2012_05_08 Concerti Ciani a Milano

MILANO
i Concerti Ciani
da martedì 8 a sabato 12 maggio 2012
libero / admission free

RECITAL DI VIOLONCELLO E PIANOFORTE

i Concerti Ciani - giovedì 3 maggio 2012_05_03 ore 16.30

Residenza Arzagavia Arzaga 1info             335 6083581      

Musiche: L. v. Beethoven, F. Liszt e J. Brahms

Violoncello TOMMASO BENCIOLINI

Pianoforte NICOLA DAL CERO 
Libero / admission free

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RECITAL DI PIANOFORTE

i Concerti Ciani - martedì 8 maggio 2012_05_08 ore 15.00

Pio Albergo Trivulziovia Trivulzio 2info             335 6083581      

Musiche: J. S. Bach, R. Schumann e J. Brahms

Pianista GIOVANNI LONATI
Libero / admission free

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RECITAL DI PIANOFORTE

i Concerti Ciani - giovedì 10 maggio 2012_05_10 ore 16.30

Residenza Arzagavia Arzaga 1info             335 6083581      

Musiche: W. A. Mozart, L. Van Beethoven, F. Liszt, F. Chopin e F. Mendelssohn

Pianista PAOLO ZENTILIN 
Libero / admission free

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RECITAL DI PIANOFORTE

i Concerti Ciani - sabato 12 maggio 2012_05_12 ore 16.00

Circolo A. Voltavia G. Giusti 16info             335 6083581      

Musiche: L. van Beethoven e R. Schumann

Pianista ANDREA GONZALES PEREZ

Libero / admission free

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Milano – Concerti Dino Ciani a Residenza Arzaga Diario d'Arte "Il Salotto Musicale di Milano" 2012

Milano – Concerti Dino Ciani al Pio Albergo Trivulzio "Musica per la Vita" 2012

Milano – Concerti Dino Ciani al Circolo A. Volta 2012

Milano – Concerti LiBe all'Istituto Principessa Jolanda "Musica per la Vita II" 2012

Venezia - Pomeriggi musicali a Palazzo Albrizzi e i Concerti Ciani 2012

Venezia - Eventi culturali presso la Scoléta dei Calegheri  e "i Concerti Ciani" 2012

Lecco - Concerti Rotary Merate – Dino Ciani 2012

Stresa – Concerti Dino Ciani a Villa Ducale per i Simposi Rosminiani 2012

Lecco - Concerti Ciani PRO SINAPSI 2012

Vicenza – SKA e le Convention con i Concerti Ciani 2012

Venezia – Carnevale di Venezia a Palazzo Albrizzi 2012

Milano - Venezia - Carnevale Internazionale dei Ragazzi 2012

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2012_04_24 Spazio giovani a Pavia Barocca

Martedì 24 aprile 2012_04_24 ore 21.00
Castello di Stefanago
PAVIA BAROCCA 2012
OCCHI DOLCI E SOAVI 
CANZONETTE, ARIE E VILLANELLE DEL '500 ITALIANO
Ensemble di liuti dell'Istituto Vittadini di Pavia  
a cura di Massimo Lonardi
in collaborazione con Scuola di Musica Antica di Venezia
Musiche di
Gastoldi, Marenzio, Molinaro, Monteverdi, Ortiz, Palestrina, Primavera
L'estetica del secondo Cinquecento italiano è al centro del programma proposto dall'Ensemble di liuti dell'Istituto Vittadini di Pavia, in collaborazione con la Scuola di Musica Antica di Venezia.
La seconda fase del Rinascimento italiano assiste al trionfo della "maniera" non solo nelle arti figurative, ma anche nella musica vocale e strumentale. Come la nuova generazione di pittori guarda alle opere di Raffaello e Michelangelo quali modelli iconografici, a partire dai quali attuare delle sperimentazioni volte a una resa più viva delle passioni, così i nuovi compositori scrivono musica utilizzando le forme consacrate dalla generazione precedente - quali il madrigale, la villanella e il ricercare - dando però  vita a uno stile diverso e originale, caratterizzato dalla ricerca di un'espressione più immediata degli affetti.
Musica fra tradizione e innovazione, risonanze antiche e albori di una nuova era; versi poetici e armonie che cantano e descrivono l'originalità di un'età di passaggio.
Al termine del concerto è  prevista la visita delle Cantine del Castello con degustazione in collaborazione con Castello di Stefanago
SERIE CONCERTI PAVIA BAROCCA LAB
BIGLIETTI Settore Unico €7 / €15 / €4

