giovedì 27 aprile 2017
Teatro Carlo Felice, Passo Eugenio Montale, Genova
QUARTETTO PROMETEO, PESTALOZZA, ZAGO
Andrea Pestalozza pianoforte
Vittorio Zago voce recitante
Quartetto Prometeo
Giulio Rovighi, Aldo Campagnari violino
Massimo Piva viola
Francesco Dillon violoncello
Arnold Schönberg -Klavierstücke op. 19 (1911)
Luigi Dallapiccola - Quaderno Musicale di Annalibera (1952)
Arnold Schönberg - Ode to Napoleon Bonaparte op. 41
Ludwig van Beethoven - Quartetto in do maggiore op. 59 n. 3 Razumovsky
Andrea Pestalozza, Vittorio Zago e il Quartetto Prometeo uniscono le loro forze per l’esecuzione dell’Ode a Napoleone Bonaparte di Arnold Schönberg. Composta nel 1942, l’Ode include i versi scritti da Lord Byron nel 1814 alla notizia dell’abdicazione di Napoleone. Andrea Pestalozza, fondatore dell’Orfeo Ensemble, è stato invitato da Luciano Berio a dirigere l’Orchestre National de France a Parigi. Vittorio Zago si è dedicato allo studio della composizione, perfezionandosi al Mozarteum di Salisburgo ed ha pubblicato il volume Le giornate di un compositore. Vincitore della 50° edizione della Prague Spring International Music Competition nel 1998, il Quartetto Prometeo è stato insignito del Premio Speciale Bärenreiter. Nel 2012 ha ricevuto il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia.
Info: GOG - Giovine Orchestra Genovese - Galleria G.Mazzini, 1/1A - 16121 - Genova
Tel. +39 010 8698216 - Fax +39 010 8698213 - info@gog.it
2017_05_13 MOSTRA PERSONALE DI PITTURA di LIUDMYLA OLIINYK
13 - 28 MAGGIO 2017
MOSTRA PERSONALE DI PITTURA
di LIUDMYLA OLIINYK
MUSEO IMMAGINARIO
La Mostra, con ingresso libero, sarà aperta tutti i giorni dal 13 al 28 maggio, dalle 8,30 alle 19,30, la domenica dalle 14,30 alle 19,30
VERNISSAGE: SABATO 13 alle ore 18
CONCERTO: DOMENICA 21 alle ore 21
È gradita la conferma della partecipazione ad entrambi gli appuntamenti
con un’email all’indirizzo: sezione.botanica.torino@gmail.com
“Ognuno di noi possiede nelle stratificazioni del cervello e dell’anima un suo museo ideale”
così scrive Philippe Daverio e tutto ciò è tanto più facile, tanto più possibile nell’epoca della riproducibilità tecnica delle opere d’arte e dello sterminato accesso di massa alle sue immagini.
Questa mostra è come un sogno dell’autrice che si materializza al modo di una sala di un vero museo con le copie ad olio (da lei eseguite con tecnica raffinatissima) delle opere di artisti tanto diversi fra loro: da Brueghel fino a Van Gogh, a Modigliani, a Boldini, od a Kandinskij. Capolavori virtualmente convocati da musei di tutto il mondo ed esposti, come repliche, accanto alle tele più personali di questa pittrice (e medico), nate a loro volta dalle intense emozioni ispiratele dalla sua passione per queste immagini e dal suo visionario talento artistico.
Insomma ecco un’occasione irrinunciabile per visitare un tangibile “museo immaginario”.
IN ONORE DELL’ARTISTA, ALL’AUDITORIUM ORPHEUS SI TERRA’ il 21 MAGGIO IL CONCERTO “VIAGGIO “VIAGGIO “VIAGGIO “VIAGGIO NELLANELLANELLA NELLA MUSICA DI RAFFAELE RAFFAELERAFFAELE RAFFAELE MONTANARO” MONTANARO” MONTANARO” MONTANARO” MONTANARO” SOPRANO OPRANO OPRANO CAROLINA CAROLINA CAROLINA MATTIODAMATTIODA MATTIODAMATTIODAMATTIODAMATTIODA - PIANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE MICHELAMICHELAMICHELA MICHELAMICHELA VARDA VARDAVARDA
Concerto dedicato alle musiche di Raffaele Montanaro, musicista torinese contemporaneo, ma di scrittura classica, con una vocazione naturalmente romantica, la cui ormai vasta produzione (oltre 150 composizioni, comprese alcune colonne sonore) include brani per pianoforte solo, per violino e pianoforte, per voce e pianoforte e per organo. L’autore ha tenuto diversi concerti di musiche proprie in Italia ed all’estero e le sue composizioni hanno trovato di recente ottimi interpreti anche stranieri. Alcuni brani del concerto sono in prima esecuzione assoluta.
