2012_03_31 Recital sulla figura e sulle canzoni di De Andrè

sabato 31 marzo 2012_03_31 ore 21.00
Teatro Cagnoni - Vigevano
"Figli di Droghieri" - Recital sulla figura e sulle canzoni di De Andrè
FIGLI DI DROGHIERI
Spettacolo benefico a sostegno della "San Vincenzo de Paoli"
Biglietto unico: 13,00 euro
Sul palco:
Luca Casarotti: Voce, Tastiere
Van Minh Nguyen: Batteria
Vittorio Pietrasanta: Chitarra
Niccolò Segreto: Chitarra
Fabrizio Zanetti: Basso
Una produzione "Cattivi Pensieri"

Prevendite a partire da Sabato 24 Marzo

La compagnia aveva giù proposto al Teatro Cagnoni "Grazie" di Pennac con un ottimo successo. Ora propone una sua speciale raccolta di canzoni per omaggiare il celebre cantante.

2012_04_01 Bolle di sapone per la chiusura della stagione al Teatro Moderno di Vigevano

Domenica 1 aprile 2012_04_01 ore 16.00
Teatro Moderno, Via S.Pio V,  8- Vigevano
OUVERTURES DES SAPONETTES
(un concerto per bolle di sapone)
di e con  Michele Cafaggi
Regia  Davide Fossati
Direttore senza orchestra, 
musicista senza strumenti,  
cantante senza fiato 
un concerto anomalo, 
per pensieri fragili, 
per pensieri leggeri, 
per pensieri silenziosi. 
Come bolle di sapone. 
Un eccentrico direttore d'orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone… 
Si chiude la quarta edizione della stagione teatrale "Tempo Moderno" con il terzo appuntamento dedicato ai più piccoli.
L'offerta trasversale proposta dal Teatro Moderno nella stagione 2011/2012 ha riscontrato un forte apprezzamento da parte del pubblico con una partecipazione media di 180 spettatori a replica. 
Oh ecco, inizia lo spettacolo… chi è quello col grembiule? Ma va là, dice di essere il direttore! Ma non suonano musica i suoi strumenti! E adesso cosa fa? Diventa un gatto? Guarda, da una tromba è comparsa una rosa! Ehi, qui è umido, piovono grappoli di bolle... Oh no.... mi chiama, mi rapisce, dove mi porta? Vedo tutto tondo....  sono finito in una bolla di saponeeee…                                                               
Un eccentrico direttore d'orchestra vi porterà nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone.    
Un "concerto" dove l'imprevisto è sempre in agguato; da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più tondeggianti potranno entrare in una gigantesca bolla di sapone.
Uno spettacolo di clownerie, pantomima e musica, che, nato per i  più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.  
 
Info e prenotazioni                                                                      
Tel. 348 - 1127776                                                                       
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2012_03_25 PASSEGGIATA ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO NATURALE DEL PARCO TICINO

DOMENICA 25 MARZO 2012_03_25 ore 14.00
Agriturismo Cascina Baracca loc. Molino d'Isella  - Gambolò
PERCORSO LUCIO MASTRONARDI
Passeggiata naturalistica e culturale 
Ritrovo: Domenica 25 marzo 2012 - ore 14,00 – Agriturismo Cascina Baracca
Termine attività ore 19,00
Costo: GRATUITO 
Prenotazione obbligatoria entro giovedì 22 marzo
Studio EMYS 338/9737677 o eventi@studioemys.it 

Dopo il grande successo ottenuto per l'inaugurazione del Percorso Mastronardi, lo scorso settembre, riproponiamo, con l'arrivo della primavera, un altro evento che ci permetterà di scoprire e valorizzare il territorio del Parco Ticino nei pressi di Vigevano, immersi in boschi e campagne così care a Lucio Mastronardi.
Il Parco Lombardo della Valle del Ticino, in collaborazione con lo Studio EMYS, ha aderito al Progetto "Percorso Mastronardi" proposto dal Comune di Vigevano, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale del territorio vigevanese attraverso l'opera dello scrittore Lucio Mastronardi.
"Sono in alto; il mio sguardo abbraccia tutta la vallata del Ticino: fiume, boschi, ponte. Se mi volto vedo le case di Vigevano (…). Mi volto ancora e si stende la campagna". [Tratto da Il Maestro di Vigevano – Lucio Mastronardi]

PROGRAMMA GIORNATA
Ritrovo presso l'Agriturismo Cascina Baracca loc. Molino d'Isella, lasciate le auto ci inoltreremo alla scoperta degli affascinanti sentieri nei boschi del Parco, accompagnati dalle guide naturalistiche - guide Parco Ticino dello Studio EMYS. I sentieri, che in questa zona si inoltrano nel Parco e che percorreremo insieme, ci permetteranno di osservare habitat molto diversi tra loro. Attraverseremo boschi fitti, incontreremo ampie radure, costeggeremo corsi d'acqua che ci sorprenderanno per la trasparenza delle loro acque. Nel camminare in uno dei più suggestivi angoli del Parco del Ticino incontreremo il "Sentiero delle Farfalle" un percorso di circa 500 metri popolato da numerosi lepidotteri. Si tratta di una radura di confine tra i boschi di querce e le marcite coltivate, quindi un'area idonea alle farfalle. Lungo il cammino di rientro, ci soffermeremo ad osservare un po' di agricoltura tipica della zona, in particolare "studieremo" da vicino una marcita, coltura ormai rara di origine antica, ricca di storia e tradizioni.
… a conclusione della passeggiata naturalistica, sosteremo per un gustoso aperitivo sull'aia dell'agriturismo Cascina Baracca, dove degusteremo specialità di produzione propria: marmellate, riso, formaggi, direttamente dal produttore al consumatore.

2012_03_31 Concerto all'Odeon di Vigevano

Sabato 31 Marzo 2012_03_31 Ore 21:00
Teatro Odeon - Vigevano
Via Mons. Berruti 2

GRAN CONCERTO PIANOFORTE e MARIMBA

Ingresso: Intero 8 euro  Studenti 6 euro
Posti numerati
Prevendita biglietti disponibile
presso il Teatro Odeon i giorni 22/03 e 29/03 dalle 15:30 alle 17:30 e dalle 20:30 alle 22:30 o presso la Scuola di musica "Kawai", via Cappuccini 34, Vigevano. Per info: 0381 310479 

2012_03_31 Andy&Norman al Besostri di Mede

Sabato 31 marzo 2012_03_31 alle ore 21
Teatro Besostri di Mede 
La compagnia Lewis&Clark presenta Ivan Fabio Perna e Marco Manzini in:

Neil Simon
Andy&Norman
con Silvia Barbero
regia è di Ivan Fabio Perna
scene di Renato Ostorero
 "Andy&Norman" una commedia di Neil Simon.
disegno luci di Pietro Striano.

Trama: San Francisco - Anni '60. Andy & Norman sono una coppia di autori (manco a dirlo), squattrinati all'eccesso! Il giovane disordinato e anticonformista Andy (Ivan Fabio Perna) è il procacciatore che si occupa della gestione della ditta; mentre il geniale Norman (Marco Manzini) è la mente, che per mantenere in piedi la "baracca", scrive per riviste di ogni genere, nascondendosi dietro improbabili pseudonimi. (Uno su tutti? "Madame Croissant" per "Uncinetto&Ricamo"!)
Andy nel frattempo è alla disperata ricerca di un produttore per la loro ultima commedia a cui manca ancora un finale; a complicare il tutto arriverà nel palazzo la bella Sophie Ross (Silvia Barbero), un'americana mozzafiato con un corpo da modella e un cervello da cartone animato, che farà innamorare alla follia il povero Norman!
Una coppia di geniali scrittori e una ex-campionessa di nuoto olimpionico diverranno una miscela esplosiva di risate!

