2010_02_01 Gidon Kremer al Fraschini

STAGIONE DI MUSICA al TEATRO FRASCHINI DI PAVIA
lunedì 1 febbraio 2010, alle ore 21.00
CONCERTO DI APERTURA CON LA KREMERATA BALTICA

Kremerata Baltica, orchestra

Gidon Kremer, violino

Programma
 
Raminta Serksnyte
"Midsummer Song" per orchestra d'archi e percussioni
 
W.A.Mozart
Concerto per Violino e Orchestra n.2 in re maggiore  KV 211
(solista: Gidon Kremer)
      
George Pelecis
"Flowering jasmin" per violino, vibrafono e archi
(solisti Gidon Kremer Andrei Pushkarev)
            
Franz Joseph Haydn
Concerto per pianoforte e violino in fa maggiore Hob.XVIII
(solisti: Gidon Kremer, Khatia Buiniatishvili)
            
Franza Joseph Haydn
Concerto per pianoforte e orchestra in re maggiore Hob.XVIII
(solista: Khatia Buniatishvili)
 
ACQUISTO BIGLIETTI
Biglietteria del Teatro Fraschini, da lunedì a sabato, orari: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.
La biglietteria apre anche un'ora prima di ogni spettacolo
Informazioni Tel. 0382/371214
Vendita on-line www.teatrofraschini.it FONDAZIONE TEATRO FRASCHINI
 

Note a cura di Mariateresa Dellaborra
 
Midsummer Song per orchestra d'archi e percussioni
Nasce da un'apposita commissione a Raminta Serksnyte da parte della Kronberg Academy per il Festival di violoncello edizione 2007. Per questo lavoro il compositore lituano, allora trentaquattrenne, ha tratto ispirazione dal fascino magico da sempre esercitato sugli uomini dal solstizio d'estate intendendo creare «come una sorta di canzone panteista, in cui le melodie iniziali, provenienti da note separate, poco a poco si diffondono in vari colori e forme (le melodie assomigliano a recitativi, arie e cori). Infine, dopo un climax estatico, la canzone scompare gradualmente in musica meditativa di un mattino di "un'estate senza fine"». 
 
Concerto per Violino e Orchestra n.2 in re maggiore  KV 211
Durante il 1775 Wolfgang Amadeus Mozart compose cinque concerti per violino, evidentemente travolto dall'entusiasmo per l'antica forma concertante conosciuta in Italia attraverso le opere di Vivaldi. Quello schema ormai consolidato, con i frequenti ritorni del tutti, nelle mani del diciannovenne salisburghese viene però commisto a elementi desunti dall'aria d'opera e soprattutto dal concerto alla francese di Viotti, che concedeva molto spazio alla tecnica virtuosistica, senza disdegnare però influssi viennesi e popolareggianti. Mozart cioè configura in maniera nuova una struttura collaudata, sondandone e ricavandone tutte le possibilità formali ed espressive. Conserva i tre tempi tradizionali come anche la forma sonata per il primo tempo e l'usuale suddivisione in tre soli tra quattro tutti e mantiene anche una deliziosa unità d'atmosfera; gioca liberamente con i temi dati e lascia in secondo piano il lato puramente tecnico e virtuosistico. Il concerto per violino e orchestra in re maggiore  KV 211 è il secondo della serie e si staglia sui restanti per la nobile cantabilità, universalmente rilevata. Il primo movimento - Allegro moderato – propone un'efficace scrittura violinistica, mai invadente, e una fantasiosa e marcata vena melodica. Il tempo centrale – Andante – si abbandona a delicate atmosfere di sogno, mentre il finale, Allegro, che reca il sottotitolo di Rondeau, non lascia dubbi sulla sua ascendenza francese.
 
Flowering jasmin per violino, vibrafono e archi 
E' uno dei più interessanti contributi che il compositore lettone Georgs Pelecis (1947) ha voluto offrire al repertorio per questo insolito organico. Attraverso le sue composizioni, Pelecis palesa l'amore e la conoscenza della musica antica, dall'Ars nova sino al Barocco, ma non trascura neppure il folklore e le espressioni più d'avanguardia del nostro secolo. Soltanto attingendo dagli elementi stilistici più disparati gli è possibile creare un linguaggio basato su successioni diatoniche, consonanti e chiare e perseguire l'obiettivo di dare vita a una musica che possa essere compresa e condivisa infondendo emozioni positive.

Concerto per pianoforte e violino in fa maggiore Hob.XVIII
La produzione giovanile di Joseph Haydn comprende un numero consistente di lavori (circa 200 unità) e abbraccia vari generi musicali dai brani sacri alle opere, dalle sonate per clavicembalo ai trii, quartetti, divertimenti, concerti e sinfonie. Di tutte queste composizioni solo pochissime possono essere attribuite ad un anno preciso e soltanto dopo il 1760 il compositore iniziò ad apporre la data sui suoi manoscritti. Sembra tuttavia abbastanza certo che il Concerto per pianoforte e violino in fa maggiore (Hob.XVIII: 6) rientri tra quelli scritti prima del 1766 quando il musicista era ormai assunto in pianta stabile come vicemaestro e poi maestro di cappella presso la nobile famiglia degli Esterhazy di Galantha e poteva dunque dare libero corso alla propria fantasia creativa. L'organico, insolito per l'epoca, è determinato dalla frequentazione con strumentisti virtuosi e dall'apprezzamento mostrato dal pubblico. I tre movimenti sono ideati nel rispetto più totale del modello settecentesco con il ricorso alla scrittura tradizionale (progressioni, temi salienti per ritmo, effetti di eco) ma il secondo e il terzo presentano spunti di novità. In particolare il Largo centrale è elegante e un poco cerimonioso e il finale – Presto – non disdegna spunti popolareschi e una decisa ritmica.

Concerto per pianoforte e orchestra in re maggiore Hob.XVIII
Il concerto si attesta invece al periodo della maturità. Fu composto infatti prima del 1784, anno della pubblicazione presso l'importante editore viennese Artaria. In questa fase creativa, oltre al concerto per pianoforte, subito entusiasticamente accolto dagli interpreti, Haydn completò anche un concerto per violoncello nella stessa tonalità. Probabilmente destinato a un'allieva di Kozelusch che lo eseguì in pubblico a Vienna nel 1780, il brano pianistico si uniforma allo schema tripartito ripetutamente sperimentato dall'autore nell'arco d'una ventina d'anni. Il primo movimento - Vivace – è ben riuscito e funzionale; il secondo - Un poco adagio – si svolge in modo rapsodico ma in un clima di rara spontaneità e all'interno di una struttura armonica piuttosto sofisticata. La forma del Rondò all'ungarese - Allegro assai, molto popolare tra i compositori dell'epoca, si basa su una melodia di danza della Bosnia e Dalmazia, tutta sincopi, acciaccature e trilli.
 

2010_02_08 Concerti in Vallmaggia

Concerto di Giubileo
Laboratorio via vallemaggia 75 6604 Solduno (CH)
50 anni Ambrosius e gli suoi strumenti musicali

Lunedi 08/02/2010
14.oo Porte Aperte
17.oo Registrazione probe
20.3o Concerto:
Clavichordo
Marcia Hardjimarkos

Martedi 09/02/2010
14.oo Porte Aperte
17.oo Registrazione probe
20.30 Concerto
Fortepiano
Giovanni Togni
Haydn, Mozart, Beethoven

Giovedi 11/02/2010
14.oo Porte Aperte
17.oo Registrazione probe
20.30 Concerto
Piano a Tavola
Dominika Szlezynger
Haydn, Scarlatti,
Schumann, Chopin

2010_01_31 Clavicembalo e voce, musica e parola

Domenica 31 gennaio 2010 ore 17.00
APPUNTAMENTO MUSICALE
al
MUSEO EPPER
LAURO FILIPPONI
Clavicembalo
RICCARDO TIRABOSCHI
Voce recitante
 
Interverranno:
Renato Pellanda
Pierangelo Maddalena
Museo Epper, Via Albarelle 14, Ascona
Tel. +41 091 791 19 42
Ingresso libero
 
PROGRAMMA musicale
François Couperin: IX ordre
La Rafraîchissante
Les Charmes
La Princesse de Sens
L'Insinuante
Le Petit-deuil, ou les trois Veuves
La Séduisante
L'Olimpique
Le Bavolet – flotant
Menuet

Lauro Filipponi,clavicembalo

 
PROGRAMMA letterario
Quinto Orazio Flacco:
Carpe Diem
San Francesco d'Assisi:
Il Cantico delle creature
Dante Alighieri:
Tanto gentile e tanto onesta pare
Paolo e Francesca (Inferno, V 82-142)
Francesco Petrarca:
Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese, e l'anno
La vita fugge, e non s'arresta una ora
Torquato Tasso:
XXIX Favore bramato
Pianto della notte
William Shakespeare:
Sonetti VIII – XII – XX – XXIX – LV – LXXXVIII
William Shakespeare:
Sonetti XCI – CII – CIV – CV – CXVI – CXXVIII

2010_02_28 Un musicista da scoprire Gija Kantcheli

Giovedì 28 gennaio 2010, ore 21
Duomo di Milano
VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO DI MILANO
MUSICA IN CATTEDRALE
Con il patrocinio dell'istituto internazionale di studi sui diritti dell'uomo
 
Gija Kantcheli (Tbilisi 1935)
Amao Omi per coro e quartetto di saxofoni
 
Italian Saxophone Quartet
Coro del Collegio Ghislieri
Giulio Prandi, direttore
 
Wolgang Amadues Mozart (Salisburgo, 1756 • Vienna, 1791)
Requiem KV626 per soli, coro e orchestra
Introitus - Kyrie - Sequenz - Offertorium - Agnus Dei - Communio
 