MOSTRA PERSONALE DI PITTURA
di LIUDMYLA OLIINYK
MUSEO IMMAGINARIO
La Mostra, con ingresso libero, sarà aperta tutti i giorni dal 13 al 28 maggio, dalle 8,30 alle 19,30, la domenica dalle 14,30 alle 19,30
VERNISSAGE: SABATO 13 alle ore 18
CONCERTO: DOMENICA 21 alle ore 21
È gradita la conferma della partecipazione ad entrambi gli appuntamenti
con un’email all’indirizzo: sezione.botanica.torino@gmail.com
“Ognuno di noi possiede nelle stratificazioni del cervello e dell’anima un suo museo ideale”
così scrive Philippe Daverio e tutto ciò è tanto più facile, tanto più possibile nell’epoca della riproducibilità tecnica delle opere d’arte e dello sterminato accesso di massa alle sue immagini.
Questa mostra è come un sogno dell’autrice che si materializza al modo di una sala di un vero museo con le copie ad olio (da lei eseguite con tecnica raffinatissima) delle opere di artisti tanto diversi fra loro: da Brueghel fino a Van Gogh, a Modigliani, a Boldini, od a Kandinskij. Capolavori virtualmente convocati da musei di tutto il mondo ed esposti, come repliche, accanto alle tele più personali di questa pittrice (e medico), nate a loro volta dalle intense emozioni ispiratele dalla sua passione per queste immagini e dal suo visionario talento artistico.
Insomma ecco un’occasione irrinunciabile per visitare un tangibile “museo immaginario”.
IN ONORE DELL’ARTISTA, ALL’AUDITORIUM ORPHEUS SI TERRA’ il 21 MAGGIO IL CONCERTO “VIAGGIO “VIAGGIO “VIAGGIO “VIAGGIO NELLANELLANELLA NELLA MUSICA DI RAFFAELE RAFFAELERAFFAELE RAFFAELE MONTANARO” MONTANARO” MONTANARO” MONTANARO” MONTANARO” SOPRANO OPRANO OPRANO CAROLINA CAROLINA CAROLINA MATTIODAMATTIODA MATTIODAMATTIODAMATTIODAMATTIODA - PIANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE IANOFORTE MICHELAMICHELAMICHELA MICHELAMICHELA VARDA VARDAVARDA
Concerto dedicato alle musiche di Raffaele Montanaro, musicista torinese contemporaneo, ma di scrittura classica, con una vocazione naturalmente romantica, la cui ormai vasta produzione (oltre 150 composizioni, comprese alcune colonne sonore) include brani per pianoforte solo, per violino e pianoforte, per voce e pianoforte e per organo. L’autore ha tenuto diversi concerti di musiche proprie in Italia ed all’estero e le sue composizioni hanno trovato di recente ottimi interpreti anche stranieri. Alcuni brani del concerto sono in prima esecuzione assoluta.
2017_04_21 Debutto all’Auditorium di Milano per la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, diretta da Francesco Lanzillotta
Venerdì 21 e Domenica 23 Aprile 2017
Auditorium di Milano - largo Mahler
Stagione Sinfonica 2017
Da Beethoven a Corigliano,
ovvero…il gusto della stravaganza
Filarmonica Arturo Toscanini
Violino Mihaela Costea
Direttore Francesco Lanzillotta
Continua l’apertura de laVerdi verso le collaborazioni
esterne, con il debutto all’Auditorium di Milano, nel cartellone della stagione
principale, della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, che aveva ospitato
laVerdi lo scorso marzo, nell’ambito delle celebrazioni per il 150°
anniversario della nascita di Arturo Toscanini.
Diretta da Francesco Lanzillotta, la prestigiosa orchestra emiliana
propone un programma denso e originale, attraverso due secoli di storia musicale.
