalo
Musiche di A. Vivaldi, A. Corelli, T. Merula, G. Sammartini, G.F. Händel
Concerto nell’ambito del progetto eeemerging.
Venerdì 15 dicembre 2017_12_15 | ore 21
AULA MAGNA del Collegio Ghislieri
BACH, MENDELSSOHN, BRAHMS
Coro Universitario del Collegio Ghislieri
Giulio Prandi, direttore
Musiche di J.S. Bach, F. Mendelssohn-Bartholdy, J. Brahms.
Domenica 17 dicembre 2017_12_17 | ore 16
AULA MAGNA del Collegio Ghislieri
ROMA CONTRO ROMA
UtFaSol Ensemble
Pietro Modesti, Cornetto
Susanna Defendi, Trombone
Valerio Mazzucconi, Trombone
Musiche natalizie nella Roma del primo Seicento
Mercoledì 20 dicembre 2017_12_20 | ore 21
SALONE SAN PIO del Collegio Ghislieri
SEI COSE IMPOSSIBILI PRIMA DI COLAZIONE
Zero Vocal Ensemble
Ai Nagasue, Eva Macaggi, soprani
Elisa Bonazzi, Matilde Lazzaroni, contralti
Musiche originali di Michele Foresi (et al.)
Concerto nell’ambito del progetto SIAE – Sillumina.
MOMENTI DI MUSICA IN CITTÀ
Come ogni anno la musica invade Pavia, anche nei luoghi meno convenzionali, dove l’arte diventa momento conviviale e fattore di coesione e sviluppo sociale. Con questo spirito i giovani Ensemble del progetto europeo eeemerging e SIAE Sillumina, oltre ad esibirsi nel cartellone principale, porteranno la propria arte anche in luoghi della città solitamente non raggiunti dalla musica.
Domenica 3 dicembre | PRISMA
ore 15 – Casa Silvana ANFFAS
ore 17:30 – Policlinico S.Matteo – Pediatria
Mercoledì 6 dicembre | Concerto conclusivo del laboratorio per bambini di avvicinamento alla musica barocca
Organizzato da Ghislierimusica in collaborazione con CrescendoinMusica e con il contributo di Fondazione Cariplo
ore 20:30 – Teatro Volta
Sabato 9 dicembre | 4 TIMES BAROQUE
ore 15 – Casa di riposo “F. Pertusati” – riservato agli ospiti della struttura
ore 17:30 – Chiesa di San Luca – Elevazione musicale prima della S. Messa
Sabato 16 dicembre | VIENI A CONOSCERE GLI STRUMENTI MUSICALI!
Laboratorio per bambini a partire dai 3 anni in collaborazione con l’associazione Crescendoinmusica
ore 16 – Palazzo del Broletto
Sabato 16 dicembre | CORO UNIVERSITARIO DEL COLLEGIO GHISLIERI
ore 15 – Villa Flavia – riservato agli ospiti della struttura
ore 16 – APS Fossarmato
dalle ore 17:00 – Canti di Natale per le vie del centro
Lunedì 18 dicembre | ZERO VOCAL ENSEMBLE
ore 16 – APS Brusaioli
Associazione Ghislierimusica Piazza Ghislieri 5, 27100 Pavia
Tel e fax: 0382 3786266 musica@ghislieri.it - skype: ghislierimusica
2017_11_19 MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa
Data :19/11/2017
MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa
Sede via del Monumento
Città: Certosa di Pavia (Pavia)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Mercatino Enogastronomico della Certosa
Il MEC domenica 19 Novembre gioca in casa, appuntamento alla Certosa di Pavia
… con il farmers' market all'ombra del complesso abbaziale a pochi chilometri da Pavia
Mercatino Enogastronomico della Certosa
Domenica 19 Novembre 2017
Dalle 9 alle 18
Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pv)
Per informazioni 347 7264448
Pavia, Novembre 2017. Ritorna con il suo catalogo di eccellenze enogastronomiche del territorio il Mercatino Enogastronomico della Certosa: domenica 19 Novembre il MEC dà appuntamento all'ombra del complesso abbaziale, Chartres della bassa padana. Squadra vincente non si cambia: l' altissima qualità in prodotti che sono un inno alla dieta mediterranea caratterizza il farmers' market del mercatino-vetrina del meglio del meglio della produzione agricola del Pavese, dell'Oltrepo, della Lomellina e del vicino Monferrato. Farmers' market a filiera corta e garantita che dà la possibilità ai consumatori di degustare ed acquistare il meglio della food valley pavese.
Un ricchissimo catalogo di tipicità ed eccellenze a filiera corta: sarà infatti possibile assaggiare e acquistare specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra; Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina insieme i prosciutti ed il paté di fegato d'oca; vino dei Colli d'Oltrepo e del vicino Monferrato; miele e offelle. E per il reparto freschi zucca, cipolla, aglio… e zafferano a chilometro zero di Mornico Losana. Non mancano, infine, pane, pasta fresca, ravioli, tortelli classici e di magro con le verdure di stagione.
La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).
Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d'Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).
Contatti:
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web:
MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa
Sede via del Monumento
Città: Certosa di Pavia (Pavia)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Mercatino Enogastronomico della Certosa
Il MEC domenica 19 Novembre gioca in casa, appuntamento alla Certosa di Pavia
… con il farmers' market all'ombra del complesso abbaziale a pochi chilometri da Pavia
Mercatino Enogastronomico della Certosa
Domenica 19 Novembre 2017
Dalle 9 alle 18
Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pv)
Per informazioni 347 7264448
Pavia, Novembre 2017. Ritorna con il suo catalogo di eccellenze enogastronomiche del territorio il Mercatino Enogastronomico della Certosa: domenica 19 Novembre il MEC dà appuntamento all'ombra del complesso abbaziale, Chartres della bassa padana. Squadra vincente non si cambia: l' altissima qualità in prodotti che sono un inno alla dieta mediterranea caratterizza il farmers' market del mercatino-vetrina del meglio del meglio della produzione agricola del Pavese, dell'Oltrepo, della Lomellina e del vicino Monferrato. Farmers' market a filiera corta e garantita che dà la possibilità ai consumatori di degustare ed acquistare il meglio della food valley pavese.
Un ricchissimo catalogo di tipicità ed eccellenze a filiera corta: sarà infatti possibile assaggiare e acquistare specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra; Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina insieme i prosciutti ed il paté di fegato d'oca; vino dei Colli d'Oltrepo e del vicino Monferrato; miele e offelle. E per il reparto freschi zucca, cipolla, aglio… e zafferano a chilometro zero di Mornico Losana. Non mancano, infine, pane, pasta fresca, ravioli, tortelli classici e di magro con le verdure di stagione.
La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).
Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d'Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).
Contatti:
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web:
2016_11_21 Il Buono in Tavola
Data :21/11/2016
Il Buono in Tavola
Sede piazza Sant'Eustorgio
Città: Milano
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Il meglio della produzione agricola lombarda all'ombra della Basilica di Sant'Eustorgio
Il Buono in Tavola: ogni martedì nel cuore di Milano prodotti agricoli a chilometro vero
Milano, Novembre 2017 – Filiera completa, sostenibilità, biodiversità e solo prodotti di stagione: questi gli elementi fondanti de Il Buono in Tavola, farmers' market che ogni martedì dalle 8,30 alle 18,30 porta il meglio della produzione agricola lombarda nel cuore di Milano, all'ombra della Basilica di Sant' Eustorgio.
Realtà agricole bio, naturali e tradizionali provenienti da tutta la Lombardia e presenti in questo mercato agricolo che può dirsi vetrina della dieta mediterranea, innegabilmente una tra le più sane del mondo per varietà di nutrienti. Nella piazza antistante il meraviglioso gioiello dell'architettura religiosa romanica, un catalogo di eccellenze regionali che prevede riso e farine bio, polli, salumi; succhi di frutta. E poi pane fresco e focaccia, farine, torte salate, dolci, conserve, , il miele prodotto sulle montagne di Sondrio, i formaggi di capra bio dei pascoli di Montegrino, i salumi di maiale e di capra bio, le deliziose verdure di Carbonara al Ticino, gli arrosti, le carni bianche e rosse, il latte e le uova di Bergamo, le marmellate, il riso, i vini naturali, puro nettare d'uva. Non mancano inoltre prodotti naturali per la bellezza: creme per viso, mani e corpo prodotte con il latte d'asina di un'azienda agricola della bergamasca.
Recenti new entry del farmers' market Capracanta, formaggio caprino a latte crudo del progetto filiera di Slow Food Sopra La Panca; la produzione di Cascina Santa Brera, realtà agricola bio del Parco Agricolo Sud; l'artemisia prodotta dall'azienda agricola bergamasca Stefano Nervi con sistema biodinamico garantendo un ciclo completo assolutamente naturale: pianta conosciuta sin dall'antichità per le sue proprietà benefiche, può essere consumata come tisana o infuso.
