2013_05_18 Brundibar un'operina che sta avendo sempre più successo


sabato 18 maggio 2013_05_18, ore 15.45 
Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano
Hans Krasa 
BRUNDIBAR
un'opera per bambini
un progrtto allestito e messo in scena dalla scuola musicale U. Cappetti di Monte San Savivo, Arezzo in occasione del settantesimo anniversario della prima rappresentazione nel campo di concentramento di Terezin (1943)
Andrea Meucci, direttore dell’orchestraMari Grazia Donati, direttore del coro
Valeria Gudini, regia
con la direzione artistica di Francesco Attesti

 

Brundibar
(Brundibár) è un'opera per bambini del compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, originariamente rappresentata dai bambini del Campo di Concentramento di Theresienstadt nella Cecoslovacchia occupata. Il nome deriva dal gergo Cecoslovacco per definire il bombo.



Storia
Krása e Hoffmeister scrissero l'opera nel 1938 per un concorso organizzato dal governo, concorso che venne successivamente annullato a causa degli sviluppi politici del tempo. Le prove cominciarono nel 1941 all'orfanotrofio ebraico di Praga, che al momento funzionava anche come struttura educativa temporanea per bambini divisi dai loro genitori dalla guerra. Nell'inverno del 1942 all'orfanotrofio si svolse la prima dell'opera: a quel tempo, il compositore Krása e lo scenografo Frantisek Zelenka erano già stati deportati a Theresienstadt. Nel luglio del 1943 quasi tutti i membri del coro originale e il personale dell'orfanotrofio vennero deportati a Theresienstadt. Solo il librettista Hoffmeister poté scappare da Praga in tempo. Riunito il cast a Theresienstadt, Krása ricostruì l'intera partitura dell'opera, basandosi sulla propria memoria e una parte dello spartito del pianoforte che ancora possedeva, adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto, chitarra, fisarmonica, piano, percussioni, quattro violini, un violoncello e un contrabbasso. La scenografia fu ridisegnata ancora una volta da Frantisek Zelenka, già direttore di palco per il Teatro Nazionale Ceco: come sfondo vennero dipinti diversi palazzi, al primo piano c'era una recinzione con i disegni del gatto, del cane e dell'allodola, con buchi per inserire le loro teste al posto di quelle degli animali. Il 23 settembre del 1943 ebbe luogo la premiere di Brundibár. La produzione fu diretta da Zelenka, con le coreografie di Camilla Rosenbaum, e fu riproposto 55 durante l'anno successivo. Una rappresentazione speciale di Brundibár si tenne nel 1944 per una rappresentanza della Croce Rossa, che andò ad ispezionare le condizioni di vita nel campo; quello che la Croce Rossa non sapeva all'epoca era che la maggior parte di quello che vide durante la visita era mera finzione, e che una delle ragioni per le quali Theresienstadt sembrava così confortevole era che molti dei suoi residenti erano stati deportati ad Auschwitz con lo scopo di ridurre l'affollamento del campo durante la loro visita. Più tardi quell'anno la rappresentazione di Brundibár fu filmata per un film di propaganda Nazista. Le riprese di Brundibár in questo film sono incluse nel documentario "Voices of the Children", vincitore di un Emmy-Award e diretto da Zuzana Justman, una sopravvissuta di Terenzin, che cantò nel coro. Nel film compare anche Ela Weissberger, che interpretava la parte del gatto. La maggior parte dei partecipanti alla rappresentazione di Thereisenstadt, incluso il compositore Krása, furono successivamente trucidati ad Auschwitz.



Trama
La trama dell'opera contiene elementi fiabeschi come per Hansel e Gretel e I musicanti di Brema. Pepícek e Aninka sono fratello e sorella orfani di padre. La loro madre è malata e il dottore dice loro che lei necessita di latte per riprendersi. Purtroppo sono senza soldi e decidono perciò di cantare al mercato per cercare di raccogliere quelli necessari. Ma il malvagio suonatore d'organetto Brundibár (che rappresenta Hitler) li caccia. Ad ogni modo, con l'aiuto di un impavido passero, di un astuto gatto, di un saggio cane e dei bambini del paese, saranno capaci di cacciare Brundibár, e cantare infine nella piazza del mercato e quindi di guadagnare abbastanza soldi per comprare alla mamma il latte.


Simbolismo
L'opera contiene ovvi simbolismi nel trionfo dei bambini bisognosi e abbandonati sul suonatore di organetto, ma non fa esplicitamente riferimento alle condizioni in cui fu scritta e rappresentata. Comunque, alcune frasi, erano chiaramente antinaziste. Sebbene Hoffmeister scrisse il libretto prima dell'invasione da parte di Hitler, alcune battute furono cambiate dal poeta Emil Saudek a Therezin, per enfatizzare il messaggio antinazista. "Mentre l'originale diceva,"Colui che ama così tanto sua madre e suo padre e la sua terra nativa è nostro amico e può giocare con noi," la versione di Saudek diceva "Colui che ama la giustizia e ci convive, e chi non è timoroso è nostro amico, e può giocare con noi." L'opera ha acquisito una crescente popolarità durante gli ultimi anni, ed è stata rappresentata in diverse versioni in Inghilterra, Repubblica Ceca, Israele e negli Stati Uniti. Nel 1995 in Germania e in Austria l'opera fu rappresentata come parte di un progetto scolastico sulla memoria, in collaborazioni con sopravvissuti di Terezin quali Herbert Thomas Mandl o Eva Hermannová. La premiere ufficiale negli Stati Uniti si tenne nel 1994 al National Holocaus Museum con la Washington Opera diretta da Alan Nathan e con Mary Gresock come direttore di scena.

   
tel 02 3910 4149
info@levocidellacitta.it

Nessun commento:

Posta un commento