2009_11_29 Apre la nuova stagione di Milano Classica

Orchestra da Camera Milano Classica
XVIII Stagione Concertistica 2009/2010
Milano, Palazzina Liberty
Domenica 29 novembre (ore 10.30) e lunedì 30 novembre 2009 (ore 20.45)
OMAGGIO AD HAYDN IN OCCASIONE DEL BICENTENARIO DELLA MORTE
Joseph Haydn: Da"Orlando paladino" Hob XVIII:11 - Sinfonia e aria di Alcina
Joseph Haydn: Sinfonia n. 45 in fa diesis minore ("Degli addii") Hob I:4
Joseph Haydn: Arianna a Naxos, Hob XXVIb:2
Patrizia Cigna (soprano)
Massimiliano Caldi (direttore)
Domenica 13 dicembre (ore 10.30) e lunedì 14 dicembre 2009 (ore 20.45)
INTORNO AL QUINTO CONCERTO BRANDEBURGHESE
Wilhelm Friedmann Bach: Concerto per clavicembalo in la minore
Carl Philipp Emanuel Bach : Concerto per flauto in re minore H. 425
Wilhelm Friedmann Bach: Sinfonia in Fa maggiore F. 67
Johann Sebastian Bach : Concerto Brandeburghese n. 5 in re maggiore BWV 1050
Lorenzo Ghielmi (Cembalo e direzione)
Jan De Winne (Traversiere)
Elisa Citterio (Violino)
Domenica 20 dicembre (ore 10.30) e lunedì 21 dicembre 2009 (ore 20.45)
CONCERTO DI NATALE - LA MUSICA NEL CINEMA
Musiche di Ennio Morricone, Riz Ortolani, Vince Tempera, Armando Trovajoli
Vince Tempera (Direzione)
Monika Lukács (Soprano)
Lunedì 18 gennaio 2010 (ore 20.45)
UN GRANDE CONCERTO PER ORGANO E ORCHESTRA
Chiesa di Sant'Angelo - Piazza Sant'Angelo, 2 - Milano
Francis Poulenc: Concerto per organo e orchestra in sol minore
Fabrizio Carlone: Brano commissionato da Milano Classica (prima esecuzione assoluta)
Louis Vierne: Claire de lune
Louis Vierne: Toccata
Darius Milhaud : Sinfonietta per orchestra d'archi
Philip Greenberg (Direzione)
Alessio Corti (Organo)
Sabato 23 gennaio 2010 (ore 21.00)
In collaborazione con Teatro sociale di Como - As.li.co.
CONCERTO STRAORDINARIO FUORI ABBONAMENTO
ORCHESTRA 1813
Ludwig van Beethoven: Variazioni Diabelli per pianoforte e orchestra
Uri Caine: Improvvisazioni
Uri Caine (Pianoforte)
Carlo Tenan (Direzione)
Domenica 7 febbraio 2010 (ore 10.30) e lunedì 8 febbraio 2010 (ore 20.45)
"LE DEVIN DU VILLAGE" FATTO TEDESCO
Wolfgang Amadeus Mozart: Bastiano e Bastiana K 50 (Traduzione originale di Quirino Principe)
Gianluca Capuano (Cembalo e direzione)
Luisa Gay (Regia)
Arianna Donadelli (Soprano)
Giovanni Botta (Tenore)
da definire (Basso)
Domenica 21 febbraio 2010 (ore 10.30) e lunedì 22 febbraio 2010 (ore 20.45)
IL VIAGGIO IN SLITTA DI LEOPOLD MOZART
Wolfgang Amadeus Mozart: Cinque Contraddanze KV 609
Peter Heidrich : "Happy Birthday" - Variationen (Tema e quattordici variazioni sulla melodia di Mildred J. Hill)
Johann Strauss e Johann Strauss jr.: Pizzicato - Polka
Leopold Mozart: Viaggio in slitta (Intrada - Viaggio in slitta - La giovane dama che trema di freddo - Il ballo ha inizio - Ultimo giro di danza - Viaggio in slitta)
Fabrizio Dorsi (Direzione)
Quirino Principe (Voce recitante)
Domenica 7 marzo 2010 (ore 10.30) e lunedì 8 marzo 2010 (ore 20.45)
TRA SACRO E PROFANO
Francesco Antonio Bonporti: "Clarae stellae", mottetto a voce sola "Per la Madonna"
Francesco Antonio Bonporti: Concerto VIII in re magg. per violino, archi e b.c.
Gianbattista Ferrandini: "Sventurati miei sospiri" da "Il pianto di Maria"
Gianbattista Ferrandini: "Pari all'amor fu immenso" da "Il pianto di Maria"
Antonio Vivaldi: Concerto per violino solo, archi e b.c. in si bem maggiore RV 378
Antonio Vivaldi: "Longe mala, umbrae, terrores" (Introduzione al Gloria) RV 629
Massimo Graziato: Ninna nanna alla Vergine (prima esecuzione assoluta)
Antonio Vivaldi: Concerto per violino, archi e b.c. in mi bem maggiore "La tempesta di mare" RV 253
Antonio Vivaldi: "In turbato mare irato", mottetto per voce sola, archi e b.c. RV 627
Enrico Casazza (Violino e Direzione)
Marina De Liso (Mezzosoprano)
Domenica 14 marzo 2010(ore 10.30) e lunedì 15 marzo 2010 (ore 20.45)
VIAGGIO A NAPOLI (PRIMA PARTE)
Alessandro Scarlatti: Concerto grosso n. 6 in fa maggiore
Leonardo Leo: Concerto con due violini e violoncello obbligato in re minore
Vernon Buckler : Stabat matrix (prima esecuzione assoluta)
Nicolò Fiorenza : Concerto con due violini, viola, violoncello obbligato e basso in re maggiore
Nicola Antonio Porpora : Concerto per tre violini con violoncello obbligato in la minore
Francesco Durante : Concerto n. 8 in la maggiore per archi "La pazzia"
Marcello Scandelli (Violoncello e Direzione)
Lunedì 29 marzo 2010 (ore 20.45)
MEDITAZIONE SULLA PASQUA: TEOLOGIA E FILOSOFIA IN DIALOGO
Joseph Haydn: Le ultime sette parole di Cristo sulla croce Hob. XX:1
Marcello Scandelli (Direzione)
Interventi di Carlo Sini e Pierangelo Sequeri
Domenica 25 aprile 2010 (ore 10.30) e lunedì 26 aprile 2010 (ore 20.45)
VIAGGIO A NAPOLI (SECONDA PARTE)
Antonio Farina "Pausillipo" : Serenata per voce e archi
Giovanni Cesare Netti: Sinfonia a 4
Francesco Provenzale: "Care selve amati orrori", Cantata per voce e archi
Nicola Porpora: "Vulcano", Cantata per soprano e archi
Leonardo Vinci: Sinfonia da "Partenope"
Leonardo Vinci: "Triste ausente", Cantata in lingua spagnola per soprano e archi
Antonio Florio (Direzione)
Valentina Varriale (Soprano)
Domenica 23 maggio 2010 (ore 10.30)
VIRTUOSISMO "A LA ITALIENNE"
Georg Friedrich Haendel : Concerto Grosso op. 6 n° 4 in la minore
Giambattista Cirri: Concerto per violoncello e archi op. 14 n° 6 in do maggiore
Baldassarre Galuppi: Concerto per clavicembalo e archi in fa maggiore
Georg Friedrich Haendel: Concerto Grosso op 6 n° 3 in mi minore
Marcello Scandelli (Direzione)
Davide Pozzi (Clavicembalo)
Domenica 30 maggio 2010 (ore 10.30)
Coproduzione Il Quartettone - Milano Classica
nell'ambito del Circuito Lombardo di Musica Antica
ALLE ORIGINI DELLO STURM UND DRANG
Joseph Haydn: Sinfonia di "Acide", Festa teatrale
Joseph Haydn: Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra
Luigi Boccherini: Concerto n. 11 in mi bemolle maggiore per violoncello e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart: Sinfonia n. 13 in fa maggiore K 112
Carlo De Martini (Direzione)
Christophe Coin (Violoncello)
Domenica 6 giugno 2010 (ore 10.30)
Monica Huggett (Violino e Direzione)
ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
Tel. 02-28510173 Fax 02-28510174
info@milanoclassica.it
www.milanoclassica.it

2009_11_21 Ricordando De Andrè

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
GIOVANI COMUNISTI E
Circolo di Vigevano - Gruppo consiliare Prc SEZIONE "ROSA LUXEMBURG" - VIGEVANO
presentano
Incontro in musica, parole e buona cucina per ricordare Faber e la sua Zèna
SABATO 21 NOVEMBRE 2009
VIGEVANO - FRAZIONE SFORZESCA
COOPERATIVA PORTALUPI - VIA RONCHI 7
CENA LIGURE...DI VIBRANTE PROTESTA
il pensiero, la poesia, l'impegno di FABRIZIO DE ANDRÈ
 
CONTRIBUTO MUSICALE
CON I GRUPPI
KILLIN ALICE
MIKE'S FRIENDS
SICK DOG
THE LOVERS
DOLCELETE
ZIO GIOVANE
CHIACCHIERE IN LIBERTÀ
CON
Don ANDREA GALLO
della Comunità
San Benedetto Al Porto di Genova
PAOLO FINZI
"l'amico anarchico di Fabrizio"
di A - RIVISTA ANARCHICA

AETHEREOS:
30 DIPINTI PER L'ORNAMENTO DEL CORPO
ISPIRATI AI FATTI TRAGICI DI GENOVA 2001
MOSTRA DELL'ARTISTA GIUSEPPE PASCIUTTI
ORE 16,30 - PRESENTAZIONE DA PARTE DELL'AUTORE DELLA MOSTRA AETHEREOS
ORE 17,00 - APERITIVO LIGURE
ORE 18,00 - CHIACCHIERE IN LIBERTÀ CON DON GALLO E PAOLO FINZI
ORE 20,00 - INIZIO CENA LIGURE
ORE 21,30 - INIZIO ESIBIZIONE DEI GRUPPI
MENÙ Antipasti: pizza allandrea, ciupin - Primi: pansotti in salsa di noci, trofie al pesto
Secondi: zuppa di pesce, torta pasqualina - Dolci: pandolce genovese
1/4 di vino, acqua "del Sindaco Futuro", caffè
EURO 18,00 - La cucina chiude alle ore 21,30
È GRADITA LA PRENOTAZIONE AI NUMERI DI TELEFONO 0381-346333 - 339-6465858
www.rifondazionevigevano.it

2009_11_15 Cioccolato protagonista

Rassegna enogastronomica che uniscel'alimentazione alla spiritualità
Torna per la quinta edizione a Ispra, in provincia di Varese, la rassegna di Enogastronomia e Spiritualità
Non di Solo Pane
Dle serate in programma, una dedicata al rapporto, nei secoli, tra la Chiesa e… la Cioccolata, l'altra alla superstizione popolare e al legame con il cibo e gli elementi della campagna.
Don Wladimiro Bogoni, Consigliere Generale dell'Opera Don Guanella, parla dell'iniziativa come "un'occasione di approfondire conoscenze interessanti legate al cibo, alla storia e, soprattutto, alla storia cristiana: una risposta – anzi, un'alternativa – alla spettacolarizzazione dell'enogastronomia, all'incedere delle mode e dei consumismi che rischiano di far passare in secondo piano il carattere culturale e "di condivisione" che è proprio dello stare insieme a tavola a consumare un pasto". Con lui, hanno ideato la rassegna l'enogastronomo Jacopo Fontaneto, esperto di storia dell'alimentazione, e gli chef Luca Boni e Francesco Musolino.
 