Filiera completa dunque: questa l'elemento che caratterizza questo farmers' market nel cuore di Milano. Il tutto nel nome della sostenibilità, della biodiversità, della stagionalità dei prodotti: un mercatino indipendente che non è legato ad alcuna associazione ed è costituito solo da produttori agricoli lombardi.
L'iniziativa ha preso il via nella primavera 2015 grazie ad un bando del Comune di Milano che ha voluto dare spazio all'agricoltura regionale ed alla sua produzione d'eccellenza.
Il Buono in Tavola
ogni martedì dalle 08,30 alle 18,30
21 e 28 Novembre, 5, 12 e 19 Dicembre 2017
Piazza Sant' Eustorgio, Milano
Ingresso libero
Per informazioni 347 7264448; www.buonointavola.blogspot.it
Contatti: 347 7264448
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: www.buonointavola.blogspot.it
Il Buono in Tavola
Sede piazza Sant'Eustorgio
Città: Milano
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Descrizione: Il meglio della produzione agricola lombarda all'ombra della Basilica di Sant'Eustorgio
Il Buono in Tavola: ogni martedì nel cuore di Milano prodotti agricoli a chilometro vero
Milano, Novembre 2017 – Filiera completa, sostenibilità, biodiversità e solo prodotti di stagione: questi gli elementi fondanti de Il Buono in Tavola, farmers' market che ogni martedì dalle 8,30 alle 18,30 porta il meglio della produzione agricola lombarda nel cuore di Milano, all'ombra della Basilica di Sant' Eustorgio.
Realtà agricole bio, naturali e tradizionali provenienti da tutta la Lombardia e presenti in questo mercato agricolo che può dirsi vetrina della dieta mediterranea, innegabilmente una tra le più sane del mondo per varietà di nutrienti. Nella piazza antistante il meraviglioso gioiello dell'architettura religiosa romanica, un catalogo di eccellenze regionali che prevede riso e farine bio, polli, salumi; succhi di frutta. E poi pane fresco e focaccia, farine, torte salate, dolci, conserve, , il miele prodotto sulle montagne di Sondrio, i formaggi di capra bio dei pascoli di Montegrino, i salumi di maiale e di capra bio, le deliziose verdure di Carbonara al Ticino, gli arrosti, le carni bianche e rosse, il latte e le uova di Bergamo, le marmellate, il riso, i vini naturali, puro nettare d'uva. Non mancano inoltre prodotti naturali per la bellezza: creme per viso, mani e corpo prodotte con il latte d'asina di un'azienda agricola della bergamasca.
Recenti new entry del farmers' market Capracanta, formaggio caprino a latte crudo del progetto filiera di Slow Food Sopra La Panca; la produzione di Cascina Santa Brera, realtà agricola bio del Parco Agricolo Sud; l'artemisia prodotta dall'azienda agricola bergamasca Stefano Nervi con sistema biodinamico garantendo un ciclo completo assolutamente naturale: pianta conosciuta sin dall'antichità per le sue proprietà benefiche, può essere consumata come tisana o infuso.
Filiera completa dunque: questa l'elemento che caratterizza questo farmers' market nel cuore di Milano. Il tutto nel nome della sostenibilità, della biodiversità, della stagionalità dei prodotti: un mercatino indipendente che non è legato ad alcuna associazione ed è costituito solo da produttori agricoli lombardi.
L'iniziativa ha preso il via nella primavera 2015 grazie ad un bando del Comune di Milano che ha voluto dare spazio all'agricoltura regionale ed alla sua produzione d'eccellenza.
Il Buono in Tavola
ogni martedì dalle 08,30 alle 18,30
21 e 28 Novembre, 5, 12 e 19 Dicembre 2017
Piazza Sant' Eustorgio, Milano
Ingresso libero
Per informazioni 347 7264448; www.buonointavola.blogspot.it
Contatti: 347 7264448
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: www.buonointavola.blogspot.it
2017_11_30 Dopo il debutto in Spagna e in Argentina arriva in prima nazionale a Milano “Passi” a Libero
TEATRO LIBERO
Dal 30 novembre al 12 dicembre 2017 | Compagnia ospite
PASSI
di Antonio Alamo
regia Tiziana Bergamaschi
con Valentina Ferrari, Marisa Miritello, Elisabetta Torlasco, Greta Zamparini
musiche Rossella Spinosa
scenografie Roberta Bongini
produzione Teatro dell'Allodola
Dopo il debutto in Spagna e in Argentina arriva in prima nazionale a Milano “Passi”. Pièce drammatica e grottesca, affronta il tema della demenza senile. Tra i protagonisti, alcuni scarafaggi parlanti.
Una madre e una figlia. E alcuni scarafaggi parlanti. Tutti vivono nella stessa casa, seppur in luoghi diversi. Nuria, la figlia, vuole liberare l’appartamento dove vive Carmen, la madre, che non vuole assolutamente lasciare la sua casa. La demenza senile le permette di sentir parlare gli scarafaggi tra di loro. Su un palcoscenico diviso in due parti vanno in scena alternandosi il dramma e la commedia dell’incomprensione. L’unica salvezza sembra essere il filo di comunicazione assurda proprio fra gli scarafaggi e Carmen, ormai completamente estranea al mondo reale e concreto di Nuria, fatto di bollette e affitti da pagare. Antichi rancori e nuovi destini attendono donne e scarafaggi. Un allestimento colorato con gli elementi scenografici ideati da Roberta Bongini e accompagnato dalle musiche contemporanee e originali di Rossella Spinosa. L’autore, lo spagnolo Antonio Alamo, che incontrerà il pubblico la sera dell’1 e del 2 Dicembre scrive un testo potente sulla inestinguibile capacità degli umani di distruggere se stessi e l’ambiente in cui vivono per egoismo e disinteresse verso le esigenze degli altri. Su questa linea narrativa si sviluppa il tema doloroso del rapporto vecchi/giovani attraverso le difficoltà di comunicazione dovute a uno stato alterato di coscienza come può essere la demenza senile o l’Alzheimer.
Date e orari:
da giovedì 30 novembre a martedì 12 dicembre 2017
domenica ore 16.00, giorni feriali e sabato ore 21.00
biglietti: interi 18 euro, ridotti 13 euro
Info biglietteria:
biglietteria@teatrolibero.it, telefono: 02.8323126, www.teatrolibero.it
Pr acquisto online: https://www.teatrolibero.it/passi
Note di regia
"Donne in crisi di nervi e scarafaggi alla ricerca della libertà"; "Meglio vecchi umani o scarafaggi? Questa è una pièce almodovariana per attrici di carattere e nasce dalla volontà di lavorare sulla drammaturgia contemporanea, Per parlare di noi, dell’oggi, delle contraddizioni che stiamo vivendo. Continuando ad approfondire il focus sul teatro contemporaneo spagnolo, dopo il successo di “Altra bile” nella stagione scorsa, la scelta è caduta su questo dramma particolare che coniuga due stili: realismo e grottesco. Passi è un testo che sviluppa il tema doloroso delle malattie senili e delle conflittualità tra genitori anziani e figli in età matura. Siamo sicuri che l’uomo sia l’eccellenza nell’evoluzione della specie? E se invece lo fossero gli scarafaggi? Tiziana Bergamaschi
Note sull’autore
Antonio Alamo (Cordova 1964) si è fatto conoscere per la sua originalità e forza espressiva, conquistandosi un posto di rilievo nella scena spagnola contemporanea. Appartiene alla generazione teatrale erede delle avanguardie e che fa riferimento ad autori come Samuel Beckett e Fernando Arrabal, cresciuta intorno al premio "Marqués de Bradomín". Con il suo primo testo La oerja izquierda de Van Gogh vince il premio Marquézs de Brandomin nel 1991. In quest’opera riflette in chiave fantastica su concetti quali l’arte, l’amore e la morte. Nel 1993 scrive Los borrachos che ottiene il premio Tirso de Molina e Ciudad de Alcorcon. In questo testo gli squilibrati sono gli scienziati che, poche ore dopo il lancio della bomba atomica su Hiroshima, festeggiano in una cena, ubriacandosi, il successo dell’impresa. Nel 1997 scrive Pasos, vincitore del premio Palencia, cui seguono Caos (2000) ambientato nell’Inghilterra thatcheriana e molti altri. Attore, regista e autore nel 2004 è stato direttore del teatro Lope De Vega di Madrid ed è co-direttore della compagnia El Traje de Artaud di Siviglia. Ha scritto anche diversi romanzi di cui due tradotti in lingua italiana: Una sorella sexy, un´idea geniale e un mucchio de pesetas, Ed. Piemme, Milano, 1999. Traduzione in italiano di Barbara Bertoni. L´incendio del paradiso, Ed. Mondadori, 2006, Milano. Traduzione di Jole Da Rin.
