AGORALIRICA 2013-2014
Domenica 19 gennaio 2014 ore 16.00
Gioielli: smeraldi, rubini e diamanti
dal Teatro Bolshoi
Balletto in 3 parti con musica di
Gabriel Fauré, Igor Stravinsky
e Pyotr Tchaikovsky
e Pyotr Tchaikovsky
Coreografia: George
Balanchine
Maestri di balletto:
Sandra Jennings, Merrill Ashley, Paul Boos
Scene: Alyona
Pikalova
Costumi: Elena
Zaitseva
Con l'Orchestra del
Bolshoi Teatro Accademico di Stato
diretta da Pavel Sorokin
con i solisti del Bolshoi e il Corpo di Ballo del Bolshoi
diretta da Pavel Sorokin
con i solisti del Bolshoi e il Corpo di Ballo del Bolshoi
Durata spettacolo: circa
2 ore inclusi intervalli
TRE GIOIELLI
dalla musica alla danza
Con questo balletto arriviamo al "nuovo"
genere di danza che nasce completamente slegato da quella che è una struttura
narrativa di base. Anche nelle precedenti visioni ci siamo a poco a poco
allontanati dalla "storia". Solo in Spartacus la struttura narrativa
era fondamentale nei movimenti della danza poi con "Corsaro" sono
aumentati i numeri prettamente di "tecnica " e con "Bella
addormentata" la fiaba era ormai solo un pretesto per dare al corpo di
ballo la possibilità di sfoggiare le loro singole abilità. Infatti in quel
balletto i due protagonisti hanno una grande scena ma poca rilevanza, mentre
appaiono le cosiddette "danze caratteristiche" per fare uscire in
primo piano gli elementi migliori all'interno del corpo di ballo.
Con Balanchine arriviamo ad uno dei più grandi
coreografi del '900, con GIOIELLI ha ideato un balletto in tre parti con titoli
emblematici che nulla possono fare supporre allo spettatore di quanto può
essere racchiuso in queste coreografie.
Queste "tre gemme coreografiche e musicali"
che sono anche eseguite da sole nei gala di danza vogliono essere nella
intenzione di Balanchine un omaggio all’arte del disegnatore di gioielli Claude
Arpels. Ogni sezione di Jewels è differente per musica, colore e atmosfera. Ha
scelto tre autori molto diversi, identificando una musica che rivelasse
l’essenza di ciascun gioiello (Gabriel Fauré, da Pelléas et Mélisande e da
Shyloch per gli “Smeraldi”; il Capriccio per piano e orchestra di Stravinskij
per i “Rubini”; estratti dalla Sinfonia n.3 in re maggiore op.29 di Cajkovskij
per i “Diamanti”).
George
Balanchine (Georgij Melitonovic Balancivadze,) è stato un coreografo e danzatore georgiano, fra i
più grandi del ventesimo secolo, e uno dei fondatori della tecnica del balletto
classico negli Stati Uniti. Nato il 22 gennaio 1904, San Pietroburgo, Russia e morto il 30 aprile 1983, New York,
New York, Stati Uniti d'America. Mentre era ancora un adolescente, Balanchine
coreografò il suo primo balletto, un pas de deux chiamato La Nuit (1920, su musica di Anton Rubinstein).
Nel 1923, con alcuni compagni
danzatori, formò una piccola compagnia, lo Young Ballet. Serge Diaghilev lo
conobbe a Londra nel 1924 e chiese
al gruppo di unirsi ai suoi famosi Ballets Russes. Balanchine creò per lui nove
balletti e alcune coreografie. Dopo la morte di Diaghilev (1929) Balanchine lasciò i Balletti russi ed inizio anche ad avere
problemi nella danza per un infortunio. Nel 1934, un anno dopo il suo trasferimento in America apri la Scuola
di danza dell'American Ballet che si esibiva al Metropolitan prima di spostarsi
ad Hollywood nel 1938. Balanchine fu
coreografo residente per i Ballet Russe de Monte Carlo dal 1944 al 1946; in seguito
al Teatro Colon di Buenos Aires nel 1942,
e dal 1947 in poi, coreografò anche
per l'Opéra di Parigi. Balanchine ebbe uno stuolo di mogli, delle quali
collezionò una serie di divorzi sino agli anni sessanta, quando si innamorò
perdutamente della giovane e talentuosa ballerina Suzanne Farrell, per la quale
creò molti balletti, tra i quali Don Chisciotte (con lui nella parte di Don
Chisciotte) e la sezione Diamonds del balletto Jewels.
Moltissime sono le coreografie create per il New York
City Ballet, tra queste nel 1967
figura GIOIELLI. Si tratta di uno dei capolavori di George Balanchine,
considerato uno dei momenti più significativi del XX secolo.
Nonostante le sue assidue frequentazioni femminili
morì senza figli, nel 1983, a 79
anni.
SMERALDI
su musiche di Gabriel Fauré estratti da
Pelléas et Mélisande (1898) e Shylock (1889) Emeralds (Smeraldi) richiama le
danze ottocentesche del romanticismo francese tradizionalmente danzato con dei
tutù lunghi..
RUBINI
su musiche di Igor Stravinsky Capriccio
per piano e orchestra (1929)
Rubies
(Rubini), frizzante e spiritoso, incarna appieno la collaborazione fra
Stravinskij e Balanchine, vuole essere l'erede della tradizione americana,
improntata al musical di Broadway, con delle intonazioni jazz.
DIAMANTI
su musiche di Pyotr Tchaikovsky Sinfonia
n°3 in re maggiore "Polacca", op. 29 (1875) Diamonds (Diamanti)
rievoca l’ordine e la grandeur della Russia Imperiale e del Teatro Mariinskij,
dove Balanchine crebbe artisticamente si ispira allo stile, al gran virtuosismo, ai grandi
balletti classici della danza russa: tutti elementi cui si deve la celebrità di
questa grande scuola.
Jewels (Gioielli) di George Balanchine sarà al Teatro alla Scala di
Milano dal 9 Marzo al 4 Aprile 2014.
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