È per me un grande piacere, quasi al termine del mio mandato di amministratore, ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle stagioni teatrali del Teatro Coccia: il festival Cantelli, Arteatro e il Teatro Stabile di Torino, che hanno portato sul nostro palcoscenico proposte musicali di grande qualità, la grande danza e la miglior prosa italiana. Grande parte del successo della programmazione va anche ai collaboratori del mio assessorato, e non voglio dimenticare coloro che hanno collaborato a gestire
quotidianamente, con passione e dedizione, il nostro teatro. E infine ringrazio il pubblico, che ci ha seguiti con vivo interesse e partecipazione, sostenendoci nel perseguire il progetto di fare del teatro Coccia una delle sale più importanti del panorama nazionale.
Ma veniamo alla stagione che sta per iniziare, riassunto in questo fascicolo dalla nuova veste grafica, che racchiude tutte le proposte in calendario: si comincia con la grande lirica e si procede con la prosa, che sarà aperta da una prima nazionale, "Il gioco delle parti" interpretato da Umberto Orsini, e sarà conclusa da Gabriele Lavia con "Riccardo II". In mezzo, grandi interpreti e grandi spettacoli. Per la stagione di prosa, gli appuntamenti offrono poi la rassegna "Tra teatro e musica" e il "teatro comico", molto gradito nelle precedenti edizioni dal pubblico giovane. Particolarmente ricca la scelta di spettacoli di danza e operetta. Si aprirà in grande stile, con il Berliner Philarmoniker, il Festival Cantelli, che offre quattro appuntamenti
di massimo rilievo.
È stato come sempre il pubblico l'ispiratore delle nostre scelte, che ancora una volta rispondono ai gusti e agli interessi degli spettatori di ogni età.
L'Assessore per la Cultura Roberto Cota
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Venerdì 13 settembre '96 Turno A
Domenica 15 settembre '96 - Turno B
LA BOHÈME
Opera in quattro quadri di G. Giacosa e L. Illica
Musica di Giacomo Puccini
Personaggi e interpreti:
Mimì - Marcella Polidori
Rodolfo, poeta - Jan Luc Viala
Musetta - Patrizia Ciofi
Marcello, pittore - Roberto De Candia
Schaunard, musicista - Orazio Mori
Colline, filosofo Giorgio Giuseppini
Benoit, padrone di casa - Guido Pasella
Alcindoro, consigliere di Stato - Claudio Ottino
Parpignol - Manuel Cerezo Gallego
Sergente del doganieri - Ignazio De Simone
Un doganiere - Mauro Barra
Studenti, sartine, borghesi, bottegai e bottegaie, venditori, ambulanti, soldati, camerieri da caffè, ragazzi, ragazze, etc. Epoca: 1830 circa a Parigi.
Maestro Concertatore e Direttore: Fabrizio Maria Carminati
Regia di Vittorio Borrelli
Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino
Maestro del Coro Bruno Casoni
Scene a cura di Silvano Cova da elementi scenici di Eugenio Guglielminetti Costumi a cura di Laura Viglione da figurini di Eugenio Guglielminetti
Allestimento del Teatro Regio di Torino Produzione del Comune di Novara
Venerdì 27 settembre '96 - Turno A
Domenica 29 settembre '96- Turno B
NABUCCO
Personaggi e interpreti:
Opera in quattro parti di Temistocle Solera
Musica di Giuseppe Verdi
Nabucco, re di Babilonia - Barry Anderson
Ismaele, nipote di Sedecja re di Gerusalemme - Giuseppe Costanzo
Zaccaria, gran Pontefice degli Ebrei - Alfredo Zanazzo
Abigaille, schiava creduta figlia di Nabucco - Jolanta Omilian
Fenena, figlia di Nabucco - Lidia Tirendi
Il gran Sacerdote di Belo - Enrico Fibrini
Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia - Paolo Sala
Anna, sorella di Zaccaria - Lilia Gamberini
Soldati babilonesi, soldati ebrei, Leviti, vergini ebree, donne babilonesi, magi, grandi del regno di Babilonia, popolo, etc.
Nella prima parte la scena fingesi in Gerusalemme, nelle altre in Babilonia.