In apertura, il Concerto per violino dell’americano John Corigliano junior,
affidato al talento di Mihaela Costea, conosciuto come The Red Violin, estratto
ed ampliato dalla colonna sonora composta da Corigliano stesso
per l’omonimo film di François Girard (1998), premiata con l’Oscar l’anno
successivo. Nella composita e multiforme opera del musicista newyorkese, che ha
compiuto 78 anni lo scorso 16 febbraio, il violino viene esplorato in tutti i
suoi volti e sfaccettature, arrivando sino all’iperbole.
La locandina si completa con la Sinfonia n. 7 di Beethoven, scritta
tra il 1811 e il 1812, elogiata specificatamente da Wagner per la sua
stravaganza pari alla sublime corporeità, risultato di una ritmica molto viva.
Celeberrimo il secondo movimento Allegretto, che espone in un gioco
contrappuntistico due temi perfettamente equipollenti, che si intrecciano in un
intrigante e dolente merletto sonoro.
Doppio appuntamento venerdì 21 (ore 20.00) e domenica 23
(ore 16.00) aprile, all’Auditorium di Milano in largo Mahler.
(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom,
ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org
o www.vivaticket.it ).
Programma 1
John Corigliano (New York City, 1938)
Concerto per violino e orchestra The Red Violin
Sulla scia della grande evoluzione che la musica per film ha
maturato nel corso di tutto il Novecento, si può arrivare a ribaltare quel
meccanismo che, all'origine della settima arte, vedeva sovente adottare, da
parte delle pellicole, partiture nate per la sala da concerto. Nel tempo il
repertorio di musiche composte appositamente per lavori cinematografici si è
fortemente ampliato e consolidato, e oggi appare ormai abbastanza normale
imbatterci in composizioni come il Concerto per violino e orchestra The Red
Violin, composto nel 2003 di John Corigliano junior partendo dalla colonna
sonora originale da lui steso ideata - e che gli è valso l'Oscar nel 1999 - per
l’omonimo film di François Girard (1998), ampliandone l'impianto costruttivo
fino ad arrivare all'articolazione del concerto in quattro movimenti. Dalla
pellicola alla sala da concerto, questa partitura ha guadagnato un respiro più
ampio, nel quale le suggestioni e i rimandi di cui si nutre la musica del
compositore americano sono stati ripresi e sviluppati in una dimensione più
articolata e completa.
Corigliano pesca a piene mani nella tradizione concertistica
di un'Europa tra fine Ottocento e inizio del secolo successivo, facendo emergere
in filigrana suggestioni plasmate attraverso una pasta musicale dalla forte e
immediata valenza comunicativa: già a partire dalla Chaconne d’apertura, vera e
propria miniera tematica di tutto il concerto, ritroviamo tratteggiate
suggestioni da tardo Romanticismo. Un mondo musicale che restituisce anche
rimandi personali e biografici dello stesso compositore, che si intrecciano con
la vicenda narrata dal film, incentrato sulla storia di un violino
drammaticamente leggendario, che passa di mano in mano con il suo carico di
storia e mistero.
Questo lavoro, sostiene lo stesso Corigliano «mi ha dato
l'opportunità di rileggere il mio passato e quello di mio padre, John
Corigliano, che è stato un grande violinista solista e primo violino della
Filarmonica di New York per più di un quarto di secolo. I miei anni d'infanzia
sono stati caratterizzati da brani di grandi concerti suonati da mio padre.»
«Non c'è da meravigliarsi - prosegue il compositore - che la forma concerto e
il concerto per violino in particolare, abbia un posto nel profondo del mio
cuore. Ho scritto una mezza dozzina di concerti, ma questo è il mio primo
omaggio per il violino, uno strumento che ho amato fin da bambino. Si tratta di
un brano dedicato all'amore per la musica che mi ha trasmesso mio padre, da lui
è ispirato ed è dedicato alla sua memoria.»
