MAM2016
MILANO ARTE MUSICA 2016 (X edizione)
dal 7 luglio al 25 agosto 2016
2016 10 Milano Arte Musica X edizione
Giovedì 25 agosto 2015, ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16, Milano
With the voice
of melody
La decima
edizione di Milano Arte Musica termina giovedì 25 agosto alle ore 20.30, nella suggestiva
Basilica di Santa Maria della Passione, con la celebrazione di un doppio
anniversario. L’ensemble vocale Stile
Antico festeggia i dieci anni di attività e presenta “With the voice of melody”, un programma musicale ricco di
capolavori della polifonia rinascimentale. Saranno
esplorati gli stili più antichi, da Dufay che per primo adotta la canzone L’homme armé per usarla nella sua
omonima Messa, a compositori più tardi, molto più vicini al madrigalismo e
all’influenza italiana, come Robert Ramsey e lo stesso Monteverdi. La serata si presenta inoltre come
un’ottima occasione per presentare per la prima volta in Italia due lavori scritti per Stile Antico da Huw Watkins e Nico Muhly, i quali,
rispettivamente con The Phoenix and the
Turtle e Gentle Sleep (tratto dalla seconda parte dell’Enrico IV) , rendono omaggio al genio
straordinario di William Shakespeare, nel quattrocentesimo anniversario della
sua morte.
PROGRAMMA
Anonimo L’homme armé
Guillaume Dufay (1397-1474) Kyrie (Missa L’homme armé)
Cristóbal de Morales (1500-1553) Jubilate Deo
Orlando Gibbons (1583-1625) O
clap your hands together
Robert Ramsey (c.1590-1644) Sleep fleshly
birth
Nico Muhly (1981- )Gentle Sleep
Thomas Tallis
(1505-1585) Gloria (Missa Puer Natus Est)
William Byrd (c.1540-1623) Vigilate
Claudio Monteverdi (1567-1643)
O Jesu mea vita
Rutilante in nocte
Plagas Tuas
William Byrd Ecce Virgo concipiet
Thomas Tallis In pace
Huw Watkins (1976- ) The Phoenix and the Turtle
Thomas Tomkins (1572-1656) O Praise the Lord
Senza dubbio L’homme armé fu
la melodia secolare più usata nella tradizione del cantus firmus della Messa. L’adattamento di Dufay, di cui cantiamo
il Kyrie, è tra i più antichi, ed è
caratterizzato dalla vivace interazione ritmica tra le parti, assai comune in
quel periodo.
Il mottetto festivo Jubilate Deo
di Cristóbal de Morales fu commissionato nel 1538 da Papa Paolo III, per
celebrare il trattato di pace firmato in quell’anno tra Carlo V e Francesco I.
Il mottetto utilizza un cantus firmus
costituito dalla parola “gaudeamus” (l'incipit del canto gregoriano Gaudeamus omnes in Domino) , ripetuto
lungo tutto il mottetto – otto volte nella prima parte e dieci volte (di cui sei sono in diminuzione, al doppio
della velocità) nella seconda. Intorno a
questo s’intreccia una varia ed esuberante polifonia, in ringraziamento per la
“pace duratura” portata dal trattato. Esso, purtroppo, era però destinato ad
avere una breve durata.
Gibbons fu un musicista celebre in vita, e pur non essendo
“all’avanguardia” rispetto alle nuove mode barocche che stavano rapidamente
conquistando l’Europa, era un compositore di fiammeggiante virtuosismo. Questo
è ampiamente dimostrato nella sua celebre versione del Salmo 47, O clap your hands together, un brillante
lavoro che è stato, sorprendentemente, scritto per un certo William Heyther, da
presentare per la richiesta del suo dottorato a Oxford nel 1622. Deve aver
avuto successo allora, perché Heyther divenne poi il primo professore di musica
dell’Università.
Il commovente Sleep, fleshly birth
di Ramsey è uno dei tanti omaggi scritti da compositori contemporanei in occasione
della morte del principe Henry nel 1612. In quanto erede al trono, la sua morte
prematura di tifo suscitò un intenso lutto nazionale, e spinse molti
compositori a scrivere omaggi come questo.
A continuare il tema del sonno, il nuovo lavoro di Nico Muhly per Stile
Antico musica versi tratti dalla II parte dell’Enrico IV di Shakespeare sul tema del sonno o, più precisamente,
dell’insonnia che accompagna il peso della regalità. La suggestiva composizione
di Muhly trasmette magistralmente quest’esperienza frammentando il testo e
facendo vagare i frammenti fra i membri dell’ensemble un po’ come i tanti
pensieri interconnessi e tuttavia inafferrabili, che così spesso assalgono chi
si trova sul limitare del sonno. Muhly descrive l’effetto come “una trama soporifera
di frasi ripetute”.