Coro e Orchestra del
Conservatorio "G. Verdi" di Milano
Maestri preparatori del Coro: Davide Gualtieri, Edoardo Cazzaniga e Maria Grazia Lascala
Donato Renzetti, direttore
 
Italian Saxophone Quartet
Sax soprano: Federico Mondelci
Sax contralto: Marco Gerboni
Sax tenore: Mario Marzi
Sax baritono: Massimo Mazzoni
 
Coro del Collegio Ghislieri
Soprani
Irene Alfinito, Valentina Argentieri, Martina Belli, Laura Croce, Emma Popolani, Karin Selva*, Daniela Sora, Sonia Tedla
Alti
Carla Babelegoto, Silvia Bertoluzza, Silvia Capobianco, Morena Carlin*, Clotilde Cattaneo, Michela Comensoli, Ilaria Pasotti, Ilaria Ribezzi, Claudia Romano
Tenori
Daniele Albonico, Matteo Bergamaschi, Gianfranco Cerreto, Yasuharu Fukushima, Sergio Martella, Federico Rinaldi, Paolo Tormene
Bassi
Jacopo Binazzi, Francesco Calderaro, Carlo Checchi, Amar Hadzihasanovich, Valeriano Lanza, Antonio Masotti, Alessandro Nuccio
* interventi solistici
Maestro preparatore del Coro: Antonio Tarallo
Maestro collaboratore: Andrea Mastretta
 
CON IL PATROCINIO DELL'ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI SUI DIRITTI DELL'UOMO
Membre du Comitè des Hautes Institutions Scientifiques et Culturelles de l'Académie Européenne des Sciences, des Arts et des Lettres Statut consultatif du Conseil de l'Europe et de l'UNESCO
 
Ingresso gratuito
Duomo di Milano - apertura 20:30
Piazza del Duomo
INGRESSO DAI PORTONCINI LATERALI
 
Ideazione e coordinamento dell'evento:
I.M.T. srl International Multimedia Titles
www.imt-brainjuice.com
info@imtonweb.com
 
 
 

2010_02_07 Iniziativadonna ad Abbiategrasso presenta nuovi libri

Iniziativa Donna -L'Altra Libreria   
Incontri Letterari
CASTELLO VISCONTEO di ABBIATEGRASSO
Sala del Camino
 

Domenica 7 febbraio 2010  -  ore 10,30 
EMANUELA PROVERA
DENTRO L'OPUS DEI  
Come funziona la milizia di Dio 
(Chiare Lettere)
 
Domenica 14 febbraio 2010  -  ore 10.30
LELLA COSTA
LA SINDROME DI GERTRUDE    
Quasi un'autobiografia
(Rizzoli)
 
Domenica 21 febbraio 2010  -  ore 10.30
GIUSEPPE PEDERIALI
VERGINE NAPOLETANA     
Due cavalieri, uno bianco e uno nero, partono alla ricerca dell'ultimo discendente di Federico II
(Garzanti)
 
Domenica 28 febbraio 2010  -  ore 10.30
VALENTINA FORTICHIARI
LEZIONE DI NUOTO     
Colette e Bertrand, estate 1920
(Guanda)
 
Coordina gli incontri Daniela Colla
Al termine di ogni incontro Aperitivo e Golosità

2010_01_30 A Mede in scena Aida in un allestimento multimediale


Fondazione Teatro Besostri
TEATRO BESOSTRI MEDE
Sabato 30 gennaio 2010 ore 21
Giuseppe Verdi

Ruoli e interpreti
Aida Paola Stafficci
Radames Ennio Capece
Amneris Inge Heinl
Amonasro Carlo Oggioni
Ramfis Giampaolo Vessella
Il Re d'Egitto Lorenzo Ciccioni
Una Sacerdotessa Valeria Pala
Un Messaggero Luciano Grassi
CORALE LIRICA AMBROSIANA
Diretta da Roberto Ardigò
Orchestra Filarmonica di Milano
Direttore Roberto Gianola
Ideazione scenica e regia Mario Riccardo Migliara
Scenografie Arti Di Scena
Maestro collaboratore Attrezzeria Trucco e Acconciature Organizzazione Tecnica
Svetlana Sayad Arti di Scena As Make Up Cristina D'Amato
Luci Costumista Organizzazione
Lorenzo Pagella Carmen Iacovetta Cristina Santarcangelo
Costo del biglietto 38 Euro.
Info tel. 0384-8222201/204
La stagione al Teatro Besostri

La Vedova allegra, La Traviata, Aida, Barbiere di Siviglia, sono i titoli che ha messo in cantiere per la stagione 2009/2010, non il Teatro alla Scala di Milano, bensì il Teatro Besostri di Mede, una nuova realtà nel quadro delle proposte culturali della nostra provincia che ha il coraggio di affiancare alla più consueta prosa (ma con nomi di spicco nel panorama italiano come Paolo Villaggio, Ottavia Piccolo, Paola Pitagora, Amanda Sandrelli) anche la grande lirica con titoli di grande richiamo sul pubblico.Il Teatro Besostri di Mede (info tel. 0384-8222201/4) ha organizzato una stagione teatrale di tutto rispetto che si è aperta nello scorso 24 ottobre 2009 con "La vedova allegra" di F.Lehar prodotta dall'Alfa Teatro di Torino, il 7 novembre è arrivata "La traviata" di G.Verdi con la direzione di Vito Lo Re, ed il 28 in ricordo di Giorgio Gaber di e con Davide Giandrini. Solo prosa in dicembre con Paolo Villaggio e in apertura del nuovo anno, dopo "La commedia di Candido" da Voltaire con Ottavia Piccolo andata in scena il giorno 9 gennaio, ecco che il mese si chiuderà sabato 30 alle 20.45 con la rappresentazione "trionfale" dell'opera Aida di G.Verdi.

L'appuntamento con AIDA

La produzione arriva dal "Teatro Opera Milano" di Mario Riccardo Migliara che da alcuni anni si occupa delle produzioni estive al Castello Sforzesco di Milano dove ha presentato nel 2009 Don Giovanni, Nabucco e Bohème, una avventura iniziata quattro anni fa e che ha riscosso ogni anno un successo di pubblico che sembrava impensabile.

Visto il grande interesse che riscontra l'opera lirica (ne sono testimonianza anche nella nostra città i tutto esaurito per i Gala settembrini della Fondazione e speriamo anche per il prossimo Grande concerto lirico del 28 febbraio al Teatro Cagnoni che sta preparando la Croce Rossa Vigevano) Mario Migliara ha amplificato il progetto creando nuovi allestimenti e proponendoli in diverse sedi dai teatri milanesi a Monza, al Besostri dove porta tutte le nuove produzioni.

Il cast di questa Aida sarà composto da Aida (Paola Stafficci, soprano), Radames (Ennio Capece, tenore), Amneris (Inge Heinl, mezzosoprano), Amonasro (Carlo Oggioni, basso baritono), Ramfis (Giampaolo Vessella, basso che a Vigevano abbiamo visto come Colline nella Bohème andata in scena all'Odeon con regia di Mario Mainino), Il Re d'Egitto (Lorenzo Ciccioni, basso).

L'esecuzione musicale vedrà la partecipazione della Corale Lirica Ambrosiana, diretta da Roberto Ardigò e della Orchestra Filarmonica di Milano sotto la guida del M° Roberto Gianola. L'ideazione scenica e regia sono di Mario Riccardo Migliara che ha studiato per l'occasione una nuova commistione di generi utilizzando video proiezioni di immagini di grande potenza evocativa dell'antico Egitto.

2010_01_30 Rossini e la sua Cenerentola in versione integrale a Lecco

Sabato 30 gennaio 2010 ore 20.30
Teatro Cenacolo - Lecco
Gioachino Rossini
CENERENTOLA
Con
Margherita Settimo (Cenerentola)
Matteo Peirone (Don Magnifico)
Federico Lepre (Don Ramiro)
Enrico Marabelli (Dandini)
mezzosoprano Elena Serra e il soprano leggero Barbara Fasol (le sorellastre)
Simone Tansini (Alidoro)
Coro Mayr di Bergamo
Maestro del coro Salvo Sgrò
Orchestra Sinfonica di Lecco
Direttore Vito Lombardi
Prenotazioni Teatro Cenacolo  tel. 0341.372329

Per la prima volta nella storia teatrale di Lecco, al Cenacolo va in scena, finalmente in edizione integrale, uno dei massimi capolavori di Gioachino Rossini:"La Cenerentola". Anni fa questo stesso titolo era stato proposto al Teatro Sociale, per le scuole, in una selezione.
La produzione del Teatro Cenacolo, l'unico teatro che a Lecco programma un'autentica stagione d'opera e operetta, presenta Rossini con un allestimento affidato, come sempre, alla regia di Daniele Rubboli ed al suo Laboratorio Lirico Europeo di Milano.
Protagonista dell'opera il mezzosoprano Margherita Settimo di Torino, figlia d'arte e già nome di cartello nei maggiori teatri italiani, Opera di Roma compresa, mentre nel ruolo di Don Magnifico è il famoso basso brillante Matteo Peirone, artista di Savona acclamato in tutto il mondo, che ha avuto tra i suoi maestri, oltre a Renata Scotto, il mitico basso Paolo Montarsolo che è stato il piu' grande interprete scaligero di questo ruolo.
Ma tutto il cast è di altissimo livello con l'atteso debutto dello splendido tenore friulano Federico Lepre, che con Peirone ha già al suo attivo varie recite alla Scala, il quale affronta il ruolo di Don Ramiro, mentre il baritono pavese Enrico Marabelli, che ha appena colto un personalissimo successo nella Boheme di Cagliari, darà vitalità al principe/servitore Dandini.
Nei ruoli delle sorellastre due artiste milanesi di grandissima verve scenica e intelligenza musicale: il mezzosoprano Elena Serra e il soprano leggero Barbara Fasol.
Completa il cast il sensibile baritono piacentino Simone Tansini che debutta il ruolo di Alidoro.
Il Coro Mayr di Bergamo è stato preparato da Salvo Sgrò e l'Orchestra Sinfonica di Lecco è diretta da Vito Lombardi, affascinante navigatore del golfo mistico che a Lecco ha fatto impallidire tanti dilettanti della bacchetta che si sono improvvisati direttori d'orchestra. 
Le scene, costruite per l'occasione, sono state ideate da Angelo Cesana e le luci sono di Riccardo Arrigoni.
 