Maestro Concertatore e Direttore: Enrico Dovico
Regia di Massimo Scaglione
Orchestra Lirico Sinfonica Carlo Coccia
Artisti del Coro "Schola Cantorum San Gregorio Magno"
Banda sul palco: Elementi della Banda Accademia
Maestro del Coro: Gian Mario Cavallaro - Maestro Suggeritore: Aldo Tarchetti Direttore musicale del palcoscenico: Paolo Beretta
Assistente alla regia: Rossella Avanzini
Maestro sostituto: Armando Calvia - Mirco Godio
Direttore di scena: Ugo Bassi - Paola Carnovale; Direttore delle luci: Amerigo Anfossi Caposcenoteecnico: Angelo Lontani - Caposartoria: Maria Luisa Agnese
Scene: realizzazione di Bassi & Agnese - Materiale musicale: G. Ricordi & C., Milano Costumi: Sartoria Arrigo, Milano Attrezzi: E. Rancati, Cornaredo
Parrucche e trucco: M. Audello, Torino - Calzature: Calzature d' Epoca, Milano
Organizzazione e Realizzazione: Vittorio Bertone Produzione del Comune di Novara
Giuseppe Verdi, ritratto di G.Boldini
Venerdì 25 ottobre '96 - Turno A
Domenica 27 ottobre '96 - Turno B
Gioachino Rossini
L'ITALIANA IN ALGERI
Dramma giocoso in due atti di Angelo Anelli Musica di Gioachino Rossini
Edizione critica curata dalla Fondazione Rossini di Pesaro. In collaborazione con Ricordi S.p.A.
a cura di Azio Corghi - Edizione critica: Ricordi
Personaggi e interpreti:
Mustafa, Bey di Algeri - Enzo Capuano
Elvira, moglie di Mustafà - Alessandra Rossi
Zulma, schiava confidente di Elvira - Lorella d' Amico
Haly, capitano dei corsari algerini Dario Benini
Lindoro, giovane italiano, schiavo favorito di Mustafà - Emanuele Giannino
Isabella, signora italiana - Claudia Marchi
Taddeo, compagno di Isabella - Bruno De Simone
Maestro Concertatore e Direttore: Paolo Gatto
Regia di Beppe De Tomasi
Orchestra Lirico Sinfonica Carlo Coccia
Artisti del Coro "Schola Cantorum San Gregorio Magno"
Maestro del Coro: Gianmario Cavallaro - Maestro Suggeritore: Aldo Tarchetti
Direttore Musicale del palcoscenico: Paolo Beretta
Assistente alla regia: Paola Carnovale
Maestro sostituto: Mirco Godio
Direttore di scena: Ugo Bassi - Direttore delle luci: Amerigo Anfossi
Caposcenotecnico: Angelo Lontani - Capo Sartoria: Maria. Luisa Agnese
Scene: Laboratori Scenografici Sormani, Milano - Materiale Musicale: G. Ricordi & C., Milano Costumi: Sartoria Arrigo, Milano - Attrezzi: E. Rancati, Cornaredo
Parrucche e trucco: M. Audello, Torino - Calzature: Calzature d'Epoca, Milano
Organizzazione e Realizzazione: Vittorio Bertone Produzione del Comune di Novara
Litografia da un dipinto di Dupré
Venerdì 10 gennaio '97 - Turno A
Sabato 11 gennaio 97 - Turno B
Domenica 12 gennaio '97 - Turno C
MASTER CLASS CON MARIA CALLAS
di Terence McNally
con Rossella Falk
regia di Patrick Guinand
Teatro Eliseo
Dall'ottobre 1971 al marzo 1972 uno degli appuntamenti "sacri" della New York intellettuale consisteva nell'andare alle cinque del pomeriggio alla School Music del Lincoln Center, dove ogni lunedì e giovedì Maria Callas teneva due serie di "master class", corsi rivolti a pochi e selezionati studenti della scuola, sulla tradizione lirica.
L'uditorio era però ben più vasto, poiché con soli cinque dollari si potevano seguire gli incontri; fra il pubblico infatti si mescolavano a eleganti matrone in visone studenti in blue jeans e critici, impresari, direttori d' orchestra, registi del calibro di Tito Gobbi, Placido Domingo, Franco Zeffirelli.
Furono lezioni preziose, indimenticabili, poiché in esse la Callas, che attraversava un periodo difficile della sua vita sia per il declino della voce che per l'abbandono di Aristotele Onassis, trasmise insieme con la passione per la musica il proprio metodo di studio.
E' da quelle lezioni che Terence MCNally ha preso spunto per scrivere questa commedia che ha riscosso negli States un grande successo.
