2011_04_17 Requiem Mozart revisione critica "Levin"

Domenica 17 aprile 2011_04_17 ore 17
Lunedì 18 aprile 2011_04_18 ore 20
Martedì 19 aprile 2011_04_19 ore 20
Auditorio Conservatorio G. Verdi Torino
Wolfgang Amadeus Mozart
Requiem K 626
Soprano Chiara Giudice
Mezzosoprano Annalisa Stroppa
Tenore Alejandro Escobar
Basso Maurizio Franceschetti
Coro Accademia Stefano Tempia di Torino
Orquestra Filarmonica di Torino
Direttore Francesco Ciluffo

2011_04_16 Duo violoncello e pianoforte

I Concerti gratuiti dell’Associazione Musicale Dino Ciani a Milano
sabato 16 aprile 2011_04_16
Milano
Circolo A. Volta - via G. Giusti 16
sabato 16 aprile 2011 ore 17.00 ingresso libero
ANDREA FAVALESSA violoncello
MARIA SEMERARO pianoforte
musiche di F. Liszt, O. Respighi e A. Casella

info 335 6083581 – www.dinociani.com


Associazione Musicale Dino Ciani
Tel. 0324 243046 - 041 528 60 92
Cell: 335 6083581 E-Mail: concerti@dinociani.com www.dinociani.com 

2011_04_12 Mario Brunello al Quartetto

Martedì 12 aprile 2011_04_12, ore 20.30
ore 11.30, prova aperta guidata da Oreste Bossini
Sala Verdi del Conservatorio - via Conservatorio 12
Mario Brunello violoncello

Bach - Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009
Crumb - Sonata per violoncello solo (1955)
Weir - Unlocked (1999)
Bach - Suite n. 2 in re minore BWV 1008
Sokolovic - Vez
Anonimo - Canti armeni per violoncello solo (trascrizione di Mario Brunello) 


Brunello, musicista fantasioso e carismatico, ha sempre desiderato mostrare la forza espressiva delle Suites a contatto con musiche di altro genere, come se il mondo di Bach fosse talmente compiuto in sé da sostenere il dialogo con qualunque altra forma di esperienza artistica. La voce del violoncello intona così altri monologhi del Novecento, includendo autori molto eterogenei. Accanto a Bach troviamo una compositrice canadese di origine serba, Ana Sokolovic; uno dei maggiori autori americani interessati ai nuovi linguaggi come George Crumb; una musicista scozzese ancora ignorata in Italia come Judith Weir e i canti armeni trascritti dallo stesso Brunello. 

Anche la nostra Società aderisce all'iniziativa Milano per le donne promossa dal Comune. Per questo concerto mette a disposizione 100 biglietti gratuiti (50 per la prova mattutina e 50 per la sera). Le donne interessate possono telefonare allo 020202 (servizio gratuito di informazione) attivo 24 ore fornendo identità e codice fiscale. Tutti gli appuntamenti suwww.comune.milano.it/spettacolo



Parole in nota
ore 18, Casa Verdi, Piazza Buonarroti - ingresso libero
Lunedì 11 aprile 2011_04_11
Mario Botta

Dal contenuto al contenitore: a Parole in nota si parla di architettura dei teatri insieme a Mario Botta, autore anche di numerosi edifici per la cultura, musei, biblioteche. Suoi – per citarne alcuni - il Teatro e Casa della cultura “André Malraux” di Chambéry (Francia), il MART-Museo di arte moderna e contemporanea, di Trento e Rovereto, il Museo Jean Tinguely a Basilea, il MOMA di San Francisco. Per la maggior parte dei milanesi è l’architetto della ristrutturazione della Scala (2002-2004), ma è anche protagonista del dibattito culturale della nostra città. Numerosi i suoi interventi su mostre, ecologia ed Expo 2015, temi sui quali Andrea Kerbaker e Carlo Sini lo solleciteranno a tornare in questo quarto appuntamento di conversazioni a Casa Verdi. Il 9 maggio, a chiusura del ciclo di Parole in nota, ospiteremo lo scrittore Aldo Nove, del quale è di recente uscito La vita oscena (Einaudi/Stile Libero).
Vai alla news - Video Approfondimento

Società del Quartetto di Milano
via Durini 24 - 20122 Milano - Tel. 02 76005500 Fax 02 76014281
www.quartettomilano.it - info@quartettomilano.it