(Alessandro Rigolli)
Concerto The Red Violin in cd
Joshua Bell violino / Baltimore Symphony Orchestra / Marin
Alsop direttore
Due piccoli ascolti dalla colonna sonora del film
Joshua Bell violino / Philharmonia Orchestra / Esa-Pekka
Salonen direttore
Tema di Anna: https://www.youtube.com/watch?v=slCBWnH8Nms
Corigliano parla de The Red Violin
Programma 2
Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 – Vienna, 1827)
Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92
Già abbozzata nel1808, la Settima sinfonia fu composta da Beethoven
insieme all’Ottava tra la fine del 1811 e il giugno del 1812, in un periodo
molto fecondo della vita del compositore. Dedicata al conte Moritz von Fries,
fu eseguita a Vienna l’8 dicembre del 1813, in un concerto diretto dallo
stesso Beethoven e organizzato da Johann Nepomuk Mälzel (celebre inventore del
metronomo, ma anche di rudimentali apparecchi acustici, che avrebbero dovuto
ridurre i problemi di sordità che affliggevano il compositore) per i soldati
austriaci feriti nella battaglia di Hanau. In quel concerto memorabile (che
vedeva tra gli orchestrali figure di rilevo nel modo musicale come Salieri,
Spohr, Ignaz Schuppanzigh e il giovane Meyerbeer) si ascoltarono anche la
sinfonia a programma Wellingtons Sieg op.91 (La vittoria di Wellington), le
musiche di scena per Die Ruinen von Athen (op.113) e per König Stephan (op.
117), oltre a due Marce di Dussek e di Pleyel. Il successo fu enorme, e quella Settima
(della quale fu bissato il secondo movimento) suscitò subito vive reazioni per
il suo carattere estroso e anticonvenzionale: si parlò di un’originalità spinta
all’eccesso (Weber), dell’evocazione di nozze agresti (Schumann), dell’opera di
un musicista ubriaco (Friedrich Wieck, padre di Clara Schumann), dell’apoteosi
della danza (Wagner).
Certo, Beethoven ruppe con le forme sinfoniche ereditate da
Haydn e da Mozart, e con la dialettica dei contrasti tematici propria della
forma-sonata, a favore di una struttura basata su elementi al loro stadio
primario, sul gioco combinatorio, sul principio della variazione, su una pulsazione
ritmica che permea l’intera partitura, dà uno slancio danzante, genera campi di
forze e continue metamorfosi della materia sonora, che dovettero sconcertare
non poco i primi ascoltatori. Lo si vede già nell’Introduzione lenta (Poco
sostenuto) del primo movimento, che sembra innescare l’energia ritmica che si
propaga in tutta la sinfonia. Questa introduzione è giocata su continue modulazioni
e graduali trasformazioni della materia sonora che portano (con una transizione
su una sola nota) al ritmo puntato e danzante (in 6/8) del Vivace, dove la
varietà di trame polifoniche, gli scarti di timbro e registro, e la pulsazione
continua suppliscono alla mancanza di un vero e proprio contrasto tematico.
Spiazzante anche la presenza di un Allegretto al posto del consueto Adagio,
come secondo movimento: un Allegretto in la minore, incorniciato da due lunghi
accordi dei fiati, dominato da una cellula ritmica (un dattilo seguito da uno
spondeo), basato su stratificazioni strumentali che creano l’effetto di una
grande ondata avvolgente, in un’atmosfera che è insieme di elegia e di marcia
funebre. Tutto giocato su figure ritmiche e effetti di accelerazione è il
trascinante Scherzo in fa maggiore (Presto), con un trio in re maggiore (Assai
meno presto), dal tono solenne e un po’ melenso, che viene intercalato due
volte, ma che all’inizio della terza ripetizione è bruscamente interrotto da
cinque accordi in fortissimo, che chiudono il movimento. Un vero e proprio
gesto orchestrale è anche quello che introduce il finale (Allegro con brio)
che sembra riprendere il vortice avviato dal primo movimento e spingerlo al
parossismo, in una forma-sonata che diventa turbinio ritmico e puro accumulo di
tensione, «una di quelle creazioni inconcepibili - si scrisse sulla “Revue
Musicale” - che hanno potuto uscire soltanto da una mente sublime e malata».
