2017_09_14 Star Trek con musiche dal vito direttore Ernst van Tiel

Giovedì 14 e Venerdì 15 Settembre 2017_09_14 ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione 2017/18 I FILM
Star Trek
La pellicola di J.J. Abrams, con la musica dell’italo-americano Michael Giacchino, protagonista del terzo appuntamento de laVerdi con i grandi film
e le colonne sonore eseguite in sincrono dal vivo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Ernst van Tiel

La saga di Star Trek – prima televisiva, poi cinematografica - ha fatto e continua a far sognare da oltre cinquant’anni intere generazioni di piccoli e grandi spettatori, del piccolo e del grande schermo. Le avventure dell’astronave Enterprise e degli “umani del futuro” continuano ad emanare un fascino inestinguibile, legato certamente al desiderio di conoscenza dell’incognito e alla voglia di avventura presente in tutti i noi.
Così, dopo Ritorno al futuro di Zemeckis e Indiana Jones di Spielberg, è il momento di Star Trek, undicesima pellicola della serie firmata nel 2009 dal regista americano Jeffrey Jacob Abrams, terzo incontro de laVerdi con il grande cinema hollywoodiano.
Doppio appuntamento giovedì 14 e venerdì 15 settembre (ore 20.30), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo: Star Trek sarà proiettato su grande schermo in lingua originale con sottotitoli, accompagnato dalla travolgente colonna sonora scritta dall’italo-americano Michael Giacchino, eseguita in sincrono dal vivo dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta per l’occasione dallo specialista conductor olandese Ernst van Tiel, ormai di casa in largo Mahler.
Sarà anche la prima occasione in assoluto, per il pubblico presente, di ascoltare dal vivo in Italia la musica composta da Michael Giacchino, americano di origini siciliane e abruzzesi, dal 2009 anche cittadino italiano. Lasciamogli la parola:
“Sono davvero emozionato al pensiero che laVerdi sarà la prima orchestra ad eseguire dal vivo per la prima volta in Italia la musica di Star Trek. Sono legatissimo all’Italia: i miei quattro nonni erano tutti di origine italiana e tre sono nati nel Belpaese; sono orgoglioso di essere anche cittadino italiano. Benchè i miei nonni non fossero musicisti, sono consapevole che c’è un fortissimo spirito artistico profondamente innestato nel tessuto connettivo di questo Paese. È quindi un onore per me che la mia musica diventi in qualche modo parte viva di una città come Milano, dove artisti di ogni genere hanno trovato e continuano a trovare le loro ispirazioni nel corso del tempo”.
In entrambe le date, saranno presenti all’Auditorium i cosplayer del gruppo S.T.A.R. Fleet 39, che resteranno a disposizione del pubblico per fotografie a tema.
(Biglietti: euro 40,00/25,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it )
Programma
Il film, diretto da J. J. Abrams nel 2009, è ambientato nel 2233: riprende la serie televisiva Star Trek, prodotta nel 1966 e divenuta in seguito tra le più popolari della storia della televisione, proponendo le prime avventure dei personaggi della saga. La pellicola è stata dedicata alla memoria di Gene Roddenberry, ideatore della serie tv, e di sua moglie Majel Barrett Roddenberry, scomparsa durante la lavorazione del film. Michael Giacchino, autore della colonna sonora, è il musicista che ha accompagnato J.J. Abrams nelle avventure più disparate (Alias, Lost, Mission: Impossible III), adattando le sue composizioni musicali alle trame e alle storie firmate dal prolifico produttore, sceneggiatore e regista hollywoodiano. Incaricato di ricreare le ambientazioni fantascientifiche e spaziali di Star Trek, il compositore italo-americano ha dato vita a un incredibile viaggio sonoro a bordo di una “navetta”, il cui equipaggio è composto da un’orchestra di centosette elementi e un coro di quaranta voci.

