Dal 3 al 15 novembre 2015
Teatro Litta - Milano
William Shakespeare
OTELLO
regia e adattamento Corrado d'Elia
assistente alla regia Marco Rodio
assistente alla regia Marco Rodio
con Corrado d'Elia, Alessandro Castellucci, Chiara Salvucci,
Gianni Quillico, Giulia Bacchetta, Marco Brambilla, Anna Mazza,
Giovanni Carretti, Marco Rodio
scene Fabrizio Palla
tecnico luci Marcello Santeramo
scene Fabrizio Palla
tecnico luci Marcello Santeramo
foto di scena Angelo Redaelli
produzione Teatro Libero
Inizio e fine di un nuovo album di Corrado d'Elia, direi diverso da gli altri per una grande pacatezza di lettura, coinvolgente ed animata nelle parti riservate ai versi di Dante, più pacata e meditativa negli intermezzi a commento. Una proposizione di un capolavoro " che parla da solo" attraverso gli episodi più famosi. Lo smarrimento dell'età di mezzo "Nel mezzo del cammin di nostra vita ...". La numerologia nel verso dantesco. L'amore peccaminoso ma innocente di Paolo e Francesca "E più non vi leggemmo avante ..."; il dolore più atroce vedere morire i propri figli, il Conte Ugolino "La bocca sollevò dal fiero pasto ..."; l'incotrollabile desiderio di conoscenza di Ulisse e il folle volo "... infin che 'l mar fu sovra noi richiuso" da Dante a Melville; la fine del buio (forse) "E quindi uscimmo a riveder le stelle". (mm)
Teatro Litta e Teatro Libero: squadra che vince, non si cambia.
Teatro Litta ospita nuovamente uno degli artisti più eclettici del panorama
teatrale milanese: Corrado d’Elia. Dopo il successo dello scorso anno di
Amleto, la Compagnia Teatro Libero conferma il suo amore per William
Shakespeare, portando ora in scena una delle sue opere più potenti e complesse
di sempre: l’Otello. Come in un sogno, o in incubo, un’atmosfera nera
come la notte risale da scure pozze sorgive colme d’acqua, nelle quali i
personaggi si immergono, liquefacendo sentimenti, emozioni e umori.
Carnale e viscerale, Corrado d’Elia porta in scena le pulsioni umane tramite
l’opera del Bardo inglese, pietra miliare della storia teatrale.
Una non-scenografia, semplice ed
essenziale: nera come l’inferno con una nicchia centrale sul fondo per
incorniciare visioni e due tombe d'acqua in primo piano: più che il mare delle
città in cui si svolge la tragedia evocano vischiose trappole dell'anima,
magiche polle sorgive cui attingere la forza per realizzare le trame di Iago.
Unico elemento di scena un trono mobile affilato come una lama ed emblema di potere.
Otello, vittima sacrificale e carnefice assassino, è divorato dal dubbio e
dall’ansia della possibilità totale, che corrode e offusca ogni certezza
d'amore: tutto può essere una cosa e anche l'opposto. Sulla linea di confine
tra ombra e luce, è labile il confine tra bene e male, tra "onesto" e
"disonesto" e si consuma e si vanifica parallelamente il trionfo
dell'amore e quello dell'odio. Intorno a tutto questo abbiamo costruito i
silenzi, le attese e le tensioni. Uno spettacolo visionario, carnale, ma
asciutto e diretto che restituisce al testo di Shakespeare originalità e ritmo,
poesia e colore alla continua ricerca di un teatro di "misura".
DALLE NOTE DI REGIA
Come Cirano, Otello è uno
degli spettacoli storici della Compagnia, diretto e interpretato
dallo stesso Corrado d'Elia. Nelle
passate stagioni ha riscosso sempre un grande successo sia di pubblico che di
critica. Una messinscena di grande forza e impatto emotivo. Nella maniera che
ci contraddistingue, raccontiamo questa storia attraverso un linguaggio visivo
e verbale che sia insieme sorprendente e comprensibile, vicino a chi guarda ma
assolutamente fedele al testo originale. Otello è per noi un autentico viaggio
onirico sospeso tra sogno e realtà, cadenzato da continui risvegli, in un limbo
dove incubo e reale sono la stessa cosa.
Compagnia Teatro Libero
Nasce nel 2010 come sintesi, sviluppo e nuovo
percorso della storica Compagnia Teatri Possibili fondata dal regista e attore
Corrado d'Elia nel 1996.
La nuova realtà prosegue il lavoro e consolida
i valori che hanno caratterizzato per anni il mondo Teatri Possibili,
rendendosi però soggetto nuovo per aspirazioni e progettualità, producendo e
coproducendo artisti affermati e nuovi talenti. Il gruppo di artisti che
costituisce la Compagnia è caratterizzato da un nucleo stabile che lavora in
modo continuativo intorno alla figura di Corrado d’Elia, che, per la sua
esperienza e per le sue qualità, è riferimento artistico ed organizzativo
fondamentale. A lui vengono affidate le regie di alcune tra le principali
produzioni: Cyrano di Bergerac, Don Chisciotte, Io, Ludwig van
Beethoven, Mercurio, Novecento, Non chiamatemi maestro,
Macbeth-Inferno, Amleto, allestimenti fortunatissimi, testimoniati
dal calore del pubblico e dai molti premi e riconoscimenti della critica.