La musica originale
Rossella Spinosa si diploma giovanissima in pianoforte, clavicembalo, composizione. Vincitrice di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali, suona in alcune delle sale più importanti italiane ed estere. Affianca all’attività solistica quella di musica da camera nonché di solista con orchestra (tra cui, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra I Solisti Lombardi, Orchestra da Camera d’Aosta, Nuova Sinfonica Italiana, Orchestra Accademica di Stato di S. Pietroburgo, Orchestra Toscana Classica, Seoul ProArt Orchestra, Kostantinovsky Orchestra di San Pietroburgo, Orchestra Carlo Coccia di Novara, Orchestra del Kazakistan). Scrive opere da camera, per orchestra, per la lirica e il teatro Sonorizza oltre 50 pellicole di Cinema Muto e, nel 2011, per la Fondazione Cineteca Italiana compone le musiche di tre episodi di “Libro Cuore” del 1915, restaurati dalla stessa Cineteca Italiana in occasione del 150mo dell’Unità d’Italia. Nel 2012 scrive ed esegue le musiche di tutti i film muti di Fritz Lang, su commissione di Cineteca Italiana e in collaborazione con Fondazione I Pomeriggi Musicali. Collabora, infine, con protagonisti del mondo dello spettacolo, tra cui Moni Ovadia, Paolo Rossi, il Duo Pali&Dispari, Teresa Mannino, in performance live.
Dal 30 novembre al 12 dicembre 2017 | Compagnia ospite
PASSI
di Antonio Alamo
regia Tiziana Bergamaschi
con Valentina Ferrari, Marisa Miritello, Elisabetta Torlasco, Greta Zamparini
musiche Rossella Spinosa
scenografie Roberta Bongini
produzione Teatro dell'Allodola
Dopo il debutto in Spagna e in Argentina arriva in prima nazionale a Milano “Passi”. Pièce drammatica e grottesca, affronta il tema della demenza senile. Tra i protagonisti, alcuni scarafaggi parlanti.
Una madre e una figlia. E alcuni scarafaggi parlanti. Tutti vivono nella stessa casa, seppur in luoghi diversi. Nuria, la figlia, vuole liberare l’appartamento dove vive Carmen, la madre, che non vuole assolutamente lasciare la sua casa. La demenza senile le permette di sentir parlare gli scarafaggi tra di loro. Su un palcoscenico diviso in due parti vanno in scena alternandosi il dramma e la commedia dell’incomprensione. L’unica salvezza sembra essere il filo di comunicazione assurda proprio fra gli scarafaggi e Carmen, ormai completamente estranea al mondo reale e concreto di Nuria, fatto di bollette e affitti da pagare. Antichi rancori e nuovi destini attendono donne e scarafaggi. Un allestimento colorato con gli elementi scenografici ideati da Roberta Bongini e accompagnato dalle musiche contemporanee e originali di Rossella Spinosa. L’autore, lo spagnolo Antonio Alamo, che incontrerà il pubblico la sera dell’1 e del 2 Dicembre scrive un testo potente sulla inestinguibile capacità degli umani di distruggere se stessi e l’ambiente in cui vivono per egoismo e disinteresse verso le esigenze degli altri. Su questa linea narrativa si sviluppa il tema doloroso del rapporto vecchi/giovani attraverso le difficoltà di comunicazione dovute a uno stato alterato di coscienza come può essere la demenza senile o l’Alzheimer.
Date e orari:
da giovedì 30 novembre a martedì 12 dicembre 2017
domenica ore 16.00, giorni feriali e sabato ore 21.00
biglietti: interi 18 euro, ridotti 13 euro
Info biglietteria:
biglietteria@teatrolibero.it, telefono: 02.8323126, www.teatrolibero.it
Pr acquisto online: https://www.teatrolibero.it/passi
Note di regia
"Donne in crisi di nervi e scarafaggi alla ricerca della libertà"; "Meglio vecchi umani o scarafaggi? Questa è una pièce almodovariana per attrici di carattere e nasce dalla volontà di lavorare sulla drammaturgia contemporanea, Per parlare di noi, dell’oggi, delle contraddizioni che stiamo vivendo. Continuando ad approfondire il focus sul teatro contemporaneo spagnolo, dopo il successo di “Altra bile” nella stagione scorsa, la scelta è caduta su questo dramma particolare che coniuga due stili: realismo e grottesco. Passi è un testo che sviluppa il tema doloroso delle malattie senili e delle conflittualità tra genitori anziani e figli in età matura. Siamo sicuri che l’uomo sia l’eccellenza nell’evoluzione della specie? E se invece lo fossero gli scarafaggi? Tiziana Bergamaschi
Note sull’autore
Antonio Alamo (Cordova 1964) si è fatto conoscere per la sua originalità e forza espressiva, conquistandosi un posto di rilievo nella scena spagnola contemporanea. Appartiene alla generazione teatrale erede delle avanguardie e che fa riferimento ad autori come Samuel Beckett e Fernando Arrabal, cresciuta intorno al premio "Marqués de Bradomín". Con il suo primo testo La oerja izquierda de Van Gogh vince il premio Marquézs de Brandomin nel 1991. In quest’opera riflette in chiave fantastica su concetti quali l’arte, l’amore e la morte. Nel 1993 scrive Los borrachos che ottiene il premio Tirso de Molina e Ciudad de Alcorcon. In questo testo gli squilibrati sono gli scienziati che, poche ore dopo il lancio della bomba atomica su Hiroshima, festeggiano in una cena, ubriacandosi, il successo dell’impresa. Nel 1997 scrive Pasos, vincitore del premio Palencia, cui seguono Caos (2000) ambientato nell’Inghilterra thatcheriana e molti altri. Attore, regista e autore nel 2004 è stato direttore del teatro Lope De Vega di Madrid ed è co-direttore della compagnia El Traje de Artaud di Siviglia. Ha scritto anche diversi romanzi di cui due tradotti in lingua italiana: Una sorella sexy, un´idea geniale e un mucchio de pesetas, Ed. Piemme, Milano, 1999. Traduzione in italiano di Barbara Bertoni. L´incendio del paradiso, Ed. Mondadori, 2006, Milano. Traduzione di Jole Da Rin.
La musica originale
Rossella Spinosa si diploma giovanissima in pianoforte, clavicembalo, composizione. Vincitrice di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali, suona in alcune delle sale più importanti italiane ed estere. Affianca all’attività solistica quella di musica da camera nonché di solista con orchestra (tra cui, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Orchestra I Solisti Lombardi, Orchestra da Camera d’Aosta, Nuova Sinfonica Italiana, Orchestra Accademica di Stato di S. Pietroburgo, Orchestra Toscana Classica, Seoul ProArt Orchestra, Kostantinovsky Orchestra di San Pietroburgo, Orchestra Carlo Coccia di Novara, Orchestra del Kazakistan). Scrive opere da camera, per orchestra, per la lirica e il teatro Sonorizza oltre 50 pellicole di Cinema Muto e, nel 2011, per la Fondazione Cineteca Italiana compone le musiche di tre episodi di “Libro Cuore” del 1915, restaurati dalla stessa Cineteca Italiana in occasione del 150mo dell’Unità d’Italia. Nel 2012 scrive ed esegue le musiche di tutti i film muti di Fritz Lang, su commissione di Cineteca Italiana e in collaborazione con Fondazione I Pomeriggi Musicali. Collabora, infine, con protagonisti del mondo dello spettacolo, tra cui Moni Ovadia, Paolo Rossi, il Duo Pali&Dispari, Teresa Mannino, in performance live.
2017_11_24 COME UN GRANELLO DI SABBIA per la RASSEGNA PALCO OFF
TEATRO LIBERO DI MILANO
24 novembre – 26 novembre 2017 | RASSEGNA PALCO OFF
COME UN GRANELLO DI SABBIA
testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con Salvatore Arena
scene Aldo Zucco
musiche originali Luigi Polimeni
disegno luci Stefano Barbagallo
assistente alla regia Ylenia Zindato
produzione Mana Chuma Teatro
In scena la vicenda di Giuseppe Gullotta, condannato nel 1976 per duplice omicidio e assolto nel 2012. Risarcito dallo Stato nel 2016.
