Martedì 10 gennaio 2012_01_10 ore 21
Mercoledì 11 gennaio 2012_01_11 ore 21
Teatro Fraschini di Pavia
Altri Percorsi
Frank Wedekind
Risveglio di Primavera
regia di Claudio Autelli. In scena il gruppo di diplomati attori della Scuola di Teatro del Fraschini.
Scene e costumi Claire Pasquier. Video Lorenzo Facchinelli. Luci Luigi Biondi. Assistente alla regia Maria Parigi.
Con Brenda Bronfman, Alessandro Carnevale Pellino, Mauro Eusti, Daniela Frigione, Marcello Mocchi, Laura Rolandi, Irene Scova, Mattia Stasolla, Antonella Vercesi
Mercoledì 11 gennaio 2012_01_11 ore 21
Teatro Fraschini di Pavia
Altri Percorsi
Frank Wedekind
Risveglio di Primavera
regia di Claudio Autelli. In scena il gruppo di diplomati attori della Scuola di Teatro del Fraschini.
Scene e costumi Claire Pasquier. Video Lorenzo Facchinelli. Luci Luigi Biondi. Assistente alla regia Maria Parigi.
Con Brenda Bronfman, Alessandro Carnevale Pellino, Mauro Eusti, Daniela Frigione, Marcello Mocchi, Laura Rolandi, Irene Scova, Mattia Stasolla, Antonella Vercesi
Mercoledì 11 gennaio 2012_01_11 alle ore 17.00 il regista Claudio Autelli e Maria Maderna, docente di storia del Teatro della Scuola d'Arte drammatica Paolo Grassi di Milano, incontrano pubblico e studenti nel Ridotto del Fraschini per una lezione su Wedekind. Ingresso libero.
Il viaggio della scuola è cominciato sul finire degli anni novanta. I due corsi pensati per la scuola, attorale e sociale, hanno ben inquadrato i bisogni dei ragazzi che via via si sono avvicendati: da una parte la naturale ed inevitabile voglia di recitare, dall'altra la più consapevole necessità di impiegarsi, professionalmente parlando, seguendo l'illuminata intuizione del Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, in attività creative applicate all'ambito sociale ed educativo. In questi anni all'interno dei corsi sono maturate comunque necessità differenti: chi ha affrontato l'esperienza con la giusta dose di leggerezza, chi invece si è ritrovato a crederci e ad appassionarsi fino a pensare di fare del teatro un insostituibile compagno di vita.
Con questa nuova scommessa, intendiamo proprio la produzione di questo spettacolo, la scuola sta varando un nuovo traguardo: a seguito di una selezione tra i diplomati di tutte le annate, i nove attori (e l'assistente alla regia) sono i concreti testimoni di ben tre cicli ad oggi conclusi. Il primo e più complesso forse, per via delle incertezze che lo hanno segnato, i tre successivi (il quarto ciclo è al terzo anno) sempre più strutturati e capaci di rendere l'Università e il Fraschini luoghi privilegiati della didattica in continuo scambio proficuo tra teoria e pratica teatrale.
Il viaggio della scuola è cominciato sul finire degli anni novanta. I due corsi pensati per la scuola, attorale e sociale, hanno ben inquadrato i bisogni dei ragazzi che via via si sono avvicendati: da una parte la naturale ed inevitabile voglia di recitare, dall'altra la più consapevole necessità di impiegarsi, professionalmente parlando, seguendo l'illuminata intuizione del Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, in attività creative applicate all'ambito sociale ed educativo. In questi anni all'interno dei corsi sono maturate comunque necessità differenti: chi ha affrontato l'esperienza con la giusta dose di leggerezza, chi invece si è ritrovato a crederci e ad appassionarsi fino a pensare di fare del teatro un insostituibile compagno di vita.
Con questa nuova scommessa, intendiamo proprio la produzione di questo spettacolo, la scuola sta varando un nuovo traguardo: a seguito di una selezione tra i diplomati di tutte le annate, i nove attori (e l'assistente alla regia) sono i concreti testimoni di ben tre cicli ad oggi conclusi. Il primo e più complesso forse, per via delle incertezze che lo hanno segnato, i tre successivi (il quarto ciclo è al terzo anno) sempre più strutturati e capaci di rendere l'Università e il Fraschini luoghi privilegiati della didattica in continuo scambio proficuo tra teoria e pratica teatrale.
NOTE DI REGIA
Risveglio di Primavera è una suite di frammenti relativi alle vite di alcuni giovani impegnati a crescere e a farsi domande all'interno di una società conservatrice e censurante che potrebbe appartenere al nostro passato come a un possibile futuro.
È una storia che parla di riscatto, rivoluzione e di desiderio di reazione a un futuro asfittico che impone soltanto di seguire i dettami di un'istituzione dilagante.
La voglia di scoprire e l'incertezza di doversi inventare regole nuove è il naturale percorso di conoscenza. Percorso che pone a volte un prezzo da pagare. Diventare grandi talvolta è un vero incubo, ma le domande sono le stesse che ci accompagnano tutta la vita.Come dice uno dei personaggi di Risveglio "la vita è una questione di gusto".Wedekind amava il circo. Un'immagine che lo attraeva molto era quella del funambolo.Al contrario del trapezista, il quale ha il suo punto d'appoggio sospeso sopra di lui, il funambolo poggia sul filo sottostante e tramite la relazione del suo corpo con la corda cerca l'equilibrio necessario per il suo numero. Quest'immagine sintetizza bene l'idea di morale dell'autore: non qualcosa di immutabile sopra di noi, ma qualcosa sotto di noi con cui "entrare in dialogo" è il nostro lavoro con essa che crea l'equilibrio.Questa ricerca è l'argomento del viaggio che porterà Melchior di fronte a una scelta per il suo futuro. Claudio Autelli
Risveglio di Primavera è una suite di frammenti relativi alle vite di alcuni giovani impegnati a crescere e a farsi domande all'interno di una società conservatrice e censurante che potrebbe appartenere al nostro passato come a un possibile futuro.
È una storia che parla di riscatto, rivoluzione e di desiderio di reazione a un futuro asfittico che impone soltanto di seguire i dettami di un'istituzione dilagante.
La voglia di scoprire e l'incertezza di doversi inventare regole nuove è il naturale percorso di conoscenza. Percorso che pone a volte un prezzo da pagare. Diventare grandi talvolta è un vero incubo, ma le domande sono le stesse che ci accompagnano tutta la vita.Come dice uno dei personaggi di Risveglio "la vita è una questione di gusto".Wedekind amava il circo. Un'immagine che lo attraeva molto era quella del funambolo.Al contrario del trapezista, il quale ha il suo punto d'appoggio sospeso sopra di lui, il funambolo poggia sul filo sottostante e tramite la relazione del suo corpo con la corda cerca l'equilibrio necessario per il suo numero. Quest'immagine sintetizza bene l'idea di morale dell'autore: non qualcosa di immutabile sopra di noi, ma qualcosa sotto di noi con cui "entrare in dialogo" è il nostro lavoro con essa che crea l'equilibrio.Questa ricerca è l'argomento del viaggio che porterà Melchior di fronte a una scelta per il suo futuro. Claudio Autelli
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