Ore 17.45 : Mensa del Signore, Santa Messa
Consapevoli di dover partecipare, innanzitutto, alla Santa Cena del Signore.
Ore18.30 : Mensa del Sapere
Convegno tematico che affronta di volta in volta argomenti di spiritualità ed alimentazione nella storia.
Ore 20.00 : Tavola dei Sapori, ovvero alla cena nel senso comune del termine.
 
Per la quarta edizione della rassegna, le serate previste sono due:
 
Domenica 15 novembre 2009
Cioccolata tra Fede e Sapori
Ospite il professor Claudio Balzaretti che racconterà aneddoti storici di particolare curiosità e interesse, peraltro raccolti nel suo libro (che sarà l'occasione di presentare) "Il Papa, Nietsche e la Cioccolata" (Edizioni EDB Bologna).
A cena, gli chef prepareranno ghiotte specialità tutte a base di cacao e cioccolato: Tapenade al Cioccolato, Brisellina al Kakawa, Sfoglietta ai cachi e Zola con Fondue al fondente, Gnocchi di Cacao ai Funghi, Canarde Coupè al Cioccolato e Tris di Dessert al cioccolato.Vini in abbinamento.
 
Domenica 13 dicembre 20009
Superstizione popolare in cucina
Dopo la relazione degli esperti, la cena prevede questo interessante menù: insalatina di pollo, crema di lenticchie al peperoncino con crostini di pane, raviolone di cannella alla ricotta con riduzione di vino rosso, arista di maiale all'aglio e rosmarino con rape saltate al burro,  dolce alla zucca. Vini in abbinamento.

Dato il carattere culturale dell'iniziativa, il costo è fissato in soli € 29,50 a persona per serata, tutto compreso. 

Per ulteriori info o prenotazioni il pubblico può contattare "Casa Don Guanella" allo 0332.783111 o inviare una mail a barza.reception@guanelliani.it
 
Non di Solo Pane – Rassegna Enogastronomica di Spiritualità e Alimentazione
Info e Prenotazioni per il Pubblico: "casa don Guanella", piazza Don Guanella, 43 – Barza di Ispra
Tel. 0332.783111 - Fax 0332.782420 (internet: www.casadonguanella.it e-mail: barza.reception@guanelliani.it)
 
Ufficio Stampa: Jacopo Fontaneto (Studio di Comunicazione), via Scalise, 4 – 28100 Novara
Contatti Stampa: 347-3863703  -  347-2313962  -  0321.475372  -  e-mail: jacopo.fontaneto@alice.it

2009_11_24 La vita di Don Sturzo

Importante evento al TEATRO MUNICIPALE di Casale Monferrato
Martedì 24 Novembre 2009 - ore 21
LIBERO E FORTE - Vita e ideali di Don Luigi Sturzo
di Alfredo Rivoire
(ingresso libero)
Il lavoro ha debuttato in prima assoluta nazionale il 15 maggio 2009 con rappresentazione presso la basilica di Sant'Ambrogio in Milano ed e' stato replicato il 2 ottobre 2009 al teatro Sangiorgi di Catania in occasione del "Convegno internazionale Sturziano" (Catania-Caltagirone 2-3 e 4/10/09).
Inoltre l'opera ha ricevuto un riconoscimento dalla giuria del "premio fitalia" : "miglior autore Fita 2009 = Alfredo Rivoire" (stresa 17.10.2009).

2009_11_27 Concerto a San Martino dei Fiö dla Nebia

Venerdì 27 Novembre 2009 ore 21.00
Teatro Mastroianni di San Martino Sicc. (Pv)
Concerto dei Fiö dla Nebia
Il ricavato sarà completamente devoluto a favore della Fondazione SYLLA CAAP - Senegal con il Patrocinio del Comune di San Martino Siccomario.
La prevendita è già attiva presso il negozio di dischi "RADIO VITTORIA" sita in Corso Cavour, 32 a Pavia - tel.: 0382.22.242 con posti numerati e il prezzo unico del biglietto è di Euro 15,00.

2009_11_29 I Piccoli Pomeriggi e il dono di essere bambini

Domenica 29 novembre 2009 alle ore 11
Sala Grande del Teatro Dal Verme (Via San Giovanni Sul Muro, 2)
Il dono di essere bambini
Testo di Roberto Piumini Musiche di A. Basevi
F.J. Haydn
La sinfonia dei giocattoli
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali
Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Como
In collaborazione con Sconfinarte
 
Secondo appuntamento con l'Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali e con il suo direttore Daniele Parziani.
Un concerto ricco di novità e di ospiti: lo scrittore Roberto Piumini reciterà alcuni estratti della sua cantata "Il dono di essere bambini" su musiche di R. Basevi eseguite dalla giovane orchestra. Al loro fianco anche il Coro di voci bianche del Teatro Sociale di Como, diretto dal Maestro Pilar Bravo.
 
Appuntamenti di Dicembre:
 
Mercoledì 16 dicembre 2009 ore 20.30
C'ERA UNA VOLTA…IN MUSICA!
Un percorso di fiabe musicate e "contaminazioni" comico/acrobatiche che vedrà i Piccoli Pomeriggi esibirsi come unici protagonisti musicali in mezzo a vari comici .
Tra i quali ricordiamo: CIRCONTACT E MARCO SILVESTRI (PALI E DISPARI), MARCO PAGANI, DEBORA VILLA, MAX PISU
L'intero incasso sarà devoluto all' ASSOCIAZIONE ONLUS VIDA A PITITINGA E A FONDAZIONE PIATTI
 
Domenica 20 dicembre ore 11.00
Concerto di Natale
Musiche e canti classici natalizi
Coro di voci bianche del Teatro Sociale di Como
Maestro del coro - Pilar Bravo 
Direttore - Daniele Parziani
Orchestra "I Piccoli Pomeriggi Musicali"
Per ulteriori informazioni sull'Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali si può visitare il sito
www.ipiccolipomeriggi.it
BIGLIETTI Adulti: Euro 5,00 + prevendita Bambini: Euro 3,00 + prevendit
 
Orchestra de I Piccoli Pomeriggi Musicali
Nasce nel 2007 e si esibisce nello spettacolo di Francesco Micheli "I Musicanti di Brema", che si è tenuto presso il Teatro Dal Verme di Milano nel marzo 2007.
Il grande successo dello spettacolo ha spinto la Fondazione "I Pomeriggi Musicali" in collaborazione con l'Associazione culturale Sconfinarte ad istituire l'Accademia di Formazione Professionale Orchestrale "I Piccoli Pomeriggi Musicali".
Essa nasce per promuovere la cultura orchestrale tra i bambini avviati allo studio della musica preparandoli all'esecuzione dei concerti della Stagione di Musica per i Bambini, ma si pone anche lo scopo di appassionare le nuovissime generazioni al mondo della musica classica.
L'esperienza degli ultimi anni ha infatti dimostrato che il pubblico di bambini si riconosce nei giovani esecutori sul palcoscenico e impara a sentire la musica come una esperienza alla sua portata e non riservata al mondo degli adulti.
Dell'Orchestra, che ha sede stabile presso il Teatro Dal Verme, fanno parte bambini e ragazzi in età compresa tra i 7 e i 17 anni provenienti dal Conservatorio di Milano e da varie Scuole ed Accademie Musicali milanesi.
L'Orchestra è stata impegnata fino a febbraio 2008 nella Prima Stagione Musicale che si è svolta presso il Teatro Dal Verme; si è inoltre esibita presso il Teatro Sociale di Como e il Teatro degli Arcimboldi di Milano e presso l'Auditorium città di Maccagno.
Nei mesi di marzo e aprile 2008 la piccola orchestra mette in scena la favola musicale "La Sirenetta" di Andersen, sempre con la regia di Francesco Micheli.
Il 2008 vede l'orchestra impegnata nella Seconda Stagione Musicale presso il Teatro Dal Verme e nella prestigiosa esibizione nel concerto tradizionale di Inaugurazione della stagione ufficiale dell'Orchestra de "I Pomeriggi Musicali" (ottobre 2008) diretti dal M° Antonello Manacorda.
Nel 2009 l'orchestra è stata inoltre ospite della stagione "Maccagno in Musica 2009".
A maggio 2009 ha partecipato alle 3 serate dello spettacolo benefico "Quando ridere fa bene" presso il Teatro Allianz di Assago, spettacolo bissato il 4 luglio 2009 a Menfi (AG) presso il Teatro del Mare.
Il 31 ottobre 2009 prenderà il via la Terza Stagione Musicale presso il Teatro Dal Verme, sempre di 8 appuntamenti, che finirà il 16 maggio 2010.
Direttore della formazione è, dalla sua fondazione, il M° Daniele Parziani.

2009_11_13 Forza del destino in chiusura della Stagione del Rosetum a Milano

Milano - Teatro Rosetum
Venerdì 13 novembre 2009 ore 20.30
Giuseppe Verdi
LA FORZA DEL DESTINO
Maria Simona Cianchi, soprano (Leonora)
Andrea Mastroni, basso (Padre Guardiano)
Emanuele Servidio, tenore (Alvaro)
Gianluca Alfano, baritono (Don Carlo)
Orazio Mori (Fra Melitone)
Isabel De Paoli, mezzosoprano (Preziosilla)
Coro Rosetum, diretto da Debora Mori
Direzione musicale è di Luis Baragiola

Venerdì 13 novembre, con la nuova edizione di "La forza del destino" di Giuseppe Verdi in scena alle ore 20,30, si chiude la Stagione d'opera e operetta del 2009, nella ormai storica sala di via Pisanello 1, che Enrico Stinchelli dai microfoni di Radio 3 (La Barcaccia), ha definito: l'unico teatro milanese dopo la Scala dove vale la pena ascoltare un'opera.
Quella del 2009 è stata una stagione particolarmente felice che ha visto allestimenti di grande fascino con giovani artisti che hanno entusiasmato il pubblico a conferma della qualità garantita dal Laboratorio Lirico Europeo di Milano creato e diretto da Daniele Rubboli che firma anche questo ultimo spettacolo.
"La forza del destino" si avvale di talenti eccellenti come quelli di Maria Simona Cianchi (Leonora) e del basso Andrea Mastroni (Padre Guardiano) che proprio ieri, a Ravenna, ha firmato un contratto di collaborazione con il M° Riccardo Muti.
Con loro l'emergente tenore pavese Emanuele Servidio, per la prima volta al Rosetum, che debutta il ruolo di Alvaro, ed il baritono Gianluca Alfano che debutta il ruolo di Don Carlo.
Guest star del cast un veterano delle scene internazionali come Orazio Mori che riprende i panni di un suo cavallo di battaglia: Fra Melitone.
Molto atteso anche il debutto nel non facile ruolo di Preziosilla, del giovanissimo mezzosoprano Isabel De Paoli di Pavia, avviata già ad una carriera internazionale che farà molto parlare di lei.
Completano il cast altri ottimi caratteristi come Giampaole Vessella, Roberto Natale, Valeria Falini.
Il Coro Rosetum è diretto da Debora Mori e la direzione musicale è di Luis Baragiola. Scene di Ermete Tazzioli, Costumi della Casa d'Arte Angaroni&Ciapessoni di Gerenzano e luci di Marco Meola. Assistente di produzione Maria Teresa Colombi.
Laboratorio Lirico Europeo di Milano - tel 02.2842836

Commenti alla rappresentazione:

