2015_02_18 In scena all'OUT-OFF l'origine del più famoso falso storico musicale, la rivalità tra Mozart e Salieri

Dal 18 febbraio 2015_02_18 a domenica 8 marzo 2015_03_08
mart/ven. h 20.45, sab. h 19.30, dom. h 16 
Teatro OUTOFF via Mac Mahon, 16 20155 Milano tel. 0234532140
XXXIX stagione 2014.2015
in collaborazione con I Demoni
MOZART E SALIERI
da Aleksandr Puškin
regia Alberto Oliva
con  Mino Manni, Davide Lorenzo Palla
Musiche originali Ivan Bert
Scene Francesca Barattini
Costumi  Marco Ferrara
Disegno Luci Alessandro Tinelli
(Prima Nazionale)
Spettacolo sostenuto nell’ambito del Progetto NEXT 2014 e  sostenuto da Rosana Rosatti

Salieri contro Mozart nella prima “cena con delitto” della Storia.
Un duello a colpi di musica, mentre il fuoco della passione brucia insieme al fuoco dell’invidia. L’inevitabile conseguenza di un dialogo fatto di “non detti”, parole schivate e sguardi incrociati, è il delitto, consumato subdolamente, senza il coraggio del gesto plateale, al punto che la morte di Mozart resterà per sempre avvolta nel mistero.
A partire dal breve, ma potentissimo testo di Aleksandr Puskin, da cui Peter Shaffer e Milos Forman hanno tratto un grande film, lo spettacolo propone una discesa negli inferi della mediocrità, dell’ambizione artistica tarpata dal senso di inferiorità. Sposando la tesi puskiniana dell’avvelenamento da parte di Antonio Salieri, il testo incontra suggestioni originali e altre fonti letterarie, fra cui Il Soccombente di Thomas Bernhard, le lettere di Mozart e i libretti delle sue opere, in particolare Il Flauto Magico con tutti i misteri che gravitano attorno alle sue influenze massoniche, ma soprattutto Dostoevskij con il suo Grande Inquisitore.
Lo spettacolo si inserisce nel percorso che I Demoni stanno portando avanti sui grandi autori russi dell’Ottocento. Dopo il percorso dedicato a Dostoevskij (Notti Bianche, La confessione, Ivan e il diavolo e Il giocatore), quest’anno hanno scelto di rivolgersi a Puskin, suo contemporaneo, considerato il più grande poeta russo, che condivide con Dostoevskij gli stessi temi d’indagine: il cuore dell’uomo e le contraddizioni che lo fanno pulsare. Anche Puskin e Dostoevskij, due giganti della letteratura mondiale, proprio come Mozart e Salieri nella musica, sono stati costretti a dividersi lo stesso palcoscenico, in un confronto continuo che li ha spinti a superarsi costantemente, tenendo altissimo il livello della loro arte.
Alberto Oliva “lavorare su un personaggio tanto complesso e amato come Mozart, consacrato dal cinema in una versione ormai mitica, ci ha richiesto di fare una scelta audace, tirando e seguendo uno dei tanti fili della sua straordinaria personalità. Così, durante le prove, ci siamo lasciati trasportare dalla sua eccentricità, decidendo di percorrere quel sentiero che da sempre unisce genialità e follia per creare un Mozart completamente immerso nell'estasi creativa, al punto da renderlo goffo e impacciato nel rapporto con la realtà.”
WhAM for Symbolic Orchestra
Lo spettacolo si avvale della collaborazione del compositore Ivan Bert che, per rappresentare in musica la non celata matrice Massonica della commissione del Flauto Magico, ha scelto di esplorare i suoni nascosti negli strumenti della Carpenteria indagando sulle sonorità esoteriche di quegli oggetti di lavoro per estrarne un archivio di suoni “concreti” prodotti da  scalpelli, mazze, livelle, tegole, massi, mattoni,  martelli, cunei di metallo, squadre, tenaglie antiche.  I suoni concreti della “Carpenteria”  compongono il corpus sonoro utilizzato per l'elaborazione e la sintesi di alcuni “caratteri” del Flauto Magico di W.A.Mozart.
La scenografia è affidata alla giovane Francesca Barattini, i costumi a Marco Ferrara, già collaboratore de I Demoni, come Alessandro Tinelli, light designer.
(Fonte Teatro Out Off http://www.teatrooutoff.it)

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