2017_02_15 Il barbiere di Siviglia di G. Paisiello

Mercoledì 15 febbraio 2017_02_15, Ore 20:00
Giovedì 16 febbraio 2017_02_16, Ore 20:00
SPAZIO TEATRO 89, Via Fratelli Zoia, 89 – MILANO
G. Paisiello
Il barbiere di Siviglia

INFO E BIGLIETTI: www.spazioteatro89.org, info@spazioteatro89.org, Tel: 02 40.914.901
COSTO: 20 euro/18 euro (ridotto under 25 e over 65)

L’Associazione VoceAllOpera inaugura la Stagione lirica 2017 allo Spazio Teatro 89, portando in scena Il barbiere di Siviglia di G. Paisiello, nelle serate di mercoledì 15 e giovedì 16 febbraio 2017. Nell’anno appena conclusosi si sono celebrati i 200 anni dalla scomparsa di uno dei più influenti compositori lirici del classicismo italiano, apprezzato e temuto da Mozart e Rossini. Appuntamento passato quasi in sordina nella città di Milano, ma che VoceAllOpera vuole festeggiare con la messa in scena dell’opera che più di ogni altra è esemplificativa della parabola di Paisiello, oscurata negli anni successivi dalla più nota rappresentazione rossiniana. Ancor più di quella di Rossini, questo piccolo gioiello un po’ dimenticato segue fedelmente l’originale di Beaumarchais. L’allestimento verrà replicato nell’ambito del Giovanni Paisiello Festival di Taranto, terra natale del compositore, grazie alla sinergia che VoceAllOpera ha creato con il Festival stesso.
Come tutte le produzioni di VoceAllOpera, anche questa punta su due pilastri fondanti: il mettere in scena uno spettacolo che, a partire da un’esiguità dei mezzi ma forte di una maniacale attenzione all’aspetto attoriale dei cantanti, riesca a portare in scena gli affetti e a parlare un linguaggio a tutti comprensibile; e in secondo luogo lo scommettere tutto sui giovani, siano essi cantanti, direttori o musicisti. Questi gli intenti di Gianmaria Aliverta, regista e direttore artistico di VoceAllOpera (che, grazie all’eco delle sue stagioni milanesi, si è guadagnato le regie degli spettacoli al Teatro La Fenice di Venezia, a Firenze, a Martina Franca e in Giappone) e della sua squadra di giovani talenti.
Lo scaltro factotum Figaro sarà impersonato dal baritono Carlo Checchi, mentre il soprano Graziana Palazzo vestirà i panni di Rosina. I baritoni Luca Simonetti e Luca Vianello saranno rispettivamente dottor Bartolo e don Basilio. Il tenore spagnolo Néstor Losàn impersonerà il Conte d’Almaviva, mentre Maurizio De Valerio e Gabriele Faccialà saranno a loro volta Il giovinotto e Lo svegliato.
L’orchestra giovanile a parti reali di VoceAllOpera sarà diretta dal giovane Ferdinando Sulla, mentre il maestro al cembalo sarà Fabio Maggio, allievo dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Aliverta firma regia e scene, Sara Marcucci i costumi.

La Stagione lirica 2017 di VoceAllOpera (che proseguirà con Madama Butterfly a marzo) è resa possibile grazie alla sinergia con Mare culturale urbano, Spazio Teatro 89 e il Fondo Morosini, senza nessuna sovvenzione pubblica.

Stagione lirica VoceAllOpera - Il calendario della rassegna

Mercoledì 15-Giovedì 16 febbraio 2017_02_16:
Il Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello.
Regia: Gianmaria Aliverta.
Direttore d’orchestra: Ferdinando Sulla.

Mercoledì 22 marzo 2017_03_22
Giovedì 23 marzo 2017_03_23
Madama Butterfly di Giacomo Puccini.
Regia: Yamala-Das Irmici
Direttore d’orchestra: Damiano Cerutti

Maggio/Giugno (presso Mare culturale urbano):
L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi.
Regia: Gianmaria Aliverta.

CONTATTI
GIANMARIA ALIVERTA (Presidente VoceAllOpera), direz.artistica.voceallopera@gmail.com
GAETANO MORACA (Ufficio Stampa), stampa.voceallopera@gmail.com

2017_02_10 DON CARLO in scena al San Giovanni Bosco di Colognola

CIRCOLO MUSICALE MAYR-DONIZETTI
42ª STAGIONE OPERISTICA 2016-2017
direzione artistica: Damiano Maria Carissoni – Valerio Lopane
Teatro San Giovanni Bosco
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Con il Patrocinio di PROVINCIA DI BERGAMO
Venerdì 10 febbraio 2017 - ore 21:00
DON CARLO
opera in quattro atti, di Joseph Méry e Camille du Locle v. it. Achille de Lauzières e Angelo Zanardini 

Musica di Giuseppe Verdi
ingressi 18 € – abbonamenti 75 €





personaggi interpreti
Filippo II, Re di Spagna FRANCESCO ELLERO D’ARTEGNA
Don Carlo, Infante di Spagna DARIO PROLA
Rodrigo, Marchese di Posa LORENZO BATTAGION
Il Grande Inquisitore FULVIO VALENTI
Un frate LUCA GALLO
Elisabetta di Valois MARIA KING
La Principessa d’Eboli CHRISTINE KNORREN
Tebaldo, paggio d’Elisabetta SONIA LUBRINI
Il Conte di Lerma LIVIO SCARPELLINI
Un araldo reale LIVIO SCARPELLINI
Una voce dal cielo ELEONORA BOARETTO
Piccola orchestra dei Colli Morenici
Coro Opera Ensemble
Maestro del coro UBALDO COMPOSTA
direttore DAMIANO MARIA CARISSONI
regia VALERIO LOPANE
scene MATTEO SCARPELLINI con EMFG costumi originali SIMONE MARTINI
elementi scenici CHIARA TAIOCCHI
animazioni ENRICO MAFFI
luci GIAMPIETRO NOZZA
capo macchinista OLIVIERO SCALVINI
macchinisti ROMUALDO SARGA, GIUSEPPE VITALI
elettricista MARCO CARMINATI
sartoria ERMINIA CASTELLETTI, LUIGINA DAMINELLI,
AMABILE GHILARDI, DELIZIA LORELLO, ANTONIETTA NAVA
trucco e acconciatura Associazione
Istituto Scolastico Sistema
omaggi floreali I fiori di Pier e Nadia