2010_02_11 Il violoncello di Camille Saint-Saens

ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI - MILANO
65ª STAGIONE SINFONICA
 
GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2010 ORE 21
SABATO 13 FEBBRAIO 2010 ORE 17
 
Violoncello: Quirine Viersen
Voce recitante: Quirino Principe
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore: Gianpaolo Bisanti
Programma:
Pippo Molino: Tre liriche per voce recitante e orchestra
Camille Saint-Saens: Concerto per violoncello e orchestra op. 33
Camille Saint-Saens: Sinfonia n.2
 
Torna sul podio dei Pomeriggi Musicali il Maestro Gianpaolo Bisanti, accanto a lui la solista olandese Quirine Viersen al violoncello e la voce recitante di Quirino Principe. Alla prima esecuzione assoluta di Tre liriche per voce recitante e orchestra, di Pippo Molino, saranno accostati il Concerto per violoncello e orchestra op. 33 e la Sinfonia n.2 di Sain-Saens.
 
Prezzi dei Biglietti
Interi: da 17,00 € a 9,50 €
Ridotti: da 13,50 € a 7,50 €
 
La Prova Generale aperta al pubblico si terrà giovedì 11 febbraio alle ore 10.
I biglietti sono in vendita tutti i giorni, compresa la mattina stessa. Euro 5.00 l'intero e Euro 3.00 il ridotto.
 
Biglietti in vendita presso la biglietteria TicketOne del Teatro Dal Verme
(via San Giovanni Sul Muro, 2 – Milano)
 
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: Teatro Dal Verme – Via San Giovanni Sul Muro, 2 Milano
Tel 02 87905
http://www.ipomeriggi.it; http://www.dalverme.org

2010_02_07 ARMONIE D'AUTORE 2010 - 3° concerto al Teatro Dal Verme

ARMONIE D'AUTORE 2010
Sesta edizione - Terzo Concerto
Teatro dal Verme - Milano
Domenica 7 febbraio 2010 ore 16.30
Alberto Nosè – Pianoforte

Programma:

F. Chopin, Preludes op.28
F. Liszt, Liebesträume n°3 - nocturne, S.541
En rêve - nocturne, S.207
Schlaflos (Frage und Antwort) - nocturne, S.203
Nuages gris (Trübe Wolken), S.199

C. V. Alkan, Sonatine op.61
Allegro vivace
Allegramente
Scherzo-Minuet
Tempo giusto - Coda


Alberto Nosè, pianoforte

Per maggiori informazioni si può visitare il sito del pianista http://www.albertonose.com
BIGLIETTI: Intero Euro 10,00
Ridotto Euro 8,00
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:
Teatro Dal Verme: Tel 02 87905
http://www.dalverme.org

2010_01_31 Alla Liberty con Corelli e Scarlatti

Palazzina Liberty - Milano
domenica 31 gennaio 2010 ore 10.30
In collaborazione con l'Accademia Internazionale della Musica - Milano
Concerti romani all'epoca di Cristina di Svezia:
Corelli e Scarlatti

Alessandro Scarlatti (1660-1725)
Concerto grosso n. 3 in fa maggiore
Concerto grosso n. 5 in re minore
Sinfonia n. 8 in sol maggiore per flauto e archi

Arcangelo Corelli (1653-1713)
Concerto grosso op. 6 n. 9 in fa maggiore
Concerto groppo op. 6 n. 4 in re maggiore
Orchestra Barocca dell'Accademia Internazionale della Musica
Paolo Rizzi (direzione)

ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
Tel. 02-28510173 Fax 02-28510174
info@milanoclassica.it
www.milanoclassica.it

Primo concerto della Stagione da Camera di Milano Classica, la nuova stagione di musica da camera all'interno del cartellone 2009-2010 di Milano Classica. Un importante appuntamento dedicato al Barocco italiano in collaborazione con l'Orchestra Barocca dell'Accademia Internazionale della Musica di Milano.

2010_02_01 Il Quartetto per Milano conversazioni con Davide Rampello

Lunedì 1 febbraio 2010, ore 18
Casa Verdi, piazza Buonarroti 29
Parole in nota 2010
Davide Rampello inaugura Parole in nota 2010
Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti
Gli incontri di Parole in nota sono organizzati dalla Società del Quartetto in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Verdi e sono ideati da Immaginazioni.

Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano, apre il ciclo 2010 di Parole in nota, la serie di conversazioni, con Andrea Kerbaker e Carlo Sini, attorno e sulla musica con alcuni personaggi di primo piano del mondo culturale e dello spettacolo.
Rampello, figura di punta della cultura milanese di questo decennio, ha preso la guida della Triennale e ne ha avviato un processo di internazionalizzazione che l’ha proiettata su tutti gli scenari più interessanti del mondo. Insieme a lui verrà affrontato il tema delle prospettive della cultura in Italia e del fondamentale rapporto con l’estero.

Programma del ciclo 2010
Lunedì 1 febbraio - Davide Rampello presidente della Triennale
Lunedì 8 marzo - Fabio Vacchi compositore
Lunedì 29 marzo - Sergio Escobar direttore del Piccolo Teatro
Lunedì 19 aprile - Ilaria Borletti Buitoni presidente del FAI
Lunedì 3 maggio - Massimiliano Finazzer Flory assessore alla cultura
del Comune

Alle ore 19 – dopo ogni incontro – sarà possibile fare una visita guidata (con priorità alle prenotazioni) alla cripta e alle sale museali di Casa Verdi che custodiscono oggetti personali, arredi, collezioni d'arte appartenuti al Maestro.
Società del Quartetto di Milano
Palazzo Durini - via Durini 24 - 20122 Milano - Tel. 02 76005500 Fax 02 76014281
www.quartettomilano.it - info@quartettomilano.it

2010_01_29 Primo concerto del 2010 all'Annunciata di Abbiategrasso

Dopo il sincero successo del concerto natalizio, l'Accademia della Annunciata di Abbiategrasso inaugura il calendario degli appuntamenti del 2010 con il concerto di questa sera.
Venerdì 29 gennaio 2010 ore 21
Complesso della Annunciata - Abbiategrasso (MI)
Primo concerto
ACCADEMIA MUSICALE DELL’ANNUNCIATA DI ABBIATEGRASSO

Enrico Groppo, violino solista e concertatore
Solisti:
Gaetano Nasillo, violoncello
Ylenia Montaruli, violino
Cosimo Quaranta, violino

In programma:

Giovanni Battista Sammartini (1701-1775)
Sinfonia dall’opera “Memet”
Presto - Andante sempre piano- Presto ma non tanto

Gasparo Visconti (1683-prima del 1754)
Concerto a 4 in mi bemolle maggiore
I - Allegro, II - Largo. III - Allegro
Enrico Groppo, violino

Giuseppe Maria Cambini (1746-1825)
Sinfonia Concertante n. 4 in la maggiore per due violini e orchestra
I - Allegro, II - Rondò, III - Allegro brillante
Ylenia Montaruli e Cosimo Quaranta, violini

Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra Hob.VIIb:1
I - Moderato, II - Adagio, III - Allegro molto
Gaetano Nasillo, violoncello

Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Sinfonia n. 16 in si bemolle maggiore Hob.I:16
I - Allegro, II - Andante (Gaetano Nasillo, solo violoncello), III - Finale: Presto


Ingresso libero dietro prenotazione presso
Comune di Abbiategrasso
Servizi Culturali del Comune di Abbiategrasso
tel. 0294692220 - 0294692292

Accademia Musicale dell’Annunciata di Abbiategrasso
Violini I
Enrico Groppo
Mary Riccardi
Ylenia Montaruli
Cosimo Quaranta
Alberto Stagnoli
Violini II
Debora Travaini
Chiara Bottelli
Elena Olga Groppo
Arianna Luzzani
Viole
Ian Psegodschi
Daniela Kalvodova
Violoncelli
Gaetano Nasillo
Annamaria Bernadette Cristian
Anna Sofia Groppo
Contrabbasso
Chiara Molent
Oboi
Furio Bigi
Cristina Ronsecco
Corni
Stefano Fracchia
Giulia Di Saverio
Fagotto
Florian Mellaraj

2010_02_19 Alessandro Gasman a Vigevano

Stagione teatrale 2009/2010
Teatro Cagnoni di Vigevano
19- 20 febbraio ore 20.45 e 21 febbraio ore 15.45

ROMAN E IL SUO CUCCIOLO
di Reinaldo Povod
regia di Alessandro Gassman
con Alessandro Gassman

Lo spettacolo di Alessandro Gassman sostituisce “Il caso di Alessandro e Maria” con Luca Barbareschi e Chiara Noschese.