(Gianluigi Mattietti)
2017_04_18 Rossini LA GAZZA LADRA in scena alla Scala, in Tv e nei cinema
Teatro alla Scala - Milano
Gioachino Rossini
LA GAZZA LADRA
Melodramma in due atti
Libretto di Giovanni Gherardini
(Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro in collaborazione con Casa Ricordi, Milano a cura di A. Zedda)
Dopo 200 anni dalla prima rappresentazione - Teatro alla Scala 31 maggio 1817
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Nuova produzione Teatro alla Scala
Durata spettacolo: 03 ore e 40 minuti incluso intervallo
CAST
Fabrizio Vingradito, ricco fittaiuolo (basso) - PAOLO BORDOGNA
Lucia, moglie di Fabrizio (mezzosoprano) - TERESA IERVOLINO
Giannetto, figlio di Fabrizio - militare (tenore) - EDGARDO ROCHA
Ninetta, serva in casa di Fabrizio (soprano) - ROSA FEOLA
Fernando Villabella, padre della Ninetta - militare (basso) - ALEX ESPOSITO
Gottardo, podestà del villaggio (basso) - MICHELE PERTUSI
Pippo, giovine contadinello al servigio di Fabrizio (contralto) - SERENA MALFI
Isacco, venditore ambulante (tenore) - MATTEO MACCHIONI
Antonio, carceriere (tenore) - MATTEO MEZZARO
Giorgio, servo del podestà (basso) - CLAUDIO LEVANTINO
Ernesto, compagno ed amico di Fernando, militare (basso) - GIOVANNI ROMEO
Pretore -CLAUDIO LEVANTINO
La gazza (acrobata) FRANCESCA ALBERTI
Il Pretore Daniele Macciantelli
Genti d'arme, contadini e contadine, famigli di Fabrizio (coro)
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Nuova produzione Teatro alla Scala
Direttore Riccardo Chailly
Regia Gabriele Salvatores
Scene e costumi Gian Maurizio Fercioni
Luci Marco Filibeck
Movimenti coreografici Emanuela Tagliavia
Marionette, costumi e animazione a cura di Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli
Calendario recite:
Mercoledì 12 Aprile 2017_04_12
Sabato 15 Aprile 2017_04_15
Martedì 18 Aprile 2017_04_18 sarà trasmessa in diretta televisiva su RAI 5 e cinematografica
19:45 immagini audience teatro
20:00 I att (1h 42’)
21:42 intervallo con promo e backstage video (30’)
22:12 II act (1h 35’) + crediti ed applause (10’)
23:57 chiusura a nero
Sabato 22 Aprile 2017_04_22
Mercoledì 26 Aprile 2017_04_26
Sabato 29 Aprile 2017_04_29
Martedì 02 Maggio 2017_05_02
Venerdì 05 Maggio 2017_05_05
Domenica 07 Maggio 2017_05_07
L'OPERA IN POCHE RIGHE
“Il successo fu talmente enorme, il lavoro suscitò un tale furore che ad ogni momento il pubblico inmassa s’alzava in piedi per coprire Rossini d’acclamazioni”. Stendhal, spettatore della prima alla Scala nel 1817, descrive come “Rossini fu prima stanco di salutare che il pubblico d’applaudire”. Duecento anni dopo un rossiniano di rango come Riccardo Chailly riporta questa celeberrima opera semiseria sul palcoscenico dove ha visto la luce. Un capolavoro di grazia e brillantezza capace anche di descrivere senza perifrasi gli eccessi del potere.
Per l’occasione debutta alla Scala Gabriele Salvatores: il regista, cofondatore del Teatro dell’Elfo e premio Oscar 1991 per “Mediterraneo”, torna al teatro per raccontare la storia della serva Ninetta, ingiustamente accusata di furto. Il cast raccoglie il meglio della nuova generazione del canto rossiniano: con Rosa Feola al debutto ascolteremo il tenore Edgardo Rocha, i bassi Alex Esposito e Paolo Bordogna oltre a Teresa Iervolino e al canto esperto di Michele Pertusi.
Con il sostegno di rolex
Vedi sito Scala
Informazioni sulle opere di Rossini:
Il soggetto dell'opera LA GAZZA LADRA, appartenente al genere semiserio, fu tratto dal dramma La Pie voleuse ou La Servante de Palaiseau (1815) di Théodore Badouin d'Aubigny e Louis-Charles Caigniez. La prima rappresentazione ebbe luogo a Milano, nell'ambito della stagione di primavera del Teatro alla Scala, il 31 maggio 1817. L'opera, un tempo famosissima, viene oggi rappresentata raramente, mentre è sempre rimasta in auge, nel repertorio sinfonico, la celeberrima ouverture.