Lo spettacolo e l'autore. Neil Simon: 
lo "specialista" della commedia americana, nel 1967 con "Andy&Norman" (tit. originale The Star Splangled Girl) bissa il successo ottenuto con La Strana Coppia due anni prima, segnando 1 anno ininterrotto di repliche. La Compagnia "Lewis&Clark" presenta la commedia con l'ambientazione originale sulla San Francisco del 1967, con la colonna sonora dell'inconfondibile repertorio di Spike Jones.
Il Regista Ivan Fabio Perna:
appassionato conoscitore della commedia americana, è autore, regista e attore. A New York ha lavorato a fianco di attori americani, in Italia con Franca Nuti, Giancarlo Dettori, Franco Branciaroli, con il Teatro Stabile di Ancona e con il Piccolo Teatro di Milano. E' traduttore del celebre commediografo americano Neil Simon ed è stato il regista del musical in tournée nazionale "MOULIN ROUGE" tratto dal celebre film con Nicole Kidman.
Biglietti: interi euro 22, ridotti studenti, over 65, circoli culturali, CRAL, associazioni euro 18.
Info e prenotazioni: www.teatrobesostri.it, info@teatrobesostri.it, tel. 0384 822201.4 - 3357848613

2012_03_23 Al Don Bosco di Bergamo un giocoso Rossini

VENERDÌ 23 MARZO 2012_03_23 ORE 21:00
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
BERGAMO – VIA SAN SISTO, 9 (QUARTIERE DI COLOGNOLA) 
L'ITALIANA IN ALGERI
Dramma giocoso per musica in due atti. Musica di Gioachino Rossini
Personaggi ed interpreti
Mustafà LUCA GALLO
Elvira YUKO SAKAGUCHI
Zulma ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA
Haly GIOVANNI GUERINI
Lindoro LIVIO SCARPELLINI
Isabella CLAUDIA MARCHI
Taddeo ENRICO MARIA MARABELLI

Coro Opera Ensemble
maestro del coro UBALDO COMPOSTA
Pavlova International Ballet Company
coreografie SVETLANA PAVLOVA
concertatore al pianoforte DAMIANO MARIA CARISSONI