Tre intervalli di 10 minuti - Fine spettacolo 24:30 circa

Con Don Carlo (prima assoluta, 11 marzo 1867 - Opéra national de Paris (in occasione dell'Esposizione Universale) – prima dell’edizione in quattro atti 10 gennaio 1884 teatro alla Scala di Milano), il Circolo Musicale Mayr-Donizetti, mette in scena l’ultimo di tre diversi quadri dedicati alla Spagna in questa 42ª stagione operistica.
Abbiamo appena assaporato le note giocose della Spagna nobil-popolare di Barbiere; le note focose di quella passionale e drammatica di Carmen; incontreremo ora, con don Carlo, le note misteriose e catartiche di una Spagna rinascimentale, in preda alle più tragiche disfunzioni del potere temporale e religioso. In quest’opera Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901), facendo perno sull’omonima tragedia di Schiller, si allontana dai soggetti di genere privatistico e affronta, al culmine della propria parabola creativa, il dramma di un’intera nazione o meglio di tutto un continente stretto nelle esaltate contraddizioni del potere secolare e del potere imperiale. Verdi, con don Carlo, ci espone in modo sublime al “suono” delle situazioni più indivisibili dall’umanità: l’amore, l’amicizia, la soggezione, l’illusione, il dubbio, il rimpianto, l’impotenza, la morte, la speranza.
Con questa edizione di Don Carlo il Mayr-Donizetti vuole rendere un sincero omaggio ad uno dei massimi intrepreti della grande produzione verdiana: il baritono Ettore Bastianini. Ricorre infatti a fine gennaio il cinquantesimo della morte. La scelta non è casuale infatti Bastianini, per colore e spessore vocale oltre che per sensibilità di fraseggio e maestosità di timbro, ha espresso al meglio le sue qualità proprio nella nobile personificazione del Marchese di Posa.
Gli interessati potranno assistere a due conferenze presso la biblioteca/fonoteca Biblioteca Gavazzeni di piazza Mercato delle scarpe a Bergamo alta sull’arte di Bastianini, tenute rispettivamente sabato 4 febbraio 2017 alle 18:00 da Valerio Lopane; e sabato 11 febbraio 2017 alle 17:30 dall’Associazione Internazionale Culturale Musicale Ettore Bastianini con il titolo “A proposito di Ettore Bastianini attraverso audio-visivi sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni”.
È possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina: http://www.librettidopera.it/zpdf/doncarlo1884.pdf

Note di regia
Don Carlo è un’opera di impianto decisamente complesso, tanto da aver richiesto allo stesso Verdi una lunga gestazione con numerose e profonde revisioni e riadattamenti. Tutto ciò ha in parte sedimentato nel pubblico e nella critica l’errata conclusione che il lavoro sia in qualche modo privo di una compiutezza perfetta e definitiva. Ad ulteriore conferma di questa falsa lettura, oggi in parte superata, sembra porsi anche un finale enigmatico e volutamente non determinato. Impegnandomi nello studio di questa regia mi sono reso conto che questo apparente limite rivela invece una grande qualità da porre in luce: in quest’opera cade infatti definitivamente la dialettica romantica del personaggio “orientato” in una solo direzione. Vorrei quindi far emergere che il labirinto di dubbi non riguarda le scelte verdiane (a ben vedere corrette e coerenti in tutte le varie edizioni dell’opera), ma piuttosto la natura di personaggi immersi in responsabilità politiche e sentimentali che prevaricano le proprie capacità umane. In Don Carlo Verdi ci regala un affresco dell’essere umano posto di fronte a troppo potere; condizione in cui non può che rispondere in maniera insufficiente e contraddittoria. L’esito è un dissidio irrisolto nelle sfere spirituali e affettive, ma anche politiche e religiose. L’allestimento, nel complesso tradizionale per la scelta dei costumi e del gesto, renderà il senso di questo cammino irrisolto del rapporto tra l’uomo e la realtà puntando su una linea narrativa superiore e simbolica scandita nei quattro temi che ho individuato per i quattro atti: il velo ingannevole; il ragionamento stravolto; la claustrofobica oppressione; la sete di evasione.

Valerio Lopane
Nelle stagioni passate si è spesso affrontata la sfida di affrontare qualche titolo “nuovo”, ma l’allestimento di un’opera della complessità di Don Carlo rappresenta senz’altro la partita più avvincente mai affrontata dal Mayr-Donizetti. La complessità della vicenda e la sua natura di grand-opéra richiedono un’ampiezza di visione paragonabile ad Aida, ma rispetto alla “sorella egiziana” ancor maggiori sono le richieste vocali. Al maestro Damiano Maria Carissoni, ancora una volta alla guida della Piccola Orchestra dei Colli Morenici, è spettato quindi un onere insolitamente complesso per la formazione della compagnia. Il ruolo del titolo sarà affidato al tenore Dario Prola, voce nuova per il pubblico del Mayr-Donizetti. I panni di Elisabetta saranno vestiti dal soprano americano Maria King, voce emersa nelle audizioni indette dal Circolo nel mese di dello scorso luglio. Altra voce nuova per il Circolo sarà quella di Christine Knorren nel ruolo di Eboli. Gradito ritorno sarà, per l’intensa parte di Rodrigo, quello del baritono Lorenzo Battagion (recentemente applaudito come Escamillo). Ellero d’Artegna offrirà voce con il suo privilegiato strumento al ruolo di Filippo II. La temibile parte del Grande Inquisitore sarà affidata al basso Fulvio Valenti. Il cast è completato da Livio Scarpellini (conte di Lerma), Luca Gallo (un frate), Sonia Lubrini (Tebaldo), e una voce dal cielo Eleonora Boaretto.  Interverrà nelle numerose scene d’insieme il Coro Opera Ensemble, istruito dal maestro Ubaldo Composta. Collaboreranno con il regista Simone Martini (costumi originali), Matteo Scarpellini (scene originali), Chiara Taiocchi (elementi scenici originali).
Si apra il sipario!
Il presidente
Federico Gamba

