2019_03_29 VA PENSIERO dalla musica risorgimentale di Verdi agli episodi politici del nostro secolo

Teatro Fraschini di Pavia
Stagione 2018/2019


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Venerdì 29 Marzo 2019_03_29  alle 21
Sabato 30 Marzo 2019_03_30  alle 21
Domenica 31 Marzo 2019_03_31 alle ore 16.00
STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO FRASCHINI
VA PENSIERO
di Marco Martinelli
ideazione e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari
in scena Ermanna Montanari, Alessandro Argnani, Salvatore Caruso, Tonia Garante, Roberto Magnani, Mirella Mastronardi, Ernesto Orrico, Gianni Parmiani, Laura Redaelli, Alessandro Renda
scene Edoardo Sanchi
costumi Giada Masi
disegno luci Fabio Sajiz
musiche originali Marco Olivieri
suono Marco Olivieri, Fagio
organizzazione e promozione Silvia Pagliano, Francesca Venturi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro delle Albe / Ravenna Teatro

UNA STORIA DI INFILTRAZIONI MAFIOSE IN EMILIA:
IL TEATRO DI MARCO MARTINELLI AL TEATRO FRASCHINI DI PAVIA
Ermanna Montanari ha vinto il premio UBU 2018 come miglior attrice e performer per questo spettacolo.
Il Teatro delle Albe di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari era già stato al Teatro Fraschini con la vicenda legata al caso di Marco Pantani, uno spettacolo-denuncia che aveva scosso le coscienze. Oggi la compagnia affronta un caso di cronaca – il licenziamento di un vigile urbano di Reggio Emilia che è stato licenziato per il fatto di non essersi piegato alle intimidazioni di stampo mafioso. Ecco dunque Va pensiero – per ripristinare la legalità, ovvero ……. Che si rifanno ai dettami risorgimentali. In scena insieme alla compagnia, la Corale Verdi di Pavia.

TRAMA
Il testo si ispira ad un fatto di cronaca, infatti la storia è ambientata in una piccola città dell’Emilia Romagna all’inizio del Duemila, dove un coraggioso vigile urbano non obbedisce ai poteri forti, e si fa licenziare pur di mantenere la propria integrità. Si chiama Vincenzo Benedetti, è un vigile urbano originario dell’Emilia Romagna, che lascia Milano per tornare al suo paesello natio con la moglie e il figlio. Tra i ricordi degli amici e della sua infanzia, però, Vincenzo si accorge che la cittadina è profondamente cambiata; ci sono facce nuove in giro, alcune delle quali sembrano non curarsi della legge, e l’edilizia si è sviluppata in modo quasi incontrollato. Come se non bastasse, il sindaco - la figlia del precedente primo cittadino della città, un socialista purissimo che l’aveva soprannominata “la Zarina” - dimostra di non ascoltare i suoi cittadini e di non curarsi dei loro problemi. C’è anche lo strano progetto di costruire una grandiosa centrale elettrica sull’argine del Po, appropriandosi di terreni che al momento sono campi coltivati, i cui finanziamenti hanno origine oscura. Benedetti, che per passione scrive per il Corriere, non può esimersi dal denunciare questi avvenimenti e dare voce a chi in un modo o nell’altro si trova oppresso e vittima di macchinazioni di stampo mafioso, che avvengono sotto gli occhi e l’evidente beneplacito della Zarina.
L’antica melodia Va pensiero di Verdi sorvola l’Italia, fotografando il disfacimento politico, l’impossibilità di riconoscersi negli ideali dei vecchi partiti, il declino del costume nazionale: elementi di un magma inestricabile che fa un tutt’uno con la nostra vita collettiva. Rifarsi a Giuseppe Verdi è particolarmente d’effetto sia per l’interessante commistione tra il recitato e il cantato, sia e soprattutto perché il tema del dramma scritto e diretto da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari è lo stesso di tante opere verdiane: la patria oppressa e amata, da cui si leva un grido di denuncia, ma anche di speranza.
Un altro baluardo civile di Marco Martinelli sulla patria raccontata attraverso i suoi inferni e i suoi gesti di ribellione: un grido disperato e ancora vibrante di speranza, perché si ritrovi il senso di parole come “democrazia” e “giustizia”.

Teatro delle Albe
Marco Martinelli, insieme ad Ermanna Montanari, ha fondato lo storico gruppo di teatro di ricerca romagnolo delle Albe.
Marco Martinelli: E' drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, fondato nel 1983 insieme a Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni. Direttore artistico di Ravenna Teatro dal 1991 al 2014, ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali (Premio Ubu per "la drammaturgia sui classici" nel 1997, alla "miglior regia" nel 2007, premio speciale a "Eresia della felicità" nel 2012 e per la "drammaturgia" nel 2013, Premio Hystrio 1999, Premio Mess Sarajevo 2003), ha pubblicato i suoi testi teatrali con Ubulibri, Danilo Montanari Editore, Editoria e Spettacolo, L'ancora del mediterraneo

Ermanna Montanari: Autrice e attrice, ha ricevuto molti premi prestigiosi: il Premio Ubu 2000 come “migliore attrice” (lo riceve anche nel 2007, 2009, mentre in occasione del Mittelfest 2001 le viene conferito il Premio Adelaide Ristori). Nel 2006 riceve il Premio Lo Straniero 2006 dedicato “alla memoria di Carmelo Bene con la motivazione "Ermanna Montanari grande interprete di L'isola di Alcina e La mano, sperimentatrice delle possibilità e del potere della voce umana, è a suo modo la migliore continuatrice di una ricerca di cui Carmelo è stato iniziatore e maestro. Ermanna Montanari è la più spericolata e formidabile attrice del teatro italiano contemporaneo, ma al contempo è membro di un gruppo di cui segue il destino con ammirevoli costanza e modestia; agli spettacoli più “suoi” come i citati, ha aggiunto la partecipazione a quelli del gruppo con altre memorabili interpretazioni, dalla Mère Ubu di I Polacchi alla Titania del Sogno di una notte di mezza estate”.
Nel 2013 vince il prestigioso Premio Teatrale "Eleonora Duse”. Premio 2017 dell'Associazione Nazionale Critici come "miglior attrice" per Inferno.

BIGLIETTERIA
Orari di apertura di biglietteria: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19 (da lunedì a sabato). Telefono: 0382/371214
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.it

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