Dopo la splendida serata dedicata a Gaetano Donizetti e a Don Pasquale, il Circolo continua la sua 37ª stagione operistica con un altro celebre titolo buffo della tradizione belcantistica: L'italiana in Algeri di Gioachino Rossini (è possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina www.librettidopera.it/zpdf/italgeri.pdf), che – assieme al coevo Tancredi, la cui prima rappresentazione fu al Teatro La Fenice il 6 febbraio 1813, e ben prima del Barbiere di Siviglia – segnò l'inizio di quella "febbre" rossiniana che, in breve, contagiò tutti i teatri d'Europa.
La scelta di proporre il primo autentico capolavoro buffo di Rossini – definito da Stendhal «la perfezione del genere buffo» – evidenzia la nostra volontà di offrire all'attenzione di un pubblico sempre più esigente e competente opere che, pur non rientrando appieno nel consolidato repertorio popolare in epoca odierna, rappresentano una pietra miliare nella storia della musica, avendo goduto di un incontrastato successo parzialmente eclissatosi in tempi più recenti per motivi non dipendenti dal valore intrinseco della partitura. È nostra intenzione, quindi, proporvi un allestimento che offre molti spunti di interesse e che permette di riscoprire musiche di non consueta esecuzione e frequentazione, da parte tanto degli artisti quanto del pubblico.
Il Circolo musicale Mayr-Donizetti desidera, dunque, aprire il suo sipario su quel mondo latamente "turco" di antica tradizione operistica, un filone che aveva conosciuto una particolare fortuna nel Settecento e che non si era ancora esaurito ai primi dell'Ottocento, quando il Genio pesarese consegnò all'immortalità – ironizzando schiettamente sul confronto tra due mondi lontanissimi – i noti cliché del personaggio europeo fatto schiavo da un sultano orientale, del serraglio, del tentativo di fuga, dell'ubriachezza dei musulmani e della liberazione finale dei prigionieri.
Questi temi e costanti narrative – se, all'inizio dell'Ottocento, andavano esorcizzati, mettendo in caricatura la poligamia, l'harem ed il dispotismo maschile con turbante e babbucce a mezzaluna – oggi lasciano spazio ed esaltano la vena comica ben rappresentata nello scatenato meccanismo di onomatopee del grande concertato finale dell'atto I (scena tredicesima), che immancabilmente elettrizza chiunque lo ascolti per la prima volta. E se la «follia» (come la definì Stendhal) investe il palcoscenico e travolge il pubblico – toccando l'apice con un grado di elaborazione forse mai più raggiunto nella storia del melodramma – nei pezzi d'assieme, nei pezzi solistici Rossini sa indulgere anche al registro serio e sentimentale, sì da controbilanciare alla perfezione il lato comico-farsesco dell'opera e da far acquistare autenticità ai personaggi principali, che così si sottraggono allo schematismo della farsa pura e semplice e diventano protagonisti di un capolavoro senza tempo.
Chi ha a che fare con l'arte è sempre una persona fortunata; vi è poi chi, come me, lavora sui grandi capolavori della musica e ha la possibilità di rinnovare la loro vita, riproponendone una lettura registica: e questo è un autentico privilegio. Ma la mia fortuna non si ferma qui: ciò che maggiormente mi rende ancora più felice è la possibilità di condividere con altri non solo una profonda passione, ma anche la trasformazione di una mia esperienza personale in una occasione di ispirazione.
L'Italiana in Algeri – per i suoi meriti musicali, per la sua vivacità scenica e per il guizzo di puro genio che la percorre – è una delle mie opere preferite. Per molti anni ho conosciuto questo capolavoro, che non è presente nei cartelloni operistici come meriterebbe, solo in incisione e la prima volta che ho assistito ad un suo allestimento teatrale ne sono rimasto non solo affascinato, ma letteralmente stregato. Molto era il merito della musica, ma non certo da meno ero la qualità della lettura registica, che era la ripresa di una celebre edizione del grande Jean-Pierre Ponnelle: uomo di teatro di straordinaria abilità, proprio con L'Italiana ha offerto una lettura che è diventata un classico, un autentico punto di riferimento. Vero punto di forza non sono solo le trovate sceniche originali o la spumeggiante e sempre misuratissima comicità, ma anche una chiarezza narrativa di puntualità strabiliante: l'aderenza alla linea della musica, infatti, è spontanea nello svolgimento della vicenda, resa con quello sguardo ironico e canzonatorio che è la pura sublimazione della genialità di Rossini.
Per questo io mi voglio ispirare a questa regia. Parlo di "ispirazione" e non di "ripresa" per un mio personale desiderio di voler – certo – omaggiare un allestimento "classico" del melodramma riprendendone molti aspetti, ma anche di rinnovarla con qualcosa di mio, per quanto alcune scelte rimarranno invariate rispetto all'originale.
Ecco un paio di esempi. Nella prima scena dell'opera – secondo il modello – il coro maschile si presenterà come un gruppo di pavidi eunuchi intenti al ricamo, immersi un clima dolciastro femminile, accanto a Zulma ed Elvira; l'irrompere in scena di Mustafà, quindi, saprà di terribile e spaventoso, ora come al suo primo apparire al Teatro alla Scala (era il 1973), ma la sua furia fuori luogo darà, oggi come allora, anche evidenti riverberi di comicità.
In alcuni punti, poi, la lezione del grande artista francese sarà solo un punto di partenza. Per la grande scena della prima aria di Mustafà (Delle donne l'arroganza), infatti, ho intenzione di mantenere l'ambientazione in un bagno turco; la voglio, però, caratterizzare in maniera diversa: per ironizzare sul fatuo maschilismo del Bey, lo mostrerò circondato da schiave che, massaggiandolo, gli fanno il solletico. Questo darà un senso "scenico" anche alla autentica cascata di agilità della scrittura vocale, che mi ha sempre ricordato una risata in musica.
Un aspetto che poi voglio aggiungere, disseminato in tutta l'opera, è l'evocazione di un colore locale. Per rendere questo tratto mi servirò di videoproiezioni che riprodurranno i grandi capolavori pittorici dell'Ottocento francese, che hanno come soggetti, appunto, l'ambiente turco: le tele di Eugène Delacroix, di Théodore Chassériau e di Jean-Auguste-Dominique Ingres, infatti, ci trasmettono un alone "oleografico" dell'immagine che, fin dal secolo XIX, noi riconosciamo come irrinunciabile a questo ambiente. Tra tutte le possibili risorse legate a queste immagini, ne voglio prediligere una in particolare: la vivacità quasi violenta dell'impatto cromatico, connaturato con l'ambiente moresco.
Oltre a questo, vorrei presentare un secondo aspetto: quello erotico, legato alla rappresentazione dei bagni turchi, caratterizzato dalla presenza del nudo femminile. Ne nascerà quella sottile, ma penetrante, seduzione esotica e sensuale che era connaturata alla visione – magari anche un po' favolistica – che si aveva del mondo orientale, ma che, ancora oggi, sentiamo come appropriata e molto evocativa.
Mentre rileggo queste righe ho una strana percezione. Dopo avere sinceramente dimostrato la mia totale ammirazione per la lettura di Ponnelle, decido di porre alcune modifiche con l'intento di migliorare quello che è un capolavoro. Mi dico che lo faccio per adeguarla ai miei mezzi o al pubblico che vedrà il mio lavoro, ma più ci penso e più mi sento un pazzo. Ma un pazzo inteso rossinianamente. Non penso sia un caso che il compositore stesso ed uno dei suoi massimi ammiratori ottocenteschi – Stendhal – leghino il tema dalla pazzia a quest'opera. Rossini, dopo la prima dell'opera (al Teatro San Benedetto di Venezia, 22 maggio 1813), stupito ed incredulo del successo, diceva: «Ora sono tranquillo, perché a quanto pare i veneziani sono più matti di me». Per il grande romanziere-melomane, invece, il finale primo aveva raggiunto il massimo livello compositivo possibile con la sua «follia organizzata e completa» («folie organisée et complète», da Vie de Rossini, 1823).
Ma allora io sono in perfetto clima?
(note di regia a cura del Prof. Valerio Lopane, regista e musicologo)
Per far rivivere questo "classico", il Circolo musicale Mayr-Donzietti – sapientemente indirizzato dalla competenza del direttore musicale Damiano Maria Carissoni – ha scelto giovani interpreti che rinnovassero la freschezza ed il ritmo di una musica che è già in sé spettacolo, selezionando artisti di riconosciuta solidità e professionalità e già ben conosciuti ed apprezzati dal pubblico.
Di particolare interesse la parte di Isabella – personaggio intraprendente ed estroverso quanto si vuole, ma capace anche di amore e tenerezza, costruita ad hoc da Rossini per Marietta Marcolini –vedrà il debutto sul nostro palcoscenico del vivace e spiritoso mezzosoprano Claudia Marchi, artista affermata e autorevole, alla quale è riservato l'impervio compito di fondere verve scenica e autorevolezza vocale in pagine irte di difficoltà interpretative. Si consegna alle ben note capacità del basso-cantante Luca Gallo la comicità intessuta nella scrittura vocale rossiniana di Mustafà, ricca di agilità e ragguardevoli richieste tecniche. A Livio Scarpellini, maestro di agilità e acuti, è affidato il ruolo da "tenore contraltino", di cui Lindoro – coniugando l'agilità vocale con il languore, l'abbandono e la grazia propria di un personaggio "serio" – è probabilmente il massimo esempio rossiniano. La parte caratterista e svettante di Elvira è affidata a un'autentica fuoriclasse del virtuosismo, il soprano Yuko Sakaguchi. Il mezzosoprano Angela Alessandra Notarnicola ed il basso Giovanni Guerini saranno chiamati a calibrare, con la loro capacità scenica da autentici "buffi", lo spessore comico di Zulma e Haly. Il carattere di Taddeo è una vera creazione innovativa di Rossini: comicità, lirismo e spigliatezza ne sono i cardini fondamentali e vi sarà impegnato il baritono Enrico Maria Marabelli, un esecutore provetto e sensibile tanto all'aspetto scenico quanto a quello vocale.
Il maestro del coro Ubaldo Composta ci mostrerà anche in questa occasione con quanta dedizione e cura avrà istruito il Coro Opera Ensemble in un'opera che richiede musicalità ed abilità teatrale.
Per rendere il giusto elemento visivo e coreografico al clima "turco" del serraglio di Mustafà, ritorna sul nostro palcoscenico, a quasi un anno di distanza, il Pavlova International Ballet Company con le coreografie curate da Svetlana Pavlova, alla cui professionalità è affidata la caratterizzazione di alcuni dei momenti più pregnanti dell'opera.
Impegnato questa volta in un'opera non di pieno repertorio, il concertatore al pianoforte Damiano Maria Carissoni avrà il compito di adeguare le sue indiscusse doti tecniche, particolarmente necessarie in un'opera a sfondo virtuosistico come questa, ad una lettura stilisticamente autorevole e teatralmente vitale.
La regia di Valerio Lopane, infine, vuole riallacciarsi alla non vastissima tradizione interpretativa dei grandi registi del '900, con il desiderio di fondere le varie esperienze in un amalgama scenicamente e drammaturgicamente rispettoso sia del dettato rossiniano sia del gusto attuale del pubblico.