I promotori
Damiano Maria Carissoni, Valerio Lopane, Sara Orsini, Enrico Maffi

Come sempre, sarà possibile prenotare e ricevere informazioni telefonando al numero 035 315854 tutti i giorni dalle ore 12:30 alle ore 14:30 o scrivendo all’indirizzo info@mayrdonizetti.it.

prossimo spettacolo: VENERDÌ 3 MARZO 2017 - ore 21:00
TOSCA, melodramma in tre atti. Musica di Giacomo Puccini

2017_02_11 Teatro Lirico di Magenta, stagione sinfonica con Vivaldi

Sabato 11 febbraio 2017 ore 21 – Teatro Lirico - Magenta

L’Estro Armonico, 12 concerti Op.3 di Antonio Vivaldi

Sarà l’Orchestra d’Archi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano a eseguire l’Opera 3 di Antonio Vivaldi, meglio conosciuta come L’Estro Armonico.
L’esecuzione di questa raccolta, a partire dal 1711, raccolse uno strepitoso successo in tutta Europa e portò grande fama e notorietà al compositore italiano. La denominazione di Estro Armonico intende esprimere la ricerca del perfetto punto di equilibrio fra due esigenze opposte: da un lato l'estro, cioè la pura fantasia che si scatena in totale libertà, e dall'altro i vincoli matematici dettati dalle regole dell'armonia.

La strumentazione è di orchestra d'archi e un violino solista in 4 concerti, 2 violini solisti in altri 4 (2 di questi anche col violoncello) e altri 4 concerti per 4 violini solisti (anche in questo caso 2 concerti anche con il violoncello). L’estro dei solisti, il loro virtuosismo ma anche la loro imprevedibilità sono tenuti ben saldi dalla compattezza armonica e timbrica dell’orchestra. Direttrice è Cinzia Barbagelata, violinista solista, camerista e da diversi anni direttore dal violino dell’Aglàia Ensemble. Maestro concertatore, Ottavio Dantone. 
Il concerto di sabato 11 gennaio rientra nell’abbonamento (4 Sinfonici + Opera) alla stagione 2017. 
Segui le attività di Totem sul sito www.totemagenta.org, su Facebook e Twitter.
Per iscriverti alla nostra newsletter scrivi a info@totemagenta.org.
Teatro Lirico Magenta, via Cavallari, 2 – 02 97003255 – www.teatroliricomagenta.it 
Biglietti: platea 18 euro; galleria 12 euro; ridotto 10 euro (under 26). 
Orario biglietteria: martedì/giovedì 10-12; 17-19. sabato 10-12. 

serata del concerto: un’ora prima dell’inizio spettacolo 
TOTEM la Tribù delle Arti
Via Novara,2 (casella postale n.33)
Magenta (MI) 20013 Italia Email: info@totemagenta.org Telefono e Fax: +39 02.97001455 

2017_02_10 Schubert (5) e Mahler (4) a laVerdi con Trevino e Robinson

Venerdì 10 febbraio  2017_02_10
Domenica 12 febbraio  2017_02_12
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione Sinfonica 2017
CONCERTO SINFONICO
Musica per la gioventù
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Robert Trevino
Il direttore americano Robert Trevino al debutto con laVerdi
nella Quinta sinfonia di Schubert e nella Quarta di Mahler.
Esordio anche per il soprano Twyla Robinson

NUOVO ORARI BIGLIETTERIA
Dallo scorso 1 febbraio, la biglietteria dell’Auditorium di Milano in largo Mahler sarà aperta anche al mattino: da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, orario continuato.

UN POMERIGGIO IN AUDITORIUM  per domenica 12 febbraio, comprende:
• Pranzo a buffet
• Presentazione del concerto e guida all’ascolto
• Tour guidato dell’Auditorium
• Concerto dell’Orchestra Verdi
Appuntamento domenica 12 febbraio alle ore 12.45 nel foyer dell’Auditorium di Milano in largo Mahler.
Costo del pacchetto a persona € 45.00
Per informazioni e prenotazioni: info@auditoriumdimilano.org

Robert Trevino, una delle “bacchette” americane più apprezzate e richieste dell’ultima generazione, debutta con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, interpretando due grandi classici del sinfonismo mitteleuropeo: la Quinta sinfonia di Schubert e la Quarta di Mahler. Un sottile filo rosso o, piuttosto, un condiviso spirito giovanile sembra animare due opere distanti nel tempo ma vicine nello spazio e nella comune tradizione.
Doppio appuntamento venerdì 10 (ore 20.00) e domenica 12 febbraio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo; sul palco di largo Mahler, il soprano Twyla Robinson – come Trevino, americana e al debutto con laVerdi - darà voce al lied del quarto movimento mahleriano Das himmlische Leben (La vita celeste).
Venerdì 10, sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto   dal titolo: Il Mahler de laVerdi. Quarta sinfonia, relatore Marco Benetti.  
“Per la verità volevo scrivere solo un'umoresca sinfonica”: con queste parole Gustav Mahler presentava in una lettera all'amica Natalie Bauer-Lechner la sua Sinfonia n. 4. Questo lavoro occupa un posto particolare nella produzione sinfonica di Mahler, poiché da un lato conclude il ciclo delle Wunderhorn-Symphonien, ponendo fine alla prima fase del suo sinfonismo, mentre dall'altro inaugura un nuovo stile, più essenziale nella severità del contrappunto e meno incline alla monumentalità.

(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).  


Programma
La Sinfonia n. 5 di Schubert e la Sinfonia n. 4 di Mahler condividono un parallelo spirito giovanile. In Schubert troviamo un esplicito tributo allo stile mozartiano mentre Mahler rielabora temi tratti dai Lieder della raccolta Das Knaben Wunderhorn (Il corno della gioventù), di cui uno per soprano e orchestra inserito per intero nel quarto movimento intitolato Das himmlische Leben (La vita celeste).

Da entrambe le sinfonie emerge un senso razionale, unito però a fantasia spontanea, che in Schubert guarda allo stile classico mentre in Mahler punta alla rielaborazione di musiche composte in gioventù, alla ricerca di un’atmosfera fiabesca e bucolica. 

