2014_03_06 Rigoletto in forma scenica arriva al Teatro Modena di Genova

Giovedì 6 marzo 2014 - ore 21.00

Teatro Gustavo Modena- Genova
progetto Operapòlis
Giuseppe Verdi
Rigoletto
orchestra, coro e la compagnia lirica giovanile "Simon Boccanegra"
Personaggi
Il Duca di Mantova (tenore) MANUEL PIERATTELLI
Rigoletto, suo buffone di Corte (baritono) MAURO AUGUSTINI
Gilda, figlia di Rigoletto (soprano) MIRELLA DI VITA
Sparafucile, sicario (basso) CHRISTIAN FARAVELLI
Maddalena, sorella di Sparafucile (contralto) JIMENA LLANOS
Giovanna, custode di Gilda (mezzosoprano) ELENA FILIPPINI
Il Conte di Monterone (baritono) MATTEO JIN
Marullo, cavaliere (baritono) STEFANO MARCHISIO
Matteo Borsa, cortigiano (tenore) DANIELE BUTTAFAVA
Il conte di Ceprano (basso) ANDRA GOGLIO
La contessa di Ceprano (mezzosoprano) FRANCESCA TORRE
Un usciere di corte (basso)
Un paggio della Duchessa (soprano) FRANCESCA TORRE
Cavalieri, dame, paggi, alabardieri (coro)
Coro Lirico Francesco Tamagno
Orchestra Simon Boccanegra
Direttore LORENZO TAZZIERI
Regia ALBERTO CIAFARONI

I prezzi dei biglietti sono: 18 euro per il primo settore, 15 per il secondo. Sono disponibili alle biglietterie di Palazzo Ducale (0105574004, lunedì chiuso) e del Teatro Modena (010412135, lunedì chiuso).

Il “Rigoletto” dei gruppi musicali giovanili della Simon Boccanegra riporterà l’opera in forma scenica per la prima volta al Modena dopo ottant’anni.
È dagli anni Trenta del secolo scorso, infatti, che sul palco del Modena non si rappresentano opere liriche: ne sono state eseguite soltanto in forma di concerto.
Lo staff del Teatro Belloni di Barlassina si sposterà a Genova al Teatro Gustavo Modena (in foto) per la replica del Rigoletto andato in scena lo scorso 22 febbraio. 
In particolare ci occuperemo delle scenografie (realizzate a Barlassina), delle luci, del trucco e dei servizi tecnici (riporti audio e video per cantanti e coro).
Il Teatro Gustavo Modena, inaugurato nel 1857, è stato restaurato nel 1997, conservando la struttura originaria con la sala a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi, un loggione e una platea che può contenere circa 500 spettatori.

2014_03_21 Il dramma di Giordano in scena al Teatro San Giovanni Bosco di Bergamo

CIRCOLO MUSICALE MAYR-DONIZETTI39ª STAGIONE OPERISTICA
Venerdì 21 febbraio 2014  •  ore 21:00Teatro San Giovanni BoscoBergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Andrea Chénier
Dramma di ambiente storico scritto in quattro quadri. Musica di Umberto Giordano
Personaggi ed interpreti 
Andrea Chénier DIEGO CAVAZZIN 
Carlo Gérard EUN YONG PARK 
Maddalena di Coigny GABRIËLLE MOUHLEN 
Bersi ENRICA FABBRI 
La contessa di Coigny ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA 
Madelon ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA 
Roucher GABRIELE SAGONA 
Pietro Fléville GIOVANNI GUERINI 
Fouquier Tinville LUCAS BRITTER 
Mathieu GIOVANNI GUERINI 
Un «Incredibile» LIVIO SCARPELLINI 
L'abate EMILIO ALDI 
Schmidt ANGELO LODETTI 
Il maestro di casa LUCAS BRITTER 
Dumas ALESSANDRO RAVASIO 
Coro lirico di Bergamo 
maestro del coro FABIO TARTARI 
Pavlova Intenational Ballet Company 
concertatore al pianoforte DAMIANO MARIA CARISSONI


Dopo la felice incursione mozartiana di Don Giovanni, il Circolo Musicale Mayr-Donizetti volta decisamente pagina presentando un nuovo allestimento di Andrea Chénier, capolavoro verista di Umberto Giordano, apparso per la prima volta alla Scala nel 1896 (è possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina http://www.coroliricoteatroverdi.it/media/andrea_chenier.pdf)
Sorretto dalla splendida musica e dal lirismo di Giordano, il seducente libretto di Luigi Illica ci immerge in un intenso romanzo in quattro quadri ispirato alla vita eroica del poeta francese André Chénier (1762-1794).
L’opera porta in scena a forti tinte le stesse pulsioni che in varie forme hanno esaltato tutte le epoche della nostra storia: gli ideali, l’amore, l’amicizia, il tradimento, lo scarto tra generazioni e classi sociali, la spinta irresistibile del popolo verso forme nuove di futuro, il sacrificio estremo.
Un dì all'azzurro spazio, guardai profondo… improvvisa Chénier durante la festa, tratteggiando in pochi versi tutta la pulizia e la vastità del suo sogno di avvenire.