2012_04_01 Pasqua Ebraica riflessioni e musica

Domenica 1 aprile 2012_04_01 ore 15,30
Parrocchia di S. Michele Arcangelo-– Via Bianchi 1 Pontirolo Nuovo (BG)
"… dedicato a Pierpaolo Ottolenghi (1925-2011)"
פֶּסַח
FUMMO SCHIAVI IN EGITTO

Lezione – concerto sulla Hagadah di Pesach: l'affascinante racconto della Notte della Libertà
"In che è diversa questa notte da tutte le altre notti?"
con
Roberta Ruth Cerruto Launone, relatrice

"Ai di di di dai" ensemble
Corrado Bega, voce narrante
Cinzia Bauci, contralto
Giampaolo Franconi, tenore
Pier Gallesi, pianoforte e fisarmonica
Ingresso libero 

Ad un anno esatto dal debutto nella splendida Chiesa di S, Maurizio, e dopo svariate repliche, torna a grande richiesta "Fummo schiavi in Egitto", l'affascinante racconto della Pasqua Ebraica.
Fummo schiavi in Egitto, liberamente ispirato al racconto pasquale di Tradizione, è un'idea di Cinzia Bauci e Pier Gallesi, in arte Stellerranti, due inquieti cantastorie del nostro tempo.  Il duo ripropone, in chiave contemporanea, suggestioni e atmosfere tipiche del"cabaret berlinese" e del Teatro Yiddish moderno. Un'intrigante mescolanza fra conferenza, declamazione, sacro e profano, teatro e musica sia classica, sia popolare. Il commento è a cura di Roberta Ruth Cerruto Launone,studiosa di ebraismo con alle spalle studi di Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Torino, di Storia della Lingua Spagnola e di Filologia presso le università di Murcia e Salamanca. Attività con scuole, musei e associazioni culturali, tiene lezioni e conferenze, citiamo "Il femminile nella Torah. Il libro di Ruth" presso la Comunità Ebraica di Casale Monferrato di cui è collaboratrice stabile. Spesso affianca le sue lezioni e conferenze a concerti, drammatizzazioni, mostre, viaggi, aperitivi e cene tematiche. www.cerruth.altervista.org

Cinzia Bauci e Pier Gallesi, in arte Stellerranti
musicisti di derivazione classica dagli eclettici sconfinamenti tra colto e popolare, teatro e danza. Tra gli ultimi lavori la performance "La Via del Cuore" Shofar e Voce all'interno della mostra "Sulla Soglia" di Silvio Wolf- PAC Milano. Tengono attività di alta formazione fra cui la triennale "Il coro come metafora del gruppo" con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Collaborazione con la dantista Bianca Garavelli in veste di attori e musicisti. E' di quest'anno il CD "Cabaret Europa" con gli arrangiamenti di Mauro Sabbione

Corrado Bega laureato in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Corsi di recitazione e mimo. Diploma regia cinematografica. Lavora in teatro, nella pubblicità e come speaker.

Giampaolo Franconi 
Diplomato in Canto nel 2011, sotto la guida del Maestro Delfo Menicucci, presso il Conservatorio G.Verdi di Milano. Concerti in ambito barocco e contemporaneo.

Un ringraziamento particolare al Dott. Aldo Luperini per il materiale sui canti e la cantillazione della Tradizione Ebraica Italiana e in particolare per la versione piemontese di "Chad Gadia". Un grazie anche a Padre Michele Pirotta e al suo amore per il dialogo e la reciproca conoscenza



 

2012_04_16 SERATE MUSICALI concerto pianista ALEXEI VOLODIN

Lunedì 16 aprile 2012_04_16 alle h. 21,00
Sala Verdi del Conservatorio– Via Conservatorio, 12 – MI
La Stagione SERATE MUSICALI proporrà un un programma dedicato alla partitura pianistica con la presenza del prestigioso pianista ALEXEI VOLODIN:
"Nato a San Pietroburgo nel 1977, Alexei Volodin ha cominciato a studiare pianoforte a nove anni ed è considerato uno dei più completi pianisti della sua generazione, apprezzato da critica e pubblico per la sua tecnica staordinaria, la bellezza del suono, la versatilità del repertorio e l'intensa interpretazione dei brani che esegue.
I suoi récital sono ospitati dalle più importanti sale da concerto europee, giapponesi e americane. E' stato nominato "artista del mese" della nuova sala da concerti Mariinsky su designazione di Valery Gergiev - con il quale ha fatto numerose tournée negli Stati Uniti, Giappone, Germania e Spagna."

F. SCHUBERT - Quattro Improvvisi op. 90
L. v. BEETHOVEN - Sonata n. 8 in do minore op. 13 "Patetica"
P. I. CAIKOVSKI - Suite dal balletto "Schiaccianoci"nella trascrizione per pianoforte di Mikhail Pletnev
I. STRAVINSKI - Petrouchka, Suite
Il biglietto di ingresso al concerto con l'Associazione Ma.Ni., è di 5,00 € (anzichè 10,00 € e 15,00 € - in base all' età...).
Si comunica che l' Associazione Ma.Ni., per i costi di segreteria e organizzazione, aggiunge al costo del singolo biglietto un sovrapprezzo di 2,00 €.
Ma.Ni. ha a disposizione solo 25 biglietti!
Associazione Ma.Ni.
Skype: associazionemani
cell.: 327 - 79.68.987
mail: mara.grisoni@gmail.com
mail: mara.grisoni@facebook.com

2012_03_24 Rossini con il suo Stabat Mater a Borgomanero

Sabato 24 marzo 2012_03_24 ore 21
Collegiata di San Bartolomeo - Borgomanero
Stabat Mater di G. Rossini
Una meditazione musicale a Borgomanero
Angela Nisi (soprano)
Lucia Rizzi (contralto)
Alejandro Escobar (tenore)
Andrea Patucelli (basso).
Orchestra Sinfonica Ars Armonica
Ars Cantica Choir
diretti da Damiana Natali 

"Stabat Mater dolorosa iuxta crucem, lacrimosa". Le parole dell'antico inno di Jacopone da Todi, affidate alla musica di Gioacchino Rossini, danno vita allo "Stabat Mater" – composizione per soli, coro e orchestra – che sabato 24 marzo, alle 21, sarà eseguito a Borgomanero, presso la Collegiata di San Bartolomeo. Una meditazione sulla Passione di Cristo vissuta attraverso il dolore della Madre, che vede come protagonisti l'orchestra sinfonica Ars Armonica e l'Ars Cantica Choir, diretti da Damiana Natali, una delle poche donne che svolgono il mestiere di direttore d'orchestra. I ruoli solistici sono affidati ad Angela Nisi (soprano), Lucia Rizzi (contralto), Alejandro Escobar (tenore) e Andrea Patucelli (basso). La manifestazione, a ingresso gratuito, è proposta nell'ambito del progetto diocesano "Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale", come uno dei più significativi appuntamenti del suo programma musicale.
Per ulteriori informazioni:
http://www.passionovara.it/calendario/2012/03/24/stabat-mater-di-gioacchino-rossini-per-soli-coro-e-orchestra/

Cristina Zavalloni, voce

vedi
http://concertodautunno-cur.blogspot.it/2012/03/cristina-zavalloni-voce.html

2012_03_25 Serata a PASSIO 2012 Novara si può vedere l'incontro su TV2000 canale 28 digitale terrestre

Martedì 21 marzo 2012_03_21
NOVARA - PASSIO 2012
Auditorium Del Monte del Seminario di Novara
Navigando nel "mare" di Internet,  Rivoltella, Sanavio e Scotti all'Auditorium Del Monte di Novara 
L'incontro sarà trasmesso su TV2000 (canale 28 del digitale terrestre) venerdì 23 marzo 2012_03_23 alle 22.15 e domenica 25 marzo 2012_03_24 alle 8.03.

"Uno strumento? Un ambiente? No, Internet oggi è sempre più il tessuto connettivo della nostra vita". 

Lo afferma Pier Cesare Rivoltella, docente all'Università Cattolica ed esperto di tecnologia digitale applicata all'educazione, ospite della quarta puntata del ciclo di incontri "Buona vita! Le sfide dell'educazione", realizzato da Passio2012 e TV2000 e dedicato martedì 21 marzo 2012_03_21, all'auditorium Del Monte del Seminario di Novara, al tema 

"Nel mare di Internet. Educare e comunicare nella cultura digitale". 