2017_02_11 Maria la madre di Gesù e l'Islam

Sabato 11 febbraio 2017 - ore 15.00
Spazio Banterle Largo Corsia dei Servi, 4
(presso Centro Culturale di Milano)
Maryam e Issa: l'Islam e la madre di Gesù
Organizzato da
Teatro de Gli Incamminati / Teatro delle Albe
in collaborazione con il Centro Culturale di Milano
Parteciperanno
Ermanna Montanari, Luca Doninelli, Tahar Lamri, Luisa Orelli, Camillo Fornasieri
Incontro a ingresso gratuito.
Si consiglia la prenotazione a biglietteria@incamminati.it

Con questo spettacolo - ideato e diretto dalla Montanari insieme a Marco Martinelli - le Albe rinnovano il sodalizio con Luca Doninelli e Luigi Ceccarelli per una nuova pagina di teatro-in-musica. Maryam ci racconta quanto la figura di Maryam, ovvero di Maria, la Madre di Gesù, sia centrale nel Corano e nella cultura islamica, e come si ponga in questi tempi di terrorismi e di ferocia come la "donna dell'incontro", un ponte tra cristianesimo, islam e cultura contemporanea. Il monologo dà voce a tre donne palestinesi che condividono con Maria il dolore per la morte dei figli, tutte morti dovute all'ingiustizia e agli orrori del mondo, e a lei si rivolgono, per chiedere consolazione, o per gridare la propria rabbia, o semplicemente per invocare una risposta al "perché" della guerra e della violenza, la invocano come accade in tanti santuari musulmani del Medio Oriente e del Magreb. Sarà infine Maria stessa ad apparire e a condividere, madre tra le madri, il dolore di quelle donne.

2017_02_14 HIERONYMUS BOSCH lo conosceremo sul grande schermo dell'Agorà di Robecco

Questo spettacolare documento sull'arte del pittore più fantasioso della storia sostituisce il previsto LOVING VAN GOGH che è stato annullato dalla casa distributrice. Allora abbiamo pensato al GRAL di Robecco di recuperare questo avvenimento che era stato programmato a dicembre nel circuito nazionale ma che non avevamo potuto inserirlo nel calendario di Agorà cultura.

RASSEGNA "AGORA'CULT"
"CINEARTE"
MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2017 ORE 21:00
IL CURIOSO MONDO DI 
HIERONYMUS BOSCH
Biglietto intero € 10,00 / ridotto e convenzionato € 8,00

Hieronymus Bosch (1450-1516), nome d'arte di Jeroen Anthoniszoon van Aken è stato un pittore olandese, esponente di spicco del Rinascimento nordico. Fu noto come El Bosco in lingua spagnola, Gerolamo Bosco o Bosco di Bolduc in quella italiana; in alcuni suoi dipinti si firmò con il solo cognome, Bosch.
Alcune delle opere più conosciute di Hieronymus Bosch, : Il trittico del fieno, Il Giardino delle Delizie, L’Adorazione dei Magi, Il Giudizio Finale, Il Venditore ambulante, La Nave dei Folli, Crocefissione, Ascesa all'empireo (attribuzione ?).
Hieronymus Bosch proveniva da una famiglia di pittori. Il bisnonno, il nonno, il padre, tre zii e due fratelli erano tutti pittori, ma Hieronymus fu senza dubbio il pittore più famoso della famiglia.
Nel 1488, Bosch si unì alla Confraternita di Nostra Diletta Signora, tra i 50 ‘notabili’ di 's-Hertogenbosch. La rete internazionale della confraternita gli diede accesso alle più alte classi della società in Europa, che commissionarono molte delle sue opere.
Hieronymus Bosch potrebbe aver viaggiato attraverso l’Europa in almeno due occasioni. Ma nonostante al tempo non fosse insolito viaggiare e studiare le opere di altri artisti, non ci sono prove che Bosch abbia fatto quei viaggi.
Le opere di Hieronymus Bosch :
L’immaginario vivace e fantastico di Hieronymus Bosch è ciò che lo distingue da altri artisti. I suoi dipinti rappresentano perlopiù temi biblici e sono colmi di creature fantastiche e doppi significati. Questo gli procurò il soprannome di ‘creatore di diavoli’. Grazie al suo punto di vista così audace, Hieronymus Bosch divenne conosciuto e una fonte di ispirazione per tanti altri artisti in epoche successive, tra cui Salvador Dalí, Jorg Immendorf e Robert Gober.
Molte delle sue opere rimangono un completo mistero per scienziati e appassionati. Sfortunatamente soltanto 25 dei suoi dipinti e 8 dei suoi disegni hanno superato la prova del tempo.
Dove vedere i dipinti di Hieronymus Bosch : Il Jheronimus Bosch Art Center nella città di 's-Hertogenbosch è completamente dedicato alla vita e le opere di Hieronymus Bosch, che visse a 's-Hertogenbosch tra il 1450 e il 1516. Una delle sue opere più famose, il ‘Venditore ambulante’, è esposta al Museo Boijmans van Beuningen a Rotterdam.
"Un mio ricordo personale è stata la "caccia" alla sua Crocefissione (1480-85),  che mi immaginavo apocalittica, così mi recai al Musées Royaux des Beaux-Arts, Brussels per poterla vedere e rimasi invece sbalordito dalla solitaria compestre calma nella quale ambientò la scena più dolorosa della religione cristiana. La nostra abituale conoscenza di questo pittore passa attraverso appunto le sue più famose creazioni di mostri e mostriciattoli, che vivono accanto ad una umanità deforme e deformata, ma estremamente povera e succube delle potenze più varie dalla natura, al potere politico, alla religione. Ma che sembrano infischiarsene di tutto pure di un fiore nel (xxxx termine censurato)". mm
"L'intera opera pittorica di Hieronymus Bosch (pittore olandese, n.1453 - m.1516) è paragonabile, per estensione analogica, alla sferzante predicazione di Girolamo Savonarola, suo contemporaneo.
I suoi dipinti truculenti e inquietanti si discostano dall'iconografia tradizionale, sovvertendo i parametri della pittura di genere, soprattutto quella religiosa a cui fa costantemente riferimento. L'arte figurativa e l'arte dell'oratoria sono strumenti portentosi nella predicazione infuocata di questi due comunicatori della fede cristiana."
Citazione da http://www.scuolabeatoangelico.it/formazioneartisti9.htmlHieronymus Bosch (1450-1516), nome d'arte di Jeroen Anthoniszoon van Aken è stato un pittore olandese, esponente di spicco del Rinascimento nordico. Fu noto come El Bosco in lingua spagnola, Gerolamo Bosco o Bosco di Bolduc in quella italiana; in alcuni suoi dipinti si firmò con il solo cognome, Bosch.
Alcune delle opere più conosciute di Hieronymus Bosch, : Il trittico del fieno, Il Giardino delle Delizie, L’Adorazione dei Magi, Il Giudizio Finale, Il Venditore ambulante, La Nave dei Folli, Crocefissione, Ascesa all'empireo (attribuzione ?).
Hieronymus Bosch proveniva da una famiglia di pittori. Il bisnonno, il nonno, il padre, tre zii e due fratelli erano tutti pittori, ma Hieronymus fu senza dubbio il pittore più famoso della famiglia.
Nel 1488, Bosch si unì alla Confraternita di Nostra Diletta Signora, tra i 50 ‘notabili’ di 's-Hertogenbosch. La rete internazionale della confraternita gli diede accesso alle più alte classi della società in Europa, che commissionarono molte delle sue opere.
Hieronymus Bosch potrebbe aver viaggiato attraverso l’Europa in almeno due occasioni. Ma nonostante al tempo non fosse insolito viaggiare e studiare le opere di altri artisti, non ci sono prove che Bosch abbia fatto quei viaggi.
Le opere di Hieronymus Bosch :
L’immaginario vivace e fantastico di Hieronymus Bosch è ciò che lo distingue da altri artisti. I suoi dipinti rappresentano perlopiù temi biblici e sono colmi di creature fantastiche e doppi significati. Questo gli procurò il soprannome di ‘creatore di diavoli’. Grazie al suo punto di vista così audace, Hieronymus Bosch divenne conosciuto e una fonte di ispirazione per tanti altri artisti in epoche successive, tra cui Salvador Dalí, Jorg Immendorf e Robert Gober.
Molte delle sue opere rimangono un completo mistero per scienziati e appassionati. Sfortunatamente soltanto 25 dei suoi dipinti e 8 dei suoi disegni hanno superato la prova del tempo.
Dove vedere i dipinti di Hieronymus Bosch : Il Jheronimus Bosch Art Center nella città di 's-Hertogenbosch è completamente dedicato alla vita e le opere di Hieronymus Bosch, che visse a 's-Hertogenbosch tra il 1450 e il 1516. Una delle sue opere più famose, il ‘Venditore ambulante’, è esposta al Museo Boijmans van Beuningen a Rotterdam.
"Un mio ricordo personale è stata la "caccia" alla sua Crocefissione (1480-85),  che mi immaginavo apocalittica, così mi recai al Musées Royaux des Beaux-Arts, Brussels per poterla vedere e rimasi invece sbalordito dalla solitaria compestre calma nella quale ambientò la scena più dolorosa della religione cristiana. La nostra abituale conoscenza di questo pittore passa attraverso appunto le sue più famose creazioni di mostri e mostriciattoli, che vivono accanto ad una umanità deforme e deformata, ma estremamente povera e succube delle potenze più varie dalla natura, al potere politico, alla religione. Ma che sembrano infischiarsene di tutto pure di un fiore nel (xxxx termine censurato)". mm
"L'intera opera pittorica di Hieronymus Bosch (pittore olandese, n.1453 - m.1516) è paragonabile, per estensione analogica, alla sferzante predicazione di Girolamo Savonarola, suo contemporaneo.
I suoi dipinti truculenti e inquietanti si discostano dall'iconografia tradizionale, sovvertendo i parametri della pittura di genere, soprattutto quella religiosa a cui fa costantemente riferimento. L'arte figurativa e l'arte dell'oratoria sono strumenti portentosi nella predicazione infuocata di questi due comunicatori della fede cristiana."
Citazione da http://www.scuolabeatoangelico.it/formazioneartisti9.html

