M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1 a Milano
Concerto Straordinario
Une poésie de concert
Incontro tra musica e poesia…
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Étienne Champollion (piano, fisarmonica, chitarra)
Damien Roquetty (tenore e voce recitante)
Océane Champollion (soprano)
Giovanni Dotoli, autore dei testi
M.A.C.in piazza Tito Lucrezio Caro 1 a Milano
Martedì 12 luglio 2016 ore 20.30
Concerto StraordinarioUne poésie de concert
Incontro tra musica e poesia…
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Étienne Champollion (piano, fisarmonica, chitarra)
Damien Roquetty (tenore e voce recitante)
Océane Champollion (soprano)
Giovanni Dotoli, autore dei testi
http://www.concertodautunno.it/160713-laverdi-mac/160713_laverdi-mac.htm
Martedì 12 luglio 2016 (ore 20.30, ingresso libero fino a esaurimento posti) il M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1 a Milano ospiterà lo spettacolo Une poésie de concert. Protagonisti della serata tre giovani artisti francesi: Étienne Champollion (piano, fisarmonica, chitarra), Damien Roquetty (tenore e voce recitante), Océane Champollion (soprano), assieme al poeta italiano Giovanni Dotoli, autore dei testi, per la maggior parte in lingua francese. Le musiche sono di Étienne Champollion.
Giovanni Dotoli e Étienne Champollion si sono incontrati pochi anni fa, durante una manifestazione poetica a Parigi. È subito nata una consonanza estetica, poetica e musicale, che ha portato a una intensa, felice collaborazione.
Champollion ha musicato numerose poesie di Dotoli: insieme hanno realizzato diversi concerti in Francia, in Italia e in Polonia. È stata appena pubblicata l’opera teatrale di Dotoli Il Poeta il Destino, per i tipi delle Edizioni Universitarie Romane, con musiche di Champollion, e traduzione in francese a fronte. Champollion ha musicato anche diversi testi dotoliani tratti dai sui libri poetici dedicati alla capitale francese, Chansons de Paris. Passages e Chansons de Montmartre.
Le melodie di Champollion alternano diversi tipi di scrittura, che conciliano la canzone popolare e la grande tradizione della melodia francese. Sulla scia di Erik Satie e Francis Poulenc, egli invita il poeta italiano a esprimersi per grandi linee vocali, senza effetti di artifici, considerando testo e musica sullo stesso piano.
L’accompagnamento musicale alterna pianoforte, fisarmonica e chitarra, strumenti suonati dallo stesso compositore, a riprova del suo attaccamento al felice incrocio di culture e linguaggi.
I componimenti per solo pianoforte che accompagnano i testi dotoliani fanno riferimento a Debussy e a Prokopieff, adattati al XXI secolo, e vanno considerati come piccoli poemi in miniatura, alla maniera dei Kinderszenen di Robert Schumann. Champollion fa anche ricorso all’improvvisazione, accompagnando la lettura dei poemi di Dotoli, in uno stato di continua creatività, che permette allo spettatore-ascoltatore di meglio percepire i diversi colori che delle parole del poeta che ispirano il compositore.
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