Associazione Culturale La Cappella Musicale
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
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Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Lunedì 31 Luglio 2017_07_31 ore 18.30 e ore 21.00
Chiesa di San Bernardino alle Monache
J. S. Bach: L’Arte della Fuga
Accademia Bizantina
Ottavio Dantone, direttore
Violini
Alessandro Tampieri, Ana Liz Ojeda
Viola
Diego Mecca
Violoncello
Mauro Valli
Organo
Stefano Demicheli
Clavicembalo
e Direzione Ottavio
Dantone
PROGRAMMA
Johann
Sebastian Bach(1685-1750)
Die
Kunst der Fuge, BWV 1080
Contrapunctus 1
Contrapunctus 2
Contrapunctus 3
Contrapunctus 4
Contrapunctus 5
Contrapunctus 6 a 4, in Stylo Francese
Contrapunctus 7 a 4, per Augment et Diminut
Contrapunctus 8 a 3
Contrapunctus 9 a 4, alla Duodecima
Contrapunctus 10 a 4, alla Decima
Contrapunctus 11 a 4
Contrapunctus 12 a 4 (Rectus)
Contrapunctus 12 a 4 (Inversus)
Contrapunctus a 3 (Inversus)
Fuga a 2 Clav. (Rectus del Contrapunctus a 3)
Canon per Augmentationem in Contrario Motu
Canon in Hypodiapason
Canon alla Decima, Contrappunto alla Terza
Canon alla Duodecima, in Contrappunto alla Quinta
Fuga a 3 Soggetti
Dopo
aver rivestito il ruolo di giudice nel I Concorso Internazionale di
Clavicembalo della città di Milano, Ottavio
Dantone
ritorna a Milano Arte Musica in veste di clavicembalista e direttore
dell’Accademia
Bizantina,
per cimentarsi nell’opera che più rappresenta il vertice
speculativo di Bach: l’Arte
della Fuga.
Lunedì
31 luglio, in un doppio appuntamento (ore 18.30 e ore 21.00),
nell’accogliente Chiesa di San Bernardino alle Monache, l’ensemble
ravennate si confronta con il genio contrappuntistico di Bach, in uno
dei momenti più intensi dell’undicesima edizione di questo
festival.
Accostarsi
a L’Arte
della Fuga significa
toccare con mano uno dei più alti vertici della creazione umana.
Quest’opera è oggetto da sempre di studi, discussioni, ma anche di
polemiche, a livello sia musicale che musicologico. Tra gli argomenti
che generano confronti e scontri ci sono in particolare la natura
della composizione e la sua destinazione strumentale. Alcuni studiosi
sostengono che è sicuramente stata scritta per l’organo, altri per
cembalo, altri ancora per Consort di Viole e altro ancora. Alla base
di alcune affermazioni ci sono analogie, strutturali o di scrittura,
con altre creazioni come i Fiori
Musicali di
Frescobaldi, oppure problemi legati all’estensione o alla condotta
delle parti, che fanno optare per una formazione oppure strumento
piuttosto che per altri. Ma cos’è la Fuga?
Anche i semplici amatori sanno che si tratta di un tema chiamato
“soggetto”, più o meno lungo, che viene esposto a turno dalle
varie voci, seguendo intervalli e modalità strutturali, tonali e
ritmiche prestabilite e alquanto complesse.
Quello
che sembra apparire come un mero esercizio tecnico-speculativo
diventa opera d’arte nel momento in cui il compositore, pur
rispettando le complesse regole di autoimposizione che la Fuga
prescrive,
riesce a liberarsi e rappresentare la bellezza della musica.
L’emozione che se ne può ricavare è tanto maggiore quanto più lo
è la sua difficoltà e molteplicità formale, unita al piacere e al
miglior risultato musicale. Sembra sia impossibile obiettare che J.
S. Bach raggiunse in questo tipo di composizione livelli mai
raggiunti prima e mai più eguagliati. Ma l’estrema complessità di
questa forma può a volte generare nell’esecutore un freno
psicologico nell’esprimere le emozioni. Probabilmente la ragione
risiede nel fatto che, nel caso ad esempio de L’Arte
della Fuga,
un’esecuzione troppo estroversa da un punto di vista espressivo
possa distrarre o divenire fuorviante per la comprensione della
incredibile costruzione che la caratterizza. Ma al contrario ciò che
va messo in luce il più possibile è proprio l’abilità del
compositore di rendere bello e comunicativo ciò che ha origine
dall’autocontrollo costrittivo della scrittura.
Per
quanto riguarda la destinazione strumentale de L’Arte
della Fuga,
l’accostamento ai Fiori
Musicali per
organo di Frescobaldi, per il semplice fatto di essere entrambi
scritti in quattro righi con chiavi antiche, è abbastanza debole se
si pensa che tantissimi altri compositori del Seicento hanno scritto
in quattro e più righi con chiavi antiche sia per organo, che per
ogni sorta di strumenti. L’esecuzione sul clavicembalo è in alcuni
casi tecnicamente impossibile. Sembra altresì evidente che la
scrittura su quattro righi è la maniera migliore per scrivere una
composizione come la Fuga,
dove la buona condotta delle parti deve essere sempre sotto
controllo. Inoltre il tentativo di completare L’Arte
della Fuga non
è solo velleitario da un punto di vista creativo, vista la
superiorità inarrivabile del Kantor, ma inutile, oltre che
impossibile anche dal lato tecnico-compositivo. Infatti quando,
nell’ultima Fuga
a
tre Soggetti, il compositore fa ascoltare per la prima volta uniti i
tre temi (tra cui quello composto dalle lettere del suo nome), si
ferma perché proseguendo secondo la sua stessa metodologia avrebbe
dovuto, affidando i soggetti alle altre voci, invertirle in
contrappunto triplo, incorrendo in intervalli armonici e condotta
delle parti vietati. L’ipotesi di un progetto che comprendesse
anche l’inserimento del tema iniziale dell’opera, avrebbe
complicato ulteriormente l’impalcatura del perfetto e meraviglioso
edificio fino a quel momento eretto. Limite o scelta filosofica?
Qualunque sia la risposta, si inserisce naturalmente nell’universo
della psicologia bachiana: il musico artigiano si arresta prima di
sfiorare l’Eterno assoluto e decide, che lo voglia o no, di rendere
a Dio ciò che è di Dio e lasciare all’uomo (anche quando di
natura superiore) ciò che è dell’uomo.
BIGLIETTI
31
luglio posto unico 15
€
Giovani
fino 26 anni: posto
unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi:
Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Abbonamento:
120 €
Vendita
sul posto, secondo
disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la
segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio
16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite
biglietti e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito
Vivaticket www.vivaticket.it
SEDE
Chiesa
di San Bernardino alle Monache
Via
Lanzone 13
MM
Sant’Ambrogio, tram 2, 3, 14, bus 50, 58, 94
PER
INFORMAZIONI
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