2017_10_29 In Cooperativa per Amare la Musica allo SPAZIO TEATRO 89 Stagione 2017-2018

SPAZIO TEATRO 89
Indirizzo: via Fratelli Zoia 89, Milano, tel: 0240914901.
Rassegna
“In Cooperativa per Amare la Musica” 
Concerti Fior Fiore Coop
Stagione 2017-2018

Domenica 15 ottobre 2017_10_15, ore 17
“Bisogna sognare!”
Un secolo fa la Rivoluzione russa. Sarà ricordata con le musiche di due compositori (Shostakovich e Rachmaninov) che da diverse posizioni e con diversi esiti vi ebbero a che fare. Inoltre, con “Dark was the night” di Boccadoro, brano ispirato dall’omonimo gospel-blues di Blind Willie Johnson inserito nel Golden Record lanciato con la sonda Voyager nelle profondità cosmiche, oltre a esprimere il compianto per gli aspetti di tragedia intrinseci a tutti i sommovimenti storici, si farà un cenno alla lettura, anche in chiave astronomica, della parola “Rivoluzione”.

Shostakovich: Trio op.67;
Rachmaninov: 6 Romanze op.38;
Boccadoro: Dark was the night

Piercarlo Sacco, vl.; Andrea Scacchi, vcl.; Luca Schieppati, pf.
Con la partecipazione di Külli Tomingas, mezzosoprano.

Domenica 29 ottobre 2017_10_29, ore 17
“Prenderò una nuova strada”
Negli anni intorno al 1800 Beethoven maturò nuove consapevolezze sul linguaggio musicale e sui modi per svilupparlo radicalmente, pur non rinnegandone i legami con il passato. Un lavoro costante, instancabile, spesso visionario, che colloca la musica del Titano di Bonn in una eterna contemporaneità protesa verso l’Utopia. Si seguiranno le tracce di questa inesausta ricerca attraverso le Sonate op. 26, op. 27 n.1 e 2 e la trascrizione a 4 mani (originale dell’Autore) della Grande Fuga per Quartetto d’archi.
Davide Cabassi, pf.
Con la partecipazione di Emanuele Delucchi, pf.

Domenica 12 novembre 2017_11_12, ore 17
Rythm (R)evolution
All’inizio del XX secolo, i ritmi sincopati e le sonorità ruvide del ragtime conquistano il cuore e l’orecchio di tanti musicisti: il programma proposto da Jeffrey Swann parte da un omaggio a Scott Joplin per esplorare poi gli influssi della musica afro-americana sui compositori europei, con brani di Debussy, Hindemith e Stravinsky.
Jeffrey Swann, pf.
(in collaborazione con Serate Musicali)

Domenica 19 novembre 2017_11_19, ore 20.30
Auditorium Gaber - Grattacielo Pirelli
Evento speciale (fuori abbonamento)
Galà lirico e Premiazione del Concorso di Canto
“Coop Music Awards” - Premio Antonio Bertolini

Si ringrazia: Consiglio Regionale della Lombardia, Coop Lombardia, Serate Musicali

Domenica 26 novembre 2017_11_26 , ore 17
Pratica (rivoluzionaria)
L’Ensemble Fantazyas di Roberto Balconi guiderà gli spettatori alla scoperta dell’arte di Claudio Monteverdi e in particolare della sua “seconda pratica” che, emancipando la melodia dal severo contrappunto rinascimentale, rende possibile una sempre maggiore libertà espressiva, schiudendo preziose prospettive a tutta la musica dei secoli successivi.
Ensemble Fantazyas (Carlotta Colombo, soprano; Giulia Musuruane, soprano; Hyun Jung Oh, mezzosoprano).
Clavicembalo e concertazione: Roberto Balconi.
In collaborazione con Fondo Morosini per la musica e per la cultura.