S'inaugura martedì 24 aprile il ciclo concertistico Pavia Barocca Lab che, all'i nterno del cartellone di Pavia Barocca 2012, dedica ampio spazio ai giovani arti sti. Accanto agli appuntamenti con i grandi artisti, Pavia Barocca ha infatti creato un intero nuovo ciclo, denominato appunto Pavia Barocca Lab, costituito da 9 app untamenti con i migliori giovani ensemble selezionati per audizione in tutta Eur opa. Il nucleo centrale prevede un progetto di respiro europeo, realizzato in partena riato con il Centre Culturel de rencontre d'Ambronay, che darà alle formazioni s elezionate l'opportunità di sviluppare nuove produzioni attraverso periodi di re sidenza e di proporle al pubblico in un network di rassegne di primo piano in tu tta Europa. Ai cinque ensemble selezionati nell'ambito di questo programma, due dei quali svolgeranno il loro periodo di residenza a Pavia, si aggiungono alcuni progetti tutti italiani: i concerti dei vincitori del Premio Nazionale delle Ar ti organizzato dal MIUR; un concerto dell'ensemble Rosso Porpora diretto da Walt er Testolin; una nuova produzione realizzata dal Dipartimento di Musica Antica d ell'Istituto Vittadini di Pavia.
Il concerto di martedì 24 aprile proporrà al pubblico un excursus lungo la storia della musica italiana cinquecentesca, per i nomi di autori come Gastoldi, Marenzio, Molinaro, Monteverdi, Ortiz, Palestrina, Primavera , le cui pagine si caratterizzano per un'espressione forte ed immediata degli affetti.

2012_03_30 Secondo concerto per il cartellone di Pavia Barocca 2012

Venerdì 30 marzo 2012_03_30 alle ore 21.00
Pavia, Aula Magna del Collegio Ghislieri 
PAVIA BAROCCA 2012
Rassegna Internazionale di Musica Antica del Collegio Ghislieri
MOZART, BEETHOVEN, ROSSINI
Ensemble Zefiro 
Alfredo Bernardini, direttore 
Ne sarà protagonista l'Ensemble Zefiro diretto da Alfredo Bernardini, al confrotno con un programma che unisce i nomi di Mozart e Beethoven a quello di Rossini, di cui la formazione propone un'accattivante trascrizione del "Barbiere di Siviglia".

Il concerto inaugura, altresì, l'edizione 2012 del Circuito Lombardo di Musica Antica, network regionale, che lega tra loro le rassegne di musica antica di Pavia (con Ghislieri Choir & Consort), Mantova (con Ensemble Zefiro), Brescia (con Brixia Musicalis), Monza (con Atalanta Fugiens)
Programma
Ludwig van Beethoven
Ottetto in mi bemolle maggiore op. 103  
Rondino in mi bemolle maggiore WoO 25  
Wolfgang Amadeus Mozart
Serenata in do minore KV 388  
Gioacchino Rossini
Il barbiere di Siviglia  (trascrizione di Wenzel Sedlak per ottetto di fiati)

Nei paesi di lingua tedesca al tempo di Haydn, Mozart e Beethoven il termine Harmoniemusik indicava un ensemble di fiati, solitamente un ottetto, impiegato per esecuzioni nel chiuso dei saloni durante le feste e i banchetti ma anche all'aperto, di notte, nei giardini, per intrattenimento della nobiltà. La sua letteratura era costituita da ampie Suites, di solito aperte e concluse da un tempo di marcia, chiamate con i nomi suggestivi di Serenate, Divertimenti, Notturni. Ma l'Harmoniemusik non serviva solo allo svago di una classe privilegiata: era anche la formazione in uso nelle logge massoniche. I suoi strumenti, portatori fin dall'antichità di significati simbolici, erano infatti espressione della suprema armonia universale. Nel 1782 Giuseppe II fondò l'Harmoniemusik imperiale di Vienna, e nello scorcio del secolo sia Mozart che Beethoven scrissero per questo ensemble di fiati. Ne ascoltiamo alcune pagine, insieme a gustose trascrizioni di primo Ottocento di musiche rossiniane, nell'interpretazione dell'Ensemble Zefiro.