Giuseppe Gulotta, giovane muratore, viene arrestato e costretto a confessare l'omicidio di due carabinieri in provincia di Trapani. Il delitto nasconde un mistero indicibile: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti traffici di armi e droga. Gulotta ha vissuto 22 anni in carcere da innocente e 36 anni di calvario con la giustizia. Non è mai fuggito, ha lottato a testa alta, restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio. La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando, come trovasse per la prima volta qualcuno disposto ad ascoltare, la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, i colpevoli silenzi, i pregiudizi, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in una restituzione finale della propria umile e alta identità. Lo fa alternandosi a voci secondarie, ma necessarie: un vicequestore illuminato, schiacciato anche lui dall’ingranaggio, l’ufficiale dell’arma, regista occulto delle torture, la moglie Michela, i genitori.
IL 24 NOVEMBRE, DOPO LA RAPPRESENTAZIONE, GIUSEPPE GULLOTTA INCONTRA IL PUBBLICO DI TEATRO LIBERO.
PALCO OFF
Attori, autori, storie di Sicilia
3^ Stagione Teatrale 2017 | 2018
TEATRO LIBERO – MILANO
rassegna di 5 spettacoli a partire dal 24 novembre
Con il titolo “Come un granello di sabbia” inizia a Milano, presso il Teatro Libero, la terza edizione di PALCO OFF: un'occasione per incontrare la Sicilia negli spettacoli, negli incontri e nelle degustazioni di cibi e vini.
Nella rassegna Palco Off la Sicilia diventa una grande metafora del mondo. Le storie nate e cresciute nell'Isola viaggiano lontano e ci raccontano mondi. Si parla di una Sicilia lontana dai cliché che ne impoveriscono il vero spirito. Una Sicilia di sole e di vigne che hanno portato l’industria del vino siciliano all’eccellenza mondiale. Una Sicilia di cibo e di buona cucina. Una Sicilia di artisti, di cacciatori di immagini e di storie.
La serata inizia con degustazioni di vini accompagnati da prodotti tipici siciliani. Il tutto verrà debitamente illustrato, in modo da dare al pubblico la consapevolezza di cosa arriva al palato. Il buon cibo e il buon vino e l’ospitalità tipicamente siciliana avranno il potere quasi magico di far sentire il pubblico come a casa propria, tutti pronti ad ascoltare lo spettacolo proposto.
Dopo gli spettacoli la serata continua con gli incontri con gli attori e gli autori siciliani.
Apre la rassegna Come un granello di sabbia (24, 25, 26 novembre). La storia, vera, scritta e interpretata da uno strepitoso Salvatore Arena, è quella di Giuseppe Gulotta, un giovane muratore colpevole solo di essere un piccolo e onesto uomo, condannato per un delitto che non ha mai commesso: e la condanna non è un errore, ma avviene perché è stato così deciso. Un momento di profonda riflessione sulla giustizia che pone un amaro interrogativo: la giustizia è un diritto o un privilegio?
La rassegna prosegue con il ritorno, a grande richiesta di Virginedda Addurata (21, 22, 23 dicembre), una nuova edizione con Egle Doria e Francesca Vitale e con la regia di Nicola Alberto Orofino. Il femminicidio è tema tristemente attuale, come ripetuti sono i dibattiti sul perché e sul cosa fare: ma se tutte le domande venissero poste a una santa, la Santa Rosalia di Palermo, la virginedda addurata dai suoi fedeli ? Che posizione prenderebbe la “Santuzza”? La risposta è affidata alla penna fertile e arguta di Giuseppina Torregrossa.
A seguire un momento di autentica poesia con Mozza (26, 27, 28 gennaio), la fiaba moderna del rapporto tra una ragazza e il mare, unico elemento possibile per questa creatura che confida le sue paure a un gabbiano e si ammala sulla terraferma. La storia è affidata al talento dell’attrice trapanese Claudia Gusmano, che è anche autrice del testo.
La voce di Peppino Impastato (23, 24, 25 febbraio) è un ricordo del coraggioso e spregiudicato poeta e giornalista ucciso dalla mafia. Interpretato con passione e consapevolezza da Pierpaolo Saraceno e Mariapaola Tedesco, una madre chiusa in un dolore dignitoso ma fermo. Spettacolo scelto tra le nomination del Milano OFF FIL Festival 2017.
Per finire La cosa brutta (18, 19, 20 maggio) con Francesca Vitale, Matthieu Pastore e Ilaria Marchianò e la regia di Manuel Renga. Una storia contemporanea, a tratti ironica, in cui il rapporto tra una madre e i suoi due figli viene segnato dal passaggio della “cosa brutta”, che è la depressione. Il testo di Tobia Rossi è tra le segnalazioni del premio Hystrio - scritture di scena 2016.
La rassegna PALCO OFF nasce a Catania nel 2012 con la direzione organizzativa di Renato Lombardo e la direzione artistica di Francesca Vitale, che con determinazione e dedizione decidono di “esportare” la rassegna anche a Milano, al Teatro Libero, dove approda nel 2015, con grande successo di pubblico.
“COME UN GRANELLO DI SABBIA”
DATE E ORARI:
da venerdì 24 a domenica 26 novembre 2017 ore 21.00
domenica ore 16.00
biglietti: interi 18 euro, ridotti 13
ORARIO DEGUSTAZIONI:
venerdì e sabato ore 20.30
domenica – fine spettacolo
INFO BIGLIETTERIA:
biglietteria@teatrolibero.it
telefono: 02.8323126
www.teatrolibero.it
Pr acquisto online: https://www.teatrolibero.it/comeungranellodisabbia
Ufficio stampa:
Simona Griggio, 3288839902
stampa@teatrolibero.it
24 novembre – 26 novembre 2017 | RASSEGNA PALCO OFF
COME UN GRANELLO DI SABBIA
testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con Salvatore Arena
scene Aldo Zucco
musiche originali Luigi Polimeni
disegno luci Stefano Barbagallo
assistente alla regia Ylenia Zindato
produzione Mana Chuma Teatro
In scena la vicenda di Giuseppe Gullotta, condannato nel 1976 per duplice omicidio e assolto nel 2012. Risarcito dallo Stato nel 2016.
Giuseppe Gulotta, giovane muratore, viene arrestato e costretto a confessare l'omicidio di due carabinieri in provincia di Trapani. Il delitto nasconde un mistero indicibile: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti traffici di armi e droga. Gulotta ha vissuto 22 anni in carcere da innocente e 36 anni di calvario con la giustizia. Non è mai fuggito, ha lottato a testa alta, restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio. La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando, come trovasse per la prima volta qualcuno disposto ad ascoltare, la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, i colpevoli silenzi, i pregiudizi, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in una restituzione finale della propria umile e alta identità. Lo fa alternandosi a voci secondarie, ma necessarie: un vicequestore illuminato, schiacciato anche lui dall’ingranaggio, l’ufficiale dell’arma, regista occulto delle torture, la moglie Michela, i genitori.
IL 24 NOVEMBRE, DOPO LA RAPPRESENTAZIONE, GIUSEPPE GULLOTTA INCONTRA IL PUBBLICO DI TEATRO LIBERO.
PALCO OFF
Attori, autori, storie di Sicilia
3^ Stagione Teatrale 2017 | 2018
TEATRO LIBERO – MILANO
rassegna di 5 spettacoli a partire dal 24 novembre
Con il titolo “Come un granello di sabbia” inizia a Milano, presso il Teatro Libero, la terza edizione di PALCO OFF: un'occasione per incontrare la Sicilia negli spettacoli, negli incontri e nelle degustazioni di cibi e vini.
Nella rassegna Palco Off la Sicilia diventa una grande metafora del mondo. Le storie nate e cresciute nell'Isola viaggiano lontano e ci raccontano mondi. Si parla di una Sicilia lontana dai cliché che ne impoveriscono il vero spirito. Una Sicilia di sole e di vigne che hanno portato l’industria del vino siciliano all’eccellenza mondiale. Una Sicilia di cibo e di buona cucina. Una Sicilia di artisti, di cacciatori di immagini e di storie.
La serata inizia con degustazioni di vini accompagnati da prodotti tipici siciliani. Il tutto verrà debitamente illustrato, in modo da dare al pubblico la consapevolezza di cosa arriva al palato. Il buon cibo e il buon vino e l’ospitalità tipicamente siciliana avranno il potere quasi magico di far sentire il pubblico come a casa propria, tutti pronti ad ascoltare lo spettacolo proposto.
Dopo gli spettacoli la serata continua con gli incontri con gli attori e gli autori siciliani.
Apre la rassegna Come un granello di sabbia (24, 25, 26 novembre). La storia, vera, scritta e interpretata da uno strepitoso Salvatore Arena, è quella di Giuseppe Gulotta, un giovane muratore colpevole solo di essere un piccolo e onesto uomo, condannato per un delitto che non ha mai commesso: e la condanna non è un errore, ma avviene perché è stato così deciso. Un momento di profonda riflessione sulla giustizia che pone un amaro interrogativo: la giustizia è un diritto o un privilegio?