Biglietteria: dalle 17 alle 20 dal martedì al Sabato.
Biglietti da € 10,00 a € 25,00 più 10% diritti di prevendita.
Last minute platea e palchi a €15,00

Lo spettacolo
“Mi accingo ora a mettere in scena un altro testo contemporaneo che negli anni '80 ottenne un grande successo a New York e che ebbe come protagonista Robert De Niro.
Si tratta di "Cuba & His Teddy Bear" di Reinaldo Povod, un testo che mi ha coinvolto fin dalla prima lettura per l'umanità dei suoi personaggi, per uno stile di scrittura tagliente, crudo, profondo, che mai indulge al sentimentalismo.
Con Edoardo Erba, traduttore e adattatore del testo, abbiamo deciso di ambientare la vicenda in una periferia urbana del nostro paese, all'interno di una comunità rumena, dove confluiscono personaggi di altra radice etnica. Operazione che non tradisce il testo originale americano che fa appunto coesistere personaggi di diverse razze, culture, religioni.
È un dramma familiare e al tempo stesso sociale, un attualissimo sguardo sul presente che è anche un preciso richiamo a uno dei fenomeni che negli ultimi tempi più ci coinvolgono: la presenza degli immigrati nella nostra vita, presenza che ha cambiato la fisionomia delle nostre città e il tessuto delle nostre relazioni.
Uno sguardo neutrale, non ideologico, fuori dagli schemi del razzismo o della solidarietà di maniera.
La prorompente forza drammatica dell'opera si basa sul rapporto irrisolto fra un padre semianalfabeta, spacciatore di droga, nevrotico, che alterna momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia e un adolescente apparentemente schiacciato dall'autorità paterna, che vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che nasconde al padre le sue illusorie prospettive di vita e la sua progressiva dipendenza dall'eroina.
Un maldestro socio in affari del padre, un intellettuale tossicodipendente, un'altro spacciatore e la sua giovane prostituta sono gli altri personaggi che ruotano intorno alla drammatica vicenda umana di un uomo disposto a tutto pur di guadagnare denaro e garantire al figlio un futuro diverso dal suo e di un ragazzo consapevole del fatto che il padre potrà, a suo modo, amarlo ma non riuscirà mai a capirlo.
Un rapporto toccante, crudo, a tratti sconvolgente, che troverà compimento solo attraverso un fatale, catartico epilogo. Ma è anche una storia di disperazione e di degrado che, attraverso il drammatico destino di un'umanità condannata all'emarginazione, rimanda a problematiche sociali di grande attualità.
Una delle sfide più difficili del terzo millennio sarà quella di imparare a vivere in una società unita nella pluralità, ponendo come base quanto ci è comune: la nostra umanità.” [Alessandro Gassman]

2010_02_09 Il Commissario Zingaretti legge Tomasi di Lampedusa

Stagione teatrale 2009/2010
Teatro Cagnoni di Vigevano
9 - 10 – 11 febbraio 2010 ore 20.45

LUCA ZINGARETTI
legge
LA SIRENA
dal racconto «Lighea» di Tomasi di Lampedusa
drammaturgia: Luca Zingaretti
Musiche composte da Germano Mazzocchetti
Biglietteria: dalle 17 alle 20 dal martedì al Sabato.
Biglietti da € 10,00 a € 25,00 più 10% diritti di prevendita
Last minute platea e palchi a 15,00 €

Nel tardo autunno del 1938 due uomini si incontrano in una Torino a entrambi estranea. Paolo Corbèra è nato a Palermo, giovane laureato in Giurisprudenza, lavora come redattore de «La Stampa». Rosario La Ciura è nato ad Aci Castello, ha settantacinque anni, ed oltre ad essere senatore, è il più illustre ellenista del tempo, autore di una stimata opera di alta erudizione e di viva poesia. Il primo risiede in un modesto alloggio di via Peyron e, deluso da avventure amorose di poco valore, si trova «in piena crisi di misantropia». Il secondo vive in «un vecchio palazzo malandato» di via Bertola ed è «infagottato in un cappotto vecchio con colletto di un astrakan spelacchiato», legge senza tregua riviste straniere, fuma sigari toscani e sputa spesso. I due sconosciuti si incontrano in un caffé di via Po («una specie di Ade» o «un adattissimo Limbo») e, a poco a poco, entrano in una garbata e cordiale confidenza. Tra riflessioni erudite, dialoghi sagaci, battute cinicamente ironiche, i due trascorrono il tempo conversando di letteratura, di antichità, di vecchie e nuove abitudini di vita.

In un immaginario viaggio, geografico e temporale tra il Nord e il Sud, emerge un mondo costruito sulla passione e l'estasi. Alle iniziali avventure del giovane con «sgualdrinelle ammalate e squallide ..., di un'eleganza fatta di cianfrusaglie e di moinette apprese al cinema, a pesca di bigliettucci di banca untuosi nelle tasche dell'amante» si sostituisce, in modo tanto sinuoso quanto dirompente, l'amore del vecchio per una creatura dal sorriso che esprime «bestiale gioia di esistere, una quasi divina letizia», dal «profumo mai sentito, un odore magico di mare», dalla voce che pare un canto.
La Sirena, di cui Luca Zingaretti non è solo interprete ma anche curatore della regia e dell'adattamento drammaturgico, è uno spettacolo tra la carnalità del Presente e la spiritualità dell'Antichità su cui emerge la ricchezza della poesia della terra siciliana da dove sembra palpitare quella melensa e liquorosa stasi del vivere che connota gran parte dei paesaggi e degli uomini

2010_02_13 Paolo Fresu a Mortara

Sabato 13 febbraio 2010, ore 21
Auditorium Città di Mortara
Mortara On Stage
A Mortara sulle note del jazz
PAOLO FRESU QUINTET
PAOLO FRESU: Tromba e Flicorno
TINO TRACANNA: Sax Tenore e Soprano
ROBERTO CIPELLI: Pianoforte
ATTILIO ZANCHI: Contrabbasso
ETTORE FIORAVANTI: Batteria
L’appuntamento sarà introdotto da Paolo Zeccara il 6 febbraio ore 17.

Appuntamento mortarese per Paolo Fresu, musicista jazz di fama internazionale dalla lunga e importante carriera: dentro al suono della sua tromba c'è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità che lo vuole "naturalmente" nel posto giusto al momento giusto ma, soprattutto, l'enorme e inesauribile passione che lo sorregge da sempre.
Paolo Fresu Quintet si esibirà in occasione di Mortara on Stage il prossimo 13 febbraio alle ore 21. Un’occasione importante e unica per il pubblico, mortarese e non solo, amante della musica e della cultura jazz.
Il quintetto di Paolo Fresu nasce nel 1984 per volontà di Paolo Fresu e Roberto Cipelli.
La voglia di formare un “gruppo stabile che fosse capace di imprimere un marchio di fabbrica alla propria musica” approda nella costituzione di un gruppo di “amici jazzisti”.
Dopo varie forme diviene gruppo odierno nel 1985 con la registrazione di “Ostinato” per la Splasc(h) Records, e si consacra come uno dei gruppi di punta del jazz italiano con il disco “Inner Voices’ assieme al sassofonista americano Dave Liebman (1986).

Sabato 6 febbraio (Palazzo Cambieri, ore 17,00)
Si svolgerà il consueto incontro con il musicologo e divulgatore Paolo Zeccara, che, con la sua “Guida all’Ascolto”, introdurrà il pubblico allo spettacolo

Info e prevendita biglietti:
Libreria “Le Mille e una pagina” – Corso Garibaldi 7 – Mortara (Pv)
Tel 0384 298493 – auditorium@comune.mortara.pv.it

2010_03_22 Nuovo Mondo Stagione di musica contemporanea di Sentieri Selvaggi

Al Teatro Elfo Puccini di Milano
UNA STAGIONE DI MUSICA CONTEMPORANEA
Nuovo Mondo è promossa da Sentieri selvaggi con il contributo e il patrocinio di Ministero dei Beni Culturali,Comune di Milano, Provincia di Milano, con la collaborazione di Elfo Puccini Teatro di Arte Contemporanea, Uovo Performing Arts Festival, IED Milano (Istituto Europeo di Design), Conservatorio G. Verdi di Milano, Accademia Internazionale della Musica - Fondazione Scuole Civiche di Milano, Vivaticket.