Nell'ambito del Circuito Lombardo di Musica Antica 
SERIE CONCERTI PAVIA BAROCCA GOLD
BIGLIETTI Settore A €18 / €15 - Settore B €15 / €12 - Settore C €9 / €7 - Ridotto Giovani Under 30  €6 

Con il 2012 il Circuito Lombardo di Musica Antica giunge al settimo anno di attività: un traguardo importante che consolida e rilancia un progetto unico nel suo genere. Quattro città legate tra loro a creare un network che unisce altrettante realtà culturali eccellenti, specificamente attive nell'ambito della produzione e della diffusione della musica barocca: Pavia con il Collegio Ghislieri, Mantova con Musica Antica, Brescia con le Settimane Barocche e nza con la prestigiosa Villa Reale. Quattro città per quattro rassegne, che non solo vedono protagoniste le formazioni residenti Consort, Ensemble Zefiro, Brixia Musicalis e Atalanta Fugiens a strutturato di coproduzioni, consentono ogni anno di portare sul 'palcoscenico lombardo' artisti di caratura internazionale, specialisti nell'esecuzione del repertorio barocco e classico Straordinari gli ospiti che anche quest'anno si avvicenderanno tra le sedi del Circuito, con programmi -rinascimentale della Roma di Papa S.Pio V Flamenca & Psallentes, fino alla rivisitazione crossover del repertorio classico con i celeberrimi S Singers, passando per lo sfavillante Bach dell'ensemble Café Zimmermann e per i fasti operistici di Purcell e Rameau nell'interpretazione dell'European Union Baroque Orchestra diretta da Paul Agnew. Anche per il 2012, grazie alla rinnovata convenzione con il MIUR - Direzione generale AFAM, il Circuito dedicherà uno spazio alla promozione di giovani artisti emergenti, ospitando i vincitori della sezione barocca del Premio Nazionale delle Arti.

Il Circuito Lombardo di Musica Antica è un'iniziativa del Collegio Ghislieri. 
Rassegna Internazionale di Musica Antica 
MANTOVA MUSICA ANTICA
Rassegna Musicale su strumenti d'epoca
MUSICA ANTICA A VILLA REALE
Rassegna di Musica Antica
SETTIMANE BAROCCHE
Festival Internazionale in Brescia e Provincia

2012_05_02 Tappa milanese per il grande pianista Sokolov

C.so di Porta Vittoria, 18 - 20122 Milano
Tel. 02 66986956 - 02 66984134 - 02 67387949 - Fax - 02 66985700

Mercoledì 2 maggio 2012_05_02 ore 21.00
MILANO Conservatorio Sala Verdi
CONCERTO di

Programma  
J.-Ph. Rameau Suite in re (1724) 
Les Tendres Plaintes. Rondeau (I teneri lamenti)
Les Niais de Sologne (I semplicioni di Sologne)
- 1er Double des Niais (Prima Variazione)
- 2d Double des Niais (Seconda Variazione) 
Les Soupirs (I Sospiri)
La Joyeuse. Rondeau (La gioiosa)
La Follette. Rondeau (La giocherellona)
L'Entretien des Muses (La Conversazione delle Muse)
Les Tourbillons. Rondeau (I turbini )
Les Cyclopes. Rondeau (I Ciclopi)
Le Lardon. Menuet (Il lardo)
La Boiteuse (La zoppa )

W.A. Mozart Sonata in la minore KV310 (300d) (1778)
(Allegro maestoso - Andante cantabile con espressione - Presto)

J. BRAHMS Variazioni su un tema di Händel op. 24 (1861)
Tre Intermezzi op. 117 (1892)
Andante moderato
Andante non troppo e con molta espressione
Andante con moto

Grigory Sokolov è oggi considerato uno dei più grandi pianisti dei nostri giorni e i suoi recital ricevono ovunque trionfali accoglienze. La critica esalta la serietà e la profondità del suo pensiero musicale unitamente all'originalità interpretativa e all'infinito dominio tecnico.

