2014_09_17 Teatro Libero, torna Novecento da Baricco a D'Elia ad aprire la nuova stagione


Calendario della stagione del Teatro Libero 2014-2015
Dal 17 al 29 settembre 2014_09_17
Teatro Libero Via Savona, 10 - Milano
NOVECENTO
di Alessandro Baricco
diretto ed interpretato da Corrado d'Elia
produzione Teatro Libero

"Suonavamo perché l’Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov’era e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il regtime, perché è la musica su cui Dio balla quando nessuno lo vede".
Teatro Libero via Savona 10, 20144 Milano tel. biglietteria 02-8323126

Ieri sera a Teatro Libero Corrado D'Elia ha riportato in scena "Novecento" di Alessandro Baricco.
Si tratta di uno dei suoi più corposi racconti che arriva ad oltre un'ora e mezza. "A me piace raccontare e questa storia è piena di personaggi.." dice Corrado ed infatti rende nel suo racconto i diversi protagonisti indossando per ognuno un diversa "maschera" fatta di gesti e voci diverse, sbalzi di volume,  tic nervosi,  risate isteriche come per il jazz man salito su quella nave per sfidare, sulle onde dell'oceano, quel mostriciattolo che minaccia la sua fama e che nello scontro lo vince.
Le molteplici voci scelte da Corrado e le gag della prima parte strappano le risate e gli applausi a scena aperta ma, dopo la metafora inventata da Baricco de "il quadro e il chiodo", la rotta sull'oceano della vita cambia ed entriamo nella parte più emozionante del racconto.
La voce infantile che Corrado da a questo piccolo uomo si arricchisce di intensità e ci porta inevitabilmente a commuoverci e sintonizzarci con il dolore di questa piccola vita.
Un sopito dolore che rivela nel suo schema di vita il trucco per proseguire la vita sull'oceano infinito: lasciare ogni speranza
Archiviare ogni desiderio, le donne, l'amore, i figli e pure il sogno stesso della felicità, per vivere, solo con la meraviglia della musica, sino al giorno in cui questa sarà una nota sola, e si entrerà nel nulla, o nell'infinito, saltando un aria su di una montagna di dinamite.
Nella ambientazione scenica si evocano le "geometrie del racconto" con i grandi tasti del pianoforte sul fondo e i cubi bianchi di varie dimensioni, illuminati e sparsi nello spazio, sui quali ricreare i vari ambienti dell'azione.
Immancabile il plauso allo staff tecnico che lavora come un "meccanismo svizzero" con precisi attacchi e stacchi della bella colonna sonora sincronizzati con i gesti delle mani di Corrado. Una colonna sonora che evoca mirabilmente il clima creato da Ennio Morricone (1976) per l'omonimo film per il quale avrebbe (come per tanti altri) meritato un oscar. [mm]


Seguono note di sala:
Teatro Libero apre la stagione 2014-2015 con il ritorno, a grandissima richiesta, di uno degli spettacoli cult di Corrado d’Elia: la storia, incredibile, fantastica, quasi irreale di Danny Boodman T.D. Lemon “Novecento”, un pianista, anzi il più grande pianista del mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita, senza mai scendere.
L'uomo che sapeva suonare una musica... indefinibile, soprattutto quando suonava in terza classe, per chi non se la poteva permettere.
La dimensione è quella del ricordo, denso, intenso, come quello delle grandi storie che parlano di un tempo andato, quelle che riempiono le ore lunghe, magari ascoltate dalla rauca voce di un marinaio in una bettola in un porto, tra incanto e incredulità, tra verità e allucinazione.
Il tempo della storia sono i meravigliosi Anni Venti, a cavallo tra le due guerre, l'età del jazz, quando ogni cosa sembrava muoversi seguendo quel ritmo irresistibile.
Il ritmo è quello gradevolmente denso, di quando le parole e la musica si incontrano in accordo e si scambiano i ruoli, le parole diventano musica e le note racconto indispensabile, fino a comporre una partitura originale, unica.
Il luogo è una nave, il Virginian, dal nome che sa di lontano, che fa la spola dall'Europa alla sognata America e che racchiude in sé tutte le storie del mondo.
Per tutto questo Novecento non è un monologo, ma un incarnato di perfezione, una favola struggente e bellissima da raccontare con la stessa malinconica voluttà che lui usava quando accarezzava le curve di un ragtime.
Con capacità da acrobata e intensità poetica, quelle caratteristiche a cui ci ha abituati con i suoi personaggi e le sue indimenticabili interpretazioni, Corrado d'Elia racconta Novecento, con la leggerezza di un sogno, suonando con magia una partitura di fini emozioni.

BIGLIETTERIA
PREZZI BIGLIETTI intero € 21,00
ridotto under26 e over60 € 15,00
allievi Teatri Possibili con TPCard € 10,00
ORARIO SPETTACOLI
dal lunedì a sabato ore 21:00
domenica ore 16:00
ORARI BIGLIETTERIA
da lunedì a venerdì dalle 15:00 alle 19:00
Nei giorni di spettacolo:
da lunedì a venerdì fino alle 21:30
sabato dalle 19:00 alle 21:30
domenica dalle 14:00 alle 16:30
CONTATTI 02 8323126 biglietteria@teatrolibero.it
ACQUISTI ONLINE www.teatrolibero.it

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