La Compagnia Teatro Libero distribuisce
le proprie produzioni in tutta Italia: far conoscere il proprio lavoro e
portare il proprio teatro dove è possibile resta una vocazione e una forte
necessità artistica
Corrado d’Elia
È uomo di teatro a tutto tondo, attore,
regista, drammaturgo, ma anche ideatore ed organizzatore di eventi e rassegne
culturali, nasce a Milano e studia teatro presso la Scuola d'Arte Drammatica
Paolo Grassi. Nel 1995 fonda il progetto Teatri Possibili: Compagnia, Scuola,
Circuito ed Ente di produzione ed organizzazione teatrale. Dal 1998 è direttore
del Teatro Libero di Milano.
È stato direttore artistico negli anni
passati presso: Teatro Olmetto (Milano), Teatro Belli (Roma), Teatro Della
Dodicesima (Roma), Teatro Everest (Firenze), Teatrozeta (L'Aquila) e delle
rassegne di Teatri Possibili presso i teatri: Villoresi (Monza), Alcione
(Verona), Studio Foce (Lugano), Cuminetti (Trento), Sant'Agostino (L'Aquila).
Per il progetto Teatri del Ponente Ligure (di cui è stato codirettore)
ha organizzato stagioni e manifestazioni nei teatri di Loano, Finale Ligure,
Imperia, Bordighera, Cervo, Pieve di Teco, Ventimiglia e San Remo. Tra gli
spettacoli prodotti dalla Compagnia Teatri Possibili/Teatro Libero, è attore e
regista de: Le nozze dei piccoli borghesi di Bertolt Brecht, Cyrano
di Bergerac di Edmond Rostand, Otello di William Shakespeare, Caligola
di Albert Camus, Macbeth di William Shakespeare, Amleto di
William Shakespeare, Novecento di Alessandro Baricco, Don Giovanni
(di cui è anche autore), Riccardo III di William Shakespeare, La
locandiera di Carlo Goldoni, La leggenda di Redenta Tiria di
Salvatore Niffoi, Notti Bianche da Le notti bianche di Fëdor
Michajlovič Dostoevskij.
Nel giugno 2002 vince il Premio Hystrio -
Provincia di Milano. Nel settembre 2007 gli viene assegnato il premio Franco
Enriquez per il Teatro. Nel 2009 vince il prestigioso premio internazionale
Luigi Pirandello. Nel 2010 riceve il Premio della Critica Italiana come una
delle figure più complete dell'attuale panorama teatrale italiano
HANNO DETTO
È una storia di
passioni violente, d’amore e di morte. È un “Otello” dove il sociale è
cancellato, non c’è Venezia, non c’è Cipro, ci sono solo sentimenti che in
un’atmosfera in bilico tra veglia e incubo si aggrovigliano come serpi nel
cesto di un incantatore. Corriere della Sera
Un OTELLO visionario,
carnale, asciutto e assolutamente fedele al testo originale.
Il Giorno
Un allestimento
catartico, tutto concentrato come un’ossessione, in cui gli scontri sono più
fisici che verbali, e in cui gli uomini si mutano in licantropi, storpiandosi
in ghigni animaleschi. La Repubblica
Lo spettatore, di
fronte a un allestimento quasi cinematografico, sarà travolto da una girandola
di emozioni. Il Giornale
Una regia originale,
fortemente simbolica e dal taglio cinematografico dove passione ed emotività si
mescolano tra luci ed ombre, incubo e reale, in una tragedia strutturata
sull’ambiguità della vita. La Provincia pavese
L’Otello di Corrado d’Elia, privo di
orpelli scenografici e stilistici, riesce a restituire originalità, ritmo,
poesia e colore al dramma di Shakespeare Il Giornale
È il buio
dell’ambiguità, del sospetto e del dubbio a dominare la regia di Corrado
d’Elia, talentoso regista. Mediasetonline.it
Ambientata nel limbo
senza tempo di una scena tutta nera dominata da due polle d’acqua dalla
luminosità iridescente, la versione di d’Elia rilegge la tragedia del Moro come
un viaggio onirico tra i sentimenti, le passioni, l’invidia, l’odio e
l’ambizione in cui ancora una volta non è tanto la gelosia quanto
l’inquietudine generata dal dubbio a provocare il delitto di Otello Vivimilano
INFORMAZIONI
Teatro Litta - da martedì a
sabato ore 20:30 - domenica 16:00 - lunedì riposo
Durata: 1 ora e 30 min
Biglietti: intero 21€, ridotti 11/15€
BIGLIETTERIA UNICA
Corso Magenta 24, Milano
02 86 45 45 45 -
biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a
sabato dalle 15:00 alle 19:30
PREVENDITA ONLINE
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili
sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it
MODALITÀ DI RITIRO
I biglietti prenotati vanno ritirati nei
giorni precedenti presso il Teatro Litta negli orari di prevendita o la sera
stessa presso il teatro sede dello spettacolo a partire dalle 18:30
UFFICIO STAMPA TEATRO LITTA
Diana Belardinelli - 02 80 55
882 - 392 90 58 176 - comunicazione@mtmteatro.it
COMPAGNIA TEATRO LIBERO - via
Savona, 10 - Milano - 0236512608 – compagnia@teatrolibero.org
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