La rassegna prosegue con il ritorno, a grande richiesta di Virginedda Addurata (21, 22, 23 dicembre), una nuova edizione con Egle Doria e Francesca Vitale e con la regia di Nicola Alberto Orofino. Il femminicidio è tema tristemente attuale, come ripetuti sono i dibattiti sul perché e sul cosa fare: ma se tutte le domande venissero poste a una santa, la Santa Rosalia di Palermo, la virginedda addurata dai suoi fedeli ? Che posizione prenderebbe la “Santuzza”? La risposta è affidata alla penna fertile e arguta di Giuseppina Torregrossa.
A seguire un momento di autentica poesia con Mozza (26, 27, 28 gennaio), la fiaba moderna del rapporto tra una ragazza e il mare, unico elemento possibile per questa creatura che confida le sue paure a un gabbiano e si ammala sulla terraferma. La storia è affidata al talento dell’attrice trapanese Claudia Gusmano, che è anche autrice del testo.
La voce di Peppino Impastato (23, 24, 25 febbraio) è un ricordo del coraggioso e spregiudicato poeta e giornalista ucciso dalla mafia. Interpretato con passione e consapevolezza da Pierpaolo Saraceno e Mariapaola Tedesco, una madre chiusa in un dolore dignitoso ma fermo. Spettacolo scelto tra le nomination del Milano OFF FIL Festival 2017.
Per finire La cosa brutta (18, 19, 20 maggio) con Francesca Vitale, Matthieu Pastore e Ilaria Marchianò e la regia di Manuel Renga. Una storia contemporanea, a tratti ironica, in cui il rapporto tra una madre e i suoi due figli viene segnato dal passaggio della “cosa brutta”, che è la depressione. Il testo di Tobia Rossi è tra le segnalazioni del premio Hystrio - scritture di scena 2016.
La rassegna PALCO OFF nasce a Catania nel 2012 con la direzione organizzativa di Renato Lombardo e la direzione artistica di Francesca Vitale, che con determinazione e dedizione decidono di “esportare” la rassegna anche a Milano, al Teatro Libero, dove approda nel 2015, con grande successo di pubblico.
“COME UN GRANELLO DI SABBIA”
DATE E ORARI:
da venerdì 24 a domenica 26 novembre 2017 ore 21.00
domenica ore 16.00
biglietti: interi 18 euro, ridotti 13
ORARIO DEGUSTAZIONI:
venerdì e sabato ore 20.30
domenica – fine spettacolo
INFO BIGLIETTERIA:
biglietteria@teatrolibero.it
telefono: 02.8323126
www.teatrolibero.it
Pr acquisto online: https://www.teatrolibero.it/comeungranellodisabbia
Ufficio stampa:
Simona Griggio, 3288839902
stampa@teatrolibero.it
2017_11_26 I won’t eat conferenza e spettacolo al Verdi di Cassolnovo
COMUNE DI CASSOLNOVO
Assessorato alla Cultura
Spettacolo e Istruzione
Teatro Verdi Via Oberdan,1 - Cassolnovo (Pv)
Spettacolo e Istruzione
Teatro Verdi Via Oberdan,1 - Cassolnovo (Pv)
IL TEATRO AL VERDI
Spettacoli, concerti e appuntamenti dedicati al teatro e alla musica per piccoli e grandi curiosi per ridere, ascoltare, riflettere.
INGRESSO A OFFERTA LIBERA
Info Piero 333 574 0348 Rita 339 177 7897
Domenica 26 Novembre 2017 ore 16.00 5° appuntamento rassegna IL TEATRO AL VERDI
-Intervento della dott.ssa Maria Nicla Spezzati presidente di
CENTRO ANTIVIOLENZA KORE Onlus Vigevano e della Lomellina
Serga seguire lo spettacolo teatrale:
I won’t eat
di e con Elisa Denti
Entrata offerta libera
Prosegue la rassegna IL TEATRO AL VERDI a Cassolnovo promossa dall’ amministrazione comunale unitamente all’ Assessorato alla cultura istruzione e spettacoli. Domenica pomeriggio 26 Novembre con inizio alle ore 16 appuntamento importante dedicato non solo allo spettacolo. In occasione della giornata contro il Femminicidio e la Violenza alle donne , lo spettacolo I won’t eat sarà preceduto da un intervento della dottoressa Maria Nicla Spezzati presidente del KORE, CENTRO ANTIVIOLENZA , La Onlus Inter istituzionale di Vigevano e della Lomellina che ha sede a Vigevano in Corso Torino n 36 B (tel 3491422751). L’appuntamento non è inconsueto per il teatro Verdi dove spesso l’amministrazione comunale ha promosso incontri e spettacoli di Teatro Civile e di Utilitàe Servizio Sociale. La Stessa dottoressa due anni fa in abbinamento ad uno spettacolo teatrale sul tema aveva suscitato grande interesse in una appassionata discussione e presentazione di storie di “ordinarie “ violenze perpetrate dalle” nostre parti” ,ai danni delle donne.Sarà l’occasione per fare il punto sull’attività del centro e sulla evoluzione (involuzione) della società lomellina su questo drammatico tema di estrema attualità.
Seguirà verso le 16.30 lo spettacolo I WON’T EAT realizzato e interpretato dalla torinese Elisa DENTI.
Lo spettacolo molto intenso, pluripremiato e apprezzato dalla critica ha avuto numerose repliche dal 2013 in tutt’Italia ed è stato particolarmente apprezzato nelle scuole . La giovane autrice e bravissima interprete Elisa Denti l’ha realizzato attraverso ricerche e in in collaborazione con diverse associazioni che si sono occupate a vario titolo del problema dell’ ANORESSIA come: Sementerie Artistiche, Corte Ospitale di Rubiera, Associazione Pollincino Centro Crisi Genitori Onlus del Piemonte.
I won’t eat
di e con Elisa Denti in scena e alla regia
aiuto regia Pietro Traldi musiche Pietro Traldi
supporto tecnico Roberta Bonfatti
Premi: UP2U (La Stampa – Teatro Stabile di Torino), 2014
“Teatro...voce della società giovanile”, 2015 “Miglior spettacolo”, “Miglior testo” e “Premio speciale di Gaiaitalia” (NoPS festival), 2016“Miglior regia” (Festival MonoDrama), 2016
“i won't eat” racconta la storia di una lei che non ha nome, né età precisa, una ragazza come tante: un po’ sovrappeso, che si sente inadeguata, che “non è abbastanza”. Una giovane donna – forse adolescente, forse poco più matura – che ha bisogno di trovare il proprio posto nel mondo. La sua caduta dentro il lucido incubo dell’anoressia mentale è scandita da piccoli eventi, talvolta casualità, che divengono appuntamenti quotidiani e che l’attrice percorre con ironia e concretezza: l’eccesso di attività fisica, il rito del vomito, la fuga dalla socialità dei pasti, il mutamento nell’abbigliamento. Gesti che divengono – assai rapidamente – fuga e rifiuto della vita stessa.
L’anoressia arriva improvvisa e risucchia tutto: il corpo, la mente, i rapporti umani, le emozioni. È uno schiaffo veloce, rumoroso, secco. Il dolore e la riflessione arrivano solo dopo, soltanto se e quando si riuscirà ancora a mangiare e godere di nuovo della vita.
L’intento è quello di indagare la complessità di un disturbo che, se si manifesta mediante il rifiuto del cibo, si nutre in realtà di complesse implicazioni che non solo investono la sfera alimentare, ma soprattutto stravolgono la vita individuale e quella famigliare ed hanno radici profonde e tenaci. L’anoressia mentale diviene una presenza viva e costante: è una voce interiore che suggerisce e guida e che si traduce anche in ansia di perfezione, necessità di controllo, incapacità di esprimere i propri desideri, bisogno d’amore. In particolare “i won't eat” racconta il rapporto di una figlia con sua madre, tra le quali si insinua la malattia. A lungo considerata dalla scienza la responsabile principale del disturbo alimentare, il ruolo della madre – dolente o rabbioso, quasi sempre disperato e contraddittorio – diviene fondamentale nel “teatro” della casa dove la tragedia si mette in scena.
