2022_04_22 Passio Novara in programma un concerto di canto gregoriano ai Cappuccini

Venerdì 22 aprile 2022 alle ore 20:45
Abbazia di San Nazzaro della Costa
Convento Frati Cappuccini
Viale della Rimembranza, 2, 28100 Novara NO
NEL GREGORIANO, LA CITTÀ FRA CIELO E TERRA 
Schola Gregoriana Benedetto XVI
Direttore Simone Pedroni
Evento di Passio Novara


Contemplazione e ascolto adorante sono la cifra della preghiera in musica, intitolata "E vidi la Gerusalemme celeste. La Città fra cielo e terra nel canto gregoriano" che la Schola Gregoriana Benedetto XVI, diretta da Simone Pedroni, offre al pubblico riunito venerdì 22 aprile, alle ore 20.45, presso la chiesa di San Nazzaro della Costa di Novara. 
«Terribilis est locus iste»: questo luogo incute timore! 
Il "Proprium Missae" e i Vespri della liturgia della Dedicazione di una chiesa esprimono il tremore e lo stupore dell'uomo credente di fronte a un luogo che, unico nella città degli uomini, ha il singolare compito di essere "casa di Dio e porta del cielo", dove Dio si offre e si lascia trovare e invocare. 
In essa riecheggia il richiamo di Gesù «Zachæe, festinans descende, quia hodie in dome tua oportet me manere» - Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua -, invito all'intimità con Dio e alla conversione del cuore rivolto all'uomo di ogni tempo. 
L'abbazia di San Nazzaro della Costa a Novara è un complesso religioso costituito dalla chiesa dei santi Nazario e Celso e dal vicino convento, situato nel pressi del cimitero cittadino, su un modesto rialzo di terreno detto colle della Vittoria, dal quale l'appellativo “della costa”.Le prime notizie storiche che attestano l'esistenza di una chiesa a San Nazzaro “de coste” sono del 1124 e del 1155-1157 ma si è certi dell'esistenza di una chiesa dedicata al santo martire, situata al di fuori delle mura cittadine, sin dal X secolo.Tra il 1256 e il 1265 il complesso è abitato dalle clarisse di san Pietro di Cavaglio a cui si deve la costruzione del convento (piccolo chiostro) e la riedificazione della chiesa che diventa a tre navate. È di questo periodo l'affresco raffigurante la Deposizione di Cristo, recentemente restaurato, situato alla testa della navata destra. Altre decorazioni risalgono al 1330-1340 e sono attribuibili a pittori di scuola giottesca, mentre quelle del 1346 a Giovanni Jacobi di Como.Nel 1444 il vescovo di Novara Bartolomeo Visconti cede San Nazzaro della costa ai Frati minori osservanti di San Francesco. In questo periodo storico, anche nel novarese si diffonde l'idea di una religiosità più pura, con una chiesa più povera e spirituale, grazie all'opera di predicazione di figure come san Bernardino da Siena. Vuole la tradizione che il convento di San Nazzaro fu fondato proprio dal santo senese. Fu questo il momento di maggior splendore del complesso religioso.






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