2012_10_27 Stellerranti per Mastronardi

Sabato 27 ottobre 2012_10_27 ore 16.00
Pinacoteca Civica a Vigevano
GIORNATA MASTRONARDIANA
Recital di Stellerranti

Le Stellerranti (Cinzia Bauci e Pier Gallesi), moderni e inquieti cantastorie che miscelano con libertà teatro, musica colta e folclorica, lingue e stili interpretativi, portano in scena un piccolo ma intenso recital sulla Vigevano mastronardiana. Al tempo stesso è un personale omaggio dei due artisti alle “donne cantate e dipinte” da Cesare Giardini, le cui tele sono in mostra in Pinacoteca.
Declamazione in odore di Sprechgesang e leggerezza melodica regalano ai brani scelti una. dimensione di fruizione immediata e un'altra più sofisticata e cosmopolita, entrambe proprie del mondo “cantato” dal maestro: un mondo asfittico e animato da vicende solo apparentemente locali, in realtà dotate di grande complessità e universalità.
- Quarant’anni di missione, insieme con Vigevano: via Santa Chiara, venne composta da Mastronardi probabilmente tra fine estate e inizio autunno del 1962. Era stata Laura Betti a richiedergli i due testi per i suoi spettacoli, che contenevano canzoni scritte da diversi scrittori tra i quali Pasolini, Calvino, Moravia, Buzzati.
Le due canzoni entrarono a far parte dello spettacolo Giro a vuoto n. 3, che la Betti portava in giro per l’Italia. Mentre Vigevano: via Santa Chiara è la storia di una sposina “giuntöra” che si ammazza di lavoro sopportando il puzzo del benzolo che l’avvelena piano piano, Quarant’anni di missione racconta in prima persona la vicenda, dissacrante ed esilarante, di Assuntina Ronciglione, ex maestra elementare in pensione, divenuta con le sue ex allieve tenutaria di una pensioncina “particolare” a Riccione.
- La canzone I dané viene cantata da Nanni Svampa, nei panni di Mario Sala detto Micca, e da Maria Monti in quelli della moglie Luisa, interpreti dello sceneggiato televisivo tratto da Il calzolaio di Vigevano nel 1973 per la regia di Edmo Fenoglio. I “dané” sono il simbolo della ricchezza che un tempo a Vigevano si faceva con le scarpe e che per Lucio Mastronardi «ha un odore ambiguo, da lontano sembra profumo, da vicino puzza».
- Cuma l’iva bel è una canzone in dialetto vigevanese scritta da Virginio Capitini “Virca” per lo spettacolo Danteide. Rivista musicale in due tempi e ventun quadri, portata in scena al Cagnoni dalla celebre compagnia de I Martelloni, nel dicembre del 1976: un omaggio struggente e nostalgico alla «magnifica Vigevano di qualche tempo fa».
A cura di: Stellerranti, Associazione onlus La Barriera; Musei Civici

Nessun commento:

Posta un commento