“I won’t eat” è uno spettacolo, finalmente,che mette in primo piano “l’umanità”, quella che perdiamo lungo la strada perché non sappiamo neanche noi perché e poi diamo la colpa agli altri. Elisa Denti ci costringe, qualora ne avessimo voglia, ad interrogarci sul mondo che abbiamo costruito.Come? Non siamo stati noi, è colpa della società? E la società da chi è composta, I beg you pardon? Per chi scrive lo spettacolo è bellissimo. Ed emotivamente indimenticabile. Andatevelo a cercare ed applauditelo. Vi arriverà come un calcio nei denti, ma vale la pena riceverlo quel calcio” “ da gaiaitalia.com Per info e prenotazioni tel 3335740348
2017_11_16 Ritorna in Auditorium il film con colonna sonora dal vivo, ora tocca a Nosferatu
Giovedì 16 Novembre 2017 ore 20.00
Venerdì 17 Novembre 2017_11_17 ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione 2017/18 laVerdi POPs
Nosferatu
Il capolavoro di Friedrich Murnau protagonista del nuovo appuntamento de laVerdi con i grandi film
e le colonne sonore eseguite in sincrono dal vivo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Timothy Brock
(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it )
Chiuso il filone fantascientifico con Star Trek, laVerdi torna al grande cinema con un salto indietro di quasi un secolo, proponendo un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale: Nosferatu il vampiro (1922, titolo originale: Nosferatu, eine Symphonie des Grauens; Nosferatu, una sinfonia dell’orrore), del regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau.
Doppio appuntamento giovedì 16 e venerdì 17 Novembre (ore 20.30), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo: il film muto sarà proiettato su grande schermo, accompagnato dalla impetuosa, coinvolgente colonna sonora scritta dallo specialista americano Timothy Brock, sulla base dell’originale di Hans Erdmann, eseguita in sincrono dal vivo dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta dallo stesso Brock, che torna dopo due anni sul podio di largo Mahler.
È proprio con la partitura per Nosferatu che Erdmann verrà universalmente riconosciuto come specialista del genere, segnando una delle tappe fondamentali nella storia dell’allora nascente musica per il cinema.
La pellicola di Murnau è considerata tra i massimi capolavori dell'espressionismo tedesco: pur ispirandosi al romanzo Dracula (1897, Bram Stoker), per problemi di diritti vennero modificati nomi e luoghi (ad esempio nel film non appare mai il nome Dracula). Nonostante ciò, gli eredi di Stoker fecero causa al regista, che fu condannato a distruggere tutte le copie del film. Murnau riuscì tuttavia a salvarne una in clandestinità. Il conte Orlok (Dracula nel libro) è interpretato dall'attore tedesco Max Schreck. All'epoca girarono alcune leggende sul fatto che in realtà l'interprete del conte Orlok fosse un vero vampiro. Il film del 2000 L'ombra del vampiro (Elias Merhige) racconta la storia della lavorazione del film di Murnau, basandosi su questa fantasiosa ipotesi.
NOSFERATU trailer
https://youtu.be/gveccPwtGIU
IL MODERNISMO “VINTAGE” DELLA COLONNA SONORA DI NOSFERATU
di Roberto Pugliese
Colonnesonore.net
Nel decennio che precede la nascita del cinema sonoro (1917 – 1927) il ruolo della musica sullo schermo travalica la semplice necessità di colmare un vuoto, di coprire rumori esterni o di surrogare un “gap” drammaturgico avvertito da subito come insostenibile. Nella stagione aurea del muto, alla musica, e ai compositori, spetta il compito storico di elaborare non solo sul piano della pratica ma anche e soprattutto su quello teorico un profilo di pensiero cinemusicale, un apparato di soluzioni e di riferimenti, una griglia di situazioni e di atmosfere, insomma un sistema che possa servire da base in futuro per gli sviluppi e le potenzialità di un linguaggio – la musica per film – che si appresta a mettere in atto la più potente sinergia di arti (cinema e musica) nonché a creare una delle forme di espressione più complesse e alte del Ventesimo Secolo.
Ne consegue che i musicisti attivi in questo periodo (e sono moltissimi), principalmente ma non solo europei, oltre alla pratica compositiva – che rivela ovvie e forti influenze desunte dal tardoromanticismo mitteleuropeo e ignora quasi del tutto le conquiste delle avanguardie – si trovano quasi naturalmente obbligati a mettere a punto anche una parte teorica che spesso si trasforma in autentica manualistica, ossia in un repertorio di tòpoi, di climi psicologici e circostanze drammaturgiche che sembrano preludiare a quelle che saranno poi le libraries hollywoodiane custodite nei dipartimenti musicali degli Studios.
Il vicentino Giuseppe Becce (1877 – 1973) è forse la più nota di queste figure, grazie al suo enorme lavoro di compilazione e individuazione di situazioni, riferimenti e repertori musicali culminato dapprima nella “Kinothek” pubblicata a partire dal 1919, e successivamente nel ’27, con il sonoro già alle porte, nell’”Allgemeines Handbuch der Film-Musik”, quest’ultima realizzato in tandem con Hans Timotheus Guckel (1882 – 1942), più noto come Hans Erdmann. Costui però, come e più di Becce, affiancò a quella di teorico anche un’intensa attività di compositore, oltre che di giornalista e docente. Nato in Slesia, violinista provetto e insegnante di conservatorio, Erdmann era un musicista fortemente ancorato alla tradizione viennese e al sinfonismo postwagneriano di suoi contemporanei come Richard Strauss, e probabilmente solo la sua scomparsa relativamente prematura gli impedì di intraprendere una più lunga e fruttuosa carriera nel mondo della musica per il grande schermo. Fece in tempo infatti a lasciare solo un pugno di titoli, pur se legati alla stagione più fulgida del cinema espressionista tedesco e ai suoi grandi protagonisti, come Friedrich Wilhelm Murnau e Fritz Lang (per il quale musicò il secondo capitolo della saga dedicata al dottor Mabuse, Il testamento del dottor Mabuse, 1933).
Ma è sicuramente con la partitura per Nosferatu, eine Symphonie des Grauens (Nosferatu, una sinfonia dell’orrore), del 1922, che Erdmann attinge la piena notorietà come specialista del genere e segna una delle tappe fondamentali nella storia dell’allora nascente musica per il cinema. L’impressionante lavoro sinfonico di Erdmann, attentamente ricostruito dalla musicologa Gillian B. Anderson che ne ha anche diretto per la Rca una prestigiosa edizione discografica sul podio della Brandenburg Philharmonic Orchestra, svela immediatamente una delle caratteristiche che accompagnano tutta la produzione musicale di questo periodo, e a suo tempo così ben individuata da Sergio Miceli nel suo “Musica per film” (Ricordi, 2009): ossia il divario enorme che esisteva tra le spinte di innovazione e di sperimentazione linguistica dei registi (particolarmente accentuati in Nosferatu e nelle sue soluzioni visionarie) e l’impianto complessivamente tradizionale o addirittura retrò cui sembrano ancorati i compositori: il che spiega anche la quantità dei successivi esperimenti di sonorizzazione musicale attuati da altri musicisti sugli stessi titoli (si pensi allo stesso Nosferatu, o a Metropolis di Lang e La corazzata Potemkin di Ejzenstein…). Non è un caso che per il film di Murnau la partitura originale di Erdmann fosse preludiata (come da prassi del tempo) dall’Ouverture dell’opera – tematicamente coerente - “Der Vampyr” (1828) di Heinrich Marschner, compositore tedesco romantico minore del primo Ottocento.
Eppure nello score erdmanniano si agitano e ribollono idee che verranno messe a frutto da molti compositori hollywoodiani posteriori: i colori della partitura sono accesi, a tratti violenti, ma il tematismo è ridotto all’osso (un leit-motiv secco e breve per il vampiro, un tema più fluido per i suoi antagonisti), i riferimenti classici da Beethoven a Wagner talmente evidenti da risultare citazionistici e alcune situazioni, come quella canonica del temporale, affidate ad una tradizione che va da Rossini a Beethoven, da Verdi a Strauss. La strumentazione sfoggia una ricchezza debordante ed una sapienza inusitata, e la continua mutevolezza dei toni – da cupissimi effetti horror ancor oggi impressionanti alle idilliache parentesi sentimentali o umoristiche - insegue il racconto con puntigliosa adesione e andamento disinvoltamente rapsodico. In sintesi, è come se Erdmann applicasse a se stesso per primo, enfatizzandone ed esaltandone ogni aspetto, proprio quella somma di regole e di “istruzioni per l’uso” teoriche elaborate in sede di manualistica: con un risultato che alle orecchie dei contemporanei suona nello stesso tempo irresistibilmente “vintage” e sorprendentemente moderno.
Venerdì 17 Novembre 2017_11_17 ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione 2017/18 laVerdi POPs
Nosferatu
Il capolavoro di Friedrich Murnau protagonista del nuovo appuntamento de laVerdi con i grandi film
e le colonne sonore eseguite in sincrono dal vivo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Timothy Brock
(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it )
Chiuso il filone fantascientifico con Star Trek, laVerdi torna al grande cinema con un salto indietro di quasi un secolo, proponendo un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale: Nosferatu il vampiro (1922, titolo originale: Nosferatu, eine Symphonie des Grauens; Nosferatu, una sinfonia dell’orrore), del regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau.