Ovazioni senza fine per l'eccellente cast che il Laboratorio Lirico Europeo di Milano ha messo in scena nell'allestimento di "La forza del destino" di Verdi che, firmato da Daniele Rubboli, ha chiuso la stagione d'opera e operetta 2009 del Teatro Rosetum di Milano.
Semplicemente magnifico, pur debutando il ruolo (come tutti!), il basso Andrea Mastroni che da domani inizia la collaborazione con Riccardo Muti portando a Udine e Piacenza la "Missa defunctorum" di Paisiello.
Un'altra "creatura" del vivaio di Rubboli che spicca il volo con grandi ali, come ha dimostrato la sua interpretazione di Padre Guardiano, vocalmente possente e ricca di introspezione.
Maria Simona Cianchi è stata una Leonora degna di essere paragonata non con le attuali colleghe, ma con le voci storiche del passato dalla Caniglia alla Tebaldi: intensa, concentrata, vera nell'espressività emotiva e vocalmente fascinosa.
Il tenore Emanuele Servidio, per la prima volta impegnato in un ruolo operistico così complesso, si è preoccupato soprattutto della tenuta e resa vocale facendo ricordare, con la bellezza della sua voce e la sicurezza raggiunta nello squillo degli acuti, i suoi migliori predecessori. Nel tempo avrà modo di approfondire la psicologia del personaggio e sarà un Alvaro di grande prestigio.
Il baritono Gianluca Alfano, chiamato a sostituire Gabriele Nani "scippato" al Rosetum dal Maggio Musicale Fiorentino, in dieci giorni ha studiato il ruolo meritandosi un personalissimo successo che ha sottolineato anche la prova del mezzosoprano Isabel De Paoli nell'ostico ruolo di Preziosilla che, in questa giovanissima artista di Pavia, ha trovato vocalità e presenza scenica.
Straordinaria la prova di Orazio Mori, guest star di turno nel ruolo di Melitone, che ha dato a tutti una qualificata lezione di teatro.
Nei ruoli minori eccellente Giampaolo Vessella (Calatrava, Alcade e Chirurgo), Valeria Falini (una Curra finalmente da ascoltare) e Roberto Natale (Trabuco) che può meritatamente definirsi il re dei giovani comprimari.
Preparatissimo ed efficace anche come presenza scenica il Coro Rosetum diretto da Debora Mori e calata appassionatamente nello spirito verdiano la direzione musicale di Luis Baragiola.
Molto belli i costumi di Angaroni&Ciapessoni, suggestive le luci di Marco Meola, ed essenziale, come nello stile narrativo del teatro di Rubboli l'apparato scenografico curato da Ermete Tazzioli e Maria Teresa Colombi.

by cortesy Daniele Rubbboli

2009_11_19 Norma in scena al Fraschini di Pavia

Giovedì 19 novembre 2009, ore 20.30 (Turno abbonamento A)
Sabato 21 novembre 2009, ore 20.30 (Turno abbonamento B)
Tradizionale Stagione Lirica pavese Teatro G.Fraschini Pavia
Vincenzo Bellini
Norma , Tragedia lirica in due atti
Libretto di Felice Romani, dalla tragedia Norma ou L'infanticide di Alexandre Soumet. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831
Lo spettacolo è coprodotto dai Teatri del Circuito Lirico Lombardo: il Fraschini di Pavia (capo fila), il Teatro Sociale di Como, il Teatro Grande di Brescia e il Teatro Ponchielli di Cremona.
Costi: da  euro 55 (platea e palchi centrali) a euro 14 (posti in piedi)
 
Norma   Silvia Dalla Benetta
Adalgisa  Alessandra Palomba / Geraldine Chauvet
Pollione  Francesco Anile
Oroveso  Luca Tittoto
Flavio   Giorgio Trucco
Clotilde   Nadiya Petrenko
 
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coro As.Li.Co. del Circuito Lirico Lombardo
Direttore, Daniele Rustioni
Regia, Pierpaolo Pacini
Scene, Tobia Ercolino
Costumi, Massimo Poli
Maestro del coro, Antonio Greco
Allestimento del Teatro Verdi di Pisa
Coproduzione del Circuito Lirico Lombardo, Teatro Verdi di Pisa, Auditorium S. Chiara di Trento
 
DANIELE RUSTIONI, direttore d'orchestra
Ha diretto l'Orchestra del Regio di Torino ed ha all'attivo collaborazioni con le settimane musicali di Stresa, l'Ashovert Music Festival in Inghilterra, la Royal Academy of Music e la National Opera Studio di Londra.
 
PIER PAOLO PACINI, regista
Diplomatosi come attore sotto la guida di Orazio Costa Giovangigli, ha svolto una intensa attività teatrale interpretando ruoli di protagonista o coprotagonista in opere di Sofocle, Ariosto, Moliere, Racine, Cechov, Ibsen, Becket, Miller e Majakowskj. Negli anni novanta ha iniziato ad occuparsi di regia lirica lavorando come assistente di Pietro Faggioni e collaborando in seguito con registi e direttori tra cui Julie Taymor, Luc bondy, Lev Dodin, Zubin Mehta e Claudio Abbado.
Protagonista femminile Silvia Dalla Benetta. Accanto a lei Alessandra Palomba nel ruolo di Adalgisa e Francesco Anile in quello di Pollione. Giorgio Trucco (Flavio), Luca Tittoto (Oroveso) Nadiya Petrenko (Clotilde).
Per i biglietti: Biglietteria del Teatro Fraschini (orari 11-13/17-19 dal lunedì al sabato) acquisto on-line www.teatrofraschini.it
 
NORMA: NOTE PER UN ALLESTIMENTO di Pier Paolo Pacini
 
Viene spontaneo immaginare Norma come un'opera notturna. E questo non solo per i motivi che sono evidenti (la notte, il buio dell'interno del tempio, l'oscurità di un culto misterioso), ma perché tutta la vicenda è ambientata nel cono d'ombra di situazioni e sentimenti che vengono tenuti nascosti, nel buio di emozioni celate, di cose non dette e di sentimenti non esplicitati, come l'amore di Norma per Pollione, e il segreto dei loro figli, l'amore di Pollione per Adalgisa e il senso di colpa di quest'ultima per l'attrazione che prova per lui, e poi ancora l'atmosfera di congiura data dalle schiere galliche pronte a sferrare un attacco a sorpresa ai Romani, il ruolo ambiguo di Oroveso, e così via.
Ma forse la vera oscurità di Norma non nasce dai luoghi così come sono descritti o come possono essere immaginati, o dagli avvenimenti che si susseguono spingendo la vicenda verso «il nero abisso» paventato da Pollione, bensì dalla situazione di partenza, dal dato drammaturgico iniziale con le sue già implicite conseguenze, vale a dire dalle premesse date e non dallo svolgersi dell'azione.
Norma è infatti la storia del buio di un luogo dell'anima di un essere umano. Un luogo dell'anima che è chiuso, da cui i sentimenti che sono negati e nascosti non possono uscire e manifestarsi liberamente. È la storia di verità celate che hanno fatto dell'esistenza di Norma un mondo senza più luce, un oppressivo ambiente claustrofobico che potrebbe essere descritto come un tunnel senza via di uscita. La vita di Norma nel momento in cui il sipario si alza sulla sua storia ci appare come una trappola in cui ella si è già infilata e che nel susseguirsi degli avvenimenti vediamo chiudersi progressivamente fino a diventare uno spazio talmente ristretto in cui è difficile muoversi e da cui non si può più uscire.
E questo è il dramma a cui assistiamo e di cui possiamo intuire fin dall'inizio l'epilogo. Norma è condannata a morire, perché non esiste compromesso possibile tra essere sacerdotessa druidica e amante del romano Pollione, e madre dei suoi figli. Noi, testimoni di questo conflitto, sappiamo fin dall'inizio che in nessun modo ella riuscirà a vivere insieme, anche se in maniera soltanto parziale, queste due esistenze che non possono appartenere alla stessa persona. Restiamo in attesa di vedere quando e come l'insanabile contrasto giungerà al suo epilogo. Quanto a Norma, ella ha potuto vivere in questa situazione, che è quasi schizofrenica, di "agire" in due realtà che sono chiaramente e indubitabilmente incompatibili tra di loro, tenendole separate in modo netto l'una dall'altra, rifiutandosi di vederle come due parti di se stessa e vivendo come due persone differenti ora nell'una ora nell'altra, passando di continuo dall'una all'altra. Noi siamo chiamati ad assistere alla fine di questo inganno, al momento in cui queste due realtà si incontrano, cioè quando Norma, scoprendo il tradimento di Pollione, è costretta a confrontarsi contemporaneamente con entrambe.
È allora che la loro contemporanea esistenza e la loro incompatibilità non può essere più negata e anche Norma capisce di essere andata talmente avanti che l'unica soluzione possibile è la morte, cioè la distruzione del labirinto emotivo in cui si è persa e di cui lei è artefice e vittima. Ed è attraverso questa morte che Norma ottiene la purificazione finale, la sua salvezza, l'uscita dalla trappola in cui era entrata.
In Norma dunque il conflitto tra il dovere che come sacerdotessa ha nei confronti del suo popolo e del suo dio e il suo amore per Pollione trova la sua ragione drammatica nel fatto che in ogni momento ella è pronta a sacrificare e tradire il suo popolo e suo padre perché non ha altra scelta, dato che altrimenti sarebbe costretta a riconoscere quello che noi spettatori sapevamo fin dall'inizio, cioè l'impossibilità dell'essere della sua storia e quale sia l'unica via d'uscita. Allo stesso modo acquista senso tragico di esistenza lacerata il suo continuo oscillare di sentimenti ed umori perché ogni variazione del suo stato d'animo non nasce soltanto dal contraddittorio manifestarsi della sua personalità, ma dalla progressiva e dolorosa consapevolezza (e dal conseguente angoscioso rifiuto) di quanto nella realtà è veramente.
La straordinaria bellezza di questo dramma e l'emozione che ci suscita nascono qui. Il resto della storia di Norma appartiene alla qualità dell'opera, del suo libretto e della sua musica. E se è vero che in ogni capolavoro è possibile trovare temi che possiamo riconoscere come a noi contemporanei, il personaggio che dà il titolo all'opera ne è uno degli esempi più luminosi. Non possiamo restare indifferenti alla sua storia, non riusciamo a non partecipare alla sua tragedia, perché in questo suo bisogno di ingannarsi cercando di sopravvivere in una realtà che la vede senza speranza di salvezza, in questo suo rifiuto di affrontarsi, possiamo riconoscere un male di vivere che oggi ci è molto familiare.
 
