2015_08_25 Milano Arte Musica (MAM2015) penultimo appuntamento della rassegna

Milano Arte Musica (MAM2015)
Festival Internazionale di Musica Antica
IX edizione 2015


Martedì 25 Agosto 2015_08_25 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache
J. S. Bach: Clavier-Übung - Parte Quarta
Variazioni Goldberg
Benjamin Alard, clavicembalo
BIGLIETTI posto unico 10 euro

Johann Sebastian Bach(1685-1750) Variazioni Goldberg
Aria con 30 variazioni in sol maggiore per clavicembalo BWV 988
Aria
Variazione 1 - a 1 manuale
Variazione 2 - a 1 manuale
Variazione 3 - canone all’unisono a 1 manuale
Variazione 4 - a 1 manuale
Variazione 5 - a 1 ovvero 2 manuali
Variazione 6 - canone alla seconda a 1 manuale
Variazione 7 - a 1 ovvero 2 manuali
Variazione 8 - a 2 manuali
Variazione 9 - canone alla terza a 1 manuale
Variazione 10 - fughetta a 1 manuale
Variazione 11 - a 2 manuali
Variazione 12 - canone alla quarta
Variazione 13 - a 2 manuali
Variazione 14 - a 2 manuali
Variazione 15 - canone alla quinta in moto contrario a 1 manuale. Andante (sol minore)
Variazione 16 - ouverture a 1 manuale
Variazione 17 - a 2 manuali
Variazione 18 - canone alla sesta a 1 manuale
Variazione 19 - a 1 manuale
Variazione 20 - a 2 manuali
Variazione 21 - canone alla settima (sol minore)
Variazione 22 - alla breve a 1 manuale
Variazione 23 - a 2 manuali
Variazione 24 - canone all’ottava a 1 manuale
Variazione 25 - a 2 manuali (sol minore)
Variazione 26 - a 2 manuali
Variazione 27 - canone alla nona
Variazione 28 - a 2 manuali
Variazione 29 - a 1 ovvero 2 manuali

Variazione 30 - quodlibet a 1 manuale

Con il doppio concerto di martedì 25 agosto alle ore 18.30 e alle ore 20.30, terminano gli appuntamenti dedicati all’esecuzione integrale della Clavier-Übung. Nello spazio intimo offerto dalla chiesa di San Bernardino alle Monache, Benjamin Alard propone al pubblico di Milano Arte Musica l’ultima parte del capolavoro bachiano, le Variazioni Goldberg, testimonianza del genio contrappuntistico di Bach.
Pubblicate a Norimberga da Balthasar Schmidt tra il 1741 ed il 1745, le Variazioni Goldberg rappresentano uno dei vertici assoluti della musica per tastiera, insieme con L’Arte della Fuga. L’aria si basa su una semplice struttura armonica, tipica della sarabanda e della ciaccona: Bach stesso l’aveva in precedenza utilizzata per esperimenti nella tecnica del canone. Le 30 variazioni trattano il tema con una sorprendente varietà di forme e di stili, alcune simili a danze, altre in forma di toccata, di ouverture, di fuga o di canone. Le variazioni 13, 14, 17, 20, 23, 26 e 28 sono specificamente indicate sulla partitura per due manuali, mentre le variazioni 5, 7 e 29 sono indicate come eseguibili ad uno o due manuali. Ad eccezione della 15, 21 e 25, nel modo minore, le variazioni sono tutte nella tonalità di sol maggiore.
Uno schema matematico attraversa tutta l’opera e si riflette, ad esempio, nella successione regolare dei brani canonici: variazione 3 canone all’unisono, var. 6 canone alla seconda, var. 9 alla terza, var. 12 alla quarta, var. 15 alla quinta, var. 18 alla sesta, var. 21 alla settima, var. 24 all’ottava, var. 27 alla nona. La variazione 30 è intitolata Quodlibet, una sorta di corale con l’innesto di melodie popolari. Forkel, biografo di Bach, descrivendo le usanze della famiglia Bach, ci aiuta a coglierne il senso: 
“Non appena si furono riuniti, eseguirono dapprima un corale. Dopo un inizio così devoto continuarono con degli scherzi, spesso in forte contrasto. In pratica, cantavano delle canzoni popolari a sfondo comico, secondo il momento. ... Questo tipo di armonizzazione improvvisata la chiamavano Quodlibet”. Nella fattispecie le melodie innestate sono l’aria Ich bin so lang nicht bei dir g’west; ruck her, ruck, ruck er e l’aria nota anche in Italia come Bergamasca.
Al di là della matematica, delle proporzioni geometriche che si possono intravedere in quest’opera e del dotto contrappunto che la permea, le variazioni sorprendono per la grande carica emotiva che trasmettono all’ascoltatore che può anche ignorarne completamente la complessità formale, lasciandosi semplicemente soggiogare dagli “affetti”.
Interprete dell’ultima, emozionante parte dell’opera bachiana, uno dei più giovani ospiti della nona edizione di Milano Arte Musica, Benjamin Alard. Allievo di Jean-Claude Zehnder (organo) e Andrea Marcon (clavicembalo), Benjamin Alard è organista della chiesa di Saint Louis en l’Ile a Parigi dove suona sul nuovo organo Aubertin. Nel settembre 2007 ha vinto il primo premio al Concorso Organistico Gottfried Silbermann a Freiberg (Germania). In questa occasione, la città di Naumburg gli ha assegnato l’Hildebrandt-Prize. Nel 2007, Benjamin Alard è stato nominato per il Victoires de la Musique Classique nella sezione “Révélation instrumentale”.
Nell’ambito dei recital, si è esibito sia con il clavicembalo sia con l’organo in prestigiosi festival: Printemps des Arts di Nantes, La Folle Journée di Nantes e di Lisbona, Festival di Saintes, Flagey-Hall a Bruxelles, Festival de Radio France et Montpellier, concerti al Louvre di Parigi, Bach Festival di Istanbul, Bozar di Bruxelles, Journées du Centre de Musique Baroque di Versailles, Festival Ambronay. Alard ha anche collaborato con importanti ensemble musicali come La Petite Bande (dir. Sigiswald Kuijken), Capriccio Stravagante (dir. Skip Sempé), Venice Baroque Orchestra (dir. Andrea Marcon) e Il Gardellino (dir. Marcel Ponseele).
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176          e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

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