2016_09_24 In Anteprima Nazionale i Mercatini di Natale di Bolzano

Data :24/09/2016
In Anteprima Nazionale i Mercatini di Natale di Bolzano
Sede Morimondo
Città: Morimondo (Milano)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: A Morimondo in Anteprima Nazionale i Mercatini di Natale di Bolzano



Anteprima nazionale dei Mercatini di Natale di Bolzano

Sabato 24 e Domenica 25 Settembre 2016

Dalle 10 alle 18

Morimondo (Mi), Corte dei Cistercensi

Ingresso gratuito

Per informazioni www.prolocomorimondo.eu; www.morimondoturismo.eu





Morimondo, Settembre 2016 – L'autunno ha appena fatto il suo ingresso in questa seconda parte dell'anno ma a Morimondo il pensiero corre avanti dritto verso l'allegria e la magia del Natale… compresa la frenesia per trovare il regalo più adatto a chi si vuole bene. Sabato 24 e domenica 25 Settembre infatti il piccolo comune alle porte di Milano, sede dell'omonima abbazia romanica, si gemella con Bolzano per ospitare in anteprima nazionale i suoi famosi Mercatini di Natale. A partire dalle 10 del mattino e per tutto il pomeriggio una rappresentanza degli artigiani tirolesi in trasferta da Bolzano animerà la Corte dei Cistercensi di Morimondo. Il pubblico potrà trovare tipicità enogastronomiche ed artigianato: stoffe e creazioni fatte e mano, decorazioni natalizie e dell'Avvento per la casa e l'albero di Natale, strudel, succo di mele biologico, pane tirolese cotto nel forno a legna, cioccolato, formaggi d'alpeggio, salumi quali il gustoso speck DOP altoatesino, vino DOC della Cantina San Paolo di Caldaro (Bz).

Il calendario della due giorni di anteprima nazionale dei Mercatini di Natale prevede anche momenti di intrattenimento per grandi e piccini: nel pomeriggio di sabato e di domenica il Duo Walthers si esibirà in musiche e danze della tradizione contadina tirolese. Per i bambini le fiabe di Re Laurino e l'avvincente, magico teatro dei burattini che li stupirà con le leggende degli spiritelli e delle streghe dello Sciliar.





Anteprima nazionale dei Mercatini di Natale di Bolzano

Sabato 24 e Domenica 25 Settembre 2016

Dalle 10 alle 18

Morimondo (Mi), Corte dei Cistercensi

Ingresso gratuito





Contatti: www.prolocomorimondo.eu
www.morimondoturismo.eu
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare:
Numero fisso:
Sito Web: http://www.prolocomorimondo.eu

2016_09_16 MOZART, STING, DEBUSSY, JOVANOTTI

Data :16/09/2016 venerdì
MOZART, STING, DEBUSSY, JOVANOTTI
Sede
Città: Milano
Sezione #concertodautunnonews: concerto
Descrizione: Piccolo Teatro Studio Melato / ore 17

Ci sono canzoni derivate da pagine classiche. E partiture da auditorium che sono canzoni trasformate. Quel che è certo è che, dopo questo concerto, non potrete più ascoltare Prokof'ev, Pachelbel o Bellini senza pensare a Sting, ai Village People o a Caterina Caselli.
Contatti: Programma nel dettaglio
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George Gershwin
(Trascrizioni dell'Autore)
Swanee
Do it again
Somebody loves me
Fascinating rhythm
That certain feeling
The Man I love
I got rhythm
Franz Liszt, Clement Doucet
Lisztonia
Lennon-McCartney, Alessandro Lucchetti
Eleanor Rigby
Sun King
Back in the U.S.S.R
Clement Doucet
Chopinata
Cole Porter, Alessandro Lucchetti
It's de-lovely
I get a kick out of you
You're the top
Wolfgang Amadeus Mozart (Sylvie Vartan)
dalla Sinfonia n.40 in sol minore KV. 550
Caro Mozart
Johann Pachelbel
Canone
Aphrodite's child
Rain and tears
Michel Sardou
La Maladie d'amour
Village People
Go West
Oasis
So Sally can wait
Jovanotti
A te
Vincenzo Bellini
Fenesta che lucive
Caterina Caselli
Nessuno mi può giudicare
Ludwig van Beethoven
dal Primo Concerto in Do maggiore Op. 15 per pianoforte e orchestra
Zequina Da Abreu
Tico Tipo
Claude Debussy
Rêverie
Larry Clinton
My reverie
Aleksandr Borodin
Danza Polovesiana (danza delle fanciulle)
George Forrest
(da "Kismet") Stranger in paradise
Sergej Prokof'ev
Romanza (dal "Lieutenant Kijé")
Sting
Russians
Pëtr Il'ič Čajkovskij, Walt DisneyOnce upon a dream (da "La Bella Addormentata")
Johann Sebastian Bach
Aria sulla quarta corda
Sweetbox
Everything's gonna be alright
Reynaldo Hahn
A Chloris
Clement Doucet
Isoldina
Fryderyk Chopin
Op. n.64, n.1 Questo settecento
Lan O'Kun
Questo settecento
Kurt Weill
Mortitat
Frank Sinatra
When the shark bites
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare:
Numero fisso: 02.87905
Sito Web: http://www.mitosettembremusica.it/programma/16092016-1700-mozart-sting-debussy-jovanotti-piccolo-teatro-studio-melato.html