Cineforum del cinemateatroNuovo di Magenta-Filmfamily 2012

cinemateatroNuovo di Magenta – www.teatronuovo.com  
Filmfamily 2012
WE WANT SEX  giovedì 26 aprile 2012_04_26
ANGÈLE ET TONY giovedì 3 maggio 2012_05_03
IN UN MONDO MIGLIORE giovedì 10 maggio 2012_05_10
INIZIO PROIEZIONI ORE 21.15
Ingresso libero


2012_05_20 I due Figaro, Rossini e Mozart a confronto

L'Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura, promuove, in collaborazione con: 
Associazione Musicale C. Monteverdi 
Associazione Atelier ProArt 
Associazione Parole in musica 
Associazione Musicale Madamzajj 
"RASSEGNA MUSICALE 2012" 

 

VENERDI' 20 aprile 2012_04_20  ore 21 
Cineteatro di via Volta, Cologno M.se

IL MATRIMONIO DI FIGARO 
Sandra De Tuglie, soprano 
Cecilia Rosini, soprano 
Antonella Miscioscia, soprano 
Lorenzo Mastroianni, tenore 
Giuseppe De Ponte, baritono 
Gianluigi Nuccini, flauto traversiere 
Davide Donelli, chitarra dell'800 
In collaborazione con: Associazione Musicale C. Monteverdi 
I personaggi della celebre opera teatrale di Beaumarchais rivivono nelle musiche di Mozart (Nozze di Figaro) e Rossini (Il barbiere di Siviglia). 
INGRESSO: Posto unico euro 5,00

2012_05_05 Castelnuovo-Tedesco per la prima volta in Cd con i concerti per pianoforte riscoperti da Alessandro Marangoni

Sabato 5 maggio 2012_05_05 ore 17,30
Libreria Le Mille e una Pagina - Mortara

Concerti per pianoforte e orchestra di Mario Castelnuovo-Tedesco
La Naxos, leader mondiale della discografia, con sede a Hong Kong, con la quale Alessandro Marangoni ha un contratto in esclusiva, ha deciso di celebrare i suoi 25 anni pubblicando a maggio un disco "key release" con i Concerti per pianoforte e orchestra di Mario Castelnuovo-Tedesco, solista Alessandro Marangoni con la Malmö Symphony Orchestra diretta da Andrew Mogrelia.

La riscoperta di questi brani si deve a Marangoni, che dopo anni di ricerche ha inciso questi due capolavori di un grande autore del Novecento, ebreo fiorentino, celebre in USA ma quasi dimenticato nel nostro Paese. Afferma Marangoni: "Ho fatto ricerche negli Stati Uniti e a Firenze e ho trovato questo due magnifici concerti che la Naxos ha voluto incidere con un'orchestra eccezionale in Svezia. È stata una grande soddisfazione, artistica e umana. È il mio primo disco come solista con orchestra sinfonica. Ho voluto realizzare un'edizione dai manoscritti sia del Concerto n. 2 che delle 4 Danze, di cui abbiamo fatto la prima esecuzione oltre che la prima incisione mondiale".

Il cd appena uscito, distribuito in ben 59 Paesi del mondo, sarà presentato per la prima volta in Italia il 5 maggio alle ore 17.30 a Mortara, presso la Libreria Le Mille e una Pagina. Introdurrà il musicologo e discografico Paolo Zeccara di Vigevano. 
Seguirà rinfresco.