A Rossella Falk, che sin dai tempi "ruggenti della Compagnia dei Giovani ha saputo coniugare, nella scelta degli allestimenti da interpretare, l'attenzione per la drammaturgia contemporanea straniera con la gradevolezza e il buon gusto della messinscena, spetta,
in una difficile prova d' attrice, il confronto con una delle "dive" del nostro Novecento.
Venerdì 14 marzo '97 - Turno A
Sabato 15 marzo '97 - Turno B
Domenica 16 marzo '97 - Turno C
MEDEA di Euripide
con Franco Branciaroli regia di Luca Ronconi
Teatro De Gli Incamminati
Ha scritto su questa tragedia uno dei nostri più autorevoli grecisti, Raffaele Cantarella:
"La tragedia è tutta dominata da Medea, una delle più grandi figure dell'arte di Euripide e della poesia di tutti i tempi. Creatura di passioni e di istinti che si direbbero disumani se ella non fosse così potentemente e intimamente donna, quasi una forza di natura allo stato essenziale, che la ragione serve soltanto a rendere consapevolmente feroce, senza poter imporre alcun freno all'animo indomito.
Già prima, innamorata di Giasone, non ha esitato a uccidere, per lui, il proprio fratello.
Gli stessi figli le sono cari non perchè li abbia partoriti, ma perchè sono frutto e pegno d'amore di lui.
Ora, questa natura selvaggia è minacciata in qualche cosa che è più che l'amore, la sua vita stessa. Ciò che la sconvolge non è la gelosia, pur furiosa, ma è l'istinto di conservazione: onde ella non si uccide nè uccide Giasone, ma elimina tutto ciò che è di ostacolo fra di loro.
E arriva all'ultimo delitto e più atroce quando i figli,
da lei fatti inconsapevoli strumenti di vendetta, sono ormai condannati: ma li uccide appunto per colpire Giasone, nel modo più raffinato e più feroce..."
Nello spettacolo che vi proponiamo Medea sarà impersonata dall'attore Franco Branciaroli.
nelle foto Franco Branciaroli - Medea. Pittura murale da Ercolano
Sabato 15 febbraio '97 - Turno A
Domenica 16 febbraio '97 - Turno B
OPERETTA MUSICAL DANZ A
LA VEDOVA ALLEGRA
Musiche di Franz Lehar
libretto Victor Leon e Leon Stein
con Tato Russo e il Bellini Opera Musical
Nella foto Lily Elsie, prima Hanna a Londra nel 1907 Parigi, inizio del Novecento.
All'ambasciata del Pontevedro si sta svolgendo la festa di compleanno dell'amato Sovrano. L'attenzione è però concentrata sull'arrivo della giovane e ricca vedova del banchiere di corte Hanna Glavari il cui fascino, unito all'immensa eredità, ha stregato molti nobili signori parigini. Il Barone Zeta, l'ambasciatore, ha il compito segreto di far sposare Hanna
ad un pontevedrino per conservare il patrimonio Glavari nelle dissestate casse dello stato e affida a Niegus, sbadato cancelliere d' ambasciata, l' incarico di rintracciare il Conte Danilo Danilovich, viveur impenitente un tempo innamorato ricambiato di Hanna e di convincerlo a sposare la Vedova. Ma tra i due ormai non corre buon sangue e, pur nutrendo ancora un forte sentimento l' uno per l' altra, nel rivedersi si dichiarano apertamente guerra. Nel frattempo Valencienne, giovane e capricciosa moglie del Barone Zeta, desidera troncare la segreta relazione che da tempo la unisce a Camillo de Rossillon.
Per salvare la sua reputazione di donna onesta, che sta per essere compromessa a causa di un ventaglio galeotto, Valencienne ordina a malincuore a Camillo di dichiarare il suo amore ad Hanna e di chiederla in moglie. Camillo per un ultimo appuntamento passionale
si incontra con Valencienne in un piccolo Padiglione in giardino.
Zeta, accortosi dello strano movimento, ordina ai due di uscire ma, fra lo stupore generale sono Camillo de Rossillon e Hanna Glavari a presentarsi agli spettatori.
Danilo è roso dalla gelosia mentre il Barone Zeta riesce solo a capire che le casse del Pontevedro sono rovinate.Danilo si reca allora da Chez Maxim per annegare il suo dolore nello champagne e nelle attenzioni delle gigolettes. Hanna però lo raggiunge e gli spiega l'equivoco.
I due finalmente liberi dall'orgoglio e dai fantasmi del passato possono riconciliarsi e dichiararsi il mai sopito amore con gran gioia del Barone Zeta.
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