2017_02_11 UNA GIORNATA PARTICOLARE al Coccia anche per le scuole

Sabato 11 febbraio 2017 ore 21.00 – Turno A
Domenica 12 febbraio 2017 ore 16.00 – Turno B
Lunedì 13 febbraio 2017 ore 11.00 – Recita per le scuole superiori
Ettore Scola e Ruggero Maccari
UNA GIORNATA PARTICOLARE
Personaggi - Interpreti in o.e.
ANTONIETTA - VALERIA SOLARINO
UMBERTO, il figlio - GUGLIELMO POGGI
EMANUELE - TONI FORNARI
ROMANA, la figlia/PORTIERA ANNA FERRAIOLI
ARNALDO, il figlio/POLIZIOTTO PAOLO MINNIELLI
MARIA LUISA, la figlia - ELISABETTA MIRRA
GABRIELE - GIULIO SCARPATI
Adattamento Gigliola Fantoni
Con Giulio Scarpati e Valeria Solarino
e con Giulio F. Janni
e Matteo Cirillo, Anna Ferraioli, Federica Zacchia, Paolo Minnielli
Scena Luigi Ferrigno - Costumi Marianna Carbone
Luci Raffaele Perin - Video e suoni Marco Schiavoni
Regia di Nora Venturini
Produzione Compagnia Gli Ipocriti
Lo spettacolo è dedicato al Maestro Ettore Scola, grande regista e sceneggiatore.

TRAMA
6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento difronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell'EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Antonietta, donna ignorante e plagiata dall’affascinante figura di Mussolini, rispecchia in pieno il ruolo di donna del “regime” dedita alla famiglia, succube del marito e “mezzo di produzione” per la macchina bellica. È rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo mentre lui è costretto a confessare la sua omosessualità causa anche del suo licenziamento. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell'incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l'una nell'altro condividendo la solitudine delle loro anime. Gabriele regala ad Antonietta un libro (I tre moschettieri) che rappresenta il simbolo di una speranza ovvero che le donne possano affrancarsi dalla loro condizione di “schiave” in cui erano state relegate dal regime fascista, attraverso la conoscenza e la cultura.

NOTE DI REGIA
Abbiamo deciso di mettere in scena Una giornata particolare, superando timori e scrupoli verso il capolavoro cinematografico originale, perché a ben guardarla la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una commedia perfetta. Un ambiente chiuso, due grandi protagonisti, due storie umane che si incontrano in uno spazio comune in cui sono “obbligati” a restare, prigionieri. Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio. Un grande evento che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese.
Unità di tempo, unità di luogo. E due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano sotto i nostri occhi, scoprono una parte nuova di sé stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di sé stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo. Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono. Sono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi. Nel giorno del ballo, sono le due Cenerentole rimaste a casa. E la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola.        
Nora Venturini

TEATRO COCCIA ONLUS
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