2016_09_13 Pavia, Teatro Fraschini arriva Vittorio Grigolo, a prezzi non proprio avvicinabili


Martedì 13 Settembre 2016_09_13 Pavia, Teatro Fraschini ore 21:00
Corso Strada Nuova, 136 Pavia
27100 PAVIA (PV)

Italia… Un Sogno Tour
“Un tributo alla tradizione dell’opera attraverso la storia d’Italia”
Grigolo interpreterà 14 arie d'opera ambientate in 14 diverse scene, tra i brani in programma "La donna è mobile", "Una furtiva lagrima", "Vesti la giubba", "Che gelida manina" e "Nessun dorma"
Vittorio Grigolo, tenore
Mihaela Marcu, soprano
Orchestra Sinfonica di Asti
Direttore: Alberto Meoli
Regia: John Pascoe
Un cast di quattordici artisti tra cantanti e attori, un'intera orchestra e un coro ad accompagnare Grigolo in questa nuova grande produzione teatrale, tesa a ricostruire, mediante proiezioni visive e tecnologie avanzate. La regia e le scene sono affidate al pluripremiato regista e scenografo inglese John Pascoe, le cui produzioni sono state ospitate nelle principali istituzioni liriche. Scelta voluta espressamente da Grigolo, che ha già collaborato molte volte con il grande regista inglese, con cui ha instaurato un rapporto di grande amicizia e stima reciproca.
Terminato il tour che porta il concerto in 9 città italiane, Vittorio Grigolo sarà poi a novembre a Londra in Les Contes d’Hoffmann (Offenbach), poi tra dicembre e gennaio a New York per Roméo & Juliette (Gounod) al The Metropolitan Opera, con la direzione di Gianandrea Noseda al fianco di Diana Damrau; in febbraio sempre al MET Werther (Jules Massenet) e poi a Londra in marzo-aprile con Les Contes d’Hoffmann (Offenbach) diretto da Placido Domingo e con Diana Damrau.
Biglietti

Nella foto John Pascoe con Mario Mainino 

Le altre date:
Sabato 10 Settembre 2016_09_10 Verona, Teatro Filarmonico (debutto)
Domenica 18 Settembre 2016_09_18 Bari,Teatro Petruzzelli
Mercoledì 21 Settembre 2016_09_21 Bologna,Teatro Comunale
Sabato 24 Settembre 2016_09_24 Modena, Teatro Comunale
Martedì 27 Settembre 2016_09_27 Trieste, Teatro Verdi
Sabato 01 Ottobre 2016_10_01 Livorno, Teatro Goldoni
Mercoledì 05 Ottobre 2016_10_05 Brescia, Teatro Grande
Sabato 08 Ottobre 2016_10_08 Cosenza, Teatro Rendano

Il programma potrebbe subire variazioni, si consiglia di fare sempre riferimento alle comunicazioni ufficiali diffuse dall'Organizzatore.


Sicuramente il nome è "di grido", per chi non se lo ricordasse il tenore Vittorio Grigolo era stato il Duca di Mantova nella produzione galattica del Rigoletto di Verdi ambientato proprio a Mantova nei luoghi della "veritiera.quanto fasulla" sede della storia. Allora fu un esordio fulminante in quanto le doti vocali, ma soprattutto la prestanza scenica, colpirono il grande pubblico e il suo nome balzò immediatamente ai vertici della ribalta internazionale. Da allora Vittorio Grigolo ha saputo sfruttare con calma il successo ed ha nel suo prossimo cartellone i massimi palcoscenici della lirica mondiale, senza buttarsi in un repertorio "tuttofare". Ora affronta il "popolo della lirica italiana" con un tour che porterà su nove città italiane uno strano recital che vuole essere un collage di vere e proprie scene liriche grazie alla collaborazione con un grande regista come John Pascoe.
Ma un problema ci sarà, in quanto per la diffusione "popolare" della grande lirica, "popolari" dovrebbero essere anche i prezzi cosa che invece non sarà in quanto la platea del Fraschini tocccherà quota 90Euro e 20Euro saranno il minimo spendibile ma per un posto "in piedi". Peccato perchè così non saranno molti che se lo potranno permettere in questa nostra golden era della disoccupazione. (mm)