Note di regia
Andrea Chénier è un’epopea dell’Amore e, alla luce corrusca di una violenta ed attendibile descrizione della Rivoluzione Francese, la ghigliottina –attestata come simbolo di libertà e di giustizia–, diviene strumento di repressione politica, di negazione di libertà e di sfinimento spirituale, ma anche spinta verso un arricchimento emotivo. Ed è proprio in virtù di questo travaglio che nascono i più puri sentimenti. Da un clima di “sangue e fango” nonché dall’Amore, ottengono linfa il patriottismo poetico e ideale del protagonista, la sete di giustizia di Gérard e il nobilissimo tentativo di emancipazione femminile di Maddalena. Anche il libretto di Illica giustappone con abilità un primo atto tutto Ancien Régime ed una successiva narrazione “alla Rivoluzione”, creando un’idea di “prima” e di “dopo” rispetto al momento simbolo della Presa della Bastiglia. Bisogna, poi, ricordare che, all’epoca della prima assoluta dell’opera, il genere settecentesco stava vivendo una grande fortuna teatrale con un profluvio di galanterie rococò, di egloghe arcadiche, di vezzose pastorelle sedotte e di audaci pastori. Nell’immaginario collettivo tardo ottocentesco, il secolo delle grandi favorite di Luigi XV e del successivo déluge [diluvio], significava lascività corrotta ed insinuante in contrasto ai nascenti Neoclassicismo e Romanticismo. Doveva inoltre percepirsi il cupo pessimismo di fondo legato alla nuova condizione dell’uomo di fine secolo, ormai consapevole della fallibilità dei nuovi valori borghesi. Questo quadro storico fu poi esasperato dalle tendenze letterarie e teatrali veriste e finì per sconfinare verso un erotismo scoperto e distruttivo. Da un Settecento incipriato ed imparruccato oggi, però, emergerebbe una scarsa presa emotiva e poco ci rivelerebbe l’affresco di una nobiltà malata, alternata a gruppi di Giacobini in capelli frigi e cuffie bianche che ballano la Carmagnola sulle tombe dei Giorondini.
Ecco quindi, la mia decisione di spostare la vicenda in un diverso contesto rivoluzionario che fosse oggi perfettamente tangibile: il grande sommovimento culturale e sociale che è stato il 1968 parigino. Periodo discusso, amato o denigrato, che vive, come tutte le rivoluzioni, di contrasti, incoerenze, gesti nobili e bassezze. La festa del primo atto diverrà una ricevimento alto-borghese in cui lo snobismo arrogante della Contessa e la vuotezza capricciosa di Maddalena faranno da trampolino verso il clima che emergerà negli atti successivi, fatto di sete di equità sociale, di riscatto sessuale e morale, di assemblee popolari, di Comuni e di processi sommari.
Anche in questo caso gli ideali filosofici, all’atto della loro applicazione pratica, si muteranno in un mostro orribile e pericoloso e i protagonisti, proprio come molte figure del ‘68, pagheranno con lo squallore di una sopravvivenza delusa –o persino con la vita– il prezzo della temperie rivoluzionaria e della coerenza alle istanze d’Amore, di Libertà e di Giustizia. 
a cura di VALERIO LOPANE 

Come molti altri capolavori del verismo Andrea Chénier è spesso considerata un’opera per grandi voci. In effetti Chénier, Gérard e Maddalena sono tre autentici protagonisti e il genio di Giordano ha affidato loro melodie immortali ed impegnative come  Son sessant'anni, Un dì all’azzurro spazio, Nemico della patria, La mamma morta, Come un bel dì di maggio. Ma le “voci” non sono i soli elementi determinati per una resa adeguata di questo grande affresco musicale: enorme peso hanno infatti il lato scenico e i ruoli cosiddetti “minori” o “caratteristi”.
Il maestro Damiano Maria Carissoni, concertatore al pianoforte, ha avuto dunque l’arduo compito di muoversi su due vie. Da un lato reclutare tre “voci” protagoniste di grande rilevanza e d’altro lato assicurare una qualità artistica complessiva in grado di rendere appieno lo spessore della vicenda. Ecco il motivo della scelta del tenore Diego Cavazzin, Andrea Chénier, che si ripresenta al pubblico del Mayr-Donizetti dopo tante creazioni felici (basti solo pensare alla sua prova come Rodolfo in Luisa Miller, opera dell’apertura di stagione); la rosa dei tre sarà completata dalle voci giovani ed entusiaste del baritono Eun Yong Park (Carlo Gérard), e del soprano Gabriëlle Mouhlen (Maddalena di Coigny), entrambe emerse con vigore nelle ultime audizioni indette dal Circolo.
Accanto a loro altri artisti esperti che hanno più volte collaborato con il Circolo: Livio Scarpellini («Incredibile»), Angela Alessandra Notarnicola (La contessa di Coigny e Madelon), Gabriele Sagona (Roucher), Giovanni Guerini (Pietro Fléville e Mathieu). Enrica Fabbri debutterà a Bergamo nel dolce e tormentato ruolo di Bersi.
Il Coro lirico di Bergamo, istruito e diretto dal maestro Fabio Tartari darà vita ai vari gruppi del popolo. 
Il Pavlova Intenational Ballet Company sarà impegnato nel ballo “sulle punte” del primo atto e nelle figurazioni degli atti successivi.  
Il costumista Simone Martini ricreerà uno spaccato anni Sessanta / Settanta in linea con la proposta scenica e registica “attualizzata” di Valerio Lopane.

2014_02_23 Concerti alla Palazzina Liberty organizzati da Milano Classica

Palazzina Liberty, Milano
domenica 23 febbraio 2014, ore 11.00

IL PIANOFORTE PARLA POLACCO

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata in mi maggiore op. 109

Karol Szymanowski (1882-1937)
“Shéhèrazade” da “Masques” op. 34 n. 1

Johann Nepomuk Hummel (1778-1837)
Dodici variazioni in do maggiore op. 34 n. 3 su “Vivat Bacchus, Bacchus lebe”
dal singspiel “Die Entführung aus dem Serail” di W.A. Mozart

Fryderyk Chopin (1810-1849)
Due mazurche dall’op. 68
n. 1 in do maggiore (vivace) – n. 2 in la minore (lento)

Polacca in fa diesis minore op. 44

Joanna Trzeciak pianoforte
ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
Tel. 02-28510173   Fax 02-28510174
info@milanoclassica.it 
www.milanoclassica.it

il prossimo appuntamento musicale di Milano Classica è intermente dedicato al pianoforte: protagonista del concerto di domenica 23 febbraio, come di consueto in Palazzina Liberty alle ore 11.00, sarà Joanna Trzeciak, pianista polacca di fama internazionale, impegnata in un programma musicale di grande suggestione, che spazierà dal pieno romanticismo al primi anni del Novecento. In programma, musiche di Beethoven, Szymanowski, Hummel e Chopin.
Joanna Trzeciak ha approfondito lo studio dell'opera pianistica di compositori slavi, e in particolare di Szymanowski e di Chopin, anche per un forte sentimento di origine comune, l'amata Polonia. Grazie ai numerosi successi internazionali, Joanna Trzeciak viene oggi riconosciuta tra le principali interpreti chopiniane.   