 

2011_04_06 In memoria di Giovanni Marra

Mercoledì 6 Aprile 2011_04_06 alle ore 21.00
Civico Tempio di S. Sebastiano
Via Torini,28 Milano
si terrà un Concerto in
Memoria di Giovanni Marra.
Nell' 0ccasione si esibirà l'Orchestra e il Coro Ludwig van Beethoven
diretti dal M° Adriano Bassi.
Verranno eseguite musiche di. Donizetti, Cavalli, Rheinberger, Vivaldi, Verdi
Solisti
Alfredo Pedretti Corno
Tatiana Chivarova: Soprano
INGRESSO LIBERO
Per informazioni: 347.6779797

2011_04_08 Traviata in arrivo al Coccia di Novara

Teatro Coccia
Venerdì 8 aprile 2011_04_08 ore 20.30
Domenica 10 aprile 2011_04_10 ore 16.00
LA TRAVIATA
Melodramma in tre atti 
su libretto di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
Maestro Concertatore e Direttore Valerio Galli


Personaggi e Interpreti 
Violetta Valery ELENA ROSSI 
Flora Bervoix MONICA TAGLIASACCHI 
Annina  ALESSANDRA FERRARI 
Alfredo Germont SERGEJ ROMANOVSKY 
Giorgio Germont, suo padre  GIANFRANCO MONTRESOR 
Gastone, Visconte de Letorières  MARCO VOLERI 
Barone Douphol  DAVIDE ROCCA 
Marchese D’Obigny  LUCA LUDOVICI 
Dottor Grenvil  VEJO  TORCIGLIANI 
Giuseppe, servo di Violetta  MICHELE VISELLI 
Domestico di Flora  PIER MARCO VIÑAS MAZZOLENI  
Commissionario  GILLES ARMANI
Regia  

Paolo Bosisio, regista

Maestro del Coro Gianmario Cavallaro - Lighting Designer Jean Paul Carradori
Movimenti Coreografici Cristina Molteni
Orchestra Filarmonica Italiana
Coro della Fondazione Teatro Coccia
Balletto di Milano
Produzione Fondazione Teatro Coccia di Novara
Info su : http://www.fondazioneteatrococcia.it/stagione011_operaeballetto_latraviata.asp