2016_09_18 Festa del Forno Antico

Data :18/09/2016
Festa del Forno Antico
Sede Corte dei Cistercensi e altri luoghi
Città: Morimondo (MI)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Recita un vecchio adagio: "Il pane è il re della tavola e tutto il resto è solo la corte che lo circonda". Ed è al re della tavola che come ogni anno Morimondo dedica una domenica speciale con la Festa del Forno Antico: un appuntamento attesissimo nel piccolo comune alle porte di Milano, ufficialmente tra i Borghi più belli d'Italia e sede dell'Abbazia omonima.



In cartellone nella giornata di domenica laboratori del gusto, un pranzo tipicamente milanese il cui ricavato andrà in parte devoluto alla ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia e poi musica e spettacolo, senza dimenticare anche le eccellenze food&wine del Pavese ospiti della manifestazione con il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia. Un ricco programma che la pro loco di Morimondo propone a enogastronauti, foodies e golosi grandi e piccini.

Una domenica a tutto gusto che nasce da una tradizione che si perde nel tempo: quella che avevano le donne di portare il pane nel forno del paese. Una tradizione ed una consuetudine che resiste ancora in alcuni paesi del Maghreb, per esempio, dove non è inusuale vedere donne e bambini passare per i vicoli della medina con un carico di forme di pane in equilibrio sul capo.



Città slow e tra le rappresentanti lombarde del circuito "I Borghi Più Belli d'Italia", Morimondo dedica ogni anno una domenica di festa al cibo che più di ogni altro è simbolo di condivisione.



Tra gli ospiti non mancherà il Mercatino della Certosa di Pavia in veste di vetrina delle eccellenze food&wine del triangolo d'oro del gusto rappresentato da Lomellina, Oltrepo e Pavese. Zona altamente vocata all'enogastronomia con i suoi vini DOC, i salumi e i formaggi. Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. E poi distillati, birre artigianali, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati; farine bio, legumi e semi (lino, zucca, girasole), specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno poi i prosciutti ed il paté di fegato d'oca della Lomellina, vini DOC dell' Oltrepo Pavese e del Monferrato, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, funghi, le dolci offelle di Parona, succhi di frutta e salse, pane di farro e frutta secca, integrale, Senatore Cappelli, grano saraceno e riso in purezza. Per i golosi del dolce anche confetture e composte. Patate e per i più coraggiosi cipolle e aglio appena raccolti. Da Mornico Losana poi lo zafferano della fattoria La Robinia.



La Pro Loco ha inoltre organizzato un pranzo tradizionale milanese allietato da musica dal vivo: la partecipazione al pranzo è garantita fino al raggiungimento del numero massimo di posti disponibili (costo 20 Euro vino escluso, bambini fino a 6 anni gratis). Per informazioni e dettagli 347 7264448 mentre le prenotazioni si raccolgono presso gli uffici comunali allo 02. 9496.1941.



Un' occasione per coniugare al piacere del buon cibo quello della meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo e carico di storia e spiritualità come questo piccolo comune dove storia, bellezza, natura e mangiar sano si incontrano.





Domenica 18 Settembre 2016

Dalle 10 alle 18

Morimondo (Mi), via XXV Aprile

Ingresso gratuito




Contatti: Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu
Indirizzo e-mail : info@agenziareclam.it
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: www.agenziareclam.it

2016_09_15 laVerdi riprende la programmazione in Auditorium con Xian Zhang e Tchajkovskij

Giovedì 15, Venerdì 16 e Domenica 18 Settembre 2016_09_18
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione sinfonica 2016
laVerdi saluta l’autunno con Čajkovskij 
L’americano Conrad Tao, al debutto il largo Mahler, si esibisce nel Concerto n. 1. Dirige Zhang Xian
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Conrad Tao
Direttore Zhang Xian