Ospiti, insieme con Rivoltella, e intervistati dal giornalista Alessandro Zaccuri, don Marco Sanavio, direttore dell'Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi di Padova, ed Eugenia Scotti, conduttrice del programma "Nel cuore dei giorni" di Tv2000. "Il mondo del Web, che gli adulti avvertono come dimensione "virtuale" ed estranea all'esperienza del mondo "reale" è per i giovani – spiega Rivoltella – parte sempre più integrante della vita quotidiana e strumento di espressione personale. 

I dispositivi digitali consentono infatti di essere connessi alla Rete in ogni momento e in qualunque luogo, permettendo di essere non solo fruitori passivi, ma protagonisti e "produttori" di contenuti multimediali offerti all'attenzione degli altri utenti"

Ciò avviene in particolare con i social network che offrono a giovani e meno giovani l'opportunità di coltivare rapporti personali a distanza condividendo pensieri ed emozioni "con un linguaggio in cui – afferma don Sanavio – l'espressione verbale lascia spazio a un mondo simbolico evocato da immagini e musica, che conduce a una contemplazione del bello simile a quella in cui si esprime la fede"

Per questo la Rete è un terreno favorevole all'attività pastorale, e rappresenta "una straordinaria opportunità di condivisione di opinioni ed esperienze che – spiega Scotti – ci aiuta ogni giorno a costruire la trasmissione "Nel cuore dei giorni" con il contributo degli ascoltatori". 

L'esperienza più coinvolgente in tal senso è stata recentemente quella della GMG di Madrid, in cui "Internet è stato per i giovani pellegrini lo strumento per condividere foto e pensieri, creando un racconto a più voci dell'esperienza vissuta, che da Facebook e Twitter è rimbalzato sullo schermo televisivo"

Tutto bene, quindi, su Internet? 

No, esistono anche contenuti che non sono utili e che sarebbe meglio non vedere. 

Ma "per difendersi – afferma Rivoltella – è meglio evitare il ricorrere a "filtri" e censure che limitano la libertà di azione in Rete dei figli, per cercare, invece, di stabilire con loro un dialogo che consenta di rendersi conto che nel Web si trovano anche siti che è consigliabile non visitare"

Ma Internet influisce anche sull'approccio dei giovani alla conoscenza della realtà, favorendo l'attenzione simultanea a più stimoli a scapito della profondità dell'analisi

E tende ad alterare il normale equilibrio tra ciò che è pubblico e ciò che è privato nell'esperienza personale di vita, favorendone una condivisione indiscriminata.
Aspetti che sollecitano l'intervento educativo degli adulti, come anche la mole infinita di informazioni disponibili in Rete, che – pur utili e stimolanti – richiede spirito critico e la verifica dell'attendibilità delle fonti.
Senza dimenticare, in positivo, l'eccezionale opportunità che Internet offre per lo scambio di beni spirituali
"perchè – conclude don Sanavio – la cronologia della "navigazione" nel Web racconta la sete profonda delle persone, che spesso è sete di Dio, che occorre intercettare per poterle rispondere".

Foto disponibili alla pagina http://www.passionovara.it/calendario/2012/03/20/nel-mare-di-internet/


Quando uno non riesce ad avere pensieri positivi

Ieri sera mi sono fatto del male andando a Magenta a sentire la presentazione di Traviata.
Il relatore  che ha detto cose che un ragazzino di conservatorio dovrebbe sapere già dal primo anno, non un musicologo che ha parlato delle "ouverture" su temi dell'opera scritta "dopo" l'opera, dimenticando che Traviata non ha "ouverture" ma ben due "preludi" paralleli con un clima tutto speciale.
Ha dimenticato frasi importantissime come "Qual figlia mi abbracciate", "Mi chiamaste che bramate", "Se il tuo venire non m'ha salvata a niuno in terra salvarmi è dato", ha dimenticato di parlare del duello tra Alfredo e il barone ecc., del fatto che la novità è il primo atto che si chiude con recitativo, aria, tempo di mezzo e cabaletta della protagonista anzichè "coro e concertato" e non è solo la "voce mentale del ricordo" che troviamo anche in "Giovanna d'arco" o "I Lombardi alla prima crociata".
Però ha insistito sulla "prostituzione" della protagonista,  sulla volontà di Verdi di "scrivere una scena forte" per il coro delle zingarelle, mentre secondo me il "forte" dell'opera è dimostrare che una "donna perduta" ha molto più umanità del mondo sociale che la circonda e che la sfrutta "Se pur Dio sarà clemente, sempre implacabile l'uomo sarà".
Ha "dimenticato" che esiste per Verdi un mondo "morale" che è molto più importante del "mondo sociale". Un mondo che Verdi descrive in tutte le sue opere dove chi vi appartiene però muore sconfitto dal potere (Due Foscari), dall'invidia (Otello),  dalla società (Traviata), dai propri sentimenti (Rigoletto).

Non sono intervenuto pubblicamente ma ho fatto qualche osservazione al relatore, presente organizzatori (in esaltante ammirazione) e loro mi hanno detto "Ma questo lo dici tu, ma per il nostro pubblico, va benissimo così", e quando ho detto che di Traviate ne ho fatte ben due, il relatore  mi guarda stupito "Ma cosa intende dire che ne ha fatte due"; "Due volte ho fatto la voce recitante in Traviata e ho fatto uno spettacolo da solo sull'opera Dite alla giovine ...".
E' osceno un mondo sociale (cui io non apparterrò mai!) che mette sul trono un relatore impreparato e senza un proprio profondo giudizio e visione morale delle cose.

Io credo che ad un bambino si possa parlare della morte, e che al pubblico "impreparato" si possano dare subito interpretazioni "alte" di quello che stanno per vedere in modo che le sappiamo individuare, non dare una visione superficiale e incompleta che non li aiuta a comprendere quello che vedranno, e quindi fare un cattivo servizio all'autore.

2012_04_28 Artedanza propone a Pavia la Manon di Massenet in balletto

SABATO 28 APRILE 2012_04_28 ORE 17.00
DOMENICA 29 APRILE 2012_04_29 
 ORE 17.00
Teatro Fraschini - PAVIA

Manon
balletto in tre atti
su musiche di
J. Massenet

Sabato 28 e domenica 29 aprile 2012 alle ore 17.00 andrà in scena al Teatro Fraschini di Pavia, il lavoro conclusivo degli allievi della scuola ArteDanza diretta da Caterina Colombini su coreografia della stessa direttrice e del danzatore e coreografo Gino Potente. "Manon", balletto in tre atti su musiche di J. Massenet, riprende la storia della bella e giovane Manon fuggita insieme allo studente Cavaliere De Grieux. Il fratello Lescaut si accorda con il ricco uomo di mondo Guillot De Morfontaine per riprendere Manon ed indurla ad accettarlo come protettore. Alla vista dei gioielli e dei lussuosi abiti offerti dal ricco pretendente, Manon abbandona De Grieux per diventare l'amante di Monsieur Guillot. I due giovani si rincontrano durante una festa e si riaccende l'antico amore. De Grieux potrà riavere Manon se vincerà una grossa somma di denaro giocando a carte. Manon, pur di tornare con De Grieux, gli passa di nascosto carte truccate. La fortuna arride troppo al giovane De Grieux suscitando così i sospetti di Morfontaine che, scoperto il baro, lotta furiosamente contro Lescaut accusandolo di averlo ingannato e lo uccide. Manon viene deportata nella colonia francese della Louisiana insieme a De Grieux che l'ha seguita facendosi credere suo marito. Anche qui però la giovane attira gli sguardi indiscreti del carceriere il quale, nella lotta con De Grieux, viene accidentalmente ucciso. Finalmente i due giovani possono fuggire. La fortuna però ha voltato le spalle. Nel deserto, ormai morente, Manon rivede scorrere nel suo delirio i fantasmi del suo passato e muore fra le braccia del suo amato De Grieux dichiarandogli, per l'ultima volta, il suo grande amore.