Lunedì 22 marzo 2010
Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare ore 21
All Stars
Bang On A Can All Stars Ensemble
Musiche di Louis Andriessen (prima assoluta), Michael Gordon, Julia Wolfe, Michael Nyman

Mercoledì 24 marzo 2010
spazio IED ore 21
Child
Sentieri selvaggi ensemble - Carlo Boccadoro, direzione
Musiche di David Lang (prima assoluta)
in collaborazione con Uovo Performing Arts Festival e IED Milano

Lunedì 12 aprile 2010
Teatro Elfo Puccini, sala Bausch ore 21
The red violin
Piercarlo Sacco, violino Andrea Rebaudengo, pianoforte
Musiche di John Corigliano, John Adams, Aaron Jay Kernis

Lunedì 3 maggio 2010
Teatro Elfo Puccini, sala Bausch ore 21
Makrokosmos
Andrea Rebaudengo, pianoforte
Musiche di George Crumb

Martedì 18 maggio 2010
Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder ore 21
New York New York
Sentieri selvaggi ensemble- Carlo Boccadoro, direzione
Musiche di Anna Clyne (prima europea), Giovanni Verrando (prima assoluta), Steve Reich (prima italiana)
in collaborazione con il Conservatorio di Musica G.Verdi di Milano

Prevendita su VivaTicket

Attività collaterali
22/26 marzo 2010
Una settimana con David Lang: Masterclass di Composizione
in collaborazione con l' Accademia Internazionale della Musica - Politecnico della Cultura, delle Arti e delle
Lingue -Fondazione Scuole Civiche di Milano
Ensemble Sentieri selvaggi
Paola Fre flauto
Mirco Ghirardini clarinetto
Andrea Dulbecco vibrafono e percussioni
Andrea Rebaudengo pianoforte
Piercarlo Sacco violino
Aya Shimura violoncello
Carlo Boccadoro direzione

Nuovo Mondo: questo è il titolo della sesta stagione di musica contemporanea di Sentieri selvaggi che si svolgerà da marzo a maggio 2010 al nuovo Elfo Puccini con cinque concerti dedicati alla creatività musicale contemporanea americana che è stata, ed è, un orizzonte in movimento e un riferimento
irrinunciabile per l'esperienza artistica europea. Nel corso degli anni i musicisti di Sentieri selvaggi hanno stretto un legame sempre più forte con gli "amici americani": non è un caso che il nome stesso dell'ensemble
nasca dalla traduzione italiana del titolo di uno dei più famosi film western.
Nuovo Mondo: così gli esploratori cinquecenteschi chiamarono l'America, il continente sconosciuto appena incontrato nella navigazione verso l'India. Da allora l'America ha sempre rappresentato una frontiera dell'immaginario in continua trasformazione. Simili ai pionieri narrati nelle mitologie del West, pionieri dell'invenzione musicale come Ives, Cage, Glass, Reich, e poi Adams, Lang, Gordon, Johnson, hanno tracciato rotte avventurose in territori musicali inesplorati.
La stagione si inaugurerà lunedì 22 marzo con una eccezionale ospitalità: il Bang On A Can-All Stars il più significativo gruppo americano di musica contemporanea ritorna a Milano dopo molti anni con un programma che esprime la dirompente energia creativa della città di New York con brani dei suoi fondatori Michael Gordon, Julia Wolfe, David Lang e il forte rapporto di collaborazione dell'ensemble con i più significativi autori europei come Michael Nyman e Louis Andriessen, di cui verrà presentata una prima assoluta.
Questa unica e prima ospitalità della storia di Sentieri selvaggi segna l'inizio di un percorso che nei prossimi anni porterà l'associazione a invitare e insierie nel proprio cartellone i più prestigiosi ensemble di musica contemproaea del mondo.
Dal 22 al 26 marzo sarà a Milano per un'intera settimana in residence a Sentieri selvaggi il premio Pulitzer 2007 David Lang, che terrà a una masterclass di composizione organizzata in collaborazione con l'Accademia Internazionale della Musica e di cui Sentieri selvaggi presenterà in prima assoluta live l'esecuzione integrale di Child impreziosita da un'installazione di Vjing live realizzata dal dipartimento Arti Visive dello IED.
La stagione si concluderà con New York New York, un concerto che vedrà i migliori allievi del Conservatorio di Milano G. Verdi affiancare gli strumentisti di Sentieri selvaggi per la prima italiana di Double Sextet di Steve Reich, preceduta dalla prima assoluta di una partitura di Giovanni Verrando commissionata da Sentieri selvaggi e da una prima europea della giovanissima Anna Clyne.
Anche per questa edizione Sentieri selvaggi porta avanti la campagna Amici con l’obiettivo di creare una comunità di sostenitori che con le loro donazioni rendano possibile il lavoro di promozione e diffusione della musica del nostro tempo.
A chi condivide questo obiettivo Sentieri selvaggi offre vantaggi e opportunità, tra
cui, oltre ad agevolazioni sul prezzo dei biglietti, l'omaggio di cd a tiratura limitata con le migliori
registrazioni live dei concerti dell’ensemble e incontri con le personalità più in vista del mondo musicale contemporaneo.

2010_01_30 Primi appuntamenti di Carnevale

Sabato 30 gennaio 2010 consegna delle chiavi
PARTE A NOVARA IL CARNEVALE DEI BAMBINI
Con la consegna delle chiavi da parte del Sindaco di Novara Massimo Giordano a Re Biscottino aprono ufficialmente i festeggiamenti novaresi del Carnevale dei Bambini.
Anche quest’anno sono numerosi gli appuntamenti a cui la città è chiamata a partecipare.

Ecco il programma:

Sabato 30 gennaio 2010 alle ore 14.30
apertura del Carnevale 2010
partenza del corteo di Re Biscottino con il suo seguito da largo Don Minzoni, arrivo in piazza Duomo, consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco a Re Biscottino, concerto bandistico e sfilata fino a piazza Cavour con ritorno in largo Don Minzoni. Merenda per i bambini.
Sabato 30 gennaio, nel corso della cerimonia di apertura del Carnevale, in piazza Duomo, Re Biscottino assegnerà, come è ormai consuetudine, il “Premio alla Novaresità” intitolato a Enrico Tacchini, novarese che per anni ha indossato i panni di Re Biscottino. Il premio quest’anno sarà consegnato a Franco Zanetta, Presidente della Fondazione Banca Popolare di Novara, e Franco Guerra, storico di Novara.

Sabato 6 e domenica 7 febbraio 2010
Re Biscottino, la Regina Cuneta e la loro corte saranno ospiti del Doge della Serenissima al Carnevale di Venezia.

Sabato 13 febbraio 2010
Grande sfilata dei carri con corteo cittadino
Partenza alle ore 14.30 dal centro commerciale San Martino; in piazza Cavour ad attendere il corteo ci saranno Re Biscottino e la sua Corte che sfileranno attraverso il centro della città fino a piazza Martiri, accompagnati da bande musicali, carri folcloristici, i rioni cittadini con le maschere locali, le maschere caratteristiche della provincia di Novara, gli alunni di tutte le scuole di Novara.

Martedì 16 febbraio 2010
Sala Borsa, in piazza Martiri, dalle ore 14.30
Gran Ballo dei Bambini, con musica, intrattenimenti, maghi, cotillons, merenda… e qualche sorpresa. Alle 21 serata di Carnevale riservata ai centri anziani dell’Anva.

2010_01_30 Amadeus a Tornaco

Parrocchia e Comune di Tornaco
Sabato 30 gennaio 2010 ore 21,00
Chiesa Parrocchiale
Concerto Sacro – Lirico
AMADEUS KAMMERCHOR
Direttore GIANMARIO CAVALLARO
Pianoforte MIRCO GODIO
Soprano ANGELA FIORDALISE
Tenore FABIO POLLEGIONI

Programma
“Musiche di Bach, Mozart, Verdi, Mascagni …”
BACH Cantata 147
MOZART Ave Verum
MOZART Laudate Dominum
MOZART Lacrimosa
PUCCINI Salve Regina
LISZT Tu es Petrus
HANDEL Alleluia
VERDI Ingemisco
VERDI O Signore dal tetto natìo
VERDI Patria oppressa
VERDI La Vergine degli Angeli
VERDI Gli arredi festivi
VERDI Va pensiero
MASCAGNI Inneggiamo al Signor

Ingresso Libero

2010_01_30 In Abbazia musica e riflessioni


Abbazia di Viboldone - Sna Giuliano Milanese
E quasi peregrin che si ricrea: Fermati e ascolta… (Par. XXXI, 43)
Soste tra musica, arte e parola
Visita guidata all'Abbazia con l'ascolto di musica e di brani biblici e letterari dalle ore 15,45 fino alle ore 17,00 ca.

31 gennaio 2010
Maria Massimini, organo
Giacobbe ed Esaù
7 marzo 2010
Chiara Pasqualini, flauto
Franzo Lazzari, tiorba
Claudia Poz, violoncello
La Deposizione
18 aprile 2010
Renata Mocci, organo positivo*
Roberto de Thierry, organo
Tommaso
31 ottobre 2010
esecutori da definire
I Santi

Testi a cura di Chiara Pasqualini
Commento degli affreschi dell'Abbazia a cura di Aldo Gasparini
Organizzazione musicale: Roberto de Thierry*
Si ringrazia la Bottega Organaria Giovanni Pradella per aver gentilmente messo a disposizione il nuovo strumento.
Ci rivolgiamo a chi, passando in Abbazia di domenica pomeriggio,volesse sostare per rientrare in se stesso e gustare in modo diverso il particolare "colore" liturgico del Giorno attraverso l'illustrazione e il commento di un affresco dell'Abbazia e l'ascolto di brani musicali e di letture bibliche, patristiche, poetiche.

