2013_04_25 Spettacolo-testimonianza...per non dimenticare del gruppo Cantosociale


Ecco le date dei prossimi  concerti dedicati alla Liberazione  al 25 Aprile
25 Aprile sempre, Cantosociale
2013_04_24 COLLEBEATO (BS) 
c/o Salone la Serra- Parco Primo Maggio ore  21.00

2013_04_25 RHO  (MI) Auditorium Comunale  ore 21.15

2013_04_26 CUSANO MILANINO (MI) S  sala  polifunzionale di via Adige 22 circolo   ore 21.00

2013_04_27 PREGNANA MILANESE (MI) Piazza della Chiesa  ore 21.00

per tutti gli spettacoli ENTRATA LIBERA, in caso di maltempo sarà effettuato in sale-teatri  al coperto segnalati appositamente in loco

Pensando al 25 Aprile guardando avanti 
Ricordare,  Pensare,Rivendicare giorno per giorno Diritti e Libertà 
L’accento  Sulla A
Ho scritto sui muri della città Vogliamo Pace e Libertà 
lo spettacolo dei  C A N T O S O C I A L E 

Canti, Musiche , Memorie di Repressioni e LibertA’,
per raccontare una storia dell’Italia che partendo dalla  Resistenza contro la dittatura nazifascista ne sottolinea i diversi momenti di cittadinanza attiva per riaffermare i principi della Costituzione
Dopo i numerosi spettacoli presentati negli ultimi anni nella nostra penisola , legati a temi resistenziali  nel 2012 i CANTOSOCIALE propongono il nuovo L’ACCENTO SULLA A.
Il concerto-testimonianza riparte lì dove era arrivato lo spettacolo “Via risorgimento, Corso Resistenza, Piazza Libertà” replicato (40 volte ) con successo nel 2011-2012, proprio dalla storia dell’Unità d’Italia per proporre allo spettatore in forma di recital un percorso sui momenti fondamentali della nostra Storia, mettendo in primo piano, le persone comuni  che  hanno in vari modi rivendicato i diritti nel nostro Paese, per  ricordarci soprattutto i valori che la Resistenza ha lasciato in eredità alla nostra Repubblica e alla sua Costituzione: Giustizia, Pace, Libertà... La formula è la stessa tipica dei Cantosociale:canti e musiche introdotte da monologhi brevi che raccontano storie (da fonti orali) legate tra loro dall’esigenza di TESTIMONIARE il punto di vista della gente comune (che spesso solo con i canti poteva esprimersi ) per una storia d’Italia “dal basso”  che dall 800’ arriva ai giorni nostri soffermandosi soprattutto sull’esperienza della Resistenza al nazifascismo.  Un doveroso tributo  ai diversi Resistenti, dai partigiani che han combattuto in montagna a quelli che han rischiato la vita facendo da collegamento e da sostegno logistico, agli Internati Militari Italiani e a chi si è opposto in vari modi al regime nazifascista . Non solo, guardando oltre  negli anni si arriva a ricordare chi ha lottato contro la Mafia, contro le ingiustizie sociali, contro le guerre,il terrorismo…Il repertorio proposto va dai canti sociali storici alle canzoni d’autore a quelle originali del gruppo,  dalle musiche ai brevi ma intensi monologhi costruiti su testimonianze e racconti registrati negli anni dagli stessi protagonisti e recentemente pubblicati anche in un libro realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Alambrado e l’Archivio di Storia Orale e Popolare "Fiorella Scaglioli". Uno spettacolo quindi per RICORDARE fatto di storie, voci e suoni che ci parlano di gente e luoghi ,di modi diversi con i quali è avvenuta l’opposizione a quel clima culturale di odio, razzismo, guerra, vincendo quotidianamente la paura con coraggio, attraverso la disubbidienza civile se non addirittura con l’eroismo della guerriglia. Non mancheranno richiami ai valori della nostra COSTITUZIONE , la giustizia, il lavoro in primis che riteniamo fondanti del nostro vivere civile. 
II Canti storico-tradizionali del REPERTORIO RESISTENZIALE ,  appositamente riarrangiati con atmosfere musicali e  ritmiche a base di folk-rock, blues, jazz.. che mantengono  grande rispetto filologico per i testi, costituiscono l’asse portante  dello spettacolo . Si va  dai “resistenziali” : Bella Ciao(anche in un'inedita versione rom),La Brigata Garibaldi, Fischia il vento, Dalle belle città, “ Ma mì.” ai “risorgimentali” :“I tudesc par Milan” sulle 5 giornate di Milano, o “Camicia Rossa garibaldina”. Importante anche il recupero di brani simbolo delle diverse brigate partigiane, operanti  nelle diverse aree di Piemonte, Lombardia , Lliguria :“ Quando saremo a Varzi" Valsesia Valsesia”. Anche la poesia trova il giusto spazio nello spettacolo con suggestivi brani strumentali originali “costruiti” intorno ai versi dei grandi poeti Franco Fortini e Pier.Paolo Pasolini ( molto significativa una sua poesia sul consumismo e la povertà di valori della società contemporanea  riproposta in forma di rap,) persino le filastrocche di Gianni Rodari ( l’accento  sulla A  che dà il titolo allo spettacolo è una di queste) ma anche “La luna bambina”  appositamente musicate e trasformate in ballate dal gruppo.
Di particolare rilievo storico sono le canzoni costruite intorno al recupero di testi inediti come "Canevino", sulla strenua battaglia combattuta sul colle Ortaiolo nell’Oltrepò Pavese dai resti delle brigate matteottine e vinta sconfiggendo oltre 250 tra soldati della Wermachts e delle Brigate Nere a "Storia di Pozzol Groppo" sulla strage efferata di giovanissimi partigiani della brigata Cornaggia, ad opera dei repubblichini sanguinari della Sicherheits, avvenuta nella scuola del piccolo centro pavese sul crinale della Val Staffora e della Val Curone, senza dimenticare "Zagròs, Cefalonia" sulle ultime ore delle truppe italiane fucilate dai nazisti nell’omonima isola greca e in " I. M. I" le drammatiche vicende degli internati militari italiani costretti alla schiavitù del lavoro coatto in Germania dalle truppe nazifasciste a cui rifiutarono di aderire, spesso a costo della vita. Particolarmente significative anche le canzoni originali "Dòn cuntra le guèra" che sottolineano  l’importanza dei valori su cui si fonda la nostra Repubblica.Non mancheranno anche brani di cantautori che  non temiamo definire sociali come lo stesso compianto Enzo Jannacci , il suo “6 minuti all’alba” su un partigiano che dev’essere fucilato ne è uno degli esempi più fulgidi e un omaggio al repertorio dei Cantacronache, con 2 classici rivisitati con originalitàe rispetto : “ Partigiani fratelli maggiori”,  “Morti di Reggio Emilia” 
In definitiva uno spettacolo che secondo lo stile del gruppo, è sincero ,appassionato ed emotivamente coinvolgente ; volutamente lontano dalla retorica , che può dare una chiave di lettura e una spinta in più per riflettere sulla nostra storia di ieri per proiettarci ad una cittadinanza più attiva  oggi.
In prigione mi hanno messo perché sui muri ho scritto col gesso 
Con un pezzetto di gesso in mano, quel che scrivevo era buon italiano
ho scritto su muri della città,vogliamo pace e libertà…