Nel cast della prima giornata vedremo nel ruolo di Manon Elisa Mazzola mentre il cast domenicale vedrà nel ruolo della giovane Luana Pirella. La figura dell'amante è invece affidata a Lara Bernardi (ARAD Londra) il sabato e a Federica Boneschi Bonetti (ARAD Londra) la domenica. In entrambe le giornate nel ruolo del cavaliere De Grieux avremo Gino Potente mentre il fratello Lescaut sarà rappresentato da Francesco Russo. Completeranno il cast in entrambe le giornate nei ruoli principali Donatella Campari e Alice Boschini, affiancate da Matteo Mersi, Andrea Colli, Francesco Scalas, Antonio Quaini, Elisa Torchio (ARAD Londra), Chloè Veneziani, Camilla Rabussini, Nicole Colombo, Sveva Perucchini, Marta Marchesi, Valentina Barbieri, Silvia Ciusani e Vittoria Doi.
Si alterneranno invece nelle due giornate gli allievi dei corsi di avviamento professionale e gradi provenienti dalle sezioni di Belgioioso, Pavia, Voghera e Giovenzano.
Le scenografie sono affidate a Claudio Bonvini già scenografo per ArteDanza nelle passate produzioni.
Per informazioni e prenotazioni:
ArteDanza Via Natta – Belgioioso Pv
Tel. 0382-969477 fax 0382-970265
cell. 3356173022 - 334379065

ArteDanza è diretta da Caterina Colombini (ARAD rts Londra)

Oronzo Mastro il mio maestro di pittura negli anni '70 espone a Novara

Periodo: dal 18 al 31 marzo 2012

ORONZO MASTRO
Orari di apertura della mostra
Giovedì e Venerdì 17:30 – 19:30
Sabato e Domenica 11:00 – 13:00; 17:30 – 19:30
Per visite su appuntamento: 339-3050809
Inaugurazione domenica 18 marzo 2012 alle ore 17:30 

Presso lo Studio Artistico "Dentro l'Arte" domenica 18 marzo 2012 sarà inaugurata la mostra "Donne", dipinti di Oronzo Mastro, all'interno delle manifestazioni dedicate alle donne messe in atto in accordo con il Circolo "G. Matteotti" di Cameri.

Alla fine degli anni '70, mentre in Italia si manifestava un recupero della figura umana sotto vari aspetti, Oronzo Mastro ha sempre continuato, sin dalle prime esperienze artistiche, nella sua costante ricerca della perfezione della figura attraverso lo studio delle opere del passato. Le sue donne bellissime ed enigmatiche con "I loro volti, come scrive Emiliana Mongiat, rischiarati da sguardi incisivi e penetranti, esprimono tutta l'intensità dell'universo femminile fatta di pensieri segreti, di forza ma anche di fragilità, di attimi di struggente dolcezza e di silenziosa contemplazione…...".
Mastro sa bene che la finalità non è solo la rappresentazione verosimile della realtà, bensì di una moderna concezione dell'arte in cui l'idea progettuale diventa guida alla sua pittura, originale ed emotiva.

Associazione Culturale
V.le Dante 22 – 28100 Novara

2012_03_25 Appuntamento a Mortara con tre voci di tenore a San Cassiano

Domenica 25 Marzo 2012_03_25 ore 16
Chiesa di San Cassiano- Mortara (Pv)
"I CONCERTI DELLA DOMENICA"
Tenor…issimi!
Con i tenori
David Righeschi, Mauro Pagano e Misha Sheshaberidze
al pianoforte Angiolina Sensale

Ingresso: € 20
Info per il pubblico
Società dell'Accademia di Voghera, tel: 335/66.80.112, 349/18.80.328, Agenzia Réclam – Pavia, tel: 347/72.64.448 - 346/05.69.658 - agenziareclam@gmail.com
 
Tre tenori, tre voci potenti, un catalogo musicale composto da brani che sono pietre miliari della musica di tutti i tempi: questo in sintesi il programma di Tenor…issimi!, secondo appuntamento della rassegna I concerti della domenica in corso a Mortara nella stupenda chiesa di San Cassiano.
Protagonisti Mauro Pagano, David Righeschi e dal georgiano Misha Sheshaberidze (giovane promessa della  lirica che si è contraddistinto per professionalità e talento nell'ultimo Concorso Lirico Internazionale Giacomotti), accompagnati al pianoforte da Angiolina Sensale. Una singolar tenzone a colpi di voce, di acuti e do di petto che non mancherà di sorprendere ed emozionare il pubblico che si darà appuntamento domenica 25 nel capoluogo lomellinese.
In programma musiche di Verdi, Puccini, Leoncavallo, Bizet, Sorazabal, Léhar e Lara. Questo il programma che non dimentica di omaggiare Lucio Dalla e la sua Caruso.
G. Verdi, Di quella pira (Il Trovatore)
G. Puccini, Che gelida manina (La Bohème), Nessun dorma (Turandot) , E lucevan le stelle (Tosca)
G. Verdi, La donna è mobile (Rigoletto)
L. Denza, Funiculì funiculà
F. Léhar, Tu che m'hai preso il cuor (Il paese del sorriso)
R. Leoncavallo, Vesti la giubba (Pagliacci)
L. Dalla, Caruso
A. Lara, Granada
E. de Curtis, Tu ca' nun chiagne
G. M. Ferilli, Un amore così grande
M. Ranieri, Perdere l'amore

Uno spettacolo dedicato non solo agli appassionati melomani ma a tutti coloro che amano la musica e l'arte. San Cassiano, chiesa antichissima riportata al suo splendore a seguito di una recente  ed attenta opera di restauro, è anch'essa protagonista di questo appuntamento. Un'iscrizione un tempo presente in sacrestia e oggi perduta, ne conferma l'esistenza nel 1138: originariamente in forma romanica, era la parrocchiale cittadina del Monastero di Santa Croce che sorgeva fuori dalle mura cittadine.
A proposito della chiesa di San  Cassiano Una chiesa dalla lunga storia: chiesa parrocchiale fino alla fine del Cinquecento, verrà poi ricostruita nella seconda metà del Settecento in stile barocco-rococò. Ceduta a privati, nel 1884 divenne sede della Società Ginnastica "La Costanza". I vari e ripetuti rimaneggiamenti dovuti all'uso sportivo della struttura non ne hanno però cancellato l'architettura e le decorazioni settecentesche, riportando in luce invece più volte pregevoli particolari architettonici come ad esempio un' elegante finestra monofora in terra cotta del XVI secolo, messa in evidenza dai restauri del 1927 e ora visibile in una delle pareti dell'edificio. Nel 2000 la Società "La Costanza" ha venduto la chiesa e l'area adiacente agli attuali proprietari, che hanno operato un restauro volto al recupero conservativo delle strutture originarie. E' così tornato alla luce uno splendido affresco quattrocentesco nella zona dell'abside, alla base di un soffitto a costoloni in cotto, che ne rivela tutta l'origine romanica, mentre la facciata interna ha rivelato l'esistenza di un rosone medievale, chiuso e sostituito dall'ampio finestrone centrale durante i rifacimenti settecenteschi.