2014_02_23 Teatro Libero con RadioLibera arriva al terzo appuntamento

Domenica 23 febbraio 2014_02_23 - ore 21.00
Teatro Libero via Savona 10 Milano
presenta
3° INCONTRO CON RADIOLIBERA
[ON STAGE]
la radio che va in scena di e con Basilio Santoro.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
Domenica 23 febbraio 2014_02_23, ore 21.00
Domenica 23 marzo 2014_03_23, ore 21.00
Domenica 6 aprile 2014_04_06, ore 21.00
Domenica 4 maggio 2014_05_04, ore 21.00
Prezzo unico: € 13,00

Basilio Santoro torna on stage per raccontare tante altre belle storie radiofoniche, ripercorrendo la musica e gli eventi degli anni '80 e dei primi anni '90.
“Ci sono giorni, nomi, odori, immagini che nei nostri ricordi rimarranno per sempre chiari, indelebili e il giorno in cui andai all’appuntamento con Loredana Rancati a RadioStudio105 è uno di quelli. Un giorno fortunato. Un giorno perfetto. Era il 13 novembre del 1981...”
Così inizia la terza puntata di RadioLibera, la vita in FM di Basilio Santoro. In questo terzo appuntamento il nostro protagonista racconterà i tredici anni che ha passato a Radio105, dal 1981 al 1994, ripercorrendo gli eventi politici e sociali di quel periodo. In quei tredici anni ha respirato l’aria di una radio di grande successo, le dinamiche di lavoro con dei veri professionisti del microfono, la complessità di fare la regia a figure dalla personalità determinata e al contempo fragile - così da dover essere per loro non solo tecnico ma anche un po' psicologo – e, infine, la spietata concorrenza tra DeeJay e 105. In quei tredici anni Basilio Santoro ha anche visto come una radio può attraversare diverse fasi e trasformarsi da radio locale a network nazionale, da piccola realtà a grande industria, da radio più ascoltata a radio che perde il primato, comprendendo come tutto questo ha influito nei comportamenti delle persone, incluso il suo.
RADIOLIBERA ON STAGE
Cosa c’è di più lontano dalla radio del teatro? Eppure non è così: il mondo della voce senza volto si incontra con quello dell’azione, in un mise en scène ricca di emozionanti episodi in cui lo spettatore di ogni età riconoscerà se stesso.
L’uomo della radio con la sua macchina del tempo ci farà attraversare frequenze magnetiche ricche di personaggi noti e meno noti del mondo della radio, gli stessi che hanno prestato al mondo della musica la propria voce. RadioLibera si sviluppa in sei incontri, uno al mese, che ripercorreranno le varie epoche nelle quali le radio libere, degli anni ‘70, si sono trasformate fino ad arrivare ai giorni nostri con la nascita delle web-radio. A fare da sfondo la storia umana di Basilio e la musica degli ultimi 40 anni.
BASILIO SANTORO
Basilio Santoro esordisce giovanissimo, a soli 18 anni, nelle radio libere degli anni ‘70, la prima Hinterland Radio Milano 2, poi con gli amici del Bar fonda Radio Music che diventerà nel 1982 Radio Deejay, approderà anche a Radio 105, Radio Monte Carlo, Radio Capital, Gamma Radio, LifeGate, fino alla nascita della sua blogradio www.radiolibera.org.
Oltre all’esperienza radiofonica, in età adulta, a 44 anni, ha intrapreso un percorso nell’ambito teatrale in qualità di attore. Tra i diversi format da lui creati e interpretati, ricordiamo: Illogica Allegria e La Stanza dello Scirocco su LifeGate Radio. Per questo motivo, i due percorsi creativi da lui intrapresi lo hanno condotto a raccogliere le sua collezione d’umanità radiofonica in una sequenza teatrale.

INFO E PRENOTAZIONI 02 8323126 biglietteria@teatrolibero.it ACQUISTI ONLINE www.teatrolibero.it

2014_02_20 Teatro Libero da Johann Wolfgang von Goethe

Giovedì 20 febbraio 2014_02_20 debutta lo spettacolo Le affinità elettive, tratto dal grande romanzo di Johann Wolfgang von Goethe e diretto da Paolo Giorgio. I personaggi di Goethe, catapultati in una realtà a noi vicina, in un tempo contemporaneo, mostrano la tenuta universale delle relazioni e delle situazioni narrate nel romanzo. E, come fossimo allo specchio, ci poniamo una domanda: non è forse, vivere fino in fondo il proprio desiderio, un modo per non sfuggire al proprio destino?

Dal 20 febbraio al 2 marzo 2014
Teatro Libero via Savona 10 Milano
da Johann Wolfgang von Goethe
LE AFFINITÀ ELETTIVE
di Sarah Chiarcos
regia Paolo Giorgio
con Caterina Bajetta, Gabriele Bajo, Tomas Leardini, Francesca Pedrazzi
luci Sarah Chiarcos
scene e costumi Circolo Bergman
musiche originali  Marcello Gori
produzione Circolo Bergman

INFO E PRENOTAZIONI
02 8323126
biglietteria@teatrolibero.it
Le pagine di un grande romanzo trasformate in realtà contemporanea per parlarci di sentimenti, di legami che uniscono al di là della ragione e dell'impossibilità di sfuggire al proprio destino.
Edoardo e Carlotta sono sposati felicemente. Ospitano nella loro casa il Capitano e Ottilia. Nelle giornate trascorse insieme qualcosa che va oltre il loro controllo mescola le carte, confonde i sentieri battuti. Sono le affinità elettive, forze che se ne stanno a metà fra le reazioni chimiche nei nostri corpi e l'iscrizione dei nostri nomi in un racconto scritto da altri. In una grande casa di montagna esplodono amori imprevisti, le coppie si incrociano e mutano di segno, la vita che si conosceva pare sul punto di infrangersi. Bisogna decidere se sia più giusto, più vitale costruire la propria vita sulle solide basi della razionalità e del progetto o abbandonarsi al rischio e all'incertezza, abbracciando fino in fondo gli orizzonti che ci offrono le nostre personali, private affinità elettive. Ma si tratta di realtà, di memorie, di sogni? Alla fine di tutto l’ombra di un destino incerto oscura i nostri desideri.
I personaggi di Goethe, catapultati in una realtà a noi vicina, in un tempo contemporaneo, mostrano la tenuta universale delle relazioni e delle situazioni narrate nel romanzo. E, come fossimo allo specchio, ci poniamo una domanda: non è forse, vivere fino in fondo il proprio desiderio, un modo per non sfuggire al proprio destino? 
La parola desiderare deriva dall'unione di "de-", mancanza, e "sideris" da "sidus", stella. Alla lettera, nel linguaggio latino degli auguri: sentire la mancanza delle stelle. Quelle assenti stelle di cui anche noi oggi abbiamo nostalgia.