2017_02_23 Teatro Moderno Igor Sibaldi, per uno speciale seminario

GIOVEDI' 23 FEBBRAIO 2017 – ore 20.30
Teatro Moderno di Vigevano - Via S. Pio V, 8
Igor Sibaldi
"IMMAGINAZIONE E DESIDERI"
Le due forze più grandi che abbiamo a disposizione. Come usarle per cambiare il tuo mondo.
Igor Sibaldi, scrittore e saggista italiano, torna al Teatro Moderno per uno speciale seminario intitolato "IMMAGINAZIONE E DESIDERI. Le due forze più grandi che abbiamo a disposizione. Come usarle per cambiare il tuo mondo".
Prezzo unico: euro 20.
Prenotazione obbligatoria al numero 348.1127776 oppure tramite il sito www.teatroilmosaico.it

Verrai condotto in un viaggio attraverso il quale potrai potenziare la facoltà dell’IO più inesplorata, ma anche la più importante: l’immaginazione!
Noi non viviamo nella Realtà. O perlomeno non abbiamo scelto di vivere in questo mondo, ci hanno messo lì, tanto tempo fa. Ci costringono in questo mondo una serie di avvenimenti, che non possiamo ricordare da soli: questi avvenimenti sono i nostri traumi, e modellano i confini del mondo che viviamo. Abbiamo – tutti noi – una serie di desideri e aspirazioni che sono soffocati dagli accadimenti del passato, e che aspettano di essere scovati, per ampliare meravigliosamente il mondo in cui viviamo e ci avvicinano alla scoperta della Realtà.
Questo è un seminario solo per persone coraggiose. Ne uscirai completamente cambiato. Il mondo che costruirai, non sarà più quello di prima!

Igor Sibaldi (Milano, 15 giugno 1957) è uno scrittore e saggista italiano.
Nato da madre russa e padre italiano, Sibaldi è studioso di teologia e storia delle religioni; è autore di opere sulle Sacre Scritture e sullo sciamanesimo, oltre che di opere di narrativa e teatro. Dal 1997 tiene conferenze e seminari in Italia e all'estero su argomenti di mitologia, di esegesi e di psicologia del profondo.