NOTE DI REGIA Traviata: un dramma sociale
Mettere in scena Traviata significa misurarsi con un melodramma caratterizzato da forti tinte drammatiche, la cui tradizione scenica è tale da comportare atteggiamenti per così dire preconcetti nel pubblico che, dallo spettacolo, si aspetta sempre e comunque una serie di puntuali e quasi rituali momenti di emozione legati ai passaggi musicali topici dell’opera. La tragedia di Violetta, “donna sola e abbandonata”, è, infatti, tradizionalmente letta come l’inevitabile conseguenza di un sacrificio dettato prevalentemente dal cuore, ossia dall’amore ch’ella, prostituta seppure d’alto bordo, per la prima volta proverebbe per Alfredo. 
Violetta vittima, dunque, ma soprattutto donna che ama e generosamente compie l’estremo gesto, rinunciando alla propria felicità e immolandosi per il bene della sorella dell’amato, la giovane “pura siccome un angelo”, che costituirebbe il perfetto contraltare alla “traviata”, e perciò indegna, amante di Alfredo. In tale contesto Germont appare tradizionalmente come un povero vecchio che si vede, suo malgrado e dolorosamente, costretto a intervenire per fare salva la reputazione della famiglia, compromessa dall’avventatezza sentimentale di Alfredo, per consentire nozze adeguate alla figlia, appunto “pura siccome un angelo” che è impensabile non difendere dal fango della corruzione. 
Senza alcuna pretesa di sovvertire la tradizione per sostituire a letture preconcette una non meno preconcetta interpretazione, mi è parso necessario cercare all’interno della materia sentimentale e a tratti anche un poco sentimentalistica, qualche ragione in più. Oltre che storia di sentimenti, di emozioni, di mondanità, Traviata mi sembra un dramma sociale, prima ancora che umano, e ciascuno dei personaggi pare inserirsi perfettamente all’interno di uno schema relazionale determinato appunto dalle norme del mondo ritratto, impossibile da mutare. I personaggi del dramma, prima forse che individui, sono ingranaggi di un meccanismo sociale consolidato all’interno del quale non c’è spazio per l’amore, per la compassione, per la salvezza.
In tale prospettiva (e nella mia lettura personale dell’opera), Germont diventa il personaggio chiave del dramma. Egli è il motore dell’azione drammatica che si sviluppa dalla sovrapposizione di esigenze di carattere sociale e mondano alla spontanea dialettica dei sentimenti. Egli incarna quell’urgenza di rispettabilità che è la spinta di ogni suo agire: non l’amore per la propria figlia, non la compassione per Violetta, ma la necessità tutta borghese di difendere la sua reputazione, la rispettabilità della sua famiglia e della classe sociale cui appartiene orgogliosamente, guidano la sua mano a tessere la trama drammatica della vicenda. Egli è un uomo ancora giovane, ancora inserito ‘nella vita’, attivo, egli stesso, forse, frequentatore abituale (e clandestino) di quelle prostitute che in società disprezza e non può certo accogliere nella vita della propria famiglia. Nel primo atto, lo si vede dunque entrare nella casa di Violetta, accogliere benevolmente e non senza compiacimento i complimenti di alcune giovani frequentatrici di quel salotto in cui è presente il bel mondo, in gran parte aristocratico, certamente meno preoccupato di far salve le apparenze rispetto ai borghesi che, come Germont appunto, si lasciano affascinare dal piacere in sé e dal gusto di imitare la classe superiore, senza possederne la congenita “sprezzatura”. 
Contraltare di Germont è il di lui figlio Alfredo, che a me pare come un giovanissimo, ingenuo giovanotto, affatto inesperto della vita nella quale è entrato con la facilità del denaro paterno e senza le avvedutezze che l’esperienza sola può assicurare: egli si innamora (o, chissà, crede di innamorarsi) perdutamente di Violetta, e senza curarsi della di lei poco presentabile attività professionale, o forse addirittura attratto inconsapevolmente dal desiderio di sottrarre una preda scontata dagli artigli dell’aristocrazia. Il suo è un amore sensuale e romantico, come spesso è quello dei giovani alle prime esperienze sentimentali
Appassionato e impulsivo come vuole la sua giovane età, egli cade vittima del fascino di Violetta, anch’ella giovane, (ma che, di contro alla fonte dumasiana, io vedo di qualche anno più adulta di lui) e soprattutto dotata di un’esperienza della vita e del mondo che la rendono disincantata e lucida. Violetta è una professionista che ha fatto dell’amore e del piacere sensuale un mestiere e che ha presto compreso la necessità, per salvaguardarsi, di tenere proprio l’amore e il piacere lontani dal suo io più profondo. 
Ella non è una donna “sola e abbandonata”, ma una professionista cinica, cui accade di essere incuriosita e infine contagiata dall’irrazionale amore giovanile di Alfredo, che la lascia incredula dinnanzi alla sincerità dei suoi sentimenti. E così, Violetta si trova a scegliere, per una volta, di credere nell’amore, di cedere al richiamo dei sensi, aprendo una breccia nel muro dietro il quale la sua razionalità l’ha confinata, decidendo di annullare lo iato che ella aveva posto tra se stessa e l’amore. 
Ma l’illusione ha vita breve e, quando Violetta si scontra con la realtà e accetta di sacrificare il suo amore su richiesta di Germont, non lo fa tanto per compassione verso di lui o verso la sua giovane figlia, quanto perché ricondotta bruscamente alla consapevolezza dell’ineluttabilità del suo destino e della necessità di portare fino alle estreme conseguenze la sua scelta di vita. Germont non la commuove con la storiella della figlia candida e pura, ma la riconduce crudamente alle regole del gioco: una prostituta ha compiuto una scelta di vita che la esclude definitivamente dalla società, con la quale può avere relazioni esclusivamente di carattere mercenario. I sentimenti e le buone intenzioni non bastano a cancellare la macchia di una professione disonorante, seppure accolta e sfruttata serenamente da tutti entro la zona franca del piacere.
Attorno ai tre protagonisti si muove una girandola di personaggi che incarnano posizioni e istanze di carattere sociale altrettanto definite e concorrono a dare vita a una Traviata in cui i sentimenti tracollano dinnanzi alle costrizioni sociali e in cui la regia sceglie di adottare un registro caratterizzato da estrema castigatezza di tinte drammatiche.
A connotare ulteriormente questa messa in scena, anche la scelta di posticipare l’ambientazione del dramma dalla metà dell’Ottocento alla Belle Époque, “l’epoca bella”, “i bei tempi” che sembrano essere la cornice ideale per le vicende musicate da Verdi e ambientate in una Parigi che proprio in quegli anni del Novecento fu capitale indiscussa e fucina incessante di tendenze che contagiarono l’intera Europa. 
Chi si aspettasse lacrime, abbracci, struggimenti, commozioni transitorie e “lieto” fine con decesso risolutivo di tutti i problemi in campo (fatti salvi quelle della defunta), potrà forse rimanere deluso dal rigore dei quadri in cui si sottolinea, con l’uso dello spazio, dei gesti e della luce, la solitudine disperata di Violetta che muore, corrosa dal male e da una povertà che si è scelta forse come un sacrificio sull’altare dell’unico amore della sua vita, senza che alcuno le porga il conforto di un contatto autentico, di un sentimento profondo di solidarietà, capace di travalicare anche le barriere imposte dalla società e dalle norme della “creanza”. [Paolo Bosisio regista]