Note di approfondimento a cura di Mariateresa Dellaborra
 
Per tenere fede a un impegno preso con Giuseppe Crivelli, impresario del Teatro alla Scala di Milano, Vincenzo Bellini compone, per la stagione 1831-1832, Norma, tragedia lirica in due atti. Il libretto è del fidato Felice Romani che lo desume dal dramma omonimo di Soumet rappresentato a Parigi in quello stesso periodo con esiti strepitosi. La prima rappresentazione scaligera, invece, si rivela un completo fiasco. I motivi di un simile esito, subito comunque ribaltato dopo alcune repliche, sono da ricercarsi non solo nelle differenze tra i due libretti, ma anche e soprattutto nelle innovazioni che il musicista seppe introdurre, contrapponendosi a una consolidata tradizione melodrammatica, ma nel contempo dando vita a una nuova impostazione che rimarrà inalterata almeno sino alla trilogia verdiana. Innanzitutto il desiderio di distaccarsi dalla storia originaria, lasciandovi soltanto qualche lieve reminiscenza, sopprimendo alcune scene (l'infanticidio) e sostituendone altre (il finale), è focalizzato a spostare il centro dell'opera sull'amore tra Pollione e Norma, reso possibile soltanto tramite la morte. Adalgisa interviene solo per sublimare questo sentimento e per spingerlo verso la soluzione finale. In tal modo il soggetto, che conteneva precise rievocazione classiche filtrate attraverso la tragedia francese, si inseriva bene nel solco della tradizione operistica italiana. «Norma è un simbolo multiplo, complesso, sottratto al divenire cronologico, di cui l'aspetto della donna, tradita e vendicata, ma sempre accesa del suo amore, non è che una componente» (Isotta). Norma, legata a stilemi rossiniani, anticipa così un topos del teatro italiano ottocentesco: l'amore assolutamente puro, l'eroina innocente anche se incolpata e calunniata, e l'uomo destinato per sempre a pentirsi delle sue colpe. Ulteriore motivo di distacco dalle consuetudini operistiche appaiono le soluzioni personali immesse in alcuni punti e la ricerca di innovazioni nelle strutture. Ad esempio «Casta diva» è una cavatina d'esordio e «Deh, non volerli vittime» è un'aria finale, ma entrambe tendono a «superare i limiti della convenzione» (Cagli). E ancora la soppressione del tradizionale finale primo, nucleo centrale del melodramma secondo l'usanza fissata da Cimarosa e adottata sino a Rossini, e la sua conseguente  sostituzione con un terzetto lasciarono stupefatto il pubblico. Mancando il grande finale, l'attenzione si sposta sul secondo, la cui potenza espressiva si estende ben al di là della chiusura del sipario. La musica contribuisce al massimo grado a prolungare la vicenda oltre la morte, e a rendere eterna la storia d'amore tra Norma e Pollione, secondo quanto espresso dal testo poetico: «là più puro, là più santo, incomincia eterno amore».
La parte affidata alla druidessa è preponderante quantitativamente e qualitativamente: spazia in un'ampia gamma e con grande potenza; Pollione invece ha interventi convenzionali e un ritorno a certi rossinismi; Oroveso ha appena due sortite e Adalgisa un breve arioso che introduce il duetto con Pollione. La cornice in cui Norma si muove è dunque tagliata con sapienza e con contorni netti: un gran numero di marce e un uso generale del ritmo marziale, che ricorda un certo repertorio operistico, sono qui di grande effetto e tagliano l'opera in grandi sezioni. Una prima, costituita dalla sinfonia (che preannuncia alcuni temi del secondo atto), dalla cavatina di Pollione e dal coro dei Galli, serve ad introdurre la melodia straordinaria, quasi discesa dall'alto, di «Casta diva» che rappresenta il primo contatto di Norma con il mondo terreno. Quindi l'opera torna ai suoi ritmi guerrieri che rimarranno una costante sino alla fine dell'atto. Il cupo canto dell'inizio del secondo introduce il quadro in cui Norma assume più precisi contorni umani passando attraverso un grande numero di effetti sapientemente dosati - il lamento, il richiamo amoroso, l'ira, l'elegia - e rimanendo protagonista della scena. Contrasta con questa la seconda ampia sezione corale dei guerrieri e di Oroveso. Pollione riappare solo nel finale, in ceppi, incapace di sfuggire a Norma («Da me fuggire tentasti invano, crudel romano tu sei con me»), abile solo ad esprimersi spavaldamente con Adalgisa. Quando Pollione giunge di fronte al tribunale di Norma si realizza ciò che già si era prefigurato nel sogno del primo atto. Il duetto finale contrappone estese e compatte melodie di Norma a frammenti di frasi e sincopi di Pollione sino all'Andante sostenuto «Qual cor tradisti» che si apre a un ampio respiro dove «amore e vendetta, rimpianto e terrore si mescolano con una evidenza incredibile, senza che la melodia debba alterare la sua condotta» (Gavazzeni). I sentimenti opposti dei due convergono qui in unità: il ritorno di Pollione all'amore di Norma. La melodia che segue è il vero canto d'amore e di riconquista e su questa i due amanti, di nuovo uniti, si avviano al rogo.

FONDAZIONE TEATRO FRASCHINI
UFFICIO PROMOZIONE
Tel. 0382/371201-202 www.teatrofraschini.it

2009_11_14 Violoncello e pianoforte a Padova

XIV Rassegna Musicale "Città di Padova"
Cartolina dall'Est
Sabato 14 novembre 2009, h 17.00 –  Studio Teologico, Basilica del Santo
Capolavori del Novecento
Mendelssohn, Rachmaninoff, Martucci
Ivan Merlini, violoncello
Francesca Venzo, pianoforte
Ingresso: interi euro 3 euro, ridotti euro 2 (biglietti disponibili da un'ora prima l'inizio del concerto). Infotel 049.8808483, imusicipatavini@libero.it
 
Nel secondo appuntamento del mese di novembre della Rassegna Musicale Città di Padova - organizzata da I Musici Patavini con l'Assessorato alla Cultura del Comune - potremo ascoltare uno spaccato della variegata produzione che fonda le sue radici comuni nella tormentata Europa dell'Est del Novecento. Mendelssohn e Rachmaninoff saranno i due grandi protagonisti del concerto allo Studio Teologico del Santo sabato 14 alle 17 con il duo violoncello pianoforte formato da Ivan Merlini e Francesca Venzo.
Il programma del concerto è stato ispirato dall'intreccio culturale identificato dall'area geografica della Germania e della Russia che si è sviluppato a cavallo tra Ottocento e Novecento. Si articola in un corpo centrale costituito da due sonate possenti eppure cariche di suggestioni oniriche: la Sonata di Felix Mendelssohn Bartholdy in re maggiore n. 2 op. 58 composta nel 1843 e la Ssonata di Sergej Rachmaninov in sol minore op. 19 composta nel 1901. A completare il concerto la  Romanza op. 72 n. 1 del napoletano Giuseppe Martucci.
C'è qualcosa che rende contrastante ma estremamente stimolante l'accostamento tra la Sonata di Mendelssohn e quella di Rachmaninoff. La prima si fonda su una logica costruttiva molto consequenziale e razionale e sa comunicare una armonia interna tra le parti e grande possenza eroica. La Sonata di Rachmaninoff si contraddistingue invece per il tipico gusto russo delle sue melodie, per un trattamento dei motivi tematici più intrecciato e complesso, nonché dalla tonalità minore che, benché anch'essa accostata a un tema iniziale estremamente energico, conferisce un carattere più intimamente tragico e introspettivo al brano.
 

Ivan Merlini, violoncello
Ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni parallelamente al pianoforte e organo. Si è diplomato nel 1999 sotto la guida del M° Marco Scano. Ha frequentato corsi di perfezionamento con con Mario Brunello, Misha Maisky e Rocco Filippini. Collabora con l' Omnia Orchestra di Brescia, l'Orchestra "Guido
Cantelli" di Milano, l'Orchestra del Bergamo Musica Festival, l'Orchestra Barocca Città di Cremona, l'Orchestra di Padova e del Veneto, Fonè Ensemble, l'Orchestra Sinfonica di Murcia (Spagna), l'Orchestra U.E.C.O. Di Milano e l'Orchestra Sinfonica "G. Verdi" di Milano con le quali ha tenuto concerti in Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Croazia, Giappone. E' primo violoncello dell'Orchestra Sinfonica della Provincia di Lecco  con la quale tiene più di 80 concerti all'anno. Nel 2000 ha registrato, per l'etichetta Fonè di Livorno, le Quattro Stagioni di Vivaldi "a Parti Reali" col M° Marco Fornaciari (violino solista). Nel 2007 è stata realizzata da Fonè una tiratura di 496 copie in Vinile delle Quattro Stagioni di Vivaldi "a Parti Reali".
Nel Luglio 2007 ha inciso per Fonè di Livorno col M° Marco Fornaciari il SACD "Vivaldi, il canto, dallo strumento alla voce" . Ha inoltre studiato col Maestro Archettaio Germano Santi di Cremona e costruisce archi dal 2001.
nato a Verona, si è diplomato al Conservatorio "A.Boito" di Parma sotto la guida di Piero Toso e Franco Claudio Ferrari, due grandi maestri della scuola violinistica italiana, si è poi perfezionato con Henryk Szering. Ha seguito i corsi di musica da camera di Claudio Scimone, José Louis Lopategui e Piero Guarino.
 
Francesca Venzo, pianoforte
Nata a Vittorio Veneto, nel giugno 2004 si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio "Cesare Pollini" di Padova, dove nell'ottobre 2006 ha conseguito con il massimo dei voti e la lode la Laurea Specialistica in Pianoforte. Ha frequentato corsi di perfezionamento in pianoforte con il maestro David Javakhishvili e in musica da camera con il maestro Edoardo Lanza; ha inoltre collaborato con la classe di violino del maestro Piero Toso. Nel 2004 ha vinto la selezione per l'Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto con la quale ha tenuto concerti in tutte le province del Veneto.
Da anni si esibsce in Italia e all'estero in numerosi concerti, sia come solista che in formazioni da camera, ottenendo ovunque ampi consensi. È attualmente direttore musicale e pianista dell'Orchestra "Venezia Concerto" con la quale ha inciso nel 2007 un CD di musica barocca che ha ottenuto il patrocinio della Regione Veneto. Diplomata in Didattica della Musica, dal 2004 è assistente della Prof. Laura Palmieri ai corsi di propedeutica pianistica presso il Conservatorio di Verona.

2009_11_14 L'organo sinfonico

Le Voci della Città
ANTICHI ORGANI
Un Patrimonio di Milano
Nono Ciclo 1° luglio  - 12 dicembre 2009
Sabato 14 novembre 2009, ore 16
Il DUOMO e il suo organo sinfonico
Duomo di Milano
Il concerto per organo e orchestra in epoca romantica
J. Rheinberger (1839 -1901), concerto per organo e orchestra op.137
Orchestra da camera di Ravenna
Paolo Manetti, direttore
Emanuele Carlo Vianelli, organo
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
INFO:
Le Voci della Città
info@levocidellacitta.org
tel 02. 3910 4149
www.levocidellacitta.org
 
Programma
J. G. Rheinberger (1839  - 1901)
Sonata "Tonus peregrinus"  in La minore  n. 4 op. 98
(Tempo moderato - Intermezzo - Fuga cromatica)
 
F. A. Guilmant (1837  - 1911)
Adoration  op. 44
 
P. Manetti (1964 )
La salita al Calvario per archi da Passio, Mors et Resurrectio
 

J. G. Rheinberger
Primo Concerto op. 137 per organo e orchestra
(Maestoso - Andante – Finale)

ORCHESTRA DA CAMERA DI RAVENNA
E' il gruppo orchestrale stabile della rassegna  Organo e Orchestra nel Romanticismo.
L' Orchestra da Camera di Ravenna, diretta da Paolo Manetti, ha tenuto concerti nell'ambito di festival e stagioni concertistiche di tradizione, quali Bologna Festival, Ravenna Musica, Emilia Romagna Festival, Modena Organ Festival, Inedita Festival, Festival Internazionale di Loreto. A Bologna ha tenuto concerti presso il Teatro Manzoni e presso l'Aula Magna di Santa Lucia dell'Università. Da sei anni è regolarmente ospite del concerto di Natale Memorial day, organizzato dall'Associazione Ravenna Eventi. Hanno collaborato con l'orchestra i solisti Enrico Dindo, Rocco Filippini, Zakhar Bron, Daniel Chorzempa, Claudio Brizi, Luisa Prandina, Raffaele Trevisani, Franco Maggio Ormezowski, Ramin Barhami, Marina Piccinini e gli attori Aroldo Tieri ed Edoardo Siravo. L'Orchestra da Camera di Ravenna, orientata a coltivare il repertorio otto-novecentesco, accompagna l'attività concertistica ad una di studio e di ricerca volta ad individuare programmi inediti o scarsamente eseguiti.  
 
