2017_03_05 ROMANTICO VIOLONCELLO al TEATRO EDI BARRIO'S Milano

Domenica 5 marzo 2017 ore 16
TEATRO EDI/BARRIO'S
piazza Donne Partigiane, Milano

ROMANTICO VIOLONCELLOConcerto di beneficenza a favore dell'Associazione SONG onlus
Sarà perché il suo timbro somiglia alla voce umana, sarà perché hanno scritto
per lui i più grandi compositori,
il violoncello è uno strumento indubbiamente molto affascinante.
E a farcelo scoprire saranno
il violoncellista Christian Bellisario e
la pianista Irina Kravchenko.
IN PROGRAMMA:
Antonín Dvorák (1841 – 1904)
Quattro pezzi romantici op. 75 (Allegro moderato, Allegro maestoso, Allegro appassionato, Larghetto)
Jean Louis Nicodé (1853 – 1919)
Sonata op. 23 (Energisch bewegt, Gemächlich, Sehr schnell)
Astor Piazzolla (1921 – 1992)
Le Grand Tango  
ingresso €2

NOTE DI SALA:
Dvoràk – 4 pezzi romantici op. 75
Sono quattro brevi brani in forma di Lied tripartito, trasformati dal “Terzetto per due violini e viola” in un piccolo ciclo di brani indipendenti, che si può eseguire sia nelle sale da concerto, sia nei salotti musicali. Sono quattro brani semplici e intimi nel loro materiale musicale, che inizialmente portavano i titoli di “Cavatina”, “Capriccio”, “Romanza”, “Elegìa” (titoli in seguito eliminati dal compositore).
Nei brani si riconosce l’influenza di Brahms e Schumann, con il lirismo genuino del primo brano e la presenza di motivi folkloristici del secondo brano, che è una danza popolare con carattere umoristico. Il terzo brano è caratterizzato dall’espressività delle sue “melodie infinite” e dall’accompagnamento lineare e ripetitivo del pianoforte. La parte del violoncello/violino resta sempre in primo piano. Il quarto brano è il più doloroso, con il carattere declamatorio del recitativo e intonazioni di “lamento” (precedentemente elegìa). La linea del pianoforte è sempre sobria, quasi brahmsiana, e completa il “pianto” del solista con i suoi bassi profondi.
Jean Louis Nicodè – Sonata no, 1 op. 23
Jean Louis Nicodè - nonostante il suo nome abbia una radice francese - è un compositore tedesco del tardo romanticismo ben inserito nella tradizione musicale della Germania di fine Ottocento. Essendo principalmente un compositore dal pensiero sinfonico, si percepiscono sempre, sia nella sua musica da camera sia in quella pianistica, i colori e la pienezza peculiari dell’orchestra. La sonata per violoncello e pianoforte no. 1 ha la struttura tradizionale di tre movimenti. Il primo movimento inizia con l’unisono del cello e del pianoforte, con carattere molto austero, che ricorda un po’ Brahms. Un tema di marcia si trasforma poi nel secondo tema e i suoi colori diventano di carattere pastorale, per rendersi, al culmine del primo movimento, veramente drammatici. La scrittura della sonata è davvero sinfonica, con accordi larghi nella parte del pianoforte, e con lunghe melodie che evidenziano l’espressività della voce “umana” del cello.
Il secondo movimento è una romanza che, nella parte centrale, diventa una marcia quasi militare e dai lineamenti marcati, spigolosi, che richiama il primo movimento. In seguito si dissolve nel recitativo magico del violoncello con armonie quasi wagneriane.
Il terzo movimento è un perpetuum mobile, molto virtuosistico, ricco di timbri dei vari strumenti; nel secondo tema le melodie del cello e del pianoforte si intrecciano in un dialogo cantilenante.
Astor Piazzolla – Le Grand Tango
Le Grand Tango di Piazzolla, scritto nel 1982, un secolo dopo le due precedenti composizioni, è dedicato a Rostropovich (che lo registrò negli anni ‘90), ed è un brano che appartiene al “Tango Nuevo”, uno stile di tango tradizionale con elementi jazz. Il brano si divide in evidenti sezioni: la prima è di ritmo tanguero, con sincopi e forti accenti nella parte del cello. La parte del pianoforte dà un solido sostegno come se fosse il lato maschile in una coppia di ballerini. La parte centrale del brano è una cantilena libera, con spirito molto romantico e tristemente nostalgico, dove entrambi gli strumenti cantano insieme in un dialogo espressivo. La parte finale è più umoristica e giocosa, con la parte del cello ricca di effetti speciali. Il brano riprende lo spirito del tango e il suo ritmo distinto, il pianoforte si esibisce in difficili soli jazzistici, ed in un lungo e continuo crescere si giunge al gran finale, vero culmine di passione argentina.
BARRIO'S e AMICI DELLA MUSICA MILANO
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