Catalogo No: 8.572823 Durata 01:16:43
Ascoltabile su www.naxos.com

2012_04_20 Suor Angelica e Cavalleria abbinate al Don Bosco di Bergamo

VENERDÌ 20 APRILE 2012_04_20 ORE 21:00
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
BERGAMO – VIA SAN SISTO, 9 (QUARTIERE DI COLOGNOLA)
SUOR ANGELICA
Opera in un atto. Musica di Giacomo Puccini
Personaggi ed interpreti
Suor Angelica PAOLA ROMANÒ
La zia principessa ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA
La badessa LIA SIGNORETTI
La suora zelatrice GIUSEPPINA CARLUCCIO
La maestra delle novizie LAURA BIROLINI
Suor Genovieffa SONIA LUBRINI
Suor Osmina CLAUDIA CERUTI
Suor Dolcina CLAUDIA CERUTI
La suora infermiera ILARIA MAGRINI
Le cercatrici ELEONORA CARRARA ed ELEONORA DELZANO
Le converse WILMA LAZZARINI e MARISA INTRAVAIA

CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto. Musica di Pietro Mascagni
Personaggi ed interpreti
Santuzza PAOLA ROMANÒ
Turiddu MAURIZIO COMENCINI
Lucia ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA
Alfio CARLO MORINI
Lola CLARA BERTELLA
Coro lirico di Bergamo
maestro del coro FABIO TARTARI
Pavlova International Ballet Company
coreografie SVETLANA PAVLOVA
violino ETTORE BEGNIS
violoncello FLAVIO BOMBARDIERI
intervento all'organo e campane ANDREA AZZOLA
concertatore al pianoforte DAMIANO MARIA CARISSONI
Ingresso 15 € – Per info e prenotazioni: www.mayrdonizetti.altervista.org
tutti i giorni, dalle ore 13 alle ore 16, tel. 035 315854 – mayr.donizetti@gmail.com

Sono già trascorsi 182 giorni dall'inizio della nostra 37ª stagione operistica e siamo giunti alla tappa conclusiva del nostro lungo viaggio: una "navigazione" tra alcuni dei più grandi titoli del panorama melodrammatico, condivisa con un pubblico che ci ha dimostrato di essere molto e ben più di un semplice spettatore e che è diventato sostenitore ed esso stesso protagonista delle nostre serate, caratterizzate da numeri prestigiosi: otto allestimenti tutti interamente prodotti dal Circolo, una compagnia di 32 artisti, tre cori e due compagnie di ballo, sette strumentisti, tutti guidati dalla costante ed insostituibile presenza del direttore musicale Damiano Maria Carissoni e del direttore di palcoscenico Valerio Lopane; e, prima e dopo di tutto, la bellezza di un pubblico che condivide con gioia la comune passione per la grande musica. Quindi a tutti voi, innanzitutto, va il nostro più grande "grazie", al termine di una stagione che, sin da ora, non può che essere il trampolino di lancio per quella successiva, che sarà presentata ufficialmente proprio nell'intervallo della serata!
         Ci avviamo, dunque, al termine di questa stagione, con una proposta di grande richiamo ma certo non banale, rappresentata da due atti unici creati da due delle menti più geniali della storia operistica e capolavori assoluti del Verismo musicale: Suor Angelica di Giacomo Puccini (è possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina http://opera.stanford.edu/Puccini/SuorAngelica/libretto.html) e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (è possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina www.librettidopera.it/zpdf/cavrust.pdf).
         Aprirà la serata Suor Angelica, un'opera nella quale il registro lirico sublimato in un racconto sentimentale ambientato in un convento italiano sul finire del XVII secolo deriva da un soggetto teatrale scoperto dal librettista Giovacchino Forzano in occasione della sua messa in scena da parte di una compagnia ambulante, la cui vicenda dimostrò potenzialità teatrali adatte a suscitare emozione tali da attrarre immediatamente Puccini, che ne fece il secondo quadro del suo celeberrimo Trittico. Suor Angelica è, per eccellenza, il dramma della solitudine, che si svolge in un ambiente claustrofobico e opprimente, richiuso su se stesso, il quale accentua ancor più l'isolamento della protagonista, la quale da sette anni vive completamente isolata dal mondo esterno. Il Circolo intende proporvi un titolo nel quale tra lo sviluppo dell'azione e la caratterizzazione musicale dell'ambiente si stabilisce quel forte legame che da sempre avvince il pubblico: i rintocchi di campane, le strutture modali, i timbri uniformi e sfumati sottolineano il distacco dal mondo – frutto di rinuncia e costrizione – e la freddezza dell'ambiente claustrale in cui mancano vita e amore. In quest'opera la sonorità strumentale non è mai pesante né enfatica e la musica evita qualsiasi tocco naturalistico, sicché Suor Angelica vive di un suono diafano, di tessiture cameristiche e leggere attentissime agli impasti timbrici, che conferiranno alla nostra serata un interesse ed un indubbio prestigio.

