Domenica 28 settembre 2014_09_28 ore 11.30
Auditorium Largo Mahler Milano
Musica da camera 2014/15
La chitarra di Emanuele Segre
tra gli Archi de laVerdi
Secondo appuntamento della nuova stagione
A.Vivaldi - Concerto in re maggiore F XII n.15 per chitarra e archi
N.Castiglioni -Come io passo l’estate, versione per chitarra e archi di Carlo Boccadoro
G.Sollima - The black Owl per chitarra e archi
M.Giuliani - Gran Quintetto op. 65, versione per chitarra e orchestra d’archi
Gradito ritorno all’Auditorium di Milano, domenica 28 settembre (ore 11.30), per il secondo appuntamento della nuova stagione di Musica da camera de laVerdi. Il chitarrista Emanuele Segre – star internazionale di prima grandezza – vicino all’Orchestra di largo Mahler dalla nascita della formazione, affiancherà infatti gli Archi de laVerdi in un programma che spazia dal barocco alla contemporaneità. La mattinata in musica prenderà il via con Vivaldi (Concerto in re maggiore F XII n.15 per chitarra e archi), per passare a Castiglioni (Come io passo l’estate, versione per chitarra e archi di Carlo Boccadoro), proseguire con Sollima (The black Owl per chitarra e archi) e concludersi con Giuliani (Gran Quintetto op. 65, versione per chitarra e orchestra d’archi).
Ricordiamo che nel Foyer del bar dell’Auditorium sarà a disposizione del pubblico sia la colazione prima del concerto sia il brunch a seguire.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 15,00/12,50/9,00).
Il programma
Chitarra e orchestra d’archi nei quattro brani di autori italiani che Emanuele Segre eseguirà accompagnato dagli Archi di laVerdi.
Il programma si apre e si chiude con due composizioni del Settecento: il poetico Concerto in re magg F. XII N° 15 di Antonio Vivaldi e il brillantissimo Gran Quintetto op. 65 di Mauro Giuliani, che nella parte solistica, impone alla chitarra difficoltà e ardimenti del tutto simili a quelli che un virtuoso del belcanto incontra quando si cimenta con qualcuna delle arie più impegnative di Gioacchino Rossini.
La parte centrale comprende un paio di brani che al nome di Segre sono strettamente vincolati, giacché di entrambi egli affrontò a loro tempo le prime esecuzioni. Si tratta di The Black Owl, una composizione di straordinaria intensità nella quale Giovanni Sollima, voce tra le più originali nel panorama della musica contemporanea, fonde molteplici tecniche compositive, riuscendo ad amalgamare ritmi d’ispirazione mediterranea con spunti tratti dal poprock, dalla musica etnica e dall’improvvisazione.
Come io passo l’estate di Niccolò Castiglioni propone dieci brevi brani descrittivi, quasi “cartoline musicali”, nelle quali la delicata sensibilità del compositore per la natura e per il paesaggio alpino si trasfigura in un magico susseguirsi di suoni candidi e teneramente scanditi.
La Stagione
Una nuova Stagione dedicata esclusivamente alla Musica da camera: l’inedita iniziativa de laVerdi si inserisce nel ricco cartellone che la Fondazione ha messo a punto da settembre 2014 a dicembre 2015, con una proposta di 46 concerti all’Auditorium di Milano in largo Mahler - tutti la domenica mattina e sempre alle ore 11.30 - spalmati su 16 mesi, periodo Expo compreso.
Due gli elementi caratteristici e peculiari dell’iniziativa: da una parte offrire al pubblico la possibilità di ascoltare solisti già affermati sulla scena artistica e, dall’altra, proporre un panorama estremamente ampio e articolato della produzione cameristica – dal barocco al contemporaneo - attraverso gli ensemble delle prime parti de laVerdi, con programmi a prezzi contenuti.
“In questo modo – spiega Ruben Jais, direttore artistico de laVerdi – il pubblico potrà seguire un percorso cronologico e filologico che gli consentirà di avere un esauriente quadro d’insieme della vastissima produzione cameristica mondiale, attraverso cicli, come quelli dedicati a Beethoven e Bach, o i concerti spot. Senza togliere a nessuno il piacere di gustarsi la singola esibizione, indipendentemente dal programma complessivo, che più e meglio può corrispondere al gusto personale o alle proprie aspettative musicali”.
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