Si è occupato a lungo di angelologia, equiparandola ad una forma di psicologia. Negli anni Ottanta e Novanta ha tradotto varie opere di letteratura russa (in particolare romanzi e racconti di Tolstoj), dedicandovi monografie e saggi introduttivi. In seguito ha tradotto il Vangelo di Giovanni, dal greco antico, nel volume Il codice segreto del Vangelo e parte della Genesi, dall'ebraico antico, nel volume Il libro della Creazione.
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Info e prenotazioni al numero 348.1127776 Associazione Culturale Il Mosaico <info@teatroilmosaico.it>
ACQUISTO BIGLIETTI ED ABBONAMENTI:
Informazioni e prenotazioni: www.teatroilmosaico.it   www.gliantinati.it - Seguici su Facebook Teatro Moderno di Vigevano

2017_02_18 Teatro Moderno di Vigevano in scena la Compagnia Filodrammatica Gallaratese

SABATO 18 FEBBRAIO 2017 – ore 21.00
Teatro Moderno di Vigevano - Via S. Pio V, 8
Compagnia Teatrale C.F.G "Compagnia Filodrammatica Gallaratese"
"LE PILLOLE D'ERCOLE"
Tre atti di Charles Maurice Hennequin e Paul Bilhaud
Regia: Giovanni Melchiori
Il dottor Cuccurullo, per scherzo, fa bere una pillola eccitante di sua invenzione, ad un suo collega. Sotto l'influenza della sostanza il medico vive un'avventura con una cliente siciliana. Il marito della donna, gelosissimo, chiede come riparazione di poter accoppiarsi con la moglie del medico che è costretto dagli eventi ad accettare non prima, però, di aver ingaggiato una donna disposta a recitare il ruolo della moglie e a soddisfare il siculo. I problemi non sono risolti, anzi, aumentano...
La Compagnia Teatrale Filodrammatica Gallaratese è attualmente composta da una trentina di componenti e i suoi fondatori si sono, fin dall’inizio, prefissati come obiettivo quello di portare sui palcoscenici del nord Italia il teatro napoletano, rappresentando testi che spaziano da quelli classici di De Filippo a quelli di autori minori quali Fayad, De Santis, Canzano, De Maio. Per rendere pienamente fruibile anche al pubblico lombardo il suo ricco repertorio, la filodrammatica ha, da subito, optato per una sorta di “napoletano italianizzato”, sia pur colorito e caratterizzato da alcune espressioni dialettali comprensibili a tutte le latitudini e dall’inflessione decisamente napoletana degli attori.
Info e prenotazioni al numero 348.1127776 Associazione Culturale Il Mosaico <info@teatroilmosaico.it>
ACQUISTO BIGLIETTI ED ABBONAMENTI:
Informazioni e prenotazioni: www.teatroilmosaico.it   www.gliantinati.it - Seguici su Facebook Teatro Moderno di Vigevano

2017_02_10 Serva padrona con un originale servo Vespone al Rosetum

Venerdì 10 febbraio 2017
TEATRO ROSETUM . Milano
arriva a Rosetum La Serva Padrona, i due intermezzi buffi di Giovan Battista Pergolesi su libretto di Gennaro Antonio Federico.
il titolo d’opera si inserisce all’interno della stagione PROGRESSIONE ARMONICA che vede impegnato l’Ensemble Rosetum in collaborazione con l’Orchestra Nuova Cameristica.
Ascolteremo  Maria Chiara Cavinato (soprano) e Filippo Mezzapelle (baritono). Il maestro concertatore è Giovanni Fornasieri.

stagione musicale PROGRESSIONE ARMONICA
G. B. Pergolesi
LA SERVA PADRONA
libretto di Gennaro Antonio Federico
baritono Filippo Mezzapelle – Uberto
soprano Maria Chiara Cavinato – Serpina
maestro concertatore Giovanni Fornasieri
con la partecipazione di Padre Marco Finco nei panni del servo Vespone
Ingresso 10 euro
ridotto Soci Amici di Rosetum 8 euro
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 02 48707203
info@rosetum.it

2017_02_15 NUZZO DI BIASE in GLI IMPIEGATI DELL’AMORE

Mercoledì 15 febbraio 2017 ore 21.00
Teatro Coccia Novara
http://www.fondazioneteatrococcia.it
RASSEGNA COMICO D’AUTORE
NUZZO DI BIASE
in
GLI IMPIEGATI DELL’AMORE
di David Foenkinos
Con Nuzzo Di Biase
Traduzione e adattamento di Michele De Virgilio
Regia Maie Pascale Osterrieth
Produzione Bananas S.r.l.

Dopo il successo di “Paradossi e Parastinchi” Nuzzo Di Biase tornano in teatro con una commedia francese romantica e spregiudicata.
I destini dei protagonisti, Michele e Silvia, si incrociano in un’agenzia matrimoniale, dove i due vanno non per cercare l’anima gemella, ma per svolgere il loro onesto lavoro di impiegati.
Sono single che vendono felicità ai loro clienti, ma che vivono un’esistenza piuttosto monotona e insignificante.
Quando, per via di internet, più nessuno cercherà le loro consulenze amorose, questi “Cupidi” dal contratto a termine, saranno costretti a posare le frecce e ad intraprendere un viaggio introspettivo che li porterà a sedersi al di là della scrivania; perché un problema può scatenare reazioni a catena dalle conseguenze imprevedibili e costringere due timidi ad uscire dal guscio per affrontare la vita.
In questa commedia dell’autore francese David Foenkinos, si ritrova tutto il suo universo, pieno di fantasia e di humor. Riflessioni sulla coppia, sulla solitudine, sulla paura della felicità, sul divorzio e sull’arte di ballare il tango!

DAVID FOENKINOS, autore
È nato a Parigi nel 1974. Dopo aver studiato lettere alla Sorbona ed aver insegnato musica, nel 2001 pubblica il suo primo romanzo, Inversion de l’idiotie: de l’influence de deux Polonais, al quale sono seguiti altri romanzi e pièce teatrali. I suoi libri sono stati tradotti in più di quindici lingue. Di Foenkinos, la casa editrice e/o ha già pubblicato nel 2010 La delicatezza da cui è stato tratto un film diretto dallo stesso Foenkinos, candidato come miglior opera prima ai “César” nel 2012.

