LUNEDÌ 08 NOVEMBER 2021
ll teatro d'opera è gravemente malato oppure è già morto?
Quali sono i fatti che raccontano l’autentica realtà del mondo dell’opera?
- la pandemia ha solamente svolto il ruolo di capro espiatorio
- età media degli spettatori oltre cinquantenni
- non c’è stato il necessario ricambio generazionale
- esultare per il 100% e poi
- un gran numero di posti invenduti
- per tornare a far godere di ottima salute l’opera lirica è fondamentale tornare a mettere il canto e la musica in primo piano?
- preferiscono le regie di Michieletto, di Carsen o di Bonajuto?
- che gli insegnanti, a partire dalla scuola per l’infanzia, conoscano e desiderino insegnare l’opera lirica.
- laboratori e ascolti dedicati alle opere più abbordabili per i bambini
- genitori impreparati, cresciuti a forza di Grande Fratello
- non si stia facendo quasi nulla per formare il pubblico di domani (eliminerei il QUASI)
- teatri che non pagano o pagano con tempi improponibili (ma bilanci da far paura a favore dei gestori)
- tantissimi artisti validissimi che non cantano
- artisti si vedono inseriti in locandina senza nemmeno essere stati contattati
- gli appassionati sono sempre accorsi in aiuto dei teatri
- ambiente teatrale sia gestito (con le dovute e rare eccezioni) da persone che pensano ognuna al proprio orticello
Sono anche i miei punti personali, detti e ridetti più volte, ma con la mia voce "senza alcuna autorevolezza" e ribadisco alcuni punti dell'articolo:
1) scuola deficitaria dopo anni di insegnamento dello zuffolo e non della storia della musica,
2) famiglie di giovani che a loro volta sono usciti da questa formazione assolutamente assente,
3) allestimenti di spettacoli lirici che sono 9 volte su 10 solo deliri registici,
4) teatri gestiti a milionate di euro per i dirigenti e 3.000€ per un solista protagonista che li aspetta da anni.
Ma vorrei aggiungere...
5) alunni di conservatori e istituti musicali che non vengono COSTRETTI ad andare a opere e concerti,
6) concorsi lirici e audizioni per cast A PAGAMENTO che non danno vere occasioni ai giovani, scelgono le voci in base a personalismi non a qualità, e pagano solo i pranzi per le giurie.
7) allestimenti per i giovani che truccano l'opera da qualcos'altro "per farla piacere" anziché farla come "spartito comanda" per "farla amare"
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