2013_05_25 ARCHEOINCONTRI al Museo Archeologico Lomellino Gambolò

Museo Archeologico Lomellino Gambolò (PV), Piazza Castello
Sala conferenze
ARCHEOINCONTRI 2013
Varie di archeologia e altre amenità
presenta

Sabato 25 maggio 2013_05_25, ore 21.15
IL POTERE DEL FUOCO: LA CULTURA DI CANEGRATE
NELL’ETA’ DEL BRONZO
Negli ultimi secoli dell’età del Bronzo un fatto si pone all’attenzione nell’Italia del Nord: la comparsa degli  elementi caratteristici della Cultura di Canegrate. Il rito funebre, la ceramica, la metallurgia e la lavorazione del  bronzo ne fanno una cultura peculiare e di grande interesse, anche per gli esiti che avrà nei secoli successivi.
Con la Dott.ssa Sara Zannardi

Domenica 9 giugno 2013_06_09, ore 15.30
Per “A Spasso per la Lomellina”:
TAPPA A GAMBOLO’ CON VISITE GUIDATE AL MUSEO
ARCHEOLOGICO LOMELLINO, AL CASTELLO BECCARIA
LITTA E ALLA PIEVE DI SANT’EUSEBIO
Partecipazione € 5,00, gratis per i soci dell’Associazione Archeologica Lomellina

Venerdì 14 giugno 2013_06_14, ore 21.15
2013 L’ANNO DI COSTANTINO
MILANO E LE ALTRE CAPITALI DELL’IMPERO AI
TEMPI DELL’EDITTO
La trasformazione dell'impero in età tetrarchica, con la creazione di nuove capitali, da cui gli imperatori potevano intervenire più rapidamente nelle zona di crisi. Da Roma unica capitale dell'impero si passa quindi a  un sistema multicentrico. Le nuove capitali ricevono inoltre importanti programmi urbanistici, vengono costruiti un palazzo imperiale e gli edifici, come il circo, indispensabili al funzionamento di una città residenza 
dell'imperatore.
Con il Dott. Matteo Cadario

Museo Archeologico Lomellino, Gambolò (PV), Piazza Castello
Tel. 0381-938256 – sito internet: www.archeolomellina.altervista.org
ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA LOMELLINA
Comune di Gambolò

2013 L’ANNO DI COSTANTINO
Tra il 2012 e il 2013 si celebreranno i 1700 anni da due eventi capitali per la storia d'Europa: la battaglia del Ponte Milvio, con cui nel 312 Costantino sconfisse Massenzio, e la promulgazione dell'Editto di tolleranza che avvenne a Milano nel 313. I due eventi cambiarono la storia dell'impero non solo politica ma anche religiosa e artistica, visto che la scelta cristiana dell'imperatore condusse anche alla nascita di un'architettura e di un'arte pubblica cristiana. Costantino non si capirebbe però senza esaminare la rivoluzione tetrarchica e il tentativo di riformare l'impero mediante la collegialità e la perdita da parte di Roma della propria centralità nell'impero. Dopo le effimere capitali tetrarchiche, tra cui Milano, sarà Costantinopoli a contendere concretamente a Roma il primato di vera metropoli imperiale. La civiltà di Canegrate - XIII secolo A.C. La civiltà di Canegrate viene fatta risalire al 1200 a.C. ed è classificata tra quelle alla fine del Bronzo Medio e all’inizio del Bronzo Recente. Le informazioni più rilevanti a proposito provengono dalla necropoli omonima. Il sito fu scoperto nel 1926 e scavato negli anni ‘50. Il rito funerario, a cremazione, è simile a quello della civiltà Scamozzina (sita nella zona di Monza), ma se ne discosta per diversi particolari. Le tombe ritrovate sono del tipo a fossa semplice, come alla Scamozzina, o a fossa rivestita di lastre di pietra o ciottoli. L’urna è generalmente priva della ciotola-coperchio, e, a volte, è chiusa da una lastrina di pietra o, talvolta, collocata capovolta nel terreno. Contrariamente alla Scamozzina, l’urna conteneva anche i resti di più individui. Gli oggetti di bronzo deposti insieme alle ceneri (collari, spilloni, anelli, armi) non rappresentano le offerte al defunto, ma sono gli oggetti che lo stesso indossava al momento della cremazione; i reperti, infatti, sono deformati e alterati dall’azione termica del rogo funebre. L’uso di deporre più individui nella stessa urna rende difficile distinguere gli oggetti di corredo caratteristici di ciascun sesso; forse è indicativo il sistema di chiusura degli abiti, con l’uso dello spillone singolo per gli uomini e della coppia di spilloni per le donne. Rispetto alla Scamozzina le armi sono meno frequenti e l’uso di spada e pugnale sembra sostituito da lancia e coltello. Le dimensioni della necropoli, rispetto alle altre similari, è di dimensioni decisamente maggiori: si calcola che la necropoli dovesse comprendere almeno 200 tombe delle quali, parecchie, a più deposizioni. L’analisi dei reperti ha dimostrato che circa il 60% delle urne contenevano ceneri di adulti ed il 40% di preadulti o bambini. La ceramica della cultura di Canegrate è molto simile a quella in uso nello stesso periodo a Nord delle Alpi (Provenza, Savoia, Isère, Vallese Svizzero, Gruppo Reno-Svizzera-Francia orientale). Poiché per l’archeologo la ceramica è l’indicatore fondamentale per riconoscere i rapporti tra diverse culture, le analogie riscontrate tra il vasellame di Canegrate e quello transalpino, fa pensare che vi sia una componente proveniente dal Nord delle Alpi. Con ogni probabilità esisteva anche una continuità linguistica ed etnica fra l’antica popolazione di Canegrate e i gruppi stanziati nella stessa area durante l’età del ferro.

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