Domenica 3 dicembre 2017_12_03, ore 17
Il cane, il gatto, io e te
Spazio Teatro 89 come un’arca di Noè musicale: dai cucù e coccodè barocchi ad asini ed elefanti novecenteschi, un percorso tra evoluzione degli stili e rivoluzione dei sentimenti. Al concerto sarà abbinata la mostra “Alimenta l’amore”, con foto di animali di Silvia Amodio. Musiche di Rameau, Alabyev, Liszt, Saint-Saens/Godowsky, Mahler, Satie, Poulenc, Messiaen e Boccadoro.
Külli Tomingas, mezzosoprano; Anna Vizziello, flauto; Alice Baccalini e Luca Schieppati, pf.
Con la partecipazione di Lisa Capaccioli, voce recitante.

Domenica 17 dicembre 2017_12_17, ore 17
Spettri, Fiabe, Romanze, Sonate
Foriero di rivoluzioni, lo spettro del comunismo inizia ad aggirarsi per l’Europa da che Marx ed Engels lo evocano in uno degli incipit più celebri di tutti i tempi. Carlo Galante ne trae un divertissement non privo di inquietudini. Insieme a questa prima assoluta, il rarefatto lirismo della Sonata di Shostakovich, una scelta di Lieder “senza parole” e i visionari “Quadri fiabeschi” di Robert Schumann.
Danusha Waskiewicz, v.la; Andrea Rebaudengo, pf.

Domenica 14 gennaio 2018_01_14, ore 17
Storie di Fantasmi
Le Storie di Fantasmi di Carlo Galante sono uno spettacolo tra musica e teatro, la cui elegante arguzia è adatta a un pubblico “da 0 a 100 anni”. La già sperimentata e brillante interpretazione del duo Moretti/Ravelli si avvarrà di una nuova regia di luci ed effetti firmata da Giorgio Bongiovanni.
Duo pianistico Antonella Moretti-Mauro Ravelli.
Con la partecipazione di Giorgio Bongiovanni, regia e voce recitante.

Domenica 28 gennaio 2018_01_28, ore 17
Singing Revolution
Liberarsi (anche) cantando: la centralità dell’esperienza vocale è sicuramente ciò che più accomuna il nostro “Paese del melodramma” e la piccola repubblica baltica d’Estonia, che compie 100 anni. Ne festeggiamo l’anniversario con i loro musicisti e le loro musiche, sulle ali del canto.
Heli Veskus, soprano.
Tarmo Eespere e Johan Randvere, pf.

Domenica 11 febbraio 2018_02_11, ore 17
Rapsodici, onirici, ludici
“Reveusement lent” è l’indicazione di tempo della 1a Rapsodia debussyana, il cui materiale tematico si disvela gradualmente come il contenuto latente di in una visione onirica. Negli anni in cui era sua allieva, Shostakovich ebbe a dire a Galina Usvolskaya di aver egli subito la sua influenza, non il contrario. E, indubbiamente, nella ascetica essenzialità del Trio di Ustvolskaya riconosciamo tanti aspetti del tardo stile di Shostakovich, che di questo stesso Trio citerà un tema nel Lied “Notte”, indizio (e, alla luce dei risvolti sentimentali dei rapporti tra il maestro e la studentessa, confessione) di come ci si possa evolvere anche con lo sguardo rivolto al passato. Il programma dell’Ensemble (ad assetto variabile) End of Time comprende anche le sonorità graffianti di Gershwin e Milhaud e l’elegante esotismo di Boutry, ulteriori esempi di rivoluzionarie evoluzioni nella musica del ‘900.
Debussy: Rhapsodie; Boutry, Asuka; Milhaud, Suite Op.157; Ustvolskaya, Trio; Gershwin: Rhapsody in blue.
Ensemble End of Time
Kymia Kermani, cl.; Lorenzo Gentili-Tedeschi, vl.; Alba Gentili-Tedeschi, pf.