Info artisti:

Appuntamenti in Auditorium di Milano

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
STAGIONE SINFONICA
giovedì 22 marzo 2012_03_22 ore 20.30 
venerdì 23 marzo 2012_03_23 ore 20
domenica 25 marzo 2012_03_25 ore 16
Gli echi delle marce militari francesi nel Concerto n. 1 per pianoforte di Beethoven
Protagonista di questo concerto è il mondo musicale e culturale tedesco, che, sotto la bacchetta del Maestro Zhang Xian, vede da una parte il proseguimento dell'esecuzione integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig vanBeethoven (è la volta del Concerto n.1 interpretato dal conclamato pianista di casa nostra Gianluca Cascioli); dall'altra l'esecuzione di cinque dei Sette canti dell'ultimo tempo di Gustav Mahler, che vedrà in scena, insieme con l'ensemble dell'Auditorium, il mezzosoprano ungherese Ildiko Komlosi.  
vai alla scheda>>
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EVENTI IN AUDITORIUM – RASSEGNA "KILOMETRO ZERO"
martedì 27 marzo 2012_03_27 ore 20.45
La seconda edizione della rassegna "Kilometro Zero" continua con il terzo concerto in programma il Terzo concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven con il solista Goran Filipec, e il Concerto per pianoforte e orchestra di Bacalov (premio Oscar) con Luis  Bacalovcome solista. 

PER INFORMAZIONI SUL CONCERTO

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Largo Gustav Mahler
da martedì a domenica dalle ore 14.30 alle ore 19.00
Lunedì chiuso.
tel. 02.83389.401/402/403 fax 02.83389.300
info@auditoriumdimilano.org 
Biglietto gratuito con posto assegnato.



2011_03_27 Rassegna altri percorsi al Fraschini di Pavia presenta Valerio Aprea

Martedì 27 marzo 2012_03_27 ore 21.00
Teatro Fraschini - PAvia
MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA' 
di Francesco Piccolo 
Dopo il successo letterario di Francesco Piccolo, arriva  al Fraschini la versione teatrale con Valerio Aprea (fiction tv "Boris") 
Esistono dei piccoli momenti di felicità, apparentemente insignificanti al punto che si stenta quasi a riconoscerli. Francesco Piccolo compone un decalogo "ragionato" di tanti di questi momenti, vissuti in prima persona, certamente non così distanti da quelli che segnano l'esistenza degli altri. Il suo merito è quello di farci partecipi di questo suo diario e di costringerci a fare dei paralleli, a ragionare sui nostri attimi di felicità. E si scopre che non siamo, pur nella diversità delle singole vite, tanto distanti gli uni dagli altri. I piccoli desideri ci accomunano e ci rendono suoi alleati, seppur in luoghi e contesti siano diversi. 
Sono frammenti slegati, a tratti fulminanti, della vita di tutti i giorni. Un ascolto continuo di cosa si prova. Ecco che sopraggiunge il piacere sottile di essere padroni del tempo e dei luoghi quando di resta da soli in città in pieno agosto. La confusa sensazione nel cambio tra ora solare e legale.
Le frenesie  un po' paranoiche nell'affrontare momenti di svago, e la fatica di creare degli appuntamenti per andare al cinema o a teatro. Con piglio ironico e umoristico il momento liberatorio della fine di uno spettacolo teatrale. Il gusto della lettura, del primo film al ritorno dalle vacanze, gli ultimi giorni di agosto.
Valerio Aprea, attore nella fortunata serie tv Boris, porta in scena la versione teatrale  del successo letterario dello scrittore Francesco Piccolo. Entrambi hanno cominciato la loro collaborazione con alcune letture sceniche che sono convogliate in spettacoli veri e propri come questo, nel quale, attraverso monologhi e immagini video, si ricompone l'essenza della raccolta.
Francesco Piccolo ha scritto inoltre Allegro occidentale, E se c'ero dormivo,  Il tempo imperfetto, Storie di primogeniti e figli unici, L'Italia spensierata e La separazione del maschio. Lavora come sceneggiatore cinematografico con registi del calibro di Nanni Moretti e Paolo Virzì. In televisione ha collaborato ai testi del programma Vieni via con me di Roberto Saviano. 
I biglietti dello spettacolo sono in vendita al Teatro Fraschini Costo: da 14 euro a 5 euro.
Orari di apertura di biglietteria: dalle 11 alle 13  e dalle 17 alle 19 (da lunedì a sabato). Telefono: 0382/371214
ACQUISTO ON LINE www.teatrofraschini.org
Call center Vivaticket by Charta 899.666.805 

2012_03_30 Un trama che si chiama desiderio chiude la stagione del Fraschini

Venerdì 30 marzo 2012_03_30 ore 21
Teatro Fraschini - Pavia
Ultimo spettacolo della stagione di prosa

Un tram che si chiama desiderio
di Tenneesee Williams
nella nuova versione del regista Antonio Latella con Laura Marinoni e Vinicio Marchioni.
Uno spetttacolo conturbante ed essenziale, ha già diviso critica e pubblico.
Repliche sabato 31 marzo 2012_03_31 alle 21 e domenica 1 aprile 2012_04_01 alle 16. 
 
Nel 1947 il testo di Tennessee Williams  Un tram che si chiama desiderio debutta al Barrymore Theatre di New York con Marlon Brando e Jessica Tandy per la regia di Elia Kazan. Restando in scena per più di ottocento repliche, conquista le platee di tutto il mondo con la versione cinematografica dello stesso Kazan,  nel 1951, interpretato  dalla coppia di attori Brando- Leigh.Elia Kazan aveva ricevuto il copione manoscritto dallo stesso William nell'aprile 1947, quando quest'ultimo era rimasto colpito dalla regia di Erano tutti miei figli di Miller  che Kazan aveva firmato. L'ispirazione originale nasceva da un grave accadimento autobiografico dell'autore,  la lobotomizzazione subita dalla sorella Rose, trauma che viene trasposto nell'instabilità mentale del personaggio di Blanche.
Il debutto italiano, presente l'autore, risale al il 21 gennaio 1949, quando al Teatro Eliseo di Roma andava in scena con indiscusso successo la versione diretta  da Luchino Visconti, convincente per la tragicità di una Rina Morelli che interpretava Blanche, di un giovane Vittorio Gassman nella parte del brutale Stanley e di Marcello Mastroianni nel ruolo del mite Mitch.
La storia è ambientata a New Orleans. Stanley Kowalski, un burbero polacco giunto in città da qualche tempo, trascorre l'esistenza al fianco della moglie Stella. A turbare questo equilibrio coniugale, fatto di forza e passione, giunge la sorella di Stella, Blanche Dubois, che cela un passato tormentato e che travolgerà il rapporto dei due sposi. Blanche è vedova e sessualmente repressa, cerca di farsi sposare da un corteggiatore già attempato, scivola in un ambiguo rapporto di seduzione con il cognato che sfocerà nella violenza e nella follia.
E' un dramma a tinte fosche incentrato sul tema della menzogna e del sesso. Il regista Antonio Latella, ribaltando il copione originario, ma rispettandone però la stesura, inizia lo spettacolo dalla fine, quando Blanche si affida al medico, pronta ad essere internata dopo le vicissitudini che l'hanno minata interiormente ed irrimediabilmente. Lo spettacolo si focalizza quindi su un viaggio a ritroso attraverso la sofferenza della protagonista, visto come un percorso terapeutico nella memoria.
Il regista attua  una poderosa macchina teatrale, la messa in scena  è però imperniata sull'idea di prendere le distanze dal sentimentalismo che quest'opera rischia di produrre,  scarnificata per andare dritta all'essenza emozionale: gli attori sono sempre in azione sul palco, senza trucco, vestiti con jeans e t.shirt,  pochi gli appigli scenografici, con luci e microfoni a vista. C'è anche un narratore che scandisce le didascalie del testo e incarna il punto di vista di Williams, che descrive ambienti e situazioni come se le parole  fossero tratte da un'opera letteraria. Lontano dal realismo, si scandagliano gli animi dei personaggi, in particolare quello della protagonista Blanche.
L'incontro tra il regista e l'attrice Laura Marinoni risale al 2007 quando insieme  hanno realizzato Le lacrime amare di Petra von Kant di Fassbinder che ha valso alla protagonista il  premio Eleonora Duse. Il personaggio di Blanche obbliga l'attrice a scardinare le sue certezze recitative, essendo messa a nudo, senza orpelli, in balia della "vertigine del testo". Un personaggio costruito in funzione degli altri, il suo essere è condizionato da quello di chi la circonda.  La Blanche Dubois della Marinoni  è una donna perennemente innamorata, e risorge sempre dalle sue ceneri, una donna-vittima, di forte attualità e per la quale il regista pensa anche ad un riscatto finale.  Al suo fianco Vinicio Marchioni è il rude Stanley, in una parte resa celebre al cinema e impressa nell'immaginario collettivo per la fisicità ostentata di Brando, qui incentrata invece sul tema dell'identità di questo personaggio maschile che oggi potrebbe avere come corrispettivo un extracomunitario delle nostre città.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un'ora prima di ogni spettacolo Tel. 0382-371214
PREZZI
Costo: da 30 euro a 7 euro.
Orari di apertura di biglietteria: dalle 11 alle 13  e dalle 17 alle 19 (da lunedì a sabato). Telefono: 0382/371214
Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per le scuole e gli studenti universitari.
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org