         Da un'opera intrisa di intrigante fascino si passerà, nella seconda parte della serata, al capolavoro universalmente riconosciuto del Verismo: tratto all'omonima novella di Giovanni Verga, Cavalleria rusticana fu salutata, sin dalla sua prima rappresentazione (Teatro Costanzi di Roma, 17 maggio 1890), quale frutto maturo di una sensibilità nuova, di quell'attenzione per i ceti sociali più umili che il Verismo letterario propugnava ormai da tempo come una necessità ineludibile della politica e dell'arte. Non solo: rendendo protagonisti dell'opera personaggi comuni e incentrando la trama su un crudo fatto contemporaneo, Cavalleria rusticana veniva a rompere gli schemi familiari del melodramma romantico, che i ripetuti tentativi degli Scapigliati non avevano saputo scuotere, attraverso l'incisività dell'azione, violenta e drammatica, unita a una vena melodica debordante, benché non sempre raffinata.
         Potremo quindi assistere ad un'opera che – in una drammaturgia semplificata, caratterizzata da violenza gestuale e passionalità spinta – si caratterizza per quella brevità e quella pregnanza d'azione che ne spiegano l'enorme efficacia scenica, certamente legata alla più consolidata tradizione melodrammatica nazionale, nella quale le grandi scene drammatiche si "caricano" di intense e coinvolgenti implicazioni passionali, che culminano in aperture melodiche destinate a imprimersi nella memoria dello spettatore.
         La scelta di presentare in una sola serata queste due opere brevi non è pratica usuale, infatti queste due opere sono, di solito, inserite in contesti diversi ed ormai ben codificati:Cavalleria rusticana è abbinata, a causa della sua ridotta durata, con Pagliacci e Suor Anglica non nasce nemmeno come un elemento a sé stante, ma è uno dei tasselli del Trittico e Puccini ha concepito questa particolare opera, pur nella natura indipendente di ogni singolo pannello, come un unicumcontinuo. Questa modalità consolidatissima dalla tradizione le rende pressoché indivisibili.
         Proporre, dunque, affiancati questi due capolavori – per consuetudine e per scelta specifica estranei l'uno all'altro – è un'occasione per ricercare i possibili tratti comuni: il mio scopo, infatti, è quello di cercare una rapporto di continuità tra questi due melodrammi, creando una linea espressiva che li leghi saldamente. Mancando una evidente contiguità trasversale tra le due vicende, sia per argomento sia per ambientazione storica, ho cercato e ritrovato alcuni tratti che le accomunano. Il più evidente è l'elemento religioso: il misticismo e la pratica devozionale sono – neanche a dirlo – fondanti in Suor Angelica, mentre in Cavalleria rusticana sono presenti in maniera ora evidente ora latente, quasi serpeggianti in tutta la vicenda, che, non a caso, si svolge proprio nella mattinata di Pasqua; ma essi sono sempre cupi, sanguigni, oppressivi.