Paolo Giorgio, regista e docente di teatro, ha firmato diversi spettacoli fra i quali ricordiamo: K. il Processo, dal romanzo di Franz Kafka (Teatro Out-Off, 2013); Stanlio e Ollio, di Juan Mayorga (Teatro Filodrammatici, 2012); Glas (Astiteatro, 2010); S(u)ono, spettacolo di teatro canzone di e con Eugenio Finardi; Bauman (Zygmunt) Circus, dai testi del grande sociologo polacco (Mittelfest, 2008); La bottega del caffé, radicale riscrittura del capolavoro goldoniano (Biennale di Venezia, Tieffe Teatro 2007).
Dal 2004 è docente di Regia e Recitazione presso la Scuola Paolo Grassi di Milano. Ha collaborato con diverse accademie straniere (PWST di Cracovia, Accademia Nazionale di Malta, UNACT in Romania, l’Accademia Nazionale di Belgrado, l’Accademia Nazionale di Banska Bystrica). Dal 2010 è responsabile dei Progetti Internazionali della Scuola Paolo Grassi, ruolo in cui ha curato diversi progetti fra cui il Festival della Giovane Regia (2011, Teatro Franco Parenti, Teatro ON.TEATR di San Pietroburgo).
Ha diretto e fondato il progetto Band à Part, vincitore (con le compagnie Babygang e Sanpapiè) del bando Etre per residenze teatrali di Fondazione Cariplo. Nel 2013 ha fondato il progetto Circolo Bergman, compagnia di produzione e innovazione teatrale.

Circolo Bergman è una piattaforma per l'incontro trasversale di artisti di provenienza diversa che entrano in reazione intorno a un progetto comune. Torbern Bergman (1735-1784) fu un chimico svedese che attraverso un lunghissimo lavoro di laboratorio e osservazione pubblicò nel 1775 la "Dissertazione sulle attrazioni elettive". Torbern considera le combinazioni chimiche come il risultato di affinità elettive che si stabiliscono fra le sostanze reagenti a partire dalla loro natura. Nella logica del trattato, le affinità non sono attributi intrinsechi degli elementi, ma dipendono dalle reazioni che si instaurano fra essi. Fondatori del Circolo sono Paolo Giorgio e Sarah Chiarcos. 

2014_03_21 Ricaldone celebra con un concerto il compleanno di Luigi Tenco

Venerdì 21 marzo 2014_03_21 ore 21:00
Teatro Umberto I Via Roma,  Ricaldone (Al)

Tenco & De André. Lunga storia di una breve amicizia

Il 21 marzo 1938 nasceva Luigi Tenco. Ricaldone, il comune in provincia di Alessandria dove Tenco visse prima di trasferirsi a Genova, ha deciso di celebrarne il “compleanno” con uno spettacolo dedicato all'amicizia del cantautore con Fabrizio De André.
Il recital, intitolato “Tenco & De André. Lunga storia di una breve amicizia” andrà in scena, appunto, il 21 marzo 2014, alle 21, nel Teatro Umberto I di Ricaldone (Al). 
In scena ci saranno Elena Buttiero (pianoforte, voce, narrazione), Claudio Sanfilippo (voce, chitarra, narrazione) e Ferdinando Molteni (voce, chitarra, narrazione).

Lo spettacolo
Luigi Tenco e Fabrizio De André si incontrano di nuovo. E raccontano la loro amicizia. Breve, singolare e intensa. Sulla scena due musicisti – uno che canta Tenco, l'altro che canta De André – e una donna, anche lei musicista, seduta dietro al pianoforte. Forse la ragazza che ballò con Faber sulle note di Quando di Tenco, forse l'ombra di Dalida che attraversò, spezzandola, quell'amicizia.
Si videro poche volte, nella loro vita. De André diceva una ventina, più o meno. Eppure condivisero idee, sentimenti, l'amore per la musica e la poesia. Faber avrebbe detto, tanti anni dopo la morte di Luigi, che senza Tenco lui non ci sarebbe stato.
Questo racconto teatrale, fatto di parole (spesso degli stessi Tenco e De André) e di tanta musica, cerca di rievocare la stagione di quell'amicizia. E l'amore per la musica di due meravigliosi artisti.

Gli artisti

Elena Buttiero è una musicista e docente. Suona pianoforte, spinetta, arpa celtica e ghironda. Ha inciso due album con la formazione Birkin Tree, due con il mandolinista Carlo Aonzo e uno con il trio Arethusa Consortium. Ha effettuato tournée di concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, dove suona regolarmente, e in Canada. Ha di recente preso parte, come pianista, allo spettacolo Luigi Tenco. L'ultima notte diretto e interpretato da Roberto Tesconi. Ha scritto metodi di solfeggio e di didattica pianistica pubblicati dalle Edizioni Carisch.

Claudio Sanfilippo nel 1985, dopo le prime esperienze dal vivo viene invitato da Amilcare Rambaldi a partecipare al Club Tenco. Nello stesso periodo inizia la sua attività di autore per altri interpreti. Dal 1986 a oggi le sue canzoni sono state cantate – tra gli altri – da Mina, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli, Cristiano De André, Carlo Marrale (Matia Bazar), Cecilia Chailly, Donati, Lu Colombo, Michael Girard, e dai tenori Salvatore Licitra e Marcelo Alvarez. Ha scritto anche canzoni per bambini, uscite nella collana di Genonimo Stilton. Ha pubblicato quattro album, tra cui “Stile libero” (premiato con la Targa Tenco).

Ferdinando Molteni ha pubblicato una ventina di volumi per case editrici come Vallecchi, Electa, Arcana. Ha scritto e scrive di cultura sul Secolo XIX di Genova, sul Foglio di Giuliano Ferrara e su Diario di Enrico Deaglio. Il suo ultimo saggio è “Controsole. Fabrizio De André e Creûza de mä” (Arcana). Per Massimo Ghini ha scritto il testo “La strana morte di un cantautore” (in onda su Raidue nella serie “Delitti rock”) e per Roberto Tesconi l'atto unico “Luigi Tenco. L'ultima notte” (De Ferrari Editore). Ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Francia e Stati Uniti. Ha inciso un album con il trio Arethusa Consortium. L'ultimo disco, registrato con Elena Buttiero, s'intitola “Saluti dall'Italia”.

Il TEATRO
Il Teatro Umberto I è un piccolo teatro da 100 posti. L’edificio, un fabbricato in muratura a pianta rettangolare, è stato costruito alla fine del XIX secolo. L’aspetto esterno è molto semplice: la facciata principale presenta elementi decorativi con risalti a frontone ed è intonacata, le altre sono in mattoni a faccia a vista. La copertura è a tetto, con travata portante in legno e tegole.
La sala interna è davvero graziosa, non a torto viene definita una piccola bomboniera.Ric_tea_Palc
Il palcoscenico, demolito nell’immediato dopoguerra per aumentare la capienza della sala, che in quel periodo era diventata sala cinematografica, è stato ricostruito pochi anni fa riproducendo il più possibile le condizioni originali.
Le logge del piano superiore, che corrono su tre lati, sono in legno con pilastrini portanti in ghisa.
Dopo anni di inattività, l’edificio è stato recentemente ristrutturato e riaperto al pubblico.

