AMICI delle MUSICA - Turbigo
presentano:
presentano:
Gaetano Donizetti (1797–1848)
L’ELISIR D’AMORE
Melodramma giocoso in due atti.
Milano, Teatro della Cannobiana 12 maggio 1832
Libretto di Felice Romani(1788-1865)
Fonti letterarie Le Philtre,di Eugène Scribe (1791-1861)
Epoca di composizione primavera 1832
Prima rappr. 12 maggio 1832
Teatro Teatro della Cannobiana, Milano
L’ELISIR D’AMORE
Melodramma giocoso in due atti.
Milano, Teatro della Cannobiana 12 maggio 1832
Libretto di Felice Romani(1788-1865)
Fonti letterarie Le Philtre,di Eugène Scribe (1791-1861)
Epoca di composizione primavera 1832
Prima rappr. 12 maggio 1832
Teatro Teatro della Cannobiana, Milano
Personaggi ed interpreti
Adina, ricca e capricciosa proprietaria alberghiera
LUANA LOMBARDI (soprano)
Nemorino, giovane semplice cameriere m
a aspirante Chef, innamorato di Adina
PASQUALE CONTICELLI (tenore)
Belcore, amministratore società villaggio turistico
TIZIANO HAO TIAN (baritono)
il dottore Dulcamara, medico fasullo e testimonial elisir miracoloso
JAIME EDUARDO PIALLI (baritono)
Maestro concertatore al pianoforte
PAOLO BERETTA
Interruzioni vocali, commenti, riduzione drammaturgica e regia
Mario MAININO
Riprese video CLAUDIO OLDANI
PROGRAMMA e NOTE :
Grazie agli Amici della Musica di Turbigo nasce questo progetto musicale di offerta a distanza #instreaming e che resterà disponibile anche per future visioni. La collocazione è di grande prestigio, Hotel Villa Malpensa, una struttura che si trova a pochi passi dal terminal 1 dell'aeroporto della Malpensa. Una nobile villa ora struttura alberghiera, con possibilità di accoglienza eventi nelle varie sale messe a disposizione, oltre ad alloggio e ristorante. (Via Don Andrea Sacconago, 1, 21010 Vizzola Ticino VA)
Ma allora perchè non proviamo a pensare cosa succederebbe se la bella “fittaiola” Adina ne fosse la proprietaria e lo sconosciuto giovanotto Nemorino uno dei suoi dipendenti. Non potrebbe succedere comunque che scatti una fiamma d’amore segreta prima, respinta e poi esplosa per entrambi i due protagonisti che la coroneranno alla fine.
E il dottore Dulcamara? Ma ovvio …
… passano i virus, passano i guai, ma i Dulcamara non passano mai!
“Pronto, si, si signor Donizetti sono l'impresario della Cannobiana. Sì ci conosciamo, ci siamo già parlati insieme altre volte. Senta M°Donizetti io la disturbo per un motivo, ho un problema, non ho più il titolo per andare in scena tra 15 giorni, mi fa qualcosa, riesce a scrivere qualcosa per me:
Io avrei già contattato Felice. Sì Felice Romani lei lo conosce benissimo ci ha appena fatto “Ugo, conte di Parigi” per la Scala.
Guardi gli ho proposto “Le Fltre” è una commediola di un francese certo Scribe, la musicata anche un altro francese un certo Auber ma lasciamo perdere la loro idea è facciamocene una nostra.
Se lei accetta di dare un'occhiata al libretto Felice è già pronto, vi metto insieme e vediamo cosa ne viene fuori, ci sentiamo tra una settimana ..”
Non passa molto che l’impresario richiama
“Allora senta Le ho lasciato una settimana e Felice e mi ha detto che qualcosa ha messo giù lei l'ha visto? …. Ah, l'ha sentito .. Ah vi siete già anche visti .. bene bene ... E cosa le sembra … davvero lei mi dice che mentre leggeva i versi già li sentiva con la musica, benissimo forza, forza allora maestro al lavoro, che io aspetto i risultati .. dobbiamo conquistare i milanesi e … le milanesi.”
Fu così nacque “L'elisir d'amore” che andò in scena il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano. Felice Romani elaborò un libretto traendolo dall'opera “IL FILTRO” di Eugene Scribe e musicata da Daniel Auber. Gaetano Donizetti volle dedicare questa composizione “al bel sesso femminile” e ne capiremo il perché nel corso dell'opera.
Non vogliamo "modernizzare le vicende a tutti i costi" - siamo contrari alle regie che buttano nel water l'opera che rappresentano - quindi niente scene di violenza o di sesso, nessuna citazione politica, ma se ci pensiamo bene questa storia può essere contestualizzata ai nostri giorni, e alla bella collocazione che ne consente le riprese senza che perda nulla del suo messaggio sociale e sentimentale.
in questo caso proviamo a pensare alla nostra bella Adina come la proprietaria di un complesso alberghiero, alle sue dipendenze come cameriere ha un certo Nemorino, già il nome dice che è un povero nessuno, infatti questo ragazzo non viene molto considerato nemmeno dai colleghi.
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