2010_01_31 Al teatro del Cuscino parte con il Tasto Rosso la rassegna "Prima che sia tardi"

Domenica 31 gennaio 2010 dalle 19.30 alla Scuola-Teatro LaRibalta i concerti delle cantautrici Ilaria Pastore e Emyl saranno accompagnati dalle letture di Serena Galasso e delle Scripta Volant (Eleonora Calamita e Valeria Bosco) che apriranno la rassegna con il Tasto Rosso
Prima che sia tardi: arriva al Teatro del Cuscino la rassegna in cui si suona la poesia.
Partiamo così, pigiando soffice sul Tasto Rosso e mettendo in moto tutta la rassegna Prima che sia Tardi. Una rassegna artistica innovativa che nasce dalla collaborazione tra la scuola Teatro LaRibalta di Giuseppe Sinatra, Roberto Lombardi ed Enrichetta Corsale e il Circo dei Giocatori di Suoni di Marco Manzella e Alessandro Barbaglia. L'intento è quello di riuscire a proporre al pubblico novarese, attraverso l'intreccio di differenti forme espressive - musica e poesia - una nuova forma artistica figlia dell'equilibrio e della danza che il connubio di musica e letteratura sa generare. Un appuntamento periodico che si ripeterà ogni ultima domenica del mese e porterà sul palco del Teatro del Cuscino una trentina tra musicisti, autori e attori. Si comincia domenica 31 gennaio, con la serata Tasto Rosso, quando la donna si fa passione. Aperti i cancelli del Teatro del Cuscino alle 18.30 quando andrà in scena Aspettando prima che sia tardi aperitivo studiato e realizzato dalla gelateria Macam: coccole da mangiare perché il buon gusto non sia solo una parola, alle 19.30 inizierà lo spettacolo. Inaugurerà la serata la musica soffice di Ilaria Pastore, cantautrice milanese che ama raccontare storie vestendole di note e animandole con una voce soave e raffinata. Una grande anteprima per il Teatro del Cuscino per ascoltare i brani contenuti nel primo album della cantautrice, Nel mio disordine, che verrà distribuito da febbraio. Con lei l'attrice Serena Galasso, un'altalena di poesia, dolcezza, ironia e riccioli per una serie di letture "donne" come lo è la vita. Terminato il primo giro di giostra, dopo la cerimonia cinese del thé officiata dall'associazione italiana degustatori e maestri del thé si ripartirà con il concerto di Emyl, figlia dei Beatles e di Janis Joplin, grande interprete di una femminilità musicale che abbraccia e graffia con la stessa armonia. Con lei, accompagnate dal tappeto musicale della sua sensibilità, si alterneranno alla lettura le Scripta Volant, Eleonora Calamita e Valeria Bosco, due folletti molto femminili capaci di condurre chi ascolta nei magici mondi da cui provengono le loro storie.
Un appuntamento, il Tasto Rosso della rassegna Prima che sia Tardi fatto di storie e di donne, fatto di passione ed armonie. Fatto di musiche e parole, con un'unica avvertenza: al Teatro del cuscino si entra nella performance artistica sedendosi per terra ai piedi dello spettacolo. Ricordatevi di portare il cuscino.

In pillole
Chi: Ilaria Pastore e Serena Galasso; Emyl e le Scripta Volant;
Cosa: Prima che sia tardi, Tasto Rosso
Dove: Al Teatro del Cuscino, via Magalotti 11, 28100 Novara
Quando: Domenica 31 dicembre, apertura ore 18.30 con aperitivo; inizio spettacoli ore 19.30.
Come: Con un cuscino su cui sedersi e la voglia di aprire le orecchie.
Perché: Perché da Platone in poi è tutto Rock 'n' Roll, e noi ci siamo in ballo.

Contatti:  giocatoridisuoni@gmail.com

2010_01_27 I Diari del doppio reduce al Libero di Milano

Mercoledì 27 gennaio 2010
Ore 21 Ingresso libero
I DIARI DEL DOPPIO REDUCE
di Alberto Perego
con Valeria Perdonò, Marco Brambilla, Andrea Coppone, Stefania Di Martino
Coordinamento di Luca Ligato

TEATRO LIBERO - Via Savona - Milano

A Teatro Libero, in occasione della Giornata della Memoria, la lettura appassionata e avvincente di un testo di un autore milanese che racconta di un altro milanese, soldato, prigioniero.

Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, Teatro Libero propone la testimonianza di un uomo come tanti nella Milano dei primi del '900, strappato alla sua quotidianità per andare a combattere.
"Attraverso le vicissitudini e i ricordi di un giovane milanese, chiamato alle armi nel 1916, onoriamo i sacrifici e le sofferenze di molti. In questo modo le vicende di un uomo qualunque diventano l'emblema della incredibile e dolorosa avventura di un'intera generazione."
Il 27 gennaio del 1945 sono stati abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Questa data emblematica è stata scelta per commemorare le vittime della Shoah e i deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, e tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Teatro Libero, per non dimenticare, propone la lettura, appassionata e avvincente, di un testo di un autore milanese che racconta di un altro milanese che è stato soldato e prigioniero.
Una scena vuota.
Quattro voci.
Una sola storia.

Sei tu Luigi Perego?
Annuii con il capo, e il mondo mi cadde addosso....

2010_01_28 Leonardo in cucina

Giovedì 28 gennaio 2010
Auditorium San Dionigi Ore 17.30
A tu per tu con Leonardo
Un incontro decisamente curioso
Grazia Rossanigo illustrerà come Leonardo da Vinci fu uomo nuovo anche in cucina.
 
Nel 1489 si tenne il banchetto per le nozze fra Isabella D'Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro, Duca di Milano: cerimoniere d'eccezione del banchetto fu proprio Leonardo da Vinci, il quale oltre ad essere un genio dell'arte e della scienza fu anche un attento gastronomo
 
Alle ore 17.30 presso l'auditorium San Dionigi Grazia Rossanigo, studiosa di cucina rinascimentale del Centro studi "TAVOLA", ci intratterrà con questo ed altri aneddoti sul Genio del rinascimento e sulla sua propensione all'arte culinaria. Non mancheranno certo descrizioni di menù e ricette rinascimentali che potremo poi degustare, a conclusione dell'incontro, in un piacevole rinfresco allestito nell'auditorium.

2010_01_30 A Cerano i Cantosociale con "Dai campi del dolore"

27 gennaio ore 10.30 MORTARA ( PV) Auditorim istituto "A.OMODEO"
29 gennaio ore 21.00 BUSSERO (MI0) AUDITORIUM BIBLIOTECA VIA GODFREDO
30 gennaio ore 21.00 CERANO (NO) SALA - TEATRO CRESPI P.LE DEI LAVORATORI


Sabato 30 gennaio 2010 ore 21.00 CERANO (NO)
SALA -TEATRO CRESPI P.LE DEI LAVORATORI
GIORNATA DELLA MEMORIA 2010
i CANTOSOCIALE
P r e s e n t a n o
DAI CAMPI DEL DOLORE
Storie, Canti, Musiche, Memorie di Deportazione
" Poiché grazie a Dio abbiamo avuto a Dachau alcune giornate di gelo , abbiamo finalmente potuto risolvere il problema degli esperimenti di sopravvivenza di soggetti esposti all'aria aperta a temperature bassissime. I soggetti immersi in acqua a temperatura da 2° a 10° sono stati poi lasciati all'aperto a temperature di diversi gradi sotto lo zero….Per più di 260 esperimenti ho registrato 98 casi mortali…in alcuni casi i soggetti, per lo più prigionieri russi o di razza zingara, sono sopravvissuti contro ogni ragionevole previsione."
dal Rapporto provvisorio concernente gli esperimenti di ipotermia nel campo di Dachau" inviata dal resp Dr Rascher ad Himmler 4 Aprile 1943.
CARCANO Piero
voce recitante, canto, animazione, percussioni, kazoo…

GRISOLIA Vittorio
violino, mandolino, flauti etnici, ocarine, baghèt, armonica a bocca …

ROTA Gianni
chitarra acustica, flauto traverso, voce, percussioni…

BURATTI Davide
contrabbasso, basso elettrico, voce
ANZALDI Cristian
chitarra classica, elettrica, fisarmonica, banjo, percussioni,voce …

Informazioni : pierocarcano3@tiscali.it tel 3335740348 www.cantosociale.it
Collaborazione di Ass Cult. ALAMBRADO -Archivio di Storia Orale "Fiorella Scaglioli"

Il gruppo dei CANTOSOCIALE in collaborazione con l'associazione culturale ALAMBRADO e l'Archivio di storia Orale e Popolare "Fiorella Scaglioli" presenta DAI CAMPI DEL DOLORE un concerto-testimonianza in memoria e per tener viva la memoria dell'Olocausto e le vittime dei Lager. Lo spettacolo che è al secondo anno di repliche dopo essere stato rappresentato in numerosi centri del nord Italia è costituito da un percorso narrativo musicale attarverso la cattura, il viaggio, la vita nei campi di concentramento caratterizzato dall'orrore e talvolta dalla speranza. Il lavoro massacrante , la fame , la paura, la morte. Emergono dalle storie dalle testimonianze che sono l'essenza dei monologhi che insieme alle brevi letture di poesie danno l'incipit a canti e canzoni.
Le testimonianze sono frutto di ricerche sul filo della memoria e del racconto orale in linea con il lavoro che accompagna da sempre i Cantosociale. I canti provengono in gran parte dai lager e sono spesso frutto di rifacimenti di canzoni d'epoca,popolari e militari, di melodie che venivano cantate addirittura dagli stessi aguzzini delle SS e venivano poi riproposte dai deportati con nuovi testi dissacranti. forti da testimonianze, poesie che entrano nei monologhi e soprattutto da canti e canzoni.. Canti divenuti in gran parte simbolo in diverse nazioni,dell'opposizione all'occupazione nazista;capaci di aggregare persino accompagnare talvolta atti di ribellione.
Alcuni canti sono in forma di preghiera corale, per infondere speranza e forza morale a dispetto delle condizioni tragiche in cui si era costretti vivere. Versi di incredibile forza riescono a parlare d'amore a dispetto dell'orrore, come la "Ninnananna del crematorio" scritta da un deportato costretto a portare il cadavere del proprio figlio e della moglie dalla camera a gas all'inceneritore, altri addirittura riescono ad ironizzare anche sulle camere a gas. Non mancheranno musiche della tradizione popolare yddish e zingara .In particolare alcuni brani riguarderanno specificatamente il popolo dei Rom e le altre vittime della follia nazista : disabili, malati di mente, e perseguitati politico sindacali e religiosi.Per questo sono state appositamente recuperate dall'oblio alcune canzoni d'autore appositamente riarrangiate ,come del resto gli altri brani di repertorio. Tra queste "Se il cielo fosse bianco di carta" di Ivan Della Mea, un omaggio all'autore recentemente
scomparso tratto dalla lettera del ragazzo galiziano Chaim lanciata oltre il filo spinato del lager di Pustkow e straniera come "Yellow Triangle"del cantautore irlandese Christy Moore sui diversi triangoli cuciti sui cappotti che contraddistinguevano le diverse categorie di deportati e "Tredici milioni di uomini " dei Cantacronache sul pesante fardello che hanno sopportato e sopportano i sopravvissuti al genocidio del popolo ebraico.