         Per rendere questa trasversalità ancora più evidente, ho deciso di eliminare l'approccio di religiosità serena, solare e semplice, già di base poco presente nell'opera di Puccini. Ambienterò, quindi, Suor Angelica non nel pacifico e rasserenante chiostro caro alla tradizione, ma in un'ampia sala sotterranea a doppia natura: quella di cripta e quella di carcere. Le uniche sue illuminazioni saranno le luci tanto forti per intensità quanto ridotte per dimensione, idealmente provenienti da lucernari posti in alto nella volta di questa sala altrimenti priva non solo di finestre, ma anche di minimi spiragli. I raggi di sole colpiranno il suolo tagliati da evidenti ombre cruciformi di grate posto a livello della superficie, ma per noi e per le abitatrici invisibili.
         Ecco quindi che, con questa lettura, le gioiose giornate «della fontana d'oro» (scena "La ricreazione") prendono un altro sapore: il miracolo del sole che entra in clausura ed illumina di luce dorata l'acqua di un vasca acquisisce non solo il significato di un evento, ma anche la riprova di quanto la gioia della luce sia estranea a queste anime volutamente recluse. Ben si colloca in questo ambiente sia la cupezza della scena della Zia principessa sia la scena dell'Intermezzo, in cui questo sotterraneo si punteggerà della luce dei lumini sulle tombe pavimentali di altre suore che, benché morte, convivono la stessa cupa prigionia con le consorelle vive; e la sfolgorante luminosità del Miracolo finale si mostrerà ancora più efficace per la sua totale estraneità al luogo dove avviene.
         Questo clima cupo, violento e mistico percorrerà anche tutta la vicenda di Cavalleria rusticana, nella quale presenterò una mia libera lettura di una delle più antiche tradizioni siciliani: I Miracoli. Inserirò questi quadri viventi delle stazioni della Via Crucis – previsti, secondo la pratica liturgica, per il Venerdì della Settimana Santa – dopo la Siciliana («O Lola ch'hai di latti la cammisa», a sipario calato), durante l'«Inneggiamo» (scena terza) e alla fine dell'Intermezzo sinfonico (scena ottava). Intendo così rendere anche un certo colore locale tipico delle tradizioni mediterranee, che noi amiamo sentire come connaturate con la Sicilia verista sia letteraria sia musicale.
         Altro aspetto che accomuna i due titoli è una passionalità arroventata: questo tratto è portante nell'atto unico del grande livornese e non meno determinante, anche se più sopito, si trova anche in Suor Angelica. Se però in Cavalleria rusticana la sessualità segue la linea tracciata da Verga e viene ripresa da Mascagni in una interpretazione lampante ed evidente, in Suor Angelicaquesto tratto è molto più insinuante e sotteso ed allusivo. Nella cripta compariranno proiezioni di grandi tele sacre con riproduzioni di quadri seicenteschi di scuola veneta e spagnola, che rappresentano i terribili e mirabili martirî di sante vergini: immagini truci e macabre che, con la violenza dei colori accessi e contrastanti, fondono la sofferta scelta di una assoluta e intangibile verginità con fortissime pene fisiche in forma di altrettante allusioni spirituali e sessuali, perfetto contraltare della vicenda di Angelica. Per fare un esempio, basti pensare al martirio di Sant'Agata, nel quale la violenza fisica mossa da crudeli aguzzini alla fanciulla, che culmina nella mutilazione dei suoi seni, troverà la sua ripercussione nella durezza, tutta psicologica ma non meno terribile, nella «inesorabile» Zia principessa.
         Questa figura spietata ci offre un altro carattere cardine comune: la forza decisionale ed il temperamento dei singoli personaggi. Ciascuno di loro, seppure con modalità ed esiti diversi, ne è animato fin nel profondo: alcuni sono asserviti a sentimenti laceranti e totali, come per le figura di Santuzza o di Turiddu, altri ad affetti dissimulati oppure repressi, come nel caso di Suor Angelica.
         Le mie scelte registiche vogliono, quindi, rendere evidenti questi legami sotterranei, attraverso richiami velati e sottili allusioni e, nel mio intendimento, voglio rendere i due allestimenti non due copri musicali e drammatici in sé compiuti ed a sé stanti, ma due declinazioni di un medesimo sentimento di passionalità pura, profonda, vera e caldamente mediterranea: al binomio romantico di "amore e morte" vorrei accostare anche quello di "violenza e sacrificio", "colpa e redenzione", tutti aspetti fondamentali di due capolavori così diversi ma altrettanto significativi della grande produzione tardo-ottocentesca e novecentesca italiana.
(note di regia a cura del Prof. Valerio Lopane, regista e musicologo)