2011_05_21 Stresa Festival apre con i concerti di Primavera

Il 21 maggio 2011_05_21 prendono il via i Concerti di Primavera: non perdere i nostri appuntamenti con la favolosa musica jazz!
E dal 29 luglio tornano i fantastici eventi di Meditazioni in Musica e Note di viaggio!
Lunedì prossimo 2011_04_04 riapre la Biglietteria del Festival!
Saremo a vostra disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30.
Stresa Festival
http://www.stresafestival.eu

Sabato 21 maggio – ore 17.30
Villa Pallavicino – Stresa
Enrico Rava Tribe
featuring Gianluca Petrella
Il concerto è all'aperto*
Domenica 29 maggio – ore 17.30Villa Pallavicino – Stresa
Charlie Haden Quartet West
Il concerto è all'aperto*
 


Sabato 4 giugno – ore 17.30Villa Pallavicino – Stresa
Al Di Meola New World Sinfonia 
Il concerto è all'aperto*

* In caso di maltempo i concerti si terranno al Palazzo dei Congressi di Stresa
In occasione dei Concerti di Primavera possibilità di visitare il Parco di Villa Pallavicino, il Giardino Alpinia e Villa Taranto (Verbania) con un biglietto a prezzo speciale. Sarà possibile inoltre raggiungere il Mottarone e acquistare i biglietti per Alpyland a tariffe scontate.


Concerto per i 150 anni dell'Unità d'Italia

Sabato 23 luglio – ore 20.30
Piazzale Lido – Carciano di Stresa
Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri
Massimo Martinelli
, direttore
Il concerto è all'aperto


Meditazioni in Musica

Venerdì 29 luglio – ore 20.30
Eremo di Santa Caterina del 
Sasso – Leggiuno
Suite per violoncello solo 
di J.S. Bach 
David Geringas, violoncello

Sabato 30 luglio– ore 20.30
Eremo di Santa Caterina del Sasso – Leggiuno 
Suite per violoncello solo
di J.S. Bach 
David Geringas, violoncello

Domenica 31 luglio – ore 20.30
Chiesa di S. Nicolao al Sacro Monte – Orta
Musica spagnola del ‘600
Sanz, Guerau, de Santa Cruz
Hopkinson Smith
, chitarra barocca

Martedì 2 agosto – ore 18.00
Rocca Borromeo – Angera
Conversazioni musicaliPlatti, Vivaldi
Ensemble Cordia

Venerdì 5 agosto – ore 20.30
Chiesa Vecchia – Belgirate
Virtute e Canoscenza
Dufay, Ockeghem, Brumel, Compère, Crequillon, Lheritier, Desprez
De Labyrintho


Note di viaggio

Domenica 21 agosto – ore 20.30
Palazzo dei Congressi – Stresa
Buon compleanno Festival!Brano vincitore del
 5° Concorso Internazionale di Composizione "Settimane Musicali di Stresa" 2011
Šostakovič, Brahms
Alexander Toradze, pianoforte
Stresa Festival Orchestra
Gianandrea Noseda
, direttore