Doppio appuntamento giovedì 16 e venerdì 17 Novembre (ore 20.30), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo: il film muto sarà proiettato su grande schermo, accompagnato dalla impetuosa, coinvolgente colonna sonora scritta dallo specialista americano Timothy Brock, sulla base dell’originale di Hans Erdmann, eseguita in sincrono dal vivo dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta dallo stesso Brock, che torna dopo due anni sul podio di largo Mahler.
È proprio con la partitura per Nosferatu che Erdmann verrà universalmente riconosciuto come specialista del genere, segnando una delle tappe fondamentali nella storia dell’allora nascente musica per il cinema.
La pellicola di Murnau è considerata tra i massimi capolavori dell'espressionismo tedesco: pur ispirandosi al romanzo Dracula (1897, Bram Stoker), per problemi di diritti vennero modificati nomi e luoghi (ad esempio nel film non appare mai il nome Dracula). Nonostante ciò, gli eredi di Stoker fecero causa al regista, che fu condannato a distruggere tutte le copie del film. Murnau riuscì tuttavia a salvarne una in clandestinità. Il conte Orlok (Dracula nel libro) è interpretato dall'attore tedesco Max Schreck. All'epoca girarono alcune leggende sul fatto che in realtà l'interprete del conte Orlok fosse un vero vampiro. Il film del 2000 L'ombra del vampiro (Elias Merhige) racconta la storia della lavorazione del film di Murnau, basandosi su questa fantasiosa ipotesi.
NOSFERATU trailer
https://youtu.be/gveccPwtGIU
IL MODERNISMO “VINTAGE” DELLA COLONNA SONORA DI NOSFERATU
di Roberto Pugliese
Colonnesonore.net
Nel decennio che precede la nascita del cinema sonoro (1917 – 1927) il ruolo della musica sullo schermo travalica la semplice necessità di colmare un vuoto, di coprire rumori esterni o di surrogare un “gap” drammaturgico avvertito da subito come insostenibile. Nella stagione aurea del muto, alla musica, e ai compositori, spetta il compito storico di elaborare non solo sul piano della pratica ma anche e soprattutto su quello teorico un profilo di pensiero cinemusicale, un apparato di soluzioni e di riferimenti, una griglia di situazioni e di atmosfere, insomma un sistema che possa servire da base in futuro per gli sviluppi e le potenzialità di un linguaggio – la musica per film – che si appresta a mettere in atto la più potente sinergia di arti (cinema e musica) nonché a creare una delle forme di espressione più complesse e alte del Ventesimo Secolo.
Ne consegue che i musicisti attivi in questo periodo (e sono moltissimi), principalmente ma non solo europei, oltre alla pratica compositiva – che rivela ovvie e forti influenze desunte dal tardoromanticismo mitteleuropeo e ignora quasi del tutto le conquiste delle avanguardie – si trovano quasi naturalmente obbligati a mettere a punto anche una parte teorica che spesso si trasforma in autentica manualistica, ossia in un repertorio di tòpoi, di climi psicologici e circostanze drammaturgiche che sembrano preludiare a quelle che saranno poi le libraries hollywoodiane custodite nei dipartimenti musicali degli Studios.
Il vicentino Giuseppe Becce (1877 – 1973) è forse la più nota di queste figure, grazie al suo enorme lavoro di compilazione e individuazione di situazioni, riferimenti e repertori musicali culminato dapprima nella “Kinothek” pubblicata a partire dal 1919, e successivamente nel ’27, con il sonoro già alle porte, nell’”Allgemeines Handbuch der Film-Musik”, quest’ultima realizzato in tandem con Hans Timotheus Guckel (1882 – 1942), più noto come Hans Erdmann. Costui però, come e più di Becce, affiancò a quella di teorico anche un’intensa attività di compositore, oltre che di giornalista e docente. Nato in Slesia, violinista provetto e insegnante di conservatorio, Erdmann era un musicista fortemente ancorato alla tradizione viennese e al sinfonismo postwagneriano di suoi contemporanei come Richard Strauss, e probabilmente solo la sua scomparsa relativamente prematura gli impedì di intraprendere una più lunga e fruttuosa carriera nel mondo della musica per il grande schermo. Fece in tempo infatti a lasciare solo un pugno di titoli, pur se legati alla stagione più fulgida del cinema espressionista tedesco e ai suoi grandi protagonisti, come Friedrich Wilhelm Murnau e Fritz Lang (per il quale musicò il secondo capitolo della saga dedicata al dottor Mabuse, Il testamento del dottor Mabuse, 1933).
Ma è sicuramente con la partitura per Nosferatu, eine Symphonie des Grauens (Nosferatu, una sinfonia dell’orrore), del 1922, che Erdmann attinge la piena notorietà come specialista del genere e segna una delle tappe fondamentali nella storia dell’allora nascente musica per il cinema. L’impressionante lavoro sinfonico di Erdmann, attentamente ricostruito dalla musicologa Gillian B. Anderson che ne ha anche diretto per la Rca una prestigiosa edizione discografica sul podio della Brandenburg Philharmonic Orchestra, svela immediatamente una delle caratteristiche che accompagnano tutta la produzione musicale di questo periodo, e a suo tempo così ben individuata da Sergio Miceli nel suo “Musica per film” (Ricordi, 2009): ossia il divario enorme che esisteva tra le spinte di innovazione e di sperimentazione linguistica dei registi (particolarmente accentuati in Nosferatu e nelle sue soluzioni visionarie) e l’impianto complessivamente tradizionale o addirittura retrò cui sembrano ancorati i compositori: il che spiega anche la quantità dei successivi esperimenti di sonorizzazione musicale attuati da altri musicisti sugli stessi titoli (si pensi allo stesso Nosferatu, o a Metropolis di Lang e La corazzata Potemkin di Ejzenstein…). Non è un caso che per il film di Murnau la partitura originale di Erdmann fosse preludiata (come da prassi del tempo) dall’Ouverture dell’opera – tematicamente coerente - “Der Vampyr” (1828) di Heinrich Marschner, compositore tedesco romantico minore del primo Ottocento.
Eppure nello score erdmanniano si agitano e ribollono idee che verranno messe a frutto da molti compositori hollywoodiani posteriori: i colori della partitura sono accesi, a tratti violenti, ma il tematismo è ridotto all’osso (un leit-motiv secco e breve per il vampiro, un tema più fluido per i suoi antagonisti), i riferimenti classici da Beethoven a Wagner talmente evidenti da risultare citazionistici e alcune situazioni, come quella canonica del temporale, affidate ad una tradizione che va da Rossini a Beethoven, da Verdi a Strauss. La strumentazione sfoggia una ricchezza debordante ed una sapienza inusitata, e la continua mutevolezza dei toni – da cupissimi effetti horror ancor oggi impressionanti alle idilliache parentesi sentimentali o umoristiche - insegue il racconto con puntigliosa adesione e andamento disinvoltamente rapsodico. In sintesi, è come se Erdmann applicasse a se stesso per primo, enfatizzandone ed esaltandone ogni aspetto, proprio quella somma di regole e di “istruzioni per l’uso” teoriche elaborate in sede di manualistica: con un risultato che alle orecchie dei contemporanei suona nello stesso tempo irresistibilmente “vintage” e sorprendentemente moderno.
2017_11_16 Stefan Milenkovich con I Virtuosi Italiani ai POMERIGGI MUSICALI
Giovedì 16 novembre 2017 ore 21.00
Sabato 18 novembre 2017 ore 17.00
Sabato 18 novembre 2017 ore 17.00
Teatro
Dal Verme
Via
San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Musica
a Colori
Direttore
Artistico, M° Maurizio Salerno
Rossini,
Sonata
per archi n. 3,
in Do Maggiore
Paganini, Concerto n. 2, “La campanella”, per violino e orchestra in si minore, op. 7
Dvořák, Serenata per archi, in Mi Maggiore, op. 22
Paganini, Concerto n. 2, “La campanella”, per violino e orchestra in si minore, op. 7
Dvořák, Serenata per archi, in Mi Maggiore, op. 22
Violino:
Stefan Milenkovich
I
Virtuosi Italiani
Direttore:
Alberto Martini
Una
formazione sodale dei Pomeriggi Musicali torna anche per questa
Stagione sinfonica a frequentare il palcoscenico del Teatro Dal Verme
di Milano: giovedì 16 e sabato 18 novembre 2017 si esibiranno
I Virtuosi Italiani.
In
questo concerto I Virtuosi, guidati come di consueto dal M°
Alberto Martini, saranno accompagnati da un solista d’eccezione:
il violinista Stefan Milenkovich.
