2018_12_11 L'UOMO CHE RUBO BANKSY al Cineteatro AGORA' - Robecco


Programmazione Musica e teatro
Cineteatro AGORA' - Robecco sul naviglio (Mi)
Stagione 2018 - 2019 Stagione d’ Opera, Danza e Grande Arte
http://www.concertodautunno.it/agora-robecco/agora-robecco-1819.htm
CineTeatroAgorà P.zza XXI luglio Robecco sul Naviglio
www.cineteatroagora.it info@cineteatroagora.it Cell. 349 82 53 070

Martedì 11 Dicembre 2018 ore 21:00
La Grande Arte
L'UOMO CHE RUBO BANKSY
Nel 2007 Banksy, anonimo artista dei graffiti.
L'UOMO CHE RUBO BANKSYdiretto da Marco Proserpio. Narrato da Iggy Pop.
Forse non è, o non era, molto noto alla maggior parte del pubblico, ma certo che dopo quanto successo alla milionaria asta cui è stata proposta una sua opera, la sua notorietà si è di certo più diffusa.
Nonostante la popolarità del nome “Banksy” con cui si firma questo artista e writer, si sa solo che dovrebbe essere inglese. E’ attualmente considerato uno dei maggiori esponenti della street art, ma la sua vera identità rimane ancora sconosciuta.
Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica, e sono un investimento economico che secondo Sotheby rende in media all’anno l'8,5%. Ma attenzione, visto che chi compra una sua opera si può trovare con il classico “pugno di mosche”. Infatti il 5 ottobre 2018, "Bambina col palloncino" (Girl with Balloon) di Banksy pochi secondi dopo essere stata aggiudicata da Sotheby al compratore per ben 860.000 sterline, sotto gli occhi esterrefatti dei presenti ha iniziato ad essere triturata da un distruggi documenti inserito nella cornice. Ma la defailance della tecnologia ha fatto inceppare il meccanismo a due terzi dalla distruzione completa, che lo stesso autore aveva progettato come ennesimo scherno. Ma la parziale distruzione dell'opera in realtà ne ha aumentato immediatamente il valore anche se oggi si chiamerà "L’amore è nel cestino" (Love is in the Bin).
Banksy è forse il più controverso artista di strada di oggi. L'artista anonimo di graffiti è famoso per i suoi lavori di stencil su graffiti, che appaiono negli spazi pubblici di tutto il mondo. Il suo uso della stencil si è sviluppato dall'esigenza di completare rapidamente un lavoro, vale a dire evitare di essere scoperti da parte della polizia. Banksy usa spesso stencil multistrato per impiegare più colori e spesso incorpora nel suo lavoro fissaggi ambientali permanenti, come segnali stradali ed elementi architettonici. Contrassegnato da umorismo oscuro, satira e commenti politici, gran parte della sua street art è diventata virale su Internet. Il suo primo lavoro più notevole è stato il risultato di un viaggio in Palestina e in Cisgiordania, dove ha inciso nove immagini sul Muro di Betlemme.
Nel 2010 Banksy ha diretto Exit Through the Gift Shop, una cronaca del mondo underground della street art, che è stato nominato per il miglior documentario agli Oscar. Nel 2015, ha aperto Dismaland Bemusement Park, una mostra temporanea di una Disneyland distopica (negazione dell’utopia). Anche se Banksy ha continuamente sottolineato un'avversione al mondo dell'arte attraverso la sua produzione, produce anche opere tradizionali su tela e stampe, oltre a mercanzie di marca come le magliette. Il suo significato culturale, la sua popolarità diffusa e, certamente il mistero della sua identità, hanno contribuito alla appetibilità della sua arte.
Il film racconta di arte, culture in conflitto, identità e mercato nero, inizia in Palestina, scoprendo un vasto mercato nero di muri e dipinti rubati nelle strade di tutto il mondo. Culture che si incontrano e si scontrano di fronte a una situazione politica insostenibile, ma anche il dibattito in corso sulla commercializzazione o conservazione della Street Art. Un docu film per capire cosa ha portato le opere d’arte di Banksy da Betlemme a una casa d’aste occidentale, insieme al muro su cui sono state dipinte.

Note di sala a cura di Mario Mainino www.concertodautunno.it

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