Venerdì 27 gennaio 2012_01_27 alle ore 9.30 e 11.30
Teatro Fraschini - Pavia
organizza, per le scuole, una lettura scenica in occasione della Giornata della memoria.
Beppe FENOGLIO
UNA QUESTIONE PRIVATA
In scena Alessandro Carnevale Pellino, Valentina Ferri, Michele Bellinzona, Maria Parigi, Irene Scova, Mattia Stasolla.
Riduzione drammaturgica Alessandro Carnevale Pellino.
Allestimento scenico Beppe Soggetti.
Luci Fabio Padovani.
Fonica Alessandro Magenta.
La scelta è di ricordare non solo l'Olocausto, ma gli eccidi fascisti della seconda guerra mondiale.
Le scuole che hanno aderito al progetto, inserito nelle attività che il Fraschini propone alle scuole, sono Istituto Bordoni, Istituto Cairoli, Liceo Copernico, Liceo Licos, Istituto comprensivo di Casorate Primo.
Lo spettacolo sarà una lettura scenica volta a restituire le parole sanguigne, "precise e vere" (I.C.) dell'autore che permettono di ricostruire fedelmente il momento più tragico e più esaltante della nostra storia recente. Beppe Fenoglio fu partigiano e scrittore, tra i principali del novecento italiano. Dai suoi racconti Una questione privata (1963) e I ventitré giorni della città di Alba (1952) derivano la trama e la cornice che danno vita a questo spettacolo.
Una questione privata "è un libro assurdo, misterioso, in cui ciò che si insegue, si insegue per inseguire altro, e quest'altro per inseguire altro ancora e non si arriva mai al vero perché", scrive Italo Calvino.
Milton, un partigiano di Alba, capita davanti alla villa dove abitava Fulvia, la ragazza di cui è innamorato, ora sfollata a causa della guerra. L'incontro con la governante della fanciulla instilla in lui il dubbio che Fulvia abbia avuto un rapporto d'amore con il suo amico Giorgio. Milton va alla ricerca di Giorgio, per sapere la verità. La ricerca di questa verità, privata ma proiettata in una dimensione assoluta, diventa per Milton il motivo necessario a vivere e a morire, assorbendo ogni sua energia intellettuale e morale. Il viaggio fisico tra i luoghi delle Langhe che Milton intraprende viene reso teatralmente come un viaggio mentale: il palco abitato dal protagonista si affolla di personaggi reali e legati al suo ricordo che fuoriescono da luoghi deputati ai lati della scena e addirittura dalla platea, come se provenissero dagli angoli più remoti della sua mente, per illudere e deludere la sua ricerca. Novello Orlando Furioso, Milton diventa pazzo per amore, abbandonando i suoi compagni e la sua città, Alba, che sarà nel frattempo riconquistata dai fascisti. La liberazione è ancora lontana sia per la città, occupata dai fascisti, sia per Milton, prigioniero della follia amorosa.
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