Paolo Manetti, direttore d'orchestra
Ha studiato con Bruno Bettinelli diplomandosi in Composizione, Direzione d'orchestra, Musica corale e Direzione di coro.  Ha diretto l'Orchestre de Chambre de Genève, l'Aarhus Sinfoniker, l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Lecce, l'Orchestra Accademia I Filarmonici, I Virtuosi Italiani,  l'Orchestra da camera di Mosca, l' Orchestre des Jeunes de la Mediterranée. Ha collaborato con i solisti Enrico Dindo, Daniel Chorzempa, Rocco Filippini, Luisa Prandina, Franco Maggio Ormezowski, Zakar Brohn, Ramin Barhami, Raffaele Trevisani, Marina Piccinini, Francesco Manara, Eugen Sarbu, Marisa Tanzini. Ha diretto al Bologna Festival, Bassano Opera Festival, Emilia Romagna Festival, Festival internazionale di Loreto e nella stagione Ravenna Musica. Ha ideato la rassegna Organo e Orchestra nel Romanticismo, giunta alla sesta edizione, che si tiene presso il Duomo di Ravenna. E' titolare della cattedra di Esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio Statale di Musica "E. Duni" di Matera.
 
Emanuele Vianelli, organo
Milanese, ha iniziato gli studi musicali sotto la guida paterna, continuandoli in seguito con la prof. Romana Grego (pianoforte) e con il M° Enzo Corti (organo e composizione organistica), diplomandosi brillantemente presso la Civica Scuola di Musica di Milano ed il Conservatorio "L. Campiani" di Mantova, perfezionandosi in seguito - per l'organo e l'improvvisazione - sotto la guida del M.o Lionell Rogg, presso il Conservatorio Superiore di Ginevra. Ha parimenti seguito corsi di specializzazione con H. Vogel, L. Rogg, M. Radulescu e C. Stella, approfondendo particolarmente il repertorio bachiano con W. Krumbach e la letteratura romantica e contemporanea con A. Sacchetti. Vincitore ai concorsi organistici di Cagliari (1986) e Noale (1987 - 88) svolge un'intensa e poliedrica attività concertistica che lo vede impegnato sia come solista all'organo che come collaboratore (anche al pianoforte e al clavicembalo) e direttore di diversi ensembles vocali e strumentali in rassegne e festival nazionali e internazionali. Ha inciso per le etichette Carrara e Motette, operando nel contempo come compositore e saggista; è  direttore della "Corale Santa Cecilia" di Novate Milanese. Già docente presso la Civica Scuola di Musica di Milano ed il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra, attualmente è titolare delle cattedre di Organo e di Teoria e Lettura della Musica al Civico Liceo Musicale di Varese, oltre che maestro collaboratore  presso la Scuola dei Fanciulli Cantori e la Cappella Musicale del Duomo di Milano. Dal Gennaio 2005, quale successore del M° Luigi Benedetti, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano lo ha nominato titolare ai grandi organi dell'insigne Cattedrale milanese.
 
Note al programma : Il «sinfonismo» organistico romantico
Nel 1833 Aristide Cavaillé-Coll (1811-1899), discendente da una famiglia di organari del Midi della Francia, si stabilì a Parigi con il padre, il quale gli affidò il completamento dell'organo di St. Denis. Portò a termine l'impresa paterna nel 1841, realizzando un gigante a 3 manuali e 69 registri, il primo di una serie di strumenti monumentali che avrebbe realizzato a Parigi, nelle chiese di St. Sulpice, Ste.Clotilde, Notre Dame e della Madeleine. Ma il successo di Cavaillé-Coll non si deve solo alle eccezionali proporzioni delle sue costruzioni. Circa 500 strumenti, in Francia, Belgio e Olanda, si devono a questo geniale e longevo costruttore d'organi, con cui ebbe inizio la storia del cosiddetto organo "sinfonico" e a cui rimane indissolubilmente legata la rinomata scuola organistica francese dell'Ottocento. Diversi i cambiamenti e le migliorie apportate da Cavaillé-Coll. A parte l'aggiunta di molti registri ad imitazione degli strumenti orchestrali, il più vistoso intervento costruttivo fu l'applicazione della leva pneumatica Barker, che comporta una trasmissione del suono più immediata e l'abbandono della trasmissione puramente meccanica. Queste innovazioni, che aderiscono alle esigenze e alle forme della sensibilità romantica, si traducono, in termini musicali, nella possibilità di realizzare sull'organo effetti di crescendo e diminuendo, sfumature dinamiche e timbriche, in luogo dell'effetto di dinamica "a terrazze" e di entità sonore a sé stanti del barocco. L'organo romantico arriva ad avvicinarsi, quanto a possibilità di realizzazione di una partitura, ad un'orchestra.
 
Cesar Franck (1822-1890)
capostipite della scuola organistica francese dell'Ottocento, titolare dell'organo di Ste Clotilde, ebbe a dire dell'organo Cavaillé-Coll: "Il mio nuovo organo? E' un'orchestra!"
 
Félix-Alexandre Guilmant (1837-1911)
Virtuoso, celebrato ai suoi tempi per le memorabili esecuzioni all'organo, cultore della musica del passato e fondatore, insieme a D'Indy, della Schola Cantorum parigina, beneficiò della simpatia e della stima di Cavaillé-Coll che gli affidò l'inaugurazione di diversi strumenti di sua costruzione, tra cui l'organo di St. Sulpice (nel 1863) e quello di Notre-Dame nel (1868). Come compositore, Guilmant affrontò tutti i generi della musica per organo, dal breve pezzo liturgico alla sonata e alla sinfonia per organo e orchestra. Sul suo stile, che rievoca quello di Liszt, l'organo Cavaillé-Coll impresse un segno indelebile, riconoscibile nelle vaste opere sinfoniche, come nel brano Adoration del 1897. Originariamente composto per organo solo e in seguito riorchestrato dallo stesso Guilmant, è un pezzo intimo e raccolto, che svela l'anima più espressiva e ricca di sfumature dell'insieme romantico d'organo e orchestra. 
 
Lo sfarzo timbrico e la solennità di una musica destinata alla cattedrale, si ritrovano nei due concerti per organo e orchestra del tedesco Joseph Gabriel Rheinberger (1839-1901), che sfruttano al massimo le possibilità dell'organo sinfonico. Talento prodigioso, a sette anni era già organista nella cattedrale della nativa Vaduz, nella Svizzera tedesca, Rheinberger sviluppò le doti naturali attraverso una solida formazione. Fu compositore colto e prolifico, autore di più di 200 composizioni, direttore d'orchestra e didatta infaticabile. Devoto a Bach e ad Haydn, Mozart e Beethoven - che rimasero i suoi riferimenti costanti - in lui si colma la distanza puramente teorica tra "classicismo viennese" e romanticismo tedesco. Rheinberger appartiene a quella schiera di autori romantici che rimasero fedeli ai modelli classici, senza rinunciare alle risorse espressive derivanti delle innovazioni linguistiche e dal perfezionamento degli strumenti ottocenteschi, come è evidente nelle 20 Sonate per organo solo, da lui composte nell'arco di trent'anni fino alla morte. Nel Primo concerto op. 137 del 1884, i due movimenti estremi sono in forma-sonata, mentre l'Andante centrale ha una struttura complessa in cui si effondono una molteplicità di idee melodiche, alcune delle quali riecheggiano lo stile di Guilmant. La scrittura dell'organo solista, che pure richiede all'interprete notevole impegno esecutivo, non stride mai con la pagina orchestrale e si integra perfettamente nel tessuto sinfonico realizzando l'attitudine dell'organo "sinfonico" a confrontarsi con l'orchestra del tempo e fa si che quest'opera romantica e appassionata risvegli nell'ascoltatore il gusto e l'atmosfera tipici di un'epoca.
 
La salita al Calvario è un brano per orchestra d'archi tratto da Passio, Mors et Resurrectio, composizione per soli, coro e orchestra. Scritta da Paolo Manetti (nato nel 1964) nell'arco degli ultimi quattro anni, ripercorre i momenti fondamentali della Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, utilizzando il testo evangelico di S. Marco. Le strutture musicali che la compongono non presentano evidenti legami con la tradizione delle Passioni in musica. Anche il ricorso alla lingua latina, atipica per una composizione devozionale, nasce da un'idea soggettiva sul potere evocativo della narrazione in una lingua arcaica, caratterizzata peraltro da fonemi musicalmente efficaci nella realizzazione che si propone. Il brano strumentale estrapolato è, come risulta esplicito nel titolo, un momento centrale della narrazione. Mantenuto come nell'originale fino alla conclusione -che nell'opera completa culmina con l'entrata del coro e degli ottoni- nella versione autonoma viene concluso da una Coda che rielabora il motivo centrale. Tutto il brano è costruito su un breve inciso melodico, una semplice successione di altezze Re bem.- Do- Si bem., sottoposto ad un processo di elaborazione costante di tipo, che non ne impedisce il riconoscimento e la percezione della sua ripetizione ossessiva.

2009_11_14 Milano e il Futurismo

Milano del Futurismo
DAL 14 AL  29 NOVEMBRE PASSEGGIATE E VISITE GUIDATE  E PER SCOPRIRE LA CITTA' DEL FUTURISMO.
Omaggio al più significativo dei movimenti del '900 e per festeggiare degnamente il centenario del progetto artistico di Marinetti e Boccioni, nasce La Milano del Futurismo un nuovo itinerario turistico, inserito nel più ampio programma "100 Milano", per scoprire la città attraverso dibattiti e conferenze sul movimento oltre a visite guidate e percorsi inediti per comprendere al meglio l'innata vocazione di Milano per la sperimentazione, la creatività e l'innovazione.
 
Sabato 14  novembre 2009 alle ore 10.30
Palazzo Reale
Conferenza  "Futurismo - Fenomeno artistico e culturale, manifesto di un'epoca nuova"
Moderatore la scrittrice e Ambrogino d'oro Giovanna Ferrante.
 
Sabato 14  novembre 2009 dalle 15.00 alle 16.00
Si terrà una insolita passeggiata futurista per famiglie con bambini nell'affascinate Casa Museo Boschi Di Stefano, via Giorgio Jan, 15.
 
Domenica 15 novembre 2009 alle ore 10.30
Sulle tracce  di Filippo Tommaso Marinetti e Umberto Boccioni
Visita esterna delle case di Marinetti e Boccioni ripercorrendo inoltre molti dei luoghi della città presenti in  diversi quadri del movimento.
 
Sabato 21 novembre alle ore 10.30
I dipinti futuristi nella collezione Jesi
I protagonisti di una originale visita guidata per adulti, mentre alle ore 15.00 prenderà il via un percorso di scoperta di questi capolavori interamente dedicato alle famiglie e ai bambini presso gli spazi della Pinacoteca di Brera.
 
Domenica 22 e Domenica 29 alle ore 10.30
Dalla Rotatoria di Piazza Fontana partirà un tram speciale che condurrà i passeggeri in un insolito viaggio nel tempo alla scoperta di una "Milano al principio del Novecento".
 