         In una serata che intende coniugare la grandezza della musica e l'interesse per una riscoperta musicale e teatrale di grande valore culturale, si rivela fondamentale l'attenta scelta delcast vocale, affidata alla competenza del direttore musicale Damiano Maria Carissoni, fiore all'occhiello delle nostre produzioni.
         Siamo felici di accogliere il debutto di una grande cantante come il soprano Paola Romanò nel ruolo di Suor Angelica, figura instabile tra la passionalità tipica delle donne pucciniane e la repressione sentimentale connaturata alla vita monastica: sarà chiamata a rendere entrambe queste sfaccettature alternando passionalità e decisione nel grande duetto con la Zia principessa, scoperto lirismo nell'intensa aria «Senza mamma» (scena "La grazia") ed accenti drammatici e trasfigurazione mistica nell'ampio finale. La figura di Santuzza è, invece, un ruolo da lei già particolarmente amato, avendo rappresentato il suo debutto teatrale (Teatro Regio di Parma, 1984), e le richiederà la fusione di esteriore fierezza e calda femminilità, culminanti nel grande duetto con Turiddu (scena settima).
         L'autorevolezza e la violenza carismatica della Zia principessa saranno caratterizzati dalla voce sonora e travolgente del mezzosoprano Angela Alessandra Notarnicola, in uno dei ruoli più originali nati dalla fantasia di Giacomo Puccini. Impegnata anche nel ruolo di Lucia, dovrà evidenziarne il lato materno, ripiegando la sua vocalità ad accenti più affettuosi e concilianti.
         Il tenore Maurizio Comencini, per la prima volta sul nostro palcoscenico, è un autentico erede della grande tradizione tenorile italiana e rivestirà il ruolo di Turiddu, personaggio che richiede baldanza, irruenza d'accento nonché dizione scandita e puntuale, secondo un modello forse unico per stile ed espressività. Il baritono Carlo Morini impersonerà Alfio, un interessante personaggio nato dalla penna di Giovanni Verga che, troppo spesso, ha patito deformazioni eccessivamente realistiche: si tratta invece di un uomo giovane, mai scomposto nelle sue attestazioni ora di onore ora di decisionalità, cui sono richiesti accenti nobili. Il soprano Clara Bertella, debuttante nel ruolo e nel nostro teatro, potrà tratteggiare la figura di Lola presentandone il carattere insinuante e seduttivo.
         In Suor Angelica la sezione femminile del Coro lirico di Bergamo sarà impegnata nelle parti delle suore – autentiche co-protagoniste della vicenda, sia nel loro insieme sia negli assoli – e si gioverà dell'altissimo valore delle singole voci che lo compongono e dell'inappuntabile preparazione del maestro Fabio Tartari. Altrettanto impegnato nelle grandi scene d'insieme diCavalleria rusticana, efficace contraltare della solitudine e dell'esclusione della figura di Santuzza, lo stesso coro, questa volta al completo, dovrà rendere lo spessore popolare del popolo siciliano, in perfetta ottemperanza all'ispirazione di Pietro Mascagni ed alle caratteristiche letterarie veriste di Giovanni Verga.
         La Pavlova International Ballet Company, con le coreografie di Svetlana Pavlova, darà vita e forma non solo musicale a Cavalleria rusticana, evidenziando il clima siciliano evocato dalla regia di Valerio Lopane.
         Il concertatore al pianoforte Damiano Maria Carissoni interpreterà con la puntualità stilistica che lo contraddistingue lo spessore lirico e drammatico dei due capolavori veristi e si avvarrà inoltre della collaborazione di alcuni autentici professionisti: Ettore Begnis al violino,Flavio Bombardieri al violoncello ed Andrea Azzola all'organo e campane.
         L'interpretazione registica di Valerio Lopane, infine, vuole dare una continuità di lettura alle due opere, non tanto come pannelli indipendenti, ma evidenziandone i contatti ed i richiami stilistici, drammaturgici e narrativi.