2024_06_01 Otello approda al palcoscenico dell'Opera di Roma nelle versione musicale di Giuseppe Verdi

Teatro dell'Opera di Roma
Stagione 2023-24
 
Teatro dell'Opera di Roma, Piazza Beniamino Gigli, 00184 Roma RM 
Centralino Tel. 06 481601
Tutte le sere inizio ore 20.00 escluso dove indicato

Agli inizi di giugno 2024 il teatro dell'Opera di Roma presenta per nove serate la versione musicale più amata e conosciuto della celebre tragedia di Shakespeare sulla figura del mercenario Otello, al servizio della repubblica marinara di Venezia, che viene inviato nell'isola di Cipro dove regnavano i Dogi con re o capitani creati ad hoc. 
Otello grande condottiero navale reduce da fortunate imprese militari viene mandato a controllare la soggiogata Cipro ma nei bagagli che si porta appresso lui, uomo diciamo "di colore", si porta pure la candida carne di una nobile fanciulla veneziana che è stata affascinata dalle sventure di questo soldato e se ne è follemente innamorata tanto da tradire la fiducia del proprio padre, e ricordiamocelo questo fatto.
Si perchè musicalmente di Otello ne esistono due vesti musicali, quella antecedente creata da Gioachino Rossini e quella ultima e più presente sulle scene ed in incisioni di Giuseppe Verdi.
La prima più fedelmente al dramma teatrale mette in musica anche il primo atto con Desdemona che tradisce il padre e lascia la propria famiglia per seguire Otello in mare. 
La seconda più fedele al dramma dei personaggi salta tutto il primo atto ma questo primo tradimento verso la sua famiglia sarà la crepa in cui si infilerà il dito di Jago per strappare la tela, in Shahespeare dirà che "se fu capace di tradire il padre come non potrebbe tradire lo sposo"(all'incirca!). 
E come si dice in Tosca "Tal dei profondi amori, è la profonda miseria"  il grandissimo amore di Desdemona e Otello crolla per la loro incapacità di comunicare.
Desdemona si crede sempre di essere sull'altare erettole dall'amore di Otello, mentre invece l'incapacità di parlarsi chiaramente lascerà lo sposo, forte in battaglia quando titubante delle proprie sicurezze in casa, nelle mani del perfido Jago che lo guiderà tirando i fili del povero burattino sino a spiegargli persino la dinamica da mettere in atto per uccidere la moglie :Il tosco, no - Val meglio soffocarla, là nel suo letto, là, dove ha peccato.
Dopo questo prolisso mio prologo vedremo con chi sarà possibile ascoltarlo e vederlo all'Opera di Roma nel prossimo giugno.

Stagione 2023/2024
Giuseppe Verdi
OTELLO (Il Moro di Venezia)
Dramma lirico in quattro atti
Libretto di Arrigo Boito dalla tragedia di William Shakespeare
Prima rappresentazione assoluta Teatro alla Scala, Milano, 5 febbraio 1887
Prima rappresentazione al Teatro Costanzi 16 aprile 1887
PERSONAGGI E INTERPRETI PRINCIPALI:
Otello Gregory Kunde / Ivan Gyngazov (5, 8, 11)
Desdemona Roberta Mantegna / Vittoria Yeo (5, 8, 11, 12)
Jago Igor Golovatenko / Vladimir Stoyanov (5, 8, 11)
Emilia Irene Savignano**
Roderigo Francesco Pittari
Montano Alessio Verna
Cassio Piotr Buszewski
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
DIRETTORE Daniel Oren
REGIA Allex Aguilera
MAESTRO DEL CORO CIRO VISCO
SCENE BRUNO DE LAVÈNERE
COSTUMI FRANÇOISE RAYBAUD PACE
LUCI LAURENT CASTAINGT
VIDEO ETIENNE GUIOL e ARNAUD POTTIE

**diplomata “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Allestimento Opera di Monte-Carlo e Opera Nazionale Tbilisi 

Sabato 01 Giugno 2024_06_01 
Martedì 04 Giugno 2024_06_04 
Otello Gregory Kunde
Desdemona Roberta Mantegna
Jago Igor Golovatenko

Mercoledì 05 Giugno 2024_06_05 
Otello Ivan Gyngazov
Desdemona Vittoria Yeo
Jago Vladimir Stoyanov

Venerdì 07 Giugno 2024_06_07 
Otello Gregory Kunde
Desdemona Roberta Mantegna
Jago Igor Golovatenko

Sabato 08 Giugno 2024_06_08 ore 18.00
Otello Ivan Gyngazov 
Desdemona Vittoria Yeo
Jago Vladimir Stoyanov

Domenica 09 Giugno 2024_06_09 ore 16.30
Otello Gregory Kunde
Desdemona Roberta Mantegna
Jago Igor Golovatenko

Martedì 11 Giugno 2024_06_11 
Otello Ivan Gyngazov
Desdemona Vittoria Yeo
Jago Vladimir Stoyanov

Mercoledì 12 Giugno 2024_06_12 
Otello Gregory Kunde
Desdemona Vittoria Yeo
Jago Igor Golovatenko