Sabato 28 novembre 2009 alle ore 10.30
I dipinti futuristi nella collezione Grassi
Una particolare visita guidata
 
Sabato 28 novembre 2009 alle ore alle ore 15.00
Prenderà il via un originale percorso di scoperta di queste opere interamente dedicato alle famiglie con bambini presso gli spazi della  Collezione Grassi, Villa Reale , Via Palestro 14 Brera.
 
Tutti gli eventi della Milano del Futurismo sono a ingresso libero previa prenotazione obbligatoria, per informazioni Ad Artem Tel. 02.6597728

2009_11_30 Omaggio a Haydn

Stagione concertistica di Milano Classica
Milano - Palazzina Liberty
Domenica 29 novembre ore 10.30
Lunedì 30 novembre 2009 ore 20.45
Omaggio ad Haydn
in occasione del bicentenario della morte
Joseph Haydn (1732-1809)
Da"Orlando paladino" Hob XXVIII:11
Sinfonia e Aria di Alcina ("Ad un guardo, a un cenno solo")
Sinfonia n. 45 in fa diesis minore ("Degli addii") Hob I:45
Arianna a Naxos Hob. XXVIb no. 2
Patrizia Cigna soprano
Milano Classica Orchestra da Camera
Massimiliano Caldi direzione

Visitare il sito o info al n. 02.28510173
ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
info@milanoclassica.it 
www.milanoclassica.it

2009_11_15 Clavicembalo per le Abbazie

ASSOCIAZIONE MUSICA LAUDANTES
Antica chiesa di S. Desiderio
Piazza Risorgimento – Assago (MI)
 
Domenica 15 novembre 2009 ore 16.00
L'ARTE DEL CLAVICEMBALO
Musiche di G. Frescobaldi, F. Couperin, F. Geminiani, D. Scarlatti,  G.F. Handel, J.S. Bach
 
FABIO BONIZZONI, Clavicembalo
Ingresso gratuito
Dopo il concerto visita guidata
 
PROGRAMMA
G. Frescobaldi(1583-1643) Aria detta Balletto
D. Buxtehude (1637-1707) Variazioni
L. Couperin (1626-1661) Prélude et Passacaille
F. Geminiani (1687-1762) Amoureusement, Vivement, Modérement
J.S. Bach (1685-1750)  Toccata in mi minore
G.F. Handel (1685-1759)  Suite in Mi maggiore (Preludio, Allemande, Courante, Aria e variazioni)
 
Fabio Bonizzoni, clavicembalo
Milanese, ha studiato in Olanda presso il Conservatorio Reale dell'Aia ottenendo, nella classe di Ton Koopman, il diploma in organo barocco e quello di solista in clavicembalo ed è oggi considerato tra i principali clavicembalisti della sua generazione.
Dopo aver suonato con le più importanti orchestre barocche dei nostri giorni (Amsterdam Baroque Orchestra di Ton Koopman, Le Concert des Nations di Jordi Savall, Europa Galante), egli si dedica ora all'attività solistica e alla direzione della sua orchestra La Risonanza. In questa duplice veste tiene concerti nelle più importanti sale e nei principali festival di musica antica di tutto il mondo.
E' inoltre professore di clavicembalo presso il Conservatorio di Musica di Trapani e  presso il Conservatorio Reale dell'Aia (Olanda). E' presidente dell'Associazione Hendel, organismo che promuove studi e ricerche sulla musica di Handel in Italia ed in questa veste è invitato a tenere conferenze e seminari per varie istituzioni ed università.
Dopo aver realizzato svariati dischi come solista per le etichette Arcana e Stradivarius, registra da alcuni anni in esclusiva per la casa discografica spagnola Glossa per la quale ha inciso opere di maestri italiani del 600 (Salvatore, Picchi, Storace), di Domenico Scarlatti, di Francesco Geminiani, oltre alle Variazioni Goldberg di J.S. Bach. La prossima pubblicazione sarà dedicata all'Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach.
Con La Risonanza, sempre per Glossa, sta portando a compimento la registrazione di tutte le cantate italiane con strumenti di Handel, un progetto in sette CD che è stato riconosciuto dal mensile Gramophone come il più importante progetto discografico handeliano di questo decennio.
 

Organizzazione a cura di
ASSOCIAZIONE  MUSICA  LAUDANTES
Sede legale Piazza S. Giovanni Battista, 2 – Cesano Boscone (MI)
Sede operativa P.za S. Apollinare, 1 - 20152 Milano Tel e fax  02 47997251   
e-mail musicalaudantes@hotmail.com - sito web  www.musicalaudantes.it
 
 

2009_11_18 Requiem di Verdi alla Scala

Doppia serata inaugura la serie dei Concerti straordinari, cui appartengono il Gala Domingo del 9 dicembre 2009 e il ritorno di Claudio Abbado alla Scala del 4 e 6 giugno 2010.

Mercoledì 18 e venerdì 20 novembre 2009
Daniel Barenboim dirigerà alla Scala
Messa da Requiem di Giueppe Verdi
Con un quartetto di voci di assoluto spicco:
soprano Barbara Frittoli,
mezzosoprano Sonia Ganassi,
tenore Jonas Kaufmann,
basso Kwanchul Youn

Il doppio appuntamento segue di pochi giorni la tournée dei complessi scaligeri a Parigi, con il grande affresco verdiano e la serata Bartók (Boulez-Pollini) alla Salle Pleyel, in serate contigue (15 e 16 novembre).
La Messa da Requiem arriva a Milano a conclusione di un lungo percorso che l'ha portata in Italia e all'estero in diversi contesti: in aprile alla Philharmonie di Berlino, in giugno all'Auditorium Parco della Musica di Roma, in luglio all'Hayarkon Park di Tel Aviv, davanti a un pubblico di 100 mila persone, e in settembre alla NHK Hall di Tokyo.
 
Teatro alla Scala
via Filodrammatici, 2
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www.teatroallascala.org

2009_11_11 Teatro Arciliuto Jazz Festival = E.S.C.(Expandable Sound Collective)

TEATRO ARCILIUTO JAZZ FESTIVAL
mercoledì 11 novembre 2009 ore 21,30
E.S.C.(Expandable Sound Collective)
 
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma.
Con il patrocinio dell' Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dell'Assessorato Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio.
Nella splendida Sala Anfiteatro del Teatro Arciliuto di Roma continuano i concerti del Teatro Arciliuto Jazz Festival: mercoledì 11 novembre sarà la volta di E.S.C.(Expandable Sound Collective).
Il filo conduttore del festival è la contaminazione tra il linguaggio jazz, inteso come libertà di creazione estemporanea, come concezione di una musica aperta a generi e strutture, e la nostra cultura musicale italiana. Direttore Artistico del festival è Mario Di Marco, musicista e compositore. Organizzazione generale: Giovanni Samaritani, cantante e autore.
 
Info:
Dalle 19,30 aperitivo jazz con "Free buffet" al Salotto Musicale
Alle 21,30 Concerti nella Sala Anfiteatro. Biglietto per i concerti: 12,00 euro intero – 10,00 euro ridotto (studenti, musicisti, amici myspace) Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma. Info: 06 6879419  info@arciliuto.it
www.myspace.com/arciliutojazzfestival
 

E.S.C.(Expandable Sound Collective)
Mario Pompei: sax tenore e soprano;
Roberto Rega sax contralto;
Livio Pochetti: piano;
Steve Mariani: contrabbasso;
Ivano Nardi: batteria.

La E.S.C.(Expandable Sound Collective) nasce ad Aprile 09 dall'incontro di musicisti di jazz romani non troppo convenzionali e con forti personalità, che come singoli hanno attraversato le diverse ma parallele strade della musica, collaborando in molteplici realtà musicali, aprendosi ai diversi generi, contribuendo alla creazione di differenti formazioni originali anche internazionali e condividendo grandi momenti di jazz (e non solo) con tanti musicisti. L'evento al quale per la prima volta i componenti della band hanno collaborato è stata l'organizzazione della Mega Jam Session per l'Abruzzo, nella quale si sono esibiti più di 200 musicisti romani in 2 diversi appuntamenti con un notevole successo di presenze sia live che in diretta streaming in internet. In questa occasione la band ha fatto il suo esordio. Da questo incontro musicale l'idea di Mario Pompei di unire in un collettivo sonoro i diversi talenti di spiccata inventiva, che senza rinunciare alla propria identità musicale mirano ad ottenere in maniera estemporanea ed originale la ricerca di sonorità e di nuovi colori. Lo stile del gruppo è composto da un caleidoscopio di esperienze, che ha alla base l'hard bop ormai sconfinato nel modale per una maggiore libertà e apertura per le improvvisazioni. Il repertorio è per la maggioranza composto da brani originali di Pompei e Rega. Nelle loro composizioni rilasciano con forte naturalezza i sapori mediterranei, molto vicini all'Africa...alla Spagna...per questo sono riusciti a creare un repertorio davvero non scontato e nuovo nel nostro panorama, Ritmi globali, con accenti afro-mediterranei e sonorità bop, ...una musica fatta con intensa spiritualità che nasce per essere suonata dal vivo.
 

2009_11_19 Programma antologico all'Auditorium

giovedì 19 novembre 2009 ore 20.30
venerdì 20 novembre 2009 ore 20.00
domenica 22 novembre 2009 ore 16.00
STAGIONE SINFONICA  
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
 Antologia: Verdi, Prokof'ev, Ravel e Silvia Colasanti
Giuseppe Verdi
I Vespri siciliani, ouverture  
Silvia Colasanti
Il canto di Atropo per violino e orchestra (prima esecuzione assoluta) 
Maurice Ravel
Tzigane, rapsodia da concerto per violino e orchestra 
Sergej Prokof'ev
Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore op. 100

Violino Massimo Quarta
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Damian Iorio

Tornano all'Auditorium di Milano il Direttore Damian Iorio e il violinista Massimo Quarta, con un programma molto variegato.
Il concerto si aprirà con l'ouverture da I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi, una delle sue opere più fosche e cupe e, al tempo stesso, più "risorgimentali".
Segue Il canto di Atropo per violino e orchestra di Silvia Colasanti, brano commissionato dalla Verdi in prima esecuzione assoluta, bell'esempio di musica contemporanea di un'artista tra le più affermate e vincitrice di numerosi premi. Il pezzo è stato scritto proprio per l'archetto importante di Massimo Quarta e dedicato alla memoria di Valentino Di Bella, maestro di pianoforte di Silvia Colasanti.
Anche il brano successivo di Ravel, Tzigane, è stato scritto per violino e orchestra; qui le seduzioni musicali tzigane definiscono l'atmosfera in voga in quegli anni.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 5 di Prokof'ev, quasi un inno alla vita in contrapposizione alla morte e alle brutture della guerra di quegli anni (1944), a cui il compositore reagisce con la purezza delle sue melodie.
 

ABBONATALE - ABBONAMENTO LIBERO A 5 CONCERTI

laVerdi propone per Natale un regalo unico e originale: l'abbonamento a cinque concerti a scelta selezionati fra tutti quelli della Stagione Sinfonica 2009-2010.

Chi riceve o si regala Abbonatale può così costruirsi la sua programmazione ideale spaziando da Mahler a Brahms, da Beethoven a Schubert.

Abbonatale vuole essere un dono speciale dedicato agli appassionati della grande musica sinfonica, e a chi non si è mai avvicinato a un'orchestra: potrà così cogliere l'occasione per provarne tutta l'emozione!

