2014_05_22 LaVerdi ciclo Beethoven i cinque concerti per pianoforte

Stagione Sinfonica 2013/14 “del Ventennale”
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Auditorium di Milano – largo Mahler
PROGETTO BEETHOVEN N.4
giovedì 22 maggio 2014_05_22 (ore 20.30)
venerdì 23 maggio 2014_05_23 (ore 20.00)
domenica 25  maggio 2014_05_25 (ore 16.00)
Auditorium di Milano – largo Mahler
Stagione Sinfonica 2013/14 “del Ventennale”
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Roberto Cominati
Direttore Aziz Shokhakimov

Dopo i primi tre concerti di Beethoven affidati rispettivamente nell'ordine ai talentuosi Giuseppe Albanese, Orazio Sciortino e Gabriele Carcano, toccherà a una vera e propria star internazionale, nonchè sempre graditissimo ospite de laVerdi - Roberto Cominati - cimentarsi nel Quarto concerto per pianoforte e orchestra del genio di Bonn, in programma giovedì 22 (ore 20.30), venerdì 23 (ore 20.00) e domenica 25 maggio (ore 16.00), all'Auditorium di Milano. 
Sul palco di largo Mahler, un altro felicissimo ritorno: quello del ventiseienne uzbeko Aziz Shokhakimov, conductor di fama mondiale a dispetto dell'anagrafe, che dopo una memorabile direzione della Settima Sinfonia di Shostakovich nell'estate 2012, torna alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi con Prokof'ev  (L'amore delle tre melarance, Suite sinfonica, e Suite Scita, Ala e Lolly), sempre nel nome della grande scuola russa.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 31,00/23,50/18,00/13,00).

Programma:
Ludwig van Beethoven 
Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 (Allegro moderato - Andante con moto - Rondò: Vivace)
Sergheij Prokofiev
L'amore delle tre melarance (Suite sinfonica)
Ala e Lolly (Suite Scita)
Delicato, fantasioso, leggero, il Quarto concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven emerge quasi come isola felice in un quadro tempestoso, che vede l’autore impegnato nelle furie dialettiche della Quinta sinfonia e nel faticoso esordio al teatro musicale, con l’opera Leonore, prima versione della futura Fidelio. La crescente sordità impedisce a Beethoven di continuare la carriera di pianista ma gli consente di immaginare, per il suo strumento, le magie sonore che rendono il Quarto unico nel suo genere, anti eroico e mai drammatico, però emotivo e intenso. 
Nella seconda parte troviamo il solo Prokof’ev, visto però in due momenti decisivi di una carriera da poco iniziata. La Suite scita, ricavata nel 1916 dal balletto Ala e Lolly per Diaghilev, è percorsa dai primitivismi tellurici di origine russa sdoganati da Stravinskij. Le musiche sono riprese dall’opera L’amore delle tre melarance, che esordisce nel 1921 a Chicago e che segna una svolta neoclassica. Che, anzi, conferma il dualismo fra voglia di cantare e vocazione a percuotere che sempre troviamo nell’arte di Prokof’ev.  Enzo Beacco

(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 31,00/23,50/18,00/13,00).

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