La Missa Puer natus est di
Tallis, dalla quale ascoltiamo il Gloria,
si pensa sia stata composta per le forze congiunte della Cappella Reale e della
Capilla Flamenca di Filippo II di Spagna. La sontuosa partitura in sette parti
dell’opera e alcune influenze fiamminghe nella scrittura di Tallis avvalorano
questa teoria. L’opera si basa su un lento cantus
firmus, con una quasi ininterrotta trama in sette parti intessuta
strettamente attorno ad esso.
Vigilate è tratto dall’edizione del 1589 delle Cantiones Sacrae. Come l’omonima opera con lo stesso titolo
dell’edizione del 1591, fu senza dubbio pubblicato avendo la comunità cattolica
dissidente come destinatario, e non è quindi difficile che il pezzo sia stato
scritto con lo scopo specifico di galvanizzare e incoraggiare i compagni
cattolici perseguitati di Byrd. Vigilate
è uno dei mottetti più drammatici di Byrd, in cui ascoltiamo, musicalmente
raffigurati, sia il canto del gallo sia il credente sonnolento cullato verso il
sonno, mentre le parole di avvertimento in apertura sono impostate con
appropriata severità.
I successivi tre brani di Monteverdi nacquero come alcuni dei suoi
madrigali più profani, e furono “resi spirituali” da Aquilino Coppini in modo
che potessero risultare “a lode di Dio e dei suoi santi”. La sua sensibilità
per l’intenzione espressiva della musica di Monteverdi certamente mostrava
consumata abilità musicale e poetica, e i suoi testi sono impressionanti nel
dettaglio con il quale tentano di abbinare i colori vocali e l’affetto poetico
dell’originale, mentre adattano opportunamente il soggetto; così, per esempio,
una sequenza ascendente altamente erotica nell’originale monteverdiano Sì ch’io vorrei morire, che descrive in
termini di crescente eccitazione un incontro appassionato ed intimo (“O bocca! O baci! O lingua!”) , diventa un
passaggio di devozione altrettanto estatica, di tipo spirituale: “O Gesù, mia
luce, mia speranza, mio cuore”.
Ecce Virgo è tratto dai Gradualia del
1605, ed è parte del Proprio dell’Avvento. La sua bellezza risiede nella
meraviglia e nello stupore creati dagli inaspettati cambiamenti di tonalità nel
passaggio di apertura. Questi conferiscono un senso palpabile di anticipazione
che si risolve solo al ritorno finale alla tonalità di do minore, quando il
nome del bambino promesso – Emmanuele – è rivelato.
La maggior parte delle opere di Tallis sono di impossibile datazione, ma
sembrerebbe probabile che i suoi inni e responsori per l’Ufficio siano stati
scritti o a metà degli anni ‘40 del ‘500 o a metà del decennio successivo. La
sua estesa versione di In pace è uno
di questi brani. Tallis fa un uso efficace di una tessitura stretta, rendendo
il pezzo ideale per l’esecuzione da parte delle voci più basse, che mettono in
risalto le ricche armonie della struttura imitativa, strettamente intrecciata,
dell’opera.
L’enigmatico poema di Shakespeare The
Phoenix and the Turtle (La fenice e
la tortora) – cantato qui in una
suggestiva elaborazione di Huw Watkins, recentemente composta per Stile Antico
– si presta ad essere letto come un’allegoria cattolica. In effetti vi sono
recenti teorie secondo le quali è possibile che Shakespeare stesso avesse
credenze cattoliche. Se questo era vero, allora “l’uccello dal canto più forte”
nel primo verso del poema è probabilmente William Byrd, che era ben noto come
cattolico dissidente.
Thomas Tomkins fu un successore di Tallis e Byrd nella Cappella Reale, e
il suo inno O praise the Lord è una
festa di polifonia in dodici parti che dispiega passaggi di contrappunto
intricato insieme a effetti antifonali tipici dei mottetti policorali
continentali dell’epoca. L’opera appartiene a Musica Deo Sacra, una raccolta di opere sacre di Tomkins,
pubblicata postuma dal figlio Nathaniel nel 1668.
BIGLIETTI
25 agosto posto
unico 10 euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti
prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della
Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android disponibile sull’app Store e su
Google play
SEDE DEL CONCERTO
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23
bus 54, 61, 94
Per
informazioni:
Associazione Culturale La
Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
twitter @lacappellamusic
Direzione Artistica: Maurizio Salerno
Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Luana Castelli, Federica Parati
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