Numeri musicali
Sinfonia (Mi maggiore)
Atto I
1 Introduzione Oh che giorno fortunato! (Pippo, Lucia, Fabrizio, Coro)
2 Cavatina Ninetta Di piacer mi balza il cor
3 Cavatina Isacco Stringhe e ferri da calzette
4 Coro e Cavatina Giannetto Ma qual suono! [...] Vieni fra queste braccia (Ninetta, Pippo, Giannetto, Coro)
5 Brindisi di Pippo Tocchiamo, beviamo (Pippo, Coro)
6 Recitativo e Duetto Ninetta - Fernando Ieri, sul tramontar del sole [...] Come frenar il pianto!
7 Cavatina Podestà Il mio piano è preparato
8 Scena e Terzetto M'affretto di mandarvi i contrassegni [...] Respiro. Mia cara! (Ninetta, Fernando, Podesta)
9 Finale I In casa di Messere Fabrizio Vingradito (Ninetta, Lucia, Pippo, Giannetto, Isacco, Fabrizio, Podestà, Coro)
Atto II
10 Duetto Ninetta - Giannetto Forse un dì conoscerete (Ninetta, Giannetto, Antonio)
11 Aria Podestà Sì per voi, pupille amate (Ninetta, Podestà, Coro maschile)
12 Recitativo e Duetto Ninetta - Pippo Deh pensa che domani [...] E ben, per mia memoria
13 Scena e Aria Fernando Chi è? Fernando! oh Dio! [...] Accusata di furto... oh rossore! (Lucia, Fernando)
14 Recitativo, Coro e Quintetto
Recitativo accompagnato A pieni voti è condannata (Giannetto, Fabrizio, Pretore)
Coro Tremate, o popoli, a tale esempio! (Coro maschile)
Recitativo accompagnato Infelice donzella (Pretore)
Quintetto Ah! qual colpo! (Ninetta, Giannetto, Fabrizio, Podestà, Fernando, Pretore, Coro maschile)
15 Aria Lucia A questo seno
16 Finale II Infelice, sventurata (Ninetta, Lucia, Pippo, Giannetto, Antonio, Giorgio, Fabrizio, Podestà, Fernando, Coro)
Prima rappresentazione
|
|
Città prima
|
Totale
|
Bologna
|
1
|
Ferrara
|
1
|
Lisbona
|
1
|
Milano
|
5
|
Napoli
|
10
|
Parigi
|
7
|
Roma
|
5
|
Roma
|
1
|
Venezia
|
9
|
Venezia
|
1
|
(vuoto)
|
|
Totale complessivo
|
41
|
§§§
Età
|
Opere eseguite
|
14
|
1
|
18
|
1
|
19
|
1
|
20
|
5
|
21
|
4
|
22
|
2
|
23
|
2
|
24
|
3
|
25
|
4
|
26
|
3
|
27
|
4
|
28
|
1
|
29
|
1
|
30
|
1
|
31
|
1
|
32
|
1
|
33
|
1
|
34
|
2
|
35
|
1
|
36
|
1
|
37
|
1
|
Totale complessivo
|
41
|
§§§
Numero
|
Titolo
|
Sede prima
|
Città prima
|
Data prima
|
Età
|
01
|
Demetrio e Polibio composta dall'autore tra il 1806
e il 1808 ma rappresentata al
|
Teatro Valle
|
Roma
|
18 maggio 1812
|
14
|
02
|
La cambiale di matrimonio , sua prima opera
rappresentata
|
Teatro San Moisè
|
Venezia
|
3 novembre 1810
|
18
|
03
|
L'equivoco stravagante
|
Teatro del Corso
|
Bologna
|
26 ottobre 1811
|
19
|
04
|
L'inganno felice
|
Teatro San Moisè
|
Venezia
|
8 gennaio 1812
|
20
|
05
|
Ciro in Babilonia, ossia La caduta di Baldassare
|
Teatro comunale
|
Ferrara
|
14 marzo 1812
|
20
|
06
|
La scala di seta
|
Teatro San Moisè
|
Venezia
|
9 maggio 1812
|
20
|
07
|
La pietra del paragone
|
Teatro alla Scala
|
Milano
|
26 settembre 1812
|
20
|
08
|
L'occasione fa il ladro, ossia Il cambio della
valigia
|
Teatro San Moisè
|
Venezia
|
24 novembre 1812
|
20
|
09
|
Il signor Bruschino, ossia Il figlio per azzardo
|
Teatro San Moisè
|
Venezia
|
27 gennaio 1813
|
21
|
10
|
Tancredi
|
Teatro La Fenice
|
Venezia
