2017_01_20 Carlotta Nicole Lusa e Orazio Sciortino pianoforti con Direttore Patrick Fournillier

Venerdì 20 Gennaio 2017_01_20 (ore 20.00)
Domenica 22 Gennaio 2017_01_22 (ore 16.00),
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione sinfonica 2017
Suoni d’Oltralpe
Patrick Fournillier guida laVerdi alla riscoperta del grande repertorio francese.
La coppia Sciortino-Lusa alla prova del Concerto per due pianoforti di Poulenc
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Patrick Fournillier

fotoservizio:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
 Venerdì 20 Gennaio 2017_01_20 (ore 20.00)
Pianoforte Carlotta Nicole Lusa - Orazio Sciortino
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Direttore Patrick Fournillier

http://www.concertodautunno.it/170120-laverdi-sciortino/170120_laverdi-sciortino.htm   

Patrick Fournillier, tra i maggiori specialisti mondiali dell’opera francese, torna alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, nel primo dei suoi quattro appuntamenti stagionali, ambasciatore e interprete del vasto, raffinato ma non sempre altrettanto conosciuto repertorio d’Oltralpe. Fournillier ha un legame affettivo e simbolico con laVerdi particolarmente significativo per averne diretto i corpi artistici (orchestra, coro e voci bianche) nella impegnativa trasferta in Oman del dicembre 2011, interpretando Carmen di Bizet per l’inaugurazione della Royal Opera House di Muscat. È atteso anche alla direzione del tradizionale concerto de laVerdi alla Scala il prossimo settembre.
Doppio appuntamento venerdì 20 (ore 20.00) e domenica 22 gennaio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler: la locandina si apre con Ravel (Le tombeau de Couperin), per proseguire con il Concerto per due pianoforti di Poulenc, affidato all’estro di Orazio Sciortino, siracusano ma milanese d’adozione, ormai lanciatissimo sulla scena internazionale, e di Carlotta Nicole Lusa, raffinata solista milanese che dal 2010 collabora continuativamente con laVerdi; entrambi affrontano per la prima volta il “Doppio” di Poulenc. In chiusura di programma, la consueta parte orchestrale con la Sinfonia n. 1 di Bizet.
Ecco come Sciortino e Lusa commentano il Concerto per due pianoforti di Poulenc:
Orazio Sciortino: "Considerata una delle pagine più esaltanti del '900, il Concerto per due pianoforti di Poulenc vede i due solisti in un dialogo costante: uno scontro dialettico che, pur senza tralasciare un legame con la tradizione, presenta il genere del concerto sotto una luce inedita ed originale, nella raffinata scrittura orchestrale, nelle scelte della strumentazione e nel rapporto tra solisti e orchestra".
Carlotta Nicole Lusa: “Non vedo l’ora di suonare il ‘Doppio’ di Poulenc: è un'opera magnifica, fresca e brillante nella scrittura, accattivante nel linguaggio. Dal punto di vista analitico, riesce a coniugare spunti musicali di ogni genere (da Mozart alle melodie café-chantant di inizio '900), in una struttura perfetta che reinventa il classicismo adattandolo al linguaggio del XX secolo; lo stile è asciutto e frizzante, umoristico, il ‘ritmo narrativo’ è vivace, con elementi diversi tra loro che si susseguono senza pausa, continuando a tenere viva l'attenzione dell’ascoltatore”.
Venerdì 20, la tradizionale conferenza di presentazione del programma (Auditorium, foyer della Balconata, ore 18.00, ingresso libero), in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, vedrà Enrico Reggiani, docente di Letteratura inglese presso l’Ateneo di largo Gemelli, parlare di: “Poulenc allo stato puro”. Così il compositore francese definì il suo Concerto per due pianoforti in una lettera a un amico. Quale personale originalità stava elaborando nel 1932 la sua cultura pianistica nella sua versione a più interpreti, erede dei modelli ereditati dai Bach, da Mozart e da Mendelssohn, ma anche coeva degli esperimenti “senza orchestra” di Stravinski e “con percussioni” di Bartók?

Programma
Francis Poulenc, con il suo Concerto per due pianoforti del 1932, è un grande monumento alla mondanità che corona questo evento de laVerdi, racchiuso fra il rigoroso neobarocco di Maurice Ravel con Le tombeau de Couperin, scritta durante il primo conflitto mondiale, e lo sfavillante stile rossiniano di Georges Bizet con la Sinfonia n.1 in Do maggiore (composizione giovanile scoperta solo nel 1933). I due pianoforti del concerto di Poulenc si lanciano sin dalla prima battuta in passaggi virtuosistici e coinvolgenti. Lo sviluppo del brano è rapido, come se fosse una colonna sonora; la ritmata percussione del pianoforte si alterna a melodie languide e cantabili, arrivando a ricordare quasi la musica da cabaret.

(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).  

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