Per informazioni e acquisto:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - largo Gustav Mahler
da martedì a domenica dalle ore 14.30 alle ore 19.00 - Lunedì chiuso.
tel. 02.83389.401/402/403
 
IAT - Piazza Duomo 19/A
lunedì/venerdì ore 10/13 e 14/18, sabato e domenica ore 10/13 - 14/17
tel. 02.80500355
 

2009_11_10 L'università di Milano apre la sua stagione

EVENTI IN AUDITORIUM
martedì 10 novembre 2009 alle ore 21.00
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Serata inaugurale della decima stagione concertistica 2009-2010
ORCHESTRA DELL'UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MILANO
 
Francis Poulenc
Concerto per due pianoforti in re minore
Georges Bizet
Sinfonia n.1 in do maggiore

Direttore Alessandro Crudele
Pianoforti Karin Lechner e Sergio Tiempo
Orchestra dell'Università degli studi di Milano

Ingresso libero sino ad esaurimento posti
Info: 0258207220
orchestra@unimi.it
www.orchestra.unimi.it


2009_11_17 CONFERENZA NEL BICENTENARIO DI JOSEPH HAYDN

martedì 17 novembre 2009 ore 18
Foyer dell'Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
CESARE FERTONANI (docente di Storia della Musica, Università Statale di Milano)
GIULIO GIORELLO (docente di Filosofia della Scienza, Università Statale di Milano)
GIUSEPPE GRAZIOLI (Direttore d'Orchestra)
STEFANO ZECCHI (docente di Estetica, Università Statale di Milano)

parlano di
HAYDN E LO SPIRITO DI UN'EPOCA: MUSICA, SOCIETÀ, FILOSOFIA



2009_11_14 Haydn per voci e marionette

CRESCENDO IN MUSICA
sabato 14 e domenica 15 novembre 2009 ore 15.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
MARIONETTE
Franz Joseph Haydn
Orlando paladino
Uno spettacolo di Teatro Appesoaunfilo in collaborazione con Gog di Genova, Conservatorio "G. Cantelli" di Novara e Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare.
marionette, Rosa Sgorbani
soprano, Laura Scotti
baritono, Han Jung Hyun
tenore, Park Sin Hae
violoncello, Andrea Waccher
violino, Diego Castelli
pianoforte, Alessandro Commellato
Orlando paladino è uno spettacolo che intreccia diverse forme di rappresentazione, dando vita a una favola ricca di divertimento e suggestioni, portando sulla scena il gioco dell'affabulazione e giocando su molteplici livelli, la parola, la musica e l'azione scenica del teatro delle marionette. I personaggi della storia daranno voce alle proprie riflessioni con il canto, in un alternarsi di recitati e arie, mentre le marionette porteranno sulla scena l'epica, rappresentazione favolistica della storia.
Nello spazio scenico i manovratori a vista muoveranno i fili dei loro paladini di legno, proiettando sul fondale, con la tecnica del teatro d'ombra, le scene di battaglia.
La riduzione dell'opera di Haydn è stata affidata ad Alessandro Commellato, con un cast di cantanti e musicisti provenienti dal Conservatorio Cantelli di Novara. 
Le voci delle marionette verranno gentilmente e simpaticamente interpretate, tra gli altri, da Vittorio Sgarbi (Orlando Furioso) e Sabrina Colle (Angelica), amici di lunga data degli autori dello spettacolo.
Un contributo importante sarà la consulenza di Alfonso Cipolla, massimo esperto italiano di marionette.
PROMOZIONE SPECIALE
Stampando e presentando questa newsletter potrai acquistare, se sei un adulto, un biglietto a euro 7 anziché a euro 14 fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per tutti i bambini biglietto posto unico euro 7.
Biglietterie:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
da martedì a domenica dalle ore 14.30 alle ore 19.00
Lunedì chiuso.
tel. 02.83389.401/402/403 fax 02.83389.300
IAT - Informazione e Accoglienza Turistica della Provincia di Milano
Piazza Duomo 19/A (ang. S. Pellico)
lunedì/venerdì ore 10/13 e 14/18, sabato e domenica ore 10/13 - 14/17
tel. 02.80500355

2009_11_11 Chopin per la festa Polacca

Mercoledì 11 novembre 2009 ore 20.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
CHOPIN E IL SUO TEMPO
Concerto straordinario in occasione della
Festa dell'Indipendenza della Repubblica di Polonia

Fryderyk Chopin
Polacca-Fantasia in La bem mag per pianoforte op. 61
Johannes Brahms
Scherzo in Do minore (dalla Sonata F.A.E)
per violino e pianoforte
Sonata in Re minore n. 3 per violino e pianoforte op.108

Fryderyk Chopin (arr. N. Milstein)
Notturno in Do diesis minore per violino e pianoforte (op. postuma)
Ernest Chausson
Poema in Mi bemolle maggiore per violino e pianoforte op.25
Niccolò Paganini
Introduzione e variazione per violino e pianoforte sul tema "Di tanti palpiti" da Tancredi di Rossini
Cantabile per violino e pianoforte
Henryk Wieniawski
Polonaise dal Concerto in Re maggiore per violino e pianoforte op. 4

Violino Mariusz Patyra
Pianoforte Giovanni Casella

la Verdi in collaborazione col Circolo Culturale Italo Polacco in Lombardia (con il patrocinio del Senato della Repubblica di Polonia e con il contributo del Consolato Generale di Polonia a Milano) ha organizzato un concerto dedicato a Chopin e alla musica del suo tempo, dove brani del grande poeta polacco del pianoforte si affiancano ad altri dei maggiori compositori di quel momento.


2009_11_20 La Verdi per i giovani

laVERDI PER I GIOVANI:
"CONCERTO A PORTE APERTE ALL'AUDITORIUM"
venerdi 20 novembre 2009 ore 20.00
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Il progetto "Concerto a porte aperte all'Auditorium" vuole favorire nei giovani l'educazione all'ascolto. Andare a sentire un concerto di musica sinfonica coinvolge, arricchisce, insegna e aiuta la formazione culturale e sociale dei giovani.
 laVerdi offre la possibilità a tutti i giovani studenti di entrare gratuitamente al concerto di venerdì 20 novembre.
Per informazioni e prenotazioni:
Ufficio Promozione, Scuole e Gruppi
Tania Salemme e Laila Boniardi
Tel. 02 83389.302/236
prom@laverdi.org
educational@laverdi.org
 

2009_11_11 Prosegue Berliner Cafè al Ghislieri di Pavia

Mercoledì 11 novembre 2009, ore 21
Pavia, Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri
Berliner Cafe - Rassegna autunnale 2009 del Collegio Ghislieri
Per le strade di Berlino
Voci, suoni e immagini di una città
incontro letterario a vent'anni dalla caduta del muro
in collaborazione con Libreria il Delfino
Letture di Elisa Califano
Martino Panizza, arpa
Fotografie di Giorgio Caione
introduce Andrea Grisi
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Aperture sala: ore 20.30

2009_11_22 Festeggiare Santa Cecilia con Ambrogio Maestri

Ancora pochi posti disponibili per il
22 Novembre 2009
PRANZO-CONCERTO CON AMBROGIO MAESTRI
Di ritorno da Berlino dove ha trionfato con il Falstaff, Ambrogio Maestri, fresco di nomina tra i nuovi consiglieri di amministrazione della Fondazione Teatro Fraschini, torna ad esibirsi per tutti i suoi fans locali con un pranzo-concerto, in programma
Domenica 22 Novembre dalle 12,30 l'Osteria del Naviglio di Pavia. 
Dopo il successo della passata edizione, gli organizzatori di Porana Eventi (dove Ambrogio è socio onorario) ripropongono il fortunato abbinamento tra la buona tavola lombarda, nel ristorante della famiglia Maestri, e gli interventi canori del baritono pavese e di altri amici della lirica, tra una portata e l'altra, accompagnati al pianoforte dal maestro Enrico Zucca.
L'occasione è ghiotta, i posti rimasti sono davvero pochi, dunque è consigliabile prenotare per tempo al 328.4036307 oppure allo 0383.804175 in orari d'ufficio. Pochi giorni di riposo e poi Ambrogio Maestri ripartirà per Monaco di Baviera, dove ad inizio Dicembre lo attende l'Elisir d'Amore. Prima delle feste natalizie e della tradizionale partecipazione al concerto natalizio (26 Dicembre ore 21) presso la Chiesa di S. Crispino a Porana. Informazioni su www.porana.it

2009_12_05 Giovani talenti a Porana

Dal 5 al 6 Dicembre 2009
ALLA SCOPERTA DI GIOVANI TALENTI IN CAMPO STRUMENTALE
Concorso di Casteggio
Se la chiusura del Festival Borghi&Valli - Sulle note di Feste&Patroni, è stata riservata, ad inizio Ottobre alla Certosa Cantù di Casteggio, alle nuove voci in campo lirico internazionale grazie al concorso "Porana Lirica", proprio da lì si riparte per l'edizione invernale del Festival: il 5 e 6 Dicembre è in programma Giovani Talenti, riservato a pianisti italiani o stranieri nati tra il 1969 ed il 2002. Presidente di giuria è Laura Beltrametti (che è anche consulente artistica del Borghi&Valli), docente di pianoforte presso il Conservatorio Piccinni di Bari; saranno presenti musicisti attivi in campo didattico e/o concertistico, impresari ed organizzatori di Festival, critici musicali e giornalisti dello spettacolo. Tante le novità del concorso, suddiviso nelle seguenti sezioni: solisti (pianoforte, chitarra e strumenti ad arco, strumenti a fiato eventualmente accompagnati al pianoforte); musica da camera (gruppi cameristici dal duo in poi ad esclusione della formazione per due pianoforti), studenti delle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo strumentale SMIM (riservata a solisti e formazioni di qualsiasi organico dal duo all'orchestra composte interamente da studenti iscritti nell'anno scolastico 2010-2011 in una Scuola Secondaria di Primo grado ad indirizzo musicale) e concorso internazionale di esecuzione pianistica.
In palio premi complessivi per 3600 euro, oltre a concerti inseriti nella prossima stagione del Borghi&Valli. L'organizzazione è sempre a cura della Associazione Porana Eventi, con il supporto di Agenzia CreativaMente ed il patrocinio del Comune di Casteggio e della Provincia di Pavia. Per ulteriori informazioni e per iscrizioni entro fine Novembre contattare la segreteria in orari d'ufficio allo 0383.804175, inviare mail a info@porana.it o visitare il sito www.porana.it per scaricare il regolamento.

2009_11_29 Festival dei Cori a Porana

Domenica 29 Novembre 2009
A partire dalle ore 15 presso la Chiesa di S. Crispino, un gioiellino del neogotico lombardo.
FESTIVAL DEI CORI-PORANA
Qui si daranno appuntamento gruppi che abitualmente accompagnano le funzioni religiose, e quindi propongono un repertorio liturgico, ma anche gruppi che abbracciano altri generi, come gospel, spiritual, lirica. Direttore artistico della manifestazione è il sacerdote cantautore Don Matteo Zambuto, a capo dell'associazione di musica cristiana "Il mio Dio canta giovane". Presidente di giuria è invece l'insegnante di musica e compositore Maurizio Castoldi, titolare della M. C. Studio di Pavia: anche in questa edizione premierà la miglior voce solista con una registrazione su cd. I premi sono suddivisi per sezioni e ci sarà un giudizio da parte della giuria di qualità ma anche da quella popolare, ovvero il pubblico presente: ma non si tratta di una vera e propria sfida a colpi di voti, tengono a sottolineare gli organizzatori di Associazione Porana Eventi, quanto di una buona occasione di confronto culturale, musicale e sociale tra i partecipanti. Il Festival dei cori è una manifestazione che ormai è uscita dai confini regionali ed ha vasto seguito anche in altre zone d'Italia: basti pensare che negli anni sono arrivati gruppi sia dalla Sardegna che dal Lazio o dalla Liguria. C'è ancora la possibilità di iscriversi alla kermesse canora chiamando il 328.4036307 o cliccando su  www.porana.it.