Musiche e canzoni originali dei Cantosociale infine riporteranno alla giusta attenzione anche le vicende degli I. M. I., gli internati militari italiani catturati e costretti al lavoro coatto nei campi dai nazifascismi, il loro rifiuto ad aderire al nazifascismo dopo l'8 settembre li obbligherà
a umiliazioni, lavoro duro e soprattutto la fame e per molti oltre 60.000 su 600.000 li porterà alla morte.

2010_02_05 DON PASQUALE al Teatro Pax di Cinisello

Venerdì 5 febbraio 2009 ore 21.00
Teatro Pax di Cinisello (MI), in via Fiume.  

Associazione Musicale Città di Cologno
Rappresentazione in forma scenica di
DON PASQUALE
Musica di Gaetano Donizetti

Interpreti:
Don Pasquale: Daniele Bicciré
Dott. Malatesta: Giorgio Valerio
Norina: Antonella Bertaggia
Ernesto: Giorgio Tiboni
Un Notaro: Marco Bellasi
Ensamble Cameristico Vertumno
Strumentisti impegnati nella trascrizione:
Flauto: Giambattista Grasselli
Violino: Silvia Maffeis
Clarinetto/Cl. basso: Roberto Pezzotta
Direttore e Pianoforte: Paolo Rinaldi
Regia di Giorgio Valerio
Costumi Sartoria Teatrale Bianchi
Scene Compagnia Calauce
 
Ingresso 20 Euro
 
prossimo appuntamento il 19 febbraio con PAGLIACCI
 

2010_01_30 Primo incontro sul tema della Giornata della Memoria

Teatro Cagnoni di Vigevano
Il rumore della memoria
Tre incontri con il Patrocinio della Presidenza Del Consiglio Dei Ministri
 
PRESENTAZIONE 
 
La Seconda Guerra Mondiale ha segnato il punto culminante di un periodo (iniziato nel 1914) che si può definire senza tema di smentite come il suicidio dell'Europa.
Il continente che aveva imposto la sua civiltà al mondo è crollato in una successione di guerre, massacri, orrori senza fine il cui ricordo si è trasformato in un marchio indelebile; la Shoah, lo sterminio sistematico e scientifico di uomini, donne, bambini torturati ed uccisi solo perché ebrei è, a sua volta, il buco nero che attira e fagocita l'immenso cumulo di dolore che sono stati gli anni dal 1939 al 1945.
Ma la nostra capacità di ricordare, di indignarci e di impegnarci affinché non accada mai più qualcosa del genere, non può limitarsi a condanne di maniera trasformandosi in un atto dovuto che, passato il Giorno della Memoria, si rimette in naftalina in attesa della ricorrenza successiva.
Ecco dunque la nostra proposta: tre appuntamenti che, con il linguaggio artistico del cinema e del teatro, siano occasione non solo di esercitare la memoria, ma anche richiamo forte, condanna senza appello degli orrori della guerra, denuncia degli atti disumani di cui si possono macchiare anche i vincitori, i liberatori.
Shoah, il calvario delle donne tedesche nel '45, le sofferenze dei nostri soldati nel gelo delle steppe russe, Katyn, le foibe…pesanti catene di cui ancora oggi non ci siamo liberati: solo riflettendo sulla nostra comune condizione che fa del dolore di uno il dolore dell'umanità potremo iniziare a sperare che mai più nessun figlio d'uomo si trovi a dover piangere sui resti devastati della propria casa, della propria città, della propria esistenza.
Il Presidente dell'Istituzione Cultura Salvatore Poleo
 
 
Sabato 30 gennaio 2010, alle ore 21
Due atti unici
L'ingresso è libero, previa prenotazione del posto presso la biglietteria del Teatro Cagnoni ( tel. 0381.82242)
 
Al Teatro Cagnoni si terrà il primo dei tre incontri della rassegna organizzata dall'Istituzione Cultura in memoria di tutte le vittime della stupidità umana. Una condanna senza appello degli orrori della guerra e degli atti disumani compiuti, a volte, anche in nome della vittoria.
La compagnia "Percorsi" Teatrali di Mozzate metterà in scena due atti unici dal titolo "La colpa di essere nati" per ricordare ciò che è stata la Shoah. Il testo portato in scena è basato sulla testimonianza autentica di tre sopravvissute ai lager nazisti: Goti Bauer, Liliana Segre e Giuliana Tedeschi.
Nella seconda fase della serata, l'Associazione Culturale Il Mosaico, rappresenterà il testo teatrale "I vincitori"; un testo che si muove su due piani, uno su cui si snodano la storia di un soldato italiano che racconta le sue drammatiche esperienze durante la campagna di Russia e quella di una donna tedesca che si trova ad affrontare l'orrore di un esercito invasore che, confortato dalla forza della vittoria, si vendica sulla popolazione civile. Sull'altro piano, più metafisico, si trovano due personaggi che non entrano mai in rapporto tra loro e interagiscono con una figura che riassume in sé le caratteristiche del militarismo più becero.

I ATTO:  "LA COLPA DI ESSERE NATI" -  Compagnia  PERCORSI  TEATRALI Centro Culturale ed Artistico - Mozzate CO
Presentazione Un filo spinato attraversa tutta la scena. Un filo spinato, che forse esiste ancora oggi a separare chi ha subito quelle atrocità da chi, vinto dall'indifferenza o dai luoghi comuni, non si preoccupa più di ricordare un passato "ormai lontano". Basandosi sulle testimonianze di tre sopravvissute ai lager nazisti; Goti Bauer, Liliana Segre e Giuliana Tedeschi, il regista ha scritto e scelto di portare in scena questo testo, per ricordare ciò che è stata la Shoah ma anche ponendosi delle domande: è davvero così lontano quel passato? Sono così diversi i tempi storici, sociali e culturali di oggi rispetto a quelli di allora, da farci dire che è improbabile che ciò possa accadere nuovamente? La narrazione drammatica è affidata ad un narratore e a due Testimonianze. Attori-testimoni, che prestando la loro Voce a tutti quei milioni di ebrei che la follia umana ha saputo brutalmente soffocare, vogliono in questo modo restituirla a restituircela attraverso il teatro. (Luigi Farioli)
 
II ATTO: "I VINCITORI" - Associazione Culturale "Il Mosaico"  - Vigevano
 
I Vincitori è un testo teatrale che muove su due piani : uno parallelo su cui si snodano le storie di un soldato italiano che racconta le sue drammatiche esperienze durante la campagna di Russia, la fame, la paura, il gelo, la diuturna frequentazione con la morte e quella di una donna tedesca che si trova ad affrontare l'orrore, l'orrore di un esercito invasore che con la forza della vittoria si vendica sulla popolazione civile.
L'altro piano si può definire metafisico sul quale i due personaggi che non entrano mai in rapporto fra loro interagiscono con una figura che riassume in se le caratteristiche del militarismo più becero quasi archetipico; questa figura rappresenta di volta in volta l'ufficiale tedesco, russo, italiano e britannico.
Le battute del reduce e della profuga sono basate quasi integralmente su testimonianze e eventi reali mentre quelle del militare sono in gran parte estratte su documenti di propaganda bellica l'effetto finale e una straziante e straniante sequela di scene drammatiche: una condanna senza appello della guerra.
 
 
Venerdì 5 Febbraio 2010 ore 21.00
CINEMA MODERNO
Proiezione del film
KATIN
di A. WAJDA
 
Il 17 settembre 1939 la Polonia viene invasa. Da ovest dalle truppe di Hitler e da est dall'Armata Rossa. 18.000 ufficiali dell'esercito, 230.000 soldati e 12.000 ufficiali di polizia vengono arrestati dai russi. Tutti i graduati vengono portati in campi di concentramento e nella primavera del 1940, su espresso ordine di Stalin, 15.000 di loro vengono uccisi con un colpo alla nuca e seppelliti in fosse comuni nella foresta vicino a Katyn. I tedeschi scopriranno le fosse nell'aprile del 1943 ma i russi scaricheranno su di loro la colpa del massacro. Solo nel 1990 per la prima volta ammetteranno la responsabilità.
Wajda, che a Katyn perse il padre, racconta la vicenda attraverso la storia di Anna, la moglie di un capitano di Cavalleria che, pur non volendo accettarle, si troverà di fronte alle prove dell'esecuzione del marito così come accadrà ad altre donne. Al termine del conflitto, con la Polonia sotto l'influenza sovietica, una cortina di silenzio verrà fatta calare sull'accaduto e chi cercherà di sollevarla rischierà il carcere.
 
Venerdì 12 Febbraio 2010, ore 21.00
SAN DIONIGI
FOIBE: SOPRAVVISSUTI E DIMENTICATI
LETTURA SCENICA degli allievi della Scuola del Teatro Fraschini
Sul confine orientale d'Italia tra il 1943 e il 1947 migliaia di nostri connazionali furono uccisi, a volte dopo inenarrabili torture, centinaia di migliaia espulsi dalle loro case. Anche la memoria di quanto accaduto è stata rimossa e ideologizzata. Questa serata dedicata agli italiani morti nelle foibe e ai sopravissuti è un richiamo a ricordare.
 