2012_03_31 Concorso di coreografia al Teatro Belloni di Barlassina

Sabato 31 marzo 2012_03_31 ore 21.00
Lo spettacolo continua al Teatro Belloni con il 
1° Concorso di Coreografia "TEATRO IN DANZA"
organizzato dalla nostra associazione con il preziosissimo e indispensabile aiuto di Riccarda Bonfanti.
I biglietti sono in vendita da oggi, 20 marzo 2012_03_20 dalle 17.00 alle 19.00 (tel. 0362.561420).
I posti sono limitati in quanto, essendoci 15 coreografie in concorso, sono molti i biglietti richiesti dalle scuole.
TEATRO ANTONIO BELLONI
Associzione culturale
via Colombo 38
20825 BARLASSINA MB
Tel. 0362.561420

2012_04_15 Scopri la LOMELLINA

Il 15 Aprile 2012_04_15 vieni a scoprire le meraviglie del nostro territorio!
Diverse saranno le possibilità che verranno offerte in questa divertente 

Caccia ai tesori' per poter conoscere la storia, gli aspetti culturali, le tradizioni, le tipicità enogastronomiche, le arti ed i mestieri del mondo rurale della Lomellina.

Per l'occasione verranno realizzati due percorsi a tappe a bordo di due fantastici trenini per vivere una giornata speciale all'aria aperta. 
Per chi ama viaggiare più in libertà sarà possibile visitare tutte le località con il supporto di guide turistiche per tutta la giornata dalle 10,00 alle 17,00. 
Entrambi i percorsi partiranno da Lomello, dove guide in costumi d'epoca non mancheranno di svelare curiosità e leggende dei tempi dei Longobardi. 
Il primo itinerario "Enogastronomico-culturale" avrà come seconda tappa il borgo di Breme,  dove verranno offerte degustazioni e assaggi a base de 'La Dolcissima', la vera Cipolla Rossa De.CO che a Breme ha una tradizione millenaria. Il secondo percorso "Storico-naturalistico" si sposterà, invece, presso l'Abbazia di Acqualunga, attraversando la vicina Riserva Naturale alla ricerca di aironi e limicoli. Ad Acqualunga i visitatori avranno la possibilità di fare un vero e proprio tuffo nel passato accompagnati da figuranti in costumi d'epoca. 
A Sartirana Lomellina, invece, nella cornice del vecchio maniero, verrà organizzata una risottata nella migliore tradizione lomellina. 
La tappa di Sartirana non vedrà protagonista solo il buon cibo, con stand enogastronomici di prodotti tipici, ma anche sbandieratori, auto d'epoca e mostre. Da non perdere la visita del ricchissimo Museo del Contadino del Castello di Frascarolo, dove è stata raccolta e catalogata una collezione invidiabile di attrezzi e strumenti di un tempo. 
Infine, sempre a Lomello, nel tardo pomeriggio i visitatori potranno assistere ad una entusiasmante esibizione della compagnia degli arcieri e a coloro che avranno collezionato ad ogni tappa del percorso un 'sigillo d'oro' verrà offerto un simpatico omaggio.
Segnate, quindi, in agenda la data del 15 aprile e scegliete il percorso che preferite…la Lomellina vi aspetta!
Dato il limitato numero di posti a sedere sui trenini vi consigliamo di prenotare. 
Non perdete l'occasione di trascorrere una fantastica giornata: viaggio in trenino in compagnia di guide naturalistiche, risotto, visite guidate… tutto a soli 10€!
Per gli amanti della musica classica, sarà sicuramente imperdibile la serata di apertura:
Sabato 14 aprile 2012_04_14 alle ore 18.00. 
Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello
Johannes Brahms
Requiem Tedesco
Deutscher Ärztechor
Corale di medici tedeschi
Scarica la locandina del concerto (PDF 2349 kb)
Scarica la brochure (PDF 1200 kb)
Per informazioni e prenotazioni:
PAVIASVILUPPO - Azienda Speciale Camera di Commercio di Pavia
Tel.  0382.393401/237
Facebook: Paviasviluppo Cciaa Pavia

2012_03_20 Incontro di preparazione allo spettacolo teatrale

Martedì 20 marzo 2012_03_20 – ore 21
Ridotto del Teatro Cagnoni - Vigevano
Amici del Teatro Cagnoni
Shakespeare e la favola esotica 
del 
Racconto d'inverno
Relatore
Prof. Mariuccia Passadore 
Ingresso libero sino ad esaurimento posti 

Il racconto d'inverno
di William Shakespeare
regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
scene e costumi Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Ferdinando Bruni (Leonte), Elio De Capitani (Polissene), Elena Russo Arman (Ermione), Cristina Crippa (Paulina/Mopsa), Corinna Agustoni (Emilia/la trattora), Luca Toracca (Cleomene/sguattero), Gabriele Calindri (Camillo), Federico Vanni (Autolico/carceriere/il Tempo), Nicola Stravalaci (Antigono/maggiordomo), Giuseppe Amato (Florizel), Camilla Semino Favro (Mamillio/Perdita), Umberto Petranca (Zotico/Archidamo)
produzione Teatridithalia

Al Teatro Fraschini di Pavia è andato in scena:
Martedì 31 Gennaio 2012 Ore:21:00
Mercoledì 01 Febbraio 2012 Ore:21:00
Giovedì 02 Febbraio 2012 Ore:21:00