Festival Internazionale di Musica Antica
IX edizione 2015
Mercoledì 12 Agosto 2015_08_12 ore 16.30, ore 18.30 e ore 20.30
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
L’Arpa Barocca
Musiche di Frescobaldi e Mayone
Mara Galassi, arpa
BIGLIETTI posto unico 10 euro
Michelagnolo Galilei(1575-1631)Toccata Seconda (Il Primo Libro d’Intavolatura di Liuto, Monaco 1623)
AnonimoIl Ballo di Fiorenza(Ms Chigi, QVII Biblioteca Vaticana)
Vincenzo Galilei(1520-1591)Lieti e felici spirti a 3, del Ruffo (Contrappunti a due voci, Firenze 1584)
Michelagnolo GalileiCorrente(Il Primo Libro...)
Francesco da Milano(1497-1543)Ricercar (Intabulatura de Lauto, Venezia, 1546)
Anonimo XVII secoloPavaniglia, Tenore di Napoli, Corrente(Ms ADP, 250 Archivio Doria Pamphilj)
Alessandro Piccinini(1566-1638)ToccataCorrente
(Intavolatura di Liuto e di Chitarrone, Bologna 1623)
Girolamo Frescobaldi(1583-1643)Fantasia Seconda ad un solo soggetto (Libro delle Fantasie a 4, Milano 1608)
Hieronimus Kapsberger(1580-1651)Toccata Seconda Arpeggiata (Il primo libro di Intavolatura di Chitarrone, Venezia 1604)
Ascanio Mayone(1565-1627)Toccata (Diversi Capricci per sonare, Libro Primo, Napoli 1603)
Ricercare sopra il Canto Fermo di Costantio Festa e per suonare all’arpa
Canzon Francese Seconda
Toccata Quinta per il cimbalo cromatico(Secondo Libro di Diversi Capricci, Napoli 1609)
Giovedì 12 agosto alle ore 16:30, 18:30 e 20:30, Milano Arte Musica dedica il suo quindicesimo appuntamento all’arpa barocca, strumento per la prima volta ospite della rassegna, con un programma che si estende dalla metà del Cinquecento fino circa alla metà del Seicento, l’epoca di Michelangelo. Nella splendida Sala Capitolare del Bergognone, Mara Galassi incanterà il pubblico con musiche di Frescobaldi, Mayone, Francesco da Milano, in un poetico omaggio al genio straordinario di Michelangelo e alla sua Pietà Rondanini, icona del quarto mese di Expo in città.
L’arco di tempo compreso nel programma si estende dalla metà del Cinquecento (Francesco da Milano) fino circa alla metà del Seicento (Ms. 250 dell’Archivio Doria Pamphilj), periodo nel quale l’arpa in Europa, a motivo dell’evoluzione della scrittura musicale periodo nel quale l’arpa in Europa, a motivo dell’evoluzione della scrittura musicale, passa dal modello puramente diatonico con una sola fila di corde, alla forma “doppia” nella duplice forma a due file di corde (una per le note diatoniche e una per quelle cromatiche) o a tre file di corde (due file esterne diatoniche accordate all’unisono e una centrale per le note cromatiche). Di quest’ultimo modello ci è pervenuto quel capolavoro che è l’arpa Barberini ancora ammirabile nel Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, una copia della quale si può sentire in questo concerto. In questo periodo l’arpa veniva usata per accompagnare le danze, come strumento per basso continuo (grazie alla sua ampia estensione anche nel grave), ma anche come strumento solista capace di rendere efficacemente sia la musica esplicitamente ad essa destinata, sia la musica destinata agli strumenti da tasto (cembalo e organo), sia agli strumenti da pizzico (liuto, tiorbe, chitarrone). I tre tipi di strumenti sono esplicitamente citati insieme, come nell’opera pubblicata nel 1557 da L. Venegas de Henestrosa, Libro de cifra nueva para tecla, harpa y vihuela. Scorrendo il programma, si vedono chiaramente le ampie possibilità di eseguire sull’arpa tutte le forme musicali, da quelle più libere e di carattere improvvisativo come le toccate, fino alle più complesse polifonie come la fantasia di G. Frescobaldi e le opere di Ascanio Mayone. A Roma e Napoli l’arpa era assai diffusa e suonata da grandi virtuosi. Scipione Cerreto nel suo trattato Della Prattica Musica vocale, et strumentale (Napoli 1601), nell’amplissimo elenco dei compositori e strumentisti attivi a Napoli nel Cinquecento, cita anche tre “Sonatori eccellenti dell’Arpa a due ordini: Gioan Leonardo dell’Arpa, Scanio Maione, Dominico Gallo”.
I due principali compositori per tastiera a Napoli all’inizio del Seicento (G. M. Trabaci e A. Mayone) scrivono esplicitamente in alcune composizioni: “per l’Arpa” o “destinato all’Arpa”.
Protagonista della serata, Mara Galassi, milanese d’origine e, attualmente, docente di Arpa barocca presso la Civica Scuola di Musica di Milano e presso la Esmuc di Barcellona.
Svolge attività concertistica come solista e in collaborazione con i più prestigiosi gruppi di musica antica in Europa: Concerto Vocale (dir. R. Jacobs), Concerto Italiano (dir. R. Alessandrini), Mala Punica (dir. Pedro Memelsdorff), Akademie für Alte Musik, Concerto Köln, Concerto Soave (dir. J-M. Aymes). Ha inciso per Tactus, Symphonia, Ricordi, Arcana, Erato, Harmonia Mundi, Opus 111 e per Glossa un programma di musica italiana dell’inizio del Seicento per arpa sola intitolato Il viaggio di Lucrezia (premiato con Choc de la Musique e Cannes Award); Les Harpes du Ciel, una raccolta di duetti per due arpe a crochet della fine del ‘700 e Microcosm Concerto con musiche di G. F. Händel. Per Harmonia Mundi, con la Freiburger Barockorchester, ha inciso il Concerto per arpa e flauto di W. A. Mozart.
In collaborazione con Deda Cristina Colonna, danzatrice, attrice e regista, ha ideato lo spettacolo Voluptas Dolendi. I gesti del Caravaggio, attualmente disponibile in versione filmica (Art Film, Fondazione Marco Fodella, 2010).
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic
Facebook: www.facebook.com/LaCappellaMusicale
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