2019_06_18 I MASNADIERI ALLA SCALA

Dal 18 Giugno al 7 Luglio 2019
TEATRO ALLA SCALA - Milano
Giuseppe Verdi
I MASNADIERI
Personaggi ed interpreti:
Massimiliano, Conte di Moor, (basso) Michele Pertusi
Carlo, figlio di Massimiliano (tenore) Fabio Sartori
Francesco, altro figlio di Massimiliano (baritono) Massimo Cavalletti
Amalia, nipote del Conte (soprano) Lisette Oropesa
Moser, pastore (basso) Alessandro Spina
Arminio, aiutante del Conte (tenore)Francesco Pittari
Rolla, compagno di Carlo Moor (tenore) Matteo Desole
Giovani, banditi, donne, bambini, servitori.
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore  Michele Mariotti
Regia  David McVicar
Scene  Charles Edwards
Costumi Brigitte Reiffenstuel
Movimenti coreografici Jo Meredith
Luci Adam Silverman

Durata spettacolo: 2 ore e 39 minuti incluso intervallo
Nuova produzione Teatro alla Scala 

L'OPERA IN POCHE RIGHE

La ricognizione del teatro musicale del giovane Verdi prosegue con una nuova produzione de I masnadieri, su libretto di Andrea Maffei da Schiller, presentata per la prima volta a Londra nel 1847. Firma l’allestimento David McVicar, uno dei registi più prestigiosi a livello mondiale, che torna dopo la fortunata coproduzione con il Covent Garden de Les Troyens nel 2014, mentre la direzione è affidata a Michele Mariotti che torna alla Scala dopo il successo di Orphée et Eurydice di Gluck nel 2018, ma soprattutto forte di importanti affermazioni nel repertorio verdiano, da I Lombardi alla prima crociata a Torino a Don Carlo a Bologna, e di un fitto calendario internazionale. Nel cast voci molto apprezzate dal pubblico scaligero, da Fabio Sartori già impegnato nell’inaugurazione di Stagione a Massimo Cavalletti e al grande Michele Pertusi. L’ultima rappresentazione de I masnadieri alla Scala risale al 1978 e segnò il debutto operistico di un venticinquenne Riccardo Chailly che fu chiamato a sostituire l’indisposto Gianandrea Gavazzeni.

Calendario recite:
Martedì 18 Giugno 2019_06_18
Venerdì 21 Giugno 2019_06_21
Lunedì 24 Giugno 2019_06_24
Venerdì 28 Giugno 2019_06_28
Lunedì 01 Luglio 2019_07_01
Giovedì 04 Luglio 2019_07_04
Domenica 07 Luglio 2019_07_07

Tratto da WikiPedia


Giuseppe Verdi
I MASNADIERI
Opera in quattro atti su libretto del conte Andrea Maffei
Fonti letterarie Die Räuber di Friedrich Schiller
Prima rappr. 22 luglio 1847
Teatro Her Majesty's Theatre di Londra

Personaggi
Massimiliano, Conte di Moor, (basso)
Carlo, figlio di Massimiliano (tenore)
Francesco, altro figlio di Massimiliano (baritono)
Amalia, nipote del Conte (soprano)
Arminio, aiutante del Conte (tenore)
Moser, pastore (basso)
Rolla, compagno di Carlo Moor (tenore)
Giovani, banditi, donne, bambini, servitori.
Autografo Archivio Storico Ricordi, Milano
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I masnadieri è un'opera lirica di Giuseppe Verdi tratta dalla tragedia omonima Die Räuber di Friedrich Schiller.
L'opera venne rappresentata la prima volta all'Her Majesty's Theatre di Londra il 22 luglio 1847. Giuseppe Verdi diresse personalmente questa prima rappresentazione.
L'opera fu subito accolta con successo dal pubblico, anche se oggi non è molto rappresentata. Un'importante ripresa è l'edizione discografica con Franco Bonisolli (Carlo), Matteo Manuguerra (Francesco), Samuel Ramey (Massimiliano) e Joan Sutherland (Amalia) diretta da Richard Bonynge.

Trama
L'opera è ambientata in Germania tra il 1755 e il 1757.

Atto I
Preludio Carlo ha abbandonato la casa paterna ma desidera ritornarvi Scena e Aria di Carlo Scena Quando io leggo in Plutarco (Carlo, Voci) Scena I Aria O mio castel paterno (Carlo) quando viene a sapere tramite una lettera Scena I Tempo di mezzo Ecco un foglio a te diretto... (Coro, Carlo)  firmata dal padre che egli lo ha bandito da casa e ha intenzione di imprigionarlo. Allora decide di mettersi a capo di una banda di masnadieri Scena II Cabaletta Nell'argilla maledetta (Carlo, Coro) Scena II).
In realtà la lettera è stata scritta dall'invidioso e perfido fratello, Francesco, che intende impossessarsi dei territori del padre Massimiliano, il reggente di Moor. Francesco chiama il servo Arminio e gli ordina di vestirsi da soldato e di andare dal padre recandogli la falsa notizia che Carlo è morto (Tremate o miseri).
Recitativo e Aria di Francesco Scena Vecchio! spiccai da te quell'abborrito (Francesco) Scena III Aria La sua lampada vitale (Francesco) Scena III Tempo di mezzo Trionfo, trionfo! colpito ho nel segno... (Francesco, Arminio) Scena III-IV-V Cabaletta Tremate, o miseri, - voi mi vedrete (Francesco) 
Intanto Massimiliano dorme placidamente, e Amalia, un'orfana adottata da lui ed innamorata di Carlo, lo contempla e ricorda l'amato (Lo sguardo avea degli angeli). 
Scena V Scena e Cavatina di Amalia Scena Venerabile, o padre, è il tuo sembiante (Amalia) Scena V Cavatina Lo sguardo avea degli angeli (Amalia) 
Il vecchio si sveglia ed esprime ad Amalia la sua preoccupazione per la lontananza di Carlo; entra Francesco che annuncia l'arrivo di Arminio travestito, il quale riferisce la falsa notizia. Massimiliano non regge al dolore e sviene; Amalia, credutolo morto, fugge, e Francesco già gioisce all'idea di possedere i territori del padre Scena V  Duettino, Quartetto Finale I Scena Mio Carlo!... - Ei sogna. (Massimiliano, Amalia) Scena VI Duettino Carlo! io muoio... ed, ahi! lontano (Massimiliano, Amalia) Scena VI Scena Un messaggero di trista novella! (Francesco, Massimiliano, Arminio, Amalia) Scena VII Quartetto Sul capo mio colpevole (Massimiliano, Amalia, Francesco, Arminio) Scena VII.

Atto II
Massimiliano è creduto morto, e viene organizzato un banchetto in onore di Francesco. Amalia si sottrae alla festa, e ricorda l'amato Carlo che crede morto (Tu che del mio Carlo);  Scena e Aria di Amalia Scena Dall'infame banchetto io m'involai (Amalia) Scena I Coro Godiam, ché fugaci (Coro interno) Scena I Aria Tu del mio Carlo al seno (Amalia) Scena I Tempo di mezzo Ah, signora! - Che vuoi? (Arminio, Amalia) Scena II Cabaletta Carlo vive?... Oh caro accento, (Amalia) Scena II in quel momento entra Arminio, che, pentito, le svela la verità, e Amalia gioisce nel sapere che Carlo e Massimiliano sono ancora vivi (Carlo vive!). Entra Francesco, che cerca di convincere la fanciulla a dimenticare l'amato morto, ma lei lo disprezza. Recitativo e Duetto Scena Perché fuggisti al canto (Francesco, Amalia) Scena III Duetto Io t'amo, Amalia! io t'amo (Francesco, Amalia) Scena III Tempo di mezzo Tracotante! or ben sapranno (Francesco, Amalia) Scena III Cabaletta Ti scosta, o malnato (Amalia, Francesco) Scena III
Nel frattempo Carlo, diventato capo dei masnadieri, si rende colpevole dei più atroci delitti, pur rimpiangendo la sua vita precedente e l'amata Amalia. Finale II Scena Le mani in mano fin dall'aurora (Masnadieri, Rolla) Scena IV-V Coro I cittadini correano alla festa (Masnadieri) Scena V Recitativo Come splendido e grande il sol tramonta! (Carlo) Scena VI Romanza Di ladroni attorniato (Carlo) Scena VI Tempo di mezzo Capitano! noi siamo cerchiati... (Masnadieri, Carlo) Scena VII Stretta del Finale II Su, fratelli! corriamo alla pugna (Masnadieri, Carlo) Scena VII