Domenica 18 febbraio 2018_02_18, ore 17
Gran Duo, sconcertante!
Le magie sonore del primo clarinetto scaligero in perfetto equilibrio tra seduzioni liriche, slanci melodrammatici e virtuosistiche evoluzioni, insieme all’impeto del romanticismo lisztiano per l’omaggio alla rivolta, soffocata nel sangue, degli operai tessili lionesi nel novembre del 1831.
Sebastiani: Fantasie su Temi di Bellini e Rossini; Liszt: Lyon (“Vivre en travaillant ou mourir en combattant”); Weber: Gran Duo concertante;  Honegger: Sonatina;  Milhaud: Sonatina
Fabrizio Meloni, clarinetto; Takahiro Yoshikawa, pf.

Domenica 4 marzo 2018_03_04, ore 17
Rivoluzioni planetarie 
Non solo Storia: anche l’Astronomia ha qualcosa da dire sulle rivoluzioni. Le note dei Planets di G. Holst, nella rara versione originale per due pianoforti, saranno contrappuntate da annotazioni sul sistema solare esposte con spirito divulgativo dal professor Giuseppe Gavazzi.
Aki Kuroda e Luca Schieppati, 2 pf.
Introduce il prof. Giuseppe Gavazzi, ordinario di Astrofisica all’Università di Milano Bicocca

Domenica 18 marzo 2018_03_18, ore 17
“Elle n’est pas morte!”
La stagione si conclude con l’omaggio a una Rivoluzione fallita che, allo stesso tempo, ci scuote per la tragicità degli esiti, ci commuove  per la nobiltà dei principi ispiratori e ci sprona con il coraggio mostrato nel perseguirli: la Comune di Parigi, le cui vicende e il cui spirito imperituro (“Elle n’est pas morte!”, come recita la canzone d’epoca ad essa dedicata che dà il titolo al concerto) potremo rivisitare nel film “Novyy Babylon” (1929) di Kozincev e Trauberg, proiettato con le musiche originali di Shostakovich eseguite dal vivo in un nuovo arrangiamento “up-to-date” a cura dei Soul Takers.
Introduzione a cura di Giorgio Uberti, Public Historian.
Si ringrazia per la collaborazione: Fondazione Cineteca Italiana e Amici delle Serate Musicali.

Mail: info@spazioteatro89.org; www.spazioteatro89.org
Biglietti: intero 7 euro; ridotto (under 25, over 65, CartaPiù Feltrinelli, Soci Touring Club) 5 euro.
Abbonamenti: 12 concerti, intero 80 euro, ridotto 55 euro.

Musiche di Shostakovich, Rachmaninov e Boccadoro
domenica 15 ottobre allo Spazio Teatro 89 di Milano per il debutto della nuova stagione di classica tra rivoluzioni, evoluzioni e apparizioni

I sommovimenti della storia (ma anche della natura e dell’astronomia) sono i temi che caratterizzano la diciassettesima edizione della rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica”, organizzata dall’auditorium di via Fratelli Zoia 89. Nel primo concerto, in programma domenica 15 ottobre
e intitolato "Bisogna sognare!", spazio alle composizioni di Shostakovich, Rachmaninov e Boccadoro con la partecipazione del violinista Piercarlo Sacco, del violoncellista Andrea Scacchi, del pianista e Luca Schieppati e del mezzosoprano Külli Tomingas