Milenkovich,
dopo che l’ensemble si sarà esibito nella Sonata
per archi n. 3,
in Do Maggiore di Gioachino
Rossini,
si cimenterà nel celeberrimo Concerto
n. 2, “La campanella” di
Niccolò
Paganini,
brano che non può mancare nel repertorio di un grande violinista.
La chiusura della serata sarà poi dedicata alle note della Serenata per archi, in Mi Maggiore, di Antonín Dvořák
La chiusura della serata sarà poi dedicata alle note della Serenata per archi, in Mi Maggiore, di Antonín Dvořák
Biglietti
per la 73ª Stagione Sinfonica, Musica
a Colori
Interi
Primo
Settore (Platea,
da fila 1 a 30) €
20,00
+ prevendita
Secondo
Settore (Platea,
da fila 31 a 40) €
14,50
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Balconata
€
11,00
+ prevendita
Ridotti* Primo
Settore (Platea
da fila 1 a 30) €
16,00
+ prevendita
Secondo
Settore (Platea
da fila 31 a 40) €
12,50
+ prevendita
Balconata
€
9,00
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Carnet
Liberi di scegliere
(15 concerti scelti
all’atto dell’acquisto):
Interi Primo
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236,25
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Secondo
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da fila 31 a 40) €
186,75
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Balconata
€
147,00
+ prevendita
Ridotti* Primo
Settore (Platea
da fila 1 a 30) €
177,00
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Secondo
Settore (Platea
da fila 31 a 40) €
165,75
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Balconata
€
107,25
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Carnet
Beethoven
(Abbonamento ai nove concerti che presentano le sinfonie di
Beethoven):
Interi Primo
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da fila 1 a 30): €
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Secondo
Settore (Platea,
da fila 31 a 40): €
112,05
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Balconata:
€
88,20
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Ridotti* Primo
Settore (Platea
da fila 1 a 30) €
106,20
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Secondo
Settore (Platea
da fila 31 a 40) €
99,45
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Balconata
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64,35
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*
(Giovani
under 26; Anziani over 60; Cral; Associazioni Culturali; Biblioteche;
Gruppi; Scuole e Università)
Biglietteria
TicketOne - Teatro
Dal
Verme
Via
San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel.
02 87.905.201 - dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
Biglietteria
on-line: www.ticketone.it
2017_11_18 Bookcity celebra i 25 anni di Interlinea
Bookcity celebra i 25 anni di Interlinea
SABATO 18 NOVEMBRE 2017, ORE 12,30 A MILANO
Laboratorio Formentini per l’Editoria, via Formentini 10
All’incontro di Bookcity Milano
Nell'Interlinea della letteratura da 25 anni
In occasione della pubblicazione del catalogo storico di Interlinea
(editore Franco Angeli)
Con Gian Carlo Ferretti, Andrea Kerbaker, Armando Besio, Giorgio Montecchi,
Alessandro Curini, Roberto Cicala e Carlo Robiglio
Nell'Interlinea della letteratura da 25 anni
In occasione della pubblicazione del catalogo storico di Interlinea
(editore Franco Angeli)
Con Gian Carlo Ferretti, Andrea Kerbaker, Armando Besio, Giorgio Montecchi,
Alessandro Curini, Roberto Cicala e Carlo Robiglio
All'inizio degli anni ‘90 due giovani novaresi hanno cercato un senso e uno spazio nell'interlinea lasciata bianca dai titoli di tanti e grandi cataloghi librari, riscoprendo autori italiani dell'800 e '900, anche con inediti, aprendo la prima collana letteraria italiana legata al Natale (“Nativitas”), offrendo uno spazio diverso alla critica letteraria e alla poesia (collana “Lyra”) ma anche valorizzando autori e illustratori italiani per l’infanzia nel segno delle “Rane”. Dove sono approdati e verso dove sta navigando il vascello di carta di Interlinea?
Incontro in occasione della pubblicazione del volume Il catalogo delle edizioni Interlinea a cura di Alessandro Curini. Con Gian Carlo Ferretti, Andrea Kerbaker, Armando Besio, Giorgio Montecchi, il curatore Alessandro Curini e gli editori Roberto Cicala e Carlo Robiglio
GLI EVENTI DI INTERLINEA A BOOKCITY
Milano, sabato 18 novembre 2017, ore 12,30, Castello Sforzesco
La foto di Orta:
l’amore impossibile di Nietzsche e Lou Salomé
Con Laura Pariani e Roberto Cicala
La foto di Orta:
l’amore impossibile di Nietzsche e Lou Salomé
Con Laura Pariani e Roberto Cicala
Durante una gita sul Sacro Monte di Orta Nietzsche e Lou si appartano a lungo e di quell’episodio l’autore di Zarathustra conserverà fino alla morte una foglia, uno schizzo su carta e un biglietto con una promessa. Laura Pariani fa rivivere la storia di un amore impossibile e di un’amicizia tradita a partire dalla memoria di una foto…
Milano, sabato 18 novembre 2017, ore 17, MUBA, Rotonda di via Besana
Laboratorio artistico-creativo
Così per gioco.
Costruiamo i nostri giocattoli con materiali di riciclo
basato sul libro di Elve Fortis de Hieronymis
con Alessandra Alva Perez
Milano, sabato 18 novembre 2017, ore 17, MUBA, Rotonda di via Besana
Laboratorio artistico-creativo
Così per gioco.
Costruiamo i nostri giocattoli con materiali di riciclo
basato sul libro di Elve Fortis de Hieronymis
con Alessandra Alva Perez
Utilizzando carta, cartone, stagnola, vassoietti di cartoncino o polistirolo, bottiglie di plastica, piatti e bicchieri di carta, tappi di sughero e molti altri materiali di recupero si può inventare un giocattolo, poi altri ancora, tutti diversi, creati con le nostre mani, magici e belli…
Milano, sabato 18 novembre 2017, ore 20, Piccolo Teatro Grassi,
Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
Il viaggio della parola
di Gian Luca Favetto
Reading con l'autore e musiche di Fabio Barovero
«Nel tintinnare delle parole è la prova che la lingua cammina» scrive Gian Luca Favetto, poeta e giornalista, nel nuovo viaggio letterario che fa fare alle parole: è un itinerario dall’autore al lettore, da una scrivania di Torino alle strade di New York, nella consapevolezza che «l’alfabeto è l’immaginazione del mondo»
Milano, domenica 19 novembre 2017, ore 12,30, Fondazione Adolfo Pini
corso Garibaldi 2
Lyra giovani: Franco Buffoni lancia una nuova generazione di poeti
Con Marco Corsi autore di
Pronomi personali
e Maddalena Bergamin autrice di
L'ultima volta in Italia
e Roberto Cicala
Milano, sabato 18 novembre 2017, ore 20, Piccolo Teatro Grassi,
Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
Il viaggio della parola
di Gian Luca Favetto
Reading con l'autore e musiche di Fabio Barovero
«Nel tintinnare delle parole è la prova che la lingua cammina» scrive Gian Luca Favetto, poeta e giornalista, nel nuovo viaggio letterario che fa fare alle parole: è un itinerario dall’autore al lettore, da una scrivania di Torino alle strade di New York, nella consapevolezza che «l’alfabeto è l’immaginazione del mondo»
Milano, domenica 19 novembre 2017, ore 12,30, Fondazione Adolfo Pini
corso Garibaldi 2
Lyra giovani: Franco Buffoni lancia una nuova generazione di poeti
Con Marco Corsi autore di
Pronomi personali
e Maddalena Bergamin autrice di
L'ultima volta in Italia
e Roberto Cicala
Con annuncio degli autori selezionati per le pubblicazioni 2018
«Il settore della poesia è molto particolare, perché ha un numero di lettori e scrittori che definirei coriaceo, e che si rinnova sempre, grazie alle nuove generazioni. Per rimanere presenti e attivi, però, bisogna capire quali sono i nuovi indirizzi di questi fruitori che si rinnovano, e soprattutto orientare le produzioni delle nuove generazioni, per mantenere un livello qualitativo degno ma nello stesso tempo andare incontro ai gusti del lettori contemporanei e a queste nuove leve poetiche» (Franco Buffoni)
«Il settore della poesia è molto particolare, perché ha un numero di lettori e scrittori che definirei coriaceo, e che si rinnova sempre, grazie alle nuove generazioni. Per rimanere presenti e attivi, però, bisogna capire quali sono i nuovi indirizzi di questi fruitori che si rinnovano, e soprattutto orientare le produzioni delle nuove generazioni, per mantenere un livello qualitativo degno ma nello stesso tempo andare incontro ai gusti del lettori contemporanei e a queste nuove leve poetiche» (Franco Buffoni)
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