(L’ACCENTO SULLA A Gianni Rodari)
I CANTOSOCIALE attivi da 14 anni sul territorio nazionale con concerti, lezioni, animazioni culturali in vari contesti; dai teatri alle biblioteche dalle piazze ai centri sociali alle strade; partecipano spesso a feste popolari, rassegne e festival musicali e sono ben conosciuti anche nelle scuole di diverso grado, dalle elementari alle superiori oltre che per gli spettacoli specifici su argomenti storici, anche per i numerosi laboratori di animazione alla lettura, di ricerca e teatralizzazione della cultura orale e popolare. In particolare il lavori in questi anni realizzati sul Risorgimento,la Resistenza, La Giornata della memoria appositamente diversificati in base al territorio dove vengono proposti accogliendo storie specifiche frutto di ricerche orali, li ha fatti apprezzare in Italia(specialmente Nord – Centro ) e all’estero (Francia, Belgio). Del gruppo ormai consolidato fanno parte Vittorio Grisolia , violinista e pluristrumentista (ocarine, baghèt, flauti popolari, mandolino, armonica a bocca…) di valore assoluto nel panorama del folk italiano. Fondamentale anche l’apporto di Christian Anzaldi, trentenne novarese , stimato maestro di chitarra è noto per la sua vivace attività musicale in gruppi rock, pop ,blues dell’area novarese –milanese. La sua molteplice versatilità strumentale dalla fisarmonica alle diverse chitarre acustiche ed elettriche oltre a dobro, banjo ha arricchito di colori e timbri la musica del gruppo. Davide Buratti apprezzato contrabassista e bassista elettrico di estrazione jazzistica ben conosciuto anche in ambito cantautorale. Il nucleo storico è composto dall’istrionico Piero Carcano che oltre a scrivere i testi, cantare, suonare kazoo e percussioni, recita e anima (quando è il caso)conducendo "empaticamente" per mano il gruppo in simbiosi con il pubblico. A fianco a lui Gianni Rota, l’inseparabile "fratello"artistico, grintoso, ritmico e sensibile accompagnatore con la chitarra acustica, suadente ricamatore di melodie al flauto traverso nonché cantante dalla voce ruvida e "nera". Il bresciano è un vero e proprio "rambler" di strada al servizio del gruppo, capace di districarsi in ogni situazione. I Cantosociale pur privilegiando l’aspetto emotivo e sociale del canto e della musica con gli anni hanno affinato le interpretazioni riuscendo gradualmente a caratterizzarsi di un suono distintivo : un " corposo, appassionato e contagioso folk" capace di permeare di forza emotiva e sensibilità le diverse situazioni performanti. 

Informazioni presso pierocarcano3@tiscali.it.        tel 3335740348  www.cantosociale.it    
facebook: cantosociale

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