DATA ASTRALE 2009: UN VIAGGIO STELLARE
CON LE MUSICHE DI MICHAEL GIACCHINO
di Massimo Privitera e Valerio Mastrangeli
da Colonnesonore.net
Le avventure della mitica astronave Enterprise e del suo equipaggio nel 2009 tornano sul grande schermo in una pellicola indubbiamente carica di novità tali da rispettare la serie classica ma in grado di proporsi con un taglio nuovo nel panorama cinematografico contemporaneo. Il film diretto da J.J. Abrams (il papà di Lost), un vero e proprio reboot (letteralmente dall’inglese: ‘riavvio’) che guarda più all’universo di Star Wars che solo a quello storico delle numerose serie e film di Star Trek – d’altronde Abrams nel 2015 sarà il regista ed anche sceneggiatore del reboot di un’altra celebre saga, già succitata, quella di Guerre Stellari con Star Wars – Il risveglio della forza – è commentato musicalmente dall’inseparabile collaboratore di sempre, Michael Giacchino (Ratatouille, Up, Jurassic World, Rogue One: A Star Wars Story), il quale si cimenta in una scrittura per orchestra e coro coinvolgente e ricca di sfumature timbriche rispettose della serie classica.
Le nuove pagine composte dal giovane artista, unite a soluzioni che ricalcano i canoni più esemplari per questa celebre serie cinematografica e televisiva, si rivelano molto interessanti e piacevoli tanto nell’ascolto isolato dal film quanto attraverso la visione del film stesso.
Il nuovo tema composto si lascia apprezzare fin dai primi istanti grazie ad una costruzione molto lineare ed orecchiabile, capace d’introdursi nella mente dell’ascoltatore in modo assai incisivo. Giacchino fa largo uso dei corni francesi che introducono con moderazione le pagine più vigorose e frenetiche, come nella sequenza iniziale altamente drammatica ed action che apre il film. Giacchino si cimenta in una costruzione variegata che coinvolge le varie sezioni d’orchestra, lasciando spazio tanto a ostinati d’archi e movimenti di grande tensione quanto ad interpretazioni del tema principale particolarmente brillanti, ad opera di una possente sezione d’ottoni. Non mancano variazioni più moderne del leitmotiv, accompagnato da una presenza sintetica non troppo invasiva, su di un tappeto ritmico di percussioni sicuramente gradevole.
Eroico e brillante il tema dell’Enterprise, nel cd intitolato “Enterprising Young Men”, che vede una delle esplosioni più muscolari del Tema Principale dopo una possente introduzione crescente arricchita da presenze di vibranti timpani, e precedere una costruzione sinfonica per archi e timpani particolarmente penetrante, che offre diverse interpretazioni del motivo portante.
Indubbiamente vanno sottolineate le intenzioni del giovane musicista di scrivere pagine arricchite da coloriture timbriche che guardano ai maestri indiscussi di questa fortunata serie fantascientifica: si riflette in alcuni passaggi lo stile del Jerry Goldsmith anni ’70, per lo più legato ad un film sci-fi come Capricorn One, che curò la scrittura di ben quattro film della saga trekkiana e il tema della serie Voyager, ma un ascolto attento rivela anche alcuni stereotipi che appartengono a compositori contemporanei molto giovani e tenuti meno in pianta di mano rispetto a Giacchino, che propongono spesso nelle loro partiture tanto i tromboni vibranti e prorompenti quanto le costruzioni forse a tratti un po’ confuse e dissonanti, ma senza dubbio d’effetto.
Dal punto di vista ritmico la colonna sonora offre costruzioni che spaziano tanto tra la sua datata partitura per il videogame The Lost World, ispirandosi alla composizione di John Williams per l’omonimo film in alcune timbriche, quanto al telefilm Lost, fornendo realizzazioni cariche di ostinati d’archi e performance di percussioni non originalissime ma piuttosto convincenti.
Anche la componente corale fa la sua comparsa nella partitura con una ben dosata presenza di voci possenti e trascinanti, anche se incapace di spiccare autonomamente il volo, forse a causa dell’accostamento sinfonico che tende a rendere il coro più un effetto rafforzativo che non un elemento chiaramente identificabile.
Lo score ripropone lo storico e oramai classico tema originale della serie televisiva composto da Alexander Courage, eseguito dall’orchestra in modo da rispolverare vecchie emozioni e al tempo stesso regalarne di nuove attraverso una esecuzione scintillante e interessante.
La OST composta da Michael Giacchino per il reboot di Star Trek si rivela senza dubbio buona, sotto molti punti di vista, e carica di elementi tematici e timbrici di tutto rispetto, che testimoniano un impegno notevole da parte dell’artista e dei suoi orchestratori, tra i quali spiccano nomi come Chris Tilton e Tim Simonec, nella ricreazione di sonorità e atmosfere rispettose della serie originale.
Michael Giacchino continua ad essere uno degli artisti più promettenti tra le giovani leve, ma ciò non implica una innata esperienza; il musicista ha ancora molta strada da fare per poter diventare una figura completa; Star Trek ha segnato un altro passo nella sua crescita, attraverso una colonna sonora soddisfacente e coinvolgente, che riesce a farsi apprezzare sia tematicamente che timbricamente.

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