Dopo il concerto scaligero, quest’anno all’insegna di Rachmaninov e Šostakovič, laVerdi torna a casa, all’Auditorium di Milano, per dare il via alla stagione autunnale. E lo fa restando legata alla tradizione della Grande Madre Russia, in un imperdibile affresco dedicato a Čajkovskij, compositore particolarmente amato dal grande pubblico e “stella fissa” nel repertorio dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Appuntamento su tre date giovedì 15 (ore 20.30), venerdì 16 (ore 20.00) e domenica 18 settembre (ore 16.00), con una locandina ricca e variegata: si parte con la danza Polonaise, per proseguire con il mitico Concerto per pianoforte e orchestra n. 1, affidato al virtuoso pianista e compositore Conrad Tao - talento di spicco della nuova generazione statunitense - per concludere con la “Sinfonia del destino”, ovvero la n. 5. Sul podio di largo Mahler, il direttore musicale de laVerdi, signora Zhang Xian.
Venerdì 16, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma. In collaborazione con Associazione Italia Russia, Fausto Malcovati parlerà di “Čajkovskij, la grande stagione dopo la crisi”.
(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

Programma
La Polonaise (1877) è con il Valzer una delle due danze incastonate nell’Evgenij Onegin, a introduzione rispettivamente del secondo e del terzo atto. Con la sua sontuosità e la sua andatura “militare”, la Polonaise annuncia il finale trionfo dell’eroina Tatjana su Onegin, sull’affronto che le aveva fatto respingendola da fanciulla.
Nato attraverso dure traversie personali e l’incomprensione di Nikolaj Rubinstein - il “dio olimpico”, come Cajkovskij lo definì, del pianismo dell’epoca - il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 (1875) gli assicurò invece un’immediata ammirazione internazionale e una circolazione rimasta costante fino a noi, come uno dei pezzi più smaglianti e attrattivi del suo genere.
Composta nel 1888, la Sinfonia n. 5 è una composizione “ciclica”: presenta cioè un tema principale (nel celebre esordio esposto dal clarinetto nel registro grave), che ritorna nei movimenti successivi e che viene identificato come Tema del destino, un fato cui accenna lo stesso Cajkovskij nel suo diario. Dal carattere funebre dell’inizio, il tema si trasformerà nel Finale in una sorta di marcia trionfale, secondo il modello di tendere alle stelle, che dalla Quinta di Beethoven sarà poi caro ai grandi sinfonisti fino a Mahler.

2016_09_11 laVerdi alla Scala con Zhang Xian in Rachmaninov e Šostakovič

Domenica 11 settembre 2016, ore 20.00
Milano - Teatro alla Scala
Concerto straordinario
in collaborazione con Teatro alla Scala

S.Rachmaninov
Vocalise op. 34 n. 14
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Do min. op. 18

D.Šostakovič
Sinfonia n. 5 in Re min. op. 47

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Luca Buratto
Direttore Zhang Xian
Biglietti da 14.00 a 85.00 euro; per informazioni e prenotazioni: 02.83389401/2/3 www.laverdi.org - www.vivaticket.it

Domenica 11 settembre 2016, ore 20.00, laVerdi torna al Teatro alla Scala di Milano con il tradizionale concerto straordinario di inizio autunno, giunto alla sua XI edizione.
Sul podio del Piermarini, il direttore musicale Zhang Xian guiderà l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in un programma all’insegna della Grande Madre Russia. Sergej Rachmaninov in apertura con Vocalise in versione orchestrale, seguito dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 2, affidato al conclamato talento del milanese Luca Buratto, che debuttò con laVerdi all’Auditorium di Milano nell’ottobre 2011, in occasione del concerto per il centenario del Liceo Berchet. La serata si completa con la Sinfonia n. 5 di Dmitrij Šostakovič, opera che fa stabilmente parte del repertorio dell’Orchestra.

Introduzione alla serata della Signora Zhang Xian:
Ho ascoltato per la prima volta una esecuzione di Luca Buratto alcuni anni fa, nel corso della Van Cliburn International Piano Competition a Fort Worth, Texas, in qualità di membro della giuria. Rimasi subito impressionata dalla sua immediatezza esecutiva, specialmente nell’interpretazione di Bach. Per questo attendo con impazienza la nostra prima collaborazione, nel Concerto n. 2 di Rachmaninov, alla Scala con laVerdi.
“Per quanto riguarda ‘Vocalise’, l’altro brano di Rachmaninov eseguito dall’Orchestra Verdi, si tratta di una canzone senza parole, originariamente scritta per voce alta, da interpretarsi con un’unica vocale per l’intero brano. Nel tempo, è stata arrangiata in svariate combinazioni: per coro, violino, flauto, clarinetto e altro ancora. Mi piace particolarmente questa versione orchestrale, nella quale la prima sezione dei violini si esprime come una voce solista che guida l’intera orchestra nella canzone. Non a caso, il suo raffinato lirismo richiama l’espressività del Secondo concerto per pianoforte dell’autore, in una sorta di delicata miniatura”.

