MAM2016
MILANO ARTE MUSICA 2016 (X edizione)
dal 7 luglio al 25 agosto 2016
Martedì 23 agosto 2016, ore 18.30 e 20.30
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
Via Conservatorio 16, Milano
W. A. Mozart: Lieder e Sonate
Julia Wischniewski, soprano
Francesco D’Orazio, violino
Giorgio Tabacco, fortepiano
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus
Mozart (1756-1791)
Sonata in do
maggiore per violino e fortepiano K 296
Allegro vivace -
Andante sostenuto - Allegro
Oiseaux, si tous
les ans K 307
Dans un bois
solitaire K 308
Der Zauberer K
472
Das Veilchen K
476
Das Lied der
Trennung K 519
Sonata in fa
maggiore per violino e fortepiano K 376
Allegro -
Andante - Allegretto grazioso
Als Luise die
Briefe ihres ungetreuen Liebhabers verbrannte K 520
Abendempfindung
an Laura K 523
An Chloë K 524
Das Traumbild K 530
Das Kinderspiel
K 598
Con il doppio
appuntamento di martedì 23 agosto (ore 18.30 e ore 20.30), si ritorna nella
splendida cornice della Sala Capitolare del Bergognone per presentare l’ultimo
appuntamento monografico di questa decima stagione: una serata dedicata
esclusivamente al genio di Wolfgang Amadeus Mozart e ad alcune delle sue pagine musicali più intense. L’Astrée, Julia Wischniewski (soprano), Francesco
D’Orazio (violino) e Giorgio Tabacco
(fortepiano) eseguiranno Lieder e
Sonate tra i più belli del maestro salisburghese, come il celebre Das
Veilichen KV 476, unico testo di Johann Wolfgang
Goethe messo in musica da Mozart.
Il genio musicale di Mozart
nasce, cresce e si sviluppa alla tastiera. Il giovane virtuoso si esibisce in
sue composizioni e improvvisa, dimostrando una padronanza tecnica sia del
clavicembalo, sia del sempre più diffuso e raffinato fortepiano. Fra questi
spiccano gli strumenti costruiti da Anton Walter, come quello del suo
appartamento viennese, e quelli di Johann Andreas Stein. Mozart visitò la sua
fabbrica ad Augsburg nel 1777, in viaggio per Mannheim con la madre, inviando
un rapporto sul tipo di sonorità al padre. Attratto in quel luogo dalla
rinomata orchestra, “un’armata di generali” come sarebbe stata definita da
Charles Burney, Mozart stringe amicizia con il Konzertmeister Cannabich, il Kapellmeister
Holzbauer e il virtuoso del flauto Wendling. Compone diverse sonate solistiche,
delle arie, un quintetto per flauto e le cinque sonate con accompagnamento di
violino, delle quali viene eseguita qui la prima, in do maggiore. La
pubblicazione, dedicata alla sua allieva dilettante Josepha von Auernhammer,
avviene però molti anni dopo, nel 1781, quando Mozart si era ormai stabilito a
Vienna affermandosi come il più grande virtuoso del fortepiano. Una recensione
dell’aprile 1783 le definiva come “uniche nel loro genere; ricche di nuove idee
e di tracce del genio musicale del loro autore”. Della prima pubblicazione
viennese fa parte anche la sonata K 376, composta quando Mozart si trovava già
nella capitale. Entrambi i lavori, che presentano una scrittura pianistica
piuttosto impegnativa e virtuosistica, sono un aggiustamento vero, un
classicismo più sobrio rispetto all’esuberanza degli ultimi anni di Salisburgo:
strutture più snelle e trasparenti, meno ornamentazioni e maggior gusto per la
cantabilità.
Mozart scrisse a più riprese
brevi Lieder su testo francese o tedesco, sia come pezzi d’intrattenimento per
esibizioni musicali, sia dietro specifiche richieste. Tutti sono accomunati da
un carattere leggero, spensierato, esempi del gusto viennese per la musica e la
poesia da svago: vi sono descritti stati d’animo, situazioni amorose, piccoli
quadri di vita domestica e riflessioni sull’esistenza. Le composizioni furono
scritte fra Mannheim e Vienna e costituiscono un ponte ideale fra le due città,
offrendo uno spaccato del gusto letterario dell’epoca e della capacità di
Mozart di ricavarne godibilissime miniature musicali.
A Mannheim, Mozart scrive i due
Lieder su testo francese K 307 e K 308, su richiesta di Gustl Wendling, figlia
del celebre flautista, dopo che lei stessa gli aveva fornito i testi. La
ragazza doveva essere anche una brillante cantante, anche secondo il parere di
Mozart, dopo che lei eseguì una delle due composizioni.
Der Zauberer K 472 (Il Mago) è basata su
dei versi del poeta anacreontico Christian Felix Weiße, i cui testi sono pieni
di figure d’idilli pastorali e fu scritta nel 1785. La musica di Mozart
fornisce una lettura meno seriosa dei versi del poeta, a tratti quasi
divertente e dissacrante.
Das Veilichen (La viola) è uno degli esempi più raffinati di Mozart
di creare miniature vocali dalla struttura perfetta, concepita nella forma di
una scena drammatica: il tema della viola inizia sommessamente, ma si conclude
in modo virile e pieno, segue il motivo di danza delle pastorelle la cui
canzone si ascolta nell’interludio pianistico, poi l’intensificazione
drammatica fino al piede che schiaccia il fiore e il commento partecipe del
narratore.
Das Lied der Trennung K 519 inizia come una canzone strofica, per poi
interrompersi in una sezione centrale senza ripetizioni e chiudersi di nuovo in
forma strofica. S’intuisce qui il coinvolgimento emotivo e passionale di Mozart
nel dispiegarsi della storia, senza nulla di teatrale, ma piuttosto orientata a
un’intensificazione emotiva.
Als Luise e Traumbild furono donate da Mozart all’amico
Gottfried von Jacquin, che le pubblicò a suo nome insieme ad altre sue quattro
composizioni, dedicandole a due delle sue numerose fidanzate. Nella prima
composizione, Luisa attraversa diversi stati d’animo, avvicinandosi molto a un
monologo drammatico piuttosto che a una romanza da salotto. Il carattere
elegiaco del secondo brano, una visione d’amore, si avvicina per carattere
espressivo e dettagli melodici alla cavatina della Contessa nelle Nozze di Figaro.
An Chloë K 524 riunisce insieme vitalità, esuberanza e brio musicale. La
tonalità d’impianto e alcuni spunti tematici la ricollegano all’area di
Cherubino nelle Nozze di Figaro, Non so più cosa son, cosa faccio.
Abendempfindung an Laura (I pensieri notturni di Laura) costituisce la
composizione forse più personale di Mozart, con alcune riflessioni sulla morte
vista come “il miglior amico che mi sono abituato a frequentare ogni giorno”,
così come erano state espresse in una lettera al padre Leopod del 1787.
Das Kinderspiel è un
lavoro molto vicino al mondo del Singspiel
viennese e rappresenta una felice visione del mondo della fanciullezza, con
un ritmo incalzante e una costruzione semplice e serrata.
BIGLIETTI
23 agosto posto unico 10 euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti
prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle
9.15 alle 12.00.
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android disponibile sull’app Store e su
Google play
SEDE DEL CONCERTO
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa
Maria della Passione)
Via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23
bus 54, 61, 94
Per
informazioni:
Associazione Culturale La
Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
twitter @lacappellamusic
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