MARIE PASCALE OSTERRIETH
Dopo la scuola di cinema L’INSAS di Bruxelles, debutta nella produzione con il film Le Grand Paysage d’Alexis Droeven del regista belga Jean-Jacques Andrien (premiato al festival di Berlino). Seguiranno numerose produzioni internazionali, tra cui Genesis dell’indiano Mrinal Sen (festival di Cannes) e Australia di Jean-Jacques Andrien, con Fanny Ardant e Jeremy Irons (premiato al festival di Venezia).
In Francia, lavora per la Cinq fiction tv, per la Rhône-Alpes Cinéma e la TF1 Films Production, responsabile delle coproduzioni e dello sviluppo delle sceneggiature.
Nel 1997 crea, insieme all’attrice Michèle Bernier, la società di produzione Charlice sarl, ed è co-autrice, co-produttrice e regista a teatro, del monologo Le Démon de Midi, un successo tradotto in quattro lingue, di cui curerà l’adattamento cinematografico e la regia del film omonimo, distribuito dalla Pathé. In seguito, mette in scena Dolores Claiborne, Et pas une ride! (premio One-Man Show della SACD), Je préfère qu’on reste amis di Laurent Ruquier.
Marie Pascale Osterrieth firma inoltre la regia di altri spettacoli quali Les Bodin’s mère et fils, Jean-Luc Lemoine est inquiétant e ancora La faute d’orthographe est ma langue maternelle di e con Daniel Picouly. In Italia, collabora e firma lo spettacolo Tonino a testa in giù di e con Michele De Virgilio.

2017_02_12 Febbraio a Morimondo, il Mercatino Enogastronomico della Certosa torna on the road

Data :12/02/2017
12 Febbraio a Morimondo,
il Mercatino Enogastronomico della Certosa torna on the road
Sede Corte dei Cistercensi
Città: Morimondo (Milano)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Appuntamento a Morimondo, borgo slow tra i più belli d'Italia, con la cultura del triangolo del gusto Pavia-Milano-Alessandria. Nel paniere di eccellenze una new entry: da Pozzol Groppo (AL) pani integrali di semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone
Febbraio 2017. Il MEC torna on the road: domenica 12 Febbraio il Farmers' Market della Certosa di Pavia tornerà sulla Strada delle Abbazie per dare appuntamento a Morimondo, città slow del circuito dei Borghi più belli d'Italia famosa per la sua stupenda Abbazia romanica.
Golosi, enogastronauti e foodies, ma anche turisti a breve raggio avranno la possibilità di scoprire un borgo magico dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità come l'abbazia di Morimondo. Dalle 10 alle 18 la Corte dei Cistercensi ospiterà produttori agricoli di eccellenze enogastronomiche DOP, DOC e IGP lombarde del Pavese, della Lomellina, dell'Oltrepo e delle regioni confinanti. Il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa presenterà, come di consueto, l'eccellenza agroalimentare di Oltrepo, Lomellina, Pavese e Monferrato: tipicità di altissima qualità, prodotti simbolo della dieta mediterranea. Nella vetrina del MEC foodies e turisti enogastronomici avranno la possibilità di degustare ed acquistare funghi, riso del Pavese, succhi di frutta e salse, confetture e composte, specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. Lomellina ancora protagonista tra i banchi del MEC con i prosciutti ed il paté di fegato d'oca. E ancora vini, distillati, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati. Per i golosi del dolce le caratteristiche e pluripremiate offelle di Parona. E olio dalla Liguria. New entry a Morimondo e nel paniere di eccellenze del MEC, il pane di Cheeses&Breads, ovvero Marco Bernini, panificatore alchimista di Pozzol Groppo (Al) che crea pani integrali semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone. Pani che vengono panificati secondo due metodi: uno senza impasto ma solo farina, acqua e tempo; l'altro tradizionale. Le farine sono di grani semplici o miscele direttamente in campo prima del raccolto mulinate a pietra pochi giorni prima della panificazione.
Un atlante del gusto ricco di tipicità ed eccellenze per una realtà che si caratterizza per fiducia e famigliarità come il negozio sotto casa di una volta.



Mercatino Enogastronomico della Certosa in Trasferta
Domenica 12 Febbraio 2017
Dalle 10 alle 18
Morimondo (Mi), Corte dei Cistercensi
Ingresso gratuito
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.

Contatti:
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: http://www.agenziareclam.it

2017_02_12 12 Febbraio a Morimondo, il Mercatino Enogastronomico della Certosa torna on the road

Data :12/02/2017 
12 Febbraio a Morimondo,
il Mercatino Enogastronomico della Certosa torna on the road 
Sede Corte dei Cistercensi 
Città: Morimondo (Milano) 
Sezione #concertodautunnonews: altro 
Descrizione: Appuntamento a Morimondo, borgo slow tra i più belli d'Italia, con la cultura del triangolo del gusto Pavia-Milano-Alessandria. Nel paniere di eccellenze una new entry: da Pozzol Groppo (AL) pani integrali di semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone 
Febbraio 2017. Il MEC torna on the road: domenica 12 Febbraio il Farmers' Market della Certosa di Pavia tornerà sulla Strada delle Abbazie per dare appuntamento a Morimondo, città slow del circuito dei Borghi più belli d'Italia famosa per la sua stupenda Abbazia romanica. 
Golosi, enogastronauti e foodies, ma anche turisti a breve raggio avranno la possibilità di scoprire un borgo magico dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità come l'abbazia di Morimondo. Dalle 10 alle 18 la Corte dei Cistercensi ospiterà produttori agricoli di eccellenze enogastronomiche DOP, DOC e IGP lombarde del Pavese, della Lomellina, dell'Oltrepo e delle regioni confinanti. Il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa presenterà, come di consueto, l'eccellenza agroalimentare di Oltrepo, Lomellina, Pavese e Monferrato: tipicità di altissima qualità, prodotti simbolo della dieta mediterranea. Nella vetrina del MEC foodies e turisti enogastronomici avranno la possibilità di degustare ed acquistare funghi, riso del Pavese, succhi di frutta e salse, confetture e composte, specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. Lomellina ancora protagonista tra i banchi del MEC con i prosciutti ed il paté di fegato d'oca. E ancora vini, distillati, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati. Per i golosi del dolce le caratteristiche e pluripremiate offelle di Parona. E olio dalla Liguria. New entry a Morimondo e nel paniere di eccellenze del MEC, il pane di Cheeses&Breads, ovvero Marco Bernini, panificatore alchimista di Pozzol Groppo (Al) che crea pani integrali semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone. Pani che vengono panificati secondo due metodi: uno senza impasto ma solo farina, acqua e tempo; l'altro tradizionale. Le farine sono di grani semplici o miscele direttamente in campo prima del raccolto mulinate a pietra pochi giorni prima della panificazione. 
Un atlante del gusto ricco di tipicità ed eccellenze per una realtà che si caratterizza per fiducia e famigliarità come il negozio sotto casa di una volta. 



