Sabato 14 settembre 2013 - ore 18.00
Teatro Coccia di Novara
Premio Fedora
LA GATTA BIANCA
Prima esecuzione assoluta
all’interno della programmazione del Festival MiTo
Opera in un atto per bambini e adulti
di Sandra Conte
Opera vincitrice della IV ediz. del Premio Fedora,
Concorso Internazionale di composizione di opere di teatro musicale da camera
Regia di Alessio Pizzech
Direttore Marco Boni
La Gatta Bianca: Linda Campanella, soprano
Mimo Danzatore: Federico Vazzola
Orchestra Mdi Ensamble e Premio fedora Ensamble
Coproduzione Fondazione Teatro Coccia
Prologo – Nell’oscurità le luci degli orchestrali si accendono gradualmente. Fuori scena una voce canta una canzone semplice e misteriosa.
Scena 1 – Inizia col Concerto dei gatti, interrotto dall’entrata di Gatta Bianca. Si presenta e accoglie il principe, poi si intristisce ma non può confidarsi. Alla fine della scena offre al principe un regalo: un meraviglioso cagnolino, così piccolo da stare in una noce; questo dovrebbe servire al principe per vincere la gara coi suoi fratelli e guadagnarsi la corona.
Scena 2 – Gatta Bianca sta dormendo. Si sveglia all’arrivo del principe. Questa volta lui avrebbe bisogno della tela più sottile al mondo. Gatta Bianca gli mostra le due gatte filatrici che stanno lavorando al telaio e le incita a tessere sempre più veloci.
Quindi ridiventa malinconica ma non può ancora raccontare il suo segreto.
Scena 3 – Anche se i regali di Gatta Bianca erano straordinari, il principe non ha ancora la corona. Ora suo padre vuole che trovi la fanciulla più bella. Gatta Bianca lo rassicura dicendo che lo aiuterà anche stavolta. Ma prima vuole assistere al balletto dei gatti moreschi e delle scimmie cinesi.
Dopo il balletto chiede al principe di rompere l’incantesimo che la tiene prigioniera, per far ciò egli dovrà tagliarle la testa. Egli non vorrebbe, poiché ne è innamorato, ma alla fine si convince che non c’è altra possibilità.
Colpita, Gatta Bianca cade a terra morta.
Scena 4 – Gatta Bianca si rialza, non è più una gatta ma una bellissima fanciulla.
Finalmente libera dall’incantesimo può raccontare la sua storia. Il racconto è però così lungo e noioso che i musicisti si distraggono con effetti comici.
Epilogo – Come nel Prologo una voce fuoriscena canta una dolce canzone che racchiude la morale della favola sul potere dell’amore e della gratitudine.
Particolarità
È un monologo, solo un personaggio, Gatta Bianca, che parla direttamente al pubblico: si rivolge al principe (l’altro protagonista della fiaba originale) come se fosse in mezzo a loro.
È diversa dalle solite principesse delle fiabe: nobile e buffa, dolce e forte, nasconde un triste segreto che la rende malinconica, ma cerca comunque di divertirsi organizzando concerti e balli nel suo castello. La parte vocale riflette questa complessa personalità.
L’orchestra è sul palco e ha una duplice finzione: è parte integrante della scena e partecipa all’azione come un “coro”.
I linguaggi compositivi sono vari. Ogni stile ha ragioni testuali ed espressive.
Nel prologo ci sono due elementi che si ritroveranno in tutto il pezzo: la canzone modale e infantile (che rappresenta mistero e malinconia) e un elemento “guizzante” che genererà tutti i recitativi.
Ci sono sezioni tonali, con significato comico.
Le arie sono costruite su campi armonici, con procedimenti simili.
Gatta Bianca è francese, quindi parla in italiano con il pubblico, per farsi capire, ma canta le arie e si rivolge alla sua corte in francese, la sua lingua madre.
Questo premio è stato istituito con lo scopo di contribuire al rinnovamento del genere musicale che nel tempo sembra sia rimasto più immobile rispetto ad altre forme musicali contemporanee. Questo premio rappresenta una sfida interessante, tenendo presente che in una società musicale multistrutturata come la nostra, l’auspicio è che si ricerchi un rinnovamento coerente tra nuova forma ed evoluzione del linguaggio stesso. Vorremmo precisare che, fatta salva una necessaria imposizione riguardo le dimensioni dell’organico orchestrale, non ci saranno altre forme di limitazione: il concorso è aperto ad un ampio spettro di linguaggi e ad ogni tipo di ricerca sonora ed espressiva, utilizzando un organico di tipo sinfonico, ritmico sinfonico o totalmente alternativo. Il Premio Fedora diventa un centro di produzione musicale ed artistica e di ricerca multimediale, collaborando con artisti locali, università e istituzioni e con organizzazioni straniere; intende promuove la coproduzione di eventi e delle opere selezionate dal Concorso istituendo rapporti con altre realtà produttive internazionali.
L’eminente giuria internazionale del Premio Fedora (sez. teatro) è composta da: Louis Andriessen, Lyell Cresswell, Giovanni Bietti e Enzo Restagno.
Contatti
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