2009_11_12 Vanno in scena i misteri della sessualità


Teatro Libero - Via Savona 10 - Milano
Dal 11 al 24 novembre 2009
Compagnia Grande Profilo
ORGASMO E PREGIUDIZIO
regia Ammendola & Pistoia
di e con Fiona Bettanini e Diego Ruiz
PRENOTAZIONI:
È possibile prenotare nelle seguenti modalità:
- via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it
- online collegandosi al sito www.teatrolibero.it
-chiamando allo 02-8323126
Vanno in scena i misteri della sessualità
Arriva al Libero Orgasmo e Pregiudizio, la sexy commedia dei record che, in dieci anni di rappresentazioni, ha totalizzato più di mille repliche
Diego Ruiz e Fiona Bettanini, in scena al Libero con Orgasmo e pregiudizio, che festeggia in questa stagione il decimo anno di rappresentazioni, coinvolgono il pubblico in un vorticoso susseguirsi di domande su fantasie e misteri della sessualità.
Cosa pensano gli uomini della sessualità femminile? Sanno quali sono effettivamente le fantasie delle donne? E le donne conoscono i piaceri dell'uomo e le tattiche per conquistarlo? Quali sono le posizioni ideali per trovare il punto G? Ci sono uomini che lo cercano da anni e ancora non l'hanno trovato. Perché non si riesce mai a fare l'amore sulla lavatrice proprio durante la centrifuga? Perché non esistono le Hot Line per le donne?
Queste ed altre ancora sono le domande che si pongono Diego e Fiona nella stanza di un motel su un gran letto matrimoniale, con lenzuola rosse e un'atmosfera che agevola ed esplicitamente stimola incontri piccanti.
Riusciranno a confrontarsi apertamente? Diranno cose sensate? Lo scoprirete ridendo.
Messo da parte l'Orgoglio, Ammendola & Pistoia si sono occupati di Orgasmo e Pregiudizio che, lungi dal voler essere una parodia letteraria, è un "vestitino" trasparente che Diego Ruiz e Fiona Bettanini si sono cuciti addosso, un pretesto per parlare di sesso e di amicizia in maniera divertente e mai volgare, come chiariscono i due registi: "Eccoci qui a movimentare una materia che scotta, nella speranza di renderla deliziosamente digeribile, ma soprattutto orgasmaticamente divertente per quegli spettatori che vorranno essere complici e assisteranno alla piéce senza pregiudizi".
Più volte definito dalla stampa un "cult", lo spettacolo è stato rappresentato per 8 stagioni al Teatro dei Satiri di Roma, alternando felici incursioni su palcoscenici prestigiosi come l'anfiteatro romano di Ostia Antica, il Teatro Pergolesi di Jesi, lo Zelig a Milano, il Teatro Olimpico di Roma. Tradotto in più lingue è attualmente rappresentato nella Repubblica Ceca e si appresta a sbarcare anche in Sud America.

2009_11_14 a Retorbido (PV) un tributo agli U2

Ecco le date di Novembre de:
THE FLY – tribute to U2
appuntamenti che si svolgeranno in due fantastici locali dedicati al Rock.
Voce – Gabriele Favia
Batteria – Domenico Marotta (Mimmo)
Chitarre – Luca Arcuri
Basso - Roberto Longoni
 
Sabato 14 novembre 2009
Carlito's Way di RETORBIDO (PV) - inizio concerto 22.30 http://www.carlitoswaypub.it/calendario.asp
Sabato 28 novembre al Rock 'N Roll di Rho
I più celebri successi degli U2: da I Will Follow e New Year's Day a With or Without You, Where The streets have no name, Get On Your Boots e tanti altri ancora.
Altre informazioni su www.thefly.it   e www.myspace.com\theflymilano

2009_11_14 Elio e le storie ... futuriste

Mortara on Stage - AUditorium Città di Mortara
Sabato 14 novembre 2009 ore 21.00
Un appuntamento esilarante e irriverente alla scoperta del Futurismo
La stagione teatrale mortarese ospita Elio con "Fu…Turismo"
Mortara on Stage, la stagione teatrale della città lomellina, dopo il successo del primo appuntamento (che ha visto protagonisti Nick the Nightfly, la Montecarlo Nights Orchestra e il maestro mortarese Gabriele Comeglio) torna sabato 14 novembre alle ore 21 con un nuovo incontro altrettanto memorabile: lo spettacolo "Fu…Turismo" interpretato da Elio.
Ecco gli interpeti della divertente rappresentazione: accanto alla voce di Elio, troviamo Danilo Grassi (capomacchina e percussioni), Corrado Giuffredi (clarinetto), Giampaolo Bandini (chitarra), Enrico Fagone (contrabbasso), Cesare Chiacchiaretta (fisarmonica).
Tema centrale: il futurismo, per festeggiare il centenario che cade proprio nel 2009. Un viaggio esilarante e irriverente alla scoperta della corrente artistica italiana, tra canzoni originali, reperti d'epoca e letture semiserie.
Lo spettacolo si articola in due parti: la prima, "Antologia di canzoni futuriste", prevede una manciata di imprevedibili cover di classici del canzoniere futurista opera del poliedrico artista napoletano Rodolfo De Angelis; la seconda parte, "La magnifica spedizione fu... turista da Milano a Marechiare per uccidere il chiaro di luna", consiste in un viaggio nel mondo futurista narrato in dieci canzoni, con testi originali composti dallo stesso Elio e da Pietro Bodrato su musica originale di Nicola Campogrande.
Da "Ma cos'è questa crisi?" (1933) a "Tinghe Tinghe Tanghe", da "Pesci e frutti di mare" a "Il mondo che fa", una travolgente sequenza dei successi di uno dei più divertente autori del varietà italiano, inframmezzate da letture del "Manifesto futurista" e di "Come si seducono le donne", due dei volumi partoriti dal genio di Filippo Tommaso Marinetti.
Nella seconda parte dello spettacolo, per la prima volta in scena "La magnifica spedizione fu…turista da Milano a Marechiare per uccidere il chiaro di luna" narrata in dieci canzoni di Nicola Campogrande: si tratta della cronaca di un immaginario e fallimentare viaggio da Milano a Napoli, dove Marinetti, se non avesse sbagliato il calcolo delle fasi, avrebbe voluto scaricare qualche revolverata contro la luna.
Dopo il "tutto esaurito" registrato nel primo appuntamento, l'organizzazione prevede un altro grande successo a conferma della giusta scelta del cast artistico proposto agli spettatori.
Info e prevendita biglietti:
Libreria "Le Mille e una pagina" – Corso Garibaldi 7 – Mortara (Pv)
Tel 0384 298493 – auditorium@comune.mortara.pv.it

2009_11_11 Progettare e costruire uno strumento musicale: L'organo a canne

Mercoledì 11 novembre 2009
Sala Primavera, Galleria 2, Manno (presso Lugano)
SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana)
organizza due appuntamenti sotto il titolo

Progettare e costruire uno strumento musicale: L'organo a canne

Presentazione alla SUPSI e visita alla Mascioni Organi di Azzio(Varese)
(Come arrivare in auto: Autostrada A2; uscita Lugano Nord; uscita Varese, Ponte Tresa; al semaforo direzione Ponte Tresa; dopo 200 metri a sinistra: Galleria 2)

Mercoledì 11 novembre 2009, nella sala Primavera, Galleria 2, a Manno (presso Lugano)

dalle 16:45 alle 18:00 – Sala PrimaveraPresentazione "Il progetto organodi Giubiasco" –Prof. Michele Beltrametti che terrà un'introduzione di carattere generale sullo strumento organo: funzionamento, progettazione e costruzione.

Sabato 28 novembre 2009 (dalle 9.30 alle 12.30)
Ci sarà la possibilità di visitare la casa organaria Mascioni ad Azzio, presso Varese.
I dettagli dell'uscita verranno dati la sera di mercoledì 11.

Chi desiderasse altre informazioni si rivolga al prof. Giovanni Furìa, responsabile di questa attività.
giovanni.furia@supsi.ch


2009_11_07 Forse questa sera abbiamo visto Amleto, ho dei dubbi!!

Khora s.r.l. presenta Alessandro Preziosi in
Amleto
di William Shakespeare;
traduzione di Eugenio Montale;
riduzione adattamento e regia di Armando Pugliese;
scene di Andrea Taddei;
costumi di Silvia Polidori;
disegno luci di Valerio Tiberi;
musiche di Massive Attack e Zero P:M
Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione):
AMLETO Alessandro Preziosi
ORAZIO Mino Manni
CLAUDIO Francesco Biscione
LAERTE Giovanni Carta
POLONIO Ugo Maria Morosi
GERTRUDE Carla Cassola
OFELIA Silvia Siravo
RINALDO Marco Trebian
ROSENCRANTZ Simone Ciampi
GUILDENSTERN Marco Zingaro
PRIMO ATTORE – RE Marco Trebian
SECONDO ATTORE – REGINA Yaser Mohamed
TERZO ATTORE – LUCIANO Vito Facciolla
QUARTO ATTORE – PROLOGO Giovanni Carta
OSRIC Yaser Mohamed
PRIMO BECCHINO Vito Facciolla

Che delusione, con la stessa compagnia e con gli stessi materiali, attori + scene + costumi + musica si sarebbe potuto fare 100 volte meglio, mi stupisco che Armando Pugliese abbia fatto una regia del genere.
Io l'ho visto questa sera e ci salvo ben poco
scene
costumi
musiche
Amleto = Alessandro Preziosi
Carla Cassola = Gertrude
Yaser Mohamed = lo strepitoso cammeo del valletto Osric!!!
(spero che il cast sia questo visto che non ho i nomi)
Claudio = orrendo alla ennesima potenza
Ofelia = assurda

La scena del preghiera di Claudio è stata trasformata in uno sproloquio di un avvinazzato, uno scempio che grida vendetta agli uomini ed al cielo.
Il monologo de "essere o non essere" è  buttato li tra una scena e l'altra senza nessuna contestualizzazione, e mi sa che tanti non si saranno manco accorti che c'era.
Io prenderei tutto questo ambaradan lo butterei nel mixer, rifarei completamente la regia e l'intonazione della recitazione e magari ci caviamo qualcosa di buono, percè in quanto a scene e costumi e musiche - molto funzionali - le terrei.
Cambierei lo squallido letto alla Wozzec con un bel lettone basso e quadrato sul quale partire con Amleto alle prese con i suoi sogni e poi avanti con qualche ritocco qua e la.
Ci si potrebbe cavare anche un bello spettacolo con gli stessi attori se guidati fuori dalla insulsa e insensata espressione che è stata data alla perole pronunciate, cercando di costruire una storia non questa accozzaglia di scene che ci hanno spacciato per Amleto.
Alla faccia di chi critica i finanziamenti pubblici agli spettacoli, questo dovrebbe essere uno di quei casi citati da Baricco dove si sarebbe sprecato anche un solo euro pubblico investito.
 
Qui le foto dell'incontro con il pubblico organizzato dagli Amici del Teatro Cagnoni: