CLAIR DE LUNE
MAURICE
RAVEL
Chansons Madécasses
Chansons Madécasses
per soprano, flauto, violoncello e pianoforte
-
MAURICE EMMANUEL
3 Odelettes anacréontiques
3 Odelettes anacréontiques
per tenore, flauto e pianoforte
In Memoriam
per soprano, tenore, flauto, violoncello e
pianoforte
-
CLAUDE DEBUSSY
Clair de Lune
Clair de Lune
per coro di voci femminili e pianoforte
Salut Printemps
per soprano, coro di voci femminili, coro di voci
bianche e pianoforte
La Damoiselle élue
La Damoiselle élue
per soprano, mezzosoprano, coro di voci femminili,
coro di voci bianche e pianoforte
MILANO, 27 marzo 2019 – Il
Festival Liederìadi, diretto da Mirko Guadagnini, domenica
7 aprile 2019 alle ore 15,30 presenta
il quinto appuntamento della sua XIII edizione, patrocinata dal Comune di
Milano e dalla Regione Lombardia,
con sede nella Palazzina Liberty Dario Fo e
Franca Rame di Milano, Largo Marinai d’Italia, nell’ambito della stagione
2018/19 di “Palazzina Liberty in Musica”, un progetto Comune di Milano |
Cultura, Area Spettacolo.
CLAIR DE LUNE è un programma che abbraccia diversi capolavori del simbolismo francese
dei compositori Maurice Ravel, Maurice Emmanuel e Claude
Debussy che, in quanto nati a cavallo fra gli anni cinquanta e settanta
dell’Ottocento, costituiscono secondo il musicologo Guido Salvetti “[...] la generazione che si potrebbe definire dei figli di Charles Baudelaire
e della sua visione del mondo”. Quella che Baudelaire trasmette è,
sempre per usare le parole di Salvetti, una “visione del
mondo, quale fu a tutti gli effetti quella del Simbolismo: il sopravvento che i
sensi prendono sulla ragione comporta che le arti assumano un ruolo
completamente nuovo, in quanto veicoli dell’intuizione e dell’Io più interiore”.
È così che fa Ravel nelle sue Chansons
Madécasses (Canzoni del Madagascar)
e Emmanuel nelle rarissime 3 Odelettes anacréontique op.13 (1911) composte su versi di Pierre de
Ronsard e Rémy Belleau in cui il carattere di gaio naturalismo dei testi si
coniuga alla perfezione con la ben costruita “naïveté” della musica, dietro la
cui apparente semplicità si intuisce la grande sapienza musicologica
dell’autore.
Ancora di Emmanuel, di grande
profondità e suggestione, il breve ciclo In memoriam op. 11
(1908), che intona tre poesie alla madre morente di quella singolare e discussa
figura di poeta, giornalista e, infine, religioso che fu Robert Valléry-Radot
in cui un interludio per soli strumenti accentua il carattere drammatico e
narrativo dell’opera.
Ad interpretare questi capolavori
il soprano MARIA RADOEVA e il tenore MIRKO GUADAGNINI accompagnati al flauto da LUCA BOSSI, al violoncello da MARCO DECIMO
e al pianoforte da TATIANA LARIONOVA.
La seconda parte del programma è
un breve viaggio tra tre capolavori di Claude Debussy:
Clair de Lune per sole voci
femminili e pianoforte, Salut Printemps
per soprano, coro di voci bianche, voci femminili e pianoforte e La Damoiselle élue, poema lirico per
soprano, coro di voci femminili con voce narrante di mezzosoprano o contralto e
orchestra (qui nella versione per pianoforte) in cui una giovane donna amata
attorniata dalle amiche aspetta lo sposo promesso
certa della felicità che sta
per sopraggiungere e per questo già felice.
Il poema si snoda tra elementi
trascendenti, di estatica attesa e di desiderio carnale occulto,
attraverso i
quali si dispiega il commosso anelito all'amore oltre la vita invocato dalla
fanciulla per il proprio amato.
A interpretare le opere di
Debussy, sotto la guida del maestro concertatore MIRKO
GUADAGNINI,
il soprano MARIA RADOEVA
con le voci femminili di INTENDE VOCI CHORUS
e il coro di voci bianche InCANTO della
Fondazione Sacro Cuore.
Al pianoforte KLEVA METOLLI.
Ingresso 15 euro
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