Mercoledì 13 maggio 2015_05_13, ore 20.00
Auditorium di Milano – largo Mahler
LaVerdi Stagione barocca 2014/15
Una sera con Jean-Baptiste Lully
Dopo l’allievo Rebel, laBarocca diretta da Ruben Jais riscopre il genio del maestro Gian Battista Lulli
soprano Celine Scheen
tenore Cyril Auvity
Orchestra LaBarocca
Direttore RUBEN JAIS
Dopo l’allievo, il maestro. Dopo l’incontro musicale a marzo con Jean-Féry Rebel, la stagione di musica barocca de laVerdi ritorna con una nuova proposta monografica, alla (ri)scoperta di Jean-Baptiste Lully (al secolo Gian Battista Lulli, fiorentino emigrato in Francia alla corte di Luigi XIV), mentore e guida di Rebel.
Mercoledì 13 maggio (ore 20.00), all’Auditorium di Milano, laBarocca, ensemble specialistico della “scuderia” di largo Mahler diretto dal fondatore Ruben Jais, si soffermerà sulla figura e sull’opera del compositore toscano, nato a Firenze nel 1632 e morto a Parigi nel 1687. Sarà infatti proprio a Parigi, dove giunse appena quattordicenne, che Lully metterà abilmente a frutto le sue qualità di brillantezza ed istrionismo, sia come compositore sia come eccellente ballerino, imponendosi come il più rappresentativo e ricercato compositore dell’animatissima corte del Re Sole e diventando uno dei capisaldi della musica francese in assoluto.
Con la partecipazione di due voci soliste d’eccezione come il soprano Celine Scheen e il tenore Cyril Auvity, specialisti del genere, laBarocca proporrà pagine tratte da alcune tra le opere fondamentali di Lully: Il borghese gentiluomo, Psyche, Armide e Atys.
Come vuole tradizione, il maestro Jais introdurrà i brani in programma con riferimenti storici e aneddotici.
(Biglietti: euro 25,00/17,50/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio), orari apertura: lun – ven ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334 www.laverdi.org).
La Stagione
Le tradizioni si consolidano nei consueti appuntamenti con il Messiah di Händel la settimana di Natale; il Weihnachtsoratorium (Oratorio di Natale) di Bach il 6 Gennaio, precipua data per l'esecuzione dell'ultima delle 6 cantate che compongono questo meraviglioso ciclo di musica sacra; infine l'Osteroratorium (Oratorio di Pasqua), sempre del lipsiense, il lunedì di Pasqua.
“Ampliare gli orizzonti ci offre la possibilità di viaggiare in terre vicine e lontane – spiega Jais - concentrando la nostra attenzione su tre Nazioni che hanno grandemente contribuito allo sviluppo della musica barocca: Francia, Gran Bretagna e, ovviamente, Italia. Di pari rilievo il secondo appuntamento "italiano" dedicato a Giacomo Carissimi da Gianluca Capuano, che affronterà nel mese di Febbraio 2015 i due oratori Diluvium Universale ed Extremum Dei Judicium del compositore massimo esponente della ‘scuola romana’.
“Alla Francia, cui già in quest’ultima stagione ci eravamo rivolti con il concerto per l’anniversario di J.P. Rameau, sono dedicati i concerti di marzo e maggio 2015, con due programmi che esplorano la genialità compositiva di J.F. Rebel e del suo maestro J.B. Lully. L’Inghilterra chiuderà gli appuntamenti della nostra sesta stagione, presentandoci musiche di Henry Purcell, considerato a lungo il massimo esponente del barocco inglese, e di G.F. Händel, cui negli anni ci siamo avvicinati con l’esecuzione del suo oratorio più conosciuto, il Messiah appunto. Progredire significa non solo ampliare i propri orizzonti e il proprio repertorio ma anche approfondire la conoscenza e la ‘familiarità’ con i compositori a noi cari - conclude Jais - . Ecco dunque anche quest’anno - trama sempre nuova e vivificante il nostro percorso musicale - la musica di Johann Sebastian Bach accompagnarci tra gli innumerevoli appuntamenti. Il Thomaskantor ci si offre nelle sue due vesti principali: da una parte l’uomo di fede, propugnatore del messaggio luterano e del ruolo che la musica riveste in tale ambito; dall’altra il compositore in constante evoluzione, alla ricerca delle infinite possibilità che il contrappunto offre”.
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