 
INFORMAZIONI
Agli STUDENTI verrà rilasciata, SU RICHIESTA, certificazione ai fini del riconoscimento del CREDITO FORMATIVO.
- TUTTE LE INIZIATIVE: INGRESSO LIBERO
- PER EVENTO TEATRO CAGNONI PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER LE SCUOLE AL NUMERO: 0381- 82242
- PER EVENTO TEATRO MODERNO PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER LE SCUOLE AL NUMERO: 348 - 1127776
- PER EVENTO AUDITORIUM SAN DIONIGI NON è NECESSARIA LA  PRENOTAZIONE
 
 
Note

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del  20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del Nazionalsocialismo o Nazismo e del Fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945,  quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di  Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oswiecim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
 
LA SHOAH
Con il termine Shoah venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. La Shoah, voce biblica che significa "catastrofe, disastro", è un genocidio, ovvero un'azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso. Ben sei milioni di ebrei, giovani, vecchi, neonati e adulti, furono uccisi dalla violenza nazista. Il nazismo fece dell'attacco agli ebrei uno dei propri elementi fondanti. Dal momento in cui giunse al potere, si scagliò contro i cittadini ebrei con ogni mezzo di propaganda e con una fitta campagna di leggi. Per convincere anche la pubblica opinione della necessità di questa lotta, furono utilizzate le accuse di deicidio, di inquinamento della razza ariana e di arricchimento mediante lo sfruttamento del lavoro e delle disgrazie economiche altrui. Il progetto di Hitler era quello di rendere tutto il mondo Judenfrei (libero dagli ebrei).
Dal momento dell'entrata in guerra, la Germania rese sempre più violenta la lotta contro i civili ebrei, iniziandone l'eliminazione fisica.
 
Il Giorno del ricordo in Italia si celebra il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e del genocidio anti-italiano commesso dagli jugoslavi e dell'esodo giuliano-dalmata. Istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, concede anche un riconoscimento ai congiunti degli infoibati.
Il Giorno del Ricordo è considerato una solennità civile, ai sensi dell'art. della legge 27 maggio 2004, n. 260.
LE FOIBE
Le foibe ( dal latino "fovea", che significa "fossa") sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell'Istria che fra il 1943 e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani.
La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano "nemici del popolo". Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l'Istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l'unica vittima del terrore titino che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l'odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l'Italia e la Jugoslavia.

2010_02_15 scade il termine per iscriversi al Concorso Lecco Danza

Iscrizioni entro il  15 Febbraio 2010 per il
International  Dance  Competition  2010  XI edizione
Concorso per promuovere il talento di giovani ballerini non professionisti di tutte le  nazionalita'. Una giuria  altamente qualificata assegnera' ai migliori borse di studio  per  alcune tra le piu'  prestigiose Scuole Internazionali 
Bolshoi Ballet Academy  - Mosca
Broadway Dance Center - New York
Accademia Nazionale Teatro dell'Opera e Balletto - Chisinau Moldova
Stage per la Scuola estiva della Royal Academy of Dancing -  Italia 
e numerosi altri premi!
 
VENERDI' 5 Marzo 2010
Categoria BABY

SABATO 6 Marzo 2010
Categoria SENIORES

DOMENICA 7 Marzo 2010
Categoria JUNIORES

Premiazioni il giorno stesso della gara per ogni categoria
Informazioni
www.leccodanza.org
Sono ammessi gli stili: 
CLASSICO/ NEOCLASSICO
Solisti sez. Maschile - Solisti sez. Femminile
Coppie - Gruppi

CONTEMPORANEO/ MOD-JAZZ
Solisti Coppie - Gruppi

FOLKLORE
Gruppi

HIP HOP/ BREAKDANCE
Solisti / Coppie / Gruppi

FANTASY/ COMPOSIZIONE COREOGRAFICA
Solisti / Coppie / Gruppi
(in questa sezione sono ammessi tutti gli stili di danza non precedentemente elencati e le coreografie create senza vincoli di stile ) 

2010_01_30 Arciliuto Jazz Festival il DAGO QUARTET

TEATRO ARCILIUTO JAZZ FESTIVAL 2010
sabato 30 gennaio 2010
Sala Anfiteatro del Teatro Arciliuto di Roma
Dago Quartet

Torquato Sdrucia – sax baritono, tenore e soprano
Gianni Bordi – chitarra
Germano Falcione – basso elettrico
Nicola Raffone - batteria
 
Dalle 19,30 aperitivo jazz con "Free buffet" al Salotto Musicale
Alle 21,30 Concerti nella Sala Anfiteatro.
Biglietto per i concerti: 10,00 euro.
 
Nella splendida Sala Anfiteatro del Teatro Arciliuto di Roma continuano anche per il 2010 i concerti del Teatro Arciliuto Jazz Festival. Il filo conduttore del festival è la contaminazione tra il linguaggio jazz, inteso come libertà di creazione estemporanea, come concezione di una musica aperta a generi e strutture, e la nostra cultura musicale italiana. Direzione artistica del festival: Mario Di Marco e Giorgio Enea. Organizzazione generale: Giovanni Samaritani.
Sabato 30 gennaio sarà la volta del Dago Quartet, con Torquato Sdrucia al sax baritono, tenore e soprano, Gianni Bordi alla chitarra, Germano Falcione al basso elettrico, Nicola Raffone alla batteria. Il quartetto presenta una serie di brani in parte originali ed altri, tratti dal repertorio dei grandi autori del jazz classico e moderno, riarrangiati per questo organico. L' uso del basso fretless ,dei vari sassofoni e della chitarra elettrica conferisce al gruppo, insieme al particolare drumming della batteria, una sonorità elettroacustica che rappresenta il tratto peculiare e di coesione nella varietà dei pezzi proposti da questa formazione che spaziano dai ritmi energici e incalzanti del Jazzfunk e del bep bop alle atmosfere più calde e rilassate della bossa del calipso e delle ballads.
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma.
Con il patrocinio dell' Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dell'Assessorato Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio.
Info:
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma.
Info: 06 6879419  info@arciliuto.it www.myspace.com/arciliutojazzfestival
 
 

2010_01_27 Sentieri Selvaggi e i giorni della Memoria a Napoli

Mercoledì 27 gennaio 2009 ore 19.00
MAV Ercolano Via IV Novembre, 44 80056 Ercolano (NA)
Different Trains Steve Reich

Sentieri selvaggi partecipa alle Giornate della memoria
al Museo Archeologico Virtuale di Ercolano
con l'esecuzione di Different Trains di Steve Reich  per quartetto d'archi e nastro magnetico 

Sentieri selvaggi
Piercarlo Sacco, violino 
Enrica Meloni, violino 
Svetlana Fomina, viola 
Aya Shimura, violoncello 

Gianni Grassilli, sound engineer 

L'esecuzione del brano verrà introdotta da una presentazione al pubblico di Filippo Del Corno.
 
Ingresso a invito per informazioni e prenotazioni tel 08119806511

MAV Ercolano Via IV Novembre, 44 80056 Ercolano (NA)
http://www.museomav.it/index1.html

2010_01_27 Uno spettacolo di canzoni, melodie yiddish e video per la Giornata della memoria

27 Gennaio 2010 ore 21 Gessate (MI), Sala Municipale
29 Gennaio 2010 ore 21 Pavia, Ex Chiesa di Santa Maria in Gualtieri (P.zza della Vittoria)
Barabàn Il violino di Auschwitz
Musiche e immagiinii per non diimentiicare
con

Baraban, gruppo folk

Vincenzo Caglioti: organetto diatonico, voce
Aurelio Citelli: voce solista, tastiere, bouzouky, basso elettrico
Giuliano Grasso: violino, voce
Diego Ronzio: clarinetto, percussioni, tastiere, voce
Paolo Ronzio: chitarra, bouzouky, voce
Maddalena Soler: voce solista, violino
Info
tel. 338.7189841 – 339.2658341
info@baraban.it www.baraban.it

Il concerto
Anche ad Auschwitz, a Terezìn, Mauthausen si suonava si cantava e si componeva musica. Di fronte alla sola prospettiva della morte i musicisti ebrei non rinunciavano alla loro passione, arrivando ad allestire orchestre, come ad Auschwitz, mettendosi a scrivere note nelle condizioni più disperate o a comporre ninna nanne da cantare ai bimbi ormai sulla porta della camera a gas, come la straordinaria Wiegala scritta da Ilse Weber morta, insieme al figlio Tommy, nell' ottobre '44 ad Auschwitz.
Nei lager nazisti la musica ebbe un ruolo di esaltazione dell'orrore e annientamento della dignità umana. Era continuamente suonata scandendo i ritmi dei prigionieri durante le marce verso i campi di lavoro, nelle adunate come durante le esecuzioni e per l'intrattenimento degli ufficiali.
Eppure, per i detenuti fare musica significava ritrovare la dignità violata e, forse, sopravvivere.
Ed è soprattutto grazie alla memoria dei sopravvissuti e dei testimoni che ci sono giunte molte di queste musiche, di queste storie.
Coerente con il proprio percorso musicale e di impegno civile, Barabàn ha allestito un nuovo spettacolo di musiche, canzoni e immagini dedicato alla shoà. Il concerto si snoda attraverso un'emozionante sequenza di canti (Asma Asmaton, Wiegala) composti da deportati nei campi di concentramento nazisti, musiche per i matrimoni e danze della tradizione yiddish, canzoni contro la guerra (da La guerra di Piero di De André ad Auschwitz di Guccini, fino a Pietà l'è morta di Revelli), e contro l'indifferenza e l'apatia (Yellow triangle). Le musiche sono accompagnata da drammatiche immagini dei lager nazisti, testimonianze di ex deportati e spezzoni di film.