Rivoluzioni, evoluzioni, apparizioni:  queste tre parole costituiscono il filo conduttore, tra nessi e associazioni di idee, della nuova stagione di “In Cooperativa per Amare la Musica”, la rassegna di classica organizzata dallo Spazio Teatro 89 di Milano e da Coop Lombardia in collaborazione con Serate Musicali.
Giunta alla diciasettesima edizione, questa rassegna -  al via domenica 15 ottobre nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 - si caratterizza, ancora una volta, per la proposta di concerti solistici e cameristici di notevole interesse in ambito strumentale e vocale (con programmi e organici vari e insoliti), per la presenza di interpreti famosi e di giovani talenti in rapida ascesa e per le guide all’ascolto, sintetiche ma esaurienti, che orientano il pubblico.
Nel suo significato storico-politico, la prima parola – “Rivoluzioni” - farà ricordare agli spettatori sia la nascita dell’Unione Sovietica, con l’ascolto di brani di due compositori russi (Rachmaninov e Shostakovich) che da posizioni e con esiti diversi ebbero a che fare con i rivolgimenti dell’Ottobre rosso, sia la “singing revolution” dei Paesi baltici, con un concerto di musiche e musicisti dall’Estonia. Senza dimenticare l’astronomia con The Planets di Gustav Holst, contrappuntati dalle annotazioni scientifiche dell’astrofisico Giuseppe Gavazzi, e con Dark was the night di Carlo Boccadoro che, oltre ad esprimere il compianto per i risvolti tragici intrinseci ai sommovimenti della storia, farà anche pensare agli spazi intergalattici: il brano del compositore italiano è, infatti, ispirato al toccante gospel-blues di Blind Willie Johnson, che - inciso sul Golden Voyager Record, il disco che si trova a bordo delle due sonde spaziali del Programma Voyager - vaga tuttora nello spazio. E ancora, auspice il Beethoven di Davide Cabassi, si potrà riflettere su quei particolari sviluppi dei linguaggi musicali che sembrano imporre un prima e un dopo, creando un’evidente soluzione di continuità nel flusso di un percorso storico che più frequentemente si sviluppa non per rivoluzioni bensì per evoluzioni.
La seconda parola-chiave della stagione di musica classica dello Spazio Teatro 89 è proprio “Evoluzioni”, come quelle di inizio Novecento con l’assimilazione di stilemi afro-americani da parte dei compositori europei, tema del concerto di Jeffrey Swann (12 novembre). Ma anche evoluzioni in senso biologico, relative quindi al regno animale cui sarà dedicato il concerto del 3 dicembre, abbinato alla mostra fotografica di Silvia Amodio intitolata “Alimenta l’amore”. Infine, evoluzioni anche nel senso, mutuato dalle arti coreutiche, di movimenti complessi, coordinati e avvincenti, risultanti da abilità e competenze fuori dall’ordinario: descrizione che ben si attaglia al virtuosismo impareggiabile del primo clarinetto scaligero Fabrizio Meloni, ospite dell’auditorium milanese il 18 febbraio.
Terza e ultima parola-guida della nuova stagione è “Apparizioni”, come quelle dei fantasmi antologizzati da Carlo Galante per il melologo in scena il 14 gennaio o come l’aggirarsi per l’Europa dello spettro del comunismo, evocato nel Manifesto di Marx ed Engels, acchiappato e trasformato in musica, anch’esso da Galante, per il duo Danusha Waskiewicz/Andrea Rebaudengo (17 dicembre). Apparizioni sono anche le immagini cinematografiche, tanto più se si tratta di quelle un po’ sbiadite di un film del 1929: la rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica” si chiuderà, infatti, con la proiezione di "Novyy Babylon", raro film russo dedicato alla rivoluzione (fallita, ma mai morta: “Elle n’est pas morte!”, come recita la storica canzone ad essa dedicata) della Comune parigina, con le musiche originali di Shostakovich arrangiate per ensemble cameristico ed eseguite live dai Soul Takers.
Nessi, assonanze, associazioni d’idee, certo. Ma, soprattutto, gli organizzatori cercheranno di ispirarsi al motto, estrapolato dal “Che fare?” di Lenin, che dà il titolo al primo concerto, “Bisogna sognare!”, in programma, come detto, domenica 15 ottobre (ore 17; ingresso 5-7 euro), con musiche di  Shostakovich (Trio op.67), Rachmaninov (6 Romanze op.38) e Boccadoro (“Dark was the night”), con la partecipazione del violinista Piercarlo Sacco, del violoncellista Andrea Scacchi, del pianista Luca Schieppati e del mezzosoprano Külli Tomingas.

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