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2024_01_13 Teatro dell'Opera di ROMA Mozart DIE ZAUBERFLÖTE

Sabato 13 Gennaio 2024_01_13 
Domenica 14 Gennaio 2024_01_14  
Martedì 16 Gennaio 2024_01_16 
Mercoledì 17 Gennaio 2024_01_17 
Giovedì 18 Gennaio 2024_01_18 
Venerdì 19 Gennaio 2024_01_19 
Sabato 20 Gennaio 2024_01_20 
Domenica 21 Gennaio 2024_01_21
Wolfgang Amadeus Mozart
DIE ZAUBERFLÖTE
Libretto di Emanuel Schikaneder
PERSONAGGI INTERPRETI
TAMINO Juan Francisco Gatell / Cameron Becker  14, 17, 19
L’ORATORE Zachary Altman
PAPAGENO Markus Werba / Äneas Humm 14, 17, 19
PAMINA Emőke Baráth / Maria Laura Iacobellis 14, 17, 19
REGINA DELLA NOTTE Aleksandra Olczyk / Aigul Khismatullina 14, 17, 19, 21
SARASTRO John Relyea / Simon Lim 14, 17, 19
PAPAGENA Caterina Di Tonno / Mariam Suleiman* 16, 17, 18, 19, 20, 21
MONOSTATOS Marcello Nardis
PRIMO SACERDOTE / SECONDO ARMIGERO Arturo Espinosa**
SECONDO SACERDOTE / PRIMO ARMIGERO Nicola Straniero*
PRIMA DAMA Ania Jeruc
SECONDA DAMA Valentina Gargano*
TERZA DAMA Adriana Di Paola
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
DIRETTORE Michele Spotti
REGIA Damiano Michieletto
MAESTRO DEL CORO CIRO VISCO
SCENE PAOLO FANTIN
COSTUMI CARLA TETI
LUCI ALESSANDRO CARLETTI
VIDEO ROCAFILM/ROLAND HORVATH
ALLESTIMENTO TEATRO LA FENICE DI VENEZIA
IN COPRODUZIONE CON TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
In sintesi il commento di Enrico Stinchelli:
Roma, gennaio 2024 The magic flute (ovvero stappiamo un prosecchino)
► la regia di Damiano Michieletto, è un tipico "spettacolo per persone intelligenti"
► presente in scena un'immancabile sedia a rotelle
► i rituali "buuh " indirizzati alla regia ,che vogliono dire successo

Il Flauto magico appena visto all'Opera di Roma, con la regìa di Damiano Michieletto, è un tipico "spettacolo per persone intelligenti" e io ,che sono un po' fesso, ho dovuto decifrarlo con qualche difficoltà. Per fortuna che è giunta a soccorrermi la mia vicina di posto, Roberta Vespa ,che con suprema sagacia ha saputo spiegarmi gran parte di ciò che vedevo e che non capivo. Siamo in una scuola, una strana scuola, dove Tamino e Monostatos sono due scolaretti, Papageno il bidello, Pamina una educanda , Sarastro il Preside, le tre Dame sono tre suore, la Regina della notte una mamma sull'orlo d'una crisi di nervi. La scena è quindi composta da un'aula scolastica, dietro una foresta e alcune proiezioni riprodotte su una grande lavagna fatta di tulle. Tra Harry Potter e Tim Burton,come ha giustamente rilevato Roberta, quindi tutto facilmente riconoscibile dai bambini o dai ragazzi cresciuti all'ombra dei pinnacoli di Hogwarts. Lo spettacolo filava, grazie anche alla eterna magia della musica di Mozart, con l'unica colossale pecca d'un piano luci troppo macabro,che spesso teneva in ombra i volti degli interpreti. Persino nel finale dove si inneggia al trionfo della Luce sulle Tenebre. I cantanti tutti molto bravi, dal perfetto duo Markus Werba e Juan Francisco Gatell ,rispettivamente Papageno e Tamino, al basso Relyea come Sarastro, al soprano Alexandra Olczyk che nelle note acutissime della Regina della notte ha trovato il suo punto di forza (mai ho sentito in Teatro dei fa sopracuti più poderosi). Pamina,Emoke Barath, non male ma leggermente gutturale nelle note alte, soprattutto nella sua scena finale. Papagena una indimenticabile Caterina Di Tonno , che ha caratterizzato in maniera unica questo personaggio, solitamente defilato. Perfetto il Coro in tutti i suoi interventi. Il maestro Michele Spotti ha scelto la strada della levità e della leggerezza, creando una concertazione molto elegante e raffinata, talvolta priva del necessario mordente (i finali d'atto). Gli assoli dell'orchestra meravigliosi. Dopo uno svolgimento contrassegnato da pochi e mosci applausi a scena aperta,alla fine un convinto successo per tutti i cantori,compresi i tre fanciulli (che poi erano tre donne), e i rituali "buuh " indirizzati alla regìa ,che come ho spiegato più volte vogliono dire successo. Ah,dimenticavo: presente in scena un'immancabile sedia a rotelle,penso sia la stessa del Mefistofele, un portafortuna.