Atto III
Amalia è riuscita a fuggire dal castello di Francesco, ma è terrorizzata dalle voci dei masnadieri che sente nella foresta. Scena e Duetto Scena Dio, ti ringrazio! (Amalia, Carlo, Voci) Scena I-II Duetto Qual mare, qual terra da me t'ha diviso? (Amalia, Carlo) Scena II Tempo di mezzo Qui nel bosco? solinga? smarrita? (Carlo, Amalia) Scena II Cabaletta Lassù risplendere (Carlo, Amalia) Scena II Incontra Carlo, e i due si riabbracciano dopo tanto tempo. Amalia lo informa che Francesco è diventato signore dopo la morte di Massimiliano, e che ha tentato di usare violenza su di lei; Carlo giura di vendicarla, ma prima si rinnovano le promesse d'amore (Lassù, lassù risplendere).
I masnadieri intanto hanno scelto come base le rovine diroccate di una torre. Coro di Masnadieri Coro Le rube, gli stupri, gl'incendi, le morti (Masnadieri) Scena III Carlo veglia, insonne, e scorge un'ombra avvicinarsi a un pozzo con una grata, da cui esce una voce. È Arminio che porta da mangiare a un prigioniero, ma fugge spaventato appena vede Carlo. Carlo toglie la grata e scopre che l'uomo nel pozzo è il vecchio padre, il quale gli racconta di essere stato gettato lì a morire di fame dal figlio Francesco (Un ignoto, tre lune or saranno) e sviene. Carlo giura vendetta, e sveglia i masnadieri: insieme attaccheranno il castello di Francesco. Finale III Scena e Recitativo Ben giunto, o Capitano! (Coro, Carlo, Arminio, Massimiliano) Scena IV-V-VI Racconto di Massimiliano Un ignoto, tre lune or saranno (Massimiliano) Scena VI Scena Destatevi, o pietre! (Carlo, Coro) Scena VI Giuramento Giuri ognun questo canuto (Carlo, Coro) Scena VI

Atto IV
Francesco, intanto, è colto dai rimorsi e dagli incubi: racconta ad Arminio un incubo in cui gli sembrava di essere Caino maledetto da Dio (Pareami che sorto da un lauto convito). Sogno di Francesco Scena Tradimento!... Risorgono i defunti!... (Francesco, Arminio) Scena I-II Sogno Pareami che sorto da lauto convito (Francesco) Scena II Arminio esce e arriva il pastore Moser, che gli comunica che Dio lo sta punendo per i suoi crimini; Arminio rientra e li avverte che i masnadieri stanno invadendo il castello, e Francesco, pur sapendo che presto morirà, lancia l'ultima bestemmia contro Dio. Scena e Duetto Scena M'hai chiamato in quest'ora a farti giuoco (Moser, Francesco) Scena III-IV Duetto Trema, iniquo! il lampo, il tuono (Moser, Francesco)
Nel covo dei masnadieri, Massimiliano continua a invocare invano Francesco, e a chiedere il perdono di Carlo. Non sa ancora che il capo dei masnadieri è suo figlio; Carlo lo rassicura dicendo che il figlio lo perdonerà. Scena IV 14 Scena e Duetto Scena Francesco! figlio mio! (Massimiliano, Carlo) Scena V Duetto Come il bacio d'un padre amoroso (Massimiliano, Carlo) Scena V  In quel momento entrano i masnadieri, di ritorno dal castello, conducendo Amalia come prigioniera. Carlo, allora non può più tenere nascosta la verità al padre e all'amata: è lui il capo di quella masnada di ladri e assassini (Caduto è il reprobo!). Amalia giura di amarlo anche se è un criminale, ma Carlo, piuttosto che trascinarla nella polvere, la uccide e si appresta a consegnarsi alla giustizia. Finale ultimo Gran scena Qui son essi! (Carlo, Massimiliano, Amalia, Masnadieri) Scena VI-VII Terzetto Caduto è il reprobo! l'ha côlto Iddio (Carlo, Massimiliano, Amalia, Coro) Scena VII

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