|
6 febbraio 1813
|
21
|
11
|
L'Italiana in Algeri
|
Teatro San Benedetto
|
Venezia
|
22 maggio 1813
|
21
|
12
|
Aureliano in Palmira
|
Teatro alla Scala
|
Milano
|
26 dicembre 1813
|
21
|
13
|
Il Turco in Italia
|
Teatro alla Scala
|
Milano
|
14 agosto 1814
|
22
|
14
|
Sigismondo
|
Teatro La Fenice
|
Venezia
|
26 dicembre 1814
|
22
|
15
|
Elisabetta,Regina d'Inghilterra
|
Teatro di San Carlo
|
Napoli
|
4 ottobre 1815
|
23
|
16
|
Torvaldo e Dorliska
|
Teatro Valle
|
Roma
|
26 dicembre 1815
|
23
|
17
|
Il barbiere di Siviglia col titolo Almaviva, ossia l'inutile precauzione
|
Teatro Argentina
|
Roma
|
20 febbraio 1816
|
24
|
18
|
La gazzetta
|
Teatro dei Fiorentini
|
Napoli
|
26 settembre 1816
|
24
|
19
|
Otello, ossia Il moro di
Venezia
|
Teatro del Fondo
|
Napoli
|
4 dicembre 1816
|
24
|
20
|
La Cenerentola, ossia La bontà in
trionfo
|
Teatro Valle
|
Roma
|
25 gennaio 1817
|
25
|
21
|
La gazza ladra
|
Teatro alla Scala
|
Milano
|
31 maggio 1817
|
25
|
22
|
Armida
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
11 novembre 1817
|
25
|
23
|
Adelaide di Borgogna
|
Teatro Argentina
|
Roma
|
27 dicembre 1817
|
25
|
24
|
Mosè in Egitto
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
5 marzo 1818
|
26
|
25
|
Adina composta nel 1818
|
Teatro Reale São Carlos
|
Lisbona
|
22 giugno 1826
|
26
|
26
|
Ricciardo e Zoraide
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
3 dicembre 1818
|
26
|
27
|
Ermione
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
27 marzo 1819
|
27
|
28
|
Eduardo e Cristina
|
Teatro San Benedetto
|
Venezia
|
24 aprile 1819
|
27
|
29
|
La donna del lago
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
24 ottobre 1819
|
27
|
30
|
Bianca e Falliero, ossia Il consiglio dei Tre
|
Teatro alla Scala
|
Milano
|
26 dicembre 1819
|
27
|
31
|
Maometto secondo
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
3 dicembre 1820
|
28
|
32
|
Matilde di Shabran, ossia Bellezza e cuor di ferro
|
Teatro Apollo
|
Roma
|
24 febbraio 1821
|
29
|
33
|
Zelmira
|
Teatro San Carlo
|
Napoli
|
16 febbraio 1822
|
30
|
34
|
Semiramide
|
Teatro La Fenice
|
Venezia
|
3 febbraio 1823
|
31
|
35
|
Ugo Re d'Italia progettata a Londra nel 1824 forse
ne compose un atto - perduta
|
1 gennaio 1824
|
32
|
||
36
|
Il viaggio a Reims, ossia L'albergo del giglio d'oro
|
Théâtre des Italiens
|
Parigi
|
19 giugno 1825
|
33
|
37
|
Ivanhoé pastiche
|
Teatro dell'Odéon
|
Parigi
|
15 settembre 1826
|
34
|
38
|
Le siège de Corinthe,rifacimento di Maometto secondo
|
Académie Royale de Musique Opéra
|
Parigi
|
9 ottobre 1826
|
34
|
39
|
Moïse et Pharaon,ou Le passage de la Mer
Roug,rifacimento di Mosè in Egitto
|
Académie Royale de Musique Opéra
|
Parigi
|
26 marzo 1827
|
35
|
40
|
Il Conte Ory
|
Académie Royale de Musique Opéra
|
Parigi
|
20 agosto 1828
|
36
|
41
|
Guillaume Tell
|
Académie Royale de Musique Opéra
|
Parigi
|
3 agosto 1829
|
37
|
42
|
Robert Bruce,pastiche con musiche di Rossini sulla
figura di Roberto I di Scozia
|
Académie Royale de Musique Opéra
|
Parigi
|
3 dicembre 1846
|
54
|