Martedì 24 Novembre 2015 alle ore 21.00Teatro al Corso di Abbiategrasso (Corso San Pietro 62),
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
APPUNTAMENTO
INCONTROSCENA CON
BARBABLÙ 2.0
Biglietto unico: 5€
È vivamente consigliata la prenotazione
“Non spetterebbe al teatro
sanare le piaghe sociali ma chi lo fa e lo frequenta, lo sa: la natura
del teatro è quella di scardinare la realtà, rappresentandola, e
costringendola così a ripensare se stessa”
Magdalena Barile
Un’ intera platea con il fiato sospeso ha partecipato allo spettacolo
Il mito di Sisifo del Gruppo della Trasgressione martedì 17
Novembre al Teatro al Corso di Abbiategrasso. In scena cittadini liberi,
studenti, psicoterapeuti, detenuti ed ex detenuti, insieme per fare
teatro, cultura, educazione. Lo spettacolo – all’interno
di un più ampio progetto socio-educativo dei detenuti delle carceri di
Opera, Bollate e San Vittore – ha letteralmente rapito il gremito
pubblico che ha fatto proprio non solo il noto mito greco, ma anche le
storie di ciascuno degli attori. Ha seguito, infatti,
dopo lo spettacolo un dibattito guidato dal dottor Angelo Aparo, che ha
coinvolto direttamente sia i partecipanti del Gruppo della
Trasgressione, sia gli spettatori.
Il
24 Novembre 2015 alle ore 21.00, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nuovamente al
Teatro al Corso di Abbiategrasso (Corso
San Pietro 62), Teatro dei Navigli propone il quarto e ultimo
imperdibile appuntamento degli spettacoli dedicati al teatro civile,
promossi dal comune di Abbiategrasso,
Barbablù 2.0-i panni sporchi si lavano in casa, una produzione dell’associazione culturale
Teatro in Mostra – di Magdalena Barile, diretta da Eleonora Moro,
con Laura Negretti e Alessandro Quattro – che affronta con lo stile
della prosa una tematica sociale di forte attualità come la violenza
sulle donne e in modo
particolare la violenza domestica; la violenza
peggiore di tutte perché si consuma tra le pareti della propria casa e
arriva dalle mani di chi dovrebbe amarti e accarezzarti e invece ti
distrugge, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente
e moralmente, in un pathos crescente, profondamente vero e concreto.
Per parlare di donne maltrattate
Teatro in Mostra ha scelto di non cominciare dalla cronaca, ma da
molto più lontano, da molto più in profondità: dalla tradizione
popolare, dalla fiaba di
Barbablù, scritta da Charles Parrault nel XVII secolo, fiaba che
curiosamente nasce come monito alle fanciulle di non lasciarsi guidare
dalla troppa curiosità e oggi si presta perfettamente a essere una
parabola sulle donne vittima di follia omicida
da parte di mariti. La figura di questo marito orco, Barbablù, che
colleziona mogli assassinate nella stanza segreta del suo castello è
stata per secoli suggestiva materia di riscritture, sceneggiature
cinematografiche, riflessioni teoriche, spunti gotici
e umoristici. Lavorare sulla riscrittura di un classico significa
infatti cercare nel contemporaneo tutte le possibili casse di risonanza
per far rivivere i conflitti drammatici e le funzioni narrative
originarie, facendole proprie con scelte stilistiche e
formali.
Il progetto teatrale di Laura Negretti porta dunque in scena una favola nota,
Barbablu appunto, cambiandone alcuni addendi. Ecco cosa succede.
L’uomo non ha la barba da terribili riflessi blu, al contrario sembra
una persona dolce, tenera e premurosa. L’uomo non ha sette o più mogli,
ma solo una, una moglie così innamorata da
non accorgersi che forse quei terribili riflessi ci sono per davvero.
Come nella favola, la ‘terribile porta che per nessun motivo doveva
essere aperta’ rimane chiusa, perché l’orrore della violenza sulle donne
si consuma troppo spesso all’interno delle mura
domestiche e dietro una porta che rimane serrata e sono poche le donne
che hanno il coraggio di spalancarla.
Barbablù 2.0
non è la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue
azioni, ma la storia di un viaggio
nella testa di una donna. La ricerca di un’identità forte che si è
persa, sfilacciata fra violenze e soprusi che sono diventati la norma.
Come in un giallo, la protagonista si troverà a ricostruire la dinamica
di un omicidio, il suo, arrivando alla consapevolezza
finale e terribile di esserne stata complice.
Come
di consueto nella rassegna, seguirà un momento di incontro tra pubblico
e platea al termine dello spettacolo che, per l’occasione, si
articolerà in un dibattito
sul tema, moderato da Nunzia Fontana, presidente dell’associazione Iniziativa Donna.
INFO & PREVENDITA
www.teatrodeinavigli.com
348 0136683 – 324 6067434
Facebook: Teatro dei Navigli | Twitter: @TeatroNavigli
348 0136683 – 324 6067434
Facebook: Teatro dei Navigli | Twitter: @TeatroNavigli
Ufficio: ex Convento dell’Annunciata, Via Pontida, Abbiategrasso (MI)
Apertura al pubblico: dal MARTEDÌ al SABATO, 15.00 – 19.00
Apertura al pubblico: dal MARTEDÌ al SABATO, 15.00 – 19.00
Nessun commento:
Posta un commento