Lunedì 22 agosto – ore 20.30
Loggia del Cashmere – Isola Madre
Ottoni all'Isola
Bach, Scarlatti, Ewald, Lutoslawski, Marshall, Piazzolla, McDowall
London Brass
Il concerto è all'aperto

Martedì 23 agosto – ore 20.30
Chiesa Madonna di Campagna – Verbania
Bach e il suonar parlante

J.S. Bach, L'Arte della fuga

C.Ph.E. Bach, LiederGraciela S. Gibelli, soprano
Il suonar parlante
Vittorio Ghielmi
, viola e direzione

Mercoledì 24 agosto – ore 20.30
Castello Visconteo – Vogogna
Mondo di suoni
Gabrieli, Speer, Bach, Kamen, Mozart, Barber, Bozza, Saint-Saëns
Italian Wonderbrass 
Il concerto è all'aperto

Giovedì 25 agosto – ore 20.00
Palazzo dei Congressi – Stresa
LUCIA DI LAMMERMOOR

di G. Donizetti
in forma semi-scenica
Elena Mosuc, John Osborn,
Franco Vassallo, Orlin Anastassov, Alessandro Liberatore, Luca Casalin, Arianna Vendittelli
Ars Cantica Choir
Marco Berrini
, maestro del coro
Stresa Festival Orchestra
Gianandrea Noseda
, direttore

Venerdì26 agosto – ore 20.30
Villa Ponti – Arona
Racconti danzantiMendelssohn-Bartholdy, Schubert, Puccini, Dvořák, Mifune, Stravinskij, Schröder, Šostakovič
Apollon Musagète Quartett
 


Sabato 27 agosto – ore 18.00 
Chiesa del Crocifisso, Collegio Rosmini – Stresa
Bach: Sonate e Partite 
I PARTE
Isabelle Faust, violino


Sabato 27 agosto – ore 20.30
Chiesa del Crocifisso, Collegio Rosmini – Stresa
Bach: Sonate e Partite 
II PARTE
Isabelle Faust, violino



Domenica 28 agosto – ore 20.30
Palazzo dei Congressi – Stresa
Mehta, Israel Philharmonic Orchestra
Webern, Liszt, Čajkovskij
The Israel Philharmonic Orchestra
Zubin Mehta
, direttore



Lunedì 29 agosto – ore 20.30
Salone degli Arazzi – Isola Bella
Simon Trpceski
Chopin, Shahov, Bach/Liszt, Liszt
Simon Trpceski, pianoforte 



Martedì 30agosto– ore 20.30
Palazzo dei Congressi – Stresa
Noseda, Filarmonica della ScalaBeethoven, Dvořák
Leif Ove Andsnes, pianoforte
Filarmonica della Scala
Gianandrea Noseda
, direttore



Giovedì 1 settembre – ore 20.30
Salone degli Arazzi – Isola Bella
Rachmaninoff soirée
Rachmaninoff
Pavel Berman, violino
Enrico Dindo
, violoncello 
Alexander Romanovsky
, pianoforte



Venerdì 2 settembre – ore 20.30
Palazzo dei Congressi – Stresa
Improvvisando
Concerto di chiusura della
Masterclass di improvvisazione 
Enrico Pieranunzi Trio



Sabato 3 settembre – ore 20.30
Auditorium "La Fabbrica" – Villadossola
Europa barocca
Telemann, Vivaldi, Bach, Corelli
Akademie für Alte Musik Berlin



Domenica 4 settembre – ore 20.30
Palazzo dei Congressi – Stresa
Chailly, GewandhausorchesterBeethoven, Mendelssohn-Bartholdy
Maria João Pires, pianoforte 
Gewandhausorchester Leipzig
Riccardo Chailly
, direttore



IL PROGRAMMA PUO' ESSERE SOGGETTO A MODIFICHE

Puoi prenotare anche via postafax o e-mailLeggi come


Le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore sono senza dubbio una manifestazione di rilievo nel panorama dei festival europei di musica classica, all’interno della quale ogni anno si esibiscono artisti e complessi di fama internazionale.
Nel 2011 lo Stresa Festival organizzerà grandi festeggiamenti per il proprio cinquantesimo anniversario, che coinciderà con il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.