2013_04_20 Moni Ovadia a Reggio Emilia


Sabato 20 aprile 2013, ore 21:00
Teatro Ariosto di Reggio Emilia
Moni Ovadia e Stormy Six per la prima volta insieme
BENVENUTI NEL GHETTO
Moni Ovadia Voce narrante (e cantante)
Stormy Six:
Giorgio Albani Tecnico del suono
Carlo De Martini Violino
Archimede De Martini Basso, Violino
Umberto Fiori Voce, Chitarra
Salvatore Garau Batteria
Tommaso Leddi Mandolino, Chitarra, Basso
Francesco Zago Chitarra

Al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, sabato 20 aprile 2013, ore 21, un evento unico per cantare, raccontare e rivivere la rivolta del ghetto di Varsavia del 1943. Il 19 aprile del 1943 gli ebrei del ghetto di Varsavia –uomini e donne, vecchi e bambini- si ribellavano alla violenza delle SS e tenevano loro testa, armi in pugno per quasi un mese. Si tratta del primo episodio di resistenza armata contro i nazisti; un episodio tanto più significativo perché a esserne protagonisti –in condizioni di disperata inferiorità militare e di quasi totale isolamento- sono le vittime designate della persecuzione razzista e del genocidio, i “subumani senza onore” dai quali le truppe di Hitler si attendevano solo viltà e sottomissione. Per celebrare il 70° anniversario di questa epica rivolta, Moni Ovadia e gli Stormy Six daranno vita sabato 20 aprile 2013, al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, a un evento unico, una rievocazione musicale e teatrale della tragica e gloriosa primavera di Varsavia, un tentativo di ripensarla e riviverla. I legami tra Moni Ovadia e gli Stormy Six risalgono agli anni ’70; questa è però la prima collaborazione diretta tra la band milanese e l’attore. Le canzoni dello spettacolo, composte espressamente per il progetto-Varsavia, sono tutte inedite. Negli ultimi anni, gli Stormy Six hanno riproposto con successo in concerto i loro pezzi “storici”, da Pontelandolfo a Stalingrado, ma da tempo il loro pubblico aspettava una nuova produzione: quella di Reggio Emilia sarà un’occasione unica per ascoltarla dal vivo insieme alla voce di Moni Ovadia; un’occasione per ritrovare –o per scoprire- due tra i più coerenti e originali “seminatori di memoria” nella scena culturale italiana.

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