Mercatino Enogastronomico della Certosa in Trasferta 
Domenica 12 Febbraio 2017 
Dalle 10 alle 18 
Morimondo (Mi), Corte dei Cistercensi 
Ingresso gratuito 
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.itwww.prolocomorimondo.eu 

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni. 

Contatti: 
Indirizzo e-mail : 
Numero di cellulare: 347 7264448 
Numero fisso: 
Sito Web: http://www.agenziareclam.it

2017_02_12 Concerto di Carnevale con PICCOLI POMERIGGI MUSICALI

Domenica 12 febbraio 2017 ore 11:00
Direttore: Diego Ceretta
(foto www.concertodautunno.it)
Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
I PICCOLI POMERIGGI MUSICALI
X STAGIONE TI RACCONTO UNA FIABA
Concerto di Carnevale
I vestiti nuovi dell’Imperatore
di Hans Christian Andersen
Voce recitante: Marcello Mocchi
Regia: Manuel Renga
Direttore: Diego Ceretta
Orchestra I Piccoli Pomeriggi Musicali
I Pomeriggi Musicali in collaborazione con Sconfinarte e Milano Teatro Scuola Paolo Grassi  e con il sostegno di Fondazione Cariplo
Sul palco del Teatro dal Verme di Milano è la volta di raccontare I Vestiti nuovi dell’Imperatore, e forse nessuna favola sarebbe più azzeccata per il Concerto di Carnevale dei Piccoli Pomeriggi Musicali!
La voce di Marcello Mocchi ci racconterà la favola di un Imperatore vanitoso e stupido, di due sarti imbroglioni in grado di raggirare lui e i suoi cortigiani e di tanti sudditi pecoroni, vigliacchi e pusillanimi; l’adattamento della favola, come di consueto, è opera del regista Manuel Renga.
Sul fronte musicale ci sarà una novità: impegnato al Festival di Sanremo, il M° Daniele Parziani lascerà il podio a Diego Ceretta. Diego è stato Primo violino di spalla dell’Orchestra sin dalla sua prima stagione e ora, per la seconda volta, torna a dirigere la formazione in cui lui stesso è cresciuto musicalmente e con la quale ha debuttato come direttore lo scorso anno, in un programma che accosta musiche di Bizet e Čajkovskij a canzoni e brani della tradizione popolare.

In ultimo, non dimentichiamoci però di una cosa importantissima e cioè che si tratta del Concerto di Carnevale! Vi aspettiamo allora tutti in maschera!

2017_02_26 Cantiamo per Amatrice

Domenica 26 febbraio 2016, ore 16.00
"Cantiamo per Amatrice". 

Concerto del gruppo vocale Karakorum
diretto da Anna Pavan
nella chiesa cinquecentesca di San Barnaba, in via della Commenda 1, Milano
In programma polifonia sacra, da Tomkins a Mozart.
Ingresso Offerta libera pro Amatrice

2017_02_09 Montanari fa il bis con i Pomeriggi per il 30° di Martinotti e Beethoven

72ª Stagione Sinfonica - Orchestra I Pomeriggi Musicali
La Tradizione del Nuovo
72ª Stagione Sinfonica - Orchestra I Pomeriggi Musicali
La Tradizione del Nuovo

72ª STAGIONE SINFONICA
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI

Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno

Stagione 2016-2017

Giovedì 9 febbraio 2017 ore 21.00
Sabato 11 febbraio 2017_02_11 ore 17.00
Generale aperta – giovedì 9 febbraio ore 10.00

Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano


S.Martinotti, Bagatella, per violino e orchestra – commissione I Pomeriggi Musicali 
O.RespighiGli uccelli L. van BeethovenSinfonia n. 5 in do minore, op. 67

Direttore e violino: Stefano Montanari
Orchestra I Pomeriggi Musicali


Seconda serata in compagnia del giovane ed eclettico direttore Stefano Montanari, il quale proporrà un itinerario che pare viaggiare a ritroso nel tempo: da una commissione in prima esecuzione assoluta, transitando per il contemporaneo novecentesco, arriva all’inizio dell’Ottocento. Il M° Montanari, al fianco dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, si esibirà questa volta nel doppio ruolo di direttore e solista, in un programma che inizierà con una novità assoluta per violino e orchestra di Stefano MartinottiBagatella. Compositore nonché violista della nostra Orchestra, Martinotti così descrive il suo lavoro: “L'organico di Bagatella sfrutta tutte le risorse orchestrali schierate per il resto del programma della serata. Il valore aggiunto è costituito dal violino solista di Stefano Montanari, a cui è dedicato il pezzo”. Il programma passerà poi attraverso il Novecento che ammicca al Barocco de Gli Uccelli di Respighi, per chiudere con la tappa centrale del viaggio che I Pomeriggi stanno svolgendo tra le sinfonie di Ludwig van Beethoven: la celeberrima Quinta sinfonia in do minore. 

2017_02_15 Uno spettacolo di intensa poesia e divertimento

Mercoledì 15 Febbraio 2017_02_15
Giovedì 16 Febbraio 2017_02_16
Venerdì 17 Febbraio 2017_02_17
Teatro Cagnoni Vigevano ore 21.00
Uno spettacolo di intensa poesia e divertimento.
NON SI LASCIA NESSUNO INDIETRO
scritto e diretto da Mimmo Sorrentino
interpretato da Luca Cavalieri e quindici alpini della sezione di Vigevano.
Ingresso 10 euro
Nel raccontare la storia degli alpini racconta la storia di Italia.
Ma non quella che si legge nei libri di storia ufficiale. Quella che è sotto la luce dei riflettori. No.
Racconta l’Italia degli italiani comuni. Di quelli che sudano. Che cantano. Che sono carne da macello. Bestemmiatori. Altruisti. Generosi. Ingegnosi. L’Italia dei gregari.

Biglietti acquistabili presso la Biglietteria del Teatro Cagnoni