Ed ora la parola al solista, Luca Burattto:
“Poter affrontare e suonare i concerti di Rachmaninov, è sempre una grande motivazione per me. Anche nell’affrontare il secondo, cosi come era accaduto per il terzo 3 anni fa, la sfida è stata quella di partire da una serie di domande inevitabili che si sono poste non appena ho avuto modo di affrontare la partitura, domande che, a mio avviso, possono trovare risposta solamente nel testo che Rachmaninov ci ha lasciato. Il problema, spesso, con i grandi pezzi del repertorio, è il raffronto con la tradizione interpretativa, e ciò che viene preso per buono per tradizione. Con il secondo di Rachmaninov, a maggior ragione, la sfida diventa ancora più complessa. Oltre ai grandi interpreti, infatti, abbiamo la stessa esecuzione di Rachmaninov, che in alcuni momenti sembra andare in disaccordo con ciò che lui stesso ha scritto! Il mio rapporto con la sua musica è sempre volto alla semplicità, in un certo senso. A mio modo di vedere, specie con il secondo concerto, si tende a voler complicare ciò che in realtà potrebbe essere detto in maniera semplice, e attraverso questa semplicità cercare di ricostruire quel mondo nostalgico, carico, intenso sia della musica di Rachmaninov, ma in particolarmente in questo concerto, scritto in un momento di profonda crisi, e sorta di chiave di volta nella carriera compositiva dell’autore. Il ruolo dell’interprete deve essere sempre rivolto, a mio modo di vedere, alla restituzione di una certa purezza e rispetto del lascito del compositore, e Rachmaninov, in questo senso, è uno degli autori che più mi stimolano proprio per il fatto di essere stato fatto oggetto di tradizioni, malcostumi (se mi è lecito!) persino dai più grandi interpreti del pianoforte. Quante volte mi sono chiesto perché la prima riga di questo concerto venisse eseguita alla metà del tempo delle successive, apparentemente senza nessuna ragione? É questo forse il caso più emblematico. Per me quindi, il Secondo concerto è una musica che ho imparato a conoscere come se fosse nuova, cercando di restituirla ad una semplicità e ad una cantabilità che a mio avviso funzionano particolarmente per Rachmaninov. Sono molto contento, inoltre, di poter debuttare alla Scala con un concerto così impegnativo, e con l’Orchestra Verdi, che in qualche modo mi ha visto crescere in questi ultimi anni, e con cui ho sempre avuto una fantastica collaborazione in passato. Sono molto fiero, come milanese, di debuttare nel teatro dei milanesi per eccellenza, con l’orchestra Verdi, un’orchestra che avrà sempre una memoria speciale per me, i miei primi debutti con concerti importanti (Prokofiev, Rachmaninov), la fiducia di portare sul palco concerti impegnativi che ho sempre sentito verso di me, anche quando le vittorie in contesti internazionali erano ancora lontane a venire. Sono molto grato per questa fantastica opportunità, che spero di onorare al meglio.”

Programma
La locandina si apre con una rarità come Vocalise, composto da Rachmaninov nel 1912 e dedicato a una cantante amica. L’originale è per voce di soprano e pianoforte: sono semplici vocali che l’interprete sceglie a proprio piacere. La natura stessa del pezzo ne suggerì all’autore e a tanti altri musicisti la trascrizione per ogni sorta di strumento melodico e di insiemi strumentali.
Nei primi anni del Novecento, Rachmaninov esce della crisi creativa che ha attraversato in gioventù. Affina la sua arte di compositore e di concertista, trionfando con il Secondo concerto per pianoforte, preludio al celeberrimo Terzo e ai suoi capolavori sinfonici. Lavori nei quali si avverte bene il colorismo musicale appreso dai maestri russi, ma insieme gli echi impressionisti della Parigi di Debussy e Ravel.

La Quinta sinfonia segnò il “ritorno” di Šostakovič dopo le dure critiche ricevute nel 1936 per l’acceso sperimentalismo della sua opera teatrale Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk. Ritorno autocritico, ma che sotto la scintillante apparenza cela una piena continuità di linguaggio e di espressione.