LA SOCIETA’ DEL TEATRO
La società del teatro di Ricaldone venne costituita nel lontano 1886 mediante una libera sottoscrizione alla quale parteciparono tutti gli abitanti del paese, dando un raro esempio di compartecipazione corale di una popolazione per una finalità culturale.
A tutt’oggi, la composizione della Società è basata su 288 quote sociali, ripartite tra oltre un centinaio di famiglie ricaldonesi, ma anche molte famiglie emigrate od oriunde che hanno mantenuto legami con il paese d’origine.
Il Teatro alle sue origini dava ospitalità a quelle piccole compagnie di spettacolo che a cavallo tra il XIX e il XX secolo percorrevano l’Italia vivendo d’arte e di stenti.
Da quando è stato riaperto, l’attività principale è imperniata sulla prosa e vi vengono regolarmente presentate commedie sia in lingua che in dialetto piemontese, ma non mancano spettacoli musicali, sia musica classica che leggera, grazie all’ottima acustica della sala.

2014_01_15 CONCERTI DEL POMERIGGIO AL TEATRO ALFIERI DI TORINO

I CONCERTI DEL POMERIGGIO AL TEATRO ALFIERI DI TORINO
VIVA IL TEATRO!
Stagione 2013-2014 Edizione XXIV dal 2 ottobre 2013 al 12 marzo 2014

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Teatro Alfieri, mercoledì 15 gennaio 2014_01_15, ore 16
“Concerto per l'anno nuovo...tra romanze e canzoni d'autore”
Musiche di Rossini, De Curtis, Bixio, Donizetti, Paisiello, Verdi, Mascagni, Mozart, Costa, Lama, Denza, Mascheroni
SUSY PICCHIO soprano
GABRIELE BOLLETTA basso-baritono
CECILIA NOVARINO pianoforte
L. Webber Don't cry for me, Argentina
C. Porter Begin the beguine
G. Gershwin Swanee
H. Warren Serenata a Vallechiara
C. Debussy Clair de lune pf. solo
J. Livingston I sogni son desideri
R. Sherman Un poco di zucchero
F. Churchill Un giorno qui verrà
J. Livingston Bibbidi-Bobbidi-Boo
V. Mascheroni Papaveri e papere
C. A. Bixio Parlami d'amore Mariù
C. Innocenzi Mille lire al mese
C. A. Bixio Violino tzigano
I. Berlin Cheek to Cheek
Z. Abreu Tico tico
C. Chaplin Arlecchinata pf. solo
J. Kosma Les feuilles mortes
S. Fain L'amore è una cosa meravigliosa

Mercoledì 15 gennaio 2014, alle ore 16, al Teatro Alfieri di Torino riprenderanno "I Concerti del pomeriggio", XXIV Edizione, con un programma dal titolo "Concerto per l'anno nuovo...tra romanze e canzoni d'autore". Ne sono interpreti il soprano Susy Picchio, il basso-baritono Gabriele Bolletta e Cecilia Novarino al pianoforte. Questo concerto, dal cui titolo si intuisce su cosa verterà il programma, vuole offrire al pubblico un pomeriggio in compagnia di grandi arie e brani spensierati, a iniziare dall'intermezzo comico "Il nuovo maestro di cappella" di Giovanni Paisiello. Il programma prosegue con "Ritorna vincitor" dall' "Aida" di Giuseppe Verdi e con tre arie da camera di autori operistici quali "La serenata", un duetto di Gioacchino Rossini, "Me voglio fà 'na casa" di Gaetano Donizetti e ancora una "Serenata" di Pietro Mascagni. La prima parte termina all'insegna dell'opera: ancora Mascagni con "Voi lo sapete, o mamma" dalla "Cavalleria rusticana" e infine Mozart con la sua ultima e fiabesca opera "Il flauto magico", lavoro in forma di Singspiel cioè con parti recitate in alternanza a quelle cantate da cui è tratta l'aria "Papagena! Papagena! Papagena!" e il duetto "Pa...pa...pa...". La seconda parte spazia tra canzoni di genere vario rimaste nelle storia come ad esempio Ti voglio tanto bene, Era de maggio, La canzone dell'amore, Non ti scordar di me, La strada nel bosco, le divertenti Tic-tì, tic-tà e Si fa, ma non si dice, per terminare con la celebre Funiculì funiculà, scritta per l'inaugurazione della funicolare napoletana.
Altri appuntamenti

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Teatro Alfieri, mercoledì 22 gennaio 2014_01_22, ore 16

“Le grandi trascrizioni Lisztiane”
Musiche di Liszt, Liszt-Wagner, Liszt-Verdi
F. Liszt Grandes Etudes de Paganini
La Chasse
La Campanella
Liszt-Verdi Parafrasi dal Rigoletto
Liszt-Wagner O du, mein holder Abendstern
Tannhäuser Ouverture
Isolde's Liebestod

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Teatro Alfieri, mercoledì 5 febbraio 2014_02_05, ore 16

La grande erede della Scuola di Alfred Cortot
Dal Festival di Bayreuth, alla Salle Gaveau di Parigi...ospite d'Onore al Teatro Alfieri di Torino ”

Musiche di Chopin, Ravel, Debussy
F. Chopin Impromptu n. 1 in la bem. magg. op. 29
Grande Valse n. 1 in la bem. magg. op. 34
Grande Valse n. 2 in la min. op. 34
Grande Valse n. 3 in fa magg. op. 34
Notturno n. 1 in fa magg. op. 15
Notturno n. 2 in fa diesis magg. op. 15
Polonaise - Fantasie in la bem.magg. op. 61
M. Ravel Menuet sur le nom de Haydn
Jeux d'eau
C. Debussy Clair de lune
Feux d'artifice
F. Chopin Valse n. 2 in do diesis min. op. 64
Grande Valse in la bem. magg. op. 42

Mercoledì 5 febbraio, ore 16, al Teatro Alfieri di Torino, ritorna dopo 4 anni di assenza la grande pianista Florence Delaage invitata come Ospite d'onore. L'ultimo suo recital a Torino era stato il 17 febbraio 2010. Allieva prediletta del grande pianista Alfred Cortot gli ha reso omaggio, in occasione del 50° anniversario della sua morte, incidendo a Parigi, il 15 giugno 2012 nel Tempio Saint-Marcel, un cd con musiche di Chopin, Liszt, Liszt-Wagner e Liszt-Verdi. Ha inoltre inciso su commissione di un importante editore parigino, due cd suonando su i due pianoforti appartenuti a Cortot che le regalato alla sua morte. Reduce da grandi successi ottenuti a Bayreuth dov'è ospite fissa e negli Stati Uniti torna a Torino con musiche di Chopin, Ravel e Debussy.
FLORENCE DELAAGE pianoforte

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Teatro Alfieri, mercoledì 12 febbraio 2014_02_12, ore 16
Concerto-fantasia...dallo Schiaccianoci al Barbiere di Siviglia
e in prima esecuzione a Torino Scene dagli Abruzzi”
Musiche di Tchaikowsky,Rachmaninoff,Roeder-Piovano,Rossini
P. I. Tchaikowsky Schiaccianoci op. 71
Ouverture miniatura Allegro giusto
Marcia Tempo di marcia viva
Danza della Fata Confetto Andante ma non troppo
Danza russa Tempo di Trepak, molto vivace
Danza araba Allegretto
Danza cinese Allegro moderato
Danza degli zufoli Moderato assai
Valzer dei fiori Tempo di Valse
S. Rachmaninoff da "La Bella Addormentata" Adagio e Valzer
M. Roeder - A. Piovano da "Scene dagli Abruzzi" Sulla Landa - Serenata Abruzzese - Danza e gioco
G. Rossini da " Barbiere di Siviglia" Ouverture
G. Rossini da "Gazza Ladra" Ouverture

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Teatro Alfieri, mercoledì 26 febbraio 2014_02_26, ore 16
“La musa di Rachele Bianchi...
Silone d'oro per la Cultura 2011”
Pièce teatrale di Giovanna Barbero - scenografie di Rachele Bianchi
musiche di Anna Cazurra, Leoncavallo, Tirindelli, Tosti, Webber
SUSY PICCHIO soprano
MARIA CECILIA BROVERO piano
CHIARA ANGELINI attrice
ALESSANDRA BOIERI ballerina
R. Leoncavallo Vieni amor mio
P. A. Tirindelli Portami via
F. P. Tosti Ideale
L. Denza Vieni
L. Webber da “ Cats” Memory
O. Natoli La signora di trent'anni fa
M. Monnot Hymne a l'amour
A. Cazurra da "Hesperia " Crepuscolo op. 5 n. 2 danza e pf.
A. Cazurra Quanta gioia esplode sop. pf.
A. Cazurra da "El Éxtasis de Keira" Aria Keira danza e pf.
A. Cazurra Donna guerriera sop. pf.
A. Cazurra Invito al ballo I danza e pf.
A. Cazurra Io sono donna sop. pf.
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Teatro Alfieri, mercoledì 12 marzo 2014_03_12, ore 16
“Il salotto di nonna Speranza...musiche e parole dedicate “alle buone cose di pessimo gusto”
SUSY PICCHIO soprano
GIUSEPPINA SCRAVAGLIERI pf.
MIRKO TAURINO pianoforte
ANDREA BERTINO violino
CHIARA PAVAN flauto
DANIELA CHIANINI ballerina
LUDOVICO VILLATA attore
Messinscena Susy Picchio
Musiche di Giordani, Braga, Borne, Strauss, Tosti, San Fiorenzo, Denza, Massenet, Marchetti, Margaria, Burgmein
Testi poetici di Guido Gozzano e Gabriele D'Annunzio


2014_03_01 TEATRO BESOSTRI UOMINI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Sabato 1 marzo 2014 alle ore 21
TEATRO BESOSTRI – MEDE – VIA MATTEOTTI 33
UOMINI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
di R.Galli e A.Capone
Compagnia Teatrale Il Mosaico - Gli Anti Nati
regia di Salvatore Poleo

Info e prenotazioni: www.teatrobesostri.it

Pino, Nicola, Vincenzo e Gianni si incontrano ogni lunedì per giocare a poker.
Nulla ha cambiato la vecchia abitudine, neanche i rispettivi matrimoni: Vincenzo vive un rapporto lungo e ha due figli, Gianni è sposato da sei mesi, Pino è separato e ha un figlio mentre Nicola è sposato da due anni, dopo essere passato attraverso diverse convivenze. Quattro storie diverse, ma con una matrice comune: il problema "donna". Durante le partite vengono a galla le amarezze, i rimpianti e le delusioni dei loro rapporti erosi dalla banalità del quotidiano e dalle incomprensioni tipiche della vita di coppia con conseguenti e irrefrenabili sogni di ben più allettanti incontri. Quella sera, Nicola è reduce da uno dei tanti litigi con la moglie e coinvolge nella discussione tutti gli altri. La serata è rovinata, almeno per quello che riguarda il gioco, ma Pino ha un'idea... "Quanto eravate disposti a perdere stasera? Duecento? Duecentocinquanta? E quanto fa per quattro? Ecco, secondo voi con mille euro non lo troviamo una "signorina" che viene qui?". La discussione si accende violenta, nessuno è mai andato con una "signorina", nessuno ha mai usato i profilattici... Dopo discussioni e ricerche, opposizioni e confronti esilaranti, finalmente suona il campanello e si presenta Yvonne, simpatica, spiritosa, bellissima... In apparenza sensuale escort, in realtà Yvonne è Giulia, incerta promessa sposa, che ha intercettato il messaggio lasciato da Pino nella segreteria telefonica di Yvonne e che vuole solo ingelosire il fidanzato che sta festeggiando (chissà come...) il suo addio al celibato. Giulia mina i precari equilibri che sino a quel momento hanno caratterizzato il rapporto di amicizia dei quattro, dando vita ad un'insolita e stravagante "terapia di gruppo". Ognuno, a proprio modo, perde la testa, fino all'imprevedibile finale…

2014_02_14 LaVerdi un San Valentino in musica festeggiabile con un bel concerto

Stagione sinfonica del ventennale,  21° programma sinfonico de laVerdi, che - diretta da Zhang Xian - ospiterà all'Auditorium di Milano, venerdì 14 e domenica 16 febbraio, due star internazionali del calibro del croato Radovan Vlatkovic (corno) e del cinese Jian Wang (violoncello). Vlatkovic, insieme con le prime parti del laVerdi – i cornisti Sandro Ceccarelli, Giuseppe Amatulli e Fabio Cardone, eseguirà il Konzertstück per quattro corni di Schumann, mentre Wang sarà alle prese con il Concerto per violoncello e orchestra dello stesso Schumann.

Venerdì 14 febbraio 2014_02_14 ore 20.00
Domenica 16 febbraio 2014_02_16 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
Stagione Sinfonica 2013/14 “del Ventennale”
Schubert e Schumann
violoncellista Jian Wang
cornista Radovan Vlatkovic
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Zhang Xian
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, sempre guidata dalla bacchetta del suo direttore musicale Zhang Xian, si rituffa nella Mitteleuropa per affrontare un programma  - il 21° della Stagione del Ventennale – dalle forti tinte emotive, dedicato a Robert Schumann e Franz Schubert.
Venerdì 14 (ore 20.00) e domenica 16 (ore 16) febbraio, l’Auditorium di Milano in largo Mahler ospiterà due star internazionali: il cornista croato di nazionalità austriaca Radovan Vlatkovic, Artista Residente de laVerdi e legato alla “scuderia” di largo Mahler da un lungo rapporto di amicizia e collaborazione,  e il violoncellista cinese Jian Wang, al debutto all’Auditorium di Milano. Entrambi legati in questa speciale occasione nel nome di Schumann: Vlatkovic, insieme con le prime parti del laVerdi – i cornisti Sandro Ceccarelli, Giuseppe Amatulli e Fabio Cardone – si esibirà nel Konzertstück op. 89 del compositore di Zwickau, mentre Wang nel Concerto per violoncello e orchestra in La min op. 129.
La seconda parte del programma è invece all’insegna del sinfonismo puro: laVerdi sarà alle prese con una pietra miliare dell’Ottocento musicale: la Sinfonia n. 9 in Do maggiore di Schubert. Il compositore viennese compose la sua nona sinfonia nell'estate del 1825 e la portò all'orchestra della Gesellschaft der Musikfreunde perché fosse eseguita. L'orchestra però rifiutò l'incarico, trovandola troppo difficile. L'autore a questo punto accantonò la partitura, che fu ritrovata nel 1838 proprio da Schumann tra centinaia di manoscritti in casa del fratello del compositore. La prima esecuzione avvenne a Lipsia nel 1839, con Mendelssohn alla direzione della Gewandhaus; l’ultima esecuzione de laVerdi risale alla Stagione sinfonica 2009/10, direttore Helmuth Rilling.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org biglietti euro 31,00/23,50/18,00/13,00).

Venerdì 14 febbraio 2014_02_14, nel Foyer del primo piano dell'Auditorium (ore 18.00, ingresso libero), ci sarà la conferenza con guida all’ascolto del programma, dal titolo Schumann e Schubert, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, relatore Enrico Reggiani. 

Programma
Anche quando scrive per il suo amato pianoforte, Robert Schumann preferisce collocare le melodie nel registro centrale, quello che ha i toni caldi e morbidi del baritono, dividendo i disegni di accompagnamento fra trine sopranili all’acuto e solide fondamenta al basso. Ottiene il massimo risultato quando si affida al violoncello in quella meraviglia di canto strumentale che è l’estremo Concerto op. 129: il solista elabora melodie dolci e struggenti, a bassa voce, assieme a un’orchestra che lo avvolge e sostiene, senza contrasti e forzature, in puro dialogo, anzi in simbiosi, lontano da ogni dialettica. 
Non c’è dialettica neppure nel curioso Konzertstück op. 89, stimolato dalle nuove risorse espressive del moderno corno a pistoni, dalla scrittura per ottoni di Wagner, dall’interesse di sempre per i suoni bruniti dello strumento simbolo dell’orchestra romantica.  Più che come concerto in tre movimenti, si snoda come tre momenti diversi di un coro a quattro voci pari, maschili e senza parole. 
Chiude il grande Schubert della Sinfonia n. 9 in Do maggiore, immensa e fluente con le sue melodie infinite, affidate ad archi e fiati, soprattutto a corni, per cantare nel registro più naturale, quello centrale. a cura di Enzo Beacco 

2014_02_18 Concerto alla Palazzina Liberty della Orch.Cantelli

Martedì 18 febbraio 2014, ore 20:30
Palazzina Liberty Largo Marinai d'Italia, 1 – Milano
CONCERTO SINFONICO
ORCHESTRA CANTELLI
Direttore: Paolo Belloli
Programma
B. Martinu Nonetto (1959)
O. Coluccino: Fissità, aria
F. Farkas: Antiche Danze Ungheresi
G. Manca: Lezioni del nessun dove
A. Dvořák: Serenata in Re min. op. 44
Per informazioni, tel. 02-796913
http://www.orchestracantelli.org/stagione_it.asp

2014_03_02 Aida in scena a Saronno

Domenica 2 marzo 2014, ore 20.30
Teatro Giuditta Pasta
via I maggio, 21047 SARONNO
Ass. Culturale Sinfolario presenta
Giuseppe Verdi
AIDA
libretto di Antonio Ghislanzoni
regia di Raffaele Tintori
Orchestra Sinfolario
direttore: M° Antonio Brena (nella foto)
Un incontro preparatorio su  "Aida" si terrà giovedì 20 febbraio 2014 alle ore 21.00, presso il foyer del teatro, avrà luogo l'incontro con il direttore d'orchestra in preparazione all'opera "Aida" (in programma domenica 2 marzo). L'ingresso è libero, per partecipare si richiede di dare gentile conferma: tel. 02.96.70.19.90 - info@teatrogiudittapasta.it

Aida è una principessa etiope, catturata e fatta schiava dagli Egiziani. Ama, ricambiata, Radamès, un comandante dell’esercito, che è a sua volta amato, ma invano, dalla figlia del faraone, la principessa Amneris. Radames deve respingere un attacco da parte degli Etiopi, guidati dal loro re Amonasro, padre di Aida. Amneris scopre che Aida è la sua rivale in amore e trama contro di lei. Mentre si preparano le nozze di Radames con Amneris, Aida chiede al comandante egizio di scappare e poi gli fa rivelare un segreto prezioso per le sorti della guerra, segreto immediatamente carpito da Amonasro. Sorpresi dall’arrivo di Amneris e dei sacerdoti, Aida e Amonasro fuggono, Radames, accusato di tradimento dalla principessa egiziana, si consegna alla giustizia. Condannato a morte, viene sepolto vivo, ma nella sua stessa grotta si è nascosta Aida, che ha deciso di condividere con lui il destino fatale.

intero € 28
ridotto (over65, gruppi organizzati) € 25
ridotto under30 € 22
ridotto under20 € 15
Acquista il biglietto

2014_02_21 STRADELLA per Opera Operetta e dintorni CONCERTO DI GALA

TEATRO SOCIALE DI STRADELLA

per il progetto “Opera Operetta e dintorni”
realizzata con il contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia

venerdì 21 FEBBRAIO / h 21,00

presenta
CONCERTO DI GALA
DEI VINCITORI DELLA QUINTA EDIZIONE DEL
V CONCORSO INTERNAZIONALE “A. GIACOMOTTI”
realizzato da
ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA CITTA’ DI VOGHERA
Con il contributo di FONDAZIONE COMUNITARIA DELLA PROVINCIA DI PAVIA
In collaborazione con Associazione Amici della Musica di Monza

con
HONG SUNG-HWAbasso (1° premio)
IRINA IORDACHESCUsoprano (2° premio)
JEON YEAJINsoprano (3° premio)
RYU JISANGbasso (premio speciale “Alfredo Giacomotti”)

Orchestra da Camera dei Colli Morenici
Direttore: NICOLA FERRARESI

2014_02_27 Teatro dei Navigli GRASSE RISATE, LACRIME MAGRE!

Il Centro di Produzione e Formazione Teatro dei Navigli è lieto di invitarvi al
quinto appuntamento della rassegna teatrale Incontroscena:

GRASSE RISATE, LACRIME MAGRE!

di e con Fabio Paroni e Paolo Faroni
compagnia Blusclint

giovedì 27 febbraio 2014
ore 21.00
Sala Teatro - Via Sacchi nr. 3 - Rosate (MI)


Al termine della rappresentazione è previsto un momento di incontro tra pubblico ed artisti.


Per prenotazioni e prevendite rivolgersi all’Ufficio di Teatro dei Navigli presso
l’ex Convento dell’Annunciata in Via Pontida 1 ad Abbiategrasso:

lunedì - mercoledì - giovedì - venerdì dalle 15.00 alle 19.00.
Oppure Ufficio Turismo presso il Castello Visconteo in Piazza Castello
ad Abbiategrasso tutti i sabati dalle 14.00 alle 18.00.

Per ulteriori informazioni: 348 0136683 / 324 6067434
mail: teatrodeinavigli@gmail.com - Facebook: Teatro dei Navigli

2014_02_15 Concorso Lirico Maria Malibran organizzato dalla Ass.Acitko Italia-Korea

Acitko
13-15 febbraio 2014
Milano
Auditorium La Cordata - via San Vittore, 49Terzo Concorso Internazionale 2014
Canto Lirico
Maria Malibran
AUDITORIUM VIA SAN VITTORE 49 MILANO
Il concerto si è svolto nelle due giornate eliminatorie e poi nel concerto finale di sabato sera dove sono stati ammessi in 10 finalisti su una cinquantina di iscritti presentatisi visto che per motivi di salute alcuni non hanno potuto all'ultimo momento affrontare la prova. Il livello dei partecipanti è stato molto buono rendendo difficile alla giuria la scelta dei finalisti e dei vincitori. Nella giuria si segnala la presenza oltre a Maurizio Carnelli presidente della Ass.Acitko, il pianista Luca Schieppati, il compositore Michele Fedrigotti ed una voce indimenticabile della Rai classica Gaia Varon.
Si sono classificati:

Ji Won Yeo, sopranoPrimo premio: 1000 euro

Jae Yoon Jung, tenoreSecondo premio: 500 euro

Jun Sik Jung, baritono
Terzo premio: Concerto offerto da ”Teatro di Caldana(retribuito 400 euro)

Ji Yeong Son, sopranoPremio speciale:Concerto retribuito a Milano offerto da “I concerti scopricoop”


Programma dei finalisti 
Parte prima
V. Bellini Se Romeo t’uccise un figlio - Capuleti e Montecchi
Shin Je Bang. mezzosoprano
G. Rossini Bel raggio lusinghier - Semiramide
Ji Yeong Son, soprano
G. Verdi Eri tu - Un ballo in maschera
Jun Sik Jung, baritono
G. Verdi Ritorna vincitor - Aida
Elena Filipplni,  soprano (in finale ma assente per motivi di salute)
J. Massenet Il est doux, il est bon - Herodiade
Na Hyeon Yeo,  soprano
W.A. Mozart Se vuol ballare - Le nozze di Figaro
Tommaso Barea,  baritono
G. Donizetti Al dolce guidami - Anna Bolena
Deniz Uyar, soprano
C. Saint Saéns Mon Coeur - Samson et Dalila
Min Ji Kim, mezzosoprano
F. Cilea Il Iamento di Federico - L’ArIesiana
Jae Yoon Jung, tenore
G. Puccini Si, mi chiamano Mimi - Boheme 
Ji Won Yeo, soprano

Parte seconda

C. Gounod O ma lyre immortelle - Sapho 
Shin Je Bang, mezzosoprano
G. Verdi Caro Nome - Rigoletto
Ji Yeong Son, soprano
U. Giordano Nemico della patria - Andrea Chenier
Jun Sik Jung, baritono
G. Puccini Vissi d‘arte - Tosca 
Elena Filipplni,  soprano (in finale ma assente per motivi di salute)
R. Leoncavallo Stridon lassu - Pagliacci 
Na Hyeon Yeo, soprano
G. Donizetti Come Paride vezzoso - L'elisir d‘amore
Tommaso Barea, baritono
F. Cilea Io son l‘umile ancella - Adriana Lecouvreur
Deniz Uyar, soprano
G. Verdi O Don fatale - Don Carlo
Min Ji Kim, mezzosoprano
C. Gounod Salut demeure chaste et pure - Faust
Jae Yoon Jung, tenore
G. Verdi Qui Radames verrà - Aida
Ji Won Yeo, soprano




Ha accompagnato tutti i concorrenti al pianoforte il M° Debora Mori.


Al concerto finale era presente il grande baritono Orazio Mori che si è complimentato con il baritono 21enne veneziano Tommaso Barea per la sua ottima prestazione, per sua qualità vocale e l'ottima preparazione tecnica anche se ancora da temperare nella sua giovanile irruenza.Il giovane baritono ha in programma il suo primo debutto lirico nel ruolo di Gugliemo in Così fan tutte al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione registica di Lorenzo Regazzo. La produzione – con prove a partire dal 31 maggio 2014 – prevede 4 recite al Teatro Olimpico di Vicenza, alla fine di giugno 2014. Nel ruolo di Despina è prevista la partecipazione di Mara Zampieri, in quello di Don Alfonso la partecipazione di Lorenzo Regazzo, che curerà anche la regia dell'opera. Maestro concertatore e direttore sarà Giovanni Battista Rigon. (ved iinfo)
Sito ACITKO, prima versione ospitata da Concertodautunno sino al 2013 con le attività dei primi due anni della associazione.