2017_04_26 Sacro e profano in Monteverdi a Milano, Università Cattolica

 Milano, Università Cattolica
Largo A. Gemelli, 1 - Milano
Mercoledì 26 aprile 2017 ore 21.00

Concerto
“Affetti e contemplazione”:
sacro e profano in Monteverdi
Soli, Coro e Ensemble Studium musicale d’Ateneo Note d’inChiostro
Direttore Giampiero Innocente
Un concerto e un laboratorio cultural-musicale sul genio cremonese

Claudio Monteverdi all’Università Cattolica
info tel. 347.8774559
Ingresso LIBERO
Nell’anno in cui ricorrono 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, uno dei più grandi compositori della storia della musica italiana ed europea, l’Università Cattolica offre il suo contributo alle celebrazioni con due iniziative monteverdiane differenti ma complementari: un concerto interamente dedicato alla sua opera, che si terrà mercoledì 26 aprile in Aula Magna alle ore 21.00, e un laboratorio musicologico e interpretativo, previsto per martedì 16 maggio.

Mercoledì 26 aprile Solisti, coristi e strumentisti dello Studium Musicale di Ateneo Note d’inChiostro, sotto la guida di Giampiero Innocente, saranno protagonisti di un concerto dal titolo suggestivo “Affetti e contemplazione: sacro e profano in Monteverdi”. Opere tratte dal Vespro della beata Vergine, dalla Selva morale e spirituale, dai Libri di madrigali e dalle sue Opere in musica si alterneranno sul palco dell’Aula Magna in un intreccio paradigmatico e significativo. 
L’idea del direttore Innocente, infatti, mira ad evidenziare come la prospettiva degli “affetti” (mutuata da Monteverdi dalla musica rinascimentale e appartenente soprattutto alla musica profana) venga trasfigurata dal grande compositore in contemplazione sacra e liturgica. È questo uno dei segreti del successo della musica di Monteverdi: le composizioni sacre (prima parte del concerto) sono rilette alla luce dei temi che guidano le sue grandi “opere in musica” e madrigalistiche. Sono temi che popolano per intero ogni arte del Rinascimento, da quella figurativa a quella musicale. Perfino l’eros umano, tanto cantato dal compositore cremonese, trova una collocazione teologica in una sublime unità di spirito e carne, particolarmente evidente nel Vespro della Beata Vergine.
Nella seconda parte del concerto alcuni studenti (che stanno seguendo percorsi di formazione musicale professionistica in differenti scuole musicali e conservatori) proporranno madrigali e pezzi solistici, facendo riecheggiare pezzi celeberrimi del repertorio monteverdiano come il Lamento della ninfa, Zefiro torna e Pur ti miro.

Martedì 16 maggio sarà poi la volta di un laboratorio musicologico e interpretativo dal titolo “Monteverdi 1567-2017” che proporrà due momenti integrati. Al mattino avrà luogo un Laboratorio cultural-musicale con interventi su Claudio Monteverdi a cura di tre esperti musicologi dell’Università Cattolica: Enrico Girardi, Guido Milanese, ed Enrico Reggiani (direttore scientifico dello Studium musicale di Ateneo Note d’inChiostro e docente di Linguaggi musicali in prospettiva storica dall’A.A. 2017-2018).
Nel pomeriggio si terrà, invece, una Master Class monteverdiana, vocale e strumentale, con il M.° Lorenzo Ghielmi (docente di organo, clavicembalo e musica d’insieme presso la Civica Scuola di Musica di Milano “Claudio Abbado”), che può essere annoverato tra i massimi esperti di musica rinascimentale e barocca a livello internazionale (nonché ex-studente dell’Università Cattolica presso la Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere). 
Il laboratorio di martedì 16 maggio è aperto a tutti (interni UC e non) e intende offrire  un’occasione di approfondimento cultural-musicale sia dei brani eseguiti nel concerto del 26 aprile, sia – più in generale – dell’inestimabile patrimonio dell’attività compositiva di Claudio Monteverdi.

Per informazioni: notedinchiostro@unicatt.it

Prima parte: Contemplazione
Deus in adiutorium (dal “Vespro della Beata Vergine”, Venezia 1610) 
Beatus vir Primo (dalla “Selva morale e spirituale”, Venezia 1610), 
Luisa Bertoli, Alessandra Fusca soprani, Federica Belloli alto, Tobias Pfühl, Michele Brezigia tenori, Matteo Cè basso
Cantate Domino a sei, per coro e strumenti (dal “Libro I motetti, Bianchi”, 1620)
G. Gabrieli (ca. 1555-1612), Canzone detta “La spiritata” (da “Il transilvano” II),Mauro Vassena organo
Jubilet tota civitas (dalla “Selva morale e spirituale), 
Luisa Bertoli Soprano, Mauro Vassena Organo 
C. Merulo (1533-1604), Toccata quinta del secondo tono (da “Libro primo di toccate d’intavolatura d’organo), Mauro Vassena organo
Ave maris stella a otto voci  (dal “Vespro della Beata Vergine)
Luisa Bertoli, Alessandra Fusca soprani, Tommaso Lazzarini tenore

Seconda parte: Affetti
Si dolce il tormento, per solo (da “Quarto scherzo delle ariose vaghezze”, Venezia 1624), 
Afsoneh Esfandiari soprano  
Zefiro torna, duetto (da “Scherzi musicali cioè arie et madrigali”, Venezia, 1632), 
Luisa Bertoli, Alessandra Fusca soprani
Chiome d'oro, duetto (dal Settimo Libro dei madrigali, Venezia 1619)
Afsoneh Esfandiari, Claire Cardinaletti, soprani          
Pur ti miro, duetto (dall’Incoronazione di Poppea), 
Luisa Bertoli, Alessandra Fusca soprani
Non è di gentil core, duetto (dal Settimo Libro dei madrigali, Venezia 1619), 
Alessandra Fusca, Sara Testa soprani    
Lamento della ninfa (da “Madrigali guerrieri et amorosi”, Venezia, 1638)
Sara Testa soprano, Federica Belloli alto, Matteo Cè basso, Alessandra Fusca ninfa

Ensemble di Note d’inChiostro
Luviona Hasani, Kamile Maruskeviciute, violini
Federica Ruggeri, viola
Valentina Giacosa, violoncello
Nicola Moneta, violone
Matteo Marni, Mauro Vassena, continuo e organo 
Coro di Note d’inChiostro 
Soprani: Lakin Allen, Luisa Bertoli, Claire Cardinaletti, Afsoneh Esfandiari, Alessandra Fusca, Guqin Wu, Alice Guzzetti,  Francesca Orefice, Odile Rapp, Sara Testa 
Alti: Claudia Alborghetti, Federica Belloli, Olga Bocharova, Nadia Dias, Anniina Kortemaa, Annalisa Imperiale, Aleksandra Mamlina
Tenori: Michele Brezigia, Lucas Delgado, Marco Idili, Tommaso Lazzarini, Tobias Pfühl, Filippo Reggiani 
Bassi: Victor Andrini, Daniele Attolini